Eccomi!! finalmente sono riuscita a postare,anche perchè la storia inizia a farsi leggermente più intrigata,soprattutto nei prossimi capitoli! a voi la lettura e a voi il giudizio del capitoloooo
baci a tutti ^^
Capitolo 19
...Ka...
Salimmo in macchina io e Pedro;guidai fino a casa,in silenzio,travestendo i miei pensieri come concentrazione sulla strada.
P:"scusa e quella frase?"
K:"che devo farci...mi è uscita,è quello che penso..."
P:" potevi risparmiartela...so che è la verità...e lo sa pure lei,in fondo,ma ciò non vuol dire che puoi comportarti cosi...l'hai fatta rimanere male..."
K:"la verità fa male..."
P:"Carmine...non cercare scusanti....mi fai salire il sangue al cervello quando ti comporti così...e lo sai! evita per cortesia!"
Pedro era evidentemente in******** con me,una delle poche volte che riuscii a farlo arrabbiare:dico poche perchè le volte che ebbi il dispiacere di vederlo cosi si possono contare sulle dita di una sola mano,ma purtroppo quella volta ebbi un minimo di ragione e non mi andava di lasciarliela vinta,quella frase uscì con presunzione ma anche con tanta sincerità.
.....Giulia.....
Tornai a casa,dove mi infilai più velocemente che mai in doccia e iniziai a prepararmi per la cena,dove già prevedevo che sarei arrivata tardi.
Mi finii di vestire,truccare e pettinare,salii in auto e mi diressi a casa di Jake.
Suonai alla porta,aspettando che mi aprisse qualcuno.
La porta si apri e davanti a me trovai Jake,con i capelli leggermente arruffati,una camicia di color bianco candido li rivestiva l'addome,un paio di blu jeans si facevano portare perfettamente e una leggera sfumatura di barba contornava il suo viso alla perfezione.
Mi fece gentilmente accomodare in salotto,dandomi un bacio nella guancia e portandomi un bicchiere di vino bianco come aperitivo.
La serata prosegui molto tranquilla,qualche battuta che attorniarono discorsi seri ai quali feci particolarmente attenzione che Jake mi ascoltasse e che capisse i miei punti di vista e le mie aspettative in una relazione.
Finimmo di cenare e ci riaccomodammo in salotto,sul divano.
I nostri discorsi si erano ormai spogliati della serietà avuto fino a poco prima e iniziammo col parlare di eventi passati e ricordi che ti lasciano sempre un sorriso.
Sentii il braccio di Jake avvolgermi il collo e rimanere così: abbracciati.
Il calore,del corpo che mi contornava,era dolce e tremendamente attraente. Cinsi il mio sguardo nel suo,i nostri occhi blu intenso formarono un incantevole mare dove uscirne era quasi impossibile.
Nell'orecchio,un fastidioso BipBip, mi portò al risveglio,mi guardai attorno e riconommi subito la stanza dopo un paio di secondi di smarrimento.Mi voltai,e accanto a me,ancora addormentato,vidi Jake.
Gli accarezzai i capelli,dolcemente,mentre lui iniziava a svegliarsi con la lentezza di chi è consapevole di dover andar in ufficio con poche ore di sonno fisico.
J:"buongiorno amore,quanto è bello svegliarsi così...dopo una meravigliosa notte"
G:"Buongiorno a te, è meglio che iniziamo a prepararci,il lavoro chiama..."
J:"ancora cinque minuti,qua...assieme,ti prego..."
Rimanemmo ancora una decina di minuti nel letto,con la voglia di andar in ufficio sempre più lontana dai nostri pensieri,ma non ci lasciammo ingannare e ci alzammo.
Arrivai in ufficio ed ebbi modo di leggere e guardare tutti i messaggi che comparivano sul mio cellulare.
Chiamai subito Ivan,che mi aveva mandato veri messaggi per sapere come procedeva la serata.
I:"beh? sono ore di rispondere? dove sei finita ieri sera??"
G:"Ciao fratellino,pure io ti voglio tanto bene sai? comunque scusa se non ti ho risposto,ma non ho fatto più caso al telefono..."
I:"potevi rispondermi quando sei arrivata a casa..."
G:"ehm....non sono tornata a casa questa notte..."
I:"ah....risolto allora..."
G:"beh...diciamo più o meno..."
L'imbarazzo era persistente da parte di entrambi,sentii la sua voce ammareggiata dopo aver percepito un riavicinamento tra me e Jake,ma io non potevo farci davvero nulla...era la mia vità e non potevo basare tutte le mie scelte sulle preferenze di mio fratello,per quanto lui sia importante per me.
Chiusi la chiamata,accesi il pc è iniziai a lavorare.
....Ka....
Mi sveglia,dopo una nottata pensierosa e a dir poco agitata,provando fastidio al pensiero di lei assieme a lui,a casa di lui...soli...
Presi il cellulare dal comodino,mi alzai per prepararmi e andare a lavoro,presso l'azienda di mio padre dove davo una mano tra le prove con la band e una lezione di università e l'altra.
