Ciao. Grazie a tutti per le visualizzazioni ed i commenti.
Perdonate l'assenza ma ho approfittato dei ponti per una vacanza con gli amici.
Buona lettura
-CAPITOLO DIECI-
È stato sincero il cantante. La sua fidanzata è arrivata giusto in tempo per mangiare con noi il dolce. Si chiama Francesca, sono coetanei. È una ragazza semplice. Acqua e sapone e jeans. Sembra simpatica, d’impatto.
Povera. Non la invidio. Stare con lui da 4 anni, dev’essere PER FORZA una SANTA.
Non s’intrattiene molto. Lavora in un bar. Domattina inizia a lavorare alle 6. Bacia dolcemente il suo amato e dopo aver spettinato il chitarrista saluta tutti e lascia il ristorante.
Il Pedretti junior ha un sorrisetto compiaciuto sulle labbra.
Lo ignoro letteralmente e finisco il dolce. Usciamo dal ristorante pochi minuti dopo.
Ka: Stè!
Ste: sì??
Ka: ce l’ho con Stella!
Ste: ahhhhhhh!
Mi posiziono accanto al chitarrista.
Ka: ti va di venire in macchina con me?
Io: eccome!
Sorride, mi porge il braccio ed andiamo a passo svelto verso la sua auto. Saliamo a bordo e da soli partiamo alla volta della casa di Cristiano.
Apro il finestrino. Voglio gustarmi una Marlboro light.
Io: posso fumare???
Ka: certo. Ne accendi una pure a me??
Io: volentieri!
Ka: sono nel cruscotto!
Io: tranquillo. Offro io!!
Tiro la linguetta della lampo del mio bauletto ed estraggo lo scatolino. Sfilo un paio di sigarette e le posiziono tra le labbra poi vado in cerca dell’accendino. Mi fa salire SEMPRE il nervoso. Devo comprarmene uno stile portachiavi così lo aggancio alla lampo e ce l’ho sempre a portata di mano.
Finalmente lo trovo. Accendo entrambe le sigarette poi gliene passo una.
Ka: devo regalarti un accendino di quelli super pesanti così lo trovi subito!!
Ridiamo.
Io: sai non sarebbe una cattiva idea!
Ka: eh no. Tanto hai già una borsa super pesante, non te ne accorgerai neanche!
Io: porto dietro solo lo stretto necessario!!!
Ka: pensa se parti per un viaggio!
io: adesso che arriviamo ti mostro la valigia!
Ka: ho già paura!
Confessa ridendo.
Ka: sei arrabbiata eh?
Io: come?, no, perché?
Ka: ce l’hai con Pè. Si vede!
io: posso essere sincera?
Annuisce.
Io: prometti di non dirgli nulla?
Ka: croce sul cuore!
io: ce l’ho con lui solo perché mi ha impedito di far la foto con te quella sera. Ci tenevo tanto ad averla. So che ne abbiamo fatte una marea ma nessuna mi ripagherà di quella persa quella sera. È un ricordo che non avrò mai. In realtà io ho grande stima di lui, per la sua voce, per i suoi testi. Mi piace il suo modo di stringere il microfono, mi piace il suo modo di muoversi sul palco ma allo stesso tempo sono arrabbiatissima. Era questione di un secondo. Non puoi negare. Me l’ha impedito per sfizio e non si è neanche scusato. Lo ha divertito. Per lui una foto con te è priva di valore perché ne ha a valanghe. Perché siete fratelli ma per me, essendo fan, ha un grandissimo valore. Ti assicuro. Preferirò sempre stare sotto il vostro palco e assaporare ogni emozione che mi suscita la vostra musica ma le foto sono un ricordo. Un ricordo a cui non riesco a rinunciare e per colpa sua ho perso il ricordo del primo live. Non ho nessun ricordo tuo tangibile di quella sera!!!
Mi regala un sorriso. Parcheggia l’auto nella piazzola dietro casa di Cristiano. Ci sganciamo le cinture poi apro lo sportello.
Ka: ferma!!
Lo guardo. Apre il cruscotto. C’è un foglio. Lo sfila, me lo porge.
Io: cos’è?
È piegato in quattro.
Ka: apri. Avrei voluto farlo quella sera a Roma ma per la fretta di fine concerto non sono riuscito!
Apro il foglio. In testa la data.
13 dicembre 2006. E’ scritta a mano. Sotto la scaletta di quella bellissima serata ed incollato con lo scotch un plettro.
Ka: è quello che ho usato quella sera. Non posso farti recuperare la foto ma in un certo senso posso colmare quel ricordo tangibile di quella sera!!
Lo guardo con gli occhi sgranati. Deglutisco poi le lacrime cominciano a rigarmi il volto.
Io: significa molto per me, Kapitano. Io ho una stima immensa per te. Non ho preferenze nella band ma ho un debole per te. Non lo posso proprio negare. Per il tuo strumento, per i tuoi testi e per “Scegli me” la prima vera grandissima emozione. Grazie, grazie. Non basta ma è importante per me questo regalo!!!
Sorride.
Ka: ho capito, si vede. Sono felice. Grazie a te. Dai andiamo a farci una bevuta!!!
Io: volentieri chitarrista!!
Ka: andiamo mia fans!!!
Mi fa l’occhiolino. Ripiego il foglio e lo sistemo in una tasca del bauletto. Lasciamo la macchina e raggiungiamo il resto del gruppo.
Sono felice ed è tutta “colpa” sua.
Ultima modifica di Stella_Polare; 06-05-2014 alle 20:31
Dopo un’altra nottata devastante, piena d’alcool e sigarette siamo crollati. I 5 Finley hanno dormito qui. Erano troppo ubriachi per mettersi al volante.
Posso passare ogni venerdì e sabato notte così????
Sarebbe il top.
Qualche ora dopo mi sveglio, per fortuna abbiamo il treno alle 17. Lentamente sollevo le palpebre.
Mhh, che gran mal di testa. Come al solito sono sdraiata su un fianco. Niente pigiama, vestita come la sera precedente. Il trucco ormai sarà andato a farsi benedire. Per non parlare dei capelli. Lunghissimi e ormai arruffati.
Siamo figli di troppe serate violente, siamo quelli che poi non si ricordano niente. Già. È successo qualcosa di assurdo ieri notte e sicuramente anche in questa notte appena trascorsa, dato che ho Pedro al mio fianco. Dorme con un braccio poggiato sul mio fianco.
Ma dico, come c***o ha fatto a finire accanto a me?. Era dall’altra parte della stanza quando ci siamo addormentati.
