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Discussione: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

  1. #11
    V.I.P


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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buona domenica!! cm state? avete pensato alla soluzione x il 9° cap??! beh vedremo se avete indovinato! (: posto!!

    Capitolo 10. La chiave dell’enigma?

    Nel frattempo, la ragazza che stava con Ka lo guarda
    <mi dici chi è quella ragazza che ci fissava?> domanda la ragazza.
    Ka non risponde
    <chi è quella tr*ia??> ripete ad alta voce
    <non è una tr*ia! Guai a te se lo ripeti Miriam! È la mia ragazza. Ma vattene a fan c*lo!> dice Ka, andandosene
    <e mi lasci qui? Da sola?> domanda Miriam, affranta.
    Di nuovo non riceve risposta.
    Ka s’incammina verso la macchina…
    “ma che ca*zo sto facendo? Tradisco Federica, questa le da della tr*ia… ma io amo Federica, sì la amo! No Ka, se la amassi davvero non faresti così… che pezzo di m*rda che sei!” pensa Ka.
    Si era fermato ad un semaforo rosso per i pedoni…
    <finalmente ti trovo!> dice Pedro dietro di sé e Ka si volta
    <mi cercavi? Che c’è?> domanda Ka
    <Elisa mi ha detto tutto…> fa’ notare Pedro
    <sono un pezzo di m*rda, vero?> domanda Ka
    <ti fai anche i complimenti da solo! Bravo! Andiamo!> dice Pedro, facendo segno verso una panchina nascosta da un albero.
    Ci si siedono…
    <che ti ha raccontato Elisa?> domanda Ka
    <che ti ha visto baciarti con una ragazza> risponde Pedro e Ka non risponde <io sono davvero diguastato dal tuo comportamento! Ma come fai a tradire Federica? E dici di amarla? Ma fammi un piacere!> aggiunge
    <sì, la amo, ma tutte quelle ragazze… mi chiedono di uscire e io non so dire di no, è sempre bello parlare con una diversa…> risponde Ka
    <se ti piacerebbe sul serio Federica, non lo faresti…> dice Pedro
    <per te è facile…> dice Ka
    <cosa è facile? Io amo Elisa per quello che è! Non sopporto quando compra tutte quelle scarpe, ma lei sa darmi tutto il suo appoggio!> dice Pedro
    <io Federica la apprezzo, ma non riesco a colmare quel vuoto…> risponde Ka
    <Ka… il vuoto che si ha dentro non può essere tappato da tante ragazze…> dice Pedro <ascolta… al massimo prenditi un paio di giorni per decidere… che siano anche 10! Ma basta che tu non la faccia più soffrire! Insomma, lei non si merita tutto ciò, siete insieme da 2anni e non sono mica pochi! Te lo dico perché io e lei ci conosciamo fin da bambini…> propone Pedro
    <ok…> accetta Ka.
    Una decina di giorni dopo, Rossella e Giulia accompagnate da Elisa e Maria, si dirigono in studio di registrazione dai ragazzi. Si stavano incamminando verso lo studio…
    <non vedo Federica…> dice Rossella, notandolo
    <pensavo che ci raggiungesse qui…> ribadisce Giulia
    <mmh, no ragazze… ecco… vedete… non si sente molto bene per cui non è venuta…> risponde Elisa, cercando di essere il più convincente possibile anche se Maria la guarda alzando un sopracciglio
    <ah, mi spiace… volevo tanto ringraziarla di avermi aiutato la scorsa settimana al supermercato> dice Giulia dispiaciuta
    <non ti preoccupare… quando starà bene lo potrai fare> dice Maria
    <ah… allora….!> ammette Giulia.
    Salgono su in studio e appena entrate si accorgono che sono in 4, ma che comunque manca qualcuno all’appello…
    <ciao!!> si salutano e immediatamente Pedro e Dani salutano Elisa e Maria
    <hey! Ma tu sei quella bella ragazza che ho incontrato la scorsa settimana!> esclama con Rossella
    <tu!... tu!...> ripete Rossella
    <mi hai detto che ci conosciamo…> aggiunge.
    Di colpo tutti si concentrano su loro…
    <ma vi conoscete?> domanda Pedro
    <Marco! Lui mi alzava sempre la gonna alle elementari!!!> risponde Rossella, puntandogli l’indice contro e molto irritata
    <tu eri alle elementari con noi?? Ma certo!! Rossella!! Fatti abbracciare!!> dice Ste aprendo le braccia
    <ma anche no!> risponde Rossella avvicinandosi a Ivan
    <dai! Da vecchi amici!> dice Ste avvicinandosi ancora
    <ti sconsiglio vivamente di lasciare in pace mia sorella!> precisa Giulia
    <ma sei la piccola Giulia!> esclama Ste felice di rivederla
    <che strano Ste… tu sei l’unico che si ricorda di loro…> ammette Elisa
    <come non faccio a dimenticarmi di loro??> domanda Ste <anche se Giulia non voleva mai giocare con me perché stava con Elena e… Veronica! E poi c’era quell’altro…> aggiunge
    <esatto… ho proprio rincontrato Elena la settimana scorsa> risponde Giulia
    <an si?> domanda Ste
    <sì, è la nostra vicina di casa!> esclama Giulia
    “dicono che si ricorda di noi e ha nominato lui! Se lui si ricorda di lui… potrebbe essere la chiave per trovarlo!” pensa Giulia, determinata.
    <ma dov’è Ka?> domanda Rossella
    <so che è uscito con Federica…> risponde Dani
    <finalmente è uscito con lei!> ammette Rossella; mentre Elisa e Maria si guardavano perplesse.
    Nel frattempo, Ka si era vestito tutto a puntino per andare a prendere Federica a casa, si erano dati appuntamento per portarla solo al bar per bere qualcosa. Presa la macchina, Ka si dirige a casa di Federica che la stava aspettando davanti al cancello. La fa’ salire in macchina…
    <ciao! Tutto a posto?> domanda Ka
    <sì> risponde Federica, con una voce cupa
    <dalla tua voce non sembra così…> nota Ka
    <mmh.. ho avuto un diverbio con mio fratello…> risponde Federica.
    Durante il tragitto parlano del più e del meno e alla fine arrivano al bar…

    Tutto tranquillo eh? Sembra proprio di si…

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  2. #12
    V.I.P


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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buongiorno!! (: è già arrivato novembre!! O.o beh io sn stata al Lucca comics venerdì, un gran camminare x ma x la passione k ho ne vale proprio la pena, spero k ci siate stati anke voi qlc volta a chi piacciono i manga o videogame (:.
    bon posto qst nuovo capitolo.. surprise now!

    Capitolo 11. Questa storia deve finire!

    Durante il tragitto parlano del più e del meno e alla fine arrivano al bar e Ka lascia entrare prima lei, come un vero gentiluomo e si dirigono al bancone
    <ciao! Per me una coca-cola grazie…> ordina Federica
    <per me una birra…> ordina Ka.
    Si siedono ad tavolino che era libero…
    <strano che prendi una coca-cola…> dice Ka
    <oggi non ho voglia di alcolici… tutto qua…> risponde Federica e arriva la barista che porta le bibite e degli stuzzichini
    <non stai bene? Sei strana…> domanda Ka
    <lo so…> risponde Federica
    <non mi sembra che tuo fratello abbia mai detto così nulla di grave da quando lo conosco!> dice Ka
    <senti Ka io…> dice Federica decisa, ma poi s’interrompe
    <tu cosa?> domanda Ka
    <io… io… sono stanca di tutte le tue ragazze che girano con te! È un anno e mezzo che va’ avanti questa storia! Io ho sopportato, sopportato… ma ora non ce la faccio più! Quando ti ho visto con quella ragazza… è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Ka tu sei stato molto importante per me, sei un ragazzo fantastico, ma questo lato del tuo carattere non lo reggo più! Io… ti lascio!> dice Federica tutto d’un fiato.
    Ka rimane in silenzio, non aveva parole. Lui ci aveva ragionato per 10 giorni consecutivi, non aveva più visto Miriam, Laura, Mara… aveva deciso di non ferirla più perché si sentiva sempre più in colpa, con più che passava il tempo. Ma ora, Federica aveva deciso una volta per tutte, di dare un taglio netto e coinciso a quella storia che non gli andava più giù…
    <h-hai ragione… scusami Federica… io… ti ho continuato a fare del male, senza pensare minimamente a te, e tutto quello che mi dicevano Pedro… Dani…e Ivan… l’ho mandato a quel paese, senza curarmi che volessero il mio bene e soprattutto il tuo…. Non posso chiederti di tornare con me, perché sarei imperdonabile, ma comunque accetta le mie scuse> dice Ka
    <non ne sono in grado dati gli ultimi fatti… me ne vado, ci si vede!> dice Federica finendo l’ultimo stuzzichino e bevendo l’ultimo goccio di coca-cola e lasciando qualche euro sul tavolo
    “addio Ka, forse un giorno ci rivedremo…” pensa Federica in ultima.
    Ka rimane da solo a quel tavolo, sembrava che il vuoto che già c’era dentro di sé, si fosse allargato all’universo intero e che perdere Federica, sia stato lo sbaglio più brutto commesso finora. In fondo, era stato lui a volerlo! Non poteva dire altro che “mea culpa, mea grandissima culpa!”. Ora doveva raccogliere i cocci di quello che gli rimaneva tra le mani e ricominciare da capo e non ricommettere gli stessi errori.

