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Discussione: Leggera come un coriandolo...<3

  1. #11
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Eccomi tornata!!! Visto che ho un po' di tempo vi posto un nuovo capitolo e non vi lascio tanto sulle spine.
    Scusate ancora tanto per il ritardo.
    Kisses <3

    Capitolo 8
    Apro gli occhi e mi stiracchio. Il sole fa già capolino tra le tende e i rumori per strada iniziano a farsi sentire. E pensare che sono appena le 9.
    Ovviamente in casa dormono tutti. La nottata di ieri sera è stata devastante per tutti.
    Eggià...proprio devastante...anche per me.
    Alzo la coperta e vedo la sua mano adagiata sul mio fianco. Sento il suo respiro regolare sul collo e il suo profumo che galleggia nell'aria.
    Ivan! Quanto ho aspettato questo momento, mi ci è voluto un mese per avere tutto questo. E ora?
    Ora non so che fare: non sono la persona che si impegna in cose serie e poi con lui, uno dei migliori amici di Pedro, non andrebbe proprio, sarebbe tutto troppo sbagliato.
    Sospiro e richiudo gli occhi.
    In quel momento sento il suo respiro cambiare e la sua mano attirarmi verso di lui.
    La mia schiena contro il suo petto e il suo viso incastrano nella mia spalla. Mi da dolci baci sul collo e quasi impazzisco ad ogni tocco.
    "Ehi!!! Sei già sveglia!?!" mi dice all'orecchio.
    "Si...!" Non so come rispondergli. Non posso illuderlo.
    "è stato stupendo stanotte...sai!" mi dice. Noto con la coda dell'occhio che sorride. Un colpo al cuore.
    " Si...hai ragione! Peccato che sia finito tutto qui!" gli dico mentre mi alzo avvolgendomi in una delle coperte.
    Scuote la testa e mi guarda "Ma...come??"
    Abbasso la testa imbarazza. Non so cosa dire. Lo sto facendo per lui. Non voglio che stia male, non voglio che la testa di ***** che mi ritrovo lo faccia sentire uno straccio.
    Mi siedo accanto a lui, ma non lo guardo "Ivan...è stato magnifico stanotte! Tu sei un ragazzo stupendo, dolcissimo e carinissimo, ma...ho solo 20 anni! Non posso ancora impegnarmi in qualcosa più grande di me!"
    Ivan si porta una mano alla testa e spinge la testa sul cuscino. Continuo a parlare.
    "è troppo complicato...e poi c'è sempre Pè! Lui non capirebbe!!! Lo sai com'è fatto!"
    Alza la testa mi guarda.
    Ti prego sorridimi. Non essere arrabbiato con me!
    I miei desideri si avverano: le sue labbra si aprono in un sorriso stupendo.
    "Hai ragione!! Forse sarebbe tutto un errore!" mi accarezza una guancia "Non posso costringerti a rimanermi vicina!"
    "Scusami Ivan!!! Davvero...non voglio farti star male, ma...ho la testa troppo nelle nuvole...mi faccio trascinare dal vento..."
    "Leggera come un coriandolo!" mi dice spostandomi una ciocca di capelli e scoprendo la mia guancia ormai rossa.
    "Si...giusto!"
    Si alza e si veste, senza mai smettere di guardarmi "Dovrò farmene una ragione, ma sono sicuro che non sarà facile dimenticarti!"
    Mi porge una mano e io mi alzo.
    "Grazie di tutto! Davvero!" mi dice sempre sorridendo.
    "No...grazie a te! 6 speciale!" gli dico.
    Si abbassa, appoggia una mano sulla mia guancia, mi da un leggero bacio sulle labbra e in attimo è sparito dietro la porta.
    Mi lascio cadere sul letto e guardo la porta.
    Non so cosa ho fatto, ma sono sicura che è meglio così per tutti e due!

    * * *
    Si sono ormai fatte le 11 e in casa inizia a sentirsi qualche segno di vita.
    Ivan se n'è andato da ormai due ore, ma ciò che ci siamo detti continua a frullarmi in testa come un vortice.
    Esco dalla mia stanza e scendo le scale.
    Ale è ancora stravaccata sul divano che dorme.
    Mi avvicino, mi chino sul suo viso e inizio a soffiarle leggermente in faccia.
    Con le mani cerca di liberarsi da quel fastidio, finchè non apre gli occhi e si trova il mio viso a 2 centimetri dal suo.
    "Buongiorno ubriacona!!!" le dico sfilandole il cuscino
    "No Tina...ti prego...lasciami stare...sto malissimo!"
    "Eccerto...con tutto quello che ti sei bevuta ieri sera!!!...Dai alzati!!!"
    La convinco e mi segue come uno zombie in cucina. I ragazzi sono già tutti intorno al tavolo che si strappano la nutella dalle mani.
    Ivan mi guarda e mi scruta con uno dei suoi sorrisetti da far impazzire, mentre io abbasso lo sguardo imbarazzata.
    "Oh...buongiorno!!!" ci dice Ka in piedi vicino al lavandino "Ben svegliate!"
    Pè si gira e ci saluta, sputacchiando qua e là brandelli di pane e nutella.
    Mi siedo accanto a lui, mentre Ale va ad abbracciare Ka.
    "Hai dormito bene???" le chiede piano
    "Si...Grazie Ka!!" gli risponde lei.
    Storgo il naso e Dani si sporge verso di me "Qui ci devono raccontare qualcosa!" mi sussuro ad un orecchio.
    Gli sorrido e li fisso interrogativa. Ale si gira e fa finta di non guardarmi.
    "Ehi...finta tonta!!! Non devi raccontarmi niente???" Le urlo mentre si siede accanto a Ivan.
    "Ehm...non penso!!!" mi dice senza guardarmi e ridendo sotto i baffi.
    Le lancio una fetta biscottata in testa e lei sobbalza, mentre gli altri se la ridono di gusto.
    La guardo dritta negli occhi e lei mi sorride. Tanto lo so che mi racconterà tutto.
    Tutti iniziamo a fare colazione. Chi mangia di qua. Chi mangia di là.
    Gli occhi di Ivan sono sempre fissi su di me. Cerco di non farci caso, ma il suo sguardo è come un calamita.
    Bevo il caffè a testa bassa e non vedo l'ora di alzarmi.
    Pedro mi guarda.
    "Che vuoi???" gli dico scazzata.
    "Hai qualcosa di strano stamattina...sei più bella...!" mi dice guardandomi fissa negli occhi con la tazza tra le mani. Avvicina la testa a me e mi annusa un braccio "Hai anche un profumo diverso!"
    Gli do una gomitata e mi alzo "Saranno ancora i residui della sbronza!!! Vabbè...io vado in camera mia!"
    Mi alzo e lancio un'occhiata ad Ale. Mi guarda incuriosita e io le sorrido.
    Il mio sguardo continua e ovviamente si incrocia con quello di Ivan.
    Non mi fermo. Mi volto ed esco dalla cucina.
    Pedro ha ragione. Stamattina sono diversa e soprattutto ho un profumo diverso. Certo: ho il suo profumo che mi accarezza la pelle.




    -----------------------------------
    Spero vi sia piaciuto!!! Mi sto divertendo sempre di più!!!
    Commentate!!!!
    Kisses <3


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  2. #12
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Buondì!!!
    Come promesso ecco il nuovo capitolo!!! Kisses <3

    Capitolo 9
    Relax!!! Finalmente un momento solo per me.
    Sdraiata sulla spiaggia sento il vento che mi accarezza il viso.
    Il sole mi illumina e i gabbiani volano liberi nel cielo.
    Mi metto seduta e mi guardo intorno. La spiaggia è deserta, ma accanto a me c'è l'orma di qualcuno che si è appena alzato. La sabbia è ancora calda.
    Seguo le orme fino ad una figura lontana; è un uomo, ma non riesco a riconoscere chi sia.
    Mi alzo e lo seguo. Infilo i piedi nelle sue impronte e arrivo fino alla fino all'inizio della pineta. Entro titubante: l'atmosfera è fresca e buia. Mi appoggio ad un tronco e guardo in giro: del ragazzo neanche l'ombra.
    Faccio qualche passo e sento delle mani sui fianchi. La mia schiena contro il petto caldo. Le sue labbra sul mio collo.
    Mi stringe forte e mi bacia vicino all'orecchio. Sussura qualcosa, ma non lo capisco, presa dal calore che mi sale lungo le guance.
    Mi accarezza un braccio e lascio andare la testa sulla sua spalla. La sua mano si sposta sulla spalla. La sfiora dolcemente.
    Mi gira e mi trovo le sue labbra a pochi centrimetri. Lui! Chi altro poteva essere! Ivan.
    Mi guarda fisso negli occhi e mi stringe di più a lui.
    Non posso allontanarlo. Qui, in questa pineta. Chi mai ci potrà fermare?
    Mi poggia una mano sul fianco e con l'altra mi accarezza di nuovo la spalla, abbassandomi la spallina della canottiera. Torna sulla spalla e mi tocca più forte, fino a scuotermi. Ma che sta facendo. Sento una voce lontana.
    "Sister!!!"
    Non capisco più nulla, finchè non vedo tutto annerirsi e cado a terra.
    "Sister svegliati!!!"
    Apro gli occhi e sono nella mia stanza. Il viso di Pedro poco lontano dal mio e la sua mano che mi scrolla. Era tutto un sogno.
    "Oh...finalmente!"
    Provo a sorridergli, anche se gli darei volentieri un ceffone. Poi lo guardo meglio.
    "Ma dove vai conciato così???"
    Indossa un paio di pantaloni da corsa neri, con sopra quelli gialli da basket; la maglia dell'Hard Rock e i capelli tirati indietro da una fascetta nera.
    "Andiamo all'ASP!!! Vieni???"
    Mi metto seduta e mi stropiccio gli occhi!
    "Ma fa freddo!"
    "Eddai!! Ti vestiti bene!"
    "Ok! Arrivo!"
    Esce e io apro l'armadio. Sti ragazzi sono proprio fusi! Probabilmente saranno i residui della sborgna.
    Dopo stamattina non ho neanche pranzano. Mi sono addormentata come un sasso. E poi questo sogno. Perchè?
    Pè spalanca la porta "Sei pronta?!?"
    "Ehi!!! Non si bussa??? Pensa se ero nuda!"
    "Con tutte le volte che ti ho cambiato il pannolino non mi scandalizzo!"
    Gli lancio un cuscino e lui chiude la porta "Ti aspettiamo!!! Sbrigati!!!" mi urla dalle scale.
    Infilo i jeans, le All star bianche e la mia felpa con la coccinella.
    Mi avvolgo nello sciarpone di lana azzurro, affero la borsa al volo e scendo.
    Pedro mi aspetta sulla porta "sbrigati!!! gli altri sono già in macchina!!"
    Prendo la giacca e esco di casa. Faccio il vialetto di corsa e mi siedo al volante.
    Dani mi guarda interrogativo "Guidi tu???"
    "Perchè??? non ti fidi???"
    Pedro apre la portiera "Scendi immediatamente!"
    "Aspetta...fammici pensare...NO!! Dammi le chiavi!"
    Ka e Dani lo supplicano, a quanto pare siamo in ritardo e Pedro cede. Mi lancia le chiavi e si siede dietro, schiacciato insieme agli altri 3. Siamo in 6 su una macchina da 5! Bene! Se mi tolgono la patente, giuro che li ammazzo.
    Dopo le indicazioni un po' approssimative di Dani arriviamo.
    Parcheggio sotto una grande quercia e i ragazzi scendono di corsa, compreso Ka che si trascina dietro Ale.
    Chiudo la macchina e mi guardo intorno.
    Dieci grandi pilastri rossi svettano davanti ai miei occhi, sembrano la carcassa di una fabbrica abbandonata.
    Salgo alcuni scalini e di fronte a me si apre un cortile enorme, coperto dal tetto, che questi grandi pilastri sorreggono.
    Rampe da skateboard, canestri, porte da calcio. Un'infinità di colori e allegria, e una moltitudine di gente.
    Scendo la scalinata e arrivo dagli altri, che si stanno già riscaldando.
    Vedo Ale seduta su un grande blocco di cemento pieno di graffiti. Mi guarda e mi fa segno di andarmi a sedere accanto a lei. La raggiungo.
    "Vieni!!! Non è molto comodo, ma almeno li vediamo bene!"
    Mi siedo e la guardo, che con gli occhi a cuoricino fissa Ka.
    "Allora?!" le dico attirando la sua attenzione "Quando mi racconti di stanotte?"
    Si gira e mi sorride "Aspettavo che me lo chiedessi!"
    Le sorrido e lei continua.
    "Tina...mi sento una stupida!" la guardo perplessa "fino a 24 ore fa piangevo x Riccardo e ora mi batte il cuore per un altro!"
    Le sorrido "Perchè quello per Riccardo non era amore!!...cos'è successo stanotte???"
    "Ieri sera ero ubriaca!!!"
    "Ma va?!? Non sembrava!" le dico sarcastica. Le mi guarda "ok!!! vai avanti!"
    "Ti dicevo! Ero ubriaca e lui mi è stato vicino tutta la notte! Alle 7 mi sono svegliata e lui era lì abbracciato a me!!! Mi sono alzata per andare in bagno, ho fatto qualche scalino, ma la mia testa girava ancora, ho perso l'equilibrio e mi sono ritrovata tra le sue braccia!...Se non era per lui cadevo come un salame sul tappeto!!!" si schiarisce la voce e lo guarda, poi si gira verso di me "il dopo è stata una cosa strana! Troppo strana! Mi ha portata sul divano e mi ha chiesto se volevo qualcosa da bere...e..."
    "E??? Ale vai avanti!!!" gli dico mentre la scrollo.
    "Non so cosa sia successo, ma ho sentito come qualcosa dentro: non riuscivo a trattenermi, gli ho preso il viso tra le mani e l'ho baciato!!"
    Spalanco la bocca e scoppio a ridere. Sono felice felice felice.
    "E poi è stato più strano ancora, perchè dopo aver ricambiato il mio bacio mi ha abbracciato forte e mi ha detto che sognava quel bacio da sempre. Ha sempre voluto baciarmi, ma io ero la migliore amica della sorella di Pè...e...non poteva!"
    "Avete fatto l'amore???"
    "No!!! Non mi ha neanche sfiorata! Ha detto che vuole tenersi tutto il meglio per una serata che merita davvero e non per la chiusura di una serata sbronza!" Sorride e lo guarda di nuovo.
    "Ale!!" si gira e mi guarda "SIETE COSì CARINIIIIIII!!!" urlo, facendo girare tutti.
    Ale mi tappa la bocca con la sciarpa e guarda Ka che le sorride divertito "Non urlare tonta!!!"
    Scoppio a ridere e lei con me. Che dolciosi questi due!!!
    In quel momento si avvicina Ka e prende una bottiglietta ai nostri piedi.
    "Le hai raccontato di noi per caso?" chiede ad Ale
    "Secondo te???" gli rispondo io
    Mi guarda e mi fa una linguaccia "Te la rapisco un attimo!"
    Prende per mano Ale e la piazza in porta. Ale spalanca gli occhi e fa di no con la testa, ma ormai è troppo tardi.
    Mi guarda allibita e io mi alzo in piedi "VAI ALEEEEEEE!" urlo a gran voce, mentre il suo viso si fa sempre più rosso.
    Il freddo inizia a farsi sentire e il sole è ormai coperto.
    Mi stringo nella felpa e affondo il naso nella sciarpa. Devo muovermi un po' o mi gelano le gambe.
    Supero i vari campi da gioco e salgo la scalinata, ritrovandomi sul balconcino che porta al parcheggio. Guardo in alto e una moltitudine di scalinate rosse si slanciano fino al tetto.
    Le seguo con gli occhi, fino a notare l'entrata poco lontano da me.
    Mi avvicino e apro la piccola catenella che ostruiisce l'entrata. Inizio a salire, mentre vedo i ragazzi diventare sempre più piccoli. Percorro quasi tutto il lato del capannone e finalmente vedo un'uscita.
    Milano si apre davanti ai miei occhi. I palazzi svettano tra le piccole case antiche e il Duomo mi saluta in lontananza. Sono sul tetto.
    Poggio un piede controllando che non si scivoloso e cercando di tenere l'equilibrio vado a sedermi sotto un piccolo comignolo.
    Mi stringo nella giacca e rannicchio le ginocchia al mio petto. La temperatura qui è ancora più fredda, ma lo spettacolo merita.
    Respiro l'aria fresca e un leggero odore di fumo mi entra nel naso.
    I miei pensieri vengono catturati dallo scricchiolare delle scale e in un attimo qualcuno compare sulla porta. Lui!
    Si avvicina e barcollando viene a sedersi accanto a me "Sapevo che ti avrei trovata qui! Lo sai che è vietato salirci!?!"
    Non lo guardo, ma perdo gli occhi nell'orizzonte "E allora? Questo panorama merita qualsiasi pena! E poi qui si sta così bene!"
    "Ah...è vero...dimenticavo che tu vivi sospesa...leggera come un coriandolo!" Lo guardo e lui mi sorride porgendomi un bicchiere "Tieni!!! Ti ho portato una cioccolata calda!"
    Prendo il bicchiere "Grazie Ivan!!!"
    Mi scaldo le mani sul bicchiere caldo e noto con la coda dell'occhio, che mi guarda. Cerco di distrarmi e porto il mio sguardo verso la città.
    Finisco la mia cioccolata cullata dal vento e dai rumori lontani del traffico. Poi mi giro verso di lui.
    "Grazie!!! Ci voleva proprio qualcosa di caldo!"
    Mi sorride e posa il suo bicchiere vuoto accanto a lui. Si gira verso di me e mi passa un dito sul bordo delle labbra.
    Sorride e se lo porta alla bocca. "Eri sporca di cioccolata!!!"
    Mi accarezza una guancia.
    Perchè non riesco a reagire? Dove cavolo è finita la mia grinta?
    Mi alzo di scatto e mi sistemo "Ehm...ora vado...grazie...di tutto...!"
    Faccio qualche passo, ma il mio piede scivola e io dietro di lui. Ivan si alza e mi prende la volo.
    Le sue braccia intorno alla mia vita. La sua mano stetta alla mia.
    Si siede e io tra le sue gambe. "Vuoi farmi morire?!?" mi dice in un sussurro.
    Non gli rispondo. Lui mi accarezza una braccio e avvicina il mio viso al suo. Lo fermo prima che le nostre labbra si incontrino.
    "Ivan!!! Non complicare le cose!!! Ti prego!!!"
    Mi alzo e finalmente arrivo alla porta. Mi giro per guardarlo. Una mano tra i capelli e si fissa le scarpe. Alza il viso e mi guarda: gli occhi tristi e lo sguardo perso in qualcosa che neanche riesco a capire.
    Non posso tornare indietro, e così sparisco dietro la porta.
    Forse è meglio così per tutti e due.



