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  1. #21
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    Predefinito Riferimento: мιℓℓє σ ριυ' ¢нιℓσмєтяι

    Capitolo21: Egoismo...


    Casa di Clio.
    Vale e Dani erano seduti in salotto, ognuno beveva dalla propria lattina di coca-cola bella fresca. Clio intanto era in camera sua, a provarsi praticamente tutto il guardaroba, facendo capolino ogni tanto in salotto per chiedere consiglio all'amica, che nel frattempo chiacchierava allegramente con Dani.
    Dani: "Ma perchè si deve cambiare stasera?"
    Vale: "ehm... deve uscire con Ka...una specie di...ricatto qualcosa del genere..."
    Dani fece un sorriso stentato e dopo si mise a smanettare col cellulare. Dopo qualche minuto, si alzò.
    Dani:"Vale io torno all'hotel..."
    Vale: "E noi due come facciamo a tornare?"
    Dani: "Dirò a Ka di venirvi a prendere qui..."
    Vale: "Sì ma io non devo andare con loro!"
    Dani: "Ah...giusto!Vabbè ti lascerà prima a te...ciao!"
    e se ne andò, senza lasciare tempo alla Vale di dire niente.
    Clio fece capolino in salotto con un vestito meraviglioso viola, lungo fino al ginocchio, largo e sbarazzino.
    Vale: "Clio stai benissimo!!!"
    Clio: "Grazie!Ma...Dani che fine ha fatto?"
    Vale: "Se n'è andato!!!" alzò le spalle.
    Clio: "Ok!Ho la scusa per non uscire con Ka!"
    Vale: "Nessuna scusa...Dani ha detto che riferirà a Ka di venirci a prendere qui...poi mi lascia in hotel e voi andrete..."
    Clio: "Come fa Dani a sapere che stasera...?"
    Vale: "Ehm...non ti arrabbiare...gliel'ho detto io..."
    Clio:"Oddio mo quello si penserà chissa che cosa!!!"
    Alle 8 in punto il citofono squillò. Le due ragazze scesero. Clio aveva abbinato al vestito delle scarpe nere chiuse davanti con un fiocchetto viola e con un tacco vertiginoso.
    Ka quando la vide rimase a bocca aperta, domandandosi tra sè e sè che faccia avrebbe fatto lei quando avrebbe saputo dove sarebbero andati. Per correttezza avrebbe dovuto avvertirla subito, dandole la possibilità di cambiarsi, ma vestita in quel modo era meravigliosa e lui voleva godersi lo spettacolo minuto dopo minuto. Era un atto di egoismo, questo lo sapeva, ma non ne poteva fare a meno....
    Accompagnarono la Vale in hotel e poi Ka guidò fino al luogo da lui prestabilito.

    °°°

    Intanto la Vale era entrata in hotel e si mise ad aspettare l'ascensore. Sentì una presenza dietro di lei, così si voltò e vide chi era. Era Pedro.
    Pedro: "Ciao..."
    Vale: "Oi..."
    Pedro: "Ehm...tutto bene sì?" era molto imbarazzato!
    Vale: "Ok... ma gli altri?"
    Ste: "Io sono qui!"
    Vale si voltò e lo fulminò. Era arrabbiata con lui, "Ah ciao!"
    L'ascensore arrivò e lei chiuse subito le porte, Pedro aveva fatto in tempo ad entrare, mentre Ste, rimasto bloccato dallo sguardo assassino di Vale, no.
    Pedro non capiva cosa fosse successo, magari si erano lasciati o qualcosa di simile. Si scoprì felice, anche lui, egoista.

  2. #22
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    Predefinito Riferimento: мιℓℓє σ ριυ' ¢нιℓσмєтяι

    capitolo22: vertiginoso




    "Ka tu sei matto!!!Io sono pure vestita abbastanza elegante e oltretutto ho il terrore...andiamo via SUBITO!" sbraitò Clio
    "Eh no!Ormai ci siamo!Avanti scendi dall'auto..." disse Ka aprendo lo sportello e uscendo. Clio di malavoglia uscì.
    "Questa me la paghi Ka e anche cara!Io comunque non li faccio i giochi..."
    "Invece sì che li fai, altrimenti che ci stiamo a fare al Luneur?"
    "Me lo sto chiedendo anche io per questo ti dico di andarcene..." disse Clio mettendo il muso.
    "Tu invece i giochi li fai... e basta...e non sbraitare... per questa sera sei mia e fai quello che dico io...!"
    Clio: "Io non sono di nessuno, tanto meno tua..."
    Ka: "Poche storie e entriamo..."

    I due entrarono dopo che Ka ebbe pagato il biglietto (anche per Clio ovvio!). Ka la prese per mano e la condusse davanti alle Torri Gemelle.
    Clio: "No mi rifiuto non ci salgo!Scordatelo Ka!"
    Ka: "Invece sì che ci sali...su!" la spinse sul sedile, abbassò la sicurezza, obbligandola a stare ferma e si sedette al sedile accanto al suo.
    Clio: "FAMMI SCENDERE CRETINO!Soffro di vertigini..."
    Ma ormai era troppo tardi. Era "partito" Clio chiuse gli occhi per non vedere. Aveva cominciato a sudare per la paura. Dopo un po' riaprì gli occhi, sentendosi osservata. Vide che Ka la guardava con uno strano sorriso sulla faccia e ogni tanto guardava in basso verso di lei.
    Clio: "E tu che hai da guardare?"
    Ka: "Niente!"
    Clio: "No con quella faccia non mi fido cos..." si interruppe quando abbassò lo sguardo su di sè e notò che la gonna del vestito si era completamente alzata,mostrando anche le mutandine. Arrossì se si abbassò di scatto la gonna.