    Due settimane dopo.
    Erano all’incirca una decina di giorni che Elisa e Federica non si sentivano, dopo che aveva confessato di avere lasciato Ka.
    Si ritrovano a mangiare una pizza un venerdì sera…
    <stai meglio ora, dopo averlo lasciato?> domanda Elisa, prima di addentare un pezzo
    <sì, un po’ mi è dispiaciuto ma alla fine ho pensato che non ne valesse più la pena continuare così…> risponde Federica
    <hai ragione… io quando stavo con gli altri, mi sentivo a disagio, anche per Maria era la stessa cosa, perché ormai io, te e Maria siamo unite… con quelle ragazze si ci andavo d’accordo, ma non era la stessa cosa… l’unica che non sopporto è Miriam! Mi fa’ saltare i nervi!> da ragione Elisa
    <sì, è la cugina di una mia amica… neppure a lei sta simpatica. Con chi è uscito dato che non ci sono più io?> domanda Federica
    <non viene> risponde Elisa
    <cosa?> domanda Federica allibita
    <sì… quando andiamo in studio, magari in bar, lo vediamo, ma di solito o è da solo oppure è con uno dei suoi amici> risponde Elisa
    <pensavo che si fosse dato alla pazza gioia…> ammette Federica
    <no, ha detto Pedro che si è chiuso tantissimo, non ha parlato né con Dani né con Ivan…> risponde Elisa
    <ora che mi ci fai pensare… non è la prima volta…> confessa Federica
    <sul serio?> domanda Elisa
    <sì…. Ho deciso di dare una svolta alla mia vita> risponde Federica, annunciandolo
    <come?> domanda Elisa, eccitata
    <5 giorni fa’ mi hanno chiamato, c’è un lavoro che mi aspetta in Spagna…> risponde Federica
    <nooo dai! Sul serio? E quanto starai via?> domanda Elisa
    <un anno, il tempo di dimenticare Ka e poi forse tornare…> risponde Federica
    <un anno?> chiede Elisa, rattristandosi
    <non ti preoccupare! Ci sentiremo per Skype!> dice Federica, mettendole una mano sulla sua
    <sì, lo so Fede…ma non sarà lo stesso…. Però se vuoi rincorrere il tuo sogno, vai> dice Elisa
    <grazie Ely…> ringrazia Federica, accennando a un sorriso
    <quando parti?> chiede Elisa
    <il 16…> risponde Federica
    <ma è tra 2 giorni!> esclama Elisa
    <sì, lo so… scusa… ma non sono riuscita a contattarti prima perché ero sommersa da impegni… se vuoi dillo con gli altri ma non con Ka… non lo voglio vedere> rivela Federica.
    Due giorni più tardi… Giulia, Rossella, Maria, Elisa, Pedro , Dani e Ivan si recano all’aeroporto di Malpensa per salutare Federica
    <fai buon viaggio…> dice Elisa
    <certo! Ho sempre il mio Ipod con me> dice Federica
    <una buonissima compagnia!C: > dice Giulia.
    Elisa di colpo abbraccia Federica
    <mi mancherai!> dice Elisa e si congrega Maria
    <anche a me!C’:> dice Maria e si aggiungono Ros e Giulia
    <buttati che è morbido!> dice Dani congregandosi
    <ci mancano 4mesi a Natale!!> dice Pedro
    <ma oggi siamo tutti più buoni!> aggiunge Ivan, aggregandosi all’abbraccio di gruppo
    <e va bene!> dice infine Pedro congregandosi
    <grazie ragazzi!> ringrazia Federica commuovendosi.
    Salutano alla fine Federica consegnandogli un regalo da parte di tutti.
    Federica sale sull’aereo e si siede al suo posto, con le cuffie nelle orecchie decide di aprire il regalo e ci trova una cornice in argento con una foto scattata un mese prima e che era stata scattata da Ka….
    “Pochi giorni e tutto tornerà normale
    ma non svaniranno mai
    resteranno sempre i tuoi
    ricordi
    di un anno
    momenti che lasciano
    un sorriso
    ricordi...
    Le risate tra di noi
    mille discussioni e istanti di follia
    No, non svaniranno mai
    resteranno sempre i tuoi,
    soltanto tuoi
    ricordi
    di un anno
    momenti che lasciano
    un sorriso ancora in più…”


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  3. #13
    V.I.P


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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buona domenica a tt!! in qst capitolo vedremo una vita senza Federica, un po' triste perchè era buona con tt e qst si è visto...
    posto!!

    Capitolo 12. È ora di ricominciare.