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    Commentateeeeee!!!
    Kisses<3


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  3. #13
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Ragazziiiiiii!!! Ecco il nuovo capitolo!!!
    Kisses

    Capitolo 10
    31 Ottobre "I'ts Halloween Time!!!"
    E non solo!!! Oggi è anche il giorno del mio compleanno.
    In giro a far compere con Ale è il miglior modo per festeggiarlo. Non voglio feste. Non voglio regali o persone che mi fanno gli auguri. Non voglio disturbare nessuno. Mi basta un po' tranquilla con la mia migliore amica.
    Dopo una settimana di crisi Ale ha deciso di rimanere. Riccardo ha provato a rintracciarla in tutti i modi, ma sulla sua strada ha sempre trovato il mio "vaf*******!"
    Lei ha trovato lavoro in un negozio di fiori e nel frattempo ha trovato il coraggio di iscriversi a lettere.
    Non è stato facile per niente. Continue crisi di pianto, momenti di depressione totale, ma alla fine ha trovato il sostegno del nostro Ka, e con nostro stupore anche quello dei suoi genitori.
    Sicuramente si sono resi conto che Ale qui è felice, e forse hanno visto nei suoi occhi quella vecchia scintilla che Riccardo aveva spento.
    "Ehi festeggiata!!! Ti sei addormentata???"
    Torno in me "No!!! Scusa...ero sovrappensiero!"
    Entriamo in un negozio e lei inizia spulciare un attaccapanni.
    "******a!!! Anche il giorno del tuo compleanno!!! è quasi un mese che sei strana così!!! Ma che succede???"
    Sussulto e cerco di distrarmi guardando un vestito blu elettrico su uno scaffale "Ma...niente...sarà la scuola!!"
    Ale si avvicina e prende il vestito tra le mani "Ti starebbe bene sai!!!"
    "Si...certo...hai visto il prezzo?!? Ti ricordo che io vivo sulle spalle dei miei!!!"
    "Provalo!!!"
    "No...meglio di no!!!"
    Mi allontano e distolgo lo sguardo da quel vestito magnifico.
    Ale torna al mio fianco "Posso sapere cosa c'è che non va???"
    "Niente...te l'ho detto...sono solo un po' stanca!!!"
    "Si...certo!! Vabbè...quando avrai voglia di raccontarmi di te e Ivan lo farai!"
    Rimango pietrificata, mentre lei prende un vestito giallo e si incammina verso i camerini.
    La seguo e mi siedo su un divanetto, mentre lei si infilo nello spogliatoio.
    "Ale!!!...Come lo sai???"
    "Non sono scema!!! Ti conosco da troppo tempo!" mi dice attraverso la tenda "E poi lui ti guarda con degli occhi...!"
    "Ma secondo te anche gli altri lo hanno capito???" le chiedo tutto d'un fiato
    Apre la tenda e si gira per guardarsi allo specchio "Figurati...loro non capiscono neanche quello che dici, figurati se arrivano a queste cose!!"
    Si sistema il vestito sui fianchi e poi si gira verso di me con un'espressione interrogativa "L'unica cosa che non capisco è: perchè non dite agli altri che state insieme?"
    Mi alzo di scatto "Non stiamo insieme!!!"
    Ale scuote la testa "Ok!!! Non ti agitare...ma allora qual è il problema??? Cos'è successo tra voi???" si riinfila nel camerino pronta a provare un altro vestito.
    "...sono andata a letto con lui!"
    Spalanca la tendina in mutande e reggiseno "COSA??????????" mi urla spalancando gli occhi
    "Non urlare!!"
    Si porta una mano alla bocca e viene a sedersi accanto a me "Ma quando quando???"
    "La notte del compleanno di Dani!!! è stata una cosa stranissima te lo giuro, ma...ma...non riesco a togliermelo dalla testa!"
    In quel momento un ragazzo passa davanti al camerino e vede Ale mezzanuda. Sorride e la fissa.
    Ale lo guarda storto "CHE ***** GUARDI??? SPARISCI MANIACO!!!" gli urla mentre il ragazzo se la da a gambe.
    Placati i bollenti spiriti Ale si gira verso di me "Ma perchè non vi mettete insieme?"
    "Ale...sarebbe troppo complicato...viviamo insieme...e poi...è Ivan...e Pè???"
    Ale si alza "Ah...ho capito tutto!!!"
    "Tutto cosa??????" le chiedo mentre lei rientra nel camerino.
    "Sei la solita cagasotto, quando trovi un ragazzo che ti piace, ci vai insieme, fate sesso e quando la cosa si fa seria tu scappi!!!!! Si chiama paura Tina, non è difficile!!!" mi dice chiudendosi la tenda alle spalle.
    Mi lascio andare sullo schienale e lascio cadere la testa indietro.
    Ale non può avere ragione! Non ho paura! Non ho paura! Non posso avere paura, è una cosa così stupida! Io non ho paura!!!
    Ale esce dal camerino e mi prende per mano "Andiamo dai!!!"
    Mi trascina alla casa dove compra il vestito e ringrazia.
    "Che ne dici se stasera ci facciamo una bella serata ragazze???" mi dice fermandosi fuori dal negozio.
    "Scherzi??? E Ka???"
    "Ka??? Non è colpa mia se non ha ancora avuto tempo di invitarmi ad uscire!!! Stax sono tutta per la patata del mio cuore!!!" mi abbraccia forte e mi da un bacio sui capelli.
    Come farei senza di lei!!!!!!

    * * *

    Con la testa infilata nell'armadio cerco cosa mettermi. Sarà solo un'uscita ragazze, ma devo essere comunque ****!
    Tiro qualche parolaccia qua e là e poi mi siedo demoralizzata sul letto. Cosa cavolo mi metto???
    Apro i cassetti e cerco qualche idea, mentre iniziano a bussare alla porta.
    "AVANTI!!!" urlo con la testa piantata tra le magliette.
    "Posso entrare ventunenne???"
    Mi giro e vedo la testa riccioluta di Pè "Certo!!! Sto cercando cosa mettermi stasera!!!"
    Si siede sul letto "Esci con Ale???"
    "Si!!! Serata donne!!!"
    "Mi dispiace che non abbiamo potuto fare una festa, ma questo concerto è troppo importante per noi!!!"
    "Tranquillo Pè!!! Va bene così!"
    Apro un altro cassetto e ci pianto le mani dentro.
    "Hai deciso cosa metterti???"
    "NOOOOOOO!!!" urlo lanciando per aria della roba e lasciandomi cadere sul letto.
    Mi porto le mani tra i capelli e sbuffo. Pè sorride sotto i riccioli.
    "Che cavolo ridi!?! Non capisci quanto sia stancante per me trovare cosa mettermi!!!"
    Sorride di nuovo "Forse posso aiutarti!"
    Da dietro la schiena tira fuori una borsa bianca con un grosso fiocco fucsia e me lo porge.
    Spalanco gli occhi "Cos'è???"
    "Un piccolo pensiero da parte del tuo fratellone iperapprensivo!!!"
    Lo apro al volo e...rimango di stucco.
    "IL VESTITO BLUUUUUUUUU!!!" mi giro verso di lui e spalanco la bocca "Ma???"
    "è stata Ale!!! Non sapevo cosa regalarti e lei mi ha detto che oggi hai visto questo vestito!!! Così ho fatto una corsetta in centro...e...voila!!!"
    Gli salto al collo e lo abbraccio forte riempiendolo di baci "Grazie Pè!!!!!!!!! Me lo metto stasera!!!! Di sicuro!!!"
    Mi alzo e me lo poso addosso, guardandomi allo specchio.
    Pè mi guarda e mi sorride "Sarai bellissima!! Ora vado però!" mi abbraccia da dietro e mi stringe forte "Tanti auguri piccolina!!!"
    Gli sorrido allo specchio. Lui mi schiocca un bacio sulla guancia e se ne va.
    Mi metto il vestito e i tacchi alti. Cavoli mi sta davvero bene. Pè è veramente un mito.
    Mi trucco, sistemo i capelli e sono pronta.
    Quando esco dalla stanza vedo Ale in fondo alle scale che mi aspetta. Anche lei è bellissima. Alza gli occhi e mi vede.
    "Io l'avevo detto che quel vestito ti stava bene!!!"
    Le sorrido e l'abbraccio "Grazie cuoricina!!!"
    "Figurati tesoro!!!" prende la borsa e apre la porta "Andiamo dai!!"


