Drin drin.
La giornata scolastica è finita. Siamo ufficialmente in vacanza. Le strade di Legnano sono addobbate da giorni, alberi e babbi Natale ovunque.
Ka: adesso ce ne andiamo a pranzo ad Arconate, c’è un ristorantino bellissimo. Romantico, poi ti accompagno a far le valigie e alle 18 le prove. Poi ceniamo a casa mia. Soli!!!!
Mi bacia a stampo.
Io: ehm non posso!!
Ka: cosa non puoi??
Ste: uuuu comincia a darti buca!!!
Ka: levati di torno brò. Anto??
Io: solo il pranzo non posso. Ci sono per far le valigie, per le prove e la cena ma per il pranzo no!!
Ka: perché no?????
Io: devo andare a pranzo da Serena. Ci siamo viste poco in questi giorni. Sta sempre con Walter!!
Ka: ma domani vi aspetta un viaggio, io sono già triste che parti!!
Tira fuori il labbro inferiore, come fanno i bambini tristi.
Io: no Ka, no. Quanto tenero sei cosi!!
Gli bacio quel labbro inferiore più volte.
Io: solo il tempo del pranzo. Giuro, ormai le ho detto che andavo. Alle 14,30 sono a casa!!!!
Ka: promesso?
Io: promesso!!
Lo bacio platealmente davanti ai nostri compagni di scuola.
Riparte il coro. OOOOOOOOOOOOO.
Io: andiamooo!!
Ride e mi prende la mano. Mi accompagna a casa di Serena poi mi saluta e se ne va a casa.
Citofono. Serena è casa da un’oretta e mezza. Lei il martedì esce a mezzogiorno.
>>Sere: chi è??
Io: sono Anto!!
>>Sere: ciao cuge, che fai qui???
Io: due passi, sto gelando. Secondo te che ci posso fare qui??. Ho fame!!
Ride e mi apre.
Siamo sole. Gli zii sono a lavoro.
Sere: ti preparo subito qualcosa. Non ti aspettavo, ho già mangiato!!!!
Io: lo so non era previsto ma l’ho deciso stamattina di venire. Dobbiamo parlare. Se Ka ti chiede qualcosa digli che mi avevi invitata!!
Sere: ma si tranquilla. Perché devo mentirgli??
Io: siediti poi cucini!!
Sere: mi sto preoccupando. Cosa succede???
Ci sediamo sul divano. Tiro giù la lampo della giacca per toglierla.
Sere: ti spogli dopo, mi sto agitando. Che succede??
Io: io e Ka ci siamo messi insieme, abbiamo fatto l’amore!!!!!
Sere: oh mamma mia cuge. La prima volta. La tua prima volta!!
Mi abbraccia.
Sere: felice??
Annuisco sorridendo.
Sere: sono contentissima. Lo ero anche io quand’è successo. E’ stata magica ma poi con Paolo è andata male. Lui è partito per fare il militare e abbiamo smesso di amarci. È già passato un anno e mezzo da quel giorno. Si ma raccontami, la mia prima volta te l’ho raccontata più volte!!!
Io: è stato implicito. Cioè mi ha invitata a cena a casa sua. Ha fatto la pizza!!
Sere: ha fatto la pizza??
Io: l’ha impastata e cotta. Prosciutto cotto e mozzarella, senza sugo!!
Sere: mamma mia Ka ti ha fatto la pizza, la tua preferita. Questo è pazzo di te. Te l’ho detto che è stracotto!!!
È sconvolta.
Sorrido.
Sere: poi???
Io: poi mi ha portata sulla terrazza a guardare le stelle e Legnano illuminata. Ho visto una stella cadente. Gl’ho detto di esprimere un desiderio. L’ha fatto ad alta voce. Desiderava un bacio. Gl’ho detto che non si fa ad alta voce poi gli ho sorriso e mi ha baciata. Siamo rientrati in casa ed è successo. Luci spente e la luna che ci illuminava!!!
È a bocca aperta.
Sere: ma tu sei stata con Ka??, Carmine Ruggiero??, quel teppistello che fa tremare Legnano??. Quello che conosco io??
Annuisco.
Sere: non ci posso credere. Tu lo stai cambiando, ne sei consapevole??
Io: non esageriamo!!
Sere: e chi esagera. Lo stai rendendo migliore. Vedrai presto ti dirà il suo segreto!!!!!
Io: non credo. Quello non lo svelerà neanche sotto tortura ma io non mi arrendo. Lo scoprirò!!
Mi abbraccia.
Sere: non ci credo la mia cuginetta ha fatto l’amore. Mi sento vecchia!!
Io: Sere, hai solo 9 mesi più di me!!
Sere: lo so ma mi sento più grande!!
Ridiamo.
Io: ho fame!!!!!
Sere: andiamo, ti preparo gli involtini. Li ho appena fatti, andiamo che li riprendo dal frigo. Tanto ci mettono poco a cuocere!!
io: gli involtini mhhhh li adoro!!
Sere: lo so!!
Come promesso alle 14.30 sono a casa. Ka è davanti al portone ad aspettarmi, prepariamo il trolley, due coccole. Una passeggiata e alle 18 siamo ad Arconate.
Pedro: Anto?, tu suoni o canti??
Io: ho fatto una scuola di musica, per imparare a suonare la chitarra ma non sono cosi brava e ho dimenticato tutto!!
Ka: vieni qui fammi sentire!
Io: no!!
Ka: e invece si!!
Si toglie di dosso la chitarra e mi fa cenno di raggiungerlo. Lo faccio controvoglia e mi aiuta ad indossarla.
Ste: vedete quello che vedo io?????
Dani: mi sa di no!!
Ste: le fai suonare la tua bimba???
Ka: yes, sono entrambe mie!!!
Pedro: Anto vero che ti iscrivi a medicina??. No perché di questo passo il Kapitano mi farà venire il diabete!!!
Rido mentre Ka mi passa il plettro.
Io: no, scienze della comunicazione!!
Pedro: peccato, mi avresti curato gratis!
io: te piacerebbe Pedrè!!!!!!
Ka sorride.
Dani: proprio romana eh??
Io: de core romana!!!!!!!
Ste: trasteverina???
Io: no, pariolina. Vivevo ai Parioli!!!!!!
Pedro: mh, sei una pischella de classe!!!
Scoppio a ridere.
Io: arconatè, lascia perdere tu e il mio dialetto siete due cose a parte!!!!!!!
Dani: devi farci un corso rapido ed avanzato noi speriamo di farci dei concerti a Roma!!!
Io: e li farete!!!
Ka: perché fare il corso??, Anto verrà con noi e farà da interprete!!
Io: vuoi portarmi ai vostri concerti??
Annuisce.
Io: lo sai che ci saranno le vostre fans??, ti sarò d’intralcio!!!!!
Ka: assolutamente no. Mi sarai d’ispirazione!!!
Ste: Kaaaaaaaa, torna in teeee!!
Ridiamo.
Dani: vai Anto!!
Provo alla meno peggio di suonargli un po’ di “Tutto è possibile”.
Dani: non male, davvero!!
Ka: se il mio strumento ti piace ti perfeziono io!!
Io: lo adoro, volentieri!!!!!
Gliela restituisco.
Io: ora suonate voi, sono venuta per ascoltare buonissima musica!!!
3-2-1 l’Adrenalina e la magia si impossessa della cantina dei Pedretti. Sono troppo fortunata.
COMMENTATE?? =)
A fine prove io e Ka rientriamo a Legnano. In pullman.
Ka: domani parto anche io e non ho ancora fatto la valigia. Ci lancerò qualcosa dentro quando arrivano gli zii!!
Io: la facciamo adesso. Ma non hai nulla a Castellammare??
Ka: qualcosina…!!!!!!
Io: appena arrivo saluto i nonni, gli zii e poi vado ai Parioli, vado a fare una passeggiata nella mia vecchia via!
Ka: ti manca Roma!!!
Io: immensamente. È diversissima da Legnano!!!!!
Ka: beh sarà 10 volte Legnano!
