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Discussione: Ti prego, salvami da questa trappola!:

  1. #21
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTUNO-



    La stringo forte a me. E’ un angelo. Ha capito tutto. Ed è stata sincera. Non sta cercando di illudermi e non sta cercando di illudere Dani ma soprattutto non gioca né con me né con lui. Ha un grande rispetto per il legame che ho con mio fratello. Mi allontano leggermente. Osservo i suoi occhi, ancora, poi la bacio. Non servono parole. Desideriamo rivivere quel momento. Con molta meno foga dell’altra volta saliamo sulla macchina.
    Siamo tranquilli, quella notte c’era tanta paura di non poter vivere quel momento, ora siamo sicuri che succederà.
    Parcheggio dall’altra parte della strada. Scendiamo e mano nella mano andiamo verso l’ascensore. L’abbraccio forte. Siamo molto più romantici.
    Ci baciamo. Tanto. L’ascensore si ferma al mio piano. Apro le porte e poi infilo le chiavi nella toppa del portone. Apro e richiudo per poi entrare nella mia camera.
    Questo momento è profondo e romantico. Lento. Occhi negli occhi. I vestiti scivolano lenti. Le carezze più dolci. I baci più lunghi. Dai nostri corpi fusi piovono gocce di sudore ed ore a giocare e a provare piacere. I nostri corpi sono fatti apposta per unirsi.
    […]
    La tengo stretta tra le mie braccia mentre di tanto in tanto le accarezzo viso e braccia. Tenerezza e dolcezza allo stato puro. Saranno anni che non coccolo una ragazza a letto ed erano ANNI che non facevo l’amore. ANNI che non provavo EMOZIONI così intense e grandi. Restiamo in silenzio. Occhi negli occhi.
    Stella: Ka!!!!
    Le sorrido esortandola a parlare.
    Stella: devo rientrare. E’ tardi. Dani passa a prendermi alle 6. Devo prepararmi!!
    Annuisco.
    Stella: gli parlerò di questo o vuoi farlo tu?
    Io: è giusto che lo faccia tu. Lo vedi prima di me. Ti sentiresti a disagio se non gliene parlassi!
    Stella: ok. Va bene!!!
    Si alza leggermente per baciarmi. Dolcezza, passione. Le mie mani tra i suoi capelli.
    Stella: ci vediamo presto, spero!
    Io: spero anche io!
    Le bacio la fronte.
    Io: mi mandi un sms quando torni dopo la cena??
    Annuisce poi a malincuore lo dico.
    Io: anche se vai da lui!
    Deglutisce. Mi sorride a malapena e si riveste. Come un rewind i vestiti tornano sul suo corpo. Resto seduto a letto a fissarla.
    Ormai è pronta. Non le resta che andar via. Posiziona la borsa a tracolla poi corre da me. Si siede frontale.
    Stella: ti posso chiedere una cosa???
    Io: certo!
    Stella: è imbarazzante visto quello che sta succedendo!
    Io: prendi fiato e dimmelo!
    Lo fa.
    Stella: io ti stimo moltissimo come autore, come chitarrista. Hai un modo di suonare particolare. Non solo bene ma che emoziona. È affascinante vedere le tue dita scivolare su quelle sei corde. Vorrei che TU mi insegnassi a suonare la chitarra. Se vuoi, non offenderti. Per me è importante!!
    Sorrido.
    Io: non sono offeso. È un grande onore. Lo farò!!!
    Stella: voglio suonare l’elettrica!
    Io: per farlo devi imparare sull’acustica!!!
    Stella: va bene. Domani mi accompagni a comprarne una adatta a me??
    Io: no, puoi usare una delle mie. Domani al Randa Studio alle 16!
    Mi bacia la fronte.
    Stella: ci sarò…oh no. E’ tardi. Ciauuu!!!!
    Balza in piedi facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli. Lascia casa mia correndo. Ha un appuntamento, importante, con mio fratello.

    [...]

