Buongiorno a tutti, come va? L'ispirazione sembra essersi impossessata del mio corpo, ed ho pensato di iniziare un'altra storia, senza, naturalmente, tralasciare Il regalo più grande, che noto con piacere vi sta piacendo, anche se va arilento... Beh, non voglio dilungarmi troppo con le mie chiacchiere, forse anche inutili, e vi lascio con l'introduzione ed il primo capitolo di questa storia, nata dal niente, all'improvviso, che spero possa appassionarvi.
Buona giornata, buona lettura, un abbraccio, Veronica.
Introduzione:
Ma ieri com'ero, diversa da adesso, mi guardo più intorno e tratteggio i contorni.
Ieri ero meno vera, oggi sono più sincera con me stessa.
Apro gli occhi e rifletto e non faccio le cose di getto. http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Ultima modifica di VeronicaAntonelli; 07-05-2013 alle 12:05Motivo: a
Buongiorno a tutti, buon pranzo, ecco che inizia la storia, dopo un'introduzione presa dalle parole di una canzone, Fatto di canrtone, unico problema, non ricordo il nome del cantante.
Buona giornata, buon pranzo, buona lettura, un abbraccio, Veronica.
Capitolo 01.
Lascio scorrere la vita, bella, brutta, giusta o sbagliata che sia, comunque è la mia.
Queste parole girano e rigirano nella mia testa ininterrottamente, mentre il treno mi sta portando via.
Via dalla mia vecchia vita, via dai miei vecchi amici, dalla mia vecchia scuola, via dalla mia vecchia me, che ho assoluto bisogno di dimenticare.
Attraverso il finestrino consumato da troppi sguardi mi perdo a guardare fuori dal finestrino, sotto ai miei occhi vedo passare di tutto, case, campi, edifici non meglio identificati per colpa della lontananza e della velocità, mentre la vibrazione del mio cellulare, chiuso nella tasca destra del mio giubbotto bianco, mi avverte della ricezione di un nuovo messaggio.
Lo estraggo, lo avvicino alla fioca luce della piccola lampadina appesa al soffitto del treno ed apro il messaggio.
Pedro: Amore, dove sei?
Tra quanto arrivi?
Io ed Omar siamo appena arrivati in stazione, non vediamo l'ora di riabbracciarti!
Hai idea di quanto ci sei mancata, piccolo tesoro?
Pedro ed Omar, insieme ai miei genitori sono le persone più importanti della mia vita, mi hanno appoggiata e sostenuta quando ho deciso di andarmene da Legnano, 3 mesi fa, dopo la fine del liceo, mi hanno ascoltata quando piangevo per la troppa mancanza che avevo di loro e mi hanno di nuovo sostenuta, quando gli ho comunicato che avrei tanto desiderato di tornare a casa, nella mia casa.
Credevo che trasferirmi a Roma, cambiare aria per un pò mi avrebbe fatto bene, invece mi ha sortito l'effetto opposto e contrario, facendomi soffrire il doppio.
Certo, di amici me ne sono fatta, in particolare una, Laura, con la quale ho vissuto per questi 3 mesi, ma la mancanza dei miei fratelli, dei loro 3 amici pazzissimi, che mi hanno vista nascere e da sempre mi hanno considerata parte integrante della loro vita e dei miei genitori è stata più forte, più forte di ogni cosa.
Essendomi ricordata di non aver ancora risposto al messaggio clicco su rispondi e lascio che le dita sfiorino delicate lo schermo del mio nokia, cercando le parole più giuste da scrivergli.
Io: Tato, sono ancora in viaggio, ma non dovrebbe mancare molto all'arrivo!
Avete idea di quanto mi siete mancati voi?
Senza trovare altre parole clicco su invia e lascio che quelle 2, 3 frasi scritte con il cuore arrivino a a destinazione, mentre la voglia di riabbracciare la mia famiglia diventa sempre più intrattenibile.
Io: Signora, mi scusi, sa dirmi quanto manca alla stazione di Milano centrale?
La signora seduta accanto a me mi sorride amabile, guardandomi tenera negli occhi.
Signora: Una mezz'ora, 40 minuti al massimo, non di più!
Sei agitata, non è vero?
Te lo leggo negli occhi!
Comunque piacere, io sono Lorella!
Le sorrido stringendole dolcemente la mano, felice di aver fatto una nuova conoscenza che, già lo so, non rivedrò più, dopo questi minuti che trascorreremo insieme.
