Sera, come va?
Ok. Lo ammetto. Ormai lo sapete, sono sincera. Troppo sincera. Volevo aspettare un pò di tempo prima di cominciare a pubblicare questa storia per non sentirmi accusare, ancora, che pubblico troppe ff.
Dopo un pò le lamentele e le polemiche, anche se ignorate, pesano.
Poi alla fine mi sono detta il forum è libero e nessuno mi impedisce di pubblicare qualcosa (ovviamente nel modo giusto sia rispettando le regole sia utilizzando un linguaggio consono).
Pubblico per coloro che hanno voglia, tempo e piacere di leggere ma soprattutto per chi ha la pazienza di seguire le mie storie travagliate.
Sono pesanti lo so, ormai lo sapete. Ci tengo alle vostre opinioni. Lasciatemi tanti commenti. Sinceri, come avete fatto fin'ora.
Ok, basta. Vi lascio il primo capitolo e vi auguro buona serata.
GRAZIE.
-1-
Un colpo di vento mi scompiglia i lunghissimi capelli castani mentre un’altra giornata si avvia al termine. Esco dall’università dopo 6 ore di lezione. Lascio l’edificio di scienze della comunicazione e cammino lungo il marciapiede stringendomi la giacca. Cammino a passo svelto e a braccia conserte, sono stanca.
Dopo poco il marciapiede si interrompe per lasciar spazio ad un piccolissimo incrocio. Guardo da una parte e poi dall’altra, infine attraverso. Entro nella stazione Termini. Rapidamente salgo le scale e arrivo ai binari. Cammino all’interno della stazione, la mia meta è piazza dei Cinquecento.
Sono stanca, infreddolita e indolenzita. Sono stata seduta per 6 ore di fila. Ho bisogno e voglia di una doccia.
X:scusa!!!
Un ragazzo alto capelli chiari e uno zaino in spalla vorrebbe chiedermi un’informazione, credo. Abbozzo un sorriso e NON mi fermo. Fingo di aver fretta e le cuffiette mi aiutano. Eppure quel ragazzo ha un non so che di familiare.
Mi perdo nella musica e lo dimentico in pochissimi secondi. Con le cuffiette nelle orecchie ovviamente non sento ne passi, ne voci, ne i treni che entrano ed escono da una delle stazioni ferroviarie più grandi d’Italia.
Devo sbrigarmi. È giovedì sera. Alle 21 ho appuntamento con le mie amiche per la nostra solita cena settimanale. Stasera sono libera di rientrare quando voglio, come al solito, ma differentemente dalle altre serate non ci sarà nessuno ad aspettarmi i miei sono partiti per il week-end per la mia gioia.
Nonostante non sia più, da tempo, una bambina mia madre mi aspetta sempre alzata. Sempre la stessa sceneggiata, sempre la stessa bugia.
“No non ti stavo aspettando, figurati. Guardavo un film, qui sul divano, e mi sono addormentata”.
Le bugie degli adulti sono impareggiabili, hanno le gambe cortissime.
Di colpo, un simpaticone con un salto blocca la mia andatura. Urlo e d’istinto ritraggo.
Quasi subito, nonostante la mia leggera miopia, metto a fuoco. Cambio letteralmente faccia.
Lo “conosco”.
Ecco perché il ragazzo di prima mi “sembrava” un po’ familiare. Era il suo amichetto.
Tolgo le cuffie.
Io: sei un idiota. Mi hai fatto prendere un colpo…no anzi, non sei un idiota. Sei proprio uno s****o!!!!!
Gli dico mentre spengo l’i-pod.
Lui mi sorride sarcastico e poi alza la mano e con le dita fa su e giù. Come a dire, vieni.
X: vieni, te l’avevo detto che era lei!!!
L’altro ci raggiunge. Gli sorrido e senza parlare ci scambiamo due baci in guancia.
Colui che mi ha fatto quel simpatico scherzetto si avvicina per prendersi i due baci in guancia ma lo fermo.
Io: dopo il colpo che mi hai fatto prendere Pedrè, te lo scordi che ti saluto!!!!!!
Pedrè sta per Pedretti, Marco Pedretti. O meglio Pedro. Pedro il cantante dei Finley ed ovviamente il ragazzo che ho appena salutato è Carmine, il chitarrista.
Pedro: devo dire che nonostante gli anni non cambi mai. Sei sempre la solita s****a, almeno con me. Con un altro e non faccio nomi (indica Ka) sei gentilissima e dolcissima!!
Io: e dopo 6 anni che vi seguo e mi comporto così me lo fai notare solo oggi??, sei un po’ tardo cantante!!!!!!
Gli faccio notare mentre Carmine scoppia a ridere. Adora i battibecchi che prendono vita tra me e il suo compare moro arconatese.
Il Pedretti mi stringe tra le sue braccia nonostante io resti immobile a braccia conserte.
Pedro: dai che lo sai che infondo sei la mia preferita!!
Io: e tu nella mia lista preferiti sei..!!
Mi interrompe.
Pedro: al secondo posto pronto a scavallare il Ruggiero!!
Io: no, assolutamente NO!. Sei …in pratica non ci sei proprio!!!