    Passano alcuni giorni, dopo la partenza di Federica e anche se erano dispiaciuti, continuavano le loro vite come lei aveva deciso.
    Pedro un pomeriggio stava in casa da solo perché Omar e i genitori erano al lavoro, infine Elisa era andata in Calabria da una sua cugina. La band poi, si era presi qualche giorno di riposo.
    Stava guardando la tv e all’improvviso sente il campanello di casa suonare…
    <arrivo!> dice Pedro.
    Apre la porta e si ritrova Ka davanti a sé…
    <hey!! Bentornato!!> dice Pedro abbracciandolo
    <grazie! Sei in casa da solo?> domanda Ka entrando
    <sì, sono tutti via…> risponde Pedro, chiudendo la porta
    <e Elisa?> chiede Ka
    <è in vacanza da sua cugina…> risponde Pedro
    <quindi farai festini tutti i giorni!> esclama Ka, scherzando
    <sì, certo! Come no!> risponde Pedro <come è andata dai tuoi parenti?> chiede inseguito
    <molto bene, mi sono divertito molto con i miei 2 cugini, facevamo sempre gli scherzi alle mie cugine!> risponde Ka, ridendo
    <sempre il solito! Sono le tue vittime quelle!> dice Pedro
    <sempre! Ma alla fine sono stato anche buono… gli ho offerto un aperitivo ieri sera…> risponde Ka, sedendosi sul divano del salotto
    <che gentiluomo! XD beh che hai fatto? Sei andato a ballare?> domanda Pedro, sedendosi accanto a Ka e spegnendo la tv
    <si! Si! Poi ho mangiato da tutti i parenti, fa’ conto che con tutto quello che ho mangiato sarò ingrassato 2-3kg!> risponde Ka, ridendo
    <bene, allora da domattina andiamo a correre insieme!> annuncia Pedro
    <ma anche no! Sono stanco dal viaggio, vorrei anche dormire… sai…!> risponde Ka
    <dai stavo scherzando! Lo sai che ogni volta che quando mi alzo io, tu sei già qua pronto, in piedi!> dice Pedro
    <ahahahah si! Ho ancora la foto che ti ho scattato un mese fa’!. Beh che avete fatto di bello in questi giorni?> chiede Ka.
    Rimane qualche minuto di silenzio, Pedro non risponde…
    “devo dirglielo… devo dirgli di Federica, comunque…” pensa Pedro
    <ehm… abbiamo salutato Federica…> annuncia Pedro
    <senti, se vuoi parlare ancora di lei, per quanto la tradivo me ne vado!> dice Ka, irritato e alzandosi dal divano
    <aspetta! Non è per quella storia! > dice Pedro, prendendolo per un braccio, bloccandolo e Ka si risiede
    <vuoi qualcosa? Ho una birra…> dice Pedro, alzandosi
    <no, una bibita va benissimo…> risponde Ka.
    Pedro prende il bicchiere e glielo pone in mano mettendo le bibite sul tavolino…
    <allora… che cosa è successo mentre ero via?> chiede Ka
    <Elisa, una sera è uscita con Federica e hanno parlato del più del meno e alla fine è uscito, che 2 giorni dopo è partita per lavoro in Spagna> risponde Pedro.
    Ka rimane in silenzio e beve la bibita che gli aveva posto Pedro
    <Elisa, ci è rimasta male, ma l’ha lasciata partire perché, come tu sapevi non vedeva l’ora di partire per la Spagna per coronare il suo sogno> aggiunge Pedro
    <lo so bene, dopo esser stata a Londra un anno e mezzo fa’, quella era la sua tappa finale… mi aveva detto che se arrivava quel lavoro, che desiderava tanto, lei partiva, comunque… già quando me lo disse, mi sentii solo… di nuovo… forse è per quello che frequentavo altre ragazze oltre a lei… pensavo che se fosse partita non ne avrei sentito la mancanza. Invece è tutt’altro…> risponde Ka.
    Federica, studiava all’università lingue, il suo sogno era diventare una guida turistica che traduceva in Italia, così faceva dei corsi di 3-4 mesi in nazioni estere in Europa. Difatti, prima che conoscesse Ka, era stata 3 mesi a Mosca, 4 mesi a Berlino e dopo averlo conosciuto, era stata 3 mesi a Londra, per concludere doveva stare un anno a Madrid, per specializzarsi nella lingua spagnola. Lei molto attaccata alla famiglia e agli amici, le dispiaceva allontanarsi da loro, ma successivamente sarebbe stata più contenta quando dopo aver preso la laurea perché rimaneva in Italia.
    Pedro aveva ascoltato il suo racconto e alla fine decise di rispondergli…
    <hai trovato la soluzione peggiore di tutte, Ka. Credevi di non soffrire, invece è stato peggio…> dice Pedro
    <purtroppo… . ma ora devo andare avanti, non posso rimuginare su quello che ho fatto, ho imparato la lezione, cercherò di non sbagliare più> ammette Ka
    <dai ce la farai> dice Pedro, appoggiandogli la mano sulla spalla e sorridendogli.
    È sera ormai, Giulia entra in camera di Rossella…
    <che ci fai vestita così bene?> domanda Giulia, che la sente Mattia che si presenta sulla porta anche lui
    <no! No! Papà non ti farà uscire così!> aggiunge Mattia
    <ma che cavolo dici??> domanda Ros
    <infatti non stai male…. Mattia che ci fai ancora tu qui?> domanda Giulia, prima con Rossella che la osservava poi con Mattia alle sue spalle
    <ok… me ne vado!> dice Mattia chiudendo la porta.
    Chiusa la porta Giulia tira un sospiro di sollievo…
    <allora come mi sta??> domanda Rossella, con un top rosa caramella, copri spalla nero e gonna rosa con i fiori con una balza sotto bianca
    <molto bene! chi è il fortunato?> chiede Giulia e Rossella si volta verso lo specchio per finire di mettersi il trucco
    <Ivan…> risponde Rossella
    <e il tuo principe azzurro, dove ti porta?> chiede Giulia
    <non lo so, mi ha detto che è una sorpresa!> risponde Rossella
    <romantico!*u* vi siete già baciati?> chiede Giulia e Rossella sbava il burro cacao che si stava mettendo
    <no…> risponde Rossella
    <allora stasera sarà il momento giusto… giusto??> domanda Giulia facendogli gli occhioni dolci
    <ma sei diventata impicciona come Mattia??> chiede Rossella
    <stavo scherzando! > dice Giulia dandogli una pacca sulla spalla <divertiti!> aggiunge aprendo la porta della stanza
    <cosa mi eri venuta a chiedere?> domanda Rossella
    <n-nulla… va’ tranquilla!> dice Giulia, chiudendo la porta.
    Giulia corre in camera sua e chiude la porta e si getta sul letto…
    “mi sento così sola… Consuelo…” pensa Giulia, guardando il blocco del telefono con una foto in cui c’erano loro due che mangiavano un gelato insieme “mi manchi più di qualsiasi altra cosa…” pensa abbassando il capo tra le braccia.

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  4. #14
    V.I.P


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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buona domenica a tt!! oggi sn di buon umore, grazie alla stupenda giornata di ieri..a fare i cretini x i negozi (non abbiamo fatto nessun danno tranqui!!).
    cmq ora posto il nuovo capitolo sn sicura k vi piacerà moltissimo!!

    Capitolo 13. Stasera ti porto a cena!

    Ivan, arriva con la macchina davanti casa di Giulia, Rossella e Mattia. Rossella avvista la sua macchina e prende la borsa
    <mamma… papà… io vado!!> dice Rossella
    <ciao!!> salutano i genitori.
    La macchina di Ivan si avvia dopo che Rossella ci salì. Giulia, guarda dalla finestra, li vede andar via e con il volto pieno di lacrime, scosta di nuovo la tenda per sedersi sul divanetto sotto la finestra
    “ora capisco Mattia… ora capisco chi è solo, ora capisco chi è sotto un ponte al caldo e al freddo… perché qui non c’è un posto anche per me?” pensa Giulia.
    Rossella sale in macchina di Ivan…
    <buonasera, tutto a posto?> saluta Ivan, mentre Ros chiudeva la porta
    <ciao.. ehm sì>risponde Ros
    <quel vestito ti sta davvero bene! >si complimenta Ivan
    <g-grazie! Dove mi porti di bello?> ringrazia poi domandando Ros
    <vedrai!> dice Ivan.
    Il viaggio dura circa 3\4 d’ora e arrivano a Milano. Dopo aver finalmente trovato un parcheggio si dirigono in centro e intanto conversavano tra di loro
    <che bella è la via*--* non ero mai venuta di sera…> dice Ros ammaliata dai negozi con le luci
    <immagino… perché forse quando venivi eri bambina e non ti ricorderai di sicuro qualcosa!> dice Ivan
    <ahahah si=) magari allora guardavo altro…> dice Ros
    <sicuramente! Quando giravo per di qua, quando ero bambino, andavo in tutti i negozi a comprare le figurine!> dice Ivan
    <magari dei Pokémon!> suppone Ros ridendo
    <sì!> confessa Ivan.
    La prende all’improvviso, per mano. Un brivido le percorre la schiena, il cuore che batte, il volto che diventa più roseo…
    <stai bene?> chiede Ivan
    <s-si…!> risponde Rossella, cercando di convincerlo
    <allora andiamo!> dice Ivan aprendo una porta.
    Il locale, era salito le scale, si apriva a loro il ristorante con luci soffuse che davano una calda accoglienza a chi entrasse. C’era un acquario di fianco appena sull’entrata, su un lato c’era il bancone del bar e una parte del locale aveva una vetrata ampia.
    Davanti a loro si presenta una cameriera
    <buonasera, avete prenotato?> chiede la cameriera
    <sì, per 2… avevo prenotato per Moro…> risponde Ivan
    <2 minuti che prendo il registro delle prenotazioni…> dice la cameriera andando verso il bancone.
    Mentre la cameriera lo sfogliava, Rossella continuava a guardarsi intorno, vedeva coppie giovani, qualche coppia con tutta la famiglia e dei signori anziani. Era ammaliata da quel nuovo posto, anche se era di nuovo arrivata in una grande città, comunque era eccitata a vedere nuovi posti, magari anche cambiati!
    La cameriera torna…
    <venite, è il tavolo 15, come richiesto…> dice la cameriera, accompagnandoli
    <grazie mille…> ringrazia Ivan
    <ecco i menù> dice infine la cameriera andandosene.
    Ivan e Rossella si siedono al tavolo ed erano proprio attaccati alla vetrata, dove Rossella aveva messo gli occhi, perché davanti a lei si era aperta una visuale fantastica: il duomo illuminato. Guardava con gli occhi di una bambina, come vedesse tutto per la prima volta e ogni piccola cosa la notava…
    <ti piace?> domanda Ivan
    <tantissimo! Questo posto è fantastico!*---* non so come… l’hai trovato ma è fantastico!> esclama Rossella, ammaliata
    <sono contento che ti piaccia! Infatti, incanta anche me!> dice Ivan.
    Ordinano dal menù un antipasto, il primo, il secondo per il momento…
    <come sono buoni tortellini ripieni!> si complimenta Rossella
    <sono davvero ottimi! Era un pezzo che non li mangiavo> dice Ivan
    <io una vita! No scherzo! Da quando sono andata ad abitare a Roma!> risponde Rossella, ridendo
    <secondo me, sei rimasta attaccata a quella città, anche se sei tornata qui…> suppone Ivan
    <certo… ho finito la mia infanzia là, ho fatto la mia adolescenza e anche la mia maturità…> afferma Rossella
    <ti riambienterai anche qui…> dice Ivan
    <senti…ma tu in che classe eri alle elementari?> domanda Rossella
    <io non ho fatto la stessa scuola con Pedro, l’ho conosciuto dopo le elementari…> risponde Ivan
    <an si? Non lo sapevo…> risponde Rossella.
    Finiscono la serata parlando molto e si accorgono di avere molte cose in comune. Verso le 11 e mezza escono dal locale e si dirigono verso la macchina
    <ti è piaciuto quel ristorante?> chiede Ivan
    <moltissimo! E il cibo era buonissimo! Grazie mille, davvero!> ringrazia Rossella
    <mi fa’ molto piacere> dice Ivan, osservandola
    <che c’è? Ho detto qualcosa di male?> chiede Rossella
    <hai una cosa qui…> dice Ivan…
    #pausapubblicitaria#

