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Discussione: We gonna let it burn

  1. #1
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    Predefinito We gonna let it burn

    Buonasera a tutti!!

    Tra poco andrò a postare il primo capitolo di una FF scritta a quattro mani da me e Valeeeeeeeee31. Questa FF vuole essere una specie di "esperimento"
    Siccome a noi due non piacciono le cose facili...dobbiamo sempre complicarci la vita quindi scriveremo ognuna dal punto di vista dell'altra!
    Lo sappiamo, è una cosa un po' cervellotica ma siamo sicure che ne uscirà una storia senza dubbio diversa dalle altre, ci divertiremo a essere una la "burattinaia" dell'altra e speriamo di appassionare anche voi che inizierete a seguirci!!

    A causa di studio e lavoro non posso assicurarvi un capitolo ogni settimana ma tranquilli, non ci dimenticheremo di questa FF!!

    E ora, siccome siamo entrambe calde come dei boiler bando alle ciance e via con una parte del primo capitolo!!


    Buona lettura

  2. #2
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    Predefinito Re: We gonna let it burn

    WE GONNA LET IT BURN

    CAPITOLO I

    “E allora eccomi qui adesso resto per un po' da solo
    meglio così io per il mondo oggi non ci sono
    e voglio restare con me stesso a pensare
    se solo adesso mi fermo ancora mi sembra di sognare
    […]
    ancora eccole qui tra mille foto impolverate
    vedo così le mie emozioni immortalate
    troppi ricordi momenti incancellabili
    mentre una lacrima disegna un solco tra i miei brividi”



    Eccomi qui, nella soffitta polverosa di questa casa… quella in cui ho passato la maggior parte della mia vita, quella che ha assistito alle mie scorribande con gli amici, alle prime cotte, e a tutti gli eventi importanti da quando sono nata. Non ci sono per nessuno, tranne che per Lei.
    Lei si che mi capisce! Dopo aver passato 9 anni della nostra vita insieme ci basta uno sguardo per capirci. È stato così anche oggi. Appena ha capito che c’era qualcosa che non andava è subito corsa qui da me.

    E adesso siamo tutte e due qui, in questa soffitta polverosa a ridere davanti a vecchie foto e a rievocare vecchi ricordi. La maturità è finita…un altro ciclo si chiude…ora inizia la vita vera. Tra qualche mese partiremo entrambe per l’università. Lei lettere e io giornalismo. Per la prima volta saremo veramente lontane da casa, e non potremmo tornarci molto spesso. È vero, Milano non è in capo al mondo ma in tempo di crisi anche il biglietto del treno è un costo...A consolarmi è il fatto che non saremo completamente sole in una città sconosciuta, anzi! A Milano ci aspettano loro, 4 ragazzi che conosciamo da tutta la vita, i nostri migliori amici. O meglio, per me sono tutti e 4 amici…per Lei invece sono 3 amici e un fratello!!
    Sono proprio loro che ci affittano la casa dato che ora vivono tutti e 4 insieme.
    Una casa con 4 maschi tutti soli…il regno del caos!!

    -ALEEEEEEEEE!!!- Una voce proveniente da fuori interrompe i nostri flashback.

    -∞-


    La piccola porticina della soffitta si apre e il nostro “luogo segreto” viene violato. La luce proveniente dalla casa staglia nella penombra della soffitta la sagoma dell’invasore.
    -Hey sfighella!! Sei qui!!- Dovevo immaginarlo, il fratello di Ale…solo lui poteva trovarci qui.
    -Ah…ciao Vale- dice accorgendosi di me e salutandomi goffamente- ci sei anche tu…perfetto!!-. Le sue labbra si aprono in un maxi sorriso scintillante -Allora, pronte per la vostra ultima serata in questa piccola e bigotta città di provincia??-.
    -Bigotta dillo al tuo cane! A me piace vivere qui…mi piace poter fare lunghe passeggiate in mezzo ai prati, l’odore dell’erba appena tagliata e correre nel fieno l’estate…-
    Ale, la solita romanticona!
    -Io invece non vedo l’ora di partire…sono calda come un boiler!!- esclamo tutta contenta. Almeno spero di apparire così…la verità è che anche a me mancherà tutto questo…solo non voglio ammetterlo!! Ho bisogno di staccare, cambiare aria e lasciarmi alle spalle un po’ di cose tuffandomi a capofitto in una nuova vita.
    -Brava Vale, è così che si fa!!- esclama facendomi l’occhiolino -E tu Ale prendi esempio da lei, un po’ di entusiasmo non guasta!!-. Ale fa la linguaccia a suo fratello e lui, in tutta risposta inizia a farle le boccacce.
    -Tata io ora devo andare…altrimenti finisce che stasera non usciamo più!! Come al solito alle 9 in piazza?- domando sorridendo alla mia amica. –Certo, come al solito!- mi risponde lei ridendo.
    Mi alzo e pulendo via la polvere dai miei pantaloni mi dirigo verso casa.