    (DANI)
    Lascio la macchina infondo alla strada ed a piedi raggiungo il palazzo di Stella. Sono un po’ agitato. Si è venuta a creare una situazione strana, particolare. Un po’ mi dispiace. Ci tengo a lei ma sopra ogni cosa a lui.
    E’ MIO FRATELLO.
    Le cose NON cambieranno MAI.
    Ci tengo a lei ma sceglierò sempre lui. Non metterò mai in crisi la nostra amicizia per una donna, neanche se fosse quella della mia vita. Perché se ci mette uno contro l’altro mi dimostra di NON essere la donna della mia vita, la donna per me.
    Stella è estremamente onesta, sincera. A volte spietata per quanto lo è. Lo apprezzo molto. Dal primo istante ha rispettato noi come persone e i nostri rapporti. Non agirebbe mai per ferirci. Schiaccio il pulsante e mi informa che scende subito. Bene.
    Non c’è più gara. Siamo io e Ka. Il cerchio è ristretto. Non è più solo attrazione. Ora c’è in ballo di più.
    Mentre sono perso tra i miei pensieri spalanca il portone sorridente. E’ vestita in modo perfetto per questa serata. Per stare al mio fianco.
    E’ bella in modo imbarazzante.
    Jeans, camicetta, giacca elegante nera come le decolté con tacco. Una pochette a tracolla. Capelli sciolti e selvaggi. Trucco.
    Amo le donne curate, dimostrano di avere rispetto di sé.
    Stella: ciao!!!!!!
    Me lo dice sorridendo mentre fa chiudere con delicatezza il portone poi mi stringe forte.
    Io le piaccio tanto, lo so.
    La stringo a mia volta mentre respiro sul suo collo per assaporare il profumo.
    Sto bene così. Mi fa sentire in pace.
    Io: dobbiamo andare. La cena è a Bergamo. Lì c’è il ristorante preferito di mio fratello!!
    Sto per divincolare l’abbraccio ma mi ferma, stringendomi di più.
    Stella: ti prego, ancora un minuto. Mi sento in pace nel tuo abbraccio!!!
    Chiudo gli occhi respirando a pieni polmoni. La pensa come me.
    Lo so. Io lo so. So che a legarci è qualcosa di razionale, qualcosa di puro. Indubbiamente può diventare forte ma mancheranno sempre le scintille, mancheranno sempre i brividi. Mancheranno sempre le emozioni.
    Quel tipo di emozioni che piacciono tanto a Ka ma di cui ha fatto a meno per molto tempo.
    Neanche il tempo può aiutarci in questo. Se un rapporto non è emozionale non lo sarà mai.
    Eppure, emozioni a parte io e lei saremmo perfetti insieme. Scorribande, fughe, lei bella come una dea e persi nella musica.
    Quasi sicuramente dovrò rinunciare alla storia perfetta.
    Saliamo in macchina e dopo aver agganciato le cinture poggio la mano sulle chiavi per accendere il motore. Mi ferma.
    Stella: prima di andare devo dirti una cosa!
    Io: sono pronto a tutto!!!
    Stella: sono in imbarazzo. Lo sai, stamattina dovevo vedere Ka….!
    Lascia la frase in sospeso. Mi guarda. E’ chiaro.
    Io: è successo di nuovo!
    Stella: sì ma…mi mancavi tanto!!
    Ispiro. Mi dispiace che sia risuccesso tra loro. Me lo aspettavo. Infondo.

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  2. #22
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTIDUE-


    Mi guarda teneramente. Afferra la mia mano.
    Stella: Dani!
    Io: sì?
    Stella: mi dai un bacio?. Un vero bacio. Lo desidero così tanto da perdere la ragione!!
    Mi esplode un sorriso sul viso. Non la faccio aspettare. Ci uniamo in un dolce e lungo bacio poi accendo il motore e parto alla volta di Bergamo mentre scambiamo due parole.
    Stella: che tipo è tuo fratello?, ti somiglia??
    Io: ah no. Non molto. Cioè caratterialmente, per certi aspetti, siamo quasi identici ma fisicamente no. E’ più alto di me, più strutturato!!!
    Stella: di quanto sei più grande?????
    Io: 7 anni!!!
    Stella: quasi come me e mia sorella!
    Io: voi quanti precisamente????
    Stella: 6. Io sono nata il 5 maggio lei il 3!!!
    Rido.
    Stella: che c’è??
    Io: come me e mio fratello!
    Stella: cioè????
    Io: lui fa gli anni oggi. Io fra due giorni!!!
    Stella: eh lo so. Pensavo mi stessi per svelare un segreto. Del tipo non siamo nati ad ottobre ma a maggio!
    Rido.
    Stella: è carino???
    Io: ey, vuoi lasciare a bocca asciutta i due litiganti e diventare la ragazza di mio fratello??
    Stella: non lo farei mai. A proposito. Mi hai detto che anche lui suona. Gl’ho preso una collana con un ciondolo a forma di batteria!!!!!
    Io: eh???
    Infila le mani in borsa. Estrae una scatola. C’è un fiocco incollato sopra. La apre ed aspetta che le dia un’occhiata.
    Io: facciamo così. Diciamo a Fede che gl’abbiamo fatto il regalo insieme. Gli diamo il mio e questa me la prendo io!!!
    Sorride.
    Stella: no no. Questa è per lui. Se vuole può usarlo come un braccialetto. Dai tempo al tempo. Il tuo compleanno è tra pochissimi giorni!!!!!!!
    Sorrido accarezzandole la gamba.
    Stella: ey non mi hai ancora detto come intendi festeggiare!!!
    Io: serata al pub, vorrei che il 18 sera cenassi con me così allo scattare della mezzanotte e del mio compleanno sono con te!!!!!!
    Stella: ok. Allora spedisco Alessia da Ilaria e ti preparo la cena. Puoi scegliere il menù!!!!
    Io: è il miglior modo per festeggiare il mio compleanno!!!!!!
    Siamo Bergamo dopo un’ora. Vaghiamo un po’ in cerca di un parcheggio. lo troviamo a pochi passi dal ristorante. Bene. Scendiamo. Le prendo la mano e a passo svelto entriamo. I miei hanno prenotato un tavolo per poche persone, su richiesta di mio fratello. Saremo solo in 6. Mio fratello, il suo migliore amico e le loro migliori amiche poi ci siamo noi.
    Domani sera farà un festone in discoteca con tutti, i miei soci compresi.
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  3. #23
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTITRE-


