Salve ragazze! Vi ricordate di me? Be forse no visto che manco da un bel po', ma ho avuto tantissimo da fare e pochissimo tempo a disposizione. Per chi non mi conoscesse io sono Sharon! Comunque inizio questa fan fiction che è basata su cose reali(ovviamente non con i protagonisti) =) Spero vi piaccia e buona lettura!
1°CAPITOLO
Ti sento dentro tutte le canzoni
in un posto dentro... che so io
Ti sento... e parlo di profumo
t'infili in un pensiero
e non lo molli mai
Io ti sento... al punto che disturbi
al punto che è già tardi
rimani quanto vuoi...
Mi levo le cuffiette e scendo dal treno. Vado di fretta perché il treno era in ritardo, quindi devo fare in tempo ad arrivare all'Università. Il cellulare mi vibra insistentemente, ma non voglio rispondere. Già so chi è. Incontro Omar che è lì al solito bar a farsi impacchettare la colazione.
<<Oi dolcezza ti posso offrire un cornetto?>>
<<No Omy davvero vado di fretta. La prossima volta te ne offro uno io>>sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
<<Dici sempre così>> mi risponde offeso. <<E comunque rispondi al cellulare!>>
<<No. Non mi va! Forse stasera quando torno>>
<<Ma dai fa tutto da schifo quando litigate e...>>
<<Ora vado! E' tardi!>>
Mi allontano velocemente e finalmente arrivo in tempo per l'appello del professore. E' molto stancante, ma mi piace perché mi occupa gran parte della giornata e non ho tempo per pensare.
<<Shà tieni. Le slide del professore di scienza politica>>
<<Oh grazie Lory!>>
Mi da le fotocopie e, visto che abbiamo un'ora libera andiamo a prenderci un caffè.
<<Avete litigato di nuovo?>> mi chiede comprensiva.
Sospiro. <<Sì, ma questa volta non sono completamente sicura che sia colpa sua. Insomma non lo so... Sono confusa! Non voglio parlargli, ma non so il perché>>
<<Be diglielo! Digli che sei confusa e che vorresti essere lasciata un po' in pace>>
<<Ma... uffa! Va bene stasera i miei genitori non ci sono e lo faccio venire a casa>>
Mentre ci avviamo per seguire un'altra lezione gli mando un messaggio veloce.
<<Che ha detto?>>
<<Ha detto che viene alle nove.>>
Alle 19:30 arrivo a casa e aiuto mia madre a prepararsi.
<<Tesoro noi torniamo domenica. Fai la brava e non fare tardi domani sera. Vuoi andare a dormire da Pedro e Omar?>>
<<No mamma sono grande!>>
Mi salutano e io vado a farmi doccia e shampoo. Suona il citofono e vado ad aprire.
<<Uffa è già qui!>>
Metto un paio di pantaloncini rosa, canotta bianca e vado ad aprire la porta con i capelli ancora bagnati e a piedi nudi. Lui è semplicemente bellissimo con quegli occhi verdi e l'aria arrabbiata.
<<Due secondi che vado ad asciugarmi i capelli e a mett..>>
Mi interrompe con un bacio mozzafiato.
<<Ti prego. Ci metto due minuti... stai buono sul divano>>
Dopo venti minuti lo raggiungo sul divano che sta vedendo un film.
<<Ka io... Non lo so se è giusto continuare>> sospiro senza guardarlo negli occhi.
<<Ho fatto qualcosa che non va?>> mi chiede serio.
Mi alzo.
<<Non ne ho idea! Cioè credevo di farcela, ma non è così! Quando ho bisogno di te non ci sei mai! Un giorno sei lì, un giorno forse qui, un'ora scarsa con me... La notte torni tardi, non abbiamo mai tempo per noi!>>
<<Quindi vuoi lasciarmi perché non sono presente fisicamente?>>
<<Non lo so cosa voglio fare!>> urlo disperata.
Si alza e mi bacia la fronte.
<<Io non ti voglio lasciare>> sorride.
<<Ma sono stanca di stare sempre da sola>>
<<Lo so. Sei piccola e...>>
<<Smettila di dire che sono piccola!>> mi arrabbio.
<<Ma in confronto a me lo sei>> sorride. <<Ti prometto che ti considero di più>>
<<Odio il fatto che devo cercarti io per parlare. Tu non lo fai mai!>>
Mi da un altro bacio mozzafiato. Ho già capito le sue intenzioni.
<<Adesso non mi va>>
<<Ok. Prendo due pizze?>>
Prende le chiavi della macchina e esce mentre io apparecchio la tavola. Mangiamo in silenzio e ci vediamo un film.
<<Resti con me stanotte?>>
Sta per rispondere ma gli squilla il cellulare.
<<Oi Pè... No no sto con la mia piccola stasera... No Pè dai sta da sola e... uffa! Non più di un'ora!>> sbuffa e stacca.
Lo guardo con un sopracciglio alzato e le mani sui fianchi.
<<Dai amore è una riunione di gruppo e...>>
<<Sono stanca.Vado a letto. Non disturbarti a venire!>>
Mi afferra per i fianchi e cerca di baciarmi, ma mi scanso.
<<Per l'una sto nel tuo letto>>
<<Non mi interessa! Provaci e ti butto fuori a calci!>> urlo e mi chiudo in camera mia.
<<Tesoro!>>
<<Vattene!>>
Sento il rumore della porta e apro quella della mia camera. Mi addormento subito per la stanchezza.
Sento un calore improvviso dietro la schiena e due braccia che mi stringono. Cerco di liberarmene immediatamente, ma mi stringe ancora di più.
<<Sono venuto mezz'ora prima>> ride.
<<Ho detto che non ti volevo>> protesto.
Mi si avvicina così tanto che il suo profumo mi stordisce.
<<Be non ti ho sentito>>
<<Come al solito!>> sbuffo.
Inizia a baciarmi e le sue mani cercano i gancetti del reggiseno, ma lo blocco con decisione.
<<Ho detto che non mi va>> dico seria.
Cerca di protestare, ma i miei occhi sono fermi e decisi, così si arrende.
<<Sei ancora arrabbiata con me per l'altro giorno, vero?>>
<<Mi pare ovvio!>>
Mi accarezza i capelli e mi da un bacio sulla tempia.
<<Amore mia te l'ho detto! E' una mia ex e l'ho solo salutata>>
<<Non mi interessa chi era>> dico arrabbiata e gli do le spalle.
Mi avvolge di nuovo nel suo abbraccio e mi stringe al suo petto.
<<Ti amo, sai?>> sussurra tra i miei capelli.
<<Non ti credo affatto!>>
Mi gira con forza e accende la lampada sul comodino.
<<Non dire scemenze! E' vero ti ho fatto soffrire e tanto, ma ti amo. Se non ti amavo non avrei giurato di cambiare!>> risponde arrabbiato.
Mi volto di nuovo sul fianco e chiudo gli occhi per riprendere il sonno, ma sono inquieta.
Se mi regalate qualche commento stasera ne metto un altro =)
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