    E ora...tanti commenti qui: http://forum.teamworld.it/forum1743/...ml#post8435578
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  3. #3
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    Predefinito Re: We gonna let it burn

    Eccomiiiiiiii!!! Lo so ci ho messo tanto, ma sono arrivata!!! Sono gasatissima e spero che i commenti inizino ad arrivare!!!!
    Buona lettura...
    Kisses <3

    Capitolo 2

    Ogni cosa sembrava surreale. Non mi sembra neanche vero che questa è la mia ultima sera qui. Questo posto è stato la culla dei miei momenti più belli e lasciarlo così, mi fa piangere il cuore.
    Da domani la mia vita cambierà, e io con lei.
    Mi guardo intorno intontita dalla musica altissima e dall’alcool che ho in corpo.
    Tina balla sul tavolino come una matta, agitando il vestito, con i capelli arruffati e un sorriso da ubriacona stampato in faccia.
    Pè e gli altri suonano sul palco, tra le urla della folla…i FINLEY.
    Sembra ieri che suonavano nel mio garage. Ricordo il baccano che piantavano, il mio letto che tremava e le urla di mia madre che chiedeva di abbassare il volume. Tutto inutile: la musica gli pulsava nel sangue e fermarli non era proprio possibile.
    Ricordo le giornate con Tina, passate sul divano del garage a studiare letteratura, mentre il loro Rock’n Roll cullava le nostre menti stanche.
    Siamo sempre state le loro prime fans, ma ora…ora siamo grandi e quei 4 sono solo i migliori amici che potremmo mai avere.
    Dani mi sorride battendo forte sui piatti e io mi lascio di nuovo andare sul divanetto.
    Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro.
    Tina mi piomba addosso “Ehi tu!!! Mi devi una Caipiroska!”
    Apro gli occhi e una cascata di riccioli mi occupa la visuale, mentre il suo sorriso smagliante si spalanca proprio davanti ai miei occhi “Per carità…non potrei mai negarti una Caipiroska!”
    Mi alzo e barcollando mi lascio trascinare al bancone. Tina si fa spazio tra le gente e si sbraccia per chiamare il barista “Due Caipiroska…”
    Il cameriere le fa un sorrisetto e lei gli porge 10€ sorridendo.
    Mi sa che anche questa se la fa offrire.
    Rido tra me e me, mentre la ammiro arrampicata sullo sgabello.
    Mi giro verso il palco e in attimo qualcuno mi prende per i fianchi e mi appoggia al muro.
    Mi rendo conto di dove sono, solo quando sento la parete fredda contro la mia schiena: due cristalli azzurri brillano sotto le luci bianche. Potrei riconoscere quello sguardo tra mille e in un attimo un nodo mi prende lo stomaco.
    Quanto tempo per togliermelo dalla testa, solo una anno per dimenticarmi di lui, della nostra storia, dei suoi tradimenti, delle sue mani…del suo profumo.
    Respiro profondamente e non riesco a dire nulla. Mi sorride, avvicinando le sue labbra alle mie “Finalmente ti ho presa…” si avvicina al mio orecchio “è tutta la sera che ti scruto!”
    Mi lascia qualche bacio sul collo, ma lo allontano intimidita “Alberto?...che ci fai qui?”
    “Sono tornato stamattina da NY e stavo festeggiando con gli altri!” mi indica il suo gruppo poco lontano “e…ti stavo…cercando!!” Ride e mi poggia una mano trai capelli “…mi sei mancata sai!”
    Giro la testa dall’altra e incrocio lo sguardo di Tina, è ancora ferma sul suo sgabello, ma questa volta mi guarda seria.
    Nei suoi occhi rivedo tutto: tutte quelle lacrime sul mio cuscino, lei lì accanto a me a consolarmi, tutti quei tradimenti, le sue bugie per coprire tutto, la mia testa di ***** che ci credeva pure.
    In quegli occhi rivedo tutto, e in quegli stessi occhi leggo la nostra promessa “Mai più!!!”. Il suo sguardo mi prega: mi supplica di non fare di nuovo lo stesso sbaglio, di non cadere di nuovo tra le braccia di questo bastardo.
    Nei suoi occhi vedo esattamente quello che mi serve ora: determinazione e coraggio.
    Le sorrido tirata e mi giro verso di lui. Lo guardo meglio e una sensazione di schifo mi sale in gola: è diventato un orco e il mio Alberto è rimasto sommerso sotto il suo egoismo e le sue bugie.
    Si abbassa su di me e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.
    Vedo Pè saltare giù dal palco e fermarsi a pochi passi da noi. Tina lo blocca con un braccio “Fermo!!! è la sua vita! Deve farcela da sola!”