    ---------------------
    Lo so...vi ho lasciato sul più bello, ma tra poco ci sarà il nuovo capitolo!!!

    Kisses <3


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  4. #14
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Non potevo farvi aspettare!!! Ecco la continuazione!!!
    Kisses <3


    Capitolo 11
    La Milano del sabato sera è magica: Mille colori, mille profumi, mille emozioni diverse che ballano nelle sue strade affollate.
    Il taxi sfreccia veloce tra la folla e il rumore della radio culla i miei pensieri.
    Dopo qualche minuto l'auto si ferma. Ale paga e mi trascina fuori.
    "Ma dove siamo?"
    "Ho scoperto un locale favoloso e non potevo non proportelo!"
    Guardo il locale e devo ammettere che non sembra niente male, a parte la coda infinita che c'è fuori.
    Mi sa che possiamo gelare qui fuori ad aspettare. In realtà, con mio grande stupore Ale si avvicina al buttafuori e gli bisbiglia qualcosa all'orecchio. Lui annuisce e le sorride.
    Apre il cordone dell'ingresso e ci fa entrare.
    "Ma cosa gli hai detto?!?"
    "Non ti preoccupare!!! Lo conosco!"
    La guardo stizzita e lei mi sorride. Mi ruba la giacca e la borsa dalle mani e le posa nel guardaroba.
    Poi mi prende per mano e mi trascina nel locale.
    Magnifico. La musica altissima e un millione di luci illuminano mille specchi sulle pareti.
    Ale sorride guardandosi in giro e poi mi prende per mano. "Vieni!!! devo farti vedere un posto bellissimo!!" mi urla cercando di superare la musica.
    "Ma come fai a conoscere questo posto???" urlo anche io.
    Non mi risponde e trascina tra la folla.
    Arriviamo davanti ad una grande finestra. Non si vede fuori. Un grande tendone rosso copre il panorama.
    Lei apre la finestra e sposta il tendone, lasciandomelo cadere proprio sulla faccia.
    Fa caldissimo qui sotto e la tenda è pure di velluto. La sento ridere dall'altra e vorrei strozzarla "Ale cacchio!!! Non riesco ad uscire!"
    Finalmente la tenda si scosta e...
    "SORPRESA!!!!!!"
    Di fronte a me Ale con gli altri quattro dell'ave maria. Pè ha in mano una bottiglia di spumante e appena mi vede la stappa, lavando il povero Dani accanto a lui.
    Non riesco a dire nulla. Sono pietrificata. Che cariniiiiiiiiii!!! Hanno fatto tutto questo per me!!!
    I mie occhi si riempono di lacrime e come una tonta inizio a piangere.
    Ale mi abbraccia "Tanti auguri patata!!!! Piaciuta la sorpresa???"
    La abbraccio forte e annuisco tra le lacrime.
    Abbraccio anche Ka di fianco a lei e poi, mentre gli altri si riempono i bicchieri, Pè si avvicina.
    "Tanti Auguri piccolina!!!"
    "Ma...il concerto???" gli dico tra i singhiozzi.
    "Era una balla!!! Ti pare che mi perdo il compleanno della mia sorellina!! Comunque il mio vestito ti sta veramente da Dio!"
    Lo abbraccio forte e poi mi allontano un attimo per riprendermi. Tutti mi guardano e se la ridono di gusto, mentre io cerco di contenere il mio trucco ormai andato.
    Noto in un angolo un tavolino pieno di cose buone da mangiare.
    "Ma??? Quelle???"
    I ragazzi mi guardano come dei lupetti affamati.
    Ale sospira e li guarda "disperata" "Ti prego...digli che possono mangiare!!! Non li sopportavo più!!!"
    "Ma certo che potete mangiare!!"
    Non ho ancora finito la frase che si sono già avvetati sulle focaccine e sui salatini.
    Cerco di sfilare una pizzetta e mi allontano verso il davanzale. Il panorama e stupendo e questa festa è più che magnifica. Le persoen più che importanti che conosco sono qui, e non potrei chiedere niente di meglio.
    "Posso salutare la festeggiata!!!" Sussulto nel sentire quella voce.
    Mi giro e incontro i suoi occhi "Certo!!"
    Si avvicina e mi da due baci sulle guance. Il semplice fatto di sfiorarlo mi fa venire i brividi. Non posso continuare così. Non posso proprio!
    Gli sorrido e lui fa lo stesso "Contenta di questa festa???"
    "Moltissimo!!! è stata una sorpresa bellissima!!!"
    Silenzio. Nessuno dice niente.
    La musica della discoteca sembra sempre più lontana, anche se a dividerci è solo quella maledetta tenda.
    Finalmente dice qualcosa "Senti...io..."
    In quel momento qualcuno mi afferra da dietro e mi alza facendomi girare"Ehi festeggiata!!! Non mi hai ancora salutato!!!"
    "DANIIIII!! METTIMI GIUUUUUU!!"
    Mi posa a terra e mi abbraccia "Mi devi assolutamente un ballo!!"
    Mi prende per mano e mi trascina dentro "Scusa Ivan!!!" gli dico mentre sparisco dietro la tenda.
    Ci buttiamo in pista e dopo poco gli altri ci raggiungono. La musica è bellissima. Mi culla tra le braccia di Dani e insieme ci muoviamo.
    Dopo qualche minuto lui raggiunge gli altri al bancone e io rimango con Ale.
    Si avvicina al mio orecchio e cerca di sovrastare la musica "COSA TI HA DETTO IVAN???"
    Non le rispondo e lei mi sorride. Tanto domani sarò costretta a dirle tutto.
    La prendo per mano e la stringo a me. Balliamo attaccate, finchè non ci raggiugne Ka e quindi sono costretta ad andarmene.
    Si abbracciano e ballano insieme. Ka sembra posseduto. Ha gli occhi da lupetto affamato e Ale è la sua preda.
    In poco tempo le loro labbra sono unite e si muovono insieme.
    Che carini che sono.
    Mi allontano e cerco gli altri. Vedo Pè che ballo con una moretta in un angolo della pista e Dani che scherza con alcuni ragazzi al bancone.
    Mi siedo su uno sgabello e mi guardo intorno. Non posso dire quanta gente ci sia qui questa sera. Non ho mai visto così tante teste in un locale.
    Ordino una Caipiroska e me la bevo mentre mi muovo con la musica, finchè il mio sguardo non si blocca in un punto poco lontano da me.
    Ivan appoggiato al bancone ride con una biondina molto carina.
    Li fulmino con gli occhi e poi guardo meglio lei. Il suo vestito le copre appena il sedere, la schiena tutta scoperta per non parlare del decoltè.
    Che nervoso!!! Mando giù il bicchiere intero e scuoto la testa. Che cavolo succede??? Non me ne dovrebbe fregare niente. Perchè me la prendo così tanto??? è la mia festa, devo divertirmi!!!
    Poso il bicchiere sul bancone e chiamo il barista "Una Bomba blu!!! Grazie!!!"
    Mi guarda un stranito e poi mi fa il cocktail. Lo bevo tutto d'un sorso e ne ordino un altro.
    Inizio a vedere la stanza che gira un po', ma non ci faccio caso. Voglio solo divertirmi stasera.
    Dopo qualche cocktail mi alzo e mi dirigo verso un divanetto.
    Mi ci sdraio sopra e guardo il soffitto. Non riesco a capire bene quello che sta succedendo, ma sento qualcuno che mi accarezza un braccio.
    Un ragazzo alto e moro mi sta fissando proprio le tette.
    Muove le sue mani sul mio corpo e io non ho neanche la forza di dire niente. Non capisco più nulla. Chiudo gli occhi e sento quelle mani che mi toccano ovunque. Non riesco a regire. Non riesco a dire nulla.
    Sono come in una bolla e intorno a me c'è come il vuoto.
    Non mi rendo conto di ciò che succede. Sento solo qualcuno che mi prende in braccio e mi porta fuori. Un getto d'acqua gelido mi scuote il viso.
    Ritorno in me, almeno in parte e mi guardo intorno.
    Sono nel parcheggio della discoteca, tra le braccia di Ivan che mi sta bagnando il viso con dell'acqua.
    Lo scosto e mi alzo, ma barcollo e Ivan mi prende al volo prima di volare per terra. Lo scanso di nuovo.
    "Che c***o fai??? Vuoi bagnarmi tutta???"
    "No!!! Cercavo solo di svegliarti!!"
    "SONO SVEGLIA LO VEDI!!!" gli urlo sistemandomi in capelli e il vestito stropicciato.
    "Ti sei resa conto di quello che ti stava succedendo là dentro??? Quel ragazzo aveva le mani sotto il tuo vestito!!"
    "E allora??? Cosa cavolo te ne frega!!! Tu eri impegnato con quella *****tta bionda!!"
    "Cosa???" Ivan mi guarda e poi sorride "Xche??? sei Gelosa???"
    Scuoto la testa frettolosamente "No no no no!!! Io non sono gelosa!!"
    Mi prende tra le braccia "Invece sei gelosissima, ma non vuoi ammetterlo!!!"
    Lo scosto e scuoto la testa. Lui mi tiene stretta e non mi lascia muovere. Mi fissa con quei suoi occhi magnetici e mi sorride.
    Non reisto. Mi sporgo verso di lui e lo bacio.
    Asseconda il mio bacio e mi stringe ancora più forte.
    Mi stacco lentamente e lo gaurdo fisso negli occhi "Ti prego fammi tua ancora...stanotte!!"
    Ivan scuote la testa e mi sposta una ciocca di capelli.
    "Sarebbe un altro errore!!! Lo hai detto tu!!! Non voglio fare solo del sesso con te! Io voglio che tu sia mia veramente!!! Voglio poterti baciare quando voglio! Voglio uscire il sabato sera io e te, portarti al cinema, a cena...voglio poterti abbracciare senza che nessuno mi dica niente...voglio averti per me e basta!!"
    Lo allontano e mi fisso le scarpe. Non scappare Vale...non scappare.
    Ma mentre lo penso sto già correndo via. Mi giro e lo guardo "Scusami Ivan! Scusa!!!" sussuro, sperando che mi abbia sentito.
    Corro verso l'entrata e scappo. Scappo via.
    Ma io non ho paura!!! Non ho paura!!! Devo continuare a ripetermelo, per convincere anche me stessa.






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    Spero vi sia piaciuto!!!! Commentateeee!!!
    Kisses <3


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  5. #15
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Ehiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Salve a tutti!!!!!!!!
    Lo so!!! è troppo tempo che non posto, ma ora sono qui. L'importante è questo!!! Vi chiedo scusa per l'attesa, ma è stato un periodo un po' incasinato. D'ora in poi mi dedicherò di più a me e non agli altri, e perchè non iniziare col postare un nuovo capitolo!!! Spero vi piaccia!!!
    Buona lettura!!!
    Kisses <3