Chiamai Ivan,che era già a lavoro nella sala prove,dove faceva l'arrangiatore musicale per una casa discografica:
K:"Ciao Ivan,ascolta,oggi pomeriggio ti va di venire un'oretta a fare prove? se non lavori. Ste non riesce a venire"
I:"Hei,non ho problemi,ci sono! anche perchè ne ho davvero bisogno di sfogarmi un po,a lavoro devo finire delle cose noiosissime e mia sorella mi è riuscita a peggiorare la giornata..."
K:"perchè? cosa ha combinato?"
I:"Si è lasciata prendere in giro ancora da Jake,si sono riavvicinati e credimi che sono davvero infuriato...l'ha sempre vinta lui...e per ciò anche mio padre! ma ti spiegherò dopo alle prove,che così parlo pure con Pedro..."
K:"va bene allora,a dopo,per le sei al solito posto!"
Chiusi la chiamata,ancora più demoralizzato di prima.
.....Ka.....
Arrivai nell'azienda di famiglia,ed entrai in ufficio di mio padre Franco.
F:"ben arrivato tra noi mio caro,non sei un pò in ritardo?"
K:"Lo so papà,ma è stata una serata difficile..."
F:"non voglio neanche sapere...mettiti subito a lavoro,devi organizzare i giri dei rappresentanti...entro questa mattina sarebbe l'ideale"
Con un leggero cenno di testa annui e andai a sedermi alla scrivania per iniziare il lavoro.
Pochi minuti dopo vidi entrare nell'ufficio mia sorella,ancora con la faccia assonnata,Loredana.
L:"Ciao sfigato!"
K:"Anche io ti voglio molto bene Lory...ma scusa,non dovresti essere a scuola tu??"
L:"Oggi mi hanno lasciato stare a casa dato che avevo supplenze,così mi porto avanti con latino...potresti darmi una mano eh!"
K:"ma non vedi quanto lavoro papà mi ha dato da finire per pranzo?? e poi...io...latino...se..come no!!"
L:"come mai quella faccia amareggiata?? e non dirmi per il lavoro..."
K:"io? no niente..."
L:"ok,deciso,tu ora inizi e finisci quello che devi fare,io mi metto qua della scrivania di papà a studiare,quando hai concluso andiamo a pranzo assieme e mi racconti cosa ti rattrista tanto..."
K:"Immagino che la risposta deve essere per forza positiva..."
L:"Beh...chiaramente si! almeno per il pranzo...per la confessione vedrò se torturarti per farmelo dire o se basta chiedertelo con le buone..."
Ecco,quella era mia sorella,una ragazza semplice,solare e con la stessa malatia di Pedro...mi sapeva capire al volo! con uno sguardo,un espressione o una parola...non le si poteva nascondere nulla e a me andava bene così,mi ero sempre confidato tanto e non mi vergognavo con lei ad esprimere le mie emozioni...non sentivo l'esigenza di estrarre spada e scudo.Come mi ha visto lei,nei momenti bui della mia adolescenza, non mi aveva mai visto nessuno, ed era un sollievo ricevere sempre parole confortevoli o consigli: l'adoravo!
Mi rimisi a lavoro,dato che ne avevo fin sopra i capelli.
Sentivo mia sorella ripetere e ripetere frasi e frasi di latino.La scuola non mi mancava solo per l'incubo di latino.
Arrivo presto l'ora di pranzo,forse troppo presto perchè con il lavoro ancora non ero messo molto bene,decisi di darmi una mossa,ultimo sprint e poi sarei volato con mia sorella a mangiare qualcosa,anche perchè la fame si faceva sentire sempre più!
Riuscii a finire nel raggio di mezz'oretta,o qualcosa in più,mi alzai dalla scrivania stiracchiandomi,mi avvicinai a mia sorella togliendole di mano il libro di latino,che ormai sapevo pure io a memoria la lezione,e la tirai su di peso dalla scrivania di papà,dirigendomi verso la macchina dove salimmo e la portai a pranzo come promesso.
arrivai con mia sorrella in una pizzeria molto carina dove venivamo spesso assieme,vicino a casa dei miei.
Ci sedemmo,ordinammo e iniziammo a parlare del più e del meno.
K:"allora? con leo tutto bene?"
L:"si grazie,qualche alto e basso ogni tanto,ma tutto bene,mi sa rendere felice e questo è quel che conta! tu? a ragazze??"
K:"solito..."
L:" ti vedi ancora con Eleonora?"
K:"Solito..."
L:"qualche sera e basta insomma...ma allora chi è la ragazza che ti sta facendo battere il cuore??"
K:" ma perchè ancora questa domanda? cosa ti fa pensare che abbia una ragazza in mente..."
L:" andiamo...non ti vedevo quella lucetta negli occhi da quando è finita tra te e gabriella...e poi,sei demoralizzato e ci deve essere un perchè a questo...e finchè non me ne parli rimarremo qui! dovessi rubarti le chiavi della macchina!!"