Magari è pure sonnambulo, non sarebbe grave. Difetto più difetto meno. Lancio un urlo così forte da svegliare tutti.
E quando dico tutti intendo tutti gli abitanti della regione Lombardia.
Il Pedretti destandosi urla a sua volta.
Pedro: che c***o gridi?, sei scema?. Stavamo tutti dormendo!!!!!!!!
Io: ho avuto un’amara sorpresa al mio risveglio!!
Sentenzio mentre gli altri si alzano.
Pedro: sarebbe?
Io: tu!!!!!!!!
Ringhio per poi togliere il suo braccio dai miei fianchi.
Pedro: pensa come sto io ad essere svegliato da te e trovarti al mio fianco!!!!!
Io: oh povero cucciolo. Ti faccio tanto schifo ma il mio fianco t’è piaciuto!!
Pedro: rilassati. È stata colpa dell’alcool!
io: beh menomale!
Mi alzo e mi chiudo in bagno sbattendo la porta. Ci vuole una doccia. Puzzo d’alcool e fumo.
Pedro: non la sopporto. Mi fa salire un nervoso. Come rovinarsi la giornata?, svegliarsi con lei affianco!!!
Ka: beh ma c’è qualcosa che non mi quadra!
Pedro: sarebbe???
Ka: ti sei messo a dormire sotto la finestra ed ora stai qua. Sei diventato sonnambulo e non c’hai informati. Oh Pé sei sonnambulo e non l’hai detto a tuo fratello??
Pedro: v*******o pure tu!
Si alza, prende accendino e sigarette dal tavolo e se ne va in giardino.
Bene: ragazzi scusate. Mia sorella è fatta così. Quando decide di vendicarsi di qualcuno è spietata. Mi dispiace per Pedro!!!
Dani: ma Bene tranquilla. E poi tua sorella non è pazza. Si comporta così di conseguenza!!!!!!
Bene: va bene. Prepariamo la colazione????
Sono tutti d’accordo.
Mi faccio strada in cucina quando hanno finito di preparare. Lavata, profumata, cambiata.
Io: buongiorno!!!!!
Mi rispondono in coro.
Io: scusate per prima!
Ka: no problem. Cosa desideri mia fan?
Io: caffelatte!!!
Ka: ci penso io!
Lo ringrazio e mi siedo proprio nel momento in cui entra il cantante dal giardino. Lancia il pacchetto semivuoto di Marlboro light e l’accendino sulla mensola accanto al lavandino e prende posto accanto a Greta.
Io: figuriamoci, si prende una cosa e neanche si chiede il permesso. Grazie per averlo vuotato!
Pedro: ce l’hai con me?
Io: era nuovo il pacchetto, adesso ci saranno al massimo un paio di sigarette!
Pedro: non sapevo fosse tuo!
io: ma sei un cretino. Sono l’unica che fuma Marlboro light. I tuoi amici si dividono tra kamel e chesterfield!
Mi posiziona il palmo della mano davanti. Come a dire aspetta.
Tira fuori dalla tasca posteriore dei jeans neri il portafogli. Prende 10 euro e me li mette sul tavolo.
Pedro: tieni, ricompratele e non mi scassare di nuovo la m*****a!!!!!
Io: no grazie. Riprenditeli. Non accetto nulla da te. Ma com’è possibile?!. Non lo capirò mai. Sul palco sei da venerare e quando scendi sei una testa di c***o!
Pedro: perché ho a che fare con una s****a come te!!!!
Io: ti lascio campo libero. Vado a fare la valigia. Ci vediamo al prossimo concerto. Tu sul palco, io in transenna. All’esterno preferirei evitare!!!
Con la tazza tra le mani salgo al piano di sopra e mi preparo la valigia con calma. Devo distrarmi o spacco qualcosa. Non sarebbe carino, no. E’ casa di mio cognato….anzi per me è da sempre il fratello maggiore che non ho mai avuto.
Finisco il caffelatte che mi ha preparato Carmine ed accendo l ipod. Infilo le cuffie e lo ripongo nella tasca superiore dei jeans. Parte a manetta l’album d’esordio dei Finley.
Controsenso ok. La sua voce non è una gran idea ma quando canta è pura magia. E’ quando parla che spara s******e. Ormai abbiamo superato il limite.
Ci siamo svegliati decisamente tardi. È già pomeriggio. Bene così a breve andiamo in Centrale e non vedo più la sua faccia da c***o per un po’.
Finisco la valigia e trascorro il resto del pomeriggio sdraiata sul letto ad ascoltare “Tutto è possibile” ad oltranza finché Greta sale a chiamarmi. Mi scuote un po’, sto assaporando la musica dei Finley ad occhi chiusi.
La guardo. Sfilo le cuffie con un gesto deciso.
Greta: le macchine sono in moto. È ora di andare in stazione!
Io: ok!
Spengo l ipod. Lo metto in borsa e scendiamo insieme mentre mi trascino dietro il trolley. I Finley sono ancora tutti qui. Andremo in stazione con una sola auto. Non c’è bisogno di far venire tutti.
Ci porta Omar, come ha fatto all’andata.
Ka: vengo anche io. Così Omy non torna a casa solo dopo!!!!!!
E’ il momento dei saluti. Mi mancheranno i cicci ma a giugno manca POCO. Aspetto l’uscita del secondo album con ansia.
Abbraccio Dani, abbraccio Stefano poi posiziono il trolley nel cofano. Accanto a quello di mia sorella e a quello di Greta.
Io: arrivederci Pedro!
Nient’altro. Niente baci, niente abbracci. Un saluto solo PER EDUCAZIONE. Non merita nulla. Si limita a sollevare il mento, per rispondere. Poi abbraccia calorosamente mia sorella e Greta. A loro si è affezionato moltissimo. Adora mia sorella. La comincia a considerare la sorella che non ha e ha sempre desiderato.
Sono in macchina in attesa degli altri. Nel giro di pochi secondi salgono tutti contemporaneamente. Ka alla mia destra, Greta alla mia sinistra. Omar e mia sorella sugli anteriori.
Direzione??? Stazione Milano Centrale.
Omar parcheggia lì davanti una ventina di minuti dopo. Nessuno dei presenti ce l’ha con me. Nessuno mi fa notare che il comportamento che ho con Pedro è sbagliato. Sanno che anche lui non è un santo.