    Quelle parole mi arrivano dritte al cuore. Tina ha ragione, è ora di farcela da sola.
    Lo spingo via e lui sorride “Eddai…non fare la permalosa!” poggia una mano sulla parete dietro la mia testa “Lo so che ti sono mancato!”
    “No…ti sbagli!” alzo gli occhi e li pianto dritti nei suoi “Tu non sei più niente per me…niente!” passo sotto il suo braccio e mi allontano, ma mi afferra e mi gira.
    “Forse non hai capito bene…” sento pulsare l’avambraccio sotto la sua presa stretta “…Tu sei mia!!! E di nessun altro!”
    Sento il sangue ribollire nelle vene. Le mani fremono e i muscoli si irrigidiscono. Senza rendermene conto gli mollo un pugno in pieno petto e lui finisce a terra. Gli poggio un piede sul petto e premo il tacco sui suoi pettorali “SENTIMI BENE PEZZO DI ******O, SCEGLI: O TE NE VAI…O TE NE VAI! NON SONO LA TUA BAMBOLINA E NON LO SARÒ PIÙ! TUTTO CHIARO???” Afferro un bicchiere dal bancone e gli rovescio addosso un liquido bluastro.
    Mi allontano e lo guardo dritto negli occhi, mentre il due buttafuori lo alzano e lo trascinano fuori.
    “Ora sparisci!!” Mi poggio una mano sulla guancia e sento una lacrima colare. Tutto scivola via, proprio come il suo ricordo.
    Due mani si poggiamo sulle mie spalle e in un attimo sono tra le sue braccia. “Sono fiera di te amica mia!!!”
    Piango piango e piango ancora, finché i miei occhi non dicono basta e in un sorriso forzato mi guardo intorno.
    Pè sorride “Vieni qui piccolina!” mi abbraccia e in quel momento mi sento veramente bene “Dai…vieni che ti offro da bere!” Ci avviciniamo al bancone e solo ora noto che anche gli altri sono scesi dal palco e un dj sta mettendo la musica al posto loro.
    Dani cinge la vita e mi stampa un bacio sulla guancia “Non te la prendere tesoro…finalmente gli hai dato quello che si meritava!”
    Gli sorrido e Ka mi porge un bicchiere dal bancone “Dai brindiamo!!! Ad una nuova vita!!” alza il bicchiere e gli altri lo seguono, seguo il luccichio dei bicchieri in aria e metto anche il mio “Si!!! E basta con il passato!!”
    “E basta con le risse…” dice Pè ridendo “Sei diventata un po’ irascibile!!”
    Ridiamo tutti insieme e la musica cambia. Tina salta giù dallo sgabello e mi afferra per un braccio “Oddio!!! Coriiiiiiii! Questa dobbiamo ballarla!!!!”
    Ci buttiamo in mezzo alla pista e una canzone dei Finley scuote la pista “Se fossi in un fumetto tu saresti Harley Quinn, rapineremmo banche con una limousine, la vita per la strada sempre in fuga e una montagna di drink…e se tu fossi musica saresti lo swing istinto pure e libero in un paio di jeans, proibita come whiskey dentro un bar negli anni ’20 a New Orleans”
    Ci muoviamo in pista, mentre intorno a noi una moltitudine di urla e mani si muovono e si fanno spazio tra la gente.
    Tina sorride e in un attimo mi sento leggera, felice, finalmente libera da quel passato così pesante ed opprimente. Sento la testa girare e io giro con lei.
    Ogni singola nota sembra per me, ogni respiro mi muove leggera.
    Di botto si spengono completamente le luci, ma la musica continua a suonare.
    La gente urla, ride, fa versacci, ma tutti continuano a muoversi.
    Non vedo più nulla. Cerco Tina con le mani, ma qualcuno mi afferra e in un attimo sono tra le sue braccia. Il suo profumo caldo, la sua pelle ruvida. Cerco di divincolarmi, ma con leggerezza mi stringe a se. La canzone continua, mentre io non riesco a dire più nulla. Si avvicina al mio orecchio e seguendo la canzone sussurra “Tu sei come me…sarà per questo che sono pazzo di te!!” mi prende il mento tra le dita e mi bacia.
    Le sue labbra morbide accarezzano le mie, mentre la sua mano mi stringe forte a lui.
    Rimarrei qui in eterno e per un attimo mi dimentico di tutto quello che sta intorno a noi. Poggio una mano sul suo viso e la barba pizzica le mie dita.
    Un brivido mi attraversa la schiena, quando le sue labbra si allontanano dalle mie.
    Lo sento sorridere e stringo la sua mano “Chi sei?”
    Non una parola, ma le sue dita scivolano via e le luci si accendono di scatto.
    Tutti urlano continuando a ballare, mentre io rimango imbambolata e fissare il vuoto.
    Mi sfioro le labbra assaporando quello che rimane di quel bacio.
    Tina mi compare alle spalle “Ehi…che succede??? Hai visto un fantasma?”
    Spero di no.