    Il ristorante scelto dal fratello di Dani è davvero bello, arredamento molto moderno. Mi piace. Non lo conoscevo. Ci facciamo strada mano nella mano.
    Siamo gli ultimi ad arrivare. Un tavolo rotondo.
    Ci sono 4 persone, 2 ragazze, 2 ragazzi. Si alzano tutti. Non fatico a capire chi sia Federico. Ricorda molto il fratello maggiore. Lascia momentaneamente il suo posto e si avvicina. I due fratelli si uniscono in un tenero abbraccio poi Dani gli da una forte pacca sulla schiena.
    E’ innegabile il forte amore che provano reciprocamente. Sorrido.
    Dani: lui è mio fratello. Lei è Stella!!
    Il giovane Calvio mi porge la mano.
    Fede: ciao, piacere. Finalmente. Ho sentito così tanto parlare di te che non vedevo l’ora di conoscerti!
    io: piacere mio. Auguri. Chissà quante bugie ti avranno raccontato!!
    Stringo la sua mano.
    Fede: affatto. Ora che ti ho davanti me ne rendo conto. Non hai bisogno di abbellimenti. Sei perfetta così!!
    Dani: wow fratellino. Vola basso. Già c’è un triangolo in corso con Carmine. Non riuscirei a sopportare anche il tuo inserimento!!!
    Fede: oh l’occasione fa l’uomo ladro!!
    Dani: e te corteggiatore della ragazza che mi piace. Lascia perdere!!!
    Fede: tranquillo. Posso essere sincero?
    Il fratello maggiore annuisce.
    Fede: è sprecata per voi!!!
    Dani: ti voglio bene anche io!!
    Ci sediamo e mi presentano gli amici del festeggiato.
    È una serata piacevole. Pizza, bibite, regali, la torta.
    La macchina di Dani si ferma sotto casa mia alle 2 di notte.
    Non voglio che vada via. All’idea mi viene da piangere.
    Dani: beh, credo sia ora. Ti accompagno alla porta di casa e vado via!!!
    Io: no Dani. Ti prego. Resta con me. Voglio dormire con te. Voglio addormentarmi tra le tue braccia…se vuoi!
    Sorride poi mi accarezza il viso. Mano nella mano ci avviamo alla mia camera. Una volta lì ci togliamo le scarpe e con la testa poggiata sul suo petto mi addormento.
    Non desidero altro. Non voglio fare altro con Dani. E’ come se inconsciamente non volessi cancellare il suo sapore dalla mia pelle.
    Mi sveglio tra le braccia del batteriologo triste.
    Dormire ad un passo dal suo cuore non mi ha provocato neanche una minima emozione, neanche un brivido, neanche un po’ d’adrenalina. Niente. Sono stata benissimo ma è quel tipo di sensazione che ti fa capire che il ragazzo che hai accanto può essere SOLO un amico.
    E se lui lo vorrà un grande amico, un buon amico. Quel tipo di amico con cui non hai bisogno di sprecare parole perché gli basta UNO SGUARDO per capire cosa pensi e/o provi. Quell’amico che condivide le tue passioni e non ti sbuffa davanti quando per la milionesima volta rischiacci play sul tuo cd preferito.
    Quel tipo di amico con cui hai confidenza. Quella confidenza che ti permette di parlare di TUTTO, senza evitare neanche gli argomenti più scabrosi.
    Quel tipo di amico con cui puoi condividere tutto, senza imbarazzo ne paura. Quel tipo di amico con cui puoi farti trasferte distanti chilometri per un live perché sai che con lui non ci saranno momenti di noia e/o privi di parole. Con cui passeresti ore a ridere, a far stupidaggini da qui all’eternità. Senza smettere solo perché la carta d’identità ti ricorda che ormai fai parte della terza età.
    Una persona cara, con cui senti un legame forte e profondo. Pur non condividendo lo stesso sangue.
    Quell’amico che ci sarà sempre e comunque. C’è se sei triste, se sei in******a, se sei annoiata, affamata, felice, allegra, ubriaca. Sempre e comunque.
    Un dono prezioso. Non succede a tutti di incontrare il vero amico nella vita. È una fortuna che capita a pochi. Per mia fortuna faccio parte di questi eletti.