    Capitolo 12
    Il cielo pieno di nuvole lascia filtrare qualche raggio di sole, che illumina il paesaggio innevato. Una distesa bianca e luccicante si apre davanti ai miei occhi, mentre qualche goccia di pioggia inizia a rigare il vetro del finestrino.
    Ogni traccia di sole sparisce e le candine nuvole bianche iniziano a far cadere magnifici fiocchi di neve.
    Accarezzo dolcemente la testa di Pedro appoggiata sulle mie gambe e sospiro.
    Di fronte a me Omar mi sorride alzando gli occhi dalla Stampa, mentre Chiara, la sua fidanzata dorme tranquilla sulla sua spalla.
    Stiamo tornando da Roma, dove abbiamo passato il Natale con la nostra famiglia.
    Tutto è stato fantastico: un Natale stupendo, ricco di emozioni e bei ricordi. Tornare a Roma è stato bellissimo e riabbracciare tutti è stato ancora meglio.
    Mi erano mancati così tanto i pranzi della domenica e tutte le feste in famiglia; è stato come tornare indietro nel tempo per rivivere almeno per qualche giorno, la bellezza di questo periodo magico.
    Nonostante tutto questo periodo non mi è bastato per mettere ordine nella mia testa. Il ricordo di Ivan continua a rimanere vivo in me e come se non bastasse lui non perde occasione per confondermi le idee.
    Dopo quel bacio tutto è diventato ancora più confuso e lui non si da per vinto.
    La mattina della mia partenza per Roma ho trovato un pacchetto sul mio comodino. Tutti dormivano ancora, erano le 6 del mattino e io seduta sul letto stringevo tra le mani quella bustina rossa.
    Lentamente e respirando a fondo l'ho aperto. Un braccialetto in pizzo nero ha fatto capolino dalla carta stropicciata. L'ho stretto tra le mani e l'ho ammirato per qualche secondo: una fila di dieci quadrifogli uniti da un cuoricino rosso fuoco.
    Ho respirato profondamente. Insicura sul da farsi, ma non potevo buttarlo via. Me lo sono infilata al braccio e l'ho nascosto sotto la manica della felpa: Pedro non avrebbe dovuto vederlo.
    Buttando via la carta ho sentito che nel pacchetto c'era ancora un biglietto "Buona natale piccola!!! Ivan". Un tonfo al cuore.
    Quello è stato la mia rovina. Ogni momento della mia giornata era centrato su quel pensiero e l'immagine di Ivan e di noi due insieme riaffiorava ai miei occhi ogni volta che guardavo quel maledetto braccialetto.
    Ora, dopo quasi una settimana di lontananza, mi trovo ancora più confusa e spaventata, di fronte a tutto questo.
    Il Trentino ci aspetta per festeggiare il nuovo anno, e quale miglior modo di farlo se non rilassandoci sulla neve delle Dolomiti.
    Saranno tre giorni magnifici, lo so già, ma il solo pensiero di rivederlo mi stringe lo stomaco.
    Ho le mani sudate al solo pensiero. Me lo strofino frettolosamente sulla manica del maglioncino.
    Omar, probabilmente dopo aver notato il mio sguardo perso nel vuoto, mi lancia un pezzo di carta strappato dal giornale che stava leggendo
    "Ehi casinista!!! Guarda che pensare troppo fa male!!" Mi sorride, mentre Chiara si sveglia e si sistema i capelli. Omar la guarda e poi torna su di me. "Tutto bene???"
    "Si si certo..." cerco di non incrociare il suo sguardo. Non potrei mai resistergli. Capirebbe subito tutto.
    "Ti ho vista strana in questa settimana, sembri..."
    "Innamorata!" lo precede Chiara sorridendomi.
    Sussulto e scuoto la testa "No no...no...Io innamorata figurati!!"
    Pedro si sveglia e alza la testa dalle mie gambe "Cos'avete da brontolare???"
    "Niente...discutevamo che la nostra sorellina sembra innamorata!"
    Pedro spalanca gli occhi e scuote la testa "NO!!! Sei matto?!? è impossibile!! è troppo piccola per innamorarsi!"
    "Non è piccola!!! Ha 21 anni!!!"
    Pedro si alza e si sistema "Appunto...21 anni sono pochi per innamorarsi!!!" si guarda intorno "Io vado un attimo in bagno!!!
    Omar si gira allungando il collo e quando Pedro sparisce dietro la porta si piega in avanti e mi stringe le mani.
    Alzo gli occhi e incontro i suoi. Mi fissa per qualche istante e lo sento che cerca di scavare nella mia mente. Abbasso d'istinto lo sguardo e lo vedo sorridere.
    "Lo conosco???"
    Sento le gambe tremare e scuoto la testa. Lascio le sue mani e mi stringo nelle spalle, senza mai incontrare il suo sguardo "Omar...basta...ti ho detto che non c'è nessuno!! Sono solo ... preoccupata per l'università!!!...ecco... Tutto qui!!!"
    Mi accarezzo una spalla e finalmente lo guardo. Mi sorride e si volta verso Chiara che sorride a sua volta. Si gira di nuovo verso di me.
    "Ok!!! Come vuoi!!! Se lo dici tu!!!" si passa una mano tra i capelli e guarda Chiara che gli fa una smorfia. Ride tra se e se e poi si gira di nuovo verso di me "Posso farti ancora una domanda?!?"
    "Se poi è l'ultima si!" gli dico seccata.
    "Ultima...promesso!..." inclina la testa e sposta il suo guardo sul mio polso "Quello te lo hanno regalato all'università?!?"
    Sento il viso prendere fuoco e d'istinto copro il braccialetto con la manica. Omar e Chiara scoppiano a ridere. Mentre io mi guardo intorno imbarazzata, sperando che Pedro non arrivi ancora.
    Omy si china di nuovo verso di me e riafferra le mie mani. "Direi che ti ho beccata...ora mi puoi dire chi è questo ragazzo???" Non parlo "Ti prego sister!!! Di me ti puoi fidare...lo sai!!"
    Sospiro e chiudo gli occhi. "...Ivan..." gli dico con un fil di voce.
    Omar si alza di scatto e guarda Chiara, che spalanca gli occhi e poi sorride. Incontro lo guardo di Omy, che si volta e mi sorride anche lui.
    "è una cosa bellissima sister!!! Perchè non ce lo hai detto subito???"
    Guardo il posto libero accanto a me e Omar capisce tutto. Scuote la testa e poi stringe più forte le mie mani.
    "Pè???" mi chiede. Annuisco cercando di trattenere le lacrime.
    Lascia le mie mani e le porta alla testa "è impossibile...non puoi lasciare che ti comandi a bacchetta!!!" Abbasso lo sguardo, ma lui mi alza il viso."Sister ascoltami bene!!! Non puoi farti mettere i bastoni tra le ruote da lui!!! Ha sempre fatto quello che voleva nella sua vita e ora vuole controllare la tua!!! L'amore è una cosa troppo bella per essere ostacolata! Ricordatelo!"
    "...io...non lo amo..." gli dico con la voce che trema.
    Omar mi guarda con una sguardo impassibile "Non sei proprio capace a dire le bugie!!!"
    Pedro compare sulla porta e Omar si appoggio allo schienale.
    Pè ci raggiunge, si siede e appoggia una mano sulla mia. Mi giro e nota i miei occhi lucidi e il mio viso teso.
    "Tutto bene???" mi dice sottovoce.
    "Si si...tranquillo!" gli sorrido e cerco di cacciare indietro le lacrime.
    Mi giro verso il finestrino e guardo fisso l'orizzonte. Per la restante mezz'ora di viaggio non parlo, ma ogni tanto incrocio lo sguardo serio di Omar, che mi fissa da dietro il giornale. Non lo guardo negli occhi e mi concentro su qualcos'altro.
    La stazione di Trento si scorge in lontananza e il mio sguardo si perde nel cielo grigio sopra la città.
    L'autoparlante ci avvisa che il treno sta per arrivare in stazione e Pedro si alza per prepararsi. Lo seguiamo a ruota.
    Mi metto al giacca e lo sciarpone, prendo la mia tracolla e me la infilo, ma quando mi incammino per seguire Pè, Omy mi ferma prendendo mi per un braccio "Sister...pensa bene a quello che fai!!! Non puoi mandar via l'amore così facilmente!"
    Rimango ferma per qualche istante e poi parlo "Si che posso!!!"
    Mi fiondo fuori e passo la mia valigia a Pè che mi aiuta a scendere. Ci incamminiamo verso l'uscita e gli altri sono tutti lì che ci aspettano. Mollo a terra la valigia e mi fiondo tra le braccia di Ale.
    "Cuoricinaaaaaaaaa!!! Mi sei mancata tanto!!!"
    "Anche tu patata!!!" mi stringe forte e mi posa a terra.
    Gli altri 3 ci raggiungono, trascinandosi la mia valigia dietro.
    "*****lina sister...puoi anche portartela la valigia...EHI RAGAZZI!!!" Dice Pè abbracciando gli altri.
    Saluto anche io gli altri e poi arrivo davanti a Ivan.
    Il resto del gruppo è distratto nell'ascoltare Pè che farfuglia qualcosa sulle sue pseudo conquiste a Roma.
    "Ciao..." mi dice sorridendo.
    "Ciao Ivan!!" gli dico abbracciandolo.
    Il contatto con il suo corpo mi fa rabbrividire. Mi allontano e lo guardo negli occhi. Il suo sguardo si posa sul mio polso. Alzo gli occhi e mi sorride.
    "Non credevo lo mettessi!!!"
    "Un regalo non si butta mai!!!...Grazie comunque!!!"
    Mi sorride e poi si fa serio. "Senti...ho capito che non ho proprio nessuna speranza con te, ma in qualunque caso non voglio perderti! Sei importante per me!". Lo guardo confusa e lui mi porge una mano. "Amici??? Non roviniamoci questa vacanza...iniziamo l'anno al meglio!!!"
    Sento un nodo allo stomaco e respiro profondamente. Afferro la sua mano e lo stringo forte. "Amici!!!" Cerco di sorridergli e poi ritornoa lal realtà.
    Mi volto e fortunatamente sono ancora tutti incantanti dalle cavolate di Pè. Tutti tranne Omar, che mi guarda serio e poi abbassa lo sguardo.
    è meglio così per tutti!!! Lo so!! Inizierò questo nuovo anno alla grande. Nessuno mi potrà ostacolare. Questa vacanza sarà una figata. Divertimento allo stato puro. Ora devo solo più fare una cosa: fermare il mio cuore che sta battendo all'impazzata!





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    E ora!!!!! Commentateeeeeeeeeeeeee!!!
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  6. #16
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Ecco il nuovo capitolo!
    Ringrazio tanto i veterani che commentano! Mi rendete così felice!
    Kisses <3