    Che succederà?? Ahahah
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  5. #15
    V.I.P


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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buona domenica a tt! finalmente dopo la pioggia k durava (ha terminato qlc ora) da qlc giorno...oggi finalmente il sole!...spero k il sole arrivi anke agli abitanti della Sardegna k vivono ore drammatiche, non so cm si viva, ma mia nonna lo sa bene dato k qui nel polesine è stato alluvionato nel '51 ed è stata una catastrofe! e che allora non c'erano telefoni e pc di oggi!! ù.ù
    è corto qst capitolo, ma intenso. posto!!

    Capitolo 14. Sole e pioggia, sotto questo cielo.

    <che c’è? Ho detto qualcosa di male?> chiede Rossella
    <hai una cosa qui…> dice Ivan
    <cos…> balbetta Rossella venendo interrotta.
    Le mette le sue mani, sul suo volto, gli occhi si chiudono e poi la bacia. Le loro labbra così ravvicinate, facevano sentire entrambi a un passo dal cielo, come se tutto attorno a loro scomparisse, sembrava quasi di volare, che ci fosse la luna che li coglieva a braccia aperte, la via lattea sotto i loro piedi e l’universo che gli dava il benvenuto.
    Si dirigono alla macchina in silenzio, mano nella mano, con il sorriso sulle labbra e i loro occhi che luccicavano. Ritornando in macchina ricominciano a parlare come se nulla fosse… o quasi…. Arrivano davanti a casa di Rossella…
    <grazie mille per la serata> ringrazia Ros
    <di niente> dice Ivan dandole un bacio a stampo
    <ciao, ci vediamo, notte!> saluta Ros
    <buonanotte!!> saluta Ivan.
    Rossella va’ in casa con il sorriso stampato sulle labbra, ma non c’era nessuno, la casa era spenta perché ormai tutti erano a letto, ma non poteva sicuramente dimenticare quello che aveva passato quella sera.
    L’indomani Giulia era nella stanza di Rossella…
    <allora… che è successo ieri sera??> domanda Giulia, eccitata a sapere della sera prima
    <beh, mi ha portato in un ristorante dove abbiamo mangiato benissimo, poi il locale era stupendo, aveva prenotato il tavolo proprio attaccato alla vetrata enorme che c’era, che dava sul duomo!!> racconta Rossella con gli occhi che gli luccicavano
    <noooo…. Che bello!*--* volevo esserci anch’io… invisibile! ovviamente… beh e dopo che avete fatto?> domanda Giulia
    <beh… stavamo tornando a casa e…. lui………> dice Ros tenendola sulle spine
    <e….??? spunta il rospo!! Non m tenere sulle spine!!> dice Giulia, scuotendola per le braccia
    <ci siamo baciati> risponde Ros, arrossendo tutta
    <nuooo…sul serio?> chiede Giulia
    <sì..=)> risponde Rossella
    <com’è stato?> domanda Giulia
    <stupendo=) una sensazione che non avevo mai provato…> risponde Rossella
    <sono contenta per te, Ros!> dice Giulia, abbracciandola.
    Il cielo inizia ad oscurarsi, il vento soffiava, le nuvole iniziavano a farsi scure… . Giulia s’incamminava per fare un giro a piedi…
    <tempo di m*rda ti ci metti anche tu??> domanda Giulia, guardando il cielo.
    Inizia a sentire qualche goccia…
    <ma no! Tutte a me!> esclama Giulia, correndo sotto una vecchia pensilina più avanti.
    Aspetta che il tempo passi
    “anche il cielo mi dice che non mi vuole sotto questa terra… ma perché sono tornata qui? Potevo starmene a Roma con Consuelo, mi aveva chiesto anche di andare a stare da lei… avevo quel lavoretto e a me andava più che bene…” pensa Giulia fissando il cielo dove vedeva cadere la pioggia. Poi apre la borsa, prende il portafoglio e lo apre “ho quei 50€ che dovevo comprare quella borsa… ma penso che se ce la faccio… forse un biglietto per Roma… sì, solo andata… ce la faccio…” pensa Giulia.
    La pioggia continuava a cadere, ma attraversata la strada, s’incammina verso la stazione dei treni
    “chissenefrega se devo aspettare un’ora o due… basta tornare da lei… è pur sempre stata la mia seconda casa! La pioggia può bagnare me, ma non può bagnare le mie idee, non mi fermerà!” pensa Giulia, mentre aveva iniziato a correre.
    Correva a perdifiato senza preoccuparsi molto di cosa diranno gli altri. Si sentiva troppo sola per rimanere li ancora, Consuelo era lontana chilometri ed era l’unica che la poteva ascoltare, una spalla su cui poteva piangere e che la rincuorava con poche parole.
    Giulia si ferma all’improvviso, perché c’era il semaforo rosso. Dopo qualche minuto, anche se con il fiatone continua a correre, non si accorge del gradino e cade a terra, per di più in una pozzanghera
    “che schifo! Sono tutta infangata! Ma perché hai deciso questo destino per me?” si chiede Giulia, mentre i passanti le passavano accanto senza degnarla di uno sguardo
    <dove cavolo pensi di andare con questa pioggia e per di più conciata così??> domanda una voce maschile, mentre Giulia si rialzava.
    Appena sente la domanda, si volta per vedere chi era, ed era………………

    Chi indovina chi è? Vi do un indizio è di media altezza, robusto, rosso, con un papillon nero sotto il mento e dice spesso “belandi!” o “vesughi!” ahahahah

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  6. #16
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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buonpomeriggio a tt!! scusate x la lunga assenza, ma tra k mi si è rotto il router(nuovamente!), ma x "fortuna" ho un portatile anke se all'inizio c'è stato da spararsi xk cn windows8 praticamente se si vuole avere il pacchetto office(indipendentemente dall'anno), o lo acquisti (sn 99€ annuali), o lo scarichi ma c'è la key da inserire, o qll in prova k dura 1mese. c'è insomma, fai prima attaccarti al tram!! x fortuna un prof k se ne intende mi ha consigliato open office, mi trovo bene (:. ho scritto qst cs x chi ha qlc amico o chi di voi stessi ha preso un pc cn windows8, se nn ha da fare granchè, scarica qst.
    cmq il domandone del scorso capitolo la risposta è: il Gabibbo!!
    beh vi posto qst nuovo capitolo!!