Io: Piacere mio signora, ma lo sa che si chiama come la mia mamma?
Io invece sono Elisa!
Ha letto proprio bene nei miei occhi, non sono agitata, molto molto di più!
Torno a casa dopo 4 mesi di lontananza voluta!
Lorella mi sorride, accarezzandomi una guancia, mentre il tepore della sera scende lieve, oscurando quei tiepidi raggi di sole settembrino, che mi tenevano compagnia, oltrepassando lievemente le lenti scure dei miei occhiali.
Lorella: Immagino che ti sarà mancato tutto, i genitori, il fidanzato!
Io: Oh no, il fidanzato no, ancora non ce l'ho, mi sono mancati moltissimo i miei genitori, i miei fratelli ed i loro amici, che sono anche i miei!
Lorella: Ti auguro davvero di ritrovare quella felicità che sembri aver perduto, piccolo tesoro... sono i tuoi occhi a sussurrarmelo!
Lo sai che gli occhi sono lo specchio dell'anima?
Ci sono delle volte nelle quali non serve che parli, perché sono gli occhi a farlo per te! http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Ultima modifica di VeronicaAntonelli; 07-05-2013 alle 12:08
Buon pomeriggio a tutti, grazie per le visite, ce ne sono già 10 con un solo capitolo, ero sicura che questa mia nuova storia vi avrebbe appassionato!
Appassiona anche me, man mano che la scrivo e con l'altra raramente mi è successo.
Vi lascio il secondo capitolo, buona giornata, buona lettura, un abbraccio, Veronica.
Capitolo 02.
Scatto foto ad ogni giorno, prendo appunti su ogni sbaglio e ci rido sopra.
Ascolto le parole di Lorella con la stessa attenzone con la quale ascolterei, se fosse la mia mamma a parlarmi, mentre il treno, lentamente, si ferma alla stazione di Milano centrale, dove i miei fratelli mi stanno aspettando da quasi un'ora.
Lorella: Eccoci arrivate a destinazione, ti serve una mano?
Mi guarda premurosa, mentre tiro giù dalla cappelliera i 2 trolley pieni di tutto e di niente.
Io: No no, non preoccuparti, ti ringrazio infinitamente, sia per esserti proposta di aiutarmi, sia di avermi tenuto compagnia!
Mi abbraccia maternamente, sorridendomi.
Lorella: Non devi ringraziarmi tesoro, assolutamente, l'ho fatto con estremo piacere!
MA TU DOVE ABITI, PRECISAMENTE?
Io: A Legnano, tu?
Mi sorride amabile, mentre insieme scendiamo i gradini del treno.
Lorella: oh, io abito a pochi passi dalla stazione, ma spero di rincontrarti un giorno!
Le sorrido annuendo, mentre in lontananza vedo i miei fratelli correre verso di me, dopo avermi notata tra l'immensa folla che va e viene.
Io: Ne sono sicurissima, ci rivedremo molto presto!
Ah, aspetta, ecco i miei fratelli, te li presento!
Omar e Pedro mi arrivano vicino con il fiato corto, sollevandomi da terra, stringendomi forte tra le loro braccia, mentre Lorella ci guarda sorridendo, con un velo di tristezza negli occhi.
Le ho parlato così tanto di me, che non le ho dato la possibilità di parlarmi di lei, ma spero che, rincontrandola, un giorno, possa sentirsi sicura di confidarsi con me, anche se, beh sì, potrei essere sua nipote.
Omar/P:edro: Ciao amore, eccoti finalmente!
Io gli sorrido dolcemente, mentre mi rimettono con i piedi per terra.
Io: Ciao tati, da quando parlate in sincrono?
Comunque, prima di tutto, vorrei presentarvi una persona, che nell'ultima mezz'ora di viaggio mi ha tenuto compagnia!
Lorella, ti presento Omar e Ped, ehm, Marco!
Lorella si avvicina timidamente, stringendo loro la mano.
Lorella: Molto piacere ragazzi, Elisa mi ha parlato molto di voi, le siete mancati terribilmente!.
Omar le sorride, sequestrandomi la prima valigia.
Omar: Molto piacere signora, ma lo sa che si chiama come la nostra mamma?
Grazie per averle tenuto compagnia, non le nascondiamo che saperla sul treno, da sola, ci faceva stare in ansia!
Anche a noi è mancata terribilmente e sarà pressoché impossibile che si allontani di nuovo da noi!
