CAPITOLO 28: Onde, scogli e passione
Arrivati sulla spiaggia, tutti e sei si buttarono subito in acqua. Vale e Clio si stavano rilassando, chiacchierando per conto loro, mentre Dani e Pedro parlavano da un’altra parte.
“Pedro… è inutile che fai quella faccia… o le parli e provi a capire se preferisce te o Ste, oppure puoi anche dirle ciao!” disse mooolto esasperato Dani all’amico.
“Dani mettiti in testa che io non ho intenzione di fare niente di niente… preferisco dirle ciao, piuttosto che…rischiare di rovinare la mia amicizia con Ste e il gruppo… Dani non c’è di mezzo solo Ste, la Vale… ci siamo di mezzo tutti noi… se litigo seriamente con Ste, se gli frego la tipa, noi Finley ne risentiremo…. E non voglio buttare all’aria tutti gli sforzi che abbiamo fatto…”
“Allora parla con Ste…anzi ci devi parlare…”
“E che ci parlo a fare?Dani… senti per favore…pensa piuttosto alla Clio…”
“No… tu sei stupido…ma fa come vuoi!” disse Dani. “Non ti sto dicendo di mandare all’aria l’amicizia di tutti noi, ma di parlare con Ste…con la Vale ci penso io…” detto questo si allontanò.
Intanto Vale e Clio.
“Clio… io vado un po’ sugli scogli laggiù…voglio stare un po’ per conto mio… ti dispiace?”
“No no vai…ma stai bene?”
“Sì sì…” Nuotò fino agli scogli mentre Clio si avvicinò a Dani, schizzandolo un po’.
“Ste… mi devi una spiegazione lunga ed esauriente su quello che hai combinato con la Vale…” disse Ka, che stava seduto con Ste sul bagna-asciuga.
“Che vuoi sapere?”
“Mah… per esempio perché ti fulmina con gli occhi e ti fa battutine che di simpatiche hanno poco?!”
“Chiedilo a lei no?!”
“No si dà il caso che io voglia saperlo da te…è colpa tua di sicuro… voglio sapere come diavolo hai fatto a rovinare tutto!!!”
“Ka…lo so….sono un *******e ma… non ci posso fare niente…non voglio farmi coinvolgere…”
“Eh no caro mio!Tu sei coinvolto…ormai è tardi per tornare indietro…si vede che ci tieni…indi per cui… adesso tu vai SUBITO da lei e le chiedi scusa per qualsiasi cosa tu le abbia detto o fatto… non m’importa un fico secco del tuo orgoglio, non m’importa quanto sembrerai imbranato, ma devi farlo altrimenti giuro su quello che ho di più caro che ti castro e dopo ti affogo!” disse Ka tutto d’un fiato con tono leggermente di rimprovero. “Non accetto repliche…quindi risparmia il fiato per lei Ste!”
“E che le dico?” chiese Ste con aria innocente. “Non sono bravo in queste cose…parlaci te!”
“Ste…faccio finta di non aver sentito perché se avessi sentito adesso tu ti ritrovavi con la faccia nella sabbia stile struzzo… quindi alza il culo che la Vale sta da sola… non hai giustificazioni!” e lanciò uno sguardo molto omicida al bassista che si alzò di scatto.
Ste si avvicinò agli scogli dove Vale stava seduta a guardare il riflesso della luna sul mare.
“Ti capita mai di essere nervoso e di rispondere male a delle persone senza un motivo valido per farlo?” disse Ste all’orecchio di Vale.
“Sì… quando ho il ciclo…” rispose la ragazza senza spostare lo sguardo dal mare.
“Ecco… anche a me capita…”
Vale si lasciò scappare un sorriso. “Anche a te viene il ciclo?”
“No anche a me capita di essere nervoso e di trattare male la gente…”
“E’ un modo per chiedermi scusa per l’altro giorno?”
“Più o meno… ma di solito ci si guarda negli occhi quando si chiede scusa…”
“E perché non lo fai?”
“Perché tu preferisci guardare il mare piuttosto che i miei occhi….”
“Non è colpa mia se il mare ha un bel colore, a differenza dei tuoi occhi…” rispose Vale ridendo.
“Questa risata significa che mi perdoni?”
“Più o meno… di solito ci si bacia, per farsi perdonare…” disse la ragazza voltandosi verso Ste e guardandolo maliziosamente negli occhi. Ste prese il viso di Vale tra le mani e le sussurrò: “Ti bacio solo se tu vuoi davvero baciarmi…”
Vale lo baciò senza rispondere. Il bacio via via si faceva più bollente, fino a che Ste non si ritrovò completamente sdraiato sugli scogli (scogli piatti ndA) con Vale che era a cavalcioni su di lui e che gli baciava il collo.
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