    Capitolo 15. Vieni qui, stringiti a me.

    Giulia si ferma all’improvviso, perché c’era il semaforo rosso. Dopo qualche minuto, anche se con il fiatone continua a correre, non si accorge del gradino e cade a terra, per di più in una pozzanghera
    “che schifo! Sono tutta infangata! Ma perché hai deciso questo destino per me?” si chiede Giulia, mentre i passanti le passavano accanto senza degnarla di uno sguardo
    <dove cavolo pensi di andare con questa pioggia e per di più conciata così??> domanda una voce maschile, mentre Giulia si rialzava.
    Appena sente la domanda, si volta per vedere chi era ed era Ka, che l’aveva messa sotto il suo ombrello
    <Ka…> dice Giulia, con poca voce <n-non ti deve interessare> risponde successivamente acidamente e voltandosi
    <Dai, vieni a casa con me, così mi racconti> dice Ka, prendendola per mano.
    Giulia, sente un tuffo al cuore, come se il cielo avesse deciso di mandargli un angelo accanto a sé.
    Si dirigono verso la macchina e la porta a casa con sé. Entrati in casa non c’era nessuno, Giulia si guardava intorno a sé e vedeva che era una gran bella casa…
    <spogliati, così posso metterti i vestiti ad asciugare…> ordina Ka
    <q-qui…? Davanti a te??> domanda Giulia, spaventata
    <ma no scema! Va’ in bagno, intanto io cerco qualcosa che ti puoi mettere…> risponde Ka, puntando il dito verso di esso <se hai anche il reggiseno bagnato, togliti anche quello> aggiunge Ka
    <va-va bene…> risponde Giulia.
    Giulia si dirige in bagno e si spoglia, a un certo punto sente bussare…
    <ti ho portato i vestiti, ti staranno un po’ grandi, ma è meglio di niente…> dice Ka
    <grazie…> ringrazia e apre un po’ la porta e si scambiano i vestiti con quelli asciutti e quelli bagnati.
    Ka li ripone dove c’è la caldaia, dove possano asciugarsi. Giulia, torna dopo una decina di minuti dal bagno con i capelli asciutti, una maglia grigia e un paio di pantaloncini della tuta blu e si siede sul letto
    <ho visto che sei sbucciata al ginocchio> nota Ka
    <oh, si è vero…> esclama Giulia, non ricordandosene più
    <vado a prenderti un cerotto> dice Ka, allontanandosi dalla camera.
    Dopo qualche minuto torna con cotone, acqua ossigenata e la scatola dei cerotti. Inizia a medicarla con il cotone imbevuto nell’acqua ossigenata
    <aia! Che dolore!> si lamenta Giulia
    <scusa! Ma non è colpa mia!> dice Ka, poi applicandole il cerotto <faaatto!> dice infine
    <grazie… anche per avermi accolto a casa tua…> ringrazia Giulia
    <prego… ti ho visto così triste…> dice Ka, sedendosi vicino a lei e accarezzandole i capelli
    <no! Che mi sono appena pettinata!!> si lamenta Giulia
    “aspetta… ha detto che mi ha visto triste…” pensa Giulia, accorgendosi della realtà
    <da cosa l’hai visto?> domanda Giulia inseguito
    <dai tuoi occhi…> risponde Ka e Giulia, fissa il pavimento
    <che cos’hai? Se vuoi parlarmene, io ci sono…> domanda Ka.
    Rimane un lungo attimo di silenzio
    <mi sento sola…> dice Giulia
    <come mai?> domanda Ka
    <perché tutti hanno qualcuno… io invece no> risponde Giulia
    <qualcuno, in che senso?> chiede Ka
    <Rossella ormai sta sempre con Ivan, Maria ha Dani, Elisa ha Pedro, Elena la mia migliore amica che era all’asilo con me, ha persino un bambino e io devo stare da sola…come Mattia…. Volevo tornarmene a Roma!> risponde Giulia, iniziando a piangere
    <vieni qui, stringiti a me…> dice Ka accogliendola tra le sue braccia e Giulia si getta su di lui <sai… anch’io mi sento solo in questo periodo, ma me lo sono voluto da solo… è colpa mia. Tu non hai colpe, è solo che abiti da poco qua e ti senti persa, per cui hai deciso di scappare, ma non è la soluzione migliore… perché non si può sempre scappare…> continua Ka, accarezzandogli i capelli
    “come mi sento bene… il suo profumo così dolce… il suo calore… mi rendono felice, quella felicità che non sentivo da tanto di quel tempo…” pensa Giulia e alza lo sguardo, Ka incrocia con il suo, che era molto vicino al suo “che occhi stupendi…” pensa Giulia.
    Giulia, inizia ad aprire gli occhi e si guarda intorno…
    “ma questa non è la mia stanza… poster dei gun’s roses… foo fighters… no decisamente no… la Pausini non ce sta…” pensa Giulia guardandosi intorno “poi le lenzuola sono tutte blu… perché non ricordo niente?” si domanda Giulia.
    Facendo mente locale, sente una mano sul suo fianco, un respiro sul collo che di colpo si tolgono
    “chi… chi è?” si domanda Giulia, voltandosi e di colpo vede Ka “è vero… sono arrivata a casa sua dopo essermi bagnata…ora ricordo…” pensa Giulia.
    Ka dopo qualche minuto inizia a svegliarsi
    “ecco! L’ho detto! Quando si muove Giulia, si muove mezzo mondo!! Zio bel!” pensa Giulia
    <cavolo mi sono addormentato anch’io!> dice Ka, stropicciandosi gli occhi
    <pe-perché cos’è successo?> domanda Giulia, preoccupata
    <no, niente, dopo aver pianto , mi hai fissato e poi ti sei accasciata su di me… insomma… ti sei fatta una bella dormita di mezzora su di me…> risponde Ka
    <oddio! Scusa!> si scusa Giulia, mortificata
    <va’ tranquilla…!> dice Ka, tranquillizzandola.
    Ormai era ora di cena e Ka, la accompagna a casa…
    <che bello! Hai visto l’arcobaleno??> domanda Giulia, con il sorriso sulle labbra
    <oh, è vero! È un pezzo che non si vede! Infatti è appena finito di piovere…!> esclama Ka <ora sei felice> nota inseguito
    <ci!:3> risponde Giulia.
    Arrivano davanti a casa sua…
    <grazie mille di tutto… sei stato davvero gentile…> ringrazia Giulia
    <prego, non c’è di che!> risponde Ka
    <ci vediamo, ciao!> saluta Giulia
    <ciao!> saluta Ka.
    “com’è stato gentile… non me l’aspettavo proprio…” pensa Giulia infine.

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  7. #17
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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    BUON NATALE (anke se in ritardo) a tutti qll k hanno la sacra pazienza di aspettare me e i miei comodi .
    spero di esser corta... sicuramente il titolo vi ricorda qlcs... se ce l'avete sulla punta della lingua aprite google e lo scoprirete! (:.. il mistero si infittisce... cm la nebbia di 2settimane fa' xD.. posto!!

    Capitolo 16. La solitudine.

