Buonasera! Sono pronta col nuovo capitolo
Sono strafelice per le visite, ho raggiunto quasi 700 visite con soli sei capitoli, siete tutte stupendi
Non vi faccio attenedere più, ecco a voi il proseguo 
7.
“Questa storia non finisce, ciò che vedo un giorno lo vedrai.
Il posto dove son cresciuto è ancora là, ciò che lasci resta come l’anima.”
Lunedì sera.
L’orologio continuava a segnare le otto e trenta, Laura avrebbe fatto di tutto affinché i minuti passassero più veloci della luce. Alle nove e trenta doveva vedere Dani, l’aveva invitata ad una sua serata, e non vedevo l’ora di vederlo. Aveva atteso quel giorno ormai dall’ultima volta in cui si erano visti al locale scontrandosi bruscosamente. Nonostante fosse strano come pensiero, forse doveva ringraziare il tipo sbronzo che l’aveva fatta scontrare con Dani, senza il suo aiuto forse a quest’ora non sarebbe vestita tutta elegante per andare ad un appuntamento con un ragazzo a suo parere magnifico. Aveva un vestitino blu a pois a balze, sembrava una piccola principessa. Aveva legato i capelli in una cosa sinuosa al lato, e applicato un fiocco blu che si intonava col vestito. Per non dare troppo all’occhio, invece del solito paio di tacchi, optò per un paio di ballerine. Osservandosi allo specchio, dopo essersi preparata, le comparve un innocuo sorriso, ricordandosi che l’ultima volta che era vestita così elegantemente era stato per il compleanno del suo ex fidanzato, che codardo l’aveva lasciata il giorno prima del loro anniversario. Ricordò il bacio sensuale sul collo, che lui le aveva dato quando l’aveva vista con quell’abito, e per qualche istante passò una mano sulla parte destra del collo socchiudendo gli occhi, quasi come se riuscisse a percepire il momento in quell’istante. Poi riaprì gli occhi e ricordò di quanto era stata male quando lui l’aveva piantata così, senza motivo, e scacciò con insistenza il pensiero dalla mente, scuotendo la testa per qualche secondo.
Si sedette sul letto della sua camera, facendo attenzione a non rovinare il vestito. Non si era accorta di aver ricevuto un messaggio, mezz’ora prima. Era Sara.
<<Ricordati che dovrei odiarti per avermi costretto a venire con te stasera!>>
Laura sorrise, poi poggiò il cellulare sul comodino. Ridacchiava tra sé e sé, sapendo che Sara sarebbe stata agitatissima nell’uscire con lei quella sera. Dopo quello che era successo tra lei e Ste, il fatto di doverlo rivedere non riusciva a farla stare tranquilla. Laura si sentiva un po’ in colpa per aver costretto le sue amiche ad andare con lei al concerto del ragazzo che le piaceva, in fondo Dani aveva invitato lei, e forse avrebbe sbagliato a portare le amiche insieme, magari Dani voleva stare da solo con lei, o parlarci senza nessuno che desse fastidio. Poi le venne in mente il discorso tra lei e Dani, dove lui le aveva detto esplicitamente che poteva portare chi voleva. Inoltre non conosceva bene il ragazzo, e non voleva presentarsi da sola, il solo fatto di stare con le sue amiche l’avrebbe fatta stare meglio e l’avrebbe fatta sentire più sicura di sé. Se fosse andata da sola, si sarebbe fatta prendere dal panico e avrebbe cominciato a fare una miriade di figuracce, cosa che avrebbe sicuramente evitato di fare quella sera con la compagnia delle sue migliori amiche.
Scese giù verso la cucina, bevve un bicchierone d’acqua, aspettando ancora che arrivassero le nove e trenta. Alle nove doveva passare a prendere le altre. Ripassò leggermente il trucco e scelse una borsa da abbinare. Finalmente arrivarono le nove, e dopo aver chiuso a chiave la porta, Laura raggiunse la sua auto di un color rosso scarlatto. Accese lo stereo, scegliendo un pezzo dei Daft Punk, alzò a tutto volume e raggiunse casa di Sara. Con suo immenso piacere notò che Elisa e Stefania erano lì, almeno non doveva sperperare altra benzina, visto che andava pure cara di quei tempi.
“Caspita! Ma quanto sei sexy stasera?” disse con tono sarcastico Sara allacciandosi la cintura.
“Tanto quanto te l’altra sera al locale, solo che io non farò mica la gatta morta con Dani come hai fatto tu!” rispose lei in tono altrettanto sarcastico.