Sorridendo Lorella mi abbraccia, mentre Pedro mi sequestra la seconda valigia, forse la più pesante.
Lorella: Buona vita tesoro, buon tutto e ricordati che sei fortunata ad avere 2 fratelli che ti adorano così!
Ma tu - indicando Pedro - come ti chiami in realtà?
Pedro le sorride, abbracciandomi dalla schiena, mentre Omar si assicura che sia abbastanza coperta, visto che pur essendo a metà settembre, fa già piuttosto freschetto.
Pedro: Ehm, in realtà mi chiamo Marco, ma da quando sono nato tutti mi chiamano Pedro!
Lorella: Wao, avete origini spagnole?
Pedro: Oh no, deriva da Pedretti il nostro cognome! http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Buonasera a tutti, ma che bello, 2 commenti e 31 visite, sono davvero tanto felice che questa storia vi stia piacendo... Non vi nascondo che non vedevo l'ora di tornare a casa per proseguirla... Buona serata, buona lettura, un abbraccio, Veronica.
Capitolo 03.
Lorella ci guarda e ci sorride guardandosi intorno ed assumendo un'aria piuttosto triste vedendo che la maggior parte della gente in arrivo o in partenza ha qualcuno con sé, tranne lei.
Deve vivere una situazione alquanto complicata, ma se non me ne ha parlato non ho nessuna intenzione di chiederle di farlo, quando e se la rincontrerò, valuterò il da farsi.
Lorella: Oh, beh, che idea carina però!
Adesso io vi saluto ragazzi, aspetto un taxi che mi accompagni verso casa!
Omar: Signora, se vuole le diamo noi un passaggio fino a casa, ci fa piacere!
Lorella: No no Omar, ti ringrazio, vi ho già fatto perdere fin troppo tempo!
Voi avrete di sicuro qualcuno a casa ad aspettarvi, io ho soltanto un gatto di 12 anni!
Come temevo, Lorella ha qualcosa che non va e mi rattrista non poco vederla così affranta.
Pedro: Ma ne è sicura signora?
Mio fratello ha ragione, ci fa piacere accompagnarla!
Lorella ci sorride amabile, negando con la testa energicamente più volte.
Lorella: No ragazzi, veramente, vi ringrazio infinitamente, ma non ho intenzione di rubarvi altro tempo!
Ci abbraccia uno ad uno e senza darci il tempo di controbattere si allontana di fretta, quasi come se volesse tenerci all'oscuro di qualcosa, quel qualcosa del quale noi non dobbiamo venire a conoscenza.
Omar: Beh, ragazzi, cosa vogliamo fare, aspettare che ci ripensi e torni indietro?
L'avete sentita, non ha voluto che la accompagnassimo ed è scappata via, senza darci il tempo di controbattere, andiamo a casa, mamma e papà ci stanno aspettando!
Trovandoci in pienissimo accordo con Omar usciamo dalla stazione, facendoci strada tra la folla che pian piano diminuisce e saliamo in macchina, diretti verso Legnano.
Oh, quanto mi è mancata quella piccola cittadina, quanto mi è mancata la mia casa, la mia cameretta, tutte quelle mie cose che avevo deciso di non portare con me, forse perché sapevo che non avrei resistito a lungo lontana dai miei affetti più cari.
I miei occhi si spostano da Pedro concentrato sulla strada, ad Omar, che scrive qualcosa sul cellulare.
Pedro: Allora, amore, non ci racconti niente?
Le telefonate erano sempre così brevi, non ci hai mai parlato molto della tua vita Romana!
Sorrido a Pedro che mi guarda attraverso lo specchietto retrovisore, sospirando rumorosamente.
Io: Hai ragione tato, ma non ve ne ho mai parlato molto, perché non c'è mai stato granché da dire!
Omar: Amore, ascolta, se a Roma è successo qualcosa parlacene, siamo sempre i tuoi fratelli, sai che di noi puoi fidarti, sai che per te ci saremo sempre!
Come faccio?
Come faccio a parlargli di Alessio?
Come faccio a dirgli che se non fosse stato per la mia coinquilina, avrebbe approfittato di me?
Dove caspita lo trovo il coraggio per parlarne a loro ed ai miei genitori, le persone più importanti della mia vita?