Scaricati i trolley ci avviamo all’interno. Ci avviciniamo al tabellone. La nostra freccia partirà dal binario 4. Ci andiamo subito. La partenza è fissata tra 10 minuti. Perfetto. E’ già lì. Saliamo tutti e 5. Ka ed Omar ci sistemano i trolley sui portabagagli in alto, restano qualche minuto per qualche battuta poi a malincuore cominciano i saluti. Mi dispiace. Tanto.
Abbraccio Omar, mentre sono tra le sue braccia mi scuso.
Io: non odiarmi se aggredisco verbalmente tuo fratello!!!!
Omar: non sentirti in colpa. Non farti problemi. Sii te stessa. Per me non c’è problema. Non ti odio!!!
Io: grazie. Avvisami quando sei a casa!!!
Omar: ma come tu parti e devo avvisarti io?, tu chiamami quando arrivate a casa!!!
Io: ma anche tu fai un viaggio. Vai prima a Legnano per portare Ka poi ad Arconate!
Omar: assolutamente, va bene!!!!
Mi stampa un bacio in guancia.
Io: ciao!!
Omar: ciao Stè!!!!!
Gli sorrido poi noto Ka sorridermi, allarga le braccia. Mi ci tuffo letteralmente.
Io: grazie ancora per il regalo di ieri sera!!
Lo sussurro.
Ka: un piacere per me!!!!!
Io: anche per me!!
Ka: devo scendere o mi ritrovo a Roma!
Io: magari!!!
Ride. Mi bacia sulla testa.
Ka: fai buon viaggio!!
Mi augura mentre comincia a sciogliere l’abbraccio.
Io: nooo, sto così bene tra le tue braccia. Mi sento al sicuro Kapitano, mi sento a casa. E’ bello da fan!!!
Sorride.
Ka: ci riabbracceremo presto!!!
Io: ok. Grazie!
Ka: avvisami quando sei a casa!
Io: sarà fatto!!!!
Si precipita giù dal treno con Omar e la freccia comincia lentamente a partire. Ci salutano con la mano mentre io comincio a piangere.
Ka: non piangere mia fan. Ci vediamo presto. Lo prometto!!!!!!
Gli sorrido mentre le lacrime continuano a scendere e il treno acquista velocità.
Ciao, finalmente week end. Vero che oggi mi lasciate qualche commento???, SPERO. Buona lettura.
-CAPITOLO TREDICI-
Pochi giorni ed è tutto tornato alla normalità. Gran bel weekend in quel di Milano, da rifare. Spero.
I Finley chiusi in studio per sistemare gli ultimi dettagli. Io impegnatissima, sto preparando le prove d’esame. Prima finiscono meglio è. E’ giugno. La scuola è ufficialmente finita.
Fra 2 settimane avrò la prima prova. Non sono particolarmente preoccupata. Ho sempre avuto un’ottima media ed ho studiato per tutto l’anno.
Sto ripassando il programma di storia. Non si sa mai. Parto con l’idea di voler fare la traccia D del tema ma nel caso dovesse farmi schifo ripiego sul tema storico.
È mattina. Squilla il mio cordless adagiato sul comodino. Lascio la sedia con le ruote e mi tuffo sul letto.
Io: pronto!!!
>>x: non dirmi che stai ancora studiando con questo caldo???
Io: Kapitano. Tra 2 settimane ho gli esami devo farlo!!!
>>Ka: secchiona. Ho una fan secchiona. Se me l’avessero detto non c’avrei mai creduto!
Io: ma quale secchiona. Ho solo il senso del dovere!!!!!
>>Ka: fai il classico. Non puoi negare!!!
Rido.
Io: come va l’attesa dell’uscita?
>>Ka: stiamo a mille. Non vediamo l’ora. Abbiamo bisogno di conoscere il vostro parere!!
Io: io sono tranquilla. Vi conosco, musicalmente, so che avete fatto un buon lavoro. Aspetto il 15 con ansia. Per mia fortuna manca poco!!!
>>Ka: 10 giorniiii. Io impazzisco!!
Rido.
io: pensa io come sto, la curiosità mi sta logorando!!!!!!!
>>Ka: ah sei curiosa. Se ti prendi una giornata libera posso colmare la tua curiosità!!!!
Io: quando devo prendermi sta giornata libera???
>>Ka: adesso!
Io: spiegati meglio!
>>Ka: siamo appena atterrati a Roma!
Io: per fare che????????
>>Ka: dobbiamo girare il video del singolo!
io: che singolo????
>>Ka: quello che anticipa l’uscita dell’album!
io: ossignore mio. Tu mi stai prendendo in giro. Ti castro!!!
>>Ka: tagliami tutto tranne quello, mi serve!
Io: limito i danni se te ne privo!!!
Ride.
>>Ka: tutto vero. Mi mandi l’indirizzo di casa tua via sms così veniamo a prenderti???
Io: Carmine Ruggiero mi auguro non sia uno scherzo altrimenti appena ci vediamo ti tiro dietro il Rocci!
>>Ka: e che è??
Io: il dizionario di greco. Pesa 4 chili. Copertina in legno!!!!
>>Ka: non ho niente da temere. Metti su un caffè e fai un po’ di panini con la nutella che stiamo andando ai taxi!
Io: ok, a tra poco Kapitano!!!!!!
Mi risponde semplicemente con uno smack. Accedo ai sms. Digito rapidamente.
<<viale Parioli 160>>
Lascio la matita nel libro di storia e mi cambio. Non posso accoglierli con questo completo. Pantaloncini in cotone super comodi e top. È la tenuta estiva da casa.
Apro l’armadio. Shorts, una canottierina carinissima beige poi mi fiondo in bagno. Ci vuole un filo di trucco. Rientro in camera, un paio di ballerine bianche. Girare a piedi nudi non è il caso….sarà dura. Io adoro andare scalza.
Corro di sotto e comincio a preparare una buona quantità di panini poi infilo le cialde nella macchinetta. il campanello suona. Credo siano loro. Mia sorella e i nostri genitori sono a lavoro.
Lascio la cucina e raggiungo il portone principale. Sono loro.
Io: ciao cicci!!!!!!!
A far da apripista il Pedretti senior. Gli butto le braccia al collo, lo abbraccio. Li faccio accomodare. Li saluto uno per uno per bene, escluso Pedro. Mi limito ad un “buongiorno”. Gli mostro molto velocemente la casa poi entriamo in cucina. Accendo la macchinetta per preparare i caffè.
Prima di andare a pranzo fuori al ristorante, come ogni domenica, vi lascio il nuovo capitolo.
Vorrei davvero i vostri commenti. Ho bisogno del riscontro. Può essere positivo o negativo. Se questa storia non vi piace chiedo la chiusura. Intanto vi auguro una buona lettura ed una buona domenica.