Carmine si sta rotolando sul marciapiede del binario per colpa delle risate.
Pedro: sei proprio tremenda, peggiori attimo per attimo!!
Io: ma che fai ti contraddici??
Mi guarda, non capisce.
Io: l’hai detto tu che un bel v********o col cuore non si nega a nessuno, ovviamente col sorriso!!!!
Pedro: ah vuoi che ti ci mando??, non sarebbe la prima volta ma preferisco farlo in privato. Qua c’è troppa gente. Esci ora dalla facoltà, stanca eh?
Io: e tu che ne sai che esco dalla facoltà?
Pedro: guarda che io ascolto i fan e mi ricordo quello che mi dicono. Studi scienze della comunicazione alla Sapienza. L’edifico è proprio a due passi da Termini!!
Io: complimenti ed io che credevo che ad ogni incontro fossi li con il corpo mentre ti facevi i c***i tuoi!!!
Pedro: ma tu mi odi proprio!!!!
Io: a proposito che ci fate nella città più bella dell’universo???
Pedro: ma allora questa è Milano, credevo fossimo a Roma!!
Io:la città più bella dell’universo è Roma, cioè passasse Ka, lui gira spesso ma tu??
Pedro: che c’è hai perso la memoria?
Io: quando ti vedo mi sale la nausea ma la memoria resta lì!!
Pedro: siamo in concerto qua!!!!!
Io: ma va, è vero ma il 9 novembre. Tra 10 giorni, siete un po’ in anticipo e soprattutto avete dimenticate la parte ritmica della band!!!!
Pedro: e va bene, siamo qui per motivi personali!!
Io: lui ha dei motivi personali, tu no!!
Pedro: e tu che ne sai dei motivi di Carmine??
Io: lo sanno anche gli anti che s’è fatto la fidanzata romana!!
Carmine si tira su, ora sì che ha smesso di ridere.
Ka: Anto, tu come lo sai???
Io: perché è un segreto??
Ka: no ma io non l’ho mai detto!
Io: prima dell’instore di Torino siete stati intervistati e avete detto che siete tutti fidanzati…Ivan quasi!!
Ka: sì ma non ho detto niente di lei!!
Io: no ma noi fans abbiamo delle buone fonti e degli informatori!!!
Sono sconvolti.
Io: e va bene io e la tua amata andiamo dalla stessa estetista visto che abitiamo nella stessa zona!!!!!
Pedro: e rosichi di brutto che ha scelto lei e non te!!!!!
Gli mostro il dito medio.
Io: per me è veramente tardi. Sono le 17.30. Devo andare a casa a far la doccia e a cambiarmi, ceno con le mie amiche!!
Pedro: ma guardala come si da alla fuga quando le metti in faccia la verità!!
Io: sei un idiota patentato. Sono una semplice fan!!
Pedro: uhm uhm, come la differenza tra la prigione e il carcere!!
Tiro su il pugno e lo avvicino al suo zigomo.
Pedro: scherzavo!!!
Ka: Anto, che ne dici di un passaggio??
Io: volentieri, grazie. Scommetto che vuoi sapere cos’altro so!!
Ka: esatto!
Rido e ci avviamo all’esterno per prendere un taxi.
15 minuti dopo siamo sotto casa mia.
Ka: sai praticamente tutto!!
Io: beh è inevitabile, sai le estetiste sono delle gran pettegole. La tua amata, Anna, non dovrebbe confidarsi con loro. Io non lo faccio mai. Mi limito a dire che va tutto bene!!
Pedro: e non ti fanno domande?
Io: certo ma gli dico che sono affari miei!!!
Pedro: ma tu sei cresciuta in una stalla, è ufficiale!!
Io: e tu eri il servo di quella stalla!!!
Ci guardiamo male.
Ka: ma io ti amo, gli tieni testa come nessuno al mondo!!
io: beh, modestamente!!!!!!!
Pedro: Ka, vacci piano con le parole. La fan, qua, ha un debole per te. Se le dici ti amo ti collassa tra le braccia!!
Io: non dargli ascolto, delira, sai i servi delle stalle non parlano mai con nessuno!!
Pedro: e tu eri la serva del servo della stalla!!
Io: preferisco essere la serva di un maiale che la tua!!
Interagiamo così ma lui sa che lo stimo moltissimo.
Io: sei più cafone del solito, l’ho detto in tempi non sospetti che dovevi fare un corso di bon ton!!!!!!
Pedro: a dire il vero sono stato mollato!!!
Spalanco la bocca sconvolta, era fidanzato da 7 anni.
Senza dir nulla lo abbraccio.
Io: mi dispiace davvero!!!!!!
Risponde all’abbraccio.
Quando si affrontano temi seri, problemi, o momenti di sofferenza abbiamo rispetto l’uno per l’altra. Sa che anche se sono una semplice fan su di me può contare.
Ka: per favore ricominciate a stuzzicarvi, se fate così non mi diverto!!!!!!!
Sorridiamo.
Io: quindi sei venuto a Roma con il tuo amichetto per conoscere una ragazza che ti aiuti a superare il momento. Non ditemi che Anna è complice di questo piano???
Ka: sì, gliel’ho chiesto io!!!
Io: povera donna!!!