Io: non per quello. Per l’ambiente, per i romani, per i tramonti. A Roma ci sono dei tramonti particolari ma qui sto benissimo. Quando sono arrivata ho provato una sensazione strana. Mi sono sentita a casa. Credevo che sarebbe stata durissima, che avrei odiato questo posto e dopo la maturità sarei rientrata. Invece appena sono scesa dalla macchina ho respirato profondamente ed è stato bellissimo!!!!!!!!
Mi bacia.
Ka: ceniamo alla “Vecchia Legnano” ma prima dobbiamo passare in un posto!
Io: ok. Pizzaaaaaaaaaaa!!!
Ka: ancora??, tesoro mio l’hai mangiata ieri cosi rischi di odiarla!!
Io: scherzi??, io l’adoro. Potrei mangiarla ad ogni pranzo e ad ogni cena. Se mi svegliassi in piena notte con una pizza la mangerei!!
Ride e mi abbraccia poi riprende la mia mano e riprendiamo a camminare.
Io: dove andiamo??
Ka: dai miei zii. I miei prima di scendere a Castellammare mi hanno detto di passare da loro ogni giorno, per farmi vedere. È la prima volta che vado!!!!!
Sorride.
Io: i tuoi sono partiti da 4 giorni e tu vai solo ora??
Annuisce sorridendo.
Io: potevi aspettare ancora tanto tra poche ore passano a prenderti per partire!!
Rido.
Ka: prendimi in giro, ero impegnatissimo!
Io: a fare??
Ka: a conquistarti!
io: ti adoroooo!!!!
Lo bacio. Ci fermiamo davanti ad una villetta. Ha un cancello basso. Mi arriva al petto. Ka ci poggia le mani sopra e poi muove all’indietro la mano destra. Tira il gancio e lo spalanca. Noto un bambino di spalle. Sta giocando con un camioncino. Ci sale sopra e prova ad usarlo come uno skateboard.
Mezzo secondo e ci cade sopra. Scattiamo li. Piange a dirotto.
Ci inginocchiamo e lo tiriamo su.
Ka: Gabry!!
Piange.
È bellissimo. Ha i capelli e gli occhi neri. È magrissimo.
Ha 3, 4 anni al massimo. Con qualche carezza gli asciugo le lacrime.
Si è sbucciato le mani.
Io: piccolo, dobbiamo mettere il disinfettante. Prendilo in braccio!!
Lo fa.
Ci alziamo.
La porta è accostata. Entriamo.
Ka: zia!
La zia di Ka accorre, sente il suo bambino piangere.
ziaKa: che succede?, ciao!
Ka: è caduto dal camion!!!!
ziaKa: vado a prendere il disinfettante!!
Ci sediamo sul divano. Ritorna pochi secondi dopo. Lo disinfetta mentre lui resta sulle gambe del cugino. Con tante parole dolci smette di piangere.
Ka: zia lei è Antonella!!
Le porgo la mano.
Io: piacere!!!
ziaKa: finalmente ti conosco!!!
La guardo.
ziaKa: ti ho vista in foto!
Io: dove??
ziaKa: sul cellulare di Carmine, ha la tua foto per sfondo!!
Ka: ziaaaa!!!
La riprende tutto rosso, lei ride. Suonano alla porta. La zia di Ka corre ad aprire. Nel frattempo io e Ka parliamo con il suo cuginetto.
Gabri: siete fidanzati!!!
Ka annuisce.
Gabri: sei bella!!!
Io: grazie!!!
Gli sorrido e gli accarezzo il viso.
Gabri: quando divento grande ti fidanzi con me?????
Gli sorrido.
Ka: Gabri, non rubarmi la fidanzata!!!
Gabri: ama me!!
Ridiamo e ci raggiunge la zia con un uomo.
Io: sera!!!
Ka: ciao zio!!!
Gli porgo la mano.
Io: piacere, Antonella!!
zioKa: piacere mio. Carmine!!!
Io: parla con te!!
Mi risiedo.
Ridono.
Ka: veramente no. Carmine è il suo nome!!!
Io: ahh, mi scusi!!!!!!
zioKa: alla fine ce l’hai fatta a conquistarla eh??
Io: ma anche lei mi conosce!!!!!
Annuisce.
zioKa: beh è la prima volta che mio nipote prova qualcosa per una ragazza, solitamente le usa e basta!!!
Ka: non la sto usando. Lei è importante!!!!
Gabri: poi si fidanza con me quando sono grande!!!
Ka: la vuoi davvero???
Annuisce il bimbo.
Gabri: è bella tanto!
Ka: lo so!!!
Ridono e si abbracciano poi salutiamo e andiamo a cena.
Commentate??
-23-
Le vacanze di Natale sono un ricordo. Siamo di nuovo a Milano. Oggi i prof consegnano le pagelle, del primo quadrimestre, ai genitori.
L’hanno già spedita alla Bocconi e ieri ho fatto un test. Valuteranno entrambi e poi mi faranno sapere se sarò ammessa.
Domani mi informeranno.
Io e Ka stiamo insieme da un mese ed una settimana. È il 20 gennaio.
Accompagno mia mamma ai colloqui, proprio come i Finley accompagnano le loro madri.
I miei sospettano che il mio rapporto con Ka sia cambiato ma finché non confermo non possono dir nulla.
Non voglio ancora farlo. Mi bastano già le continue prediche perché io e Ka siamo amici. Non immagino se gli dicessi che siamo una coppia.
Stiamo in coda dal prof di fisica. È il nostro coordinatore. Ci consegnerà lui le pagelle poi passeremo da ogni membro della commissione.
È il mio turno. Entro con mamma. Ka mi fa l’occhiolino. Crede in me.
Il prof si alza e le stringe la mano.
Prof: prego, accomodatevi!!!!
Porge la pagella a mamma.
La apre.
Sono un po’ preoccupata per inglese. Sono stata interrogata solo una volta e ho saltato il compito in classe perché avevo l’influenza. L’interrogazione non andò benissimo. Al massimo ho raggiunto il 5. Non avevo studiato per niente per quell’interrogazione. Risale ai primi giorni di scuola e il giorno prima ho passato l’intero pomeriggio e la serata con Matteo.
Mamma lascia scorrere lo sguardo sui voti di ogni materia. La vedo strana. Richiude la pagella e mi guarda.
Non capisco. Me la passa.
La apro mentre il prof le passa la penna per confermare il ritiro.
Sgrano gli occhi. Ho 10 in ogni materia. Inglese compreso ed anche latino dove non ho mai preso più di 8.
Qui c’è qualcosa sotto, a me non sfugge nulla.
Il professore mi fa i complimenti. Lo ringrazio, stringe la mano a mamma ed usciamo.
Questi voti mi preoccupano.
Ka: cos’hai??
Mamma: è un po’ sconvolta ed incredula. È da sempre molto insicura. Ha 10 in ogni materia!!!
MammaKa: bravissima, aiuta un po’ questo zuccone!!
Dà uno schiaffetto sulla nuca a Ka.
Accenno un sorriso e mi metto in coda con mamma per parlare con la prof di lettere.
24 ore dopo ricevo la risposta della Bocconi. Ammessa con borsa di studio. Scommetto che i voti in pagella sono stati determinanti.
Sono contenta ma allo stesso tempo preoccupata. Non so da dove saltino fuori quei voti. Sì mi sono sempre impegnata, sì ho continuato a studiare ma è tutto troppo strano.
Con una cena festeggio l’ammissione. Genitori, zii, Serena, Ka e gli altri 3 Finley.
È il giorno di San Valentino.
So già che mi aspetta un San Valentino speciale. Ka mi ha convinto a direi i miei che stasera avrei dormito a casa di Viola, una nostra compagna di classe che accettato di farmi da alibi cosi da poter dormire con Ka.
Mi porta a cena sui navigli e poi passiamo la notte in un hotel. Una notte dolce, profonda, romantica e davvero speciale.
Marzo è cominciato.