-CAPITOLO QUATTORDICI-
Dani: i panini con la nutella!
Io: non va bene??. Ha ordinato il Kapitano!!!
Dani: no no, va benissimo!!!!!!
Montano sugli sgabelli e senza vergogna cominciano a mangiare mentre io gli preparo il caffè. Li servo poi salgo sullo sgabello accanto a Stefano.
Ste: adoro l’estate!!
Ammette per poi baciarmi la guancia.
Io: se si sta in vacanza anche io ma odio studiare in estate!
Ste: l’adoro per altri motivi!
Io: quali!
Dani: *****!!!
Io: ma cosa??
Ka: Ste adora l’estate come me perché i vestiti diminuiscono e voi ragazze vi spogliate!
io: scusate se vi ho accolti in pantaloncini e canotta ma fa troppo caldo. Roma è umida. Lo sapete, poi abito qui nel pieno della città. Stessi in periferia con un bel giardino circolava almeno un po’ di fresco!
Omar: beh ma un filo di condizionata c’è. Si sta bene!
Io: fortunatamente sì. Allora, raccontatemi i programmi della giornata!
Li esorto a parlare mentre comincio a bere qualche sorso di caffè.
Omar: registreremo un giornaliero. Tutto molto velocemente!
Io: quindi ripartite subito?
Ka: domattina!!
Io: nuuuu!!!
Dani: e tu fino a domattina non studi e stai con noi. Non ci devi mollare un attimo!
Io: quindi posso assistere alle riprese del video?
<<assolutamente sì >>
Rispondono in coro.
Io: EVVAIIIIIIIIII!!!
Ammetto urlando.
Ste: sono diventato sordo di colpo!!!
Ridiamo poi allungo il braccio sulla mensola. C’è il pacchetto di sigarette e l’accendino. Ne fumo una mentre loro continuano a mangiare pane e nutella.
Pedro: Benedetta???
Io: sta lavorando!
Pedro: riusciremo a vederla??
Io: sì, finisce per pranzo. Alle 13.15 è a casa!!!
Ka: avvisiamola che staremo sul set così ci raggiunge!
io: ok. L’agenzia in cui lavora è dall’altra parte della strada!!
Ste: che c**o!!!!
Dani: Greta???
Io: è fuori. E’ andata a Perugia con Paolo e con i genitori di lui, per qualche giorno. Stanno studiando là!!!!!!
Ka: ti hanno lasciata sola soletta!!!!!
Io: beh quando la tua migliore amica è fidanzata capita!!!
Ka: lo so bene. Sono 4 anni che lo so!!
Guarda Pedro.
Pedro: e fidanzati pure te Ka!!!
Ka: ma che sei scemo??. E le groupies come fanno senza me???
Ste: ma dove?!. Sono tutte mie!!!
Rido mentre faccio cadere la cenere in eccesso nel portacenere.
Io: dov’è il set?
Omar mi passa un bigliettino con l’indirizzo. Non è distante.
Ka: dobbiamo chiamare un paio di taxi!
Io: e perché???
Ka: siamo in 6?. Come ci muoviamo??
Io: in garage c’è la macchina di papà e quella di Bene. Qui siamo tutti patentati. Mamma e papà lavorano ad un passo di distanza. Escono con la stessa macchina. Bene ci va a piedi. Penso che 2 macchine ci bastano!!!!
Ste: sì avoja!!!!!!
Omar: allora andiamo!
Pedro: possiamo passare a trovare la Bene per avvisarla??
Io: ovviamente!
Dani: sì ma se le prendiamo la macchina lei dopo come viene??
Io: con la mia macchinetta!!!
Ste: allora perfetto. Andiamo!!!!!
Dani: sì ma prima mi serve il bagno. Posso Stè??
Io: vieni ti accompagno. Qualcun altro ha bisogno??
Alzano contemporaneamente tutti la mano.
Gli faccio segno di seguirmi. Lasciamo Dani nel bagno accanto allo ripostiglio qui al pian terreno. Saliamo al piano di sopra. Ste si chiude nel bagno lungo il corridoio. Pedro in quello in camera dei miei, Omar in quello in camera di Benedetta e Carmine in quello nella mia camera. Escono tutti contemporaneamente.
Ka: oh facciamole fare una parte nel video!
Omar: che hai visto???
Li guardo.
Ka: il suo reggiseno. In bagno. La bimba porta la quarta!!!!
Ste: ah sì??, Stè fammi un po’ vedere!!!!!!!!
Dichiara venendomi incontro con le mani avanti.
Io: anche no!!!
Ridono. Prendo la borsa ed usciamo.
Entriamo in agenzia dove lavora mia sorella. Sorpresona. Non sapeva nulla. Lascia la sua scrivania e saluta i Finley.
Bene: menomale. Così si stacca un po’ dai libri. Con Greta e Paolo fuori non fa altro che studiare. Ha la faccia a forma di libri. Con voi esce. Dovreste star qui ogni giorno!!!!!!!!
Io: eh magari. Beh noi andiamo!
Annuisce. Omar le scrive su un bigliettino l’indirizzo del set poi lasciamo l’agenzia ed entriamo in garage.
Ste: come ci dividiamo???
Passo un mazzo di chiavi al Calvio.
Ste: mossa sbagliata. Dani ha più punti sulla tessera dell’esselunga che sulla patente!!!
Riprendo le chiavi regalando un sorriso al batterista e le passo ad Omar.
Io: tu porta quella di papà, io quella di Bene. Chi viene con me???
Carmine e Stefano mi seguono. Saliamo. Sistemo il sedile. Il chitarrista al mio fianco. Il bassista sui posteriori. I Pedretti e il Calvio salgono sulla macchina di papà.
Mio padre ha una scenic della Renault blu. Mia sorella ha una c1 rossa. Ho preso la patente da pochi mesi. Per adesso uso le loro ma in casi particolari. La mia macchinetta va che è una meraviglia. La uso sia per andare a scuola che per uscire.
Cinture. Accendo il motore e parto. Non ho bisogno del navigatore lo lascio spento. Noto dallo specchietto alto Omar che prontamente mi si posiziona dietro.
Arriviamo al set 25 minuti dopo, traffico. Lì ad aspettarci Paolo Cecchetto e Pier Paolo Peroni.