Pedro scoppia a ridere.
Ka: ma se è felicissima!!!
Io: quando le dedichi, per il vostro anniversario, la canzone di Gino Paoli ti credo!!!
Pedro: ma sai veramente tutto!!
io: eh capirai che scoperta, ha postato il link del video su facebook!!
Stavolta è Pedro che scoppia a ridere.
Ka: se chiamo Anna e la sua amica possiamo autoinvitarci alla cena con le tue amiche?
Io: certo. Beh vado a prepararmi!!!!
Pedro: possiamo aspettarti in casa o dobbiamo star qua due ore??
Io: ma no dai, salite. No aspetta, forse Ka vuole correre dalla tipa!!!
Ka: stacca dal lavoro tra mezz’ora. La vedo a cena direttamente!!
Gli faccio segno di seguirmi nel cancello. Carmine mi blocca per un polso.
Ka: aspetta!!!
io: cosa??
Ka: tua mamma va bene mi conosce ma tuo padre???
Io: mio padre cosa??
Pedro: si che centra il padre??
Ka: sveglia Pedrè, stiamo salendo in casa sua. Cosa gli dici a tuo padre quando entreremo?
Io: nulla!!!
Mi guarda.
Ka: come nulla????
Io: che devo dirgli?, non c’è!
Pedro riscoppia a ridere.
Ka: non c’è?
Io: mamma e papà sono partiti per il week end!!
Carmine si gratta la nuca ed ispira.
Ka: menomale, sarebbe stato imbarazzante!!!
Io: ey guarda che mio padre sa di voi!!!
Pedro: ovvio, sono sei anni che ci segui!!!!!
Entriamo in casa e li lascio liberi di accomodarsi e di prendersi, se vogliono, da mangiare o da bere mentre io mi chiudo in bagno per una rapidissima doccia e uno shampoo.
Esco dopo 45 minuti. Sono stata più veloce della luce. Cosa alquanto strana per me, miss ritardataria. Sono arrivata in anticipo solo una volta in tutta la mia vita, quando sono nata.
La mia nascita era prevista il 20 ottobre ma io sono arrivata in grande stile il 1° ottobre.
Esco dal bagno vestita e con i capelli asciugati e mossi. Devo solo finire di truccarmi.
Ho lasciato il bagno per vedere che stanno combinando. Appena esco sgrano gli occhi. Sono in camera mia. Maledetta me. Ho un bruttissimo difetto, sono disordinatissima e questo difetto sta avendo pesantissime ripercussioni su di me.
Qualche giorno fa ero un po’ malinconica. Quando mi succede mi sdraio sul mio letto con la musica a palla e guardo le mie foto da bambina. Ho lasciato l’album delle foto sulla scrivania e adesso è sotto gli occhi dei due Finley.
Se qualcuno un giorno mi dirà che sta costruendo una macchina del tempo e ha bisogno di finanziamenti non mi tirerò indietro. Sarebbe un’invenzione utilissima.
Mi posiziono all’arco della porta con le braccia conserte. Sono così presi dal guardare e giudicare le mie foto che non si sono resi conto del mio arrivo.
Osservano, indicano, ridono, commentano. SENZA PIETA’. Quello che va giù più pesante , ovviamente, Pedro.
Girano pagina e trovano una foto in cui avevo pochi mesi, me l’hanno scattata dopo un bagnetto. Sono nuda.
Pedro: ah ma guarda, è la prima volta che vedo tutta la sua pelle. Solitamente si scopre molto poco. In sei anni che ci segue a malapena le ho visto dalle spalle in giù e dalle ginocchia in giù!!
Ka: pivello. Io ho visto anche l’ombelico e il seno!!!
Pedro: cosa??, la puritana t’ha mostrato il seno???. Sono sconvolto!!
Ka: ma non mi ha mostrato nulla, figurati. Ad un’ospitata radiofonica sono andato in bagno,era in comune, c’era anche lei. Si stava cambiando la maglietta perché aveva avuto gli allentamenti di pallavolo e non era riuscita a passare da casa!!
Pedro: scommetto che le è venuto un infarto quando t’ha visto entrare!!
Ka: no, anzi, era rilassatissima. Mi ha salutato perché non c’eravamo ancora incontrati e poi con la stessa tranquillità si è vestita e sistemata il trucco!!
Pedro: non ci posso credere!!
Io: quando avete finito di giudicarmi, se volete, posso farvi un caffè!!
Ka/Pedro: iii!!!
Non mi aspettavano.
Io: devo dire che avete una gran bella opinione di me!!!!!!
Pedro: va beh, che ho detto di male?!. Ho solo detto che sei un po’ puritana!!
Io: certo, perché non vengo ai vostri concerti minigonna e top fa di me una puritana. Sono solo bugie quando dite che volete fans che vi seguono per la musica e non per l’aspetto!!
Pedro: no va beh che centra però sei una donna puoi vestirti come vuoi!!!
Io: lo faccio. No aspetta tu giudichi una ragazza donna solo se viene ai vostri concerti mezza nuda??, gran bella opinione sai?!. Essendo una fan che vi segue per la musica preferisco venire ai vostri concerti vestita in maniera femminile ma che mi lasci libera di godermi il live!!!