Dopo venti minuti, le ragazze riuscirono a trovare la strada che le avrebbe portate al locale. Scesero dall’auto, Sara addirittura balzando, e raggiunsero l’entrata del locale. Un tizio robusto e vestito di nero le fermò prima che potessero entrare.
“Voi chi siete? Nome prego.”
Laura si trovò impreparata, e si guardò intorno in cerca d’aiuto. Fortunatamente proprio dietro l’uomo, comparve il viso raggiante di Dani. Indossava un berretto verde e una maglietta bianca griffata.
“Sono mie amiche, falle passare.”
L’uomo forzuto si tolse davanti, permettendo alle ragazze di passare. Dani incrociò lo sguardo di Laura e fu fulminato dalla sua inconfondibile bellezza.
“Finalmente sei qui. Ti aspettavo.” disse il ragazzo, avvicinandosi a lei. “Sei bellissima.”
Laura abbassò di colpo lo sguardo e divenne particolarmente rossa come suo solito dopo un complimento. Rialzò lo sguardo, non permettendo a Dani di accorgersi del suo evidente imbarazzo.
“Oh, grazie.” disse timidamente. “Ah, loro sono le mie amiche Elisa, Sara e Stefania.”
Dani salutò le amiche dando loro una stretta di mano.
“Venite con me, vi faccio strada.”
Dani mise una mano sulla spalla di Laura e portò le ragazze sotto il mini palco del locale. Indicò a loro le sedie dove si sarebbero sedute, quelle in prima fila.
“Vi faccio portare qualcosa da bere. Stasera offre la casa!” disse infine Dani, salutando Laura e ordinando a un cameriere di portare qualche lattina di coca cola alle ragazze. Laura era super felice e gasata per la serata che avrebbe passato. Il complimento che le aveva fatto Dani l’aveva lasciata davvero a bocca aperta, ed era tentata nel rispondere che anche lui quella sera era più bello che mai. Fortunatamente però, riuscì a contenersi.
“Accidenti che gentiluomo quello lì!” affermò Sara, dando un super spintone all’amica.
“Certo, mica è come Ste?” disse Laura, scoppiando a ridere, e insieme a lei anche le amiche.
Elisa rimase qualche istante a fissare il palco, e tutti i vari strumenti. Laura non le aveva detto che Dani e i suoi amici suonavano, ma quando vide il palco allestito così divinamente non potè che essere super eccitata.
“Fammi capire, questi suonano e tu non mi dici nulla?” borbottò Elisa verso l’amica.
“Guarda che non lo sapevo neanch’io, sono rimasta sorpresa a vedere questo palco…” rispose in tutta difesa l’amica, guardandosi attorno.
“Sai cosa suona Dani?” domandò di nuovo curiosa Elisa a Laura.
“Non ne ho idea, ma perché tutto ‘sto interesse?” domandò a questo punto Laura, divertita.
“Lo sai che ho un debole per i musicisti, o forse non dovevo dirlo…” in quel momento Elisa si tappò di colpo la bocca in modo da non svelare troppo alle sue amiche. Tutte scoppiarono a ridere.
Dopo aver bevuto le lattine di coca cola offerte gentilmente da Dani, le ragazze si sedettero sulle sedie che Dani aveva indicato loro, lo spettacolo sarebbero cominciato a momenti. Laura non vedeva l’ora di vedere Dani suonare, avrebbe fatto il tifo per lui e gli avrebbe fatto i complimenti per il suo modo di suonare. Non aveva vergogna, sapeva che ci sarebbero altri a fare il tifo per lui e i suoi amici, e il suo incoraggiamento si sarebbe fuso insieme a quello degli altri.
Un signore in giacca e cravatta uscì dalle tendine rosse del palco, e dopo essersi presentato, presentò la band che si sarebbe esibita, quella dove suonava Dani: i Finley.
“Ecco a voi i Finley, buon divertimento!”
Magicamente le tendine si allargarono per permettere ai ragazzi di passare, erano proprio i quattro ragazzi che stavano giocando a carte nel locale la sera scorsa. Stefania, che era accanto a Laura, si accorse immediatamente che nel gruppo c’era il ragazzo arrogante e maleducato che aveva osato invitarla ad uscire con lei, Ka.
“Oddio, ma io quello lo conosco!” disse Stefania, balzando dalla sedia. “E’ il ragazzo di quella sera.”
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