Alcune lacrime amare, le ennesime cadono dai miei occhi, mentre cerco di nasconderle, coprendoli con le mani, ma con scarsi risultati, visto che Omar mi guarda dallo specchietto, facendomi capire che a casa avremmo parlato. http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Buongiorno a tutti, come state? Innanzitutto ci tengo particolarmente a ringraziarvi... Sì, a ringraziarvi per le visite che stanno continuando a salire, non avrei mai immaginato che potesse piacervi così tanto questa storia semplice
Poco fa ho fatto l'amara scoperta che qualcuno l'ha segnalata al regolamento Fan Fiction, per l'uguaglianza nel titolo, certo, con l'unica differenza che il mio non ha nessun simbolo, a differenza dell'altro, ma non voglio pensarci, non voglio pensare che da un momento all'altro possa venirmi chiusa, per una sciocchezza simile.
Incrociando le dita vi auguro una buona giornata, una buona lettura, vi abbraccio, Veronica.
Capitolo 04.
Ieri ero fatta di cartone, oggi vivo solo di emozioni.
Il viaggio verso casa prosegue in silenzio, dopo avermi vista piangere di nascosto, nessuno ha più niente da dire, nessuno ha più niente da chiedere, lasciando parlare il silenzio, quel silenzio che prima o poi dovrò rompere, onde evitare il tracollo generale.
Certo, sono tornata a casa principalmente per la forte mancanza della mia famiglia, della mia piccola città, ma anche per dimenticare, dimenticare quel ragazzo dagli occhi celesti, tanto dolce, tanto caro, che stava per ferirmi, ferirmi profondamente ed irreversibilmente.
Pedro parcheggia proprio sotto casa ed in silenzio scendiamo e mentre lui ed Omar scaricano le mie 2 valigie, io entro in casa, venendo immediatamente travolta dai miei genitori, tra abbracci e baci.
Claudio: Eli, tesoro, finalmente sei arrivata!
Lorella: Tesoro, ti stiamo aspettando da questa mattina!
Li guardo e non posso non sorridere, sorrido a quelle 2 persone che 19 anni fa mi hanno dato la vita, che non mi hanno mai fatto mancare niente, che mi hanno sempre sostenuta e capita, anche quando non me lo sarei meritato affatto.
Io: Siete sicuri di stare bene?
Non fate tutte queste feste a Pedro, quando sta via per giorni e giorni e giorni, le fate a me che sono stata via per soli 3 mesi?
Loro mi sorridono, aiutando i miei fratelli a portare le valigie nella mia cameretta.
Claudio: Eh, tesoro, cosa vuoi farci, tu sei la nostra unica figlia ed è logico che il trattamento è diverso, molto diverso!
Mentre mamma, papà e Pedro portano sù tutte le mie cose, io ed Omar restiamo da soli, ci sediamo sul divano, mentre già so che inizierà il suo interrogatorio da fratello più che maggiore, del quale in questo momento ho assoluto bisogno.
Omar: Eli, allora, si può sapere che cosa ti succede?
Credi che mentre stavamo tornando non ti abbia vista piangere?
Io: So benissimo che mi hai vista ed infatti non vedevo l'ora che tu mi dessi la possibilità di sfogarmi!
Pedro: Eccoci qua, Eli, ti abbiamo portato le valigie in cameretta, dopo cena io ed Omar ti diamo una mano per disfarle, ma adesso sali a prepararti, anche se vai già bene così, tra mezz'ora si esce!
Io: Ah sì, dove si va, di bello?
Pedro: Non posso dirti molto, soltanto che Ka, Dany ed Ivan non vedono l'ora di riabbracciarti!
Quanto mi sono mancati i Finley, ma non soltanto musicalmente, a Roma li ascoltavo giorno e notte, ma soprattutto fisicamente, li considero quasi come altri fratelli, non vedo l'ora di riabbracciarli.
Quanto mi è mancato tutto questo, quanto mi sono mancate le serate e le nottate passate in studio ad ascoltare, cancellare, scrivere, incidere, ridere, quanto mi sono mancati gli abbracci di Dany, il solletico a tradimento di ivan e le lezioni di chitarra di Ka, nelle quali non ho mai capito niente, ma lui ancora non lo sa, o se lo sa, non me lo ha mai fatto capire. http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Buon pomeriggio a tutti, grazie, grazie per le visite, 63 con 4 capitoli, stiamo andando piuttosto bene, non trovate?
Bon, tra una materia e l'altra fatemi sapere cosa ne pensate del prossimo capitolo che sto per lasciarvi, scritto tra un accordo al pianoforte ed un vocalizzo di canto...