Ka: ha ragione, guardala ora!!
Io: che ho di strano??
Pedro: in 6 anni che ti conosco è la prima volta che ti vedo in minigonna!!
Ka: in generale con la gonna!!
Io: nella vita normale la uso spesso, non all’università e non ai concerti ma per il resto sì!!
Ka: ti sta divinamente!
Io: beh grazie. Vado a finire di truccarmi. Dobbiamo essere al ristorante tra mezz’ora!!!
Pedro: chiamo un taxi?????
Io: no, non preoccuparti. Andiamo con la mia macchina!!
Mi volto e torno sui miei passi.
Ka: devo ammetterlo, ora che la vedo in minigonna posso confermarlo. Ha un bel c**o!!
Pedro: hai ragione, perché non gliel’hai detto??
Ka: cosa?
Pedro: la verità. Ci conosce troppo bene, sa troppe cose di noi. In meno di un secondo capirà tutto!!!!
Ka: non capirà, non ha mica i super poteri!!
Pedro: quando vedrà che Anna e la sua amica non si presenteranno farà domande!!
Ka: ma no, figurati ci sono le amiche!!
Pedro: sveglia??, te le ricordi le amiche???. Faranno domande anche loro!!
Ka: e tu mi reggerai il gioco, ok?
Pedro: certo ma non capisco perché devi fare tutta questa trafila. In mezzo secondo, se fossi sincero, arriveresti alla meta!!!
Ka: è meglio così. La conosco!!!!
Finisco di truccarmi rapidamente. Qualche goccia di profumo, accessori e sono pronta. Indossiamo le giacche ed usciamo.
Direttamente dall’interno del palazzo arriviamo in garage. Tiro fuori le chiavi dalla tasca e ammaccando un pulsantino la apro.
Pedro: dammi un po’!!
io: che???
Pedro: le chiavi!!
Io: che chiavi??
Il cantante si rivolge al chitarrista.
Pedro: ma è c*****a??
Io: e tu un gran cafone, non sono se hai notato ma sono qui!!
Pedro: parlo delle chiavi della macchina, guido io!
io: e perché?
Pedro: non mi fido molto di te al volante!
Mentre noi battibecchiamo Carmine sale e prende posto sul sedile posteriore. Non chiude lo sportello, ci tiene a sentirci.
Io: ma Pedrè, se preferisci, puoi andare in autobus o addirittura a piedi per me non c’è problema!!!
Gli regalo un sorriso, ironico, e salgo al posto di guida. Il cantante sbuffa e si posiziona al mio fianco. Ci agganciamo la cintura e parto.
Pedro: no ma Ka, ti rendi conto??, non mi ha fatto guidare!
Ka: guarda che non ha tutti i torti, la macchina è sua e tu non sei stato per niente carino!!
Io: oh Kapitano, mio Kapitano. Grazie di esistere!!
Pedro: se cominciamo così posso anche scendere!!
Metto subito la freccia per accostarmi così da farlo scendere. Allunga la mano e la disattiva.
Pedro: ma guarda te che s****a!!
Io: ti frequento troppo cantante, comincio a somigliarti!!
Carmine è completamente poggiato al sedile.
Ka: siete fantastici, fratè lascia perdere vince sempre lei!
Rido e continuo per la mia strada. Il mio cellulare comincia a vibrare. Con la mano destra lo tiro fuori dalla tasca della minigonna in jeans e lo passo al Ruggiero.
Io: mi è arrivato un sms, me lo leggi per favore??
Ka: certo!
Mi sorride dallo specchietto centrale e poi lascia scivolare le dita sul display del mio telefono.
Pedro: perché l’hai chiesto a lui e non a me che ti sto vicino?
Io: semplice, di te NON mi fido. Ti faresti i fatti miei!!
Pedro: l’ho detto e lo ripeto, sei cresciuta in una stalla!!
Io: cafone!!
Ka: mi fate parlare???
Di colpo smettiamo di insultarci così Carmine può leggere l’sms.
Ka: è di Cris, è appena arrivata al ristorante. Alessandra e Angelica sono già dentro ha visto le macchine!
Io: puoi risponderle dicendo che tra 5 minuti sono lì??
Pedro: siamo, non sei!!
io: umh questo mi fa saltare le coordinate. Vorrei fare una sorpresa alle mie amiche!!!!!
Carmine digita rapidamente e poi invia. Nel frattempo giro a destra e poi lascio la macchina nel primo parcheggio disponibile. Scendiamo e Carmine mi restituisce il telefono. Lo rimetto in tasca e poi, finalmente, entriamo nel ristorante.
Mentre saliamo le scale per raggiungere la sala dove ceno, regolarmente, con le mie amiche riferisco a Carmine i dettagli del posto così da farci raggiungere da Anna e dalla sua amica.
Entriamo in sala e mi guardo intorno. Prontamente le mie amiche mi fanno segno a distanza e quasi subito si accorgono di loro.
La presenza di due dei Finley le fa ridere, molto. http://forum.teamworld.it/forum1743/...ml#post8351788
Giro di saluti e dopo esserci tolti le giacche prendiamo posto.