    * * *

    Sedute sul prato davanti a casa mia giocherello con i riccioli di Tina, mentre lei parla come una macchinetta con la testa appoggiata sulle mie cosce.
    “Secondo me era di nuovo quel bastardo di Alberto! Gli hai detto di no e lui ha voluto prendersi almeno un bacio!”
    “No no…non può essere stato lui!! Lo hanno buttato fuori dal locale, e poi avrebbe allungato di più le mani! Non può essere lui…aveva un profumo…diverso!”
    Tina scuote la testa “Bah…bell’imbroglio…” Ridiamo “So solo che pagherei oro perché qualcuno mi baciasse nel buio come hanno fatto con te! Non mi farei molti problemi!”
    Scuoto la testa “Chissà perché ci avrei giurato!”
    Tina si copre il viso ridendo e poi si mette seduta “Dai!!! Non ti preoccupare…ti prometto che te lo farò dimenticare questo bacio!”
    “Speriamo…non vorrei fare la romantica, ma…mi sa che non sarà facile dimenticarlo!”
    Tina si gira e mi guarda seria “Se sempre la solita romantica del cavolo!” Ridiamo e Tina mi prende le mani tra le sue “Ora basta scherzare…parliamo di cose serie!...non ti mancherà tutto questo?” Nascondo lo sguardo, ma lei sorride “Ok…ho capito!”
    Alzo il viso e lei fissa un punto lontano nel cielo “Sono pronta a partire Tina…sono pronta a cambiare!”
    Si gira e mi guarda sorpresa. Rimane qualche istante a guardarmi e poi sorride “Anche io…è ora di vivere veramente”
    “Si…città nuova…vita nuova!”
    “Si…ma sempre insieme!” sorride
    Prendo le sue mani tra le mie “Promesso! Qualunque cosa succeda!”


    ------------------------------------
    Commentate!!!!!!!!!

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  4. #4
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    Predefinito Re: We gonna let it burn

    Buonasera!!!
    È in arrivo un nuovo capitolo fresco fresco...ma prima vogliamo ringraziare molto DAVIDE-1997, il primo commentatore ufficiale della nostra FF!!
    Un grande grazie va anche ai nostri "lettori silenziosi" che non commentano direttamente qui sul forum
    E ora....vi lascio il nuovo capitolo!!