Domani si parte per la gita. 5 giorni in Sicilia. I prof hanno preso l’hotel a Palermo. Si parte in aereo. L’appuntamento è davanti al Galilei alle 9. Raggiungeremo Linate in pullman.
Ka è ad Arconate, a casa Mantegazza.
Il chitarrista si appoggia, con una spalla, all’arca della porta. Bussa.
Ste: we, Ruggiè, entra!!!
Ka: come sei preciso nel far la valigia!!
Ride e si siede sul letto a gambe aperte.
Ste: sei venuto a prendermi in giro?????
Ka: no!
Ste: che vuoi?
Ka: sono qui per chiederti una cosa, no anzi per chiederti un favore. Siediti!!!
Ste: siediti?, mi devo preoccupare. Di sicuro mi stai per chiedere un favorone visto che mi permetti di sedermi!
Ka: è una cosa seria!
Ste: ti ascolto!
Stefano prende posto.
Ka: questo è il primo vero viaggio con Anto. Voglio passare molto tempo insieme a lei!
Ste: ed io che c’entro?
Ka: centri, posso stare con lei 5 giorni. 5 giorni 24 ore su 24. Ti chiedo di stare in camera con me per i professori e quando vanno a dormire tu esci ed Anto entra cosi possiamo dormire insieme per 4 sere di fila. Ti prego!!!
Ste: ti prego?, sei proprio innamorato pazzo. Brò, io te lo farei pure il favore ma dopo dove vado?, e se mi beccano i prof che gli dico?. Finiamo nei casini in tre. Qui ci sono i prof di altre scuole. Su di loro NON abbiamo nessuna autorità!
Ka: no, ho pensato a tutto. Prendiamo una camera per due come Anto ed Eleonora. Quando i prof vanno a dormire faremo lo scambio. Tu prendi il posto di Anto e tu il suo!
Ste: in camera con Ele?, no non posso. Quella mi odia!
Ka: perché no?, hai detto che ti piace tanto e allora che aspetti?, ci facciamo un favore a vicenda. E comunque fidati, non ti odia!!!!
Ste: Ka non posso capito?, tu ci tieni troppo ad Anto. Loro sono amiche. non voglio far danni. È la tua prima vera storia seria. State insieme da quasi 3 mesi!
Ka: Non farai danni, li fai se ci giochi come fai sempre con tutte ma se siete onesti non ci saranno problemi!
Ste: non lo so!!!!!!!!!!!!!
Ka: lo sai. Sta a te, vuoi essere sincero o no?
Ste: voglio essere sincero e vorrei anche avere quello che tu hai con Anto!
Ka: e allora è l’occasione giusta. Sfruttala!
Ste: ok, proviamo!!!!!!
Ka: grande, dai scendiamo che c’ho voglia di pane e nutella!!!!!
Ste: pure io. Però ti sei creato un piano perfetto studiato nei minimi dettagli!
Ka: ovviamente, ho cominciato ad idearlo il giorno che c’hanno detto della gita e l’ho portato a termine questa mattina. Arrenditi io sono la mente e voi il braccio!
Entrano in cucina. Prendono il pane, la nutella e un coltello.
Ste: ti ci sono voluti venti giorni per un piano del genere??
Ka: guarda che è un piano in varie fasi con versione b e c ed è strutturato nei minimi dettagli per evitare sorprese!
Ste: se lo dici tu!!!
Ridono e si preparano due panini.
Ed eccoci davanti scuola in attesa del pullman che ci porterà all’aeroporto. Siamo in semicerchio con i trolley in mezzo. Carmine è dietro di me con una mano mi abbraccia in vita e con l’altra mangia una merendina, per la fretta stamattina non ha fatto colazione come al solito. Tengo la testa poggiata sul suo petto in attesa di essere chiamata. Ka finisce la merendina, mi fa l’occhiolino e si piega in avanti per infilare la carta nella tasca esterna dello zaino di Stefano.
Io: Ka!!
Rido ma mi ristringe a se e mi fa l’occhiolino ma il prof Leone, quello di lettere, mi chiama.
Prof: Aleotti!!
io: presente!!!
Il prof continua a fare l’appello.
Io: se Ste ti scopre?
Ka: non è la prima volta che lo faccio!!!
Io: ma era sporca di cioccolata!!
Ka: se fosse stata pulita non gliel’avrei messa, il divertente è proprio quello. Quando infilerà la mano nella tasta si sporcherà!
Ride.
Prof: Ruggiero!!!!
Ka: sono qui!!!!
Io: te la farà pagare!!!!!
Ka: so difendermi!!!!
Ridiamo.
Finalmente arriva il pullman e i prof ci fanno caricare le valige. Da perfetto gentiluomo Carmine sistema la mia accanto alla sua poi mi prende per mano e ci avviamo per salire sul pullman. Noto Stefano particolarmente attaccato ad Eleonora, non l’ho mai visto cosi con lei. È imbarazzata ma le piace, tanto.
Si avvicina Matteo per mettersi in coda e salire in pullman.
Matteo: mi raccomando, voi due sempre mano nella mano. Non vi lasciate mai, non si sa mai doveste perdervi!!!
Io: pensa per te. Sai parlare solo quando NON devi!!!
Mi guarda male e sale sul pullman. Pedro si volta, mi guarda.
Pedro: quello ci sta ancora sotto. Comunque Anto, giorno dopo giorno mi dimostri che non ti fai passare la mosca sotto al naso!!!
Ka: la prossima volta ci parlo io!!!
Io: lascialo perdere, che ci importa??. E’ tempo perso. Dedicalo a me!!
Mi fa l’occhiolino.
Nel giro di pochi minuti prendiamo posto e partiamo per l’aeroporto. Una volta li le varie procedure di imbarco e poi ci avviamo all’aereo. Sono letteralmente e completamente terrorizzata, ho preso l’aereo diverse volte ma mi fa sempre paura. Tanta paura. Anche Ka è terrorizzato ma chiacchierando e scambiandoci effusioni riusciamo a distrarci. Il momento più brutto, come sempre, per me è il decollo.
Amo follemente l’atterraggio quel momento imparagonabile quando l’aereo fa rotta verso l’asfalto e più veloce della luce le ruote baciano la terra e sfrecciano creando scintille. Ispiro profondamente in quei momenti e mi tranquillizzo, è difficile per me stare sospesa tra le nuvole. Fortunatamente il viaggio è stato brevissimo. Scendo dall’aereo saltellando e riprendendo colore. Stefano ed Eleonora hanno chiacchierato ininterrottamente per tutto il volo. Sono sconvolta, il Mante che non ha ancora allungato le mani.
Ad attenderci fuori dall’aeroporto un pullman, carichiamo i bagagli e andiamo in hotel per rinfrescarci e lasciare tutto. I prof decidono di far stare solo due persone per stanza, per controllarci meglio. Vedo Ka alzare il mento verso Stefano per fargli vedere i prof, non capisco. Stefano ci lascia seduti alle poltrone e si dirige dai prof. Parlano qualche secondo e poi torna da noi.
prof: allora ragazzi, due alla volta vi avvicinate. Segniamo i nomi e vi diamo la chiave della stanza!!!!!!
Ka: ragazze, prendetevi la stanza subito dopo di noi cosi siamo vicinissimi!!!
Esclama sottovoce Ka.
Annuisco, vanno dai prof e una volta segnati i nomi prendono la chiave subito.
Ci facciamo spazio io ed Eleonora. Segnano i nostri nomi e ci danno la chiave.
È fatta, siamo sullo stesso piano. Stanza 542 Ka e Ste. 541 io ed Eleonora, 543 Pedro e Danilo. Saliamo in ascensore tutti e 6.
Ka: Ele, ti chiedo un piacere enorme, se non puoi farlo per me fallo per la tua amica!!!!
Ele: dimmi tutto!
Ka: ho chiesto a mio fratello di stare in camera insieme per un motivo. Stiamo in gita per 5 giorni e 4 notti. Io, in queste quattro notti vorrei dormire con Anto, è un’occasione unica e vorrei che questa gita fosse indimenticabile per noi. Siamo da quasi 3 mesi!