Ka: ah Anto, la mia ragazza e la sua amica non possono più venire!
io: e perché??
Ka: Anna deve lavorare!!!!
Io: alle 8 di sera??
Il chitarrista annuisce.
Io: inventane una migliore so che lavoro fa e dove lavora. Alle 18 in punto sono già tutti fuori dall’ufficio!!
Carmine guarda il suo amico che sorride e tira su la mano destra. Unisce il pollice all’indice e la muove all’indietro in posizione orizzontale. Come a dire: come volevasi dimostrare.
Angelica: Anto, è di turno stasera!!
Io: ah, bene!!!
Tono sarcastico. E infatti nel giro di un secondo eccolo arrivare con penna e block notes tra le mani per prendere le ordinazioni.
X: buonasera!!
Ang/Cris/Ale: ciao Andrea!!!
Il cameriere abbassa la testa e mi stampa un bacione in guancia.
Abbozzo un sorriso e poi gli presento i ragazzi al nostro fianco.
Io: ehm loro sono Carmine e Pedro!!
Gli stringe la mano.
Andrea: che prendete???
Ordinano tutti poi si rivolge a me.
Andrea: piccola cosa ti offro???
Io: solito, grazie!!
Se lo segna e poi va a prendere le bibite. Pedro mi sta fissando.
Io: che c’è??
Pedro: lo conosci bene!!!
Cris: è l’ex, ti credo!!!
Pedro: ah!!!
An: diciamo che hanno un rapporto un po’ confuso, si sono lasciati ma lui non l’ha capito!!
io: dai ancora con questa storia??, ha capito perfettamente!!!
Ale: ti tratta come quando stavate insieme!!!
Io: perché ci siamo lasciati nel modo giusto ed andiamo d’accordo!!
Cris: infondo ha ragione, sono stati insieme tanto tempo è normale che vadano d’accordo!
Pedro: tanto tempo??
Io: 3 anni!!
Il cantante sgrana gli occhi.
Pedro: la cosa mi sconvolge e molto. Non ci posso credere che una acida/antipatica come te possa piacere a qualcuno!!
Io: e invece sì. Alla faccia tua!!!!!
Ecco arrivare Andrea con un vassoio tra le mani. Ci serve le bibite e poi torna in cucina per prendere le pizze.
Io: allora, voi due, mi spiegate che fate a Roma?
Ka: te l’abbiamo detto!
Io: no, se fosse stata la verità a quest’ora Anna e la sua amica sarebbero qua!!!
Pedro: stanno lavorando!!
Io: ah adesso lavora pure l’amica. Poi dicono che i giovani non hanno voglia di lavorare. La prossima volta che sento una sparata del genere gli parlo di loro che non solo lavorano ma fanno anche gli straordinari!!
Andrea ci interrompe. Stavolta è con un collega, ci servono le pizze e poi ci lasciano cenare.
Ka: ora mangia. Dopo ti spiego tutto!!
Io: non puoi farlo adesso?
Ka: no, due parole non bastano!!!
Mentre ceniamo mi squilla il cellulare. Stavolta è una telefonata. Guardo il nome lampeggiare sul display. Sorrido e scusandomi mi alzo per rispondere e parlare in privato.
Pedro: i genitori??
Domanda mentre addenta un pezzo di pizza.
An: a giudicare dal sorriso non erano i genitori!!
Ale: la penso come te!!!!
Pedro: e allora chi è????
Cris: ce lo dirà appena tornerà!!!
Dopo 5 minuti saluto e corro a tavola, la pizza rischia di raffreddarsi. Mi risiedo.
Io: scusate!
Sorrido mentre riprendo a mangiare la pizza.
Cris: allora come sta??
Io: chi??
Fingo di cadere dalle nuvole.
An: e dai Anto. Parliamo del tuo bel motociclista, è con lui che hai appena parlato!!
Annuisco.
Ka: motociclista???
Io: sì!!
An: è per lui che tra Anto e Andrea è finita!!!!!!
Pedro: l’hai tradito!
io: ma no, dopo 3 anni non potevo di certo fargli una cosa del genere. Gli ho semplicemente detto che mi sono accorta di non provare più nulla per lui. Sono stata sincera!!
Pedro: ah, secondo me era meglio il tradimento!!!
Ka: no per me è meglio la sincerità alle corna. Stavano insieme da 3 anni, sarebbe stata proprio una cattiveria!!!
Sorrido al Kapitano, la pensa come me.
Ka: quindi sei fidanzata!
Io: che parolone, è cominciata da pochi mesi!!!!
An: sono 8 mesi!!
Ka: lo ami?
Io: non lo so ma mi piace moltissimo!!
Pedro: beh, parlaci di lui!!!
Io: vuoi davvero saperlo??
Annuisce.
Io: sono sconvolta!!
Pedro: ma perché?, dai fan apriti con noi!!!
Io: e va bene!
Vedo Pedro guardare Carmine negli occhi per qualche secondo. Forse mi sbaglio ma in questo sguardo e come se gli stesse dicendo qualcosa.
Faccio finta di nulla. Bevo un sorso d’acqua e poi comincio.
Io: ho conosciuto Jerome 4 anni fa, quando sono andata in vacanza a Parigi!!!!!