    Vado a preparare la colazione e la porto a letto su un vassoio. Lo poggio sulla scrivania poi lo sveglio.
    Io: Dani!!!!!
    Spalanca gli occhi col sorriso. Si stiracchia e mi bacia in fronte.
    Io: Dani!!!
    Mi guarda gli occhi per diversi secondi. A lui sufficienti per capire tutto.
    Mi ha capita senza aver parlato.
    Dani: va tutto bene. Quello che ci lega è diverso da quello che ti lega a lui. Non bisogna rinunciare all’alchimia in amore. È una componente fondamentale. Noi avremo la nostra storia. Una bellissima storia d’amicizia. Lo vedi anche tu che è quel tipo d’amicizia speciale, che solo in pochi hanno. Ci capiamo con uno sguardo. È quel tipo d’amicizia che ho sempre sognato e mai avuto. Quella che hanno Ka e Pedro. Siamo fratelli ma tra loro c’è sempre stato qualcosa di magico. Ora lo abbiamo anche noi!!
    Io: ti voglio bene Dani. Veramente tanto!!!!!
    Dani: anche io, davvero. Adesso. Io mi godo da solo questa buona colazione poi mi rimetto a dormire. Tu corri da Ka. L’amore non merita perdite di tempo!!!
    Io: ma almeno il cornetto!!!
    Dani: bababa, sarebbe tempo perso. Su lavati, cambiati e muoviti sei già lenta di tuo. Se ti metti anche a mangiare non ci arrivi neanche per ora di cena!!!!!
    Io: il succo??
    Dani: Anto!!!
    Io: uffa però!!!
    Dani: stai ancora qui????
    Sorridendo mi spinge fuori dal mio letto. Eccolo il mio MIGLIORE AMICO. Doccia, mi vesto, mi trucco e passo nella mia camera per avvisarlo che sto andando via.
    Dorme beatamente in mezzo al letto. Sorrido. Prendo la giacca, la borsa e mi precipito fuori.
    Vado a casa Ruggiero a piedi. Il portone è aperto. Mi precipito su in ascensore. Suono il campanello. Più di una volta.
    Dopo qualche minuto, finalmente, apre. È in mutande, ancora mezzo addormentato.
    Ka: ey, come mai??
    Io: avevo una voglia folle di cornetti stamattina. Ti va di mangiarli con me????
    Ka: assolutamente sì. Entra!!
    Chiude la porta, mi bacia sulla fronte poi andiamo in cucina.
    Ka: caffè??
    Io: sì!
    Mi siedo sullo sgabello.
    Ka: come mai oltre all’evidente???
    Indica i cornetti.
    Io: questa notte ho dormito con Dani!!!!
    Gli scivola il cucchiaino dalle mani.
    Io: raccoglilo. Non è successo quello che immagini. Mai. Abbiamo dormito abbracciati e vestiti. C’è stato solamente un bacio prima di andare al ristorante. Non ce ne saranno altri. Mi sono svegliata tra le sue braccia consapevole di ciò che volevo. Ho passato ore tra le sue braccia, ad un passo dal suo cuore senza provare nessuna emozione o almeno non quel tipo d’emozione che mi regali tu. Mi regali anche brividi, adrenalina, batticuore. Te l’ho detto, sto cominciando a provare qualcosa per te. Alchimia, ci lega anche questo. E il mio saggio ed intelligente migliore amico mi ha spinto a correre verso la felicità. Verso te. Sono pronta a fare quella promessa!!!
    Adagia le sue labbra sulle mie, un tenero bacio a stampo.
    Ka: il tuo migliore amico?
    Io: Dani, abbiamo quel tipo d’intesa che tu hai con Pedro. Certo non possiamo paragonarci a voi. Siete amici da molti anni ma col tempo saremo come voi!!
    Sorride.
    Ka: è la cosa più bella che potessi dirmi!
    Io: sì?
    Ka: sì!
    Sorride, stavolta mi bacia seriamente.
    Ka: è un crimine se rimandiamo la colazione a più tardi??
    Io: perché??, che programmi hai??
    Ka: far l’amore con te, fare colazione e poi ultima ma non meno importante la NOSTRA PROMESSA!!
    Lo prendo per mano e lo tiro letteralmente verso la sua camera da letto.
    Ka: SEI MIA!!
    Io: pelle d’oca nel sentirtelo dire!!!
    Mi strappa i vestiti di dosso e lanciando l’intimo chissà dove si fa strada dentro me. Con desiderio, dolcezza, passione.