    Giulia arriva in casa, con il sorriso sulle labbra…
    <sono arrivata!> dice Giulia
    <finalmente! Ma dove sei stata?> chiede la madre, preoccupata
    <ero a fare un giro…> risponde Giulia
    <meno male che non ti sei bagnata…> dice la madre, sollevata
    <eh si… ero fortunatamente in edicola che guardavo una cosa…> risponde Giulia, mettendo la borsa sull’attaccapanni
    <per fortuna… vai a farti la doccia che tra un po’ è pronta la cena> dice la madre
    <ok> risponde Giulia.
    Dopo cena Giulia era in camera che si vestiva e all’improvviso sente bussare alla porta e si apre…
    <dove stai andando?> chiede Ros entrando
    <a casa di Elena, mi ha appena invitato dato che c’è anche Veronica> risponde Giulia
    <dimmi un po’…> dice Ros, chiudendo la porta <che è successo oggi?> chiede inseguito
    <ah, nulla…! Perché?> domanda Giulia
    <avevi un sorriso da qua, a qua…> risponde Ros, facendo segno sulla sua faccia.
    Di colpo il volto di Giulia, si di nuovo triste…
    <stavo per scappare di casa> rivela Giulia, abbassando il capo
    <co-come volevi scappare?> domanda Ros, spaventata
    <sì, mi sento inutile qui… a Roma avevo Consuelo che mi consolava, mentre qui non ho nessuno!> risponde Giulia, arrabbiata
    <siamo arrivate qui solo da un mese! Come puoi pretendere di avere subito amici? E poi non cercavi quel tuo amico?> risponde a tono Ros
    <lo so… ma… io mi sento così sola…> risponde Giulia.
    Rossella l’abbraccia…
    <scusami, se la situazione ha voluto che tornassimo di nuovo qui…> s scusa Ros <ma poi, perché non sei partita?> domanda
    <Ka, mi ha fermato…> risponde Giulia
    <come, Ka ti ha fermato?> chiede Ros stupita
    <sì… stavo attraversando la strada perché c’era il semaforo verde e sono inciampata, ero tutta bagnata e infangata e quando mi sono rialzata, me lo sono ritrovata dietro. Mi ha portato a casa sua e mi ha prestato dei vestiti per poter asciugare quelli> risponde Giulia, facendo segno con quelli che aveva utilizzato qualche ora prima, che erano ancora sulla sedia
    <ora si spiega tutto, perché se non ci fosse stato lui, tu saresti andata via…> dice Ros
    <sì, scusa Ros… è stato un mio momento di debolezza…> si scusa Giulia
    <tranquilla… ora vai da Elena…> dice Ros, infine lasciandola
    “chi poteva immaginarsi che lei sentisse questa profonda solitudine?” si chiede Ros.
    Giulia, esce di casa e si dirige a casa di Elena. Suona il campanello e le apre Elena…
    <buonasera!> saluta Giulia entrando in casa
    <ciao! Entra pure!> accoglie Elena
    <ciao Giulia!> saluta Veronica
    <ciao!> risponde Giulia, abbracciandola
    <tutto a posto?> chiede Veronica, sciogliendosi dall’abbraccio
    <sì… dai… te?> risponde Giulia
    <molto bene!> risponde Veronica
    <andiamo in camera mia…> dice Elena.
    Arrivano in camera di Elena e si siedono sul letto…
    <è stupenda questa stanza!> esclama Giulia guardandosi intorno.
    Aveva le pareti color lilla e sulla parete sulla sua sinistra c’era un albero bianco che si diramava da una parte all’altra, con appese delle foto incorniciate sui suoi rami. Poi aveva una scrivania con il computer e l’armadio bianco sulla sua destra
    <mi fa’ piacere che ti piaccia. L’ho fatta fare così 7anni fa’ quando la dovevano ripitturare, completamente bianca non mi piaceva e mio papà mi ha lasciato la decisione del colore> dice Elena
    <hai fatto davvero bene! La mia ovviamente è spoglia, per non parlare quella di Roma! Eravamo riuscite a farla più “giovanile” solo un annetto dopo…> si complimenta Giulia
    <non c’è dubbio! Ma sicuramente adesso con il passare del tempo diventerà bella come quella che avevi> risponde Elena
    <pure la mia… l’ho fatta dipingere, una decina di anni fa’, con un motivo di un azzurro molto chiaro come se fosse un effetto spugna> aggiunge Veronica
    <che bello! Mi piacerebbe vederlo!> dice Giulia, affascinata
    <se capiti un giorno a casa mia te la faccio vedere! (:> dice Veronica
    <grazie mille!> risponde Giulia
    <beh, che scuola hai fatto a Roma?> chiede Veronica
    <son andata al liceo scientifico, dovevo andare all’università ma non avevo più voglia d’andare a scuola…> risponde Giulia
    <peccato… io vado all’università…> dice Veronica
    <che studi?> domanda Giulia
    <economia… mi piace molto> risponde Veronica
    <meglio così, perché è molto pesante come ramo> dice Giulia
    <sì, in effetti…> appura Veronica
    <sai Vero, non si ricorda di come si chiamasse quel suo amico con cui giocava sempre…> dice Elena
    <sul serio? Ma non era Stefano?> domanda Veronica
    <no, anche se era l’unico che si ricordava di noi… ha detto che non giocavo mai con lui> risponde Giulia
    <prova a chiedergli se si ricorda del suo nome, magari lui ti dice come si chiamava> suppone Veronica e Giulia fa’ un cenno di sì
    “è da un paio di settimane che non vedo Ste chissà dov’è andato… devo chiederglielo o con Dani o con Pedro” pensa Giulia.

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  8. #18
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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    BUON ANNO!! a tutti quelli che leggeranno qst nuovo capitolo!!
    che avete fatto di bello? spero k vi siate divertiti, pure io. finalmente dopo tanti anni ho voltato pagina! (:
    vi premetto k i prossimi 2capitoli sn molto belli, tra cui questo!!

    Capitolo 17. Aggrapparsi alla speranza, già svanita.

    La domenica seguente, Rossella, Giulia e Mattia vengono invitati a casa di Dani per guardare un film. Si vestono con una semplice maglietta e un paio di pantaloni e via!
    Arrivano a casa di Dani in orario. Giulia suona il campanello e Dani li apre…
    <buonasera!> salutano entrando in casa
    <ciao! Tutto bene?> domanda Dani
    <certo!> risponde Rossella
    <andate in salotto, ci sono già Pedro, Elisa, Maria e Ivan…> dice Dani
    <e Ka?> domanda Mattia
    <avevamo pensato di prendere 3 pizze per mangiare mentre guardavamo il film… se non vi dispiace…> propone Dani, chiudendo la porta dietro di loro
    <non c’è nessunissimo problema!> risponde Mattia, tutto allegro
    <non ti ho detto, che mio fratello mangia come una mucca…o meglio… un toro!> premette Giulia
    <tranquilla, c’è da sfamarsi per tutti!> rassicura Dani.
    Entrano in salotto dove c’erano già seduti Pedro accanto ad Elisa, Maria e sull’altro divano Ivan
    <ciao!> si salutano
    <sedetevi pure!> dice Ivan, accogliendoli
    <grazie!> ringrazia Rossella, sedendosi vicino a lui e Giulia si siede anche lei accanto a lei, mentre Mattia si siede di fianco a Pedro
    <adesso aspettiamo Ka. Chissà quando arriverà…!> dice Dani
    <sì, mi ha mandato un messaggio e ha detto che tra 5-10minuti arriva…> aggiunge Pedro.
    Dopo una decina di minuti arriva Ka…
    <buonasera a tutti!!> saluta Ka, appoggiando le pizze sul tavolo
    <finalmente! Avevo fame!> dice Pedro, fiondandosi sulle pizze
    <amore! Ti ricordi che ci sono gli altri?> dice Elisa, tirandolo per la maglietta
    <okay> si ritira Pedro
    <lascialo mangiare Elisa! Sennò fa’ il cagnolino offeso!> dice Dani
    <grazie! Grazie!> dice Pedro, prendendo un pezzo con i funghi e addentandolo
    <non fate complimenti, prendete!> dice Maria, proponendoglielo e Ros e Giulia rimangono al momento taciturne
    <grazie mille!> risponde Mattia, rompendo il ghiaccio (si era creato?..) e addentandone anch’esso un pezzo
    <congreghiamoci!!> propone Giulia, prendendone anche lei un pezzo con le patatine.
    Decidono di mettere su un film e in poco tempo, tra Ka e Pedro soprattutto, divorano le pizze e Dani tira fuori anche pop-corn e patatine con tante bibite. A metà film, Giulia si dirige in bagno e tornando da uno sguardo di nuovo alle foto appese al muro…
    “sono cambiate… dov’è quella che c’era qui qualche settimana fa’?. Non la trovo! Accidenti! La disposizione, poi, è cambiata! Dove caaaa…” si domanda Giulia
    <cerchi qualcosa?> chiede Pedro, irrompendo nei suoi pensieri perché stava salendo le scale
    <avevo visto una foto che mi piaceva… e c’ero pure io…> risponde Giulia
    <sul serio? Non ricordo quale fosse… prova chiedere a Dani, perché la scorsa settimana hanno ridipinto la casa e a quanto vedo hanno anche cambiato le foto, perché qui ad esempio c’era una foto di quando i genitori si sono sposati…> risponde Pedro, puntando il dito su una foto poco più in basso di Giulia
    <ah, grazie!> risponde Giulia, rimasta a bocca aperta
    <prego!> risponde Pedro sorridendo e poi continua a salire le scale
    <P-Pedro… senti…> balbetta Giulia, e Pedro si ferma e la guarda <dov’è Ste?> chiede
    <non capisco, perché mi chiedi di Ste?> domanda Pedro
    <dovevo chiedergli una cosa…> risponde Giulia
    <è in Germania per lavoro… tornerà verso fine ottobre…> risponde Pedro.
    A quel punto a Giulia cade il mondo addosso, non poteva immaginare che fosse partito dopo poco che l’aveva conosciuto, ora poteva solo aspettare…aspettare…e aspettare… che giungesse per chiederglielo…
    <ah, vabbè… sarà per un’altra volta… grazie…> ringrazia Giulia
    <prego… non disperare, ottobre arriverà presto!> dice Pedro
    <certo…> risponde Giulia, triste.
    Giulia, non aveva più voglia di vedere il film, anche se la trama le piaceva. Si era fermata davanti alla porta dove tutti stavano guardando il film, ma i suoi passi la spingono verso la porta d’ingresso. La apre ed esce. Si siede sui gradini, incrocia le braccia sui ginocchi e ci appoggia il mento
    “che vita di m*rda che ho! Di male in peggio! Io che torno qua con la speranza di trovarlo, quando lo trovo in una foto, svanisce, quando trovo qualcuno che si ricorda di noi, se ne va’! zio bel! Tutte a me dovevano capitare??” dice Giulia e alza lo sguardo e vede una stella cadente cadere “almeno tu! Fammelo trovare!” chiede alla stella.
    All’improvviso vede un ombra dietro di sé…