Ka: Jerome?, Parigi??
Cris: sì, la nostra Anto ha mollato il suo ex per un parigino…che a quanto pare , per cominciare, bacia meglio di Andrea!!
Rido.
Io: ci vuole poco e niente per baciare meglio di Andrea. E poi Jerome è parigino quindi conosce perfettamente la tecnica del bacio alla francese. Beh dicevo, sono andata in vacanza lì per passare qualche giorno con la mia amica Annette. Lei è nata a Parigi. La conosco perché sua mamma è italiana ed amica di mia mamma. Sono cresciute insieme. Annette viene ogni estate a trovare i parenti e noi ci divertiamo moltissimo insieme. 4 anni fa per la prima volta ho pensato di andarla a trovare io. Ci teneva tanto e ci tenevo anche io a vedere Parigi e tutti i posti che frequenta. Così sono andata trovarla durante le vacanze di Pasqua. È stato durante il mio ultimo anno alle superiori, anche Annette frequentava l’ultimo anno. Una volta lì mi ha presentato tutti i suoi amici, ragazze e ragazzi simpaticissimi. Non è stato difficile fare amicizia con loro. Studiavo francese da anni e poi grazie ad Annette lo conoscevo benissimo quindi non passavo ore ad ascoltarli in attesa che Annette mi traducesse. Tra i suoi amici c’era anche Jerome. Appena l’ho conosciuto sono rimasta a bocca aperta. Alto, muscoloso, capelli castani chiari e occhi verdi. Decisamente bello. È scattato subito qualcosa tra noi ma io già stavo con Andrea. Lui viveva a Parigi e mi sembra assurdo iniziare una storia a lunghissima distanza. Non volevo neanche un’avventura, non sono il tipo così abbiamo passato dei giorni bellissimi e sono tornata a Roma. È stato brutto tornare ma abbiamo cominciato subito a sentirci e il caso ha voluto che loro facessero la gita dell’ultimo anno proprio a Roma!!
Pedro: ma com’è cominciata tra voi???
Io: lo scorso anno ho pensato di fare l’Erasmus. Sapevo che sarebbe stata un’esperienza unica. Naturalmente ho preso la palla al balzo e sono andata all’università di Annette, è pur sempre la mia migliore amica. Sono stati 6 mesi favolosi, divertimento allo stato puro; poi la sera prima di partire Jerome mi ha confessato di essersi innamorato di me. È stato un colpo, a me piaceva moltissimo ma stavo con Andrea da tempo e non potevo buttare tutto all’aria così, per uno come Jerome poi. Jerome ha un debole per tutte le ragazze, basta che respirano. Non potevo fidarmi di lui viveva pur sempre a Parigi!!
Pedro: e cosa hai fatto??
Io: nulla, l’ho salutato e sono tornata a Roma ma meno di un mese dopo è arrivato qui!!!!
Ka: è venuto a trovarti?
Io: no. Ha deciso di punto in bianco di dimostrarmi che, per me, era disposto a cambiare e che potevo fidarmi di lui. È venuto a fare l’Erasmus a Roma, per un anno ma visto che poi ci siamo messi insieme si laureerà qui!!!!
Pedro: allora è una cosa seria, fa tutto questo per te!
Io: sì ma…non so ancora se sono innamorata di lui!!!
Ka: come no?, hai lasciato Andrea, o lo ami o no. Dopo 8 mesi non puoi dire che non lo sai ancora!!
Io: è così!!
Finiamo le pizze e 5 minuti dopo entra Jerome. Questo è un ristorante-pub. È venuto per salutarmi.
Jerome: buonasera!!
Mi bacia a stampo poi lo presento a Carmine e a Pedro.
Pedro: ciao, piacere!!!
Carmine gli stringe la mano ma non gli dice nulla. Si limita a studiarlo.
Pedro paga il conto.
Cris: che ne dite di un gelato????
Sono tutti d’accordo.
Io: che ne dite se lo mangiamo a casa mia?????. Così possiamo chiacchierare e stare anche al caldo, comincia a far freddo!!
An: ottima idea, qui parlare è impossibile ogni minuto entra o esce qualcuno che conosciamo e si ferma per salutarci!
Ci alziamo ed usciamo dal ristorante. Saliamo in macchina, ovviamente, Jerome viene con noi.
Il viaggio è, quasi, silenzioso.
Quasi perché Carmine e Pedro parlano tra loro e lo fanno sottovoce. La cosa mi incuriosisce e non poco. Parcheggio in garage e vado incontro alle mie amiche per aprirgli il cancello. Saliamo e mettiamo il gelato nelle scodelle, poi prendiamo posto in salotto. È l’occasione per vedere un bel film insieme. Carmine e Pedro sono più strani del solito. Scommetto che stanno architettando qualcosa.
Sto per prendere posto sul divano ma Carmine mi blocca.
Ka: Anto, scusa. Hai qualcosa per il mal di testa??
Io: ti fa male???
Ka: eh sì!
Io: vieni, andiamo nel bagno dei miei. Lì sicuramente c’è qualcosa!!!