    Arrivarono in cima, Clio tremava e Ka era piuttosto divertito dalla situazione ma cercò di calmarla: "Dai è questione di 5 secondi ed è tutto finito...."
    Una voce proveniente dall'antoparlante annunciò che c'era un guasto ma assicurò che in massimo dieci minuti si sarebbe risolto tutto.
    Clio si sentiva morire, l'idea di dover passare dieci minuti lassù la terrorizzava. Cominciò a girarle la testa, si stava sentendo male. Maledì Ka per non averle chiesto se era d'accordo ad andare là, per averla costretta a salire su quel maledetto gioco, maledì sè stessa per non essersi ribellata abbastanza. Maledì quei suoi occhi color del ghiaccio che l'avevano affascinata.
    Ka: "Clio stai bene?"
    Clio: "No che non sto bene...mi gira la testa..."
    Ka le prese la mano, cercando di darle conforto, sentendosi un po' troppo ******o ad averla trascinata là. La vedeva terrorizzata, non pensava soffrisse così.
    Ka: "Su tranquilla appena scendiamo andiamo via... ti porto a mangiare in una pizzeria qui vicino che fa della pizza fantastica!"
    Clio: "Non mi parlare di cibo adesso sennò vomito!"
    Finalmente ripararono il guasto e scesero, o meglio, precipitarono giù.
    A Clio tremavano le gambe, così Ka la aiuto a camminare, sorreggendola.
    Arrivarono fino alla macchina e una volta dentro, Clio tirò fuori il portafoglio, porgendo a Ka una banconota da venti euro.
    Ka: "Cosa sarebbero?"
    Clio: "Ti ridò i soldi del mio biglietto alla fine è come se li avessi buttati..."
    Ka: "Ma smettila e rimetti dentro quei soldi...non li voglio!Ti ho fatto sentire male..."
    Clio capendo che non sarebbe riuscita a convincerlo, rimise al loro posto i soldi e sorrise tra sè e sè pensando che Ka era più carino di quanto pensasse.

  3. #23
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    Capitolo 23 : Ricordi...



    "Wow! Ma sarà 5 stelle Ka!" era definitivo... Ka era molto meglio di quanto pensasse. L'aveva portata a cena in un ristorante lussuosissimo dove ci andavano anche molti personaggi famosi. Decisamente il locale più in di tutta Roma.
    "Eh visto?"
    "Ti sei fatto decisamente perdonare!!!"
    "Ho altri metodi per farmi perdonare bella bambina..." disse Ka guardandola allusivamente e sorridendo. Clio lo fulminò con lo sguardo. Scosse la testa ma un cameriere li interruppe così non potè dirgliene quattro, o, peggio, picchiarlo.
    Cameriere: "Avete deciso cosa ordinare?" i due ordinarono e in poco tempo arrivarono i piatti prelibatissimi da loro ordinati. Al termine della prestigiosa cena, Clio guardava ammaliata il suo partner per quella sera, pensando di essere molto fortunata a soffrire di vertigini. Ka non aveva pianificato di doversi far perdonare portandola lì. Era vestito troppo poco elegante per un ristorante così.
    "A cosa pensi?"disse Ka, vedendola abbastanza pensierosa.
    "A nulla....perchè?"
    "No così ti vedevo distratta..."
    "Pensavo a voi ragazzi..."
    "In che senso?"
    "Siamo delle vostre fan... vi abbiamo conosciuto, cosa già di per sè favolosa....e adesso io e te stiamo cenando...la Vale è indecisa tra Pedro e Ste...non avrei mai creduto che saremmo entrati così in confidenza..."
    "La Vale è indecisa tra Pè e il Mante?"
    "Sì... non proprio...si trova...o meglio si trovava meglio con Ste... però non capisce perchè lui abbia fatto così lo ******o con lei oggi...ma nemmeno dovrei dirtele queste cose...."
    "Vabbè tranquilla... ma voglio dirti una cosa... che puoi riferire alla Vale... a Ste lei piace tanto...non l'ho mai visto così..."
    "Boh...staremo a vedere... speriamo solo che lei non se lo mangi... ha un bel caratterino sai..."
    Ka rise poi chiesero il conto (vertiginoso) e uscirono, sazi e divertiti.
    Salirono in macchina per, così credeva Clio, tornare in Hotel ma la ragazza si accorse che lui stava andando da tutt'altra parte.
    "Ka... hai bevuto troppo vino rosso...l'hotel è dall'altra parte..."
    "Sono sobrio...io non voglio andare in hotel sono solo le 11...ti porto in un posto..."
    "Dove?" disse Clio curiosa e felice del fatto che la serata non fosse ancora finita...
    "Sorpresa... è una cosa che ho visto due anni fa quando siamo venuti... e di notte è veramente bellissima..."
    Clio tacque pensando a dove poteva portarla. Dalla strada che stava facendo aveva una mezza idea... sperò solo che si stesse sbagliando... non la poteva portare lì...