Eleonora mi guarda.
Ele: per me non c’è problema ma come ci organizziamo?.
Ka: ufficialmente le camere sono quelle che abbiamo detto ai prof ma stanotte e per tutte le altre notti quando vanno a dormire facciamo il cambio. Anto viene da me e Ste da te, ci stai?
Ele: assolutamente si ma se salto addosso al tuo amico bassista. E’ una tua responsabilità!
Ka ride e Stefano la guarda piacevolmente sorpreso.
Io sono esterrefatta non mi aspettavo una frase del genere da lei, fantastico.
Ka: se lo fai ti faccio un monumento con le mie mani!
Le risponde sorridente Ka.
Ele: a forma di chitarra?
Chiede lei.
Ka: a tua scelta amica mia!
Ele: a forma di chitarra!
Esclama convinta lei, si stringono la mano. Ecco è il momento. Conosco la mia amica e so che adesso ha bisogno di me.
Io: ey, fermi, state facendo tutto voi, forse dovremmo sentire il parere di Ste visto che è il diretto interessato!!
Pedro e Danilo ridono di gusto.
Stefano sorride da gran figo e si passa una mano tra i capelli.
Ste: non ti approfittare di me, sono sensibile al tuo fascino!!!!!
Faccio l’occhiolino al chitarrista e l’ascensore si apre.
È il nostro piano. Usciamo trascinandoci i trolley e ci dividiamo per rinfrescarci nelle rispettive camere.
Stanza 541.
io: sei stata geniale!
Ele: non ti sono sembrata troppo sfacciata??
io: ma no assolutamente no, anzi, mi hai stupita devo ammetterlo. Continua cosi che lo stendi!
Ele: esagerata!
io: fidati, non saltargli addosso sono troppo giovane per diventare zia!
Ride.
Ele: Idem!
io: dai ti lascio il bagno per prima, rapida che abbiamo solamente un quarto d’ora!
Ele: sarò un fulmine!!!!!!
Io: seh le ultime parole famose!
Si chiude in bagno ed esce 12 minuti dopo.
io: Ele, mi hai lasciato solo 3 minuti??
Ele: non stare a lamentarti, sbrigati!!!
Io: tre minuti non ho neanche il tempo di entrare!
Ele: ma si vai tranquilla, rinfrescati, vai in bagno, ripassati il trucco e fine!!!
Stanza 542.
Ka: evviva, ce l’ho fatta. Quattro notti tutte per noi!
Ste: mi devi un favore!!
Commenta il bassista.
Ka: ti faccio dormire con una dolcissima e carinissima diciottenne, ringrazia!!!!!!!!!!
Ste: grazie brò!!!
Ka: prego!
Ste: dai andiamo, i 15 minuti sono passati!
E’ per il primo giro guidato a Palermo. Pranzo al ristorante e rientriamo verso le 17. I professori decidono di lasciarci liberi fino alle 20 cioè fino all’ora di cena quando dovremo uscire per andare al ristorante. Entro nella stanza che divido con Eleonora per fare al volo una doccia, c’è stato il viaggio e abbiamo camminato molto, ne ho bisogno.
Rapidamente mi lavo. Indosso un completo intimo, un paio di jeans ed una felpa.
Metterò qualcosa di carino per la cena, più tardi. Mi asciugo i capelli e dopo averli pettinati metto un paio di all stars grigie basse abbinate alla felpa ed esco dalla stanza per andare da Ka. Eleonora è al bar con Stefano. Arrivo davanti alla stanza di Ka e noto qualcosa di strano, molto strano. La porta è semi aperta ma si vede tutto perché di fronte a letto c’è uno specchio su cui si riflette ogni cosa. Mi nascondo davanti all’arco della porta, dal lato in cui è attaccata al muro e osservo la scena proiettata nello specchio.
E’ con Pedro e con Danilo.
Pedro: hai parlato con lei????
Ka: no, perché??
Pedro: appena rientriamo cominciano le prove d’ammissione!!!!
Ka: lo so!!!!
Dani: che le dirai quando anziché fare i test sarai con noi in sala prove??, e che può fare lo stesso tanto il 100 è già suo???
Ka: ancora non lo so!!!
Pedro: farai meglio a pensarci e in fretta. Lei è di un’onestà imbarazzante e adesso è una raccomandata. Avrebbe preso voti altissimi, a priori, in pagella ma grazie ad una tua parola ha avuto il massimo in tutto. Anche in inglese dove forse non meritava neanche la sufficienza, per questo primo quadrimestre. Dille tutto. Se lo scopre ti castra mentre se la informi può passartela in cavalleria!!
Ka: non è per niente facile dirle una cosa del genere!!
Dani: perché?
Ka: perché??, perché poi in automatico mi chiederà perché fanno tutto quello che gli dico. Proprio come vigili urbani, carabinieri, poliziotti e tutti i cittadini di Legnano!!
Pedro: guarda che ha già notato che hai tutti in pugno, dal giorno in cui è arrivata. Ti ha chiesto più volte di svelarglielo e ha provato a scoprirlo!!
Ka: non posso Pè, non posso. Avrei dovuto farlo subito. Ora è tardi. S’arrabbierebbe troppo. Poteva passarmela in cavalleria se l’avessi informata subito. Ok, ho imbrogliato. L’ho raccomandata e i voti che hanno mandato alla Bocconi sono finti. Però non mi sento colpevole. So che avrebbe potuto prendere 10 in ogni materia solo se non le girassi intorno. Di questo mi sento colpevole di aver inciso sul suo impegno e sul suo rendimento ma non mi sento colpevole per averla aiutata. Sicuramente se avesse avuto la pagella che meritava sarebbe stata ammessa ma niente borsa di studio!!!!
Dani: confessale tutto, non puoi tenerle nascosta una cosa del genere!!
Ka: devo Dà, devo!!!!!!
Respiro, cerco di ricominciare a respirare ma credo che al momento l’aria non arriva correttamente dai polmoni al naso. Sono arrabbiatissima, no anzi, sono proprio i******a. Mi allontano senza far rumore e mi poggio al muro. Lentamente ritorno a respirare normalmente ma inevitabilmente arrivano le lacrime, cerco di sfogarmi cosi. Corro, fuori dall’hotel. Non posso perdonargli una cosa del genere.
Cammino per le strade di Palermo. Non ho nulla con me, meno di zero. Non ho ne la giacca ne la borsa. Ho solo il cellulare nella tasca posteriore. Lo afferro per spostarlo nella tasca davanti. Cammino senza una meta anche per non conosco questa città, sono stata in vacanza a Catania anni fa ma a Palermo è la prima volta.
Il tempo passa e non so dove sono finita. Mi sono allontanata tantissimo dall’hotel. Ho freddo e sta facendo buio. Mi asciugo le lacrime che non accennano a diminuire. Mi sta chiamando, lascio squillare il telefono senza agire.
Non rispondo ne rifiuto. Giro il telefono e alzo la cover posteriore. Ci sono venti euro, li ho messi ieri sera prima di andare a dormire, lo faccio sempre, tengo sempre qualche soldo infilato nel telefono per le emergenze. Li prendo e li metto in tasca poi sistemo il telefono e mi dirigo in una pizzeria al taglio.
Ho fame e sete ma soprattutto freddo, mi riparerò li. Non voglio tornare in hotel lo incontrerei e non ho ne la forza ne la voglia di guardarlo in faccia. Gliela spaccherei quella faccia. Passo il dorso della mano sugl’occhi e dopo un respiro profondo entro in pizzeria.
Io: sera!!!!
pizzaiolo: ciao, dimmi tutto!!!
Io: vorrei un pezzo con il prosciutto cotto!
pizz: certo…va bene?
Io: un pochino meno!!!!!
pizz: così?
io: si, grazie!
pizz: perfetto, da bere?
io: thè alla pesca, grazie!