Il singolo che anticipa l’uscita dell’Album si chiama Adrenalina. Traccia omonima. Da domani sarà ufficialmente in rotazione radiofonica nazionale. Mi presentano i loro produttori poi si cambiano e si fanno restaurare i volti. Iniziano a lavorare immediatamente. Sono chiusi in una stanza piena di specchi. ‘Na sauna praticamente. Strumenti e microfono. Fingono di suonare e cantare.
La canzone è pazzesca. Spacca. Bella conferma. Io lo sapevo. Descrive la loro vita in tour, un po’ è come se l’avessero dedicata a noi fans…considerati la loro dose di Adrenalina.
Che teneroni.
Fa caldo anche dietro le telecamere. Sfilo una matita in giro per il back e raccolgo i capelli.
Alle 13 si fermano per pranzare. Omar s’attacca al telefono per ordinare le pizze per tutti, anche per Benedetta che arriverà a momenti.
Mi avvicino a Claudio Cecchetto e gli chiedo se c’è un posto qui intorno dove posso fumare senza crear problemi al set. Mi consiglia una parte infondo all’edificio. È come se fosse una stanza enorme non ci sono le pareti a dividere. Mi siedo a terra e mi posiziono una sigaretta in bocca. Ne avevo bisogno. Nel giro di un secondo trovo compagnia.
Il Kapitano.
Ka: we, ti cercavo. Sapevo che stavi a fumare!!!!!
Io: ormai mi conosci!!
Si siede al mio fianco e mi sfila la sigaretta dalla bocca per concedersi qualche boccata. Cominciamo a parlare di qualcosa e poco dopo compare Stefano con tanto di telecamera.
Ka: che fai?
Ste: qualche scena per il backstage!!
Io: ma così ci finisco pure io. Aspetta mi sposto!
Ste: no macchè, siamo amici. Ci puoi stare!!!!
Gli mando un bacio.
Ste: lo so, tranquilla. Lo so che mi ami!!!
Pedro: ma che c***o stai dicendo?!. Sono arrivate le pizze e Benedetta. Su alzate il c**o!
Senza aggiungere nessuna parola ci alziamo e lo seguiamo. Ci accomodiamo un po’ a terra un po’ sulle casse e ci gustiamo le pizze. Dopo pranzo si riprende. Bisogna finire il video. Immancabili le foto ricordo.
Lasciamo il set ad ora di cena.
Bene: oh state da noi. Niente hotel!
Dani: sicure che non è un problema???
Bene: no, tranquilli. Li ho avvisati. Su andiamo. Ve li presentiamo, ci facciamo una doccia poi andiamo a cena!!!!
Ste: io la faccio con Stella la doccia!!!
Io: anche no!!!!
Ste: se non la faccio con te con chi la faccio???
Io: beh puoi scegliere tra i tuoi 4 amici!
Ste: preferisco farla da solo!
io: ben detto!!
Rido. Saliamo in macchina e torniamo a casa. Presentiamo i nostri genitori ai Finley poi li sistemiamo nelle stanze degli ospiti. Usufruendo dei vari bagni ci facciamo le docce a turno, ci prepariamo ed usciamo. Roma by night è una figata.
Lasciamo la macchina a due passi da piazzale Flaminio e a piedi andiamo a via del corso. Ceneremo in una delle pizzerie ubicate nelle traverse.
Sto facendo due chiacchiere con Danilo. Ho fatto benissimo a NON mettere i tacchi. Idem mia sorella maggiore.
Outfit carino e comodo. Accoppiata ideale.
Tutti davanti io e il Calvio dietro, a chiudere. Stefano rallenta per accendersi una sigaretta. Finisce dietro a me e a Danilo.
Ste: we Stè ma sei parecchio maliziosa!
Dani: che ha fatto?. Stavamo parlando di scuole!
Ste: si sta letteralmente divorando con lo sguardo il fondoschiena di Ka!!
Colui che è chiamato in causa si volta.
Io: mi hanno fatto gli occhi, per fortuna, funzionanti e le cose bellissime son fatte per essere guardate e poi senza offesa Kapitano. Sai quanto ti stimo come autore e musicista ma stai troppo figo con questi jeans neri calati abbinati alle all star grige!!!!
Ka: e perché dovrei offendermi?, grazie del complimento. Guarda quanto vuoi!!
Bene: se la inviti a farlo firmi la tua condanna. Già ne abusa. Le cade spesso l’occhio!
Io: ok, sono sufficientemente imbarazzata. Chiudiamo l’argomento!
Pedro: eh infatti. Soprattutto perché è una s******a. Lì c’è una pizzeria. Entriamo che ho fame!
Lo seguiamo. Una giovane cameriera ci accompagna ad un tavolo libero, ci consegna i menù poi ci lascia liberi per scegliere con calma cosa desideriamo.
Io: come sta Francesca???
Pedro: c***i miei, cameriera??. Siamo pronti per ordinare!
Scuoto la testa.
Io: sei proprio uno s****o!!!!!
Pizza per tutti.
Una cena superbuona. Usciamo il ristorante solo dopo il dolce. Portiamo i Finley al pub che frequento ogni sabato sera con i miei amici. C’è buona musica, alcool, una terrazza per fumare e anche una pista per ballare.
Una serata stile Finley. E che c’è di più bello?!. Si beve, si fuma, si balla.
Senza fare nulla di illegale.
Sinceramente lì terrei sempre qui.
Rientriamo MOOOLTO tardi. È comparso un accenno di sole in cielo. I nostri genitori stanno facendo colazione. Tra poco escono per andare a lavoro. Mia sorella senza passare dal letto si va a fare una doccia. Il dovere la chiama a gran voce. Io mi strucco, mi cambio e scivolo sul mio letto. Finalmente.
Lui è il mio amore più grande. Tanto comodo quanto grande.
Pure stanotte abbiamo esagerato con l’alcool. Non è una novità.
Toc toc. Chi è?????. Ad esclusione può essere solo uno dei cicci. Mi alzo. Sto praticamente fuori fase. Non ho ancora smaltito la sbornia. Spalanco la porta in pigiama. Un top ed un paio di pantaloncini molto corti. Capelli selvaggi.
E’ Pedro.
E mo che vole questo?.
Io: che ti serve????
Pedro: posso dormire con te???
Io: ti sei aspirato qualche droga con una banconota???
Pedro: per favore. Non ti tocco, non sono mica scemo. Ste ha cominciato a vomitare. Sta a letto con una bacinella. C’è una puzza infernale. Per favore. Fallo per il cantante dei Finley.
Io: ok, entra. Guai a te se allunghi le mani!!!
Pedro: non ti allargare. Non sei così irresistibile. Mi stai talmente sul c***o che manco ti considero esteticamente!