    Ka parcheggiò e la prese per mano. Camminarono un po'... e si ritrovarono davanti quella piazza... A Clio vennero le lacrime agli occhi... troppi ricordi....
    Erano davanti la piazza della basilica di San Pietro.
    Clio era rimasta bloccata davanti il porticato. Con gli occhi lucidi fissava quello spettacolo che però le faceva venire solo tristezza. Credeva di aver dimenticato.... e invece no....

    ..................Ale............................. ...

  4. #24
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    Predefinito Riferimento: мιℓℓє σ ριυ' ¢нιℓσмєтяι

    Capitolo24: You want me dead, didn't you?


    Seduti sulle scalette che davano sulla piazza parlavano. Clio era un po' triste e Ka se n'era accorto. Così pensava ad un modo per farla ridere. Forse l'aveva trovata.
    Ka: "Peccato che è notte!"
    Clio: "Scusa?!Non avevi detto che qui è bellissimo di notte?"
    Ka: "Beh sì... però... non ci sono i piccioni!"
    Clio: "Eh? Che c'entrano i piccioni adesso?"
    Ka: "Non ci posso scatarrare sopra!" La guardò sperando in un sorriso che non ricevette anzi... la Clio si era intristita ancora di più... ricordandosi dell'anno precedente.

    ***Flash back***

    Tre ragazzi, o meglio, due ragazze e un ragazzo, camminavano in mezzo alla piazza di San Pietro.
    Il ragazzo si divertiva a sputare, o meglio, a scatarrare addosso a qualsiasi piccione che gli capitava davanti.
    Clio: "Ale fai schifo!!"
    Ale si voltò verso di lei, fece la linguaccia: "Zitta Panda!!!"
    Vale: "Clio ha ragione...fai davvero schifo..."
    Ale: "Stessa cosa, taci zoccoletta!"
    Clio e Vale tacquero e continuarono a parlare dei fatti loro, ignorando il ragazzo che continuava imperterrito a prendersela con quei poveri piccioni indifesi.
    Dopo un po' Ale, stufo di inseguire i piccioni, tornò dalle due ragazze che parlavano fitto fitto. Sorrise, sperando di essere inserito nel discorso, ma le ragazze sembravano intenzionate a non calcolarlo proprio.
    Stufo di sentirsi un povero fesso si impuntò e sbraitò: "RAGAZZEEEEEE!!!!CI SONO ANCH'IO!"
    Clio si voltò verso di lui: "Embè?"
    Ale: "Ah sì? Adesso stai a vedere..." la prese in braccio e la portò dietro gli archi, sotto gli occhi divertiti della Vale.
    La mise giù, mettendola con la schiena addosso alla colonna. I loro visi erano vicinissimi... Ale si mosse per baciarla ma all'ultimo momento Clio lo spostò.

    ***fine flash back***

    Da quel giorno, non si erano più parlati. Lei lo amava alla follia, ma aveva avuto paura a baciarlo,paura delle conseguenze. Le venne da sorridere quando ripensò alla faccia omicida di Vale quando le aveva raccontato cosa era successo.

    ***Flashback***

    Vale: "Clio... che hai?"
    Clio: "Niente perchè?"
    Vale:"Hai una faccia... da quando sei andata dietro la colonna che sei strana...più del solito almeno..."
    Clio: "Vorrai dire quando Ale mi ci ha trascinata...."
    Vale: "Sì sì vabbè è uguale... che cos'è successo?"
    Clio con una faccetta d'angelo: "Nulla!!!"
    Vale con una faccia scettica (x far capire a clio: tipo quando tu dici ke ti è passata... ndA): "Raccontalo a qualcun'altro... che è successo?La VERITA'!"
    Clio sbuffò, poi rispose: "Okok... Ale mi ha sbattuto contro la colonna, mi stava baciando ma... io...non mi uccidere, mi sono spostata...o meglio, ho scansato lui..."
    Vale era rimasta a bocca aperta, dopo realizzò: "LUI TI STAVA BACIANDO E TU TI SEI SPOSTATA?!DIMMI SEI SCEMA PER CASO?"
    Clio: "E che avrei dovuto fare?Stava per partire..."
    Vale l'aveva guardata con uno sguardo omicida e se n'era andata, prima di ucciderla davvero...

    ***Fine flash back***

    Ka aveva notato il sorriso di Clio e se n'era rallegrato. Camminarono per un po', poi Ka si decise a ritornare in albergo.
    Durante il tragitto in macchina stettero tutto il tempo in silenzio. Quando Ka accese la radio e stavano mandando "Your hero". Tolse le mani dal volante e cominciò a mimare l'atto di suonare la chitarra. Clio prese il volante appena in tempo per evitare di finire fracassati contro il muretto che circondava il giardino dell'hotel.
    "TU OGGI MI VUOI MORTA KA!COME TI VIENE IN MENTE DI.... SEI UN IMBECILLE!" urlò Clio mentre il ragazzo, ritornato in sè, parcheggiava.
    Clio scese molto in fretta dall'auto, per paura che Ka escogitasse qualcos'altro per farla morire prima del tempo. Non si fidava molto del chitarrista.
    Stavano entrambi davanti l'entrata dell'hotel, zitti a guardarsi. Nessuno dei due, in quel momento, aveva voglia di rientrare. Ka si fece più vicino...
    Clio alzò il viso verso di lui. Le loro labbra distavano un paio di centimetri, non di più...Rimasero fermi così, fino a quando Clio si avvicinò quel tanto che bastava per unire le sue labbra a quelle di Ka. All'inizio era un bacio casto a fior di labbra, ma piano piano si stava scaldando. Ka strinse il corpo di Clio a sè e Clio artigliò se sue mani nei capelli arruffati di Ka. (sbav ndA).
    Dani intanto era uscito per buttare la mondezza e si era bloccato davanti al secchione, quando aveva visto in lontananza Ka baciarsi con una ragazza che altri non poteva essere se non Clio.
    Preso da una rabbia improvvisa, fece per scaraventare il bustone con la mondezza dentro l'apposito contenitore, ma....
    __________________

