Ragazzi, rieccomi! Oggi posterò il capitolo che tanto stavate aspettando, non odiatemi se avete atteso così troppo 
Vi avviso, fa schifo, quella sera non avevo molta testa, però tutto sommato è abbastanza comprensibile.
Buona lettura cari, e grazie ancora per tutto 
15.
“Sei la donna del mio amico e a qualunque costo,
non possiamo fargli questo, non sarebbe giusto;
dirti si, sarebbe facile,
ma io no, non posso farcela”
“Entra” disse Pedro all’amico.
Con un gesto cortese, Pedro spalancò la porta per permettere all’amico di entrare. Entrambi si sedettero sul divano, Ka raggiunse l’amico qualche istante dopo, dopo aver lasciato le chiavi dell’auto sopra il tavolo.
“Sei incaz*ato con me, non è vero?” domandò Pedro, mentre sorseggiava dalla bottiglia di vetro l’ultimo goccio di birra.
“Certo che sono incaz*ato! Ma che ti è preso scusa? Lo sai che non si tocca la ragazza degli altri, era la nostra promessa. E tu non l’hai mantenuta! “ spiegò a questo punto Ka, facendosi sempre più nervoso. Si alzò dal divano, mettendosi di fronte all’amico, incurante di ciò che stesse dicendo.
“Guarda che non ci ho fatto niente con Stefania.” rispose Pedro in sua difesa, poggiando la testa sullo schienale del divano. Ka si voltò di spalle all’amico, in corrispondenza del camino. Poggiò un braccio sul muro e batteva un piede per terra dal nervoso. La situazione stava diventando sempre più intollerante, sia Pedro che Ka erano estremamente agitati. Nessuno dei due voleva litigare, erano amici da una vita e non avevano mai litigato per una ragazza. Facendosi coraggio, Pedro si avvicinò a Ka e gli mise una mano sulla spalla.
“Scusa, hai ragione.” ammise Pedro a voce bassa. Ka fece un lungo sospiro e si girò verso l’amico. Gli tolse la mano dalla spalla, e gli accennò un misero sorriso.
“No scusa tu, sono geloso anche di ciò che non ho.” rispose Ka, provocando una piacevole risata in Pedro. I due amici si abbracciarono calorosamente, per poi riprendere a darsi spintoni. Entrambi si gettarono sul divano, mettendosi nelle posizioni più strane possibili. Ka afferrò il pacco di popcorn che era sul tavolo, ne prese una manciata e gli scagliò verso Pedro, che nel frattempo aveva acceso la tv.
“Oh, sei demente?” esclamò Pedro, rigettando i popcorn all’amico.
“No, tu sei demente! Se me lo dicevi non la invitavo ad uscire con me...” disse Ka, facendosi di colpo serio.
“Senti Ka non ricominciare…abbiamo risolto ‘sta storia..” rispose a questo punto Pedro, sbuffando.
“No, non abbiamo risolto! Mi ha chiesto scusa e ti ho perdonato.”
“E allora? Cos’altro vuoi?” chiese Pedro, che si stava notevolmente disturbando.
“Sapere perché hai chiesto di uscire a Stefania. Per carità, non che non mi andava che uscissi con lei, ma perché? Quando te ne ho parlato non mi avevi detto nulla. Perché me l’hai tenuto nascosto? Sono arrivato a scoprirlo grazie ad Elisa sennò neanche lo sapevo! Ti rendi conto? Siamo amici da una vita, Pedro. Non me lo aspettavo da te, mi hai fatto stare male. Ma non per Stefania, per la nostra amicizia, pensavo valesse più di ogni altra cosa.”
Lo sguardo di Ka si era rattristato, aveva abbassato lo sguardo e stava fissando il pavimento. Era rimasto molto deluso dal gesto di Pedro, loro due non si erano mai nascosti nulla, avevano condiviso tutto insieme, anche i segreti più imbarazzanti. Non riusciva a spiegarsi perché Pedro si fosse fatto di colpo misterioso con lui, era arrivato a ipotizzare qualcosa ma non ne aveva la completa certezza. Salutò l’amico con malinconia e si alzò dal divano. Prese le chiavi dell’auto gettate sul tavolo e si diresse verso la porta d’ingresso. Pedro lo raggiunse davanti alla porta, distava da lui di qualche passo.