Buona giornata, buona lettura, vi abbraccio forte, Veronica.
Capitolo 05.
Io: oh, bene, mi sono mancati davvero tanto!
Mi alzo dal divano, guardando Omar, cercando di fargli capire che nonappena sarebbe stato possibile avremmo ripreso il discorso, indicandogli anche la presenza di Pedro e lui mi sorride annuendo.
Pedro: Piccola pestifera, ti sono mancati davvero tanto soltanto loro, o qualche volta ti sei ricordata che hai anche 2 fratelli che ti adorano?
Senza pensarci neanche mezza volta salto in braccio a Pedro, rischiando di farlo cadere e mi stringe forte, forse come mai ha fatto prima d'ora.
Io: Come posso farti capire che tu ed Omy mi siete mancati più dell'aria che respiro?
Senza dargli il tempo di rispondere sciolgo l'abbraccio e velocemente salgo in camera, almeno per recuperare una delle tante borse comprate a Roma da una delle 2 valigie e risistemarmi appena il trucco.
Socchiudo la porta alle mie spalle e quasi come un automa apro entrambe le valigie, scegliendo una borsetta piccola nera, lucida, con qualche borchietta qua e là, molto molto semplice, ma molto molto carina.
Recupero il cellulare dalla tasca del giubbotto ed apro il nuovo messaggio ricevuto, inviatomi da Laura, la mia ex coinquilina.
Laura: Ohi, Lizzy, sei arrivata a destinazione?
Il viaggio com'è andato?
Alessio sta male, molto male, gli manchi!
Lo so, non dovrei giustificarlo considerando quanto stava per farti, se non fossi arrivata io, ma è mio fratello e non riesco ad avercela con lui, scusami, mi dispiace!
Era ubriaco, certo, ma...
Non riesco a finire di leggere il messaggio, gli occhi mi si riempono di nuovo di lacrime, mentre cerco di risponderle, senza troppa rabbia.
Io: Ehi, Lau, sì sì, non preoccuparti, sono arrivata a casa da una decina di minuti, il viaggio è andato bene, grazie!
A me di come stia Alessio non importa assolutamente niente!
Sta male?
Oh, poverino, quanto mi dispiace?
Ed a me?
A me non pensi?
Non pensi a come sarebbe potuta andare a finire, se non fossi entrata e non l'avessi fermato?
Non pensi che sarebbe potuto succedere l'irreparabile?
No, certo che no, con la scusa che è tuo fratello e che non riesci ad avercela con lui ti sei tolta da tutti i problemi, ma quella che ha dovuto lasciare tutto per tornare a casa dalla sua famiglia, anche per non rivedere lui non sei tu, ma sono io!
Sono io quella che ti prima di partire ti ha chiesto di accompagnarla e si è sentita dire: Ma come faccio ad accompagnarti?
Ad Ale chi tiene compagnia?
Sai cosa ti dico?
Tu viviti la tua vita, che io mi vivo la mia!
Inviato il messaggio caccio madestramente il cellulare nella borsetta, insieme all'ipod ed esco, trovandomi Omar e Pedro davanti alla porta, che mi guardano negli occhi preoccupati.
Pedro/Omar: Non esci da qui, se prima non ci racconti cos'è successo a Roma! http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Buon pomeriggio a tutti, ma che bello, vi sta davvero piacendo questa storia, non è vero?
Non immaginate quanto mi faccia piacere!
Buona giornata, buona lettura, vi abbraccio forte, Veronica.
Capitolo 06.
Io: I-io non so di cosa stiate parlando!
Omar: Sì che lo sai, eccome se lo sai... prima, in salotto stavi per parlarmene, poi siamo stati interrotti!
Pedro: Non crederai che non mi sia accorto che c'è qualcosa che non va, vero?
Cos'è che ti ha spinta a tornare a casa da Roma?
Io: V-ve l'ho detto, la forte mancanza di voi!Omar: Sì, ce l'hai detto, ma non è soltanto per questo e lo sai meglio di noi!
Fin quando non ci avrai raccontato tutto quanto non usciamo!
Mi vedo costretta a cedere ed a raccontargli tutto, mentre dai miei occhi cadono ennesime lacrime piene di dolore, di amarezza, di paura per quello che sarebbe potuto succedere.
Pedro: Allora Eli?