  5. #25
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    Predefinito Riferimento: мιℓℓє σ ριυ' ¢нιℓσмєтяι

    capitolo 25: What are you doing?


    Vale aveva passato la serata in compagnia di Dani, mangiando tutti i dolciumi possibili e immaginabili, così tanti che gli involucri di tali dolciumi riempivano una busta intera. Dani si era offerto di andarli a buttare nel secchione appena sotto l'hotel.

    Erano passati circa venti minuti e del batterista non c'era traccia così Vale era scesa giù a controllare che non si fosse buttato sotto una macchina o cose del genere. Diede una rapida occhiata alla Hall ma di Dani niente. Così uscì. Si stava guardando attorno quando sentì dei rumori provenire da poco più in là.Si era appena letta TWILIGHT e quei rumori la inquietavano un po'. Che fosse un vampiro? Si disse di smetterla. Ma non per questo si tranquillizzò. Si voltò verso la direzione dalla quale aveva sentito i rumori. Il secchione era a terra e i rifiuti formavano una montagnetta. Il problema era che la montagnetta dei rifiuti si muoveva! Vale afferrò un bastone che si trovava per terra e si avvicinò guardinga alla montagnetta di rifiuti, pronta a colpire.
    Quasi urlò quando vide spuntare una mano tutta ricoperta di rosso. Sembrava sangue. Stava per col***** con il bastone quando vide spuntare fuori anche una testa. La testa di Dani. Vale rimase senza parole e soffocava a stento le risate.
    "Dani che ci fai lì in mezzo?" chiese la ragazza.
    "E tu che ci fai con un bastone puntato verso di me?"
    "Pensavo...pensavo ci fosse qualcuno di pericoloso...non hai risposto alla mia domanda...che ci fai?"
    "Stavo buttando la mondezza e mi è caduto il secchione addosso..."
    "Ecco che cos'era il botto che ho sentito prima!!!"
    I due scoppiarono a ridere quando sentirono dei passi alle loro spalle. Dani smise di ridere all'istante quando vide una coppia camminare per mano, ridendo verso l'hotel. Vale si alzò di scatto (si era seduta per terra). Corse incontro alla coppia.
    "CLIO!"
    Clio si voltò e sorrise. "Ciao Vale..."
    Vale afferrò l'amica, e si rivolse a Ka: "Te la rubo per un minuto!"
    La trascinò dietro i cespugli, per poter parlare in pace.
    "RACCONTA TUTTO!"
    "Calma...allora... mi ha portato al Luneur!"
    "O_O"
    "Già... mi ha fatto fare le Torri Gemelle... stavo morendo!Anche perchè, a causa di un guasto siamo rimasti dieci minuti lassù!L'avrei ucciso... poi mi ha portato a mangiare in un ristorante bellissimo... quello dove hanno fatto il ricevimento di matrimonio di Raul Bova (ho inventato tutto non so nemmeno se Raul è sposato...ndA)..."
    "O_O"
    "E dopo mi ha portato a San Pietro e era dispiaciuto che non c'erano piccioni..."
    "Chicca..."
    "Vai tra...mi sono ripresa.... beh, dopo siamo tornati qui. Tralascio il fatto che quell'idiota ha attentato un'altra volta alla mia vita, ci siamo baciati..."
    "W-O-W!Ti piace allora?"
    "Ehm... sì un po'..."

  6. #26
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    Cap 26: Un letto per dormire please!