    Chi sarà?? Dai dai! Commentate *^*

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  9. #19
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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buon pomeriggio a voi!! come va'? mi sono risvegliata dalle feste... che brutto... non posso spiegarlo xke...
    beh ora posto... vi complicherò solo la vita... è uno dei miei chilometrici capitoli!! ahahah xD spero k piaccia! (:

    Capitolo 18. Le stelle richiamano il cuore.

    All’improvviso vede un ombra dietro di sé…
    <che c’è lassù?> chiede e si siede accanto a lei
    <ho appena visto una stella cadente…> risponde Giulia
    <e hai espresso un desiderio?> domanda
    <ce l’ho fatta in tempo!> risponde Giulia
    <mi fa’ davvero piacere!> dice guardandola negli occhi e Giulia arrossisce tutta
    “ma-ma che mi succede cos’è? sto sfarfallamento nel mio cuore? I suoi occhi… sono così… stupendi… come questa notte, come il cielo stellato a fine estate…” si chiede Giulia
    <guardi spesso il cielo…> dice
    <mmh? Quando?> chiede Giulia
    <quando ti ho portato a casa!> risponde Ka
    <ah, si! È vero! L’arcobaleno!> ricorda Giulia, sorridendo
    <Rossella, stava pensando che stavi per scappare…> dice Ka.
    Giulia si rattrista, abbassa il capo e tace…
    <e allora, le ho proposto io di venire qua… avevo visto che avevi qualcosa di strano…> continua Ka
    “aveva visto, di nuovo? Ma che cos’ha Ka? Mi capisce, viene in mio aiuto quando meno me lo aspetto… e io che mi abbatto con niente…” pensa Giulia stupita
    <ma vedo che non sei scappata, quindi, penso che dovessi solo prendere una boccata d’aria…> conclude Ka
    <ci… grazie per essere qua…> ringrazia Giulia
    <stai tranquilla… passerà questo periodo…> dice Ka, accarezzandole i capelli <tutti abbiamo dei periodi di m*rda… ma passano…> aggiunge e Giulia accenna a un sorriso.
    Rimangono un’altra oretta a parlare, tra di loro c’era un’ottima intesa, Ka la faceva ridere come nessuno aveva mai fatto, era semplice, la capiva e avevano molte cose in comune in quanto a gusti musicali.
    Stavano tranquillamente conversando…
    <beh Slash usa spesso una chitarra doppia, ad esempio c’è un video su you tube in cui la usa ed è una cosa fantastica!> dice Ka
    <l’ho visto “heaven door” è stupenda!*^*> aggiunge Giulia..
    All’improvviso si apre la porta, dietro di loro
    <sempre a parlare di chitarre Ka, ma non ti stanchi?> chiede
    <perché tu di batterie?> domanda Ka
    <haha simpatico! Ma comunque… bravo Ka! Hai fatto amicizia con lei eh?> domanda Dani, scompigliandogli i capelli
    <ma no!> si lamenta Ka <gli avevo messo anche il gel!> aggiunge
    <eeeeh! Con il vento che c’è qui fuori erano già sparati!> risponde Dani
    <ma va a ca*are!> replica Ka
    <dai, venite dentro… il film è ormai finito e Pedro, Elisa, Ivan, Rossella, Maria, non sono più su questo pianeta!> ordina Dani
    <ah però! È rimasto vivo mio fratello!> dice Giulia
    <sì!> risponde Dani, aprendo la porta e li seguono.

    Passano diversi giorni e nel frattempo Giulia e Ka, si vedevano per prendere qualcosa al bar, oppure ascoltare la musica insieme dei vari cd che avevano o in studio a parlare anche con gli altri.
    La sera prima Ka, aveva festeggiato con il resto della band il compleanno di un loro amico e per cui si erano devastati con birre su birre, ma meno male il cielo aveva mandato due angeli: Elisa e Maria, che riportarono a casa quei quattro mascalzoni a casa. Erano circa 6ore che Ka dormiva beatamente nel suo letto a modo di orso in letargo. A un certo punto suona il campanello e lui ovviamente, non lo sente. Un passo veloce e frettoloso si avvicina alla sua porta…
    <Carmine… Carmine…> chiama la madre e Ka risponde con un lamento
    <Carmine… c’è la tua amica Miriam… alla porta, alzati!> dice la madre.
    Ka appena sente quel nome, gli viene il nervoso
    “che ca*zo ci viene qui, a fare… di prima mattina… a rompere… i cogl*oni? Ca*zo vuole?” pensa Ka, non molto connesso “con sto ca*zo di mal di testa di m*rda!” continua a pensare aprendo mezzo occhio e vede che la sveglia puntava le 11 di mattina “chi ha voglia di alzarsi per una tr*ia del genere?” si domanda “io, no!” pensa in ultima girandosi dall’altra parte del letto e addormentandosi di nuovo.
    Passa circa un quarto d’ora…
    <Carmine! Stai ancora a letto? Emmò muoviti che t’a d’aspettà! È anche una bella ragazza!> rimprovera la madre
    “stu cazzu! Porca p*ttana!” pensa Ka, finalmente alzandosi.
    Arriva in salotto, dove Miriam era seduta sul divano in ecopelle…
    <hey buongiorno!> dice Miriam tutta allegra
    <’giorno… yawn! Che cosa vuoi?> domanda Ka, con gli occhi chiusi, perché la luce gli dava ancora fastidio
    <senti… l’altro giorno ho lasciato Damiano, il mio ragazzo, ora vorresti mettermi con me?> domanda Miriam alzandosi in piedi e andando davanti a lui
    “ ma che ca*zo si è fumata sta qui? O data l’ora, che cosa gli ha messo nel latte stamattina sua madre??” si domanda Ka
    <senti. Non so manco fare 5+5 e tu me vieni a chiedere una cosa del genere?? Dai, dai, Miriam, quella è la porta, ci vediamo un altro giorno!> dice Ka, aprendogli la porta e spingendola fuori e chiudendola.
    Miriam, si accorge di esser rimasta con la porta della casa alle spalle, senza poter rispondere a quel che le avesse detto, con l’amaro in bocca
    “Carmine… Ruggiero… sarai mio e soltanto mio!” pensa Miriam, scendendo dalle scale.
    Ka dopo aver chiuso la porta, si dirige verso la sua stanza e avvicinandosi al letto si getta a sacco di patate
    “che gente rompi cogl*oni esiste di prima mattina!” pensa infine Ka.
    Nel frattempo Elisa, aveva portato a casa Pedro e l’aveva portato sin in camera sua. Esausta, sbadigliava molto, decise di rimanere a dormire nel suo letto, si tolse il vestito e rimase solo con la maglietta che aveva fregato a Pedro dall’armadio e si addormentò accanto a lui.
    L’indomani mattina, il sole inizia ad entrare nella stanza, pian piano raggiunge il volto di Pedro, che lo sveglia…
    “è già mattina? Come ci sono arrivato nel mio letto?” pensa Pedro, voltando la testa verso la sua destra e vide Elisa “ok… ho capito… che mal di testa… mamma mia… ma questo è uno dei risvegli più belli che mi siano accaduti…” continua a pensare Pedro.
    Inizia ad accarezzarle i suoi capelli lunghi e biondi, erano così morbidi al tatto, non riusciva mai a resistere nel toccarglieli sempre, per sentire il suo profumo inebriante. Dopo poco, Elisa inizia ad aprire gli occhi e vede il sorriso illuminato di Pedro e sorride anche lei…
    <buongiorno amore…> saluta Elisa, con poca voce
    <buongiorno a te> saluta Pedro baciandola e Elisa gli accarezza la guancia.
    Pedro inizia a mettere la mano, sotto la sua maglietta ed inizia ad accarezzarle la pancia, cosa che ad Elisa piaceva molto. Lo prende per il collo e lo porta alla sua bocca. Le loro lingue iniziano ad intersecarsi, con passione e folgore. Pedro si mette a cavallo di lei, le toglie la maglietta, il reggiseno e inizia a baciarla sul seno e lei gli toglie la camicia che gli era rimasta dalla sera prima, compresi i pantaloni, poi volano gli slip e i loro corpi iniziano a diventare un tutt’uno, con le loro anime.