Io: S-sì, a-avete ragione, n-non è sotlanto per questo motivo che sono tornata, anche se ha prevalso su tutto, ma non voglio parlarvene qui, sulla porta, almeno mi fate sedere?
Mi seguono in silenzio fino nella mia cameretta, si siedono sul letto vicino a me, Omar sulla destra e Pedro sulla sinistra, iniziando a guardarmi dritti negli occhi, in attesa di quella spiegazione che meritano.
Io: D-dunque, come già sapete a Roma ho convissuto con Laura e con suo fratello Alessio!
Da circa un mese e mezzo ha iniziato a corteggiarmi, a portarmi fuori a cena, insomma, mi faceva sentire una principessa e tutto è andato avanti così per circa 2, 3 settimane, più o meno, fin quando...
Non riesco a parlare, le parole mi si mozzano in gola, ma devo farlo, devo raccontargli tutto, o ora o mai più.
Omar: Fin quando?
Io: Fin quando, 2 giorni fa, siamo rimasti da soli in casa, Laura era uscita ed ha iniziato a tormentarmi... voleva da me qualcosa in più, quel qualcosa che io non ero pronta a dargli, almeno non subito!
Non entro nei dettagli, mi fanno troppo male, ma posso soltanto dirvi che se non fosse entrata Laura, in quel momento, lui avrebbe... avrebbe abusato sessualmente di me!
Omar e Pedro mi guardano con gli occhi pieni di rabbia, mi abbracciano, mi stringono, mi chiedono scusa, scusa per cosa?
Conoscere la verità era un loro diritto!
Io: poco prima che mi bloccaste stavo rispondendo ad un sms di Laura, che finta di niente mi ha chiesto se fossi arrivata a casa e come fosse andato il viaggio... mi ha detto che Alessio sta male, che gli manco, che si sente un verme per quello che stava per farmi!
Omar: Vi avverto, se me lo trovo davanti lo ammazzo con le mie stesse mani!
Io: No omy, ti prego, non...
Omar: Non pregarmi Eli, non serve a niente, nessuno ha il diritto di sfiorarti, nessuno!
Nella cameretta cala il silenzio più assoluto dopo l'urlo di Omar, che esce sbattendo la porta, io e Pedro restiamo seduti sul letto, l'una tra le braccia dell'altro, senza parlare.
Pedro: Io reagirei in altro modo rispetto ad Omy, ma anche io sono furioso tesoro, nessuno ha il diritto di toccarti... se penso a cosa sarebbe potuto succedere mi sale la voglia di andare a -roma, cercare quell'infame e rompergli il naso!
Mi sfugge un debole sorriso, soffocato dalla felpa di Pedro, con sopra stampato *quelli del gruppo randa*, accorgendomi che i miei fratelli venderebbero l'anima al primo diavolo che passa per me.
Io: Sai cosa mi ha risposto Laura?
è mio fratello, non posso dargli contro, gli procurerei altra sofferenza inutile!
Pedro scioglie l'abbraccio ed irrigidito si alza dal letto, camminando nervoso sù e giù per la piccola stanza tappezzata da poster dei Finley, mentre io, guardando davanti a me, incontro i teneri occhioni di Dany, che mi fissano dolci.
Pedro: Bene, meglio ancora, altro che solidarietà femminile!
Omar rientra in stanza leggermente meno arrabbiato, ma con sempre gli occhi imperlati di sangue.
Si siede accanto a me e mi abbraccia, stringendomi ancora più forte.
Omar: Me la pagherà amore, quell'imfame me la pagherà, ma adesso non pensiamoci ed usciamo, i ragazzi ci stanno aspettando già al locale!
Li ho appena hchiamati, o meglio ho chiamato Ka per avvertirlo e per fargli avvertire gli altri che saremmo arrivati con un leggero ritardo!
Pedro sorride, guardando fugacemente fuori dalla finestra.
Pedro: Seh, allora fate come se non sapessero niente!
Voglio bene a Ka, ma non è affidabile sul fargli ricordare di fare o di dire qualcosa!
Mi alzo dal letto e mi prendono per mano, dopo aver recuperato la borsetta, facendomi uscire.
Pedro: Come on baby, lasciamo i dispiaceri tra queste 4 mura, Dany ed Ivan sapranno mantenere il segreto! http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Ultima modifica di VeronicaAntonelli; 09-05-2013 alle 15:22
Buonasera a tutti, prima di lasciarvi il nuovo capitolo tengo molto a ringraziarvi per le visite ed i commenti, grazie, grazie veramente tanto.