K:"addirittura una lucetta negli occhi...tu guardi troppe serie tv...basta con O.C. e cose simili..."
L:"beh..abbi il coraggi di dirmi che non hai nessuna in mente..."
K:"può essere..."
L:"allora? me lo dici con le buone o devo torturarti??"
K:" c'è una,ma la situazione e parecchio difficile e le speranze per me sono davvero pochissime,anche perchè dovrei affrontare più di una persona..."
L:"cioè scusa?"
K:"è fidanzata..."
L:"beh,e cosa vuol dire...magari non è amore,magari si innamorerà più di te,magari si lasciano"
K:" ma so che lei non lo ama...e lo sa pure lei,ma non lo vuole ammette a se stessa..."
L:"beh e allora dove vedi il problema?? provaci..."
K:"è la sorella di Ivan..."
L:" ma chi? Giulia?"
K"la conosci?!?!?"
L:" Mora,occhi azzurri,bella ragazza,ha il percing all'orecchio,e molto amica di Pedro..."
K:"ok..parliamo della stessa persona..e tu come fai a conoscerla??"
L:"semplice...Conosco Jake! me l'ha presentata lui,poi sono venuta a sapere che è la sorella di Ivan quando li ho visti assieme:salutandoci Ivan mi ha presentato Giulia come sua sorella"
K:"ah bene...mia sorella conosce il mondo senza dirmi nulla.."
L:"vedi? se tu non mi parlavi di questo oggi non saresti venuto a sapere che conoscevo Jake e Giulia"
K:" e cosa mi dici di Jake?"
L:" è un co******....non c'è molto da dire su di lui...non lo mai visto con la stessa ragazza più di qualche mese e credimi..non credo sia un'eccezione Giulia,poi ha degli atteggiamenti assurdi...figlio di papà..."
K:"quello si nota.."
L:" lo vedo spesso in discoteca, quella dietro la piazza,ha il suo giro di amicizie la dentro,peccato che non lo mai visto con Giulia in quel loale,non so nemmeno se lei sa che esista quel posto!"
K:" in quattro anni non l'hai mai visto con Giulia li?!"
L:"4 anni???stanno assieme da 4 anni??"
K:"Si,lei mi ha detto cosi..."
La sua domanda,meravigliata,faceva intendere molte cose.Parlammo ancora poco di Giulia,non avevo molto da dire su di lei,apparte come lo conosciuta.Non potevo nemmeno descrivere ciò che provavo,perchè nemmeno io avrei saputo mettere insieme un concetto sensato.
Nuovo capitoloooo!! scusate ma purtroppo l'ispirazione non va d'accordo con la scuola che continua a stressare,per fortuna ancora per pocoo!!
Capitolo 23
....Ka...
Riportai mia sorella a casa,dove sapevo che avrebbe rimesso la testa sui libri,ma facendomi promettere che alle 6 si sarebbe fatta trovar pronta e mi avrebbe accompagnato alle prove.
La salutai,Loredana scese dall'auto e le ricordai di essere puntuale dopo.
Ritornai pure io a casa,la giornata di "lavoro" da mio padre era finita.
Non avevo idee per il pomeriggio. Avrei dovuto studiare,ma era l'ultima cosa di cui avevo voglia...decisi di chiamare Pedro e chiedere se lui aveva idee migliori della mia di mettersi davanti alla tv.Presi il cellulare e chiamai:
P:"ehi ka...come va?"
K:"Ciao pé...solito...sei a casa? non so che fare e mi chiedevo se tu sei libero..."
P:"dai,ti aspetto da me,primo...ho la play accesa e pronta per essere utilizzata e secondo...data la tua voce...hai bisogno di una seduta psichiatrica!!"
K:"ho già passato il pranzo con mia sorella che prendeva mentalmente appunti della mia vita..almeno tu:Risparmiami!!"
P:"sempre detto io,tua sorella ha il mio stesso dono..."
K:"e quale sarebbe scusa?"
P:"ti capisce...e credimi...più che un dono lo definirei un super potere!"
K:"molto spiritoso Pé,dai che arrivo va..."
Chiusi la chiamata,risalii in macchina e partii per arrivare a casa di Pedro.
Mi accolse con una buona birra gelata e un divano,dove giocammo un pò alla play e parlammo del più e del meno,entrando,naturalmente,nel discorso "Giulia"...
K:"mmm...ancora,ti ho già detto che non lo so,mi piace...ok,ma non posso pensare di essermi innamorato,cioè...la conosco ammalapena,ci ho scambiato giusto qualche parola e sono pure riuscito a far brutta figura il terzo giorno che lo vista..."
P:"Possibile che ti sia tanto difficile credere nei colpi di fulmine,nell'amore a prima vista o nel destino??"
K:"si...mi risulta molto difficile crederci,anzi...non ci credo per niente! come posso credere nel destino? fino ad ora non mi ha portato nulla di buono...e nei colpi di fulmine?nell'amore a prima vista? no...non sono cose che fanno per me...credo più nell'attrazione fisica al primo sguardo,nel sesso senza amore e in tante altre cose...ma prima che sia davvero amore la situazione deve prendere molte pieghe..."