    Capitolo 13
    Mi sdraio sul letto e guardo il soffitto. Sono stanchissima.
    Dopo 2 ore di viaggio in pullman, finalmente siamo arrivati in questo paesino sperso tra le Dolomiti.
    Qui è tutto stupendo: mille luci, mille colori, tutto sa ancora Natale.
    Sono rimasta a bocca aperta dal primo istante.
    Continuavo a girarmi intorno e a osservare ogni singolo dettaglio.
    "Ma dov'è il nostro albergo?" ho chiesto con un fil di voce.
    Dani mi ha indicato la cima del paese: tante piccole baite illuminate che solcavano la collina.
    Ed eccomi qui. In questa casetta tutta per me: il profumo del camino mi riempie i polmoni e le coperte in lana, mi pizzicano il collo.
    Non vedo l'ora di infilarmi il pigiama e rilassarmi davanti al fuoco, magari con una bella cioccolata calda; mettermi un bel film sdolcinato e addormentarmi a metà.
    Non c'è miglior modo di festeggaire il penultimo giorno dell'anno. Domani sera i ragazzi hanno preso i biglietti per una megafesta in paese, ma questa sera no...questa sera voglio dedicarla solo a me, e chiudere l'anno con il mio cuore e la mia mente.
    E poi non c'è modo migliore per cercare di smettere di pensare a lui.
    Il mio cuore fa un salto al solo suo pensiero.
    Mi sto lasciando prendere da qualcosa più grande di me e non va affatto bene. Sono sempre stata così indipendente e pazza, e ora di fronte a lui mi sciolgo come neve al sole.
    Ho proprio bisogno di questa serata per concentrarmi su tutto questo.
    Non posso aspettare un altro minuto.
    Mi alzo di scatto e mi fiondo in bagno. Mi butta nella doccia calda: l'acqua mi solletica la schiena; mi lascio avvolgere dalla schiuma morbida e poi mi risciaquo.
    Avvolgo l'asciugamano intorno al seno e infilo le ciabatte.
    Guardo il mio pigiama appoggiato sul letto.
    "5 minuti e sono da te!" gli dico sorridendo.
    In quel momento bussano alla porta. La fisso e mi giro di nuovo "Non ti preoccupare!!! è questione di un attimo!".
    Vado ad aprire, mentre scuoto la testa: ora parlo pure con i pigiami. Tiro la maniglia e di fronte a me trovo Ale, tutta in tiro.
    "Zalve!!!" mi dice con un sorrisone "Disturbo??? Ti ho sentita parlare!!"
    "No no...ero al telefono!Ma...Che ci fai qui???"
    "E me lo chiedi? Sono venuta a prenderti!!!" mi dice entrando.
    "Prendermi???" le dico mentre chiudo la porta "Io veramente mi stavo mettendo il pigiama!!"
    Si gira di scatto "Stai scherzando vero?!?...siamo in questo posto magnifico e tu vuoi andare a dormire??" Apre la mia valigia e inizia a frugarci dentro "Giù in paese c'è una megafesta e tu vuoi stare qui?!?...Non scherziamo...metti questo!" Mi lancia un paio di leggings neri e un vestitino smanicato.
    "Ale!!!! Ma...veramente...!"
    Mi interrompe "Ale niente...non abbiamo tempo di parlare...vestiti e fatti bella! I ragazzi ci aspettano!".
    Guardo il pigiama e sospiro. Addio alla mia serata di relax.
    Prendo la roba e me la infilo velocemente. Mi trucco e metto il cappotto. Ale mi aspetta sulla porta picchiettando le dita sul pomello.
    Spengo la luce e mi tiro la porta alle spalle.
    Un'ondata di freddo mi investe il viso. Guardo il cielo coperto e mi stringo nella sciarpa.
    Scendo gli scalini e nel frattempo la porta della baita accanto ala mia si apre. Ivan ne esce più bello che mai.
    Mi guarda e mi sorride. Scende le scale si affianca a me.
    "Ehi bellissima!!!"
    Nascondo il arrossato e gli sorrido "Ciao..."
    Si avvicina al mio orecchio, cercando di non farsi vedere da Pè "Stasera sei proprio stupenda!!!".
    Mi fermo di botto e lui mi sorride raggiungendo gli altri.
    Non è possibile che mi succeda tutto questo. Non ha proprio nessun senso. Mi sono promessa che questa sera lo dimentico e così farò.
    Camminiamo verso il paese e la musica si fa sempre più forte.
    In pochi minuti siamo davanti al locale.
    Il buttafuori ci fa entrare e i ragazzi si siedono al bancone. In lontananza vedo Omar che si avvicina.
    "Ehi ragazzi!" Si siede accanto a me e mi cinge la vita con un braccio "Che bella la mia sister stasera!!!"
    Gli sorrido e mi ordino da bere: il solito, Caipiroska alla fragola.
    Pè chiama il cameriere e cambia l'ordinazione con una Coca.
    "Che cacchio fai???" gli dico seccata.
    "è meglio se non bevi!"
    "Ma vaf*******!!!" gli dico. Afferro il suo Malibù e Ananas "Bevitela tu la coca!!"
    "Ma...???" Pè si gira verso Omar, che sorridendo alza le mani in segno di resa.
    Mi allontano e vado a sedermi su un divanetto vicino alla pista.
    Cavoli che nervoso. Proprio non lo sopporto.
    Sento qualcuno che mi prende sotto braccio e mi trascina via. In pochi secondi sono in pista con Ale. Cosa farei senza di lei?!?
    Mi lascio trasportare dalla musica. Rimarrei qui per ore. Balliamo finchè stravolte non ci sediamo su un divanetto libero.
    "Sono distrutta!!!" le dico passandomi una mano sulla fronte.
    "A chi lo dici!" mi dice sorridendo.
    Ka ci raggiunge. Si piega su di lei e le lascia un bacio sulle labbra. Li guardo sorridendo, ma sento lo stomaco contorcersi.
    Mi giro verso il bancone e Ivan mi guarda.
    Abbasso d'istinto gli occhi e sento il cuore a mille.
    Mi alzo di scatto e mi appoggio alla ringhiera. Ale e Ka si allontanano.
    Guardo di fronte a me e noto che un tipo mi fissa insistentemente. Mi sorride e non mi stacca gli occhi di dosso.
    Ricambio e mi passo una mano tra i capelli, cercando di distogliere lo sguardo. Continua a guardarmi.
    E ora cosa sto facendo? Perchè non mi butto in quella pista e non gli cado tra le braccia? Sarebbe la cosa migliore!
    Qualcuno si appoggia accanto a me. Mi giro e a pochi centimetri da me c'è Ivan con in mano un cocktail.
    "Quel ragazzo ti fissa un po' troppo per i mie gusti!"
    Ma come si permette? "A me non da fastidio!!!"
    Mi guarda sbigottito "Stai scherzando vero?!? è uno sfigato!!!"
    Mi mordo un labbro. Sento le mani tremare e il cuore battere forte "Pensala come vuoi...io vado a farci 2 chiacchiere!!!"
    Scendo le scale e raggiungo il tipo in pista, sotto gli occhi sbigottiti di Ivan.
    Non ho il tempo di dire una parola che mi ha già preso tra le sue braccia: i nostri corpi incastrati e le sue mani che mi accarezzano ovunque.
    Parte una nuova canzone: Inna "More than friends". Sento il cuore sussultare.
    Mi fa girare e noto che Ivan mi guarda ininterrottamente. Perdo i miei occhi nei suoi e poi butto le braccia al collo del ragazzo.
    "From the first time that I saw the look in your eyes, I've been thinking about you for all of this time, Wo-ah tonight, tonight we could be more than friends..."
    Mi lascio cullare dalla musica, tra le braccia di questo sconosciuto.
    Mi guarda e mi sorride "Quello è il tuo ragazzo?"
    "NO! Assolutamene!!!" scuoto velocemente la testa.
    "Ok ok...non ti agitare...ti va se andiamo a fare un giro?"
    Mi giro verso il divanetto e Ivan non c'è più.
    "Allora???" insiste.
    "Ehm...si si"
    Mi prende per mano e mi trascina fuori. Cerco Ivan con gli occhi, ma di lui neanche l'ombra.
    Usciamo dal locale e il tipo si appoggia al muro accendendosi una sigaretta. Con un braccio mi attira a se e mi passa la mano sulla schiena, fermandosi sul sedere. Non reagisco. Non riesco a togliermi dalla testa Ivan. Cosa sto facendo? Perchè non mi lascio andare?
    Sento le labbra del ragazzo sul collo, cerco di schivarlo, ma lui non demorde. Sale al mio orecchio e sussurra qualcosa che neanche ascolto. Mi guarda fisso negli occhi e prova baciarmi. Lo allontano.
    Ride beffardo "Vabbè...tanto lo sapevo che con te non si concludeva nulla!" si rimette in piedi e butta la cicca in un angolo.
    Non incrocio nemmeno il suo sguardo. Si allontana.
    "Guarda che puoi correre da lui! Non mi offendo!...Al massimo valevi una scopata!!!" mi dice prima di entrare e di agguantare una nuova preda.
    Il mio sguardo è ormai perso nel vuoto. I pensieri si accavallano e sento il cuore esplodere.
    Corro verso la piazzetta e mi siedo su un muretto.
    Mi fisso le scarpe e respiro profondamente.
    Un lampo squarcia il cielo e dalle nuvole nere iniziano a scendere migliaia di goccioloni.
    Non mi muovo. Lascio che l'acqua scivoli sul mio corpo.
    Cosa sto facendo? Che cosa cavolo mi frulla in testa?
    Solo ora mi rendo conto di tutto quello che è stato. Questa cavolo di paura mi blocca ogni volta e io...rimango sempre sola.
    Nella mia vita c'è sempre stato qualcuno che mi ha messo i bastoni tra le ruote. Ho sempre lasciato correre, ma questa volta...è diverso.
    Voglio iniziare il nuovo anno al meglio e forse è arrivato il momento di cresce e buttarsi veramente in qualcosa di importante.
    Scuoto la testa e mi guardo: sono completamente zuppa, mentre la pioggia non da segno di finire.
    Mi alzo velocemente e corro sotto un porticato. Mi passo una mano tra i capelli. Cosa faccio ora?
    La mia mente rimane fissa su quel pensiero. Sto ingannando me stessa. E il mio corpo lo sa.
    Senza neanche rendermene conto sto correndo verso le casette. So esattamente cosa voglio, ma come sempre la mia ragione mi ferma.
    Mi blocco a pochi metri dalla casetta di Ivan. Respiro profondamente e chiudo gli occhi. Il mio cuore batte a mille, mentre la mia ragione cerca di fermarmi. ******* alla ragione.
    Salgo gli scalini e busso più volte alla porta. Ivan mi apre con indosso solo un asciugamano. Mi guarda e spalanca gli occhi.
    "Ma? Cosa ti è successo?"
    Non dico nulla. Mi butto tra le sue braccia. Metto le mie mani sul suo collo e spingo le sue labbra sulle mie.
    Asseconda il bacio senza problemi e mi stringe forte: la sua pelle calda scivola sotto le mie dita bagnate.
    Si stacca lentamente e mi guarda fisso negli occhi "Se chiudo questa porta non puoi più scapparmi!"
    "Ti prego chiudila in fretta!" gli dico senza perdere il suo sguardo.
    Non se lo fa ripetere 2 volte. La mia ragione finisce fuori dalla porta e per la prima volta mi lascio trasportare dal cuore.




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    Aspetto tanti tanti commenti!!
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  7. #17
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Eccomi di nuovo qui!!!
    Un nuovo capitolo per voi!!! Spero vi lasci di stucco!!!
    Kisses <3


    Capitolo 14
    Chiudo piano la porta, cercando di non fare troppo rumore.
    Questa notte è stato tutto così fantastico e magico: la pioggia che batteva sul tetto, il calore delle coperte, il suo corpo sul mio.
    Mille brividi e mille sensazioni magnifiche.
    E ora?
    Non mi giudicate per favore. Vi giuro che questa volta è stato il mio corpo a portarmi via da lui.
    Ho solo bisogno di qualche ora per chiariri le idee.
    Mi guardo intorno, sperando che nessuno sia in giro.
    Scendo le scale e corro fino alla mia casetta. Infilo le chiavi e lancio il cappotto sulla poltrona.
    "Hai passato un bella serata?" una voce alle mie spalle.
    Sussulto e mi giro di scatto. "Omy!!! Mi hai spaventato!" sento le guance arrossire.
    "Scusa!" mi dice serio.
    Abbasso lo sguardo "Che ci fai qui?"
    "Ero passato con Chiara per portarti la borsa, l'hai dimenticata al locale, ma...non abbiamo trovato nessuno! Così ho preferito aspettarti!... ah: se non ti spiace Chiara si è coricata nel letto!"
    La vedo che dorme tranquilla sulle coperte. "Nessun problema!"
    Mi dirigo verso bagno dandogli la schiena.
    "Sei stata da lui vero?!?" Mi blocco sul posto. Mi prende per un braccio "Guardami negli occhi! Non puoi mentirmi!" Mi volto e incontro il suo sguardo "Perchè non lo ammetti?"
    Mi allontano "Ammettere cosa?...Non capiresti ciò che provo!"
    Mi giro e faccio qualche passo, dandogli le spalle.
    "Ah no?...io dico di si...Scommetto che ti batte il cuore ogni volta che lo vedi, che hai le mani sudate quando lo pensi, che sei confusa e nn sai cosa fare!" mi blocco "Scommetto che hai paura, la tua solita ***** di paura, che ti porti dietro da sempre! Scommetto che se mi mettessi ad urlare il suo nome non ti darebbe neanche fastidio!" Si avvicina e mi gira "Non puoi mentirmi sorellina!"
    Indietreggio "E anche fosse!!! Ok! Forso mi sono innamorata di Ivan...E ora? Ora che l'ho detto? Cosa cambia?"
    Mi abbraccia forte. Mi lascio andare "Cambia tutto sorellina! Cambia tutto!!"
    Per la prima volta una lacrima mi riga il viso. Lo abbraccio stretto "Non piangere piccolina!"
    "Ora che faccio Omy?"
    Si allontana e mi sorride "Non devo dirtelo io! è ora di prendere una decisione!" Si infila la giacca e mi da un bacio sulla fronte "Sappi che io ci sarò sempre e comunque!"
    Sveglia Chiara e la prende per mano. Baracollando raggiunge la porta e mi sorride assonnata.
    Omy non le lascia la mano, ma prima di uscire si gira "Ti voglio bene piccola donna!"
    Mi sorride e scompare dietro la porta.
    Rimango ferma per qualche istante, poi mi butto sulla poltrona. Se prima avevo confusione in testa, ora è anche peggio.
    Mi passo tra le dita il braccialetto. Che sia veramente amore? Che Ivan sia quello giusto?
    Questa sera sarà il momento della verità, e questa volta non posso proprio scappare. Devo chiarirmi le idee e parlare con Ivan.
    Mancano 12 ore al grande momento e fino a quel momento non voglio vedere nessuno: oggi mi dedico a me.
    Corro in camera e apro la valigia. Infilo qualche vestito in borsa, metto la giacca e corro fuori.
    Il cielo ha preso di nuovo colore e le ombre della notte sono ormai sparite.
    Non sto scappando ve lo giuro. Non sto scappando.