Buona lettura, buona notte oramai, vi abbraccio forte, Veronica.
Capitolo 07.
Insieme scendiamo in salotto, dove i nostri genitori ci guardano sorridenti.
Claudio: Dove andate di bello?
Pedro: In un locale qua vicino con i ragazzi, non vedono l'ora di riabbracciarla!
Pronunciando quest'ultima frase, Pedro stringe dolcemente le mie guancie tra le dita, facendomi sorridere.
Lorella: oh, che peccato, credevo cenassimo tutti insieme!
Io: Non preoccuparti mamma, questa è soltanto un'eccezione, domani sera saremo tutti riuniti!
Mamma mi si avvicina e mi abbraccia, comprensiva.
Lorella: Non preoccuparti tesoro, anche loro hanno sentito molto la tua mancanza, divertiti e... guarda i miei fratelli con aria di rimprovero... Non lasciatela da sola!
Pedro/Omar: Maaaamma!
Con un sorriso li salutiamo, usciamo di casa e saliamo in macchina, diretti verso il locale, che a quanto mi è stato appena detto è stato aperto da poco.
Pedro: Si chiama Coccole a volontà, io ed i ragazzi ci siamo stati una volta soltanto e si mangia da Dio!
Omar: Ci credo, con tutto quello che ti sei scofanato!
Pedro: Ma chi, io?
Omar: No, mio nonno, pover'uomo!
Io: Ehi, la finite di litigare?
Tanto lo so che quello ad essersi mangiato anche il piatto è stato Ka!
Mi guardano dagli specchietti e mi sorridono annuendo, mentre il mio cellulare mi avverte della ricezione di un nuovo messaggio.
Ste Finley: Ehi, piccola peste, com'è che non mi avverti del tuo rientro in patria?
Comunque tra poco ci vediamo, ti voglio bene!
Io: Ehi, Ste, scusami se non ti ho avvertito, ma a dire il vero non ho avvertito nessuno del mio rientro, volevo fosse una sorpresa, ma i miei fratelli l'hanno rovinata, ti voglio bene anche io!
Invio il messaggio e dopo neanche mezzo secondo ne ricevo un altro.
Ste Finley: Non ti preoccupare, non fa niente, lo so, come al solito non sono riusciti a trattenerla, a dopo! http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Buon pomeriggio a tutti, oramai quasi buonasera, con lo scusarmi per il ritardo nella pubblicazione, vi lascio il nuovo capitolo, augurandomi una buona serata, una buona lettura, con un abbraccio, Veronica.
Capitolo 08.
Dopo una decina di minuti di viaggio arriviamo vicino ad un locale esternamente molto carino.
Scendiamo dalla macchina ed in silenzio seguo Pedro ed Omar, che tra di loro parlano di qualcosa che non riesco a sentire visto il basso tono di voce ed il frastuono del traffico.
Arrivati davanti al locale, non ho il tempo di guardarmi intornoche vengo letteralmente travolta da abbracci, baci e solletico.
Finley: Ben tornata!
Un festone colorato si presenta sorridente sotto ai miei occhi, che non trattengono l'enorme emozione.
Io: Gra-grazie mille ragazzi, non mi sarei mai aspettata un'accoglienza del genere, da voi, poi... tutto il contrario!
Ivan: Perché, cosa ti saresti aspettata?
Guardo Ivan sorridendo e sedendomi in braccio a lui.
Io: Oh no, tu non centri, ma gli altri 3 sì!
Dany mi sorride, avvicinandosi a me, con l'aria sospetta.
Dany: Co-cosa vorresti dire, che non abbiamo mai saputo sorprenderti?
Oh no, non avrei mai voluto che la prendesse così male, che tutti la prendessero così male, la mia voleva essere soltanto una battuta per farli sorridere, ma a quanto pare non ci è riuscita affatto.
Io: I-io non volevo che la prendeste così male, questa voleva essere soltanto una battuta per farvi sorridere, ma a quanto pare ho fallito!
Non riesco a finire la frase e davanti a me mi ritrovo tutto il resto dei Finley, pronti a spaventarmi con una delle loro trovate da fuori di testa.
Finley: Ci sei cascata!
Come immaginavo mi saltano addosso, ammazzandomi di solletico, mentre il resto del locale ci guarda divertito.
Io: Va-va bene, ci-ci sono cascata, ma-ma adesso smettetela, Sta-state distruggendo Ivan, povera creatura!