P:"non sai quello che dici Ka...mi auguro che le tue idee vengano frullate e risistemate nella tua mente contorta e che arrivi presto anche per te l'amore vero...capirsi senza parlare,trovare compromessi senza litigare,sentirsi indispensabili per l'altro ma allo stesso tempo inutili se non si è assieme...fare l'amore più e più volte,provando la stessa emozione della prima volta,svegliarsi al mattino con il profumo dei suoi capelli e della sua pelle che riempiono il cuore di allegria...tornare la sera a casa sapendo di poterle dare il bacio che,per tutto il giorno,ti sei promesso di darle al tuo rientro...andar a letto la sera e finalmente poter addormentarsi serenamente,con il suo lieve respiro che ti culla e ti conforta"
K:"spero vivamente che un giorno possa provare e vivere un'amore grande quanto quello tuo ed Elisa,ma purtroppo non posso credere di trovare tutto questo con uno sguardo,una parola o un pomeriggio assieme..."
P:"ricordati questo...se voi due un domani vi mettete assieme e la definirai la persona giusta per la tua vita...te lo rinfaccerò vita!! e insegnerò a rinfacciartelo anche ai tuoi figli e ai figli dei tuo figli!!"
K:"se...sogna!"
P:"ma spiegami perchè non ci provi con lei?? davvero..."
K:"Pedro...è la sorella di Ivan! lo sai com'è difensivo nei confronti della sorella..."
P:"si,io lo so...e so anche che lui vuole il meglio per sua sorella,vuole che sia felice...indipendentemente da chi! avrei potuto essere pure io,se non la vedessi come una sorella...so che se l'avrei resa felice,Ivan sarebbe stato il miglior cognato che si possa desiderare"
K:"e se dopo non la rendo felice?"
P:"beh,in tal caso Ivan ti distruggerebbe e dei tuoi resti farebbe cibo per cani"
Nel volto del mio miglior amico comparve un gran sorriso e una risata riempì la stanza silenziosa
P:"no dai,apparte gli scherzi...è normale che se un domani,non provate più gli stessi sentimente e la vostra relazione finisce,ogniuno va per la propria strada...ma sai anche che se fai qualche cagata...Ivan non te la perdonerà facilmente..."
K:"lo so...e se le cavolate le faccio? se sbagliero?Ivan non me la lascierebbe passare liscia e Giulia non merita un altro che la faccia star male,non lei...sta già vivendo una storia basata sul niente,non si merita un'altro stupido come potrei esserlo io..."
Nuovo capitolooooo!!
Promettoche sarò più presente ora,dato che la scuola è finita e di tempo libero ne ho un po di più e con il tempo libero arriva anche un po d'ispirazione!!
Cap.24
....Ka.....
P:"ma non ti fanno riflettere i discorsi che fai??sei già preoccupato di non voler far cazzate e tu? hai paura di farle...non ha senso...non le fai se non vuoi,le cazzate sono conseguenze di scelte sbagliate,ma tu spero sia capace di riconoscere il giusto e lo sbagliato..spero che almeno un briciolo di razionalità ti sia rimasta!"
K:"mah...non conto più nemmeno su quella!"
Pedro mi guardò negli occhi,scosse la testa e distolse lo sguardo.
P:"Ka...se vuoi provare a conoscerla buon per te e sai che puoi contare su di me,ma finche non ti convincerai....cavoli tuoi,non posso obbligarti,sei grande e vacinato per poter prende decisioni importanti da solo!"
La conversazione si concluse con un gran silenzio.
Non avevo voglia di controbattere ne di continuare il discorso,accesi una sigaretta e Pedro mi mfece compagnia con qualche tiro occasionale.
Le sei arrivarono poco dopo,andai a prendere mia sorella e mi trovai con il gruppo al solito posto all'ora stabilita.
P:"ciao Loredana!! ma come stai??"
Pedro andò ad abbracciare Loredana calorosamente e tutti lo seguirono salutando a loro volta la mia sorellina.
L:"che bella accoglienza ragazzi,grazie!"
Iniziammo le prove,suonammo fino allo sfinimento delle nostre forze,curammo gli ultimi dettagli dei nostri pezzi e concludemmo le prove impostando una scaletta per i concerti che tenevamo ogni tanto in qualche locale.
K:"ragazzi,che ne dite di andar a mangiar qualcosa tutti assieme? un panino veloce..."
D:"Direi ottimo!!sto morendo di fame!"
I:"io dovrei andar a cena con mia sorella,ma magari la sento se le va di aggiungersi con noi..."
P:"ottimo! magari fa amicizia con Loredana!"
Pedro si giro verso me e mia sorella facendoci l'occhiolino.
Ivan chiamo sua sorella che accetto volentieri la proposta,mettemmo in ordine la nostra "saletta" prove e ci dirigemmo nel nostro locale ormai di fiducia,ci sedemmo nel solito tavolo e aspettammo Giulia per ordinare.