Io: menomale!!!
Per fortuna ho un letto enorme. Ci sdraiamo.
Si addormenta nel giro di pochissimo. Per fortuna non russa, menomale. Mi giro. Pancia in giù, adagiata al materasso. Sposto i capelli e mi rilasso. Quando sto per addormentarmi lo sento parlare. Il cantante parla nel sonno. Fa profondi ed insensati discorsi.
Che nervoso. Come faccio a dormire se questo si fa domanda e risposta?!. Maledetta me che l’ho lasciato entrare. Apro il cassetto del mio comodino e prendo il telefono. Lo accendo rapidamente. Attivo la fotocamera. Mi avvicino a lui e scatto una foto.
Oh l’occasione fa la fan approfittatrice. E quando mi ricapita. Non potendo dormire faccio attenzione a ciò che dice. Spengo il telefono e lo rimetto nel cassetto.
Lui ronfa tranquillamente.
Pedro: devo mettere la benzina. Sììì c***o le voglio pure io le patatine cameriereeeeeeeeee…..no io lì non ci vengo…..t’ho detto che ti telefono sììì…!!
Si volta e mi sbatte un braccio sul fianco.
O.O. ma che è un vizio?!.
Pedro: nooooo Frà non mi rompere. Non sono distratto….non penso a nessuno e a niente………, oh cretini dobbiamo mettere anche quella canzone in scaletta per i set acustici degli instore….!!!
Allungo le orecchie, questo particolare MI INTERESSA MOLTO.
Muove le labbra come se stesse assaporando una caramella poi riprende a parlare.
Pedro: oh Stella non mi rompere i c******i…te e ste sigarette del c***o!!!!
Ohhhhhhhhh, mi sta sognando. Mi prende a parolacce pure nei sogni. Che antipatico. Ringhia, sta russando un po’ adesso ma non smette di parlare.
Pedro: ma Stella va dietro a Carmine….lo so Dani che sto fidanzato ma due botte non ci starebbero male!!!!!
Sgrano gli occhi. Io lo sdereno. Primo NON vado dietro a Carmine, apprezzo il suo fondoschiena e i suoi occhi ma da lì ad andargli dietro ce ne passa. Secondo col cavolo che gli permetto di far qualcosa. Buum lo colpisco forte sul braccio.
Si desta di colpo.
Pedro: che c***o è?????
Mi guarda. La persiana non è stretta del tutto. C’è qualche striscia aperta da cui si fa strada il bagliore della luna. D’estate mi piace.
Io: primo non vado dietro al tuo amico chitarrista. Secondo due botte dalle a tua sorella!!
Pedro: ma tu sei tutta matta, drogati di meno!!!!
Sentenzia per poi mettersi a pancia in giù.
Io: stavi parlando nel sonno. Ho semplicemente chiarito ogni tuo dubbio!!!!!!
Pedro: che ho detto?
Io: che vado dietro a Carmine e hai detto “Dani, anche se sto fidanzato due botte non ci starebbero male!”
Pedro: Stè sei proprio pessima. Questo è il tentativo più misero per provarci con un uomo. Dormi, stai ancora mezza ubriaca. Io sono felicemente fidanzato!!!
Detto questo chiude gli occhi e si addormenta di nuovo.
Diverse ore dopo ci pensa Danilo a svegliarci. Spalanca la porta. Stiamo ancora dormendo. Sorride. Io e Pedro stiamo dormendo profondamente. Fronte contro fronte. Il suo braccio stabile sul mio fianco.
Il Calvio non si lascia scappare l’occasione. Si posiziona sotto l’arco della porta e fa segno ai suoi soci di entrare senza fare rumore.
Ste: hai capito. Chi disprezza compra. Chissà che hanno fatto!
Ka: ma niente, figurati!!!!
Si siede al mio fianco.
Ka: sveglia raga!!!!
Io: mhhh!!!!!!!
Non mi muovo, tengo gli occhi chiusi.
Ka: Stè, Pè. Daiii!!!!
Io e il cantante apriamo gli occhi contemporaneamente e lanciando un urlo ci stacchiamo.
Ste: comunque non è carino che ve la spassiate con noi a 3 metri di distanza, io sono stato pure male, e comunque Stella doveva far felice prima me!!!
Pedro: ma come c***o state??. Non abbiamo fatto nulla. Le ho solo chiesto ospitalità perché stavi male e vomitavi. In camera c’era una puzza tremenda!!!!!!!!!
Dani: quindi non ve la siete spassata???
Io: ma per carità. Con lui MAI!
Pedro: è un piacere saperlo, con te non ci proverei mai!!!
Ka: chiarito ogni dubbio. Andiamo a mangiare qualcosa???
Siamo tutti d’accordo. Scendiamo al piano di sotto.
Siamo tutti superaffamati. Optiamo per una colazione salata. Durante l’ora di pausa mia sorella ha fatto la spesa. Che brava ragazza.
Apro il pensile del pane e sfilo baguette, rosette, cornetti salati e panini al latte. Poggio tutto sul tavolo. Apro il frigo e c’è la busta con i salumi. La poggio sul tavolo e poi prendo anche le bibite. Chiudo il frigo. Prendo tovaglioli, coltelli e bicchieri.
Si mangia, finalmente.
Io: cicci ma a che ora ripartite???
Ka: cos’è quel musetto triste???
Io: già all’idea mi mancate. Vi vedo così poco!
Dani: oggi è sabato. Possiamo restare qui, siamo liberi. Che ne dite??
Ka: sì dai, non possiamo farla piangere. Come sei tenera con questo musetto. Cucciola!!!
Mi bacia sulla fronte e continuiamo a mangiare.
Dopo il pranzo è d’obbligo l’accoppiata caffè e sigaretta.
Omar: cosa facciamo???
Io: che ne dite di andare in piscina???
Ci stanno. Eh le mie idee eccellenti.
Dani: in quale piscina andiamo???
Io: quella dei miei nonni!
Ste: i tuoi nonni gestiscono una piscina???
Io: no, hanno un villone enorme a pochi chilometri da qui. Una piscina interna, una esterna. Se volete sono tutte per noi!!!
Dani: eccome se vogliamo!!!!
Pedro: figata, figata, figata!!!
Io: però dalle casse è permessa solo la musica della mia band preferita. I Finley!!!!!!
Ka: che due palle, sempre sti Finley!!!
Stringo le dita in un pugno. Lo posiziono ad un centimetro dallo zigomo sinistro del chitarrista.