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    Ultima modifica di Stella_Polare; 19-06-2014 alle 14:22

  4. #24
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTIQUATTRO-


    Stella: Kapitano, mi è venuta fame!!
    Io: ti sei già stancata di me!
    Le sussurro nell’orecchio poi le mordo il lobo.
    Stella: per niente. Ho bisogno di forze. Voglio continuare…, che ore sono?
    Allungo la mano sul comodino.
    Adagio l’indice sul tasto centrale del telefono.
    Ore: 17.03.
    Eh??. Wow. Abbiamo passato le ultime 7 ore a viverci.
    Io: sono quasi le 5 e 5!!
    Stella: com’è possibile?!
    Io: se vuoi te lo rispiego!!
    Stella: e se te lo spiegassi io?
    Sale a cavalcioni su di me. Comincia a baciarmi il collo, mi guarda intensamente negli occhi poi inizia a farmi il solletico. Nooo, lo soffro. Ridendo ricambio il gesto ma pochi secondi dopo ci fermiamo stremati e in preda alle risate.
    Io: allora mangiamo qualcosa poi andiamo ad attaccare il lucchetto!!!
    Stella: sono pronta!!!!!
    Lasciamo il letto in cerca dei vestiti, sparsi un po’ ovunque. Ci rivestiamo ed andiamo in cucina per mangiare qualcosa.
    Abbiamo una fame da lupi. Abbiamo saltato colazione e pranzo. Ok. Pasto unico così dopo il lucchetto torniamo a letto.
    Stella: Kapitano ci sta prendendo male!!!!!
    Ammette maliziosa.
    Io: potrebbero volerci decenni prima di riuscire a controllarci e a poter riprendere i contatti col resto del mondo!!!!!!
    La bacio. Preparo un po’ di carbonara. La divoriamo in pochissimi minuti.
    Suggelliamo la nostra promessa, nella piazza centrale, con un tenero bacio.
    Ora è davvero l’inizio della nostra storia. 18 ottobre.
    Camminiamo mano nella mano. Poco dopo si sbatte una mano sulla fronte.
    Io: cos’hai??
    Stella: dobbiamo correre. Stasera c’è la festa in disco di Fede. Dobbiamo prepararci!!
    Io: sì, doccia qualche vestito e via. 10 minuti bastano!!!
    Mi guarda sgranando gli occhi.
    Io: che ho detto di strano???
    Stella: in 10 minuti non riesco nemmeno a lavare i capelli. Ci vogliono minimo 20 minuti!!!
    Io: eh??
    Stella: vari shampoo, balsamo, crema lisciante, spray termo per asciugarli e poi l’illuminante!!!
    Io: usi tutte queste cose per i capelli??
    Stella: sì, regolarmente!!!!!
    Io: allora in tal caso dobbiamo andare a casa tua!!!
    Stella: sììì, così mi preparo e poi andiamo a casa tua e ti prepari. Hai 10 minuti perciò te li devi far bastare!
    Io: tranquilla!
    Stella: o te li fa bastare o arriveremo tardi!!!
    Io: beh io arriverei tardi di proposito!
    Le faccio l’occhiolino. Lascio scivolare le mani sulla sua schiena mentre la bacio prendendola alla sprovvista.
    Stella: andiamo!!!
    Mi trascina verso casa sua.
    Si chiude in bagno mentre io mi tuffo sul divano accanto ad Alessia. Sta guardando la tv.
    Io: che programmi hai stasera?????
    Ale: tv, pizza!
    Io: in compagnia??
    Ale: no, mia sorella ha la festa del fratello di Dani!!!!
    Io: non resterai sola?
    Ale: sì, non ho avvisato nessuno. Ho saputo solo questa mattina che mia sorella aveva una festa in disco. I miei amici hanno tutti la mia età è complicato, per noi uscire la sera, senza permesso e preavviso!!
    Io: giusto ma….!
    Ale: cosa?
    Io: perché non vieni con noi cognata?
    Ale: cosa??. Tu e mia sorella…!!!
    Annuisco sorridendo.
    Ale: sono feliceeeeeeeeeeeeeee!!
    Urla mentre mi abbraccia.
    Io: sapessi io. Sono pazzo di lei!
    Ale: posso darti qualche consiglio?
    Io: oh sì, grazie!!
    Ale: non ostacolarla. Non sconvolgere la sua vita impedendole di continuare a fare quello che fa. Tipo la dj o la modella. Lo fa per divertimento e per guadagnare qualcosa da spendere per lo shopping o le trasferte per i concerti. Non agirebbe mai per farti soffrire. Fidati di lei. Mia sorella non tradisce ma se lo fai tu i tuoi soci saranno costretti a cercare un altro chitarrista!
    Io: mi ucciderai?
    Ale: oh no. Perché non soffriresti ma se ti amputo le braccia, le gambe e il gioiellino capisci di aver sbagliato!!
    Io: ah!!
    Ale: la sega elettrica di mio padre è in garage!!
    Mi fa l’occhiolino.
    Io: tranquilla. Vatti a preparare. Domani è domenica. Puoi uscire!!!
    Ale: va bene. Vado a far la doccia. Il telecomando è lì, la cucina sai dov’è. Se vuoi bere o mangiare sai cosa fare. Io vado nel secondo bagno a far la doccia. Se aspetto Stella per usare il bagno principale facciamo notte!!!
    Io: ey, la mia ragazza non è lenta è aggraziata!!!
    Mi guarda torva e si dirige nel bagno di servizio mentre io vado in cerca di una coca cola da bere davanti alla tv.
    Mi raggiungono insieme. Ora le cose sono due. O Stella l’ha aspettata o Alessia è più veloce della sorella. Certo è pur vero che Stella ha bisogno di molto tempo. Ha i capelli lunghissimi mentre Alessia li ha come Pedro.
    Mi alzo, sono stupende. Secondo me anche Alessia può far la modella. Da subito.
    Ale: che ne pensi???
    Mi fanno una giravolta davanti.
    Sono FAVOLOSE.
    La mia ragazza indossa dei pantacollant neri ed un top senza maniche ne bretelle, azzurro. Abbinato all’ombretto. Alessia porta pantacollant e canotta. A quanto pare le sorelle Ambrogi amano l’eyeliner nero ed intenso.
    Sneakers, vogliono scatenarsi.
    Stringono tra le dita le giacche in pelle. Per entrambe borsetta a tracolla.
    Io: siete troppo belle per farvi uscire. Vi si mangeranno con gli occhi. Tu sei mia e tu sei troppo piccola!!!
    Ale: ey fra 6 mesi sarò maggiorenne!!
    Io: è lo stesso!!
    Stella: mia sorella fa kick boxing da 4 anni!!
    Un brivido di paura mi scorre lungo la schiena. Ah beh se accidentalmente sbagliassi con Stella mi farebbe male. Molto male.
    Arriviamo in discoteca 30 minuti dopo. E’ tutta per la festa. Ci sono solo persone conosciute e scelte dal festeggiato. Niente estranei. I Calvio l’hanno affittata con mesi d’anticipo. Presentiamo Alessia a tutti.
    È scattato l’istinto protettivo nei suoi confronti, è mia cognata. Metto tutti a bada. Soprattutto il festeggiato. Lo conosco. Ha ascendente sulle donne ma le usa e basta. Non sa ancora cosa sia l’amore. E’ in un momento della vita in cui altre cose hanno la priorità. Non mostrerebbe mai i sentimenti ad una ragazza. Significherebbe abbandonare la sua aria da dannato e mostrarsi vulnerabile.
    La piccola Ambrogi comincia a chiacchierare col Pedretti mentre io trascino la sorella in pista.
    Balliamo ad alto ritmo, sembriamo quelli di dirty dancing e devo ammetterlo la mia ragazza sa fare ogni cosa e tutto con una classe innata.
    Me ne sto lentamente INNAMORANDO.
    Paura. Non pensavo di avere il coraggio di ammetterlo/pensarlo/provarlo. Avevo dimenticato queste sensazioni/emozioni/sentimenti.