....Giulia....
Arrivai al locale prestabilito da mio fratello,entrai e raggiunsi il tavolo dei ragazzi.
Mi salutarono tutti entusiasti e presi posto accanto ad Ivan dove mi accorsi anche della presenza di Loredana,nascosta,all'inizio,dai saluti dei ragazzi.
G:"ciao Lory,come stai? anche tu conosci questi scalmanati??"
L:"ciao giuly!! si,Ka e mio fratello!"
G:"tuo fratello?? effettivamente...ora che vi vedo vicini,posso notare qualche assomiglianza! e ora posso constatare che il mondo è proooprio piccolo!"
Un sorriso genuino mi spuntò sul viso.
Passai la serata a parlare con Loredana,mentre i ragazzi si isolarono nei loro discorsi "da uomini".
Ci dicemmo molte cose,le chiesi del suo compagno Leo,mi chiese di jake e del lavoro,parlammo di tutto e tutti.
A metà conversazione,Ka si stacco dai discorsi dei suoi amici e colleghi musicali per seguire la chiaccherata di noi ragazze,dove sua sorella non perdeva occasione per parlarmi di lui.
Non riuscii a distogliere il mio interesse da Ka,dal suo sorriso,a labbra strette,dolce quanto bello ,la sua risata calda e contaggiosa che portavano i suoi occhi a socchiedersi lasciando trasparire ammalapena quel verde freddo e profondo e quelle basette tanto curate che si collegavano ad un filo di barba,sotto il mento,un pò più folta.
Ritornai dal fantasticare con lo squillo del mio cellulare,lo presi dalla borsa dando per scontato che fosse Jake:
X:"ciao Giuly,cm stai?chiamavo per assicurarmi che tu e tuo fratello vi ricordiate della cena di domani,mi racconmando! è importante!"
G:"ciao papà,si tranquillo,io e Ivan domani saremo puntuali e presenti!"
Ivan smise subito il suo discorso è girò in volto verso di me,guardandomi disperato.
X:"mi raccomando,da un'occhio a tuo fratello,non posso fare brutte figure domani!!"
G:"va bene papà,scusa ma devo andare,sono con dei clienti,a domani!"
Chiusi la chiamat facendo un respiro di sollievo che si fosse conclusa così semplicemente senza dovermi subira la lista di insulti rivolta a mio fratello.
I:"domani cosa scusa??"
G:"Ivan!! la cena di lavoro di papà!!! come ho fatto a dimenticarmene..."
I:"cavolo no...dimmi che è un brutto sogno....o dimmi che ti ha detto che non mi vuole!!!"
G:"no,mi ha chiesto di assicurarmi che tu venga e che tu non faccia cavolate!"
I:" e te pareva....si ricorda sempre di me quando deve far bella figura!! quello con una bella famiglia e dei figli bravi e buoni..."
Eccomi di nuovo come promesso non vi ho fatto attendere molto per il nuovo capitolo e spero di mantenere questo ritmo costante ^^
Ps:Sui prossimi capitoli dovrò risolvere i problemi nati in questo
Capitolo 25
....Giulia....
Questa sera c'è la cena di lavoro di mio padre.Sono già sotto la doccia che penso a che borsa abbinare al vestito scelto in precedenza e penso a come la serata potrà svolgersi:seduti nello stesso tavolo,a troppi pochi centimetri di distanza...mio fratello,mio padre e il mio ragazzo!
Spero che finisca presto e senza problemi la serata.
Finisco di cambiarmi e prepararmi,Jake è passato a prendermi e mi aspetta in salotto,davanti alla tv.Mio fratello non ha accettato il passaggio proposto da noi e ci raggiungerà direttamente al ristorante.
Raggiunsi Jake in salotto,dove notai il meravaglioso completo che indossava,e ricevetti i complimenti per il mio abito e la mia figura.
Partimmo e raggiungemmo il posto poco dopo.
All'entrata trovammo mio padre,preoccupato dei nostri minuti,contabili sulle dita di una mano,di "ritardo".
X:"Ciao cuore,ciao adorato genero!!" Mio padre saluto calorosamente jake...per poi ricordarsi della mia presenza.
X:"Beh?? tuo fratello?? pensa di arrivare?? e spero che abbia almeno la decenza di mettersi una giacca questa volta..."
G:"Papà,tranquillo,arriva...e l'ho raccomandato di mettersi una giacca...per la cravata non garantisco,credo che quella sia "chiedere troppo"..."
X:"Oramai e diventato tutto un "chiedere troppo" con tuo fratello...Jake,tu come stai??che mi racconti di bello??"
Jake rispose educatamente a mio padre,dandole rigorosamente del lei che più volte mio padre rifiuto di ricevere ma la "leccaggine" di Jake è infinita.
I:"Eccomi..."