Si volta e tira fuori un brik di thè alla pesca dal frigo. Da una specie di porta penne una cannuccia e me la poggia sul bancone.
pizz: mangi qui???
io: si, grazie. Devo pagare subito?
pizz: no, tranquilla puoi pagare anche quando finisci!
io: grazie!
Avvolge intorno alla pizza un po’ di carta e me la passa. L’afferro con una mano, con l’altra prendo il brik e mi siedo su uno sgabello. Poggio il brik sul tavolo ed avvicino la cannuccia alla bocca per spezzare l’involucro con i denti.
Libero la cannuccia dalla carta e la infilo nel brik. Bevo un sorso, della mia bibita fresca preferita, e poi comincio a mangiare la pizza.
Non c’è quasi nessuno infatti a servire c’è solo un ragazzo. E’ giovanissimo, avrà massimo 20 anni. Mangio tra le lacrime che rendono salata questa pizza. Il ragazzo si accorge del mio stato emotivo e lascia il bancone per raggiungermi.
pizz: va tutto bene?
Mando giù il boccone.
io: come?
pizz: va tutto bene?
io: si!
pizz: sicura?, piangi non è che ti senti male?
io: no, sto bene!
pizz: posso domandarti perché piangi?
Do un altro morso alla pizza poi mi guardo intorno ma alla fine mi arrendo e gli racconto tutto. Mi passa un fazzolettino dopo averlo tirato fuori dal minidistributore sul tavolo.
io: grazie!
Tampono le lacrime.
pizz: mi dispiace!!
io: a me no, sono talmente arrabbiata che dire semplicemente mi dispiace non renderebbe giustizia a come mi sento. Sarebbe bello se mi dispiacesse soltanto, a quest’ora non starei cosi male. E’ il mio primo amore e mi ha mentito, raggirata!!!
pizz: che ne dici di chiamare i tuoi professori?, cosi qualcuno viene a prenderti. Ti staranno cercando. È buio e fa freddo!
io: no!!
Rispondo seria.
pizz: perché??, ti sospenderanno a vita!!!
io: non mi importa e poi ormai sono stata ammessa all’università. Non posso tornare in hotel, c’è lui. Non voglio vederlo!!!
Pizz: devi tornarci, che vuoi fare?, passare la notte in giro per Palermo?. E’ escluso!
io: me la caverò!!!!
pizz: ma tu sei pazza. Sei una ragazzina sola in una città che non conosci e fuori si gela!!!!
io: guarda che ho 18 anni compiuti e poi preferisco affrontare il freddo e una città che non conosco che i suoi occhi. Lo prendo a calci se lo vedo!!!!!!
pizz: perché?, perché devi finire nei guai per colpa sua?. Chi ci perde è lui, già ha le tue lacrime. Non dargli anche tutto il resto. Ti ha mentito, ti ha raggirata. Ok ma la scuola vale di più. È la tua vita, è la base per il tuo futuro!!!!!
Gli racconto rapidamente tutto.
Io: quindi ho già il 100 assicurato!!!!!!
pizz: lo so, so cosa vuol dire!
io: lo dici solo per consolarmi!!!!!
Mando giù l’ultimo boccone e appallottolo la carta per poi poggiarla sul tavolo.
pizz: no ti sbagli. E’ un’esperienza diversa ma comunque difficile e dura da dimenticare. Ho passato un anno e mezzo con il mio primo amore. Lei è la ragazza perfetta, siamo cresciuti insieme. Prima di innamorarci eravamo grandissimi amici, sai, lei vive sul mio stesso pianerottolo. Per quanto indietro, con la mente, posso andare lei c’è sempre stata. Esiste un solo singolo istante in cui avrei voluto non vederla. È stato quando, entrando in casa sua, l’ho trovata mentre baciava il mio migliore amico. È stato un colpo cosi duro che non puoi immaginare. Mi ha segnato e me lo ricorderò tutta la vita. Ho perso lui e ho perso lei. Adesso sono solo e sono passato dall’essere uno studente al quarto anno delle superiori con un grande amico su cui poter contare e la ragazza che amavo da sempre tutta per me e adesso ho in mano un pugno di mosche. Lei ha scelto lui e mi ha lasciato e non ho più neanche la scuola. Lavoro da 2 anni!
pizz: i primi giorni senza lei sono stati insopportabili. Sai, noi eravamo compagni di classe. Tutti e tre. Li vedevo ogni mattina scambiarsi effusioni sotto i miei occhi senza pietà e cosi preso dalla disperazione ho preso l’estintore e l’ho azionato contro il mio ex amico e poi l’ho spinto giù dalle scale. Mi hanno espulso, fortunatamente non mi ha denunciato. Sapeva che il mio gesto era una sua responsabilità. Non commettere il mio errore. Ho perso tutto, mio padre non me l’ha perdonata e non mi ha permesso neanche di iscrivermi ad un'altra scuola. Non ho voluto dire il perché l’ho fatto e sono finito qui. Mi ha detto che non merito la scuola e che di certo non potevo fare il nullafacente ma dovevo guadagnarmi da vivere. Adesso mi fa pagare l’affitto della mia stanza. Lavoro qui da mezzogiorno alle 8 di sera e la mattina dalle 5.30 alle 11.30 lavoro al bar dall’altra parte della strada. Io abito in questo palazzo, al quarto piano. Come vedi c’è di peggio!
io: scusa, mi dispiace!
pizz:non preoccuparti!
io: come ti chiami?
pizz: mi chiamo Massimo ma per tutti sono Max!
Gli porgo la mano.
Io: io sono Antonella, piacere!!!
Max: piacere mio!!!!!!
io: le fai tu le pizze?
Max: eh si!!!
Io: complimenti è fra le migliori che ho mangiato. Sono un’intenditrice!
Max: davvero?
io: si, è il mio piatto preferito. Non so ne resistere ne rinunciare alla pizza, sono capace di mangiarla anche di notte. La mangio spessissimo durante la settimana ed ovviamente ogni sabato sera ma non c’è bisogno che te lo dica, lo vedi sui miei fianchi. Sono un dirigibile!
Ride.
Max: non è vero, stai benissimo e non lo dico perché faccio il pizzaiolo ma perché è la verità. Lo dico da ragazzo che incontra una bella ragazza e le fa un complimento!!
io: Ti ringrazio!!!
Sorrido e di conseguenza lo fa anche lui. Distende le sue labbra carnose mostrando i suoi denti. Inevitabilmente sorridono anche i suoi occhi, verdi.
Max: scommetto che quella con il prosciutto cotto è la tua preferita!
io: scommessa vinta!!!
Max: facciamo una cosa, te ne prendo un altro pezzo cosi hai cenato. Offro io e poi ti riporto in hotel in motorino!
io: te l’ho detto. Non voglio andarci!!!!!!
Max: vai li e ti scusi con i prof e in privato gli spieghi quello che è successo poi chiami i tuoi e ti fai venire a prendere cosi ti prendi un po’ di tempo per te e smaltisci la rabbia ma devi anche prepararti al fatto che sei costretta ad averlo nella tua vita visto che è un tuo compagno di classe!
io: e di banco!!
Max: altro buon motivo per affrontare la cosa!
Mi sorride e va al bancone. Ritorna poco dopo con un altro pezzo al prosciutto cotto per me e uno con le patate per lui.
io: grazie!!!
Mangiamo chiacchierando poi va rapidamente a cambiarsi. Ricompare poco dopo con una giacca ed una felpa tra le mani. Mi sorride e si affaccia all’arco della cucina dietro il bancone.
Max: Carmine?, mi sostituisci per favore?, accompagno una cenerentola testarda!!!!!!!!!!
Carmine?, il suo collega si chiama Carmine. Riprendo a piangere mentre lui mi raggiunge.
Max: ey, su devi farti forza!
Io: come si chiama il tuo collega?
Max: Carmine!!!
io: come il mio ragazzo…o meglio ex ragazzo. Io lo lascio!!!!
Max: scusa, scusa io non immaginavo ma pensaci bene!!!!
io: non preoccuparti!
Max: tieni!!
Mi allunga una felpa blu.
io: perché?