Gli sorrido e gli faccio segno di seguirmi. Comincio a camminare mentre lui fa l’occhiolino a Pedro. Poi, finalmente, mi segue. Jerome balza in piedi. Il parigino ha un brutto caratterino, è parecchio geloso.
Cris: tranquillo Jerome, è solo Ka. Tieni metti un po’ di biscotti nel gelato!!
Jerome afferra la scatola.
Jerome: proprio perché è lui mi preoccupo. È pur sempre il suo chitarrista preferito!!
An: goditi il gelato e tranquillo!!!
Pedro sorride e poi si siede, comodo, sulla poltrona.
Pedro: posso avere anche io un po’ di biscotti????
Jerome se ne versa qualcuno nel gelato poi passa lo scatolo a Pedro anche se non è ancora convinto delle parole delle mie amiche.
Pedro si versa qualche biscotto poi si rivolge alle ragazze.
Pedro: che film vediamo???. Per favore niente storie d’amore!!!!
Ale: no tranquillo. Prima Natale a Rio poi un bel cartone!!!
Pedro: perfetto!
Nota il dvd di Natale a Rio sul tavolo. Lo prende e si avvia al lettore. Prontamente lo accende e inserisce il dvd.
An: aspetta, mancano Anto e Ka!!!
Jerome la guarda.
Pedro: sì ma tanto arrivano subito!!!!
Sorride e torna da loro con il telecomando tra le mani, in attesa del nostro arrivo per poter schiacciare play.
Intanto io e Carmine dopo essere entrati in camera dei miei ci siamo spostati nel loro bagno. Mi avvicino al mobiletto accanto allo specchio. Osservo un po’ in cerca di un antidolorifico contro il mal di testa. Dopo pochi secondi noto la scatola e la prendo. Gliela metto in mano. Dal mobiletto estraggo anche un bicchiere di plastica. Apro il rubinetto e lo riempio fino a metà.
Mi volto pronta a passargli il bicchiere così può prendere la sua medicina.
Io: ecco qua. Così puoi prendere l’antidolorifico e goderti film e gelato insieme a noi!!!
Gli sorrido. Prende il bicchiere e lo poggia sul rubinetto ed accanto ci mette la scatola di antidolorifici. Lo guardo, non capisco.
Ka: era una scusa il mal di testa. Dovevamo parlare, ricordi??
Annuisco.
Ka: ho finto di avere il mal di testa. Non potevo fare altrimenti visto che è arrivato il tuo ragazzo!!
Io: ah già, cosa dovevi dirmi di tanto importante che due parole non sarebbero bastate??
Mi poggio al lavandino a braccia conserte.
Ka:è giusto che ti dica perché sono qua!!!!!
Io: per un gelato!!
Sorrido mentre lui scuote la testa e si siede sul bordo della vasca.
Ka: mi riferivo al perché sono a Roma. So che hai capito subito!
Io: sì direi che ho capito che non sei venuto qui per vedere la tua ragazza. Ti conosco un po’ ormai, sono sei anni che vi seguo. Abbiamo parlato molte volte e fortunatamente ci siamo visti spesso. Ho imparato a conoscerti e tu a conoscermi. Lei non è più la tua ragazza, vero?. Se fosse ancora tale saresti corso da lei appena sceso dal treno!!!!
Ka: esatto. Non sto più con lei. Aveva ragione Pedro, avresti capito subito. Mi conosci!!!
Io: già ma c’è una cosa che non capisco. Perché sei qua se l’hai mollata??. È chiaro che non siete venuti in quanto Finley perché da fans conosco alla perfezione la band e mancano ben 2 membri!!!!
Ka: chi ti dice che l’ho mollata io?
Io: è evidente!!!
Si alza.
Ka: sì, l’ho mollata io. L’ho mollata per te!!
Io: che cosa???
Ka: ho capito di essermi innamorato di te!!
io: ma non è possibile. Mi stai prendendo in giro, tu scherzi!!!!!!
Ka: io non scherzo su una cosa così importante. Ho 27 anni non ho più motivo di giocare con le ragazze. Se te lo dico è perché è così. Vuoi sapere quando l’ho capito?
Io: coraggio!!
Ka: sei rientrata dall’Erasmus una mattina di metà gennaio. Sei corsa a casa, hai mollato i bagagli, ti sei fatta al volo una doccia e sei corsa in radio. Eravamo ospiti alle 14 in punto. Sei entrata nell’edificio di corsa e hai domandato alla receptionist dove fosse lo studio visto che avevi vinto l’ingresso per assistere alla diretta seduta accanto a noi. Beh lo ammetto, ho imbrogliato. Sono stato io a farti mettere in lista. Avevo bisogno di vederti. Non ci vedevamo da un po’. Sapevo che quel giorno sarebbe stato un banco di prova. Rivederti dopo molti mesi mi avrebbe aiutato a sciogliere ogni dubbio. Avrei saputo se per te provavo solo attrazione o se mi ero innamorato!!
Io: e come l’hai capito??
Sono diffidente e mi sto agitando. I minuti scorrono, so che a pochi passi da noi c’è qualcuno che non vede l’ora che la porta si riapra.