    “Guardo i muri che crollano giù,
    voglio volare ancora più su,
    potrò trovare la mia libertà
    tra il vento e l'aria”


    (Tina)
    Il paesaggio corre veloce sotto il mio sguardo. La musica scorre nel mio mp3 portandosi via tutti i pensieri.
    Il treno è partito da poco più di un’ora e ci aspetta ancora un bel po’ di strada. È davvero una fortuna che i ragazzi si siano offerti di aiutarci a portare via tutta la nostra roba. In questo modo loro viaggeranno sui due furgoni pieni zeppi di scatoloni lasciando a me ed Ale un po’ di privacy...dato che a partire da domani non ne avremo più!! I ragazzi sono stati molto chiari: passeranno mooooooolto tempo in nostra compagnia. Traduzione: abbiamo disperato bisogno di qualcuno che cucini e ci aiuti nelle faccende di casa!!

    Alzo gli occhi e vedo che Ale è ferma sulla stessa pagina del suo libro da circa mezz’ora, lo sguardo fisso sull’orizzonte. Faccio un grande respiro e decido di intervenire. - I fatti sono due: o il libro è una noia colossale o c’è qualcosa di molto interessante all’orizzonte!-. Lei stacca gli occhi dalla linea che divide cielo e terra e mi guarda spaesata -come scusa?- domanda -non ti stavo ascoltando...-.
    -Non l’avrei mai immaginato!- esclamo in uno sbuffo - su, sputa il rospo! Cos’è che affligge il tuo piccolo e tenero cervellino?-
    Abbassa gli occhi - nulla...stavo pensando...-
    -Oh, grazie Sherlock! Non ci sarei mai arrivata da sola!! - le rispondo sarcastica -su, sputa il rospo! Stai pensando a ieri sera, non è vero?-
    -Si- ammette lei -devo dire che è stato davvero liberatorio stendere così Alberto!- sorride soddisfatta -ma devo solo ringraziare te! Se non ci fossi stata tu al mio fianco probabilmente sarei di nuovo caduta in trappola...tutta colpa di quegli occhi azzurri!! E poi...-
    -Poi??- la incalzo io, anche se sotto sotto so già dove andremo a finire. -Poi pensavo anche a quello che è successo dopo...a quel bacio...è stato così...WOW!! Non so come spiegarti...è stato stranissimo, ho sentito mille brividi per la schiena...ma la cosa più strana è stata che non mi sembrava di baciare uno sconosciuto!!-
    Ecco, lo sapevo che andavamo a finire qui...
    -Sei la solita romanticona...ma almeno glie l’hai toccato il sedere?!?-
    -TINA!!!!!!- esclama lei arrossendo. -Scusa, scusa! Era solo per sapere...io l’avrei fatto se fossi stata al tuo posto!! Comunque ti concedo queste ultime ore per toglierti tutto dalla testa anche perché quando arriveremo a Milano vedrai che te lo farò dimenticare io questo baciatore misterioso!!- concludo facendole l’occhiolino. Ale ride prima di tornare a leggere il suo libro, questa volta seriamente.
    Le cuffiette riprendono il loro posto nelle mie orecchie ed io faccio ripartire la musica impostando la riproduzione casuale. La musica fluisce, lo sguardo si perde fuori dal finestrino e i pensieri iniziano a galoppare a briglia sciolta.
    Sono contenta per quello che è riuscita a fare Ale, ha perso davvero troppo tempo con quell’essere inutile del suo ex...e poi...quel bacio da quel ragazzo misterioso...che cosa emozionante!!! Anche se lei è la solita romantica...si starà facendo chissà quale film!! Scommetto che non lo rivedrà più. Secondo me era solo uno che aveva voglia di farsi una limonata veloce...altrimenti perché non farsi vedere in viso? Non aveva voglia di impegnarsi...un po’ come me! Sono sempre stata libera, come il vento. Posso passare mesi fissata con un progetto, un ragazzo, qualsiasi cosa...e poi, all’improvviso, cambio idea e mando tutto all’aria esattamente come quando inizia a soffiare la tramontana. E allora non ce n’è per nessuno. Faccio sempre di testa mia.
    Ale mi ripete sempre che è perché ho paura di impegnarmi seriamente con qualcuno...non so se sia vero, quello che so è che amo la libertà e ho bisogno di qualcuno che rispetti i miei spazi. Per il momento non sono ancora riuscita a trovare nessuno ma non mi dispero!! Diciannove anni si vivono una volta sola, tanto vale divertirsi!!

    Senza avere il tempo di accorgermene il treno si ferma in stazione a Milano. Dopo essere scese dal vagone trascinandoci dietro i nostri maxi trolley li carichiamo, non senza fatica, sulla macchina di Ivan che ci è venuto a prendere.
    -Allora ragazze, stasera che si fa??- domanda lui guidando come un matto attraverso il traffico milanese.
    -Non so te Ale, ma io sono distrutta!! Quindi dopo aver sistemato qualcosa in casa...nanna!!- sospiro esausta. -Concordo in pieno con la qui presente Valentina!- aggiunge lei.
    -Valentina?? Da quando mi chiami Valentina?!- domando guardandola di sottecchi -Ops!! Deve essere la stanchezza!!- si scusa lei.
    -Oh ma che vecie che siete!!! -Si intromette Ivan -Siete sicure di avere diciannove anni? Non sembra!!-
    -Hey bassista! Ti ricordo che NOI domani abbiamo lezione, non come qualcun altro che può passare tutta la mattina a dormire - gli rispondo facendogli la linguaccia.
    -Esatto, Tina ha ragione! NOI non siamo delle famose star, servite e riverite e con eserciti di fan pronte a...-
    Ale continua a blaterare argomentazioni, alcune proprio assurde, per difendere la nostra tesi. Si vede che ha molta fantasia...
    Vedo Ivan ridacchiare e arrendersi con un sospiro alle strambe argomentazioni della mia amica.
    Dopo essere arrivate al nostro piccolo appartamento i ragazzi, che avevano già scaricato buona parte degli scatoloni, ci aiutano ancora a dare una piccola sistemata prima di andarsene lasciandoci stremate. Senza neanche la forza di metterci il pigiama crolliamo entrambe sul divano, digiune.