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  10. #20
    V.I.P


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    Predefinito Re: Quella foto sgualcita in fondo al cassetto

    buon pomeriggio!! scusate l'assenza.. vari problemi nn mi hanno permesso di accedere a sto ca*zo di pc!!.. cmq penso k la situazione nn sia cambiata... non vedo molte letture.... sn indecisa se abbandonare tt...
    posto qst piccolo capitolo..va'...!

    Capitolo 19. Rivale in vista?

    L’indomani mattina, Elisa e Giulia, erano andate a fare la spesa sotto commissione (o meglio ordine!) di Pedro, da mettere nel frigo che avevano in sala…. Arrivano di sopra e aprono la porta
    <yeeee!! Pappa! Pappa!!> dicono Dani e Ka, con delle voci da bambini, fiondandosi su Elisa
    <alto là!> ordina Elisa, nascondendo la sporta dietro di sé e mettendo una mano di fronte a loro
    <perché?> domanda Ka, facendo gli occhioni dolci
    <state buoni c’è n’è per tutti!!> dice Pedro, da dietro e da un pugno in testa a Ka, cercando di non fargli male
    <aio!> si lamenta Ka
    <dai bambini! Andate a sedervi!> dice Giulia, spingendo Ka e Dani indietro
    <dai! Vieni a sederti con me, allora!> dice Ka, prendendo Giulia sotto il suo braccio e facendola sedere vicino a lui.
    Giulia si siede accanto a Ka, lei si era ammutolita e sul suo volto le guance si erano fatte più rosee
    <allora cosa avete preso di buono?> chiede Ka, impaziente con Giulia
    <ah si! Queste…> dice Giulia tirando fuori 2 pacchi di birre e un paio di bottigliette di coca-cola e aranciata dalla porta
    <buona a sapersi!!> dice Dani, prendendone un pacco
    <ma hai paura di morire di sete??> domanda Pedro, infastidito
    <no, ma stavo scherzando! Dai, ca*zo! Non te la prendere!> dice Dani, dando una pacca sulla spalla a Pedro
    <a proposito… che stavate facendo?> domanda Giulia
    <stavamo sistemando una canzone, siamo in fase di scriverla e di provare il ritmo> risponde Ivan
    <woooow*u* mi piacerebbe sentirla…> dice Giulia, eccitata
    <dai, quando vieni a casa mia passa domani, te la faccio sentire un pezzo> dice Ka
    <perché?> domanda Giulia
    <è lui che l’ha scritta> risponde Ivan
    <adesso ho capito…> dice Giulia.
    Di colpo si apre la porta e si ritrovano Miriam lì…
    <che ci fai tu qui?> domanda Elisa
    <mi ha invitato Ka, vero tesoruccio??>risponde Miriam, avvicinandosi a lui
    <auto-invitata insomma…> balbetta Elisa, schifata di vederla e lei nel frattempo cercava di scansare Giulia ma non ci riusciva
    <ma che fai?> domanda Giulia, infastidita
    <spostati ti ho detto!> replica Miriam
    <ok!> dice Giulia alzandosi e dandole uno spintone che finisce contro il muro
    <aia! Che male al piede!> esclama Miriam dolorante
    <ti sei fatta male?> domanda Ka, aiutandola
    <sì, al piede sinistro, mi fa’ molto male!> dice Miriam avendo male
    <ti prendo una pomata> dice Dani, andando a prenderla.
    Ka, con cura gliela stende sul piede nel punto in cui Miriam gli aveva indicato…
    <grazie mille, Ka! Sei un tesoro!> ringrazia Miriam con gli occhi luccicanti
    <di nulla!> risponde Ka.
    Giulia, la osservava con un rancore, misto a un po’ di preoccupazione, ma quando Ka si alza per andarsi la lavare le mani in bagno, Miriam osserva Giulia e le lancia un sorriso malizioso e poi si volta dall’altra parte fregandosene
    “non ti permetterò di prendermi Ka, ultima arrivata!” pensa Miriam
    “ho un brutto presentimento!” pensa Giulia, dubbiosa.
    Ka torna dal bagno…
    <senti Ka, mi potresti riaccompagnare a casa? Ti prego!> lo supplica Miriam, con tenerezza
    <non sei venuta in macchina?> domanda Ka
    <no, con il tram… la macchina ce l’ha mio fratello> risponde Miriam
    <allora va bene!> risponde Ka
    <oh, grazie mille Ka!> risponde Miriam, con la vocina dolce <meno male che ci sei tu, rispetto a qualcun altro che non si pone problemi a farmi cadere!> dice inseguito
    <guarda che ti ho appena chiesto scusa!> dice Giulia, con le braccia conserte
    <mh! Non dovresti fare male a quelli più grandi di te!> dice Miriam
    <perché, quanti ne hai?> domanda Giulia
    <quasi 21!> risponde Miriam
    <à bella! Io ce li ho già!> replica Giulia con i nervi che le saltavano <io me ne vado! Ciao!> saluta
    <ciao!> salutano tutti
    <ci vediamo passa domani!> dice Ka
    <ok!> risponde Giulia.
    Giulia apre la porta e poi la richiude…
    “era ora che te ne andassi ultima arrivata!” pensa qualcuno nei paraggi.
    Giulia, scende di fretta le scale e si invia verso la fermata del tram, dato che era venuta in macchina con Elisa, per fortuna aveva il suo mp4 nella borsa e lo tira fuori, infila gli auricolari e aspetta sotto la pensilina con altre 3 persone, il tram…
    “benvenuto a un pianto che commuove,
    ad un cielo che promette neve,
    benvenuto a chi si spoglia,
    per mestiere o voglia,
    e alle stelle chiede aiuto, pietà.
    Benvenuto al dubbio delle spose,
    a un minuto pieno di sorprese,
    Benvenuto ad un musicista,
    alla sua canzone,
    agli accordi che diventano i miei,
    a un anno di noi.”

    “meno male che ci sei sempre tu Laura!” pensa Giulia, prendendo il tram.


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