“Vuoi sapere la verità?” disse Pedro, rompendo il clima tranquillo che regnava in casa.
Ka si fermò davanti alla porta, bloccando la mano sulla maniglia. Si voltà verso l’amico e con un gesto del capo annuì alla sua proposta.
“Certo, così magari la smettiamo di fare ‘ste commedie inutili, sai com’è, mi sto un po’ scocciando.” affermò Ka con fermezza.
“Mi sono incaz*ato quando hai chiesto ad Elisa di uscire con lei. Scusa se ti piace Stefania dovresti insistere con lei, non con la sua amica! Caz*o Ka ma vaf*******, mi sta venendo il nervoso di nuovo!” spiegò Pedro, gesticolando.
Ka scoppiò a ridere, poi cinse un braccio attorno al collo di Pedro. Lo guardò con curiosità, scorgendo nei suoi occhi un misto di rabbia e gelosia che si estendevano anche nel resto del corpo.
“Allora ti piace?!” chiese Ka, dando diverse gomitate a Pedro.
“Boh, non lo so, può essere, tu che dici?”
“Sei più geloso di me!” esclamò Ka, scoppiando a ridere. “Allora è per questo che hai chiesto a Stefania di uscire? Per farla ingelosire?” domandò poi.
“No, per fare ingelosire te! E ci sono riuscito.”
“Sei uno str*nzo!” esclamò Ka strattonando il braccio di Pedro.
I due amici tornarono ancora una volta in cucina, dove riuscirono a scolarsi l’ultima bottiglia di birra di un litro. Si sedettero sul tavolo, riprendendo a parlare delle loro rispettive serate. Ka si aspettava dei colpi di scena da parte dell’amico, visto che gli aveva rivelato di essere stato geloso di lui per una sera, cosa che per chi conosce Pedro sa che è alquanto bizzarra. Pedro è tutto tranne che geloso, e se Pedro è geloso, deve esserci dell’altro sotto sicuramente, pensò fermamente Ka.
“Allora, con Stefania, la mia Stefania, com’è andata?” domandò Ka, sottolineando ‘la mia Stefania’ con arroganza.
“Allora, vediamo…con ‘la tua Stefania’ è andato tutto bene.”
“Avete parlato di me?” domandò lui avvicinandosi all’amico.
“Oh certo, e non sai cosa mi ha detto!”
Ka balzò dal tavolo mettendosi di fronte a Pedro. Era curioso come pochi, il suo cuore stava battendo sempre più forte. E se le piaccio? E se mi ha detto no perché spera le chieda di nuovo di uscire? E se è uscita con Pedro per farmi ingelosire? E se invece non le piaccio? O mi odia? O non vuole più vedermi? O gli piace Pedro? I pensieri di Ka si facevano sempre più fitti.
“Ha detto che sei simpatico, divertente e che ti trova estremamente sexy.”
“Sul serio?” domandò Ka aggrottando la fronte.
“Sì! Ka svegliati, le piaci anche tu!” esclamò Pedro, scuotendo l’amico dalla testa.
Il volto di Ka si riempì di gioia, abbracciò fortissimo Pedro e urlò come un matto attorno al tavolo, come era solito fare.
“Sì va beh però adesso non montarti la testa! Piuttosto, cerca di conquistarla, e non fare sempre il cogl*one…”
“Dovresti farlo anche tu, sai?” disse Ka, inarcando il sopracciglio destro.
“ Sì, lo so, ma..perchè mi guardi con quella faccia? Devo sapere qualcosa?” domandò Pedro incuriosito.
“No, solo che…non so, ho percepito qualcosa in Elisa stasera.”
“Cosa, sentiamo?” domandò ancora Pedro, sorridendo.
“Mi ha chiesto se tu provassi qualcosa per Stefania, io le ho detto di no e lei mi ha risposto ‘meglio così’. Mi ha detto che stava scherzando, ma non so, ho percepito qualcosa di veritiero nelle sue parole.”
“Ka, non cominciare a farti i filmini mentali eh. Forse stava davvero scherzando.”
“E se invece dicesse sul serio? Tu che ne sai?”
Pedro rise sommessamente e guardò l’amico con aria di sfida.
“In tal caso, vedrò cosa fare.” si limitò a dire.
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