    Ka e Clio avevano deciso di restare un po’ nella hall per conto loro, Dani era già salito e Vale non sapeva che fare. Decise di salire su in camera per non disturbare i due piccioncini. Stava sull’ascensore quando si rese conto che non aveva una camera dove stare. La camera dove dormiva prima non era più praticabile per lei. La situazione con Ste era quella che era, e con Pedro era meglio evitare di dormirci insieme. Decise di andare a dormire in camera da Dani, tanti cavoli di Clio e Ka. Ka poteva andarsene dagli altri due e Clio rimaneva con lei e Dani.
    Bussò alla camera dell’amico. Dopo qualche minuto Dani le venne ad aprire con solo un asciugamano legato in vita e tutti i capelli bagnati.
    “Vale!Ti serve qualcosa?”
    “Un letto dove dormire!”
    “Ma…”
    “In quella camera non ci posso dormire…per favooooore” disse Vale facendogli gli occhi dolci.
    “Va bene per stanotte va bene, ci stringiamo io e te nel singolo…ma domani tu parli con Ste!”
    “Io con Ste non ci parlo, hai capito male, dopo l’ultima conversazione che abbiamo fatto….”
    “Non m’interessa… tu devi parlare con Ste e decidere chi ti piace di più di quei due!”
    “Dani…comincio a conoscere direttamente Pedro… con Ste…basta.”
    “Non è corretto nei suoi confronti…”
    “Non m’interessa lui non è stato corretto con me…ma dobbiamo continuare a parlarne sulla porta?!”
    “Scusa entra…” disse Dani facendola entrare e chiudendo la porta alle sue spalle.
    Vale si sedette sul letto.
    Vale: “Parliamo di te ora…”
    Dani: “Di me?”
    Vale: “Sì. La Clio e Ka si sono baciati stasera…”
    Dani: “Lo so!”
    Vale: “O_O”
    Dani: “Li ho visti…. Embè?”
    Vale: “Quanto ci rosichi da uno a dieci?”
    Dani: “Non rosico!”
    Vale: “Dani… non darmela a bere… lo so che la Clio ti piace!!!”
    Dani arrossì: “Ok ok… mi piace… ma lei preferisce Ka… quindi…”
    Vale scosse la testa e gli tirò un cuscino. Così cominciò la lotta.
    Stavano ancora tirandosi cuscini addosso, quando Ka e Clio entrarono in camera e si bloccarono stupiti a vedere quella scena.
    Dopo poco si unirono anche loro. Fecero due squadre: Clio e Ka contro Vale e Dani. Si stavano divertendo troppo, quando bussarono alla porta.
    Erano Pedro e Ste.

  7. #27
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    CAPITOLO 27: Cosa vi prende a voi due?


    “Ma cosa diavolo state combinando voi quattro?!” chiese sbalordito Pedro, vedendo Ka e Clio prendere a cucinate Vale e Dani.
    Clio smise all’istante di torturare con il suo cuscino Dani e si girò verso i due intrusi quali erano Ste e Pedro.
    “Stiamo giocando…” rispose la ragazza come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
    “In abito da sera?!” disse sarcasticamente Ste ammiccando verso il vestito di Clio.
    “Beh…la lotta dei cuscini non era prevista nel programma della serata…”
    “E comunque fatti i cazzi tuoi…” si inserì gelida Vale, lanciando un’occhiataccia al bassista che abbassò lo sguardo.
    Ka aveva fatto molto caso al tono usato dalla Vale per rivolgersi a Ste e si ripromise di chiedere spiegazioni al suo amico, appena si fosse ritrovato faccia a faccia con lui.
    “Volete unirvi anche voi?” propose allegro Dani “Ci stavamo divertendo un sacco… possiamo fare io, Clio e Pedro contro la Vale, Ka e Ste!!!”
    Pedro e Ste si lanciarono un’occhiata allarmata.
    “No…non siamo dei bambini…” rispose Ste. Vale lo guardò malissimo ma non fece in tempo a ribattere che Pedro era intervenuto.
    “Non è per quello…piace anche a me giocare, però ora non voglio…”
    “Vabbè…qui nessuno ha sonno credo, che facciamo?” chiese Clio, notando gli sguardi omicidi che la sua amica lanciava a Ste. Clio voleva a tutti i costi evitare un bagno di sangue.
    “Andiamo in un pub qui vicino a bere qualcosa?” propose Ste, evitando lo sguardo di Valentina.
    “No che palle…” rispose Dani seccato.
    “Vabbè la mia era un’idea… trovala tu una cosa migliore da fare a mezzanotte!”
    “Il bagno di mezzanotte!!!” esclamò Ka con un sorriso.
    “Sì sì certo…” rispose scettico Ste. “Solo un arrapato come te può proporre una cosa del genere.”
    “No no è un’idea grandiosa invece… Ka sei un genio!” disse Clio alzandosi dal letto. “Vado a mettermi il costume… chi altro viene?” lanciò uno sguardo agli altri, sperando che venissero tutti per non restare da sola con Ka.
    “Io ci sto!” disse subito Vale andando accanto a Clio.
    “Di sicuro io non mi tiro indietro… i bagni di mezzanotte sono i miei preferiti…Tu Pè vieni?”
    “Ovvio che vengo Dà!” rispose Pedro. “Prepariamoci e vediamoci tutti nella hall fra dieci minuti…”
    Clio, Vale e Dani andarono nell’altra stanza per prepararsi. Clio e Vale si cambiarono in bagno, mentre Dani si cambiò nella camera.
    Le due ragazze appena pronte uscirono dal bagno e videro Dani intento a mettersi la crema solare.
    Vale/Clio: “O_O”
    “Dani che diavolo fai?” chiese Vale guardandolo come uno appena uscito dal manicomio.
    “Mi metto la crema solare per non scottarmi!!!” rispose con una faccetta molto buffa e tenera Dani.
    “Come fai a scottarti di notte????” disse Clio.
    “Tintarella di luna, tintarella color latte” canticchiò Dani.
    “Appunto Dani… tintarella color latte… il latte è bianco e significa che non ci si abbronza, tanto meno ci si scotta!” rispose Vale strappandogli la crema Bilboa protezione 20 dalle mani.
    “Vabbè andiamo sennò penso che Pedro ci uccida!” disse Clio aprendo il porta della camera.
    “Tranquilla…Pè è un ritardatario patentato… di sicuro è in ritardo anche lui…” disse Dani accennando un sorriso. Le due ragazze risero e uscirono dalla camera.
    Nella hall trovarono Ka e Ste. Di Pedro non c’era traccia.
    “Pedro è in ritardo?E’ indeciso su che costume mettersi?” chiese Dani.
    “No veramente ha detto che ha mal di testa…” rispose Ka alzando le spalle.
    “Aspettatemi qui…”
    Dani corse nell’ascensore prima che venisse chiamato da qualcuno.
    Arrivò di corsa davanti la porta della camera dove stava Pedro e bussò come un forsennato.
    “PEDRO SONO DANI!” urlò. “APRI QUESTA PORTA!”
    Una voce dall’interno della camera rispose: “Dani vai con gli altri… io non vengo e penso che sai anche il perché…”
    “No non lo so dimmelo tu…”
    Pedro corse ad aprire la porta. “Dani lasciami in pace… non ho intenzione di stare a guardare la Vale che si fa Ste… oltretutto rischio di rovinare la mia amicizia con lui…vai, prima che si stufino di aspettarti…”
    “Pè sei un imbecille, non vedrai nessuna Vale che si fa Ste… hanno litigato…lui si comporta come al solito... vieni e non fare storie uomo senza palle!”
    “Ok ok vengo…”
    I due scesero di sotto.
    “A Pedro è passato il mal di testa… l’aspirina fa miracoli…” annunciò Dani.
    Ka lanciò un’occhiata maliziosa a Clio che arrossì.
    “Direi di andare…prima che cambi idea…” disse Pedro, guardando Vale.
    “No….direi di andare prima che IO cambi idea…non so nemmeno nuotare…” disse Ste spazientito.
    “Nessuno ti ha costretto a venire Ste…potevi restare in camera a lettuccio….magari con qualche ******ella di passaggio…” rispose acida Vale.
    “Ma che vi prende a voi due, si può sapere?!” chiese esasperato Ka. “Fatela finita….” Lanciò uno sguardo veloce a Vale e poi si soffermò a studiare l’espressione colpevole di Ste.
    Alla fine si incamminarono verso la spiaggia. (L’hotel era a Ostia ndA)