Max: perché è buio e fa freddissimo. Ok che arrivi da Milano e li le temperature sono più rigide ma anche qui non si scherza. Mettila!
io: grazie, di tutto!
Max: vieni qui!!!
Mi avvolge tra le sue braccia. Ci voleva, si ci voleva. Spesso è meglio un abbraccio muto ad una serie di belle parole inutili e prive di senso. Inaspettato questo gesto soprattutto perché ho appena conosciuto questo ragazzo. Si lo so, non dovrei fidarmi ma i suoi occhi sono chiari e sinceri. Non mi farà male. Infilo la sua felpa, lui la giacca ed insieme usciamo dalla pizzeria. Eleonora mi ha chiamata più volte ma non ho risposto, sicuramente mi avrebbe passato Ka, non volevo rischiare. Aveva ragione Max, fa freddissimo. Pochi passi e ci fermiamo, c’è il suo motorino. Apre la sella e tira fuori due caschi. Uno lo passa a me, l’altro lo indossa lui.
Max: pronta??
io: si!
Max: chiudi bene la felpa, in motorino farà più freddo!!!!
io: ok, grazie!!!
Tiro su la lampo ma non cambia molto la felpa mi va grande. Sale e fa scendere lo scooter dai cavalletti. Si siede bene e mi fa segno di sedermi dietro di lui.
Max: stringimi!!
Mi avvicino. Mi attacco a lui e avvolgo le mie braccia intorno al suo corpo.
Io: scusa ma ho da sempre paura di andare sui motorini!
Max: non preoccuparti ma tieniti forte!
io: ok!
Max: vado!!!
Mette in moto e partiamo. I capelli volano sotto il casco, si gela. Si ferma poco dopo davanti all’entrata dell’hotel e scendiamo.
io: grazie, ti devo un favore!
Max: no, tranquilla. È stato un piacere salvarti. Mi sarebbe dispiaciuto se avresti commesso il mio stesso errore!
io: te lo prometto, non lo farò!
Max: emh…posso chiederti il numero?
Io: come?
Max: cosi mi racconti come affronti la cosa e magari ci scambiamo consigli preziosi, la nostra situazione è simile!
io: già, si certo che puoi chiedermelo!
Scambiati i numeri torna in sella e mette in moto.
Max: notte!
io: buonanotte, grazie di tutto!!!!!
Max: ci sentiamo presto!
io: aspetta!
Max: cosa?
Mi chiede.
io: la felpa!
Max: tienila, cosi abbiamo un motivo per rivederci prima che torni a casa!
Sorrido, gli stampo un bacione sulla guancia e lui mi sorride.
Max: ciao!
io: ciao a te pizzaiolo!!!!!
Sorride e parte ed io entro in hotel pronta ad affrontare i prof. Nella hall c’è Eleonora ad aspettarmi.
Ele: menomale!
Mi corre incontro e mi abbraccia.
Ele: non sai che paura!
io: non preoccuparti è tutto ok!
Ele: ma che fine hai fatto?
io: dovevo andarmene da qui!!!
Ele: perché?, io e i Finley siamo impazziti, non sapevamo dove cercarti e perché non hai risposto alle nostre chiamate?
io: perdonami, avevo bisogno di stare sola!!!
Ele: ma perché cos’è successo?
io: ho, casualmente, sentito Ka parlare con Pedro e Dani. Mi ha raccomandata ai prof. I 10 erano tutti regalati, mi sembravano voti esagerati. Ha fatto tutto lui. Ho preso una borsa di studio alla Bocconi, ingiustamente. Sai quanto conta per me entrare all’università??, beh lui ha imbrogliato. Per me è dura, è una cosa disonesta!!!
Ele: io lo ammazzo!
io: che hanno detto i prof?
Ele: nulla, ti abbiamo coperta. Dobbiamo andare a cena, per fortuna sei arrivata. Ci vogliono qui nella hall tra 15 minuti. Andiamo a prendere le giacche cosi mi racconti nei dettagli questa cosa e dove sei stata!!
Mi trascina in ascensore dove le racconto tutto.
Eleonora è arrabbiata ma infondo se l’aspettava da Ka. Forse dovrei ascoltare il suo consiglio ed affrontarlo. Non voglio farlo, in realtà, sono ancora troppo arrabbiata. Potrei dire o fare qualcosa di cui potrei pentirmi. Il ticchettio dell’ascensore ci avvisa, siamo arrivate. Le porte si spalancano e andiamo nella nostra stanza. Seduti ad aspettarci i Finley. Carmine scatta e mi raggiunge, non lo merita. Metto le mani avanti e lo blocco.
io: no, non toccarmi, non dopo quello che hai fatto!!
Ka: cosa ho fatto?, ma che sta succedendo?, sei sparita per ore, non hai risposto alle mie chiamate ed ora torni e mi accusi?
io: si, perché mi hai fatto una cosa cosi brutta, perché???. Sei disonesto!!!!
Ka: ti giuro non ti ho fatto nulla!!!!
Interviene Eleonora puntandogli un dito.
Ele: non fare il santarello, come hai potuto?. Sai come la pensa!!
Ka: ma di che state parlando??, Anto io non ho fatto nulla!!!!!!!
Ste: mi spiegate??
Ka: non lo so brò. Anto, parla!!
Ispiro profondamente, averlo a pochi centimetri da me fa aumentare la rabbia.
Io: dopo la doccia sono venuta a cercarti. Ho sentito quello che hai detto a Pedro e Dani!!!
Ka: c***o!!!
Ste: che si sono detti???
Ele: Anto sa tutto, della raccomandazione e dei 10 regalati, della finta pagella che è arrivata alla Bocconi!!
Ste: t’ammazza. Sappilo!!!
Ka: io l’ho fatto per te!!
io: non dovevi!!
Ka: stare con me significa dover affrontare problemi ed ostacoli. Ci tenevo che non perdessi la tua occasione!!
Io: si ma non dovevi. Non cosi almeno!!!
Dani: noi te l’avevamo detto. Una cosa del genere non poteva restar nascosta a lungo!!!
Allarga le braccia pronto a stringermi ma lo allontano, di nuovo.
io: no Ka, no. Non te la perdono. Sei stato disonesto, mi hai raccomandata. Mi hai coinvolto nel tuo assurdo segreto sapendo che ne sono all’oscuro. Perché non me l’hai chiesto??
Ka: sapevo che avresti detto “no”!
Io: ovviamente. Io volevo conquistarmela la Bocconi, con le mie forze. Non imbrogliando. Ora so che senza la tua raccomandazione sarei rimasta fuori. Beh meglio fuori che con l’inganno. Mi cacceranno, subito. Si accorgeranno che non so al livello che credono!!
Ka: ma ti sbagli. Tu la meriti. La meriti tantissimo. Se non hai quei in pagella è per colpa mia. Con uno come me accanto è ovvio che non puoi prendere il massimo!
Io: ma che stai dicendo??!. Prima che mi raccomandassi avevo la stessa media di Roma!!!
Ispiro.
Ka: scusami. Credevo di fare un bel gesto. Di aiutarti. Tu mi hai reso migliore e per dedicarti a me hai sacrificato lo studio. Ci tenevo a farti questo regalo perché hai tirato fuori un Ka migliore. Smettiamola di litigare!!
Io: hai ragione dobbiamo smettere!
Spalanca le braccia.
Ka: facciamo pace!!
Io: no, non intendevo quello!
Ka: cioè?
io: finisce qui!
Ka: come?
io: finisce qui tra me e te. Mi hai mentito, mi hai raggirata, mi hai inconsapevolmente resa disonesta. Qual è il tuo segreto??. Perché hai questo potere con i prof??. Che c’è sotto??. Dei prof non regalano dei 10 ad un’alunna a pochi mesi dalla maturità scientifica. Che stupida sono. E’ inutile chiedertelo. Lo so, me l’hai detto che non mi avresti mai rivelato il tuo segreto. Finisce qui!
Mi stringe a se ma lo allontano in malo modo.
Ka: io ti amo!!