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  5. #25
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTICINQUE-


    Quando incontri l’amore vero il tempo diventa relativo. Le abitudini piccole scoperte che posso trasformarsi in dolci sorrisi e profondi sguardi. La routine non è più solo una catena di montaggio ma un gioco meraviglioso che vuoi condividere solo con chi ami.
    Tutto diventa leggero, tutto merita di essere vissuto.
    Le canzoni nascono grazie a lei e ai momenti che condividiamo.
    Ed ora a distanza posso ammettere che il nostro grande amore ha preso vita da un colpo di fulmine. Ci siamo messi alla prova, ci siamo sfidati, ci siamo studiati poi abbiamo deposto le armi ed è cominciata la nostra storia.
    Il primo “Ti amo” gliel’ho sussurrato mentre eravamo seduti, a gambe incrociate, sul pavimento del Randa Studio e le suonavo “Stella Polare”.
    Il primo viaggio in un’isola tutta per noi.
    Gli incontri con i rispettivi genitori. L’incontro delle nostre sorelle. Attimi che hanno rafforzato la nostra unione.
    Nessun cambiamento sostanziale nelle nostre vite. Sono migliorate. Abbiamo portato avanti i nostri impegni, le nostre passioni, le amicizie.
    È così bello avere accanto una persona che ti ascolta, che ti accoglie, che ti aspetta la sera a casa dopo una giornata passata in sala prove o in radio.
    Vale sempre la pena tornare a casa perché mi accoglie con un sorriso e gli occhi che le brillano.
    Sono passati più di 3 anni. 6 mesi fa i suoi genitori hanno lasciato gli Usa per tornare a lavorare a Milano. Lo ammetto ho pregato giorno e notte perché accadesse. Volevo vivere con la mia Stella. Solo con lei, per quanto voglia bene a mia cognata non la volevo con noi. Non potevamo vivere in 3.
    Non sarebbe stato giusto. Al livello definitivo soprattutto, non ci saremmo sentiti liberi.
    E’ il compleanno di Ivan. Ha optato per una cena in un locale. Tra noi. Pochi intimi. Gli amici più cari.
    Appena finisce la diretta radiofonica saluto rapidamente i miei soci, ci rivedremo tra poche ore. Salgo sulla mia auto e me ne vado a casa.
    Stella dovrebbe essere lì. Finiva di lavorare alle 14.
    Apro il portone e sento i suoi piedi sbattere sul pavimento. Gli anni passano, diventa adulta ma continua a girare scalza. Tutto l’anno.
    Chiudo il portone e mi lancia le braccia al collo per abbracciarmi. I suoi capelli saltano. Sono sempre lunghi, sono sempre i più belli che abbia mai visto.
    Stella: amore amore amore!!
    Io: eccomi!!
    Stella: che puntataaaaa. Siete sempre più bravi!!
    Io: grazie amore!!!!
    Ammetto più innamorato che mai mentre poggio le mie mani sui suoi reni.
    Stella: ma posso chiederti una cosa??
    Io: anche due!
    L’autorizzo poi la bacio.
    Stella: sono pazza di dj di giù. So che è fidanzato ma ti prego. Presentamelo. Quel suo “mani in altoooo” mi eccita proprio come quando nel bel mezzo di una conversazione canticchia “Fumo e cenere”!
    Le regalo per qualche secondo la presenza di dj di giù. Ride poi mi informa.
    Stella: menomale che sei arrivato. Dobbiamo fare una cosa!
    Io: cosa???
    Stella: andiamo in bagno!!
    La guardo. Non capisco.
    Mi fa sedere sul bordo vasca.
    Io: amore mi spieghi??
    Stella: sì. Dobbiamo fare una cosa e dobbiamo farla qui!!
    Io: ok. Cosa???
    Stella: un secondo!!!!
    Si volta, apre un anta accanto allo specchio ed estrae qualcosa. Si rivolta e mi passa quella scatola. Focalizzo la mia attenzione sul suo viso. Non riesco a decifrare cosa prova. Sembra preoccupata. I miei occhi lasciano il suo volto e si fermano sulla scatola.
    Io: dimmi che è per te, altrimenti è uno scherzo di cattivo gusto!!!!!
    Stella: è per me. L’ho preso perché ho un ritardo notevole!!
    Io: me ne ero accorto ma non sapevo precisamente di quanto, dato che ancora non so come si contano queste cose!
    Ride.
    Stella: cosa ne pensi???
    Io: mi auguro sia positivo. Non desidero altro!
    Stella: sei sicuro?. E’ una cosa importante. E’ per sempre!!!!!!
    Io: ey, vuoi dire che per te non era ancora per sempre?. Per me lo è stato dal giorno in cui abbiamo attaccato il lucchetto!!
    Poggia le sue mani sulle mie guance.
    Stella: anche per me amore ma sono un po’ spaventata. Volevo assicurarmi che fosse così anche per te!!!
    Io: lo è. Lo è davvero. Ti amo!!
    Stella: anche io!!
    Io: facciamolo che non vedo l’ora. Dita incrociate. Io lo voglio!!!!
    Ok. Apriamo la scatola e ci mettiamo a lavoro. Imposto la sveglia sul telefono e seduti sul bordo vasca, mano nella mano aspettiamo.
    Siamo entrambi agitati ed emozionati. I secondi trascorrono lenti come millenni. Deve essere positivo. VOGLIO che lo sia.
    Lo desidero tanto e da tanto.
    Finalmente la sorte, forse, dando ascolto ai nostri pensieri fa suonare la sveglia. Teniamo lo stick del test di gravidanza insieme. Da una parte c’è la sua mano destra dall’altra la mia mano sinistra. Lo voltiamo.
    2 LINEE. Numero perfetto proprio come il 3. Da adesso siamo in 3.
    Urlo forte in preda alla gioia.
    Io: amore!!!
    Qualche lacrima si fa strada sul suo viso. E’ emozione frutto della felicità.
    La stringo forte a me.
    Io: è il giorno più bello della mia vita. Quello in cui ti ho conosciuta, quello in cui abbiamo fatto l’amore per la prima volta, quello in cui mi hai detto che mi ami per la prima volta e il giorno in cui hai accettato di vivere con me vengono dopo ma sono super vicini. Il nostro sentimento ha preso vita. Ti amo più che mai!!
    Stella: anche io!!!!
    Non le chiedo di sposarmi. Entrambi consideriamo il vincolo del matrimonio una festa, una firma, lo scambio di due anelli.
    Abbiamo i nostri simboli. Io ho la sua iniziale tatuata lei porta la C appesa al collo. Ciò che conta è il sentimento reciproco che proviamo. La fede per una persona bisogna averla nel cuore non all’anulare sinistro.
    Ne ho viste a valanghe di persone sfilarsi la fede dal dito, andare in disco a rimorchiare per poi andare a letto con qualcuno.
    Entrambi sappiamo che il vero legame tra due persone sono i figli. Loro sono indissolubili.
    Quasi sicuramente saliremo all’altare. Un giorno. Lo faremo per festeggiare, per passare una giornata speciale con i nostri amici e le nostre famiglie.
    È l’arrivo di questa creatura che suggella il nostro amore. Ed è più bello, più emozionante e magico di qualunque chiesa, abito, pranzo, anelli.