  8. #28
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    CAPITOLO 28: Onde, scogli e passione




    Arrivati sulla spiaggia, tutti e sei si buttarono subito in acqua. Vale e Clio si stavano rilassando, chiacchierando per conto loro, mentre Dani e Pedro parlavano da un’altra parte.

    “Pedro… è inutile che fai quella faccia… o le parli e provi a capire se preferisce te o Ste, oppure puoi anche dirle ciao!” disse mooolto esasperato Dani all’amico.
    “Dani mettiti in testa che io non ho intenzione di fare niente di niente… preferisco dirle ciao, piuttosto che…rischiare di rovinare la mia amicizia con Ste e il gruppo… Dani non c’è di mezzo solo Ste, la Vale… ci siamo di mezzo tutti noi… se litigo seriamente con Ste, se gli frego la tipa, noi Finley ne risentiremo…. E non voglio buttare all’aria tutti gli sforzi che abbiamo fatto…”
    “Allora parla con Ste…anzi ci devi parlare…”
    “E che ci parlo a fare?Dani… senti per favore…pensa piuttosto alla Clio…”
    “No… tu sei stupido…ma fa come vuoi!” disse Dani. “Non ti sto dicendo di mandare all’aria l’amicizia di tutti noi, ma di parlare con Ste…con la Vale ci penso io…” detto questo si allontanò.

    Intanto Vale e Clio.
    “Clio… io vado un po’ sugli scogli laggiù…voglio stare un po’ per conto mio… ti dispiace?”
    “No no vai…ma stai bene?”
    “Sì sì…” Nuotò fino agli scogli mentre Clio si avvicinò a Dani, schizzandolo un po’.