Io: azzardati un’altra volta a dire “che due palle” riferito ai Finley e ti rovino il tuo bel faccino. Chiaro????????
Lo fisso seria.
Ka: chiarissimo!
Sorride mi abbraccia.
Ka: mi hai fatto paura. Mi hai lanciato uno sguardo tremendo!!
Io: toccatemi tutto tranne la mia adorata band!!!!!!!
Dani: ce lo ricorderemo!!!!!
Io: ok, vestiamoci ed andiamo. Così m’abbronzo anche un po’!!!!!!
Saliamo al piano di sopra. Ci vestiamo e nel giro di 15 minuti siamo in macchina. Diretti a casa dei nonni.
Loro sono fuori. Sono alla casa al mare da fine maggio.
Giusto il tempo di cambiarci e poi ci tuffiamo nella piscina esterna. E’ ENORME.
I miei nonni paterni non hanno il senso della misura.
Le casse diffondono “tutto è possibile”. Che pomeriggio da favola. Dopo un po’ lascio l’acqua e mi accomodo su una sdraio. Ho le grinze sulle dita, il mio corpo è saturo d’acqua.
Immediatamente mi ritrovo il chitarrista dietro.
Sorride.
Mi lascia sdraiare poi si mette al mio fianco.
Ka: se ti chiedessi di uscire DA SOLA con me, cosa faresti???
Lo guardo.
Io: chissà. Dovrai accettare il rischio e chiedermelo!!!
Annuisce sorridendo poi adagia le sue labbra sul mio collo.
Verso le 20 lasciamo il bordo piscina. Per la doccia e per prepararci per la serata. Andremo a cena fuori senza passare da casa mia. Mi preparo con calma. Cena fuori poi pubbettino.
Solito programma ma cambia la compagnia.
Pantaloncini grigi e sopra una canottierina rosa in seta. Un po’ scollata. Trucco. Tanto. Una buona dose di eyeliner NERO ad incorniciare i miei occhi castani. Sulle labbra un velo di burro di cacao. Sistemo i trucchi, lavo le mani.
Attendo qualche secondo, la piastra si riscalda. Ciocca dopo ciocca rendo i miei capelli super lisci.
Stacco la piastra e mi copro di profumo.
Mentre sono chiusa in un bagno i Finley si stanno facendo fighi, scambiando qualche parola.
Ka: ho da chiedervi un favore!!!
Ste: spara!!
Ka: stasera ci voglio provare con Stella, mi piace. Mi lasciate campo libero appena possibile???
Dani: va bene fraté!
Ste: per me non ci sono problemi. Preparati ad un due di picche enorme. Le piaccio io!!!
Ridono.
Ka: Pè??
Pedro: mh?
Ka: ci sono problemi per te??
Pedro: vuoi provarci con quella??. Daii. È una vera fan. Apprezza la nostra musica tantissimo e ci stima ma è acidissima. Riflettici. Non sai a cosa vai incontro. Poi non ti si scolla più. Non è così ****. Lascia perdere, dopo cena andiamo al pub e te ne trovi a valanghe di migliori da portare a letto!!!
Ka: io non voglio SOLO portarla a letto. Tranquillo c’ho già pensato!!
Pedro: d’accordo. Come vuoi. Io ti ho avvertito!
Dani: shh, eccola!!!
Io: pronti cicci?, scusate l’attesa!
Ste: prontissimi!
Dani: non c’è bisogno che ti scusi. Andiamo a cena?
Io: volentieri!
Il Calvio mi porge il braccio. Stacco corrente e acqua. A fine serata rientreremo a casa mia. Saliamo in macchina ed andiamo verso Trastevere. Stasera vogliamo cenare lì.
Cena a base di pesce.
Ci trattiamo bene.
Dopo la cena il solito pubbettino. Il mio rifugio ogni sabato sera e per ogni serata che passo fuori a Roma.
Per prima cosa si ordina da bere.
Saluto i miei amici poi ci accomodiamo. Uno dei camerieri ci raggiunge. Mi saluta con due bacetti.
Io: ciao Rob!!
Rob: cosa vi porto???
Ste: da bravi cavalieri lasciamo ordinare prima la signorina!
io: grazie. Allora Rob. Cena a base di pesce. Sai cosa desidero bere!
Rob: eccome se lo so. Voi??????
Birra per la band. Roberto ci lascia momentaneamente soli poi torna con le ordinazioni. Lo ringraziamo.
Dani: cos’hai preso???
Io: champagne. Io lo adoro. Ne berrei a vagonate!!!
Omar: mai bevuto!!
Io: assaggia. Tanto non lo paghiamo!!!
Omar: perché no???
Afferra il bicchiere e ne manda giù un sorso.
Io: mio zio è vive e lavora in Francia. Dirige la Moet. È il fornitore di questo pub. Quindi non me lo fanno pagare!!
Ste: fortunataaaa!!
Assaggiano tutti. Il calice resta vuoto. Faccio segno a Roberto di fare un altro giro.
Io: cosa ne pensate???
Ka: molto particolare. Amaro!!!
Dani:sarà che non sono un tipo di classe ma è troppo amaro per me!!
Omar: mi piace!
Pedro: preferisco lo spumante!!!!!!
Ste: io proprio la birra!!!!
Io: Robbb???
Rob: sì??
Io: un calice anche per Omar!
Rob: sono da voi fra un secondo. Volete qualche stuzzichino?, qualche dolce???
Annuiamo. C’è chi ordina il gelato, chi una fetta di crostata, chi un cream caramel. Io opto per il mio adoratissimo biscuit al caffè.
È una fonte ipercalorica super buona. Io lo adoro. Non so resistergli. Per niente.
Questo sabato notte è ricco di risate. Mia sorella è con Cristiano. E’ il loro anniversario. E’ giusto che stiano da soli, devono festeggiare 6 anni insieme.
Sono seduta su un divanetto. Ci sono Dani e Ste, ci sono due mie amiche. Lorenza e Erica. Mi alzo e scusandomi vado in bagno. C’è coda. Uno dei due bagni è fuori uso. Uomini e donne nello stesso bagno, quello degli uomini lo stanno ristrutturando. Inconveniente che verrà superato in pochi giorni.
La porta è chiusa. C’è Pedro lì ad aspettare.
Mi guarda serio. Lo guardo a mia volta. Non dico nulla.
La porta si spalanca. Tocca a lui. Siamo rimasti solo noi in bagno.
Pedro: vai pure!
Io: grazie ma tocca a te. E’ il tuo turno. Posso aspettare!!!