Mi voltai e vidi arrivare Ivan,con passo veloce,verso l'entrata del locale dove lo stavamo aspettando.Per fortuna indossava un completo con una semplice camicia bianca,sbottonata nel colletto,ma pur sempre elegante.
I:"Ciao papà,scusa il ritardo,ma il traffico non mi lasciava passare..."
X:"Ciao Ivan,noto con piacere che ti sei messo una giacca e una camicia..."
I:"Sto molto bene,grazie papà,e tu?"
X:"Entriamo per cortesia...siamo già tardi! comunque molto bene anche io,grazie!"
Mio padre entrò,seguito da Jake che mi prese per braccietto per entrare e Ivan,accanto a me,che cercò di borbottare qualcosa al mio orecchio ma immaginai soltanto cosa mi avrebbe voluto dire.
Ci sedemmo al tavolo nostro,dopo aver salutato i collaboratori di mio padre e naturalmente non sarebbe potuto mancare il collaboratore numero uno:mio suocero con la sua consorte,nonchè mia suocera.
I piatti iniziarono ad essere serviti e iniziarono anche le conversazioni.Ivan si asteneva da qualsiasi discorso,per non creare contrapposizioni di pareri che avrebbe potuto portare allo sfascio la serata.Sperai con tutta me stessa che mio padre riuscisse ad astenersi nel parlare della relazione mia e di Jake,sopravvalutandola come al solito,di fronte a suo figlio,che sapeva benissimo non aprovarla!
I miei suoceri dovetterolasciare il nostro tavolo per qualche minuto,andando a salutare i collaboratori del loro studio.
X:"hai visto Giulia che ottimi suoceri ti ritrovi?"
I:"io non urlerei gatto se non lo hai ancora nel sacco..."
OK,inizia il divertimento...firmato famiglia Moro!
X:"cosa vorresti dire scusa??"
I:"vorrei dire che è patetico quanto stai elogiando il rapporto di tua figlia con questo qua...hai idea di quante sere ho aperto la porta di casa mia,trovandomi di fronte Giulia,in lacrime...per colpa sua??hai idea di quanto sia cambiata tua figlia?? no...perchè tu sei troppo impegnato a guardare quanto adorabili sono i GENITORI di questo qui...non suoceri! oppure sei troppo impegnato a fingere di essere un padre perfetto e amorevole?? che la prima cosa che ti passa per la testa appena mi vedi e di farmi i complimenti per aver messo una giacca..."
Ivan si alzò dalla sedia,non lasciando minimamente il tempo di dire una parola a mio padre e si affrettò ad uscire.Mi alzai e lo segui,fregandome della reazione di mio padre e dell'espressione attonita sul viso di Jake.
Nuovo capitoloooo!! spero vi piaccia...Ivan è riuscito a far scattare qualcosa nella mente di Giulia secondo voi??
Capitolo 26
Uscii e vidi mio fratello,leggermente appartato,con una sigaretta tra le labbra,torturata dal nervosismo del fumatore.
G:"Ivan...capisco che è difficile lasciar perdere per te...ma papà è fatto così...non puoi far nulla per cambiarlo,cosa ti costa sopportarlo una sera ogni tanto?"
I:"Il problema non è sopportare i suoi discorsi...il problema è sopportare QUEL discorso..."
G:"quale discorso scusa?"
I:"Tu...Jake...matrimonio....suoceri...solo al pensiero di una fede nuziale,sulle tue mani da principessa,con la scritta Jake,mi fa venir i conati di vomito..."
G"Ivan..."
Mi avvicinai a mio fratello,notando la sua espressione demoralizzata,che fece passare il volto di rabbia di poco prima.
G:"capisco che a te Jake non piace e non credo che diventerà uno dei tuoi migliori amici,ma le cose tra me e lui sembrano ritornate alla normalità,ti prego...non cercar di rovinare tutto e soprattutto...lasciali mezza possibilità per uscire dalla tua lista nera mentale,fallo per me!"
I:"come devo fartelo capire che è tutta un'illusione? vedrai che tra una settimana litigherete ancora e ancora...vedrai che ti farà soffrire ancora...e non sono più disposto a vedere mia sorella star male!"
G:"e se questa volta ti sbagli?se e la volta buona? non si può mai sapere..."
I:"Giulia...quante volte mi hai detto questa frase? quante??"
G:"tante...purtroppo...ma ogni volta che torniamo assieme...questa frase mi sembra possibile e sincera..."
I:"capisci che non è così??guardati...hai il coraggio di dirmi che stai bene? e il fatto che tu sia uscita per parlare con me ne è la prova. Tu vuoi una mia conferma...la conferma che la tua vita con Jake sarà rosa e fiori,sei insicura e cerchi un appoggio morale,ma mi spiace...da me non potrai mai ricevere nessun aiuto in questa relazione! sai bene che per te mi getterei nel fuoco,ma non posso sostenere una relazione falsa come questa...forse tu non te ne rendi conto di quanto sei diversa,ma credimi...sei cambiata! per colpa sua..."