    “Ste… mi devi una spiegazione lunga ed esauriente su quello che hai combinato con la Vale…” disse Ka, che stava seduto con Ste sul bagna-asciuga.
    “Che vuoi sapere?”
    “Mah… per esempio perché ti fulmina con gli occhi e ti fa battutine che di simpatiche hanno poco?!”
    “Chiedilo a lei no?!”
    “No si dà il caso che io voglia saperlo da te…è colpa tua di sicuro… voglio sapere come diavolo hai fatto a rovinare tutto!!!”
    “Ka…lo so….sono un *******e ma… non ci posso fare niente…non voglio farmi coinvolgere…”
    “Eh no caro mio!Tu sei coinvolto…ormai è tardi per tornare indietro…si vede che ci tieni…indi per cui… adesso tu vai SUBITO da lei e le chiedi scusa per qualsiasi cosa tu le abbia detto o fatto… non m’importa un fico secco del tuo orgoglio, non m’importa quanto sembrerai imbranato, ma devi farlo altrimenti giuro su quello che ho di più caro che ti castro e dopo ti affogo!” disse Ka tutto d’un fiato con tono leggermente di rimprovero. “Non accetto repliche…quindi risparmia il fiato per lei Ste!”
    “E che le dico?” chiese Ste con aria innocente. “Non sono bravo in queste cose…parlaci te!”
    “Ste…faccio finta di non aver sentito perché se avessi sentito adesso tu ti ritrovavi con la faccia nella sabbia stile struzzo… quindi alza il culo che la Vale sta da sola… non hai giustificazioni!” e lanciò uno sguardo molto omicida al bassista che si alzò di scatto.
    Ste si avvicinò agli scogli dove Vale stava seduta a guardare il riflesso della luna sul mare.
    “Ti capita mai di essere nervoso e di rispondere male a delle persone senza un motivo valido per farlo?” disse Ste all’orecchio di Vale.
    “Sì… quando ho il ciclo…” rispose la ragazza senza spostare lo sguardo dal mare.
    “Ecco… anche a me capita…”
    Vale si lasciò scappare un sorriso. “Anche a te viene il ciclo?”
    “No anche a me capita di essere nervoso e di trattare male la gente…”
    “E’ un modo per chiedermi scusa per l’altro giorno?”
    “Più o meno… ma di solito ci si guarda negli occhi quando si chiede scusa…”
    “E perché non lo fai?”
    “Perché tu preferisci guardare il mare piuttosto che i miei occhi….”
    “Non è colpa mia se il mare ha un bel colore, a differenza dei tuoi occhi…” rispose Vale ridendo.
    “Questa risata significa che mi perdoni?”
    “Più o meno… di solito ci si bacia, per farsi perdonare…” disse la ragazza voltandosi verso Ste e guardandolo maliziosamente negli occhi. Ste prese il viso di Vale tra le mani e le sussurrò: “Ti bacio solo se tu vuoi davvero baciarmi…”
    Vale lo baciò senza rispondere. Il bacio via via si faceva più bollente, fino a che Ste non si ritrovò completamente sdraiato sugli scogli (scogli piatti ndA) con Vale che era a cavalcioni su di lui e che gli baciava il collo.

  9. #29
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    CAPITOLO 29: Keys


    Intanto Pedro stava guardando i due piccioncini con aria triste e sconsolata. Dani se ne accorse e, dopo essersi dato una manata in fronte, cercò di distrarre il suo amico. Per fare questo aveva bisogno di Clio quindi si girò a cercarla e la vide impegnata a ridere con Ka. Sentì un moto di gelosia, che lo spinse a disturbarli.
    “Ragazzi ho bisogno di aiuto…o meglio…Pè ha bisogno di aiuto!!!” disse Dani avvicinandosi a loro.
    “Che è successo?” chiese preoccupata Clio.
    Dani fece cenno con la testa verso lo scoglio dove Ste e Vale stavano pomiciando.
    Ka/Clio: “Uh!”
    “Dobbiamo distrarlo…” disse Dani.
    “Soffre di complessi?” chiese Ka. “E’ da quando si è mollato con la Eli che non sopporta le coppiette…”
    “NO cretino… gli piace la Vale e…lei si fa Ste…non è proprio piacevole vedere la tipa che ti piace che si fa con un tuo amico…” spiegò il batterista.
    “Lo aiuterei volentieri solo che non so come… so che la Vale si è impuntata con Ste…che vuole… beh insomma per come la conosco io, quando dice che vuole comandare qualcuno a bacchetta vuol dire che si sta affezionando…” disse Clio.
    “Per ora basta che facciamo distrarre Pè…” disse sbrigativo Dani. “Andiamo da lui, facciamolo ridere, divertire e proibirgli di guardarli!”
    In quel momento Pedro uscì dall’acqua.
    “Ragazzi…facciamo qualcosa noi quattro?” chiese il cantante.
    “SI BRAVO PEDRO!” disse Dani e applaudì. “Facciamo qualcosa…che ne dite di una partita a pallavolo?”
    Ka/Clio/Pedro:“Di notte?!”
    “Ehm… sì effettivamente…”

    Intanto Vale e Ste.
    “Ce ne andiamo in camera?” chiese Vale sussurrando nell’orecchio di Ste. Sussurro che provocò un gemito da parte del ragazzo.
    “Sicura… che…dopo…quello… che… è…successo…vuoi…venire…a…letto…con…me…?” disse balbettando lui.
    “Perché, che è successo?” disse sogghignando Vale. “Dai… qui stiamo scomodi e poi…dai ne ho voglia…”
    Ste non se lo fece ripetere due volte che scattò in piedi. “Ok andiamo… solo che le chiavi le ha Pedro…”
    “Ok…basta che ti inventi qualcosa…che non specifichi…”
    “Perché?”
    “Beh…insomma…non mettiamo cartelloni…”
    I due si incamminarono verso i quattro che nel frattempo giocavano ai mimi.
    “ragazzi!!!” chiamò Ste. “Pèèèè!!!”
    “Sì Ste?” disse Pedro alzandosi. “Che vuoi?”
    “Le chiavi della camera…per….”
    “Scopate voi due?” disse Ka, tappandosi la bocca subito dopo resosi conto del fatto di Pedro.
    Dani lo fulminò con lo sguardo, poi intervenì: “Ma no…vedrai che magari la Vale si sente male…”
    “No… vabbè… Ka ha ragione…” disse Ste. “Vale non mi uccidere, ma a questo punto…”
    Dani si diede una botta in testa. Pedro fece finta di niente, anche se dentro di sé voleva uccidere Ste.
    “Sì ho le chiavi… tenete…” aggiunse poi, porgendo le chiavi a Vale, che le prese senza guardarlo.