    * * *

    La giornata è ormai andata.
    Mi guardo allo specchio e devo dire che stasera non sono niente male: questo vestitino verde è proprio carino.
    Guardo l'ora ed è tardissimo: le 10.30.
    Mi infilo le scarpe e corro fuori dalla stanza. L'ascensore mi porta proprio davanti alla reception. La segretaria mi sorrde, mentre gli porgo le chiavi.
    "Ha passato una bella giornata?"
    "Si...Grazie!"
    "Benissimo...Buon anno signorina!!"
    "Anche a lei grazie!"
    Mi sorride e appende le chiavi, mentre io mi allontano verso la porta. Esco nel porticato e per la prima volta da quando sono qui, le stelle mi sorridono.
    Mi stringo nel cappotto e mi avvio verso la festa: la musica si sente da fuori e dalle tende si vedono mielle luci all'interno.
    Mostro il biglietto e il cameriere, con un sorriso, mi fa entrare.
    Tutto è bellissimo e curatissimo.
    Mi faccio spazio tra la folla e vedo un viso noto. Mi avvicino e la abbraccio alle spalle.
    Ale sobbalza e spalanca gli occhi.
    "Ehi bellezza!!!" le dico sorridendo.
    Mi abbraccia forte "Ma dove cavolo sei stata? Ti abbiamo cercato tutto il giorno!"
    "Ehm...giornata relax!"
    Ka mi sorride, mentre Ale mi fa la ramanzina per non averla invitata alle terme.
    Si avvicina Pè "Sister! Ma dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare!"
    "Tranquillo! Come vedi sto benissimo!" gli stampo una bacio sulla guancia "Non lo faccio più promesso!" Mi alzo sulle punte e mi guardo intorno: di Ivan neanche l'ombra, ma noto Omar poco lontano "Scusate! Vado a salutare il fratello maggiore!!"
    "Si ma non perderti!!! Il nostro tavolino è accanto alla pista!!" mi urla Pè, mentre io mi faccio spazio tra la gente.
    Arrivo accanto a Omy e lui mi sorride "Ehi bellissima! Dov'eri finita???"
    "Avevo bisogno di pensare un po'!" gli sorrido.
    Mi sorride e mi fa l'occhiolino. "Almeno ci hai pensato bene?"
    "Benissimo!...A proposito..." abbasso lo sguardo.
    "è uscito in giardino a fumare!!!" mi sorride e indica la finestra al fondo della sala. Sorrido imbarazzata.
    "Beh???...cosa aspetti???...Vai!!" mi sprona lui.
    Eseguo gil ordini. Cammino velocemente verso la finestra. Mi faccio spazio tra le tende e finalmente esco fuori.
    La temperatura non è delle migliori, ma lo spettacolo merita.
    Mi guardo intorno e passo imbarazzata tra le coppiette, finchè in fondo alla terrazza, seduto sugli scalini, ecco lui.
    Stasera è ancora più bello del solito: il suo sguardo perso nel cielo, mentre lentamente si fuma una sigaretta.
    Sorrido tra me e me e mi avvicino. Mi ci siedo proprio accanto.
    Lui si gira e mi sorride sorpreso.
    "Ehi! Finalmente sei arrivata! Ti davano già per dispersa!" mi dice tornado con gli occhi tra le stelle.
    "Avevo bisogno di un po' di tempo per pensare!" gli dico, cercando i suoi occhi.
    Non parla. Non dice nulla.
    "Allora? Pronto per questo nuovo anno?"
    Con lo sguardo semre fisso sorride "Si...direi di si!!"
    "Rimpianti?"
    "bah...forse uno solo...Aver compiuto 27 anni e non aver ancora trovato la donna della mia vita!" lo dice tutto d'un fiato e poi mi guarda. Abbasso gli occhi imbarazzata. "o meglio mi correggo...in realtà io l'ho trovata, ma lei proprio non ne vuole sapere di me!"
    Bam!!! Colpo decisivo. Sento il viso andare in fiamme, ma non riesco a trattenere il sorriso.
    Mi giro verso di lui "Scusami Ivan...scusa davvero!...Lo ammetto...avevo bisogno di questa giornata per pensare a noi...ero così confusa, impaurita...è tutto così difficile...Ivan io..."
    Mi interrompe "Lascia stare...va bene così...passerò anche questa..."
    Questa volta lo interrompo io. "No no..." gli prendo il viso tra le mani "Non hai capito nulla...mi ci è voluto un po' di tempo, ma ora ne sono convinta...Ti amo Ivan...Ti amo!" Il suo viso teso si stende in un sorriso. "Voglio iniziare il nuovo anno con te..."
    In lontananza sento il conto alla rovescia provenire dalla folla "10...9...8..."
    Mi sorride e si fa più vicino "è la cosa più bella che potessi dirmi questa sera...Anche io Ti amo...e io l'ho già capito da un bel po'!!"
    Il rumore dentro si fa sempre più forte "5...4..."
    "3..." dico piano
    "2..." mi dice con un sorriso.
    "1..." .
    Le nostre labbra si incontrano in un bacio favoloso, mentre alle nostre spalle la gente urla e si abbraccia, in un tutt'uno di "Buon anno" e "Tanti auguri".
    Mi stringe a se. Vorrei che questo bacio non finisse mai.
    Si allontana lentamente, mentre io, ad occhi chiusi, continuo ad assaporare quel bacio.
    Apro gli occhi e mi sorride. Si alza in piedi e mi porge una mano.
    Mi alzo e mi prende tra le braccia. Gli sorrido, ma poi torno alla realtà.
    Abbasso lo sguardo.
    "Che succede?" mi chiede
    "Come facciamo con Pè?"
    Si passa una mano tra i capelli e guarda il cielo. Poi si gira verso di me e sorride.
    "Non posso rinunciare a te!...Che ne dici se per il momento tenessimo tutto per noi...e...quando sarà il momento glielo diremo...insieme!"
    Gli sorrido, trattenendomi dallo riempirlo di baci. "Grazie Ivan..." mi guarda interrogativo "Grazie davvero!" lo abbraccio forte e gli lascio un bacio sul collo.
    In quel momento una mandria di "bufali" si avventa su di noi.
    "Finalmente vi abbiamo trovati!!! BUON ANNO" urla Dani mentre, con g altri ci schiaccia in un abbraccio di gruppo.
    "BUON ANNO!!" urlano tutti, mentre come degli scemi saltiamo in tondo.
    Ci lasciano prendere aria e io abbraccio forte la mia Ale.
    Pè allunga la mano verso Ivan e gli da il 5 "Auguri bro!!!...comunque mi raccomando...questi abbracci con la mia sorellina, sono proprio da evitare! ok?"
    "Scusa Pè...sarà la foga dell'ultimo giorno dell'anno!" mi guarda e mi sorride.
    Pè, come sempre non capisce nulla e gli da una pacca sulla spalla "OK...per questa volta te lo concedo!"
    Omar e Chiara compaiono all'entrata e ci corrono incontro "Ehi bestiacce! Cosa fate ancora qui? Stanno dando lo champagne!" urla Omar.
    Come degli animali corrono tutti verso la sala.
    Dani prende sotto braccio Ivan, che mi stringe la mano. Gli sorrido e lo lascio scivolare via. Mi manda un bacio e sparisce.
    Faccio per entrare ma Omy mi ferma.
    "Allora??? Posso chiamarlo cognatino???"
    "Ehm...diciamo di si, ma per ora teniamolo per noi!" mi guarda storto e serio. "Appena sentirò che sarà il momento giusto lo dirò a Pè!!! Promesso!!"
    Mi guarda ancora un po' serio e poi cede in un sorriso. "Ok, ma mi raccomando...fai la brava!"
    Mi avvicino a lui e gli stampo un bacio sulla guancia "Io sono sempre brava!"
    Si allontana tenendo per mano Chiara e io rimango sola.
    Un nuovo anno di fronte a me. E sarà un anno ricco di emozioni e felicità. Già lo so!




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  8. #18
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Eccovi il nuovo capitolo...volevo postarvelo prima di partire per le vacanze, così vi lascio con un po' di suspence!!!
    Buona lettura!!
    Kisses <3

    Capitolo 15
    Un mese. Un brevissimo mese è passato da quella sera magnifica, e il nuovo anno è entrato come un'onda nella mia vita.
    Tutto sembra cambiato. Ogni cosa mi sembra nuova e diversa da quando ho pronunciato quelle fatidiche parole: Ti amo.
    Il mondo mi sorride. La vita ha tutto un altro sapore. Ogni giorno mi riserva nuove sorprese e nuove emozioni.
    Ivan è perfetto: ogni suo bacio, ogni sua carezza è come una boccata d'aria fresca dalla mia vita frenetica.
    Tutto è perfetto, ma mi manca non potermi confidare con Pè: non posso dirgli quello che provo, ma non capirebbe mai.
    Chiudo il libro e mi sistemo meglio sul divano.
    Ho la testa che scoppia e studiare non mi aiuta sicuramente. Sospiro e rialzo il libro, ma due mani si poggiano sui miei occhi.
    "Chi è?" Riconoscerei la sua voce tra mille.
    "...mmmh...Raoul Bova!!!"
    "No, ma ci sei quasi arrivata!!" il viso di Pè mi compare davanti.
    Mi da un bacio sulla guancia e sedendosi, mette le mie gambe sulle sue.
    "Allora: cosa studi secchiona?"
    "Letteratura...!"
    "******a che palle!" sorride e io abbasso lo sguardo. Inclina la testa e mi alza il mento "Sorellina...tutto bene? Sei strana nell'ultimo periodo!"
    Cerco di contenere l'imbarazzo "Si si...tutto ok!"
    Mi scruta meglio e mi prende una mano "Non sei molto brava a dire le bugie! Lo sai che con me puoi parlare!!"
    "Si si...lo so!" abbasso di nuovo lo sguardo.
    Mi prende l'altra mano "Senti sorellina...So che sono un rompi *******i perchè ti considero ancora una bambina, ma lo faccio perchè ti voglio di bene! Non voglio che tu stia male...voglio vederti sempre sorridere!" mi accarezza una guancia "So che vorresti un ragazzo, ma tutto ha il suo tempo: prima o poi arriverà l'uomo giusto per te!"
    Mi viene da ridere e da piangere allo stesso tempo. Perchè Pè non capisce mai nulla. Abbasso gli occhi e mi mordo un labbro "Senti Pè...devo dirti una cosa!" Sorride e si fa più vicino "Senti...io..."
    La porta si apre di scatto e Dani compare dietro un enorme scatolone.
    Fa qualche passo barcollando e poi inciampa nello scalino volando a terra. Pè scoppia a ridere e io dietro.
    Il povero Dani si alza dolorante "Che cacchio ridi...Aiutami!" Pè si alza e posa lo scatolone sul tavolo "Ho comprato un nuovo stereo...ti va di aiutarmi Mr Pacifico?"
    Pè si gira verso di me "Un attimo che finisco un piccolo discorsetto con la mia sorellina..."
    Mi alzo di scatto "No no, fa niente, ne parliamo un'altra volta...!"
    Prendo il libro e corro in camera mia. Mi chiudo la porta alle spalle e mi lascio scivolare lungo a terra. Come posso tenermi tutto dentro? Come posso continuare a mentire al mio angelo custode?

    * * *

    L'autobus si ferma a pochi metri dalla facoltà e io scendo di corsa.
    Come sempre sono in ritardo per la lezione serale. Non è colpa mia. Ho troppe cose da fare e questi orari sono assurdi.
    Dopo aver parlato con Pè mi sento ancora più confusa e sento la testa scoppiare.
    Come posso sopportare un'ora di storia del giornalismo alle 8 di sera?!? Entro di corsa nell'atrio e controllo l'aula sul tabellone: n. 110.
    Corro per le scale e arrivo giusto in tempo, prima che il professor Magliani chiuda la porta.
    Bel uomo, nonostante l'età; baffi e barba ben curati, sempre vestito in giacca e cravatta: che stile!
    Gli passo davanti con un sorriso e lui scuote la testa.
    "Sempre in ritardo signorina Pedretti!!"
    Mi siedo tra le prime file e tiro fuori il mio blocco.
    Magliani inizia a parlare. Lo seguo per poco tempo, dopo di che il mio sguardo si perde fuori dalla finestra: il cielo è ormai scuro e la luna si fa spazio tra i pesanti nuvoloni grigi.
    I pioppi davanti alla scuola leggeri spostati dal vento.
    L'inverno continua ad avvolgere questa città incantata.
    Sento i clacson delle macchine riempire l'aria e immagino il traffico del centro città.
    Il cellulare vibra nella mia tasca. Un messaggino.
    "Ehi sorellina! Ho trovato l'uomo della tua vita! Non ringraziarmi...l'ho fatto col cuore! Ti aspetto fuori scuola! Bacio"
    No, vi prego...ditemi che non è vero. Spalanco gli occhi e mi porto una mano alla fronte. Non è possibile che ho un fratello così demente.
    In realtà la demente sono io. Avrei dovuto dirgli tutto fin dall'inizio, e ora invece sono qui, come una stupida a dire bugie.
    Il professor Magliani batte forte la mano sulla cattedra.
    "Ragazzi! Vedo dei visi molto distratti!" mi guarda "Cercate di seguire!"
    Butto gli occhi sul foglio e scrivo qualcosa. Ci mancava ancora il bidone del prof. Cerco di seguire, ma la mia testa continua a perdersi.
    Cosa faccio ora? Cosa penserà Ivan?
    Devo parlare con mio fratello: è l'unica soluzione.
    Cerco di predere gli ultimi appunti, ma la lezione è ormai finita.
    Chiudo il quaderno e lo infilo nella tracolla. Scendo gli scalini e mi avvio verso la porta.
    "Signorina Pedretti!!"
    Oh cacchio! Mi giro verso di lui e gli sorrido "Si! Mi dica!"
    "Non mi è sembrata molto attenta oggi!!"
    Cavoli se n'è accorto. Sospiro "Si...mi scusi...ero un po' stanca!"
    "Va bene! Comunque l'ho trattenuta perchè volevo parlarle di una cosa!" Si alza e si appoggia alla cattedra "Un mio caro amico sta cercando una stagista per la sua rivista, e mi ha chiesto se conoscevo qualche ragazza qualificata e sveglia, e...io ho pensato a lei!"
    Spalanco gli occhi e mi sgranchisco la voce "Come scusi???"
    "L'impresa le offrirebbe un posto da stagista per 2 anni e avrà un buono stipendio a fine mese!...C'è solo un piccolo...chiamiamolo problema!...il lavoro è a Parigi!!" Spalanco gli occhi e deglutisco veloce "La vedo un po' scossa signorina!!"
    "Mi scusi...è che non mi aspettavo tutto questo!! è un sogno che si avvera, ma...è un po' complicato!"
    "Le do qualche giorno per pensarci, ma...ci pensi bene: è un'occasione unica!" prende la giaccia "A presto signorina!!" sorride e se ne va.
    Rimango sola. Il silenzio mi fa esplodere la testa. Mi appoggio alla cattedra. Eccomi di nuovo ad un punto cruciale della mia vita: la famiglia o i miei sogni.
    Questa volta è tutto così importante. Come faccio a dire di no ad un occasione del genere? Ma come posso lasciare Pè, Ale, Omy...e...Ivan?
    Prendo la tracolla e scendo in atrio Mi avvolgo nella sciarpa e esco.
    Ecco Pè in fondo alla scalina, che mi aspetta fumandosi una sigaretta.
    Gli arrivo dietro "Ciao..." gli dico
    Lui si gira e mi regala uno dei suoi sorrisoni "Ciao sorellina!!!" mi abbraccia forte. Lo guardo stranita e lui si stacca "Non sei contenta?"
    "Si...certo!" gli dico poco entusiasta
    "Dai! non fare la brontolona, sembri Omy!" Mi prende la mano "Vieni dai!"
    In poco tempo arriviamo sotto il duomo. Pè si ferma e si siede sugli scalini, accendosi una sigaretta. Mi fa segno sedermi accanto a lui e lo ascolto. Fisso il pavimento e continuo a pensare al discorso di Magliani. Sono così confusa.
    "Allora...eccoti il biglietto..." Pè mi porge un pezzo di carta "il mio amico ti aspetta sotto la madonina!"
    "Ma è un appuntamento al buio?"
    "Uhm...si...prendila così!"
    Lo guardo storta "Pè, ma io questo neanche lo conosco!"
    "Ma stai tranquilla! Ti piacerà!"
    Mi alzo e mi sistemo i jeans sbuffando. Senza dire una parola mi dirigo verso l'interno. In pochi minuiti sono a destinazione.
    Milano è stupenda da quassù, ma nessun ragazzo nei dintorni.
    Ammiro il paesaggio e respiro lentamente l'aria fresca. Il vento mi scompiglia i capelli e mi fa fischiare le orecchie.
    Il cellulare vibra in tasca. Lo tiro fuori: ...Ivan.
    "Pronto!"
    "Ehila bellissima! Ma dove sei?"
    Bene...Pè non gli ha detto nulla...ora che faccio? "Ehm...sono sul duomo!"
    "E cosa fai lì?"
    "Senti Ivan...ti devo confessare una cosa..." non dice "...non so come dirtelo...vedi...Pè mi ha organizzato un appuntamento con un suo amico!" Silenzio "Ti prego non ti arrabbiare...oggi abbiamo parlato...volevo dirgi di noi, ma è arrivato Dani...e...non sono riuscita...poi lui...non so...ha fatto tutto da solo..." non dice ancora nulla "Ivan? Ti prego non ti arrabbiare!"
    Lo sento sospirare dall'altro lato "Ok..."
    "Davvero non sei arrabbiato!?!"
    "Si davvero...però..." non dice nulla...
    "Dammi almeno un bacio di consolazione" una voce al mio orecchio.
    Mi giro di scatto e incrocio i suoi occhi. Sorrude e adagia le sue labbra sulle mie. Si stacca e mi guarda spostandomi una ciocca di capelli.
    "Che ci fai qui???"
    "Mah...Pè mi aveva organizzato un appuntamento con una sua amica!"
    Spalanco gli occhi "Cosa?"
    In quel momento mi squilla il cellulare: Pè.
    "Pronto!!!"
    "Allora? Ti piace il mio amico?"
    "...Avevi capito tutto, vero?"
    "Un po' tonto lo sono, ma non così tanto...comunque mi devi un favore e...magari...qualche spiegazione...ok?"
    "Ok!" sorrido.
    "Ci conto! Ora goditi la serata!"
    "Lo farò!!! Grazie Pè, davvero!"
    "Ti voglio bene piccola donna!!"
    "Anche io fratellone...tanto!!"
    Riattacco e Ivan mi abbraccia "Mi sa che ci ha fregato...non è poi così scemo come pensavamo!!"
    Scoppio a ridere e gli lascio un bacio sulle labbra "Non mi sembra vero...ma? Come ha fatto???"
    "Non lo so...oggi mi è piombato in camera e mi ha fatto il quarto grado...credevo volesse picchiarmi, invece mi ha abbracciato e ha organizzato tutto questo!!"
    Sorrido "Ora siamo liberi...è la cosa più bella che ci potesse succedere!"
    "No...Tu sei la cosa più bella che mi potesse succedere!" Mi lascia un bacio sulle labbra e mi stringe forte.
    Perdo il mio guardo all'orizzonte e lascio che una lacrima mi righi il viso.
    Tutto è perfetto. Finalmente sono libera di amarlo senza nessun ostacolo. Finalmente posso averlo senza mentire a nessuno.
    Ma ora come farò con la proposta di Magliani?