    La luce che filtra dalle persiane aperte ci da la sveglia nel nostro primo giorno da universitarie.
    -Buongiorno...-biascico assonnata alla mia compagna di appartamento
    -‘giorno...-ricambia lei -non so tu, ma io ho una fame che mi mangerei un tram...passeggeri e conducente compresi!!-
    La osservo con un occhio aperto e l’altro chiuso -a me veramente scappa la pipì...- confesso.
    -Ok, allora io preparo colazione mentre tu vai in bagno a prepararti...così poi ci diamo il cambio...-
    Con un grugnito acconsento al piano di azione di Ale e mi dirigo verso il bagno. Mi preparo mentre la sento trafficare in cucina...prevedo che i primi giorni saranno davvero divertenti!!
    Dopo aver fatto colazione, vestite di tutto punto ci dirigiamo verso l’Università e andiamo a lezione con la promessa di trovarci davanti all’entrata alle due del pomeriggio per andare insieme alla sala prove dei ragazzi.
    Le ore di lezione volano...sarà perché questo corso è pieno di bei ragazzi...anche se, caso strano, non ci faccio caso più di tanto perché sono troppo presa dagli argomenti trattati. Interessata si, ma non tanto da non accorgermi di un bel morettino seduto due file più avanti che ogni tanto si gira per sorridermi.
    Dopo una breve passeggiata arriviamo alla sala prove, quartier generale dei Finley.
    -Eccole qui le nostre piccole universitarie!!- esclama Ka accogliendoci con entusiasmo.
    -Sorellina!!! Allora? Com’è andata questo primo giorno di lezione?? - domanda Pedro.
    -Strabene!!- esclama Ale appoggiando la tracolla a terra e stravaccandosi sul divano -mi piace un sacco!!-
    -A tutti piacciono i primi giorni...ma poi vedrete...!!- si intromette cupo Dani.
    -E smettila di fare lo scemo Dani!! - lo ammonisce Ivan
    -E a te Vale? Com’è andata?- mi domanda interessato Pedro.
    -Bene, bene! Anche a me piace molto...ma siamo solo al primo giorno!!-

    Tra risate, prove e musica il pomeriggio vola via e giunge l’ora di tornare a casa.
    -Ragazze, programmi per stasera?- si informa Dani -Avete già rimediato qualche invito a...cena??- lo segue Ka facendo lo gnorri.
    Io e Ale ci scambiamo uno sguardo complice. -No, per il momento siamo sole solette a casa...- ammette lei
    -...vi va di farci compagnia?- concludo io.
    -Ooooh!! Come siete tenere...grazie!!- esclama Ivan con gli occhi traboccanti di gratitudine.
    -Si, ma voi dovete fare la spesa!!- puntualizza Ale.
    -Affare fatto Sister - accetta Pedro -e dato che ci siamo vi diamo pure un passaggio a casa!!-
    Il viaggio in macchina, fortunatamente breve, ci risparmia un pezzo di strada. Ora non resta che andare a sistemare un po’ casa prima che arrivino quei quattro bufali affamati con la spesa.
    Dopo tre faticosi piani di scale arriviamo davanti alla porta di casa e notiamo subito qualcosa di strano.
    Una rosa rossa dal gambo lungo è appoggiata alla maniglia con un piccolo bigliettino che penzola. Ale lo stacca per osservarlo meglio, sorride e me lo porge per poi tornare a concentrarsi e aprire la porta dell’appartamento.
    Su un piccolo cartoncino azzurro sono stampate poche parole, scritte al computer: “Alla ricciolina più bella del palazzo”. Con un piccolo sorriso sul volto e il cervello in ebollizione per cercare di capire chi possa aver lasciato quel piccolo fiore afferro la rosa ed entro in casa chiudendo dietro di me la porta.

    -----------------------------------------------------------------

    E ora...commenti commenti commenti!!

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  5. #5
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    Predefinito Re: We gonna let it burn

    Buonasera a tutti!!!! Eccomi con il nuovo capitolo!!! spero vi piaccia!!!
    Kisses <3

    Capitolo 4

    L’odore di fumo si sparge per la casa, mentre le risate riempiono l’aria intorno a noi.
    Tina appoggia una nuova bottiglia di birra sul tavolo, mentre i ragazzi finiscono i loro bicchieri, pronti a riempirli di nuovo.
    Dani inizia l’ennesima barzelletta, mentre la mia cuoricina viene a sedersi accanto a me “…è proprio bella vero!?!”
    “Ma cosa???...” seguo il suo sguardo fisso sulla rosa rossa appoggiata sul davanzale “…ah…la rosa…ti piace vero???”
    “Si…e mi piace ancora di più l’idea di avere un animatore segreto!” sorride tra se e se.
    Le prendo una mano e le sorrido un po’ preoccupata “Tesoro non ti illudere però!”
    Alza lo sguardo e mi guarda fissa negli occhi “No…mai…lo sai che non sono la tipa che si illude…”
    “Lo so…lo so, ma…volevo solo dirtelo!”
    “…Ehi…guarda che non sono una romanticona come te…io ho i piedi per terra!”
    Incrocio le braccia sul petto “Io non sono una romanticona!!”
    “E invece si…quel bacio ti ha fuso il cervello!”
    Scoppio a ridere, mentre sento le guance andare in fiamme.
    Pè mi afferra una mano “QUALE BACIO??” urla attirando l’attenzione su di noi. I ragazzi si bloccano, mentre mio fratello mi guarda serio.
    “Ehi…guarda che origliare non è una bella cosa!” Tina cerca di rompere il momento di imbarazzo.
    Pè non la considera e continua a guardarmi “Rispondi alla mia domanda…quale bacio???”
    Spalanco le braccia “******a Pè hai rotto le balls...qualcuno mi ha baciato l’altra sera in discoteca…non so chi sia…non me lo ha voluto dire…e io sono rimasta lì come una pera cotta!”
    “Ti ha toccata???”
    Sospiro e mi porto le mani alla testa dalla disperazione “Oddio…NOOOOOO!!! TI HO DETTO DI NOOOOOOOO!! MI HA SEMPLICEMENTE BACIATA!” mi alzo in piedi spingendo via rumorosamente la sedia. Avvicino il mio viso al suo in segno di sfida “E vuoi saperla una cosa?!? Mi è pure piaciuto…e anche tanto!”
    Tina scoppia a ridere, mentre Pè scuote la testa con le braccia conserte “Cosa devo fare con te sister!”
    “Che ne dici di lasciarmi vivere tranquilla?!?” lo abbraccio alle spalle e lui sbuffa.
    “Sister…devi capire che il mondo non è così facile…è tutto un casino…e…per una ragazza è pericoloso mettersi in strane situazioni!”
    Sorrido “Non ti preoccupare fratellone: ho lo spray al peperoncino in borsa…” mi giro verso Tina “…e una scorta che fa paura!!”