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  6. #26
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTISEI-

    Siamo in ospedale. Io e Stella siamo appena diventati genitori di una BAMBINA.
    L’abbiamo chiamata Pedra. Nome che racchiude le iniziali dei nostri migliori amici. I nostri fratelli.
    E’ stato un parto naturale. Momento che abbiamo condiviso. Ora capisco DAVVERO ciò che intendeva Ligabue.
    “in sala parto ho visto la potenza delle cose”
    Da una vita ne può nascere un’altra. E chi partorisce lo fa con sofferenza ma poi risorge come la fenice. Diventa più forte, diventa più bella, diventa più magica.
    Ed io sono più innamorato che mai.
    Pedra è in giro per i vari controlli. Le analisi e le ecografie principali sono già state fatte. La stanno misurando.
    Sono un po’ insicuro sul nome. Secondo me le stava meglio CAPOLAVORO. E’ un’opera d’arte. Tutta la mamma, tranne gli occhi. Quelli me li ha copiati. E per questo la mia Stella è pazza di gioia.
    La sto aspettando in camera. Dopo la visita ginecologica mi raggiunge. A piedi.
    Io: amore!!!
    Stella: sto benissimo. Mi ha visitata e fatto l’ecografia. Va tutto benissimo ma mi ha detto che per 6 settimane niente!!!!
    Io: niente cosa??
    Stella: non possiamo fare l’amore!!!
    Io: perché??
    Stella: sono fragile. Mi faresti male. È un momento particolare. Se avessi fatto il cesareo non avremmo dovuto aspettare!
    Io: preferisco aspettare!!
    Le dico sorridendo. Ci sediamo sul letto.
    Io: amore devo parlarti di una cosa molto importante!!!!
    Stella: dimmi!!
    Mi invita a farlo e poi poggia le sue labbra sulle mie.
    Io: ho capito di essere profondamente innamorato di un’altra. L’amo più che mai, più della mia vita. Immensamente!!
    Sgrana gli occhi, deglutisce.
    Io: si chiama Pedra e non vedo l’ora di stringerla tra le mie braccia!!!
    Ispira e mi colpisce su un braccio.
    Stella: mi hai fatto prendere un colpo!!
    Io: e perché??
    Stella: mi sono fatta un film su te che scappavi con un’altra!!!!!
    Io: io scapperò da questa città un giorno. Con le mie donne. Tu e Pedra. Ma quanto belle siete?!. Ma è possibile?!
    Ride.
    Stella: se Pedra è così bella è solo merito tuo!!!
    Io: amore tu sei pazza lo sei sempre stata ma con la gravidanza sei peggiorata. Aspetta. Vado dalla caposala e le dico di mandarci uno psichiatra ed un’oculista!!!
    Mi guarda torva, la bacio. Toc toc.
    Io: spero sia Pedra o caccio tutti!!
    Mi alzo. Spalanco la porta. Si fanno strada i miei fratelli, i miei genitori, mia sorella, mia cognata, i genitori di Stella. Con palloncini, peluche, dolci, di tutto.
    Pedro: dov’è???
    Io: chi??
    Pedro: la mia omonima!!!
    Stella: arriva tra pochi minuti. Vogliono sapere quant’è alta!!!!!!!
    Pedro: sono pazzo di gioia. Cioè ha il mio nome. Sono uno zio fortunato!!
    Io: veramente le abbiamo dato questo nome per te e per Dani. Ci sono le iniziali di entrambi!
    Pedro: ma se è la mia versione femminile!!!!!!
    Io: puro caso!!!
    Toc toc. Spalanco di nuovo la porta mentre gli altri allestiscono la stanza con i palloncini e i peluche. Entra un’infermiera spingendo una culla.
    Inf: eccoci qui. Allora lei è Pedra lui è il pediatra!!!!!
    Noto Stella balzare in piedi. Sembra preoccupata.
    Stella: dottore???
    Dot: salve. Sono il dottor Alessi. Volevo solamente presentarmi. Ho visitato vostra figlia. E’ in perfetta salute. Pesa 3 chili e 4OO grammi ed è alta 50 centimetri!
    Stella: se lei è qui vuol dire che c’è qualcosa che non va…!!!!
    Dot: non sono qui per Pedra. Lei sta una favola. Sono qui per la mamma. Stella davvero non ti ricordi di me??
    Stella: dovrei???
    Dot: guardami!
    Io: ci dica se Pedra sta bene!!!
    Dot: sta una favola. Signor Ruggiero sono venuto qui solo perché conosco la sua compagna da anni e anni. Stella. Sono Edoardo. Ricordi il campo estivo in Sardegna 10 anni fa???
    Stella: nooo. Non ci credo. Leggione!!!!!!!
    Dot: esatto. Tantissimi auguri!!
    Io: mi spiegate?
    Stella: ci siamo conosciuti 10 anni fa. Abbiamo passato l’estate insieme. Lui stava molto tempo da solo a leggere!!
    Dot: e le andavo dietro ma non mi ha mai filato. Mai. Nemmeno per errore. Regali, corteggiamenti, sorprese. Niente. Nemmeno un bacio!
    Stella: non volevo farti soffrire!
    Dot: non c’è problema. Me lo porto dentro come un bel ricordo. La prima donna che mi ha rifiutato!!
    Ridiamo tutti.
    Stella: Edo, mi hai detto la verità??, Pedra sta davvero bene??
    Dot: sta benissimo. Ma è ora che tu le dia da mangiare!!!
    Annuncia sorridendo.
    Stella annuisce ed afferra la nostra bambina. La nuova arrivata ha già conquistato tutti.