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  9. #19
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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Scusateeeeeeeee!!!! Vi prego perdonatemi per quest'assenza, ma avevo bisogno di un po’ di ispirazione. Questo capitolo è nato così dal nulla, ma il prossimo sarà ancora meglio! Buona lettura!
    Kisses <3

    Capitolo 16
    Mi sistemo il vestito sulle ginocchia e avvolgo i capelli in un nastro a pois.
    Butto gli occhi fuori dal finestrino. Il paesaggio scorre sotto il ventre dell'aereo e da quassù tutto sembra surreale: case microscopiche, persone impercettibili...i problemi non esistono.
    Mi giro e scorro le dita sulla mia nuova borsetta: il giallo mi da allegria e si riflette sui particolari metallici.
    Un regalo di Helen, la mia compagna di scrivania. Un pensierino stupendo (e carissimo!) con allegato uno dei suoi pungenti bigliettini "Dovremmo pur lasciarlo di stucco quel baccalà italiano!".
    In questi tre anni tutto è cambiato: una nuova città, un nuovo lavoro, una nuova vita e... ovviamente una nuova me.
    Dopo che Ivan mi ha lasciato, il mondo mi è crollato addosso e l'unica modo per dimenticare era scappare; così ho accettato la proposta del professor Magliani e sono volata a Parigi.
    Quel giorno rimane impresso nella mia mente: il suo viso freddo, le sue parole taglienti e dirette: "Forse è meglio finirla qui!!".
    Non un valido motivo, non una giustificazione.
    Ricordo i miei occhi pieni di lacrime e le parole bloccate in gola; il suo viso teso e le sue mani ferme sui fianchi.
    L'altoparlante rimbomba nelle mie orecchie "Gentili passeggeri! è il capitano che parla! Siamo lieti di informavi che tra circa un’ora saremo in arrivo all'aeroporto di Fiumicino! Grazie e buon viaggio!"
    Da quel giorno non ho più messo piede in Italia: ho sempre cercato di evitare le rimpatriate, ma questa volta non ho potuto dire di no.
    Un’occasione troppo importante, e poi…se manca la testimone…che matrimonio è?

    * * *

    Mi fermo in cima alla scala e prendo una boccata d'aria: eccomi a casa.
    Passo il cancello e arrivo alla reception.
    Osservo la folla: abbracci, baci, sorrisi...ogni passeggero trova qualcuno ad aspettarlo, ma...ad aspettare me non trovo nessuno.
    "Bonjour mademoiselle!!!" una voce al mio orecchio. Inconfondibile.
    Mi giro di scatto "Oh la la...un français parfait!!"
    Pedro mi sorride e mi stampa un bacio sulla guancia "Mi sei mancata mia bella francesina!"
    Gli butto le braccia al collo e lo stringo forte "Anche tu mio dolce romanaccio!"
    Ridiamo , mentre usciamo. Recupero la mia valigia e la trascino alla macchina. Pè la sistema nel bagagliaio e saliamo in macchina.
    "Allora??? Come stai?"
    "Bene...un po' stanca!" butto lo sguardo fuori dal finestrino.
    Mentre Pè continua a parlare parlare e parlare, Roma corre sotto i miei occhi e mi scappa un sorriso.
    “Sister!!!”
    “Dimmi!”
    “Sei veramente bellissima sai!” mi giro e gli sorrido “...non sei più una bambina ormai..."
    Scoppio a ridere “Direi di no fratellone!!"
    Sorride e poi si fa serio “Vale..Lo sai che...ci sarà anche lui al matrimonio...vero???”
    “...certo!”
    Prende il respiro e stringe di più il volante “Sister mi dispiace…non ho rotto l’amicizia con lui, ma…”
    Gli poso una mano sul braccio teso “Pè...non sono arrabbiata! Lo capisco...e non voglio che rovini un’amicizia per quello che è successo tra noi…ok???” tolgo la mano “Non parliamone più!”
    “Ok”
    Chiudo gli occhi e lascio andare la testa all’indietro. Il solo suo pensiero mi ha fatto battere il cuore a mille.
    L'autostrada scorre veloce e in poco tempo siamo ad Ostia. Pedro parcheggia di fronte al cancello: la mia casa delle vacanze.
    La casa dove ho passato le estati più belle della mia vita: il primo bacio, la prima volta, la prima sbronza...ogni ricordo è impresso qui.
    Una moltitudine di macchine circondano il cortile. La festa dev'essere già iniziata. Questo matrimonio sarà stupendo: tre giorni di fiesta.
    Pè mi raggiunge. Percorriamo il vialetto e insieme entriamo. La sala è piena di invitati e in poco tempo mi rendo conto che non ne conosco neanche la metà.
    Pedro mi tocca il braccio "Vado a posarti la valigia!!"
    Annuisco e cammino verso la sala cercando qualche viso noto. Poco lontano da me vedo Dani appoggiato ad una porta, con in mano un cocktail e lo sguardo fisso sul sedere di una cameriera.
    Mi avvicino senza farmi notare "Uhm...carina...dovresti provarci!"
    Si gira di scatto "Valee!!! Ma quando sei arrivata???" allarga le braccia e mi stringe forte "Poco fa…mi è venuto a prendere Pè!!"
    Si allontana e mi guarda meglio "Cavoli, ma quanto sei diventata gnocca?" un signore si gira e lo guarda male. Dani arrossisce “Ehm...volevo dire che sei stupenda!"
    Sorrido e faccio un giro su me stessa "Hai visto! L'aria di Parigi mi ha fatto bene!!"
    Pè ci raggiunge "Ehila...******a Brò: quanto sei in tiro oggi!!"
    “Hai visto!!! Sono pure riuscito ad abbottanarmi giusto la camicia!"
    Ridiamo. Butto lo sguardo tra la gente "Ragazzi...scusate...devo salutare una persona!"
    Mi avvicino e gli tocco una spalla. Si gira e il suo viso si illumina "Oddio!! Finalmente sei qui" mi stringe forte "Ora posso sposarmi!"
    Gli sorrido e mi lascio abbracciare "Congratulazione Omy!!!" abbraccio Chiara accanto a lui "Chiaretta non ti preoccupare!!! Ti faremo una statua per la tua pazienza! Un playboy che si sposa: Miracolo!!"
    Sorride e Omy le cinge la vita "Stavo solo aspettando la persona giusta!"
    Ridiamo e una mano compare al mio fianco, con un bicchiere di champagne. Mi giro ed ecco l'uomo della mia vita "Papà!!!"
    "Bentornata piccola!" Mi abbraccia e mi bacia la fronte "Mancavi solo tu!"
    Prendo il bicchiere, lo alzo e ne bevo un sorso.
    Mi madre compare alle sue spalle e mi stringe forte senza lasciarmi respirare "Tesoro mio!!! Finalmente sei qui! Mi sei mancata così tanto! Com'è andato il viaggio? Tutto bene?"
    Cerco di ricambiare l'abbraccio "Mamma hai bevuto???"
    Barcolla fino a papà "Noo...solo un bicchiere!"
    Tutti se la ridono sotto i baffi, mentre papà cerca di sorreggerla. Povera mamma: un figlio che si sposa. Duro colpo per una giovincella come lei.
    Inizio a sentire i piedi bollenti: ho i tacchi da quando sono partita.
    "Scusate...vado a darmi una rinfrescata!!" dico allontanandomi verso le scale. Salgo le due rampe e arrivo di fronte al bagno.
    Entro e mi sistemo il trucco togliendomi le scarpe.
    Mi appoggio al lavandino e respiro profondamente: saranno tre giorni molto molto lunghi. Do un'ultima occhiata allo specchio ed esco. Mi infilo i tacchi barcollando e quando sono a posto sistemo il vestito.
    Alzo gli occhi e come una scossa attraversa il mio corpo. Il cuore batte a mille. Sorrido.
    Anche lui lo fa. Vorrei dire qualcosa, ma lui mi precede "Ciao!"
    "Ciao...Ivan!"
    Si avvicina pericolosamente e io faccio lo stesso. Mi abbraccia. La sua guancia sfiora la mia: mille brividi lungo la mia schiena.
    Ci stacchiamo dopo qualche secondo e sento il viso andare in fuoco.
    Infila le mani in tasca e mi guarda "Stai...bene!"
    "...si...anche tu!"
    "...come va a Parigi?"
    "...bene...una bella città!"
    "...bene..."
    L'imbarazzo regna tra di noi.
    Vorrei reagire, spingerlo in quella stanza e fargli tutte le domande che mi tormentano da quel giorno, stringerlo, baciarlo, farci l'amore come solo noi sappiamo fare, svegliarmi tra le sue braccia e dire che tutto va bene, ma...
    "Sei stupenda!" vengo distratta dalla sua voce "Sono contento che sei tornata...mi sei mancata...e...mi dispiace per..."
    "Tinaaaa!!!" una furia mi travolge. Ale mi piomba addosso. Mi abbraccia forte "Cavoli!! Ma sei stupenda!!" Mi gira su me stessa. Beve un sorso del suo drink (non è sicuramente il primo!) "Cavoli...che invidia! Devo assolutamente tornare a trovarti! Parigi è stupenda! E poi ho bisogno di shopping!...Dobbiamo brindare al tuo ritorno!" Si gira di scatto e solo ora nota Ivan alle sue spalle "Ciao stro.nzo!! Non ti dispiace se te la porto via vero?" Non lo lascia rispondere e mi prende per mano "Non penso: te la sei già fatta scappare una volta!!"
    Senza dire altro mi trascina giù per le scale, mentre, cercando di non cadere sui tacchi, la seguo, continuando a guardarlo.
    Quando arriviamo in fondo alle scale si ferma e mi guarda fissa negli occhi “Cosa facevi con quel cretino???”
    Abbasso lo sguardo “Niente…l’ho semplicemente incontrato mentre uscivo dal bagno!”
    Ale afferra due bicchieri dal vassoio di un cameriere e me ne porge uno “Sarà meglio che non ti tocchi quello schifoso!" beve un sorso “Non posso proprio accettare quello che ti ha fatto!! E poi tutte quelle ******elle che si è portato in casa in questi tre anni…AAAAAAAAAAH…quanto lo picchierei!!”
    Respiro profondamente e mi appoggio al muro, mentre Ale continua ad insultarlo, alzando sempre di più la voce. Abbasso lo sguardo.
    Ale si ferma e mi abbraccia “Tesoro scusami! Non avrei dovuto sforgarmi così!"
    “Non ti preoccupare…va tutto bene!!”
    Ivan scende le scale. Si ferma proprio accanto a me e mi sorride.
    “Vieni andiamo!” Ale mi trascina via in veranda “Ok! Qui possiamo stare tranquille!” Si siede sul dondolo e io accanto a lei “Devi raccontarmi un mucchio di cose! E io ho 1 anno di gossip arretrati!" Ridiamo "Ma prima parliamo di stasera: ho organizzato un addio al nubilato strepitoso!"
    Mi appoggio indietro “No Ale…ti prego...non ce la faccio!”
    Mi fulmina con gli occhi “Ehi rammollita! Non dire cazzate! Non puoi mancare!” Si alza e mi punta un dito contro "Ascoltami bene: stasera, 8.30, pronta: tacco 12, vestitino corto e trucco pesante” si avvicina e mi schiocca un bacio sulla guancia “A stasera bellezza!!!”
    Si allontana barcollando e sparisce dietro il tendone.
    Poggio i piedi sul tavolino e mi lascio cullare.
    Incontrare Ivan è stato fulminante: un emozione che non provavo da anni.
    Spero solo che tutto questo finisca presto, così potrò di nuovo scappare lontano da tutto…lontano da lui!