  10. #30
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    Capitolo30:Il Caos

    “Ste, cosa non ti era chiaro di quello che ti avevo detto prima?!” sbottò Vale, una volta che lei ed il bassista si erano allontanati dagli altri. “Ti avevo pregato di non mettere manifesti, che non era il caso che gli altri sapessero le nostre intenzioni…”
    “Scusa, ma era piuttosto scontato, Ka poi lo aveva capito!” cercò di giustificarsi Ste. “E poi che male c’è? Ti vergogni di venire a letto con me?Ti ricordo che è stata una scelta tua…”
    “Non ho detto che mi vergogno a venire a letto con te Ste!Non l’ho mai detto perché non è vero!”
    “E allora perché ci tieni così tanto a nasconderlo?Dimmelo perché non lo capisco…”
    “Non volevo mettere i manifesti, tutto qui… non c’è un motivo specifico, solo non volevo mettere i puntini sulle i su quello che andavamo a fare…”
    “No c’è qualcosa sotto, perché gli altri non lo dovevano sapere?”
    “Gli altri lo avrebbero sospettato…solo che…” cercava una via alternativa, non voleva dirgli di Pedro.
    “Senti è chiaro che tu non sei pronta a fare sesso con me quindi scusami ma me ne torno dagli altri…” sbottò Ste, infastidito dal fatto che Vale gli nascondeva qualcosa.
    Camminava veloce verso la spiaggia.
    Ka vedendolo arrivare, gli corse incontro.
    “Cosa ***** ci fai tu qui? Cos’hai combinato stavolta?” sbraitò il chitarrista, alzando il tono di voce. Dani, Pedro e Clio si voltarono a guardare Ka e Ste discutere.
    “Niente. Io niente…”
    “Senti se vai avanti di questo passo lei sceglierà P…” aveva cominciato a dire ma poi si bloccò di colpo, ricordandosi che Ste non sapeva nulla di quello che Dani gli aveva appena raccontato sui dubbi di Vale.
    “Cosa stai dicendo?” chiese sbalordito Ste. “Chi sceglierà Vale se…?”
    Pedro si avvicinò, notando che la situazione si era fatta critica.
    “Ragazzi…” provò a dire, non sapendo nulla di ciò che Ka aveva appena rivelato.
    “Pedro vattene…” sbottò Ste, visibilmente arrabbiato.
    “No non me ne vado… dimmi che cos’è successo?” si impuntò Pedro.
    “Succede che a quanto pare Vale è una grandissima ******a perché vuole farsi sia me che te ecco che c’è!” sbottò Ste lasciando allibito Pedro.
    Dani, sentendo Ste urlare decise di intromettersi per calmare le acque. Clio lo seguì.
    “Ragazzi insomma si può sapere che sta succedendo?” chiese seccato dal comportamento dei suoi compagni di band.
    “Penso sia colpa mia Dani…” mormorò Ka. “Mi sono lasciato sfuggire con Ste qualcosa sui dubbi di Vale e.. beh… Ste ha reagito piuttosto male…”
    “Ma dico, sei pazzo?Cosa ***** ti passa per la testa?!” sbottò Clio scuotendo delusa la testa. La Vale era nei guai.
    “Ragazzi, voi due…” provò Dani.
    “Dà vai a cercare la tua amichetta, devo metterla al corrente che non ho intenzione di stare ai suoi sporchi giochetti per portarsi a letto sia me che Pedro…” sbottò Ste, nero di rabbia.
    “No ci penso io Ste…” disse Pedro, cominciando a correre verso l’hotel. Si bloccò quando vide Vale seduta su un muretto che lanciava sassolini verso la strada.
    “Vale!” urlò per chiamarla.
    “P-pedro?” balbettò Vale. “Cosa…?”
    “Non guardarmi con quella faccia da finta tonta, sai cos’hai fatto!” disse arrabbiato Pedro. “Farti i fatti tuoi a quanto pare non ti riesce!”
    “Ma cosa ***** stai dicendo?Non sono stata mica io ad annunciare al mondo che stavo andando a fare sesso con Ste!***** te la prendi con me!” rispose Vale, cominciandosi ad arrabbiare.
    “Non mi sto riferendo a quello,non sono così stupido!Mi sto riferendo al fatto che ora Ste, grazie a quello che gli hai detto, rigirandoti la situazione non so in che modo, ti sta dando della ******a e quando scoprirà che a me tu piaci molto probabilmente si incazzerà in tal modo da lasciare il gruppo perché penserà che ho voluto mandare a ******e la nostra amicizia per te!” disse tutto d’un fiato Pedro. “Adesso ti pregherei di venire con me, spiegare a Ste la verità, cioè che a me tu piaci ma che non voglio rovinare niente quindi che mi sono fatto da parte e poi spiegargli che tu non hai mai avuto dubbi su di voi…”
    “Io vengo ma sappi che io non ho detto un bel niente a Ste su di te…non me lo sarei mai sognato!Quindi prima di accusare, capisci come stanno le cose. E non ti preoccupare di niente, non avrai più niente a che fare con me!” rispose Vale. “Non ti disturbare ad accompagnarmi, tanto la strada la so!”
    Detto questo si allontanò, lasciando Pedro da solo, a farsi mille pippe mentali e a darsi dell’idiota!

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