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  7. #27
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    Predefinito Re: Ti prego, salvami da questa trappola!:

    -CAPITOLO VENTISETTE-

    Da quel giorno sono passati 4 anni, ieri.
    Pedra è in perfetta salute.
    E’ bella, è allegra, è energetica e gioca con il mio cuore proprio come la mamma.
    Si approfittano dell’immenso amore che provo per entrambe e mi tendono delle trappole. Giochi che culminano con tante coccole.
    Quella trappola orribile che mi aveva privato d’emozioni anni fa è stata sconfitta. Stella mi ha salvato.
    Sto preparando la colazione con lei. E’ presto ma Pedra deve andare all’asilo.
    Mettiamo tutto a tavola.
    Io: Pedra. Il latte è pronto!!
    Pedra: sì papà. Arrivo, sto giocando!!
    Io: è tardi. Viene a prenderti lo zio Pedro per portarti all’asilo. Veloce!!!
    Arriva sbuffando. Col suo maglioncino grigio, la gonnellina rosa e le calze bianche.
    Quando sbuffa e stringe i pugni per la rabbia mi fa sorridere. Stessi gesti della madre.
    Stella si china e la posiziona sulla sedia poi con un sorriso le passa i biscotti.
    Pedra: io all’asilo non ci voglio andare!!!!
    Stella: perché no???
    Pedra: voglio andare alle prove di papà!!!
    Io: amore le vedrai nel pomeriggio. Lo sai che la mattina non proviamo perché lo zio Dani dorme!!!
    Pedra: sta russando sul divano!!
    Mi alzo leggermente per sbirciare. È così. Nonostante tutto il baccano che facciamo Dani dorme beatamente.
    Finita la colazione mentre Stella sparecchia e lava le tazze porto Pedra in bagno. Le faccio lavare i denti e le mani.
    Dlin dlon.
    Pedra: lo zio Pedro!
    Io: sicuramente!
    Confermo mentre le asciugo bocca e mani con un asciugamano. Stella lo accoglie e gli offre un caffè mentre scambiano due chiacchiere. Porto Pedra nella sua camera e le metto la giacca. La prendo in braccio e stringendo il suo zainetto nell’altra mano torniamo in sala.
    Pedra allunga le braccia verso lo zio.
    Pedra: ciao!!!
    Mio fratello me la sfila prendendola in braccio.
    Pedro: ciao piccola!!!
    Le bacia la fronte.
    Io: su andiamo all’asilo. Poi Pè mi porti a prendere le corde nuove!!
    Pedro: si Kapitano!!!
    Indosso la giacca e bacio la mia Stella.
    Stella: amore, ti ho messo il succo e la merendina nello zainetto!!
    Pedra: grazie mamma!!!!!!
    La bacia.
    Usciamo mentre salutiamo anche Dani.
    Dani: sì sì. A dopo. Ciao Pedra!!!!
    Poi riprende a dormire.
    Rientro a casa dopo aver comprato le corde per la mia chitarra.
    Stella sta facendo le pulizie. Le vado incontro con un sorriso malizioso sul viso. La bacio con passione.
    Stella: ti amo immensamente!!
    Mi perdo nei suoi occhi più innamorato che mai.
    Non aggiunge altro. Mi poggia una mano sulla t-shirt e mi tira verso la nostra camera.
    Giù i vestiti, tanti baci, ed un immenso amore.

    un punto che non si sposta mai, sai tenermi così, sempre a galla in un mare di guai, un bel mare di guai.

    -Fine-

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