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    Predefinito Re: Leggera come un coriandolo...<3

    Nuovo capitolo!!!
    Kisses <3

    Capitolo 17
    Mi guardo un’altra volta allo specchio e sorrido: forse ho esagerato un po’.
    Il vestito di pizzo nero scende leggero fino a metà coscia e poco lontano da me i sandali tacco 12 stanno già assaporando il mio male ai piedi.
    TOC TOC.
    “Si?”
    “TINAA! MUOVITI!! SEI IN RITARDO!!!” urlano dal corridoio
    Mi infilo le scarpe, prendo la borsa ed esco: di fronte a me Ale batte il piede sul pavimento e dietro di lei Chiara seduta su un divanetto.
    “Finalmente!” mi fa un giro intorno e sorride “SI...puoi andare!...Ok! A quanto pare siamo solo noi 3, poche ma buone!”
    Chiara si alza e mi avvicino a lei “Allora? Pronta per stasera?”
    Alza gli occhi al cielo e si fa più vicina “Veramente ho già mal di testa!”
    “TI HO SENTITO!!” urla Ale a metà della scala.
    La raggiungiamo e in un attimo siamo nella hall.
    Ale sta baciando Ka in un angolo.
    Noto Pè e Dani sul divano e Ivan in piedi dietro di loro.
    Si voltano a guardarmi e Dani lascia cadere il joystick “Ma dove le tenevi quelle gambe?”
    Pè gli molla uno schiaffo sul collo “Oh!! Che ******a guardi!?!”
    Li raggiungo e mi fermo proprio accanto ad Ivan, sento il suo sguardo sulla mia pelle e il suo sorriso malizioso sulle mie gambe.
    Sento i brividi e la pochette mi cade di mano. Mi chino e Ivan fa lo stesso. I nostri visi a pochi centimetri e le nostre mani unite sopra la borsa a terra.
    Mi accarezza una guancia con il dorso della mano e in quel momento torno alla realtà. Afferro la borsa e mi alzo di scatto.
    “...devo andare!” torno velocemente all’ingresso e Chiara mi guarda, mentre Omy le fa la predica. La prendo per mano e la trascino via, e dopo aver afferrato Ale, le spingo fuori.
    Chiudo la porta e mi appoggio ad essa.
    “Ok! Aspettatemi qui!” Ale sparisce e io mi siedo sugli scalini.
    “Tutto bene?” Chiara si siede accanto a me.
    Trattengo l’emozione “Si si…tutto ok!”
    Mi scruta meglio “Batticuore vero?!?” non dico nulla e lei mi poggia una mano sul braccio “Senti Vale! Non dire bugie...so che Ivan ha sbagliato, ma…”
    Mi alzo e scuoto la testa “No ti prego…non parliamone!”
    “Invece si!” si ferma di fronte a me e mi alza il viso “I tuoi fratelli sono troppo codardi per farlo, ma io no! So che ti ha fatto male e che è una ferita ancora aperta, ma…ora che sei qui dovresti risolvere!”
    Abbasso lo sguardo “…è acqua passata!”
    “Ah si…e perché sei così rossa?” inclina la testa “Puoi fregare chi vuoi, ma non me!” Mi abbraccia. “Devi parlargli e risolvere le cose...sarà meglio per tutti e 2!"
    Proprio in quel momento una lunga limousine bianca si ferma nel vialetto. Dal tettino esce Ale con in mano 3 calici e una bottiglia.
    “EHI!! Vi va un passaggio bellezze?!?” urla sorridendo.
    Ci guardiamo e in un attimo siamo in auto.
    Ora basta pensare…Che inizi questa pazza serata!!!

    * * *

    “So wake me up It’s all over…when I’m wiser and I’m older…all this time I was finding myself…and I didn’t know I was lost…”
    Ballo accanto a Chiara e Ale.
    La terrazza del locale è affollatissima e la musica non vuole smettere.
    Mi sento libera e felice, per la prima volta dopo anni.
    La brezza mi scompiglia i capelli e la salsedine si attacca alla pelle.
    Una mano mi trascina alla ringhiera che da sul mare. Chiara continua a ridere e barcollare, mentre Ale sale in piedi sul davanzale.
    Poggio una mano sulla fronte e mi asciugo qualche gocciolina di sudore “Scendi che cadi!” Non finisco la frase, che Ale è già volata di sotto. Scendiamo e la troviamo in un cespuglio, che ride a crepapelle.
    “Sto benissimo! Giuro!” si alza e in un attimo è di nuovo per terra.
    Ridiamo, ridiamo e ridiamo.
    Guardo l’ora: sono le 5.30. Spalanco gli occhi e afferro Ale “ALE! A che ora ci aspetta la macchina?”
    Ale ride e con gli occhi socchiusi si stiracchia “Alle 4.30…vai tranchi!”
    La scrollo più forte “***** ALE!!! ERA UN’ORA FA!”
    Mi guarda e usciamo di corsa trascinandoci dietro la sposina.
    La sediamo sugli scalini dell’entrata e scendiamo nel parcheggio.
    Appoggiate l’una all’altra alziamo il naso alla ricerca di limousine, ma purtroppo neanche l’ombra.
    Lascio cadere le braccia lungo i fianchi e Ale si porta una mano sul viso “Non c’è!” dice piano.
    “Ecco…lo sapevo! L’abbiamo persa!” incrocio le braccia sul petto seria, ma Chiara scoppia a ridere. La guardiamo interrogativa.
    Guardo Ale sbigottita e dopo pochi secondi anche noi stiamo ridendo.
    Ale perde l’equilibrio e finisce con per terra. Ridiamo ancora più forte.
    Mi tengo la pancia dolorante “Ok…passeremo per la spiaggia!”
    Alzo Chiara e Ale si ferma in fondo alla scalinata "Aspettate!!!"
    Rientra nel locale e torna poco dopo con in mano una bottiglia di vodka alla pesca "Ho trovato una compagna di viaggio!!”
    Mi porto una mano alla fronte, mentre lei la stappa e ci raggiunge.
    Ne beve qualche sorso e me la passa "Dai Tina! Non fare complimenti!"
    Poggio le labbra sulla bottiglia e lascio che l'alcool scenda nella gola.
    Sento la testa sempre più leggera, prendo le altre sottobraccio e ci incamminiamo sulla spiaggia a piedi nudi.
    In poco tempo, tra ruzzoloni e risate, arriviamo alla villa con la bottiglia ormai vuota. Ci lasciamo cadere sulla sabbia e in un attimo è il silenzio.
    Nel cielo le stelle rischiarano la notte e un sorriso tende le mie labbra.
    "Grazie ragazze!" la voce biascicata di Chiara suona nell'aria "è stato un perfetto addio al nubilato!"
    Mi alzo sulle braccia e le sorrido "Ora sei pronta a sposarti?"
    "SII! Mi ci vuole solo un attimo per riprendermi da stasera!”
    Ridiamo. Affondo i piedi nella sabbia e lascio andare la testa.
    Ale emette un mugolio e si alza "Ok...è ora di fare una cazzata!" lancia via la bottiglia e inizia a spogliarsi. In poco tempo rimane in intimo e corre a riva. Immerge i piedi nell'acqua e si volta "Dai! Cosa aspettate?”
    Mi alzo e Chiara mi segue. Ci spogliamo e raggiungiamo Ale, che ormai si è immersa nello specchio d'acqua luccicante.
    Mi lascio cullare dalle onde e dalla testa che continua a girare.
    Continuiamo a ridere come 3 sceme, finché non butto gli occhi sulla spiaggia e vedo 2 ombre scure che si siedono accanto ai nostri vestiti. Mi avvicino ad Ale e le indico la spiaggia. Sorride e, trascinando via Chiara torniamo a riva.
    Ka e Ivan fumano, seduti a terra.
    Ale molla il braccio di Chiara e si fionda su Ka.
    Non tengo l’equilibrio e finiamo a terra.
    Chiara si rotola nella sabbia ridendo e io mi porto una mano sulla fronte.
    Ivan non si muove, ma fissa i suoi occhi sulla mia pelle nuda.
    Mi alzo e afferro i vestiti. Mi infilo l’abito e sistemo i capelli.
    Ale si avvicina “Vero che ci pensi tu a Chiara! Ho un appuntamento con quel figo!” indica Ka e ride forte.
    “Si certo!” sorride e se ne va col chitarrista.
    Mi avvicino a Chiara e provo ad alzarla.
    “Dai Chiaretta! Andiamo!!”
    "Ma...sono così comoda!"
    Ivan si alza “Posso aiutarvi?”
    “Grazie” gli dico mentre lui la prende dall'altro braccio.
    “Ma quanto avete bevuto?”
    “Ehm…abbastanza!” mi scappa un sorriso, mentre barcollando entriamo.
    Saliamo le scale, mentre Chiara canticchia parla a vanvera.
    “Zitta Chià o Omy ci sente!!”
    Alzo gli occhi e mio fratello mi guarda serio in cima alle scale.
    “Oh *****!!” dico mentre Chiara fa l’ultimo scalino.
    “AMORE!” urla gettandosi tra le sue braccia.
    Omy la prende al volo e fa una smorfia all’odore dell’alcool.
    Mi guarda ancora più serio e io allargo le braccia “Eddai Omy non rompere! Era il suo addio al nubilato!!”
    Fa un mezzo sorriso “Ok! Ora andiamo a dormire! Ne parliamo domani!”
    Omy spinge Chiara in camera e lei su butta sul letto ”Parla con Ivan!” urla.
    Mi giro subito verso Ivan, sperando che non abbia sentito nulla.
    La porta si chiude e io tiro un sospiro di sollievo.
    Mi siedo sullo scalino e Ivan accanto a me.
    Le parole di Chiara mi rimbombano nella testa pesante e senza pensare apro bocca “Ti va una birra?”
    “…certo!!” sorride
    Scendiamo le scale ed entriamo in cucina. Afferro 2 birre e gliene porgo una. Esco in veranda e scendo in spiaggia. Ivan mi segue senza dire una parola, finché mi giro di scatto e incontro i suoi occhi “Facciamo due passi?” gli chiedo imbarazzata.
    Annuisce.
    Camminiamo in silenzio, solo con il rumore del mare.
    “Di cosa devi parlarmi?”
    Sgrano gli occhi “Hai sentito cos'ha detto Chiara?”
    “Come potevo non farlo?”
    CAVOLI! Mi fermo e prendo un respiro “Si…Pensavo che…forse dovremmo parlare di me…e te…”
    “…di noi!” dice con un fil di voce.
    Mi fermo e sento i brividi lungo la schiena. NOI!! Era un po’ che non lo sentivo.
    Si mette di fronte a me “…mi dispiace per quello che è successo, non avrei dovuto dirtelo così!”
    Respiro profondamente e chiudo gli occhi.
    Ivan si fa più vicino e mi appoggia una mano sul fianco. Un’altra scossa elettrica. Il suo viso a poco spazio dal mio.
    Poggio una mano sulla sua guancia e lo attiro a me. Lo bacio e lui ricambia. Sento i nervi sciogliersi e il corpo lasciarsi andare al suo. Ci stacchiamo e un fulmine colpisce la mia mente
    “Vieni con me!”
    Corriamo e in un attimo siamo alla scogliera. Poggio la birra su uno scoglio e lo trascino nella grotta. La sua mano si stringe alla mia e in un attimo le stelle sono di nuovo sopra le nostre teste.
    I ricordi iniziano a riaffiorare: il mio posto segreto.
    Qui venivo da bambina: per nascondermi da mondo e sognare da sola.
    E così anche questa sera voglio chiudere il mondo fuori.
    Lo attiro a me e lo bacio di nuovo. Ricambia e mi accarezza un braccio.
    Un calore sale lungo tutto il mio corpo e la testa gira come un trottola.
    Infilo le mani sotto la sua maglietta, ma lui si ferma tenendomi il polso “è tutto sbagliato…di nuovo…” mi dice in un sussuro
    Non lo ascolto e premo le mie labbra sulle sue.
    Le sue parole si sciolgono sotto la luna e in attimo sono di nuovo sua.
    Ho fatto così tante cavolate in 21 anni, che una in più non mi cambierà la vita…

    …O forse si…


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