Abbassai lo sguardo,ascoltando quelle dure parole dette dalla persona più importante che avessi...forse e per quello che fecero così male. I pochi secondi,che permisero a Ivan di esprimersi,furono difficili da digerire. Sentii dei passi alle mie spalle provenire nella nostra direzione,mi volta e vidi Jake avvicinarsi.
J:"tutto bene amore?"
Le sua mani afferrarono saldamente le mie braccia e i suoi occhi cercavano i miei,spenti. Non considerò neppure la presenza di mio fratello.
G:"sisi tutto bene...stavamo parlando"
Mi sciolsi dalla presa di Jake e mi riavvicinai a mio fratello. Ivan avvicino la bocca al mio orecchio,per evitare di farsi sentire da J.
I:"ora torna dentro,non voglio che papà si arrabbi anche con te,sono io il figlio deludente dei due,ma promettimi...che penserai alle mie parole,ti prego...promettimelo! e se dopo la cena vuoi stare con il tuo fratellone mi troverai a casa di Pedro,ci conto!"
Detto ciò,mi diede un dolce bacio sulla guancia e si avvio verso la sua macchina.
Jake mi aspettava alla porta del ristorante per rientrare e riaccomodarci a tavola,dove mio padre non perse occasione per borbottare su Ivan e sui sul suo carattere,mentre J annuiva,imperterrito.
nuovo super capitolo!! importante direi!!
aspetto i vostri super commenti per questo capitolo!! cosa ne pensate? siete felici della decisione di Giulia??
(ps...aspetto soprattutto il commento di Davide che credo sarà felice della decisione )
Buona letturaaaaaa!!!
Cap.27
....Ivan....
Salii in macchina,presi il telefono e chiamai Pedro.
P:"pronto,ivan?!"
I:"Ciao amico,sei a casa?posso far un salto da te?"
P:"certo amico,certo!!ci sono anche gli altri ragazzi...Ma non eri alla cena con tuo padre??"
I:"si,ma come al solito si è conclusa presto per me,ti spiego quando arrivo!"
Chiudemmo la chiamata con un saluto veloce e partii.
Arrivai a casa di Marco,percorsi il vialetto di casa e mi trovai di fronte alla porta che si apri e trovai un sorriso amichevole che mi accolse. Andai in salotto dove trovai gli altri ragazzi:Ka,Dani e Ste.
Mi fecero spazio nel divano per farmi accomodare,Pedro mi pose una birra fresca in mano unendomi alla bevuto dei ragazzi e raccontai tutto,dalla discussione con mio padre alla chiaccherata con mia sorella.
P:"Ma quindi tua sorella è rimasta li??"
I:"si,le ho detto io di rimanere..non voglio che nostro padre tenga il muso anche con lei,io ormai ci sono abituato,ma lei no...anche perchè lei ci lavora pure con lui,non mi va che litighino per colpa mia,lei non centra nulla con i problemi miei con papà"
P:"hai fatto bene amico!"
I minuti passavano veloci,ormai trasformati in un paio di orette. Mi persi nei discorsi con i ragazzi,sperando di vedere mia sorella di li a poco,ma le speranze iniziavano a spegnersi.
K:"comunque...stai bene in giacca e camicia,non sembri neppure tu!!"
S:"effettivamente...è strano vederti così..a quando il prossimo onore? al matrimonio??"
I ragazzi scoppiarono a ridere,mi guardai bene:
I:"effettivamente...sono strano! ma guarda che bel figurino sono!!"
I discorsi continuarono con la stessa "serietà" accompagnati da un paio di birre.
Il mio telefono vibro,mi voltai di scatto verso la luce che emanava da sopra il tavolino:un messaggio.
<<Sono qua fuori...>> così recitava il messaggio di Giulia.
Guardai Pedro che,senza parlare,capii tutto e mi invitò a muovermi a raggiungerla fuori.
Corsi ad aprire la porta ed uscii,la trovai accomodata su una sedia da giardino che cercondavano un tavolino.
Mi vide,si alzò e mi venne incontro abbracciandomi forte,soffocando i singhiozzi del pianto sul mio petto.Capii che Jake aveva colpito ancora,ma spero che questa volta sia davvero l'ultima!
I:"allora?cos'è successo?" Parlai tranquillamente,con calma..volevo trasfetterli una sensazione di amore e fiducia,ne aveva bisogno.
G:"ho mollato Jake...questa sera,in macchina appena mi ha portato a casa.."
I:"e sei triste per questo?"
G:"Anche...Mi ha chiesto cosa mi hai detto tu quando siamo andati fuori...li ho detto che non erano affari suoi e lui ha iniziato ad arrabbiarsi,dando la colpa a te che mi metti idee sbagliate in testa! Li non ci ho più visto,li ho detto di sparire...che non lo voglio più accanto,non voglio più condividere niente della mia vita con lui...sono scesa dall'auto ma mi ha raggiunto e mi ha bloccato prima che potessi allontanarmi..Mi ha detto che vuole andar in fondo a questa storia e non si darà per vinto ancora...Ivan,non voglio che tu vada in mezzo e non voglio aver ancora problemi con lui...non c'è la faccio più..."