Scivola qualche lacrima dai suoi occhi poi aggiunge.
Ka: ti amo tanto. Volevo dirtelo qui in Sicilia, durante il nostro primo viaggio!!!!!!
io: ti amo anche io ma questa non posso perdonartela. Dovevi dirmelo SUBITO!
Mi stringe più forte, cosi forte da non riuscire a liberarmi.
io: Ka!!!
Mi guarda.
io: ho bisogno di stare sola, potete tornare in camera?. Ho bisogno della mia amica!!!
Sposto le sue braccia e vedo i suoi occhi lucidi. Si avviano alla porta ma qualcuno sta bussando. Aprono loro. E’ il professor Leone.
prof: Calvio, Mantegazza, Pedretti, Ruggiero cosa fate qui????
Dani: due chiacchiere!!!
Risponde rapidamente.
prof: vi abbiamo aspettato per mezz’ora nella hall, dobbiamo andare a cena!!!
Pedro: andiamo!!!!!
prof: Ka tutto bene?
Annuisce il chitarrista.
Prof: su scendiamo!!!!
A passo svelto Pedro, Dani e Ste escono per raggiungere la hall e il prof si avvicina a noi.
Prof: ragazze??, che aspettate??
Ele: si prof, veniamo!!!!!!
io: prof?
Prof: si!!!
io: scusi ma io mi sento male, preferirei non cenare e non uscire!!!
Prof: cosa ti senti?, vuoi che chiamiamo un medico?
Eleonora mi guarda e poi si avvicina al professore. Con poche parole gli descrive la situazione.
prof: resta pure qui. Non c’è problema. Forestieri cosa ti portiamo da mangiare??
Ele: potete portarmi un panino?
prof: certo, ci penso io. Mi raccomando, mi fido di voi.!!
Ele: grazie!!!
Prof: dai Ka!!
Ka: un secondo. Scendi, arrivo!!
Il prof si avvia alla hall. Ka con un colpo di testa fa segno ad Eleonora di lasciarci soli.
Ka: davvero mi lasci?
Annuisco.
Ka: pensaci. Ti prego. Non possiamo dirci “ti amo” per la prima volta e perderci cosi!!
Ispiro.
Io: c’ho pensato. È finita. Se solo fossi stato sincero….!!!!!!!
Adesso è arrabbiato anche lui.
Ka: l’ho fatto per amore. L’ho fatto perché sei stata la prima e l’unica capace di farmi innamorare e tu passi sopra a tutto come uno schiacciasassi. Grazie eh!!!
Esce dalla stanza sbattendo forte la porta.
La situazione è strana e difficile, si forse dovrei credere a Ka , alle sue parole ma non voglio. Ha sbagliato mi ha reso complice del suo segreto e in automatico le sue menzogne si ripercuoteranno sulla mia carriera universitaria. Sono sdraiata sul letto a piangere. Tengo ancora addosso la felpa di Max, non voglio toglierla, ho freddo. Ed è proprio lui ad interromperci con un sms.
>> come ti senti?
>> non benissimo. Grazie.
>> vorrei fare qualcosa per te, possiamo vederci?
>> certo, sono in hotel, il prof mi ha permesso di restare qui visto che sto male ma non posso uscire. Tu puoi venire?
>> si, cinque minuti e sono da te.
>> stanza 541.
Eleonora è arrabbiata ma infondo se l’aspettava da Ka. Forse dovrei ascoltare il suo consiglio ed affrontarlo. Non voglio farlo, in realtà, sono ancora troppo arrabbiata. Potrei dire o fare qualcosa di cui potrei pentirmi. Il ticchettio dell’ascensore ci avvisa, siamo arrivate. Le porte si spalancano e andiamo nella nostra stanza. Seduti ad aspettarci i Finley. Carmine scatta e mi raggiunge, non lo merita. Metto le mani avanti e lo blocco.
io: no, non toccarmi, non dopo quello che hai fatto!!
Ka: cosa ho fatto?, ma che sta succedendo?, sei sparita per ore, non hai risposto alle mie chiamate ed ora torni e mi accusi?
io: si, perché mi hai fatto una cosa cosi brutta, perché???. Sei disonesto!!!!
Ka: ti giuro non ti ho fatto nulla!!!!
Interviene Eleonora puntandogli un dito.
Ele: non fare il santarello, come hai potuto?. Sai come la pensa!!
Ka: ma di che state parlando??, Anto io non ho fatto nulla!!!!!!!
Ste: mi spiegate??
Ka: non lo so brò. Anto, parla!!
Ispiro profondamente, averlo a pochi centimetri da me fa aumentare la rabbia.
Io: dopo la doccia sono venuta a cercarti. Ho sentito quello che hai detto a Pedro e Dani!!!
Ka: c***o!!!
Ste: che si sono detti???
Ele: Anto sa tutto, della raccomandazione e dei 10 regalati, della finta pagella che è arrivata alla Bocconi!!
Ste: t’ammazza. Sappilo!!!
Ka: io l’ho fatto per te!!
io: non dovevi!!
Ka: stare con me significa dover affrontare problemi ed ostacoli. Ci tenevo che non perdessi la tua occasione!!
Io: si ma non dovevi. Non cosi almeno!!!
Dani: noi te l’avevamo detto. Una cosa del genere non poteva restar nascosta a lungo!!!
Allarga le braccia pronto a stringermi ma lo allontano, di nuovo.
io: no Ka, no. Non te la perdono. Sei stato disonesto, mi hai raccomandata. Mi hai coinvolto nel tuo assurdo segreto sapendo che ne sono all’oscuro. Perché non me l’hai chiesto??
Ka: sapevo che avresti detto “no”!
Io: ovviamente. Io volevo conquistarmela la Bocconi, con le mie forze. Non imbrogliando. Ora so che senza la tua raccomandazione sarei rimasta fuori. Beh meglio fuori che con l’inganno. Mi cacceranno, subito. Si accorgeranno che non so al livello che credono!!
Ka: ma ti sbagli. Tu la meriti. La meriti tantissimo. Se non hai quei in pagella è per colpa mia. Con uno come me accanto è ovvio che non puoi prendere il massimo!
Io: ma che stai dicendo??!. Prima che mi raccomandassi avevo la stessa media di Roma!!!
Ispiro.
Ka: scusami. Credevo di fare un bel gesto. Di aiutarti. Tu mi hai reso migliore e per dedicarti a me hai sacrificato lo studio. Ci tenevo a farti questo regalo perché hai tirato fuori un Ka migliore. Smettiamola di litigare!!
Io: hai ragione dobbiamo smettere!
Spalanca le braccia.
Ka: facciamo pace!!
Io: no, non intendevo quello!
Ka: cioè?
io: finisce qui!
Ka: come?
io: finisce qui tra me e te. Mi hai mentito, mi hai raggirata, mi hai inconsapevolmente resa disonesta. Qual è il tuo segreto??. Perché hai questo potere con i prof??. Che c’è sotto??. Dei prof non regalano dei 10 ad un’alunna a pochi mesi dalla maturità scientifica. Che stupida sono. E’ inutile chiedertelo. Lo so, me l’hai detto che non mi avresti mai rivelato il tuo segreto. Finisce qui!
Mi stringe a se ma lo allontano in malo modo.
Ka: io ti amo!!
Scivola qualche lacrima dai suoi occhi poi aggiunge.
Ka: ti amo tanto. Volevo dirtelo qui in Sicilia, durante il nostro primo viaggio!!!!!!
io: ti amo anche io ma questa non posso perdonartela. Dovevi dirmelo SUBITO!
Mi stringe più forte, cosi forte da non riuscire a liberarmi.
io: Ka!!!
Mi guarda.
io: ho bisogno di stare sola, potete tornare in camera?. Ho bisogno della mia amica!!!
Sposto le sue braccia e vedo i suoi occhi lucidi. Si avviano alla porta ma qualcuno sta bussando. Aprono loro. E’ il professor Leone.
prof: Calvio, Mantegazza, Pedretti, Ruggiero cosa fate qui????