    * * *

    Il cielo di Milano si illumina sotto il tiepido solo di ottobre. I clacson iniziano a riempire l’aria, mentre una moltitudine di persone cammina veloce lungo i marciapiedi.
    Il mio sguardo si ferma sulla punta di uno dei tanti grattaceli, e il grigio dei muri mi lascia un brivido lungo la schiena. Il cielo sembra così lontano.
    Tina mi prende per un braccio e mi trascina sotto una vetrina “Guarda che figo!!!!” indica un tubino nero leggermente corto.
    Lo guardo meglio ed effettivamente è molto carino “Si…carino, ma…non posso proprio permettermelo!!”
    Tina sbuffa “…uff…perché non possiamo mai permetterci nulla…abbiamo bisogno di un lavoro!”
    Rido “Si certo…facile a dirsi!”
    Tina fa spallucce e in silenzio torniamo sulla nostra strada.
    La casa dei ragazzi non è molto lontano dalla nostra, ma praticamente dobbiamo attraversare il pieno centro; e alle 8 di mattina non è la cosa migliore.
    Camminiamo lentamente attraversando la marea di gente che cammina controcorrente. Tina mi stringe la mano e in un attimo siamo davanti al vialetto. Salgo gli scalini e mi attacco al campanello.
    Ieri sera i ragazzi sono rimasti da noi fino a tardi e sicuramente staranno ancora dormendo della quinta. Ora però ci siamo noi qui a Milano e la pacchia è finita.
    Mi appoggio direttamente al campanello, finché una specie di zombie non mi apre la porta.
    “Buongiorno!!!!!!!” gli urlo spingendolo dentro.
    Tina gli sorride vedendolo così stordito.
    Mi giro e poggio le mani sui fianchi “Allora??? è pronta la colazione???”
    Pè si passa una mano tra i capelli “Ehm…veramente!?!?”
    “Non stavate mica dormendo?!?” gli chiedo seria.
    Pè mi guarda “Ehm…no…cioè…si…dormivamo ancora!”
    Scuoto la testa e lui mi guarda supplichevole. Che carino il mio fratellone quando implora la gente di lasciarlo dormire.
    “Vai a dormire va!”
    Non se lo fa ripetere due volte: mi stampa un bacio sulla guancia e corre di sopra.
    Guardo Tina e lei mi sorride “Poveracci…non hanno l’età!!” Ridiamo e lei raccoglie la sua tracolla per terra “Vabbè…io vado a lezione! Goditi la tua giornata di ferie tesoro!” mi lascia un bacio sulla guancia e sparisce fuori dalla porta.
    Sospiro e metto su un po’ d’acqua per il tè.
    Lascio bollire e nel frattempo inizio a frugare nella borsa: cellulare, occhiali da sole ed eccolo in fondo alla borsa…il mio libro preferito: “I passi dell’amore”.
    Prendo il tutto e immergo il filtro in una tazza bella grande; l’acqua prende un bel colore ambrato e stringendola tra le mani esco di casa.
    Attraverso la strada e mi infilo nel piccolo parchetto di fronte al palazzo.
    Mi siedo ai piedi di un grande albero e poggio la tazza sull’erba.
    Afferro il libro e lo stringo tra le mani. Il rumore della carta tra le dita, mi fa sorride e il suo profumo mi fa quasi impazzire.
    Sorrido e lo apro per l’ennesima volta in questi 5 anni, da quando la mia cuoricina me lo ha regalato.
    Ne leggo qualche riga, mentre il te caldo mi scalda le mani.
    Sorrido, finché il mio sguardo non si ferma su un gruppo di ragazze poco lontano da me: chiuse nei loro piumini firmati si fumano l’ennesima sigaretta, mentre le loro borse luccicanti ondeggiano appese ai loro gomiti.
    Mi guardo e sorrido: i jeans strappati sulla coscia, reduci da un giro sfortunato sulle catene, il maglione nero che mi accarezza la pelle sempre fredda, la tracolla arancione poco lontano dai miei piedi.
    Scuoto la testa e le guardo meglio. Sui loro visi solo delle smorfie e dei mezzi sorrisi; quanta falsità, quanta stupidità. Se ci fosse Tina probabilmente darebbe in escandescenza.
    Rido e sposto lo sguardo su alcuni bambini che giocano tra due grandi querce.
    Sorrido pensando al parchetto dietro casa mia. Quante partite, quanti posti dove nascondersi a nascondino, quante risate quando Pè era finito nella fontana. Ogni cosa sapeva di noi, e noi sapevano di lui.
    Vengo distratto da alcuni urli “NOOOOOOOOOOOOO…LA PALLA!!”
    Un bambino riccioluto da alcuni calci all’albero che ha intrappolato il loro pallone, mentre un biondino si avvicina alle principessine, implorandole di aiutarli.
    Come risposta ottengono un viso schivo e qualche risatina soffocata, allora decido di alzarmi.
    Corro verso il gruppetto “Ehi…che succede!”
    Il riccioluto mi guarda sorridendo “Ci è scappata la palla!” inizia a sbracciarsi, cercando di indicarmi il pallone “è là…lo vedi…nell’angolo…lì lì!”
    Provo a scrollare l’albero, ma è troppo pesante. Non mi resta che salire. Poggio le mani su un tronco e faccio forza; in un attimo sono in bilico su un ramo. Mi allungo e salgo su un altro, finché non vedo la palla poco lontano da me.
    È di un verde sfavillante e spicca tra i colori giallastri delle foglie.
    La lancio oltre la chioma e le urla dei bambini mi avvisano che è arrivata a destinazione.
    Con un balzo salto sul ramo e in attimo ho i piedi a terra.
    Il ricciolino si avvicina esultando “Brava brava!!” mentre il biondino batte le mani timido. Un ultimo bambino seduto poco lontano da me mi fissa con un dito nel naso. Mi contengo dal ridere e mi avvicino scostandogli la mano dal viso “Ehi tesoro…non mettere le dita nel naso…alle femminucce non piace!”
    Mi guarda arrossendo di colpo. Gli passo una mano tra i capelli e gli sorrido “Buona partita ragazzi!”
    Rimango qualche secondo accanto all’albero a vederli giocare e poi torno alla mia postazione. Ogni cosa è al suo posto, ma il Tè è ormai freddo.
    Lo stringo tra le mani e ne bevo ancora qualche sorso, ammirando la faccia stizzita delle principessine.
    Afferro il libro e torno alla mia pagina, mentre si allontanano, barcollando sui tacchetti a spillo.
    Rido e finalmente mi concentro sulla mia storia. Butto gli occhi tra le righe, ma una scritta in cima alla pagina mi distrae. Il rosso della biro spicca sulla pagina bianca.
    “…Se tu fossi musica saresti lo swing…istinto puro e libero in un paio di jeans! Proibita come un whiskie dentro un bar negli anni 20 a New Orleans!”
    Spalanco gli occhi e mi guardo subito intorno alla ricerca dell’autore.
    Nessuna firma, nessun indizio, ma le sue parole sono inconfondibili.
    Quel ragazzo misterioso è qui a Milano.