....Giulia....
Ivan mi ascoltava in silenzio anche se il nervoso nell'aria era quasi palpabile.
I:"Giulia...credimi,se lui solo osa toccarti,minacciarti o pedinarti..non mi darò pace finchè non lo trovo e questa volta non lo risparmio,li metto davvero le mani addosso! e non preoccuparti per me..io mi so difendere fin troppo bene!"
Le sue parole mi rassicurarono,ma non di molto...Jake era arrabbiato e sapevo che non si sarebbe dato per vinto finchè non avrebbe trovato delle ragioni alle mie decisione,escludendo un esame di coscienza e trovando le risposte nei suo atteggiamenti e nel suo carattere.
Le temperature basse iniziavano a farsi sentire,io mi calmai tra le braccia calde di mio fratello che continuava a rassicurarmi che tutto sarebbe tornato alla normalità e non sarebbe successo assolutamente nulla. Entrammo a casa di Pedro che venne subito a salutarmi sfoderando il suo magico sorriso. Raggiungemmo gli altri in salotto. Ka mi regalò un dolce sorriso...un sorriso che non regali a tutti...ma non feci particolarmente caso a ciò e non mi feci particolarmente tante domande,non era ne il momento e non avevo voglia di mettermi in testa altri problemi.
Mi sedetti sul divano con gli altri e nessuno ebbe il coraggio di chiedermi cosa fosse successo tranne Pedro che mi disse di aver saputo la storia da Ivan e che voleva sapere il "finale".
Ecco il nuovo capitolo!! scusate tanto l'attesa,ma tra qualche giorno di riposo e qualche cambio di idee per la FF mi hanno portato a tardare la scrittura del 28° capitolo,spero di rifarmi alla grande con le tempistiche dei prossimi
Capitolo 28
....Giulia....
I giorni sucessivi furono infernali...Jake cerco di contattarmi in tutti i modi,mio padre continuava a non prendere minimamente in considerazione la mia decisione,sostenendo che io fossi influenzata dal suo arrogante figlio Ivan.
Per distrarmi ed evadere da quel caos continuo,cerca:vo di passare più tempo con mio fratello e, di conseguenza,uscivo anche con i ragazzi della band: I Finley,così avevano deciso di chiamarsi.
Era un periodo intenso per loro,il fratello di Pedro,Omar,ero riuscito a farli avere un provino con la EMI e con Cecchetto...i ragazzi erano super felici,ma passavano più tempo possibile a fare prove,scrivere pezzi e apportare modifiche a quelli attuali.
Mio fratello li aiuto ad arrangiare qualche pezzo musicale e il grande giorno arrivo:
Il provino andò benissimo e Cecchetto li propose un contratto con la EMI. I brani sarebbero stati registrati subito e il cd sarebbe uscito per la primavera dell'anno successivo.
I Finley dovettero lavorare molto intensamente per rispettare i tempi e Ivan li aiuto parecchio musicalmente,questo permise a me di seguirli nei primissimi esordi e di rinforzare il rapporto di amicizia con tutti loro.
Con Pedro,l'amicizia era già indissolubile,ma resi ancora più forti i legami con Ste,Dani e soprattutto Ka...che iniziò a cercarmi molto più spesso di prima,trovando un'intesa più forte di prima.
La befana aeva ormai portato via tutte le feste e il lavoro rinizio a farsi sentire.
Milano ritorno la grigia e trafficata città di sempre,gli uffici ripresero il loro normale funzionamento mentre i negozi godevano della "pausa" dei giorni successivi alle feste.
***
Era un giorno qualunque,quando ricevetti un messaggio di ka,ormai abbituale,dove mi chiedeva di uscir a bere qualcosa dopo il lavoro,dato che avrebbero finito le prove di li a poco.
Risposi di si,mi faceva piacere passare del tempo con lui e ormai eravamo allo "stadio di amicizia" dove ci confidavamo i nostri stati d'animo,i nostri turbamenti e tutto ciò che ci passava per la testa.
....Ka....
Oggi era il grande giorno,mi era deciso...dopo aver parlato con Pedro,e aver constatato che la mia era una vera e propria cotta!,decisi di voler chiedere a Giulia UN APPUNTAMENTO SERIO!
Ivan iniziava a sospettare di qualcosa,nascondere il mio interesse per sua sorella non era per nulla semplice. Mi chiese solo una volta,apertamente,faccia a faccia,che intenzioni avevo con Giulia,se il mio interesse andava oltre l'amicizia,ma a quella domanda non riuscii a rispondere...non volevo mentirli dicendo un NO secco,ma neanche espormi al fratello così apertamente,un pò temevo la sua reazione e temevo che la nostra amicizia avrebbe potesse compromettersi.
Di certo,il fatto che io non risposi a quelle domande,non passo in osservato ad Ivan,ma non continuò il discorso,ne tanto meno lo tirò più fuori. Buon segno?
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