Ka: Ma che povera creatura... deve soffrire come un cane!
Tra solletico e risate ci sediamo ad un tavolo renotato ed iniziamo a sfogliare i menù.
Ste, seduto alla mia destra, mi guarda intensamente negli occhi da una decina di minuti, Pedro, invece, seduto alla mia sinistra, lo guarda furiosamente, più o meno dallo stesso tempo.
Dany: Eli, allora, cosa ci racconti di Roma?
Io: Eh, cosa vi racconto di Roma... è bellissima, accogliente, ma tanto comfusionaria!
Ka: Come mai sei tornata all'ovile?
Ti dobbiamo essere mancati davvero tanto!
Pedro ed Omar lo fulminano per un istante con gli occhi, facendogli capire, a gesti, che ne avremmo parlato meglio dopo cena.
Io: Eh beh sì, mi siete mancati davvero tanto, non avete idea di quanto sia difficile non avervi accanto e non sto affatto scherzando!
Ivan: Certo tesoro, lo si vede che non stai scherzando e credimi, ci fa davvero molto piacere!
Cameriere: Eccoci qua, avete scelto?
Però, che bellino che è, capelli castani cortissimi, occhi marroni, piuttosto alto.
Io: Ehm, io sì!
Cameriere: Dimmi!
Io: Una coca-cola grande, un piatto di patatine ed un panino con... dunque... prosciutto cotto e philadelpia!
Cameriere: Ok, perfetto, te li porto immediatamente... e voi?
Dany: Una margherita ed una birra media!
Pedro: Il solito ubriacone... io, invece, una napoli ed una coca piccola!
Ka: Una salsiccia e cipolle ed una birra media!
Ivan: Di male in peggio, io, invece, una margherita ed una bottiglietta d'acqua minerale!
Cameriere: Minerale naturale, o leggermente frizzante?
Ivan: Naturale, grazie!
Ste: Io una birra media ed un panino con salsiccia e pomodoro!
Omar: Poveri noi... io, invece, ma ce la fai a scrivere?
Queste belve sono partite all'attacco!
Il cameriere sorride annuendo ad Omar, senza staccare i suoi occhi dai miei.
Cameriere: Sì sì, non ti preoccupare, mi sono trovato in situazioni ben peggiori, dimmi!
Omar: Oh, meno male, io invece una margherita ed una fanta in lattina!
Cameriere: Ok, perfetto, una mezz'ora ed arrivano!
Prima di allontanarsi con i nostri menù, che gli ho radunato e consegnato, mi porge un bigliettino da visita, sorridendomi dolcemente.
Pedro: Ehilà, non ti posso lasciare da sola un attimo, che mi fai conquiste?
Io sorrido a Pedro arrossendo leggermente, mentre leggo il bigliettino, sul quale è stampato un numero di cellulare, con sotto una piccola frase.
Spero di sentirti presto, un bacio da Daniele, il cameriere! http://forum.teamworld.it/forum1743/...-filo.html#top
Ultima modifica di VeronicaAntonelli; 14-05-2013 alle 15:53
Buonasera a tutti, a grande richiesta e con vostra immensa sorpresa, immagino, vi lascio il nuovo capitolo e vi ringrazio, sia per le visite, sia per i commenti...
Buona lettura, buona notte, vi abbrraccio forte, Veronica.
Capitolo 09.
Mentre i ragazzi parlano, ridono, scherzano, io continuo a rigirarmi quel piccolo cartoncino tra le dita, rileggendo quella frase e quel numero di cellulare, fino ad impararlo a memoria.
Ka: Eli, Eli, tutto bene?
Io: Ehm, sì sì Ka, tutto bene, non preoccuparti!
Senza farmi vedere dai miei fratelli salvo il numero di Daniele sul cellulare e gli scrivo un messaggio, per fargli capire di aver letto.
Sms a Daniele: Ciao Daniele, sono Elisa, la ragazza alla quale hai consegnato il bigliettino!
Inviato il messaggio metto il cellulare sul tavolo, guardandomi intorno fugace.
La vibrazione fa voltare tutti verso di me, sorridendomi amabili.
Sms da Daniele: Oh, ciao Elisa, non ci posso credere, mi sembra un sogno!
Sorrido salvando il messaggio in archivio, intenzionata a continuare la conversazione più tardi. http://forum.teamworld.it/forum1743/...ilo-2.html#top
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