    ---------------------------
    Ora...Commentiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! <3

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  6. #6
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    Predefinito Re: We gonna let it burn

    Salve a tuttiiiiii!!
    Lo so, siamo state decisamente assenti in questo periodo...tra i propositi per il 2014 ci mettiamo anche il postare più spesso!!
    Ora, augurandovi buone feste, vi lascio con il quinto capitolo!!


    “Don’t you ever say I just walked away
    I will always want you
    I can’t live a lie, running for my life
    I will always want you
    I came in like a wrecking ball
    I never hit so hard in love
    All I wanted was to break your walls
    All you ever did was wreck me”

    Esco di casa e infilo le cuffiette dell’mp3. Fortunatamente non siamo troppo lontani dall’Università e una bella passeggiata prima delle lezioni ci sta sempre bene! Cammino svelta sul marciapiede e la mia mente vola via seguendo il ritmo della musica. Giro distratta tra le mani il portachiavi a forma di tartaruga e un piccolo sorriso compare sul mio volto...è un regalo dei miei 18 anni, fatto fare apposta per me! Ricordo ancora quando ho aperto il pacchetto e meno male che Ale era stata chiara dicendomi “non girarlo al contrario!!!”...peccato che a me non fosse molto chiaro qual’era il verso giusto!! Così in un secondo...bum!! Una miriade di granellini colorati era volata giù dalla scatola, in compagnia della sciagurata tartaruga che, cadendo, era stata decapitata! Passo delicatamente il dito sulla testolina del portachiavi, proprio dove c’è il segno dell’attak prima di accorgermi che sono arrivata davanti all’entrata. Che questa nuova giornata di lezioni abbia inizio!!
    Mi dirigo verso l’aula, come al solito sono leggermente in anticipo per la lezione. Entro nell’aula e vedo che accanto al banco dove siedo di solito c’è un ragazzo in piedi, il morettino che mi sorrideva qualche giorno fa!! Bhe, come iniziare bene la giornata... La mia attenzione torna sul ragazzo e lo vedo che allunga una mano fino a sfiorare qualcosa sul banco...una rosa!!! Ma allora è lui l’ammiratore misterioso!! Mi chiedo solo come avrà fatto a sapere dove abito... Scaccio via questi pensieri e prendo il coraggio a quattro mani. Mi avvicino al bel tenebroso, faccio un respiro profondo e, sfoderando uno dei miei sorrisi migliori esclamo - Ciao! Grazie del bel pensiero...mi piacciono molto le rose! Piacere, Valentina... - affermo porgendogli la mano e aggiungendo subito -ma chiamami pure Tina, altrimenti ho tutto il tempo di scappare prima che tu riesca a chiamarmi!!-
    Il giovane misterioso mi guarda leggermente confuso per un secondo...ma si riprende subito. -Piacere, Giulio...- si presenta stringendomi la mano -...figurati, per così poco...una ragazza bella come te si merita le rose tutti i giorni!!- Sorrido lusingata e prima che il rossore inizi a fiorire sulle mie guance il professore entra in classe salvandomi.
    Le ore di lezione corrono via velocemente e io non me ne accorgo quasi...troppe volte mi sorprendo incantata dal sorriso di Giulio e a pensare che non vedo l’ora di raccontare tutto ad Ale!!
    Finalmente anche l’ultima lezione finisce così, dopo aver riposto tutti i libri nella tracolla, afferro la rosa e scappo via...mi spiace non poter salutare Giulio ma lui frequenta un altro corso e l’unica lezione che abbiamo in comune è quella di storia della letteratura.
    L’asfalto vola veloce sotto i miei piedi. Salgo le scale in volata e, con il fiatone apro la porta di casa e li trovo tutti li sorridenti a scherzare tra di loro.
    -Ben tornata tesoro!!- esclama Ale -...ma che...?!- si interrompe subito vedendo il mio sorriso a 32 denti e la rosa che tengo in mano.
    -L’ho trovato!!!- esulto felice come non lo ero da molto tempo. I ragazzi si voltano tutti a guardarmi stupiti, come se fossi impazziti. Tutti tranne Pedro che si irrigidisce leggermente...o forse è una mia impressione?
    -Allora?? Racconta!!!- mi sollecita Ale
    -Tra 5 minuti in camera- le rispondo io che non voglio sbandierare questa storia davanti a tutti e, soprattutto, non voglio sentire i commenti sconci e sarcastici di Ka e Ivan e quelli da fratello maggiore di Pedro. Afferro la tracolla e corro nel mio rifugio personale. Con la coda dell’occhio vedo Dani che mi fa l’occhiolino e capisco che lui è felice per me.
    Chiudo la porta alle mie spalle e mi butto sul letto. Non ho neanche il tempo di chiudere gli occhi e iniziare a fantasticare che Pedro entra come una furia nella mia stanza. Nell’aria si crea una strana elettricità. Deve dirmi qualcosa, lo so, lo vedo nel suo sguardo.
    -Vale ho bisogno di parlarti- inizia lui -vedi io...ecco…- fa un grande respiro, mi guarda e inizia a parlare ininterrottamente - è da molto tempo che devo dirtelo ma non ho mai trovato il coraggio per farlo. Vedi tu sei sempre stata come una sorella minore per me, la migliore amica di Ale...ma da un po’ di tempo è cambiato qualcosa...tu sei cambiata e…-
    -Fermati. Non dire una parola di più!- sbotto io -Finalmente sono felice dopo tanto, troppo tempo. Ora non uscire dicendo che mi ami. Il tuo è solo un capriccio, hai avuto la tua occasione e l’hai persa. Ora sei solo un bambino a cui hanno tolto il gioco. L’amore è una fiamma…- i suoi occhi castani mi fissano facendomi perdere il filo del discorso e lui ne approfitta per finire il mio discorso -...e tu sei stata bruciata, lo so. E anche io. Io ora sto bruciando. Guardami, guardami bene negli occhi e dimmi che non vedi anche tu un ragazzo che arde tra le fiamme - conclude inchiodandomi con lo sguardo.
    Nei suoi occhi vedo lampeggiare una luce strana e la mia sicurezza vacilla. Se n’è accorto, ne sono certa.
    -Pedro basta. Esci dalla mia stanza.- concludo recuperando il mio piglio sicuro.
    La luce che si era accesa nei suoi occhi scompare immediatamente, il suo viso lascia trasparire una lieve espressione di tristezza ma subito si ricompone.
    -Come sei bella quando ti arrabbi…- sussurra avvicinandosi piano.
    -Pedro, per favore…- la mia voce si spezza in un sussurro. Non posso, non devo cedere ora.
    -Come vuoi - aggiunge lui -ma io lo so che tu provi qualcosa per me. Sono sicuro che di notte, quando i sogni prenderanno il posto della realtà il mio volto si sovrapporrà al suo e lo cancellerà, ne sono certo...i sogni son desideri, ricordatelo… - la sua mano si avvicina lentamente fino a sfiorare i miei capelli e a questo semplice gesto il mio corpo reagisce subendo una scarica elettrica che mi pervade dalla testa ai piedi. Le sue labbra si avvicinano fino a sfiorare il mio orecchio prima di lasciar fuggire un sussurro -...ho ragione...e tu lo sai, prima o poi te ne accorgerai. Io non mi arrendo. Ti aspetterò nell’ombra e quando avrai bisogno di me ci sarò…- con un’ultima carezza ai miei capelli esce dalla mia stanza chiudendo dietro di se la porta. Solo allora mi accorgo di aver trattenuto il fiato fino a quel momento e costringo i miei polmoni a riprendere a funzionare normalmente.
    Chiudo a chiave la porta per non essere nuovamente disturbata e mi butto sul letto. La testa rischia di esplodermi. È vero, qualche tempo fa ero cotta persa di Pedro. Però ora è un capitolo chiuso. Lui mi ha rifiutata, ferita, distrutta. Sono sempre stata poco più che una ragazzina per lui, sono già stata troppo male. Non posso, non devo ricascarci. Scommetto che una volta che avrà ottenuto ciò che vuole rincomincerà a correre dietro alla prima ragazza che gli fa gli occhi dolci. No, questa volta non ci casco più. Soprattutto perché ora ho trovato il mio ammiratore segreto.
    La smorfia di preoccupazione e nervosismo che si era creata sul mio volto dopo la discussione con Pè viene rimpiazzata da un caldo sorriso al pensiero di Giulio...ora non vedo l’ora che Ale si liberi da quella mandria di bufali indomabili e trovi un po’ di tempo per noi due. Ho troppe cose da dirle!!
    Il filo dei miei pensieri viene interrotto dal rumore di qualcuno che bussa alla porta della mia stanza.

    -------------------------------------------------------------------

    Chi busserà alla porta di Tina??
    Lo scoprirete nei prossimi capitoli :P

    ora...commenti!! <3
    http://forum.teamworld.it/forum1743/...na-let-it.html

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