Pedro: gentilissima. Grazie!!!
Nel momento in cui sta per entrare blackout.
Pedro: che sfiga e adesso?!
Poggia le mani sulla porta. Lo capisco perché cigola. La sta chiudendo.
Io: fermo ti prego!!!!
Pedro: perché???
Io: ho paura del buio. Vieni qui!!!!!!!!!
Si affianca, di nuovo. Sfila dalla tasca l’accendino ed illumina leggermente l’abitacolo.
Pedro: ma come?!, tu. Miss acidità che ha paura del buio!
Io: sfottimi pure. Tanto ti diverte la cosa!!!!!!!!!
Pedro: ma sei bianca. Rilassati!
Io: la fai facile. Sono rimasta traumatizzata. Un paio d’anni fa io e il mio ex siamo rimasti bloccati in un ascensore per colpa di un blackout. Non me lo scordo più!!!!!!!!!!
Una lacrima mi riga il viso nel ricordare quel momento. Da pessimista pensai che non saremmo mai più usciti di lì.
Pedro: we, mi dispiace. Non credevo fosse successa una cosa del genere!!!!!!
Accenna un tenero sorrido e mi accarezza ripetutamente la guancia.
Pedro: e non piangere!!!!!
Le sue dita scivolano lungo i miei zigomi. Provo una strana sensazione. La sua mano trema. Ma che succede?. Ma proprio con lui dovevo restar bloccata.
E’ ufficiale. Il premio “la più sfigata dell’anno” lo vinco io. Non ci sono dubbi.
Pedro: smettila di piangere. Fammi un sorriso!!!
Alzo lo sguardo. Lo punto nei suoi occhi. Giusto il tempo di un minuto e scatta UN BACIO, un bacio sulle labbra con tanto di lingua. .
Oooo. Ma c*******a, hanno proprio ragione quando dicono che “Tutto è possibile” ma non pensavo anche questo.
Un bacio spinto, un bacio hot. Un bacio che alza la temperatura. Di colpo torna la luce. Abbandona le mie labbra e scappa fuori dal bagno.
SONO SCONVOLTA.
Maledetto blackout.
Ci siamo B A C I A T I.
Ma com’è potuto succedere?
Scommetto che l’ha fatto per sfottermi più di quanto non faccia già.
Entro in bagno e mi ci chiudo dentro. Troppo champagne.
Siamo a casa. E’ di nuovo l’alba. Lascio il bagno dopo una doccia. Con il pigiama addosso mi infilo a letto. Ho un chiodo conficcato nel cervello. Un pensiero fisso.
Il bacio. Quel bacio.
Tra tanti ragazzi al mondo.
Mi sdraio. Pancia in su. Fisso il soffitto.
E come faccio a dormire dopo quello che è successo?. Io non lo sopporto ma non riesco a far finta di nulla. Non dopo un bacio del genere.
Toc toc. Chi è adesso???. Non ho testa in questo momento.
Ispiro. Mi alzo. Apro la porta lentamente. Molto lentamente. È lui, di nuovo. Ma cos’ha una fissa per la mia camera?!
Pedro: scusami!
Io: vuoi ospitalità di nuovo perché Ste sta vomitando??. Non abbiamo bevuto molto stanotte!
Pedro: no Stella. No. Sono venuto per parlare!
Io: sei venuto per parlare di cosa?
Pedro: di quello che è successo in bagno. Non riesco a dormire. Dobbiamo chiarire la cosa!!
Io: ok. Entra!!!!
Si avventura nella mia stanza mentre chiudo la porta. Mi volto. Lo esorto a parlare.
Pedro: quello che è successo….!
Io: sì?
Pedro: non deve più ripetersi. Tu piaci al mio migliore amico e noi ci detestiamo!!!!!
Io: va bene!
Pedro: tanto è stato un errore. No?!
Io: sì!
Pedro: sì?
Io: sì lo è stato!!!
Pedro: allora siamo d’accordo!!!
Io: siamo d’accordo!!!
Pedro: posso andare a dormire adesso. Buonanotte. Scusa il disturbo, grazie!!!
Si avvia alla porta. Poggio la mano sulla maniglia, per aprirgliela, abbiamo avuto la stessa idea. Le nostre dita si sfiorano.
COLLISIONE PROPRIO.
Succede DI NUOVO.
Succede due volte di troppo questa notte.
Accidenti ma che abbiamo parlato a fare se facciamo sta fine?!
Poggia la sua mano sotto il mio mento. Ci stacchiamo per qualche secondo. Chiudo gli occhi, ispiro, poi li riapro. Finiamo sul letto. Respiro a fatica. Si sdraia su di me, mi bacia dolcemente il collo.
No, credo che non ci stiamo rendendo conto. Qualcuno avrà accidentalmente sciolto qualche droga pesante nei nostri drink questa notte.
Pedro: Dio solo sa quanto ho voglia di te in questo momento!!!!
Ammette sottovoce mentre le sue labbra si impossessano delle mie e la sua lingua scivola nella mia bocca. Gli accarezzo la schiena.
Senza staccare la sua bocca dalla mia.
Bisbiglia.
Pedro: ho dei brividi fortissimi!!!
Lascio scivolare le dita sotto la sua maglietta. Capovolge il fronte. Mi lascia scivolare su di lui. I baci aumentano di intensità rapidamente. Gli bacio il collo, gli mordo il lobo dell’orecchio. Testa e corpo no, non vanno di pari passo. Almeno non in me. Lascia scivolare le mani lungo i miei fianchi poi le adagia sul mio sedere.
Pedro: sto perdendo il controllo…!
Deglutisce.
Pedro: stai ferma ti prego o è la fine…!!!!!!!
Io: ti voglio….!!!
Ma che c***o ho detto????. Devo riallacciare quei due neuroni che mi vanno a targhe alterne. Lui è Pedro. P E D R O. Sono ANCORA arrabbiata con lui.
Un nuovo bacio poi la ragione ci impone di SMETTERE.
Pedro: basta così. Non andiamo oltre altrimenti perdo il controllo. Non ti posso resistere. Sei così bella che mi fai mancare il fiato ma alla sola idea mi sento uno schifo. Tu piaci al mio migliore amico…non posso far diversamente…è meglio se torno da Ste!!!!
Si alza. Mi lascia sdraiata sul letto e scappa via, chiudendosi la porta alle spalle. Infilo la testa sotto al cuscino.
C***o C***o C***o. Mi ci mancava una cosa del genere. Io tra pochi giorni devo dare la MATURITA’ ed ho la testa che va in fumo.
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