Dani: due chiacchiere!!!
Risponde rapidamente.
prof: vi abbiamo aspettato per mezz’ora nella hall, dobbiamo andare a cena!!!
Pedro: andiamo!!!!!
prof: Ka tutto bene?
Annuisce il chitarrista.
Prof: su scendiamo!!!!
A passo svelto Pedro, Dani e Ste escono per raggiungere la hall e il prof si avvicina a noi.
Prof: ragazze??, che aspettate??
Ele: si prof, veniamo!!!!!!
io: prof?
Prof: si!!!
io: scusi ma io mi sento male, preferirei non cenare e non uscire!!!
Prof: cosa ti senti?, vuoi che chiamiamo un medico?
Eleonora mi guarda e poi si avvicina al professore. Con poche parole gli descrive la situazione.
prof: resta pure qui. Non c’è problema. Forestieri cosa ti portiamo da mangiare??
Ele: potete portarmi un panino?
prof: certo, ci penso io. Mi raccomando, mi fido di voi.!!
Ele: grazie!!!
Prof: dai Ka!!
Ka: un secondo. Scendi, arrivo!!
Il prof si avvia alla hall. Ka con un colpo di testa fa segno ad Eleonora di lasciarci soli.
Ka: davvero mi lasci?
Annuisco.
Ka: pensaci. Ti prego. Non possiamo dirci “ti amo” per la prima volta e perderci cosi!!
Ispiro.
Io: c’ho pensato. È finita. Se solo fossi stato sincero….!!!!!!!
Adesso è arrabbiato anche lui.
Ka: l’ho fatto per amore. L’ho fatto perché sei stata la prima e l’unica capace di farmi innamorare e tu passi sopra a tutto come uno schiacciasassi. Grazie eh!!!
Esce dalla stanza sbattendo forte la porta.
La situazione è strana e difficile, si forse dovrei credere a Ka , alle sue parole ma non voglio. Ha sbagliato mi ha reso complice del suo segreto e in automatico le sue menzogne si ripercuoteranno sulla mia carriera universitaria. Sono sdraiata sul letto a piangere. Tengo ancora addosso la felpa di Max, non voglio toglierla, ho freddo. Ed è proprio lui ad interromperci con un sms.
>> come ti senti?
>> non benissimo. Grazie.
>> vorrei fare qualcosa per te, possiamo vederci?
>> certo, sono in hotel, il prof mi ha permesso di restare qui visto che sto male ma non posso uscire. Tu puoi venire?
>> si, cinque minuti e sono da te.
>> stanza 541. http://forum.teamworld.it/forum1743/...l-h-b-v-g.html
Commentate???, questa volta spero di sì. Ho modificato la storia. Finirà prima del previsto. 6 capitoli alla fine. Mi sembra corretto mettere fine ad una storia che chiaramente non vi interessa più. La porto a termine perché non mi piace lasciare le cose a metà. In ogni caso la porto a termine e smetterò di scrivere storie, per lasciar spazio ad altre autrici/autori che scrivono storie più belle ed interessanti delle mie. =)
Cinque minuti dopo Max entra in hotel con il casco in una mano ed una busta nell’altra. Si avvicina al portiere.
Max: sera!
port: sera!
Max: mi chiamo Massimo, sono qui per vedere una ragazza. E’ qui in gita scolastica, è di Milano. È nella stanza 541. Si chiama Antonella Aleotti, posso vederla?
Port: si certo ma deve lasciarmi i suoi documenti!
Max poggia la busta ed il casco a terra, infila una mano nella tasca posteriore dei jeans e tira fuori il portafogli, lo apre e tira fuori la carta di identità.
port: glielo restituisco quando va via!
Max: va benissimo. Posso salire?
port: un secondo, dovrei controllare la busta!
Max la tira sul bancone e fa vedere al portiere cosa contiene. Sorride il portiere e gli indica l’ascensore. Max riafferra casco e busta e si avvia all’ascensore mentre il portiere gli urla alla spalle.
port: quarto piano!
Max: grazie!
Sale rapidamente e bussa alla nostra stanza. Eleonora si alza e corre ad aprire. Resta folgorata, è evidente, dallo specchio vedo tutto. Max è davvero un ragazzo carino. E’ alto, moro, occhi verdi e labbra carnose. Si presentano e poi mi alzo per salutarlo.
Io: ciao, grazie di essere qui!
Max ciao, è un piacere!
Entra, ci sediamo sul letto e mi passa la busta che ha tra le mani poi poggia il casco a terra.
io: ma cosa c’è dentro?
Max: guarda!
Sorride.
Max: scusa se non l’ho incartato ma non ho fatto in tempo!
io: ma mi hai fatto un regalo?
Max: si, lo meriti. Spero di strapparti un sorriso con questo regalo!
Apro la busta e tiro fuori il contenuto. C’è un peluche, è un Dumbo di media grandezza bellissimo, accompagnato da un dolce alle fragole.
io: grazie!!!!
Lo abbraccio mentre lui sorride.
Max: dai mangia il dolcetto, hai preso un’arrabbiatura non indifferente, hai bisogno di zuccheri!!
io: Ele, ne vuoi un po’?
Ele: no grazie, devo ancora cenare. Mangialo, ha ragione lui. Hai bisogno di zuccheri!
Sorrido e mi lancio sul dolce, adoro le fragole.
io: dai Max, almeno tu mangiane un po’!
Sorrido e lo avvicino alle sue labbra.
Max: solo un assaggio!
Annuisco e ne morde un pezzo.
Tra una chiacchiera e l’altra entrano i Finley e il prof Leone con il panino per Eleonora.
Ele: grazie prof, quanto le devo?
prof: nulla, ha pagato Ste!
Ele: ok, poi parlo con lui!
Eleonora. afferra il suo panino e comincia a mangiare.
Max: buonasera!
Max si alza e porge la mano al prof Leone mentre i Finley lo fissano. Ka lo sta studiando.
Max: buonasera, sono Max, un amico di Antonella. Ho saputo che stava male cosi sono passato a salutarla e a portarle un regalo!!!
Carmine si avvicina a Max, anagraficamente è più piccolo di lui ma fisicamente molto più alto e strutturato.
Ka: chi sei tu?
Max: io sono un suo amico e tu, scommetto, sei quello che l’ha presa in giro. Il suo EX!
Ka: lo sai?
Max: non è questo il punto, comunque è tardi e devo tornare a casa domattina attacco alle sei!
Mi raggiunge e dopo un abbraccio esce dalla stanza.
prof: vado a dormire, mi raccomando, non fate tardi!
Il prof ci lascia soli e va nella sua stanza. Lo sguardo di Ka vale più di mille parole, lo conosco.
io: è solo un amico!
Ka: non ho parlato!
io: so interpretare i tuoi sguardi!!!
Ka: comunque pensavo, che strano mi lascia e dopo due ore salta fuori questo tipo!!!!
io: io ti amo lo sai, Max è solo un amico. Puoi credermi!!!!
Ka: tu non l’hai fatto!
io: è diverso. Max è un amico perché non c’è altro termine per descriverlo visto che l’ho conosciuto questo pomeriggio. Lavora nella pizzeria dove mi sono fermata perché avevo fame. E’ più un conoscente che un amico!
Ka: e allora perché stava qua?, se è solo un conoscente!
io: mi ha prestato la felpa perché sono uscita senza giacca e faceva freddo. Mi ha riportata lui in hotel!
Ka: e il peluche?, e il dolcetto?
io: me li ha portati per gentilezza perché stavo male!
Ka: gentilezza!!!!
io: si, io ti amo e non ti tradirò mai!!!
Ka: no mi hai mollato. Non è un tradimento, è un rimpiazzo. Ti sei consolata in fretta!!!!
io: ma che dici?, non posso rimpiazzarti, ti amo troppo. Lasciamo perdere è inutile, ormai sappiamo solo litigare. Io dubito di te tu di me!!!!!!!
Esce dalla stanza seguito dai Finley ed io mi metto a dormire.
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