Ka: mentre tu chiedevi informazioni io uscivo dal bar. Ero andato a prendere un caffè, ti ho vista e sono corso a salutarti. Eravamo in ritardo quindi dovevamo salire. Lo studio era al 6° piano. C’ho messo un po’ a convincerti per salire in ascensore, visto che ti fa paura, ma di certo non potevamo salire a piedi. Non c’era tempo. Forse è stato il caso o forse è stato il destino ma l’ascensore s’è bloccata e tu hai avuto una crisi, per la paura, e hai cominciato a piangere. Ci siamo seduti a terra e mentre ti abbracciavo ho capito. Non volevo fare altro nella vita che proteggerti e ridarti il sorriso. E mentre ti stringevo tra le braccia che mi è venuta l’ispirazione per “In questo istante”!
Lo guardo sconvolta mentre lui poggia le sue mani sulle mie guance pronto a baciarmi. Abbasso le sue mani e scuoto la testa mentre Jerome spalanca la porta ed entra come una furia. La rabbia traspare dai suoi occhi.
Jerome: che succede qui???
Io: niente. A Ka fa veramente malissimo la testa e non vuole questi semplicissimi antidolorifici ma vuole qualcosa di forte. Una vera medicina. Io non credo sia una buona idea, stavo cercando di convincerlo a prendere l’antidolorifico poi se non gli passa vediamo!
Lo vedo mentre ispira, mi guarda negli occhi. Gli sorrido. Sembra credermi.
Jerome: ha ragione lei, prova con l’antidolorifico magari è la stanchezza visto che hai fatto un viaggio!
Carmine annuisce.
Ka: ok, proviamo con l’antidolorifico. Ehm, potete lasciarmi solo??. Devo andare in bagno!!
Io: certo!!
Prendo Jerome per mano ed uscendo chiudo la porta. È a testa bassa. A metà tra la rabbia e il senso di colpa. Lo conosco. Deve ancora sbollire la rabbia per essere stata chiusa in bagno con Carmine. Il senso di colpa è per non essersi fidato. Cammina lentamente mentre continua a tenermi per mano. Lui è in testa mentre io dietro. Lo fermo e lo tiro per afferrarlo tra le mie braccia. Accenna un sorriso e gli butto le braccia al collo. Ingrandisce il sorriso e avvolge le sue braccia intorno a me per poi poggiarmi le mani sulla schiena. Ci baciamo sorridendoci. Ci scambiamo un bacio bellissimo mentre Carmine esce dal bagno.
Ci accorgiamo di lui proprio perché, nel vederci, sbatte la porta.
Ka: ops, scusate!!
Sorride, perfido.
Jerome: non c’è problema. Andiamo o si scioglie il gelato!!!
Tenendomi un braccio intorno al collo andiamo in salotto seguiti da Carmine.
Il chitarrista prende posto sul bracciolo della poltrona dov’è seduto il cantante.
Io e Jerome ci sediamo sull’altra poltrona, stretti l’uno all’altra.
Ale: allora Pe?, dai schiaccia play!!
Senza proferire parola il cantante schiaccia il pulsante poi si rivolge all’amico.
Parlano sottovoce.
Pedro: allora???
Rapidamente e sottovoce gli racconta tutto.
Pedro: dobbiamo mettere fuori gioco il francesino!!
Ka: si e come???
Pedro: vedrai!!
Gli risponde mentre infila la mano nel pacco di pop corn, visto che ha finito il gelato da un pezzo.
E’ quasi l’una mezza. È ora di salutarci domani è venerdì e Cristiana e Alessandra devono lavorare. Io, non ho nessuna lezione e comincio a lavorare alle 16.
Spegniamo la tv. Per le mie amiche è scontato che Jerome resterà qua, per Pedro e Carmine no.
In effetti non so che intenzioni hanno. Direi che quando li ho incrociati a Termini erano appena arrivati. Non ci siamo mai separati da quel momento quindi non so se hanno preso un hotel.
Non so cosa fare. Se invitarli a restare o no. Non voglio sbatterli fuori casa ma se restano Jerome ci resterebbe male, lo so. È un’occasione rara passare una notte insieme a Roma. Possiamo solamente quando i miei genitori vanno fuori e purtroppo non succede spessissimo. È più facile dormire insieme nelle altre città. Jerome mi accompagna sempre nelle mie trasferte per i concerti.
An: Finley, voi cosa fate ora???
Pedro: in che senso?
Cris: avete prenotato un hotel o siete d’accordo con qualche vostro amico?, non potete andare in giro per Roma!!
Pedro: a dire il vero non abbiamo prenotato nessun hotel e non abbiamo sentito nessuno dei nostri amici. Abbiamo beccato subito Anto per fortuna ed è quello che ci interessava!
Jerome: come???????
Pedro: ehm, ecco. No, sai lei camminava per la stazione come una furia è stato difficilissimo fermarla. Ci interessava perché la conosciamo e ci tenevamo a salutarla. Tutto qua!!
Sorride e si posiziona con le braccia dietro la schiena come un perfetto soldatino.
Mentre Jerome si posiziona a braccia conserte, lo guarda con attenzione. Ok non c’è altro da fare. Li invito io. Hanno molta più confidenza ed “amicizia” con me che con le mie amiche. E poi la vera fan sono io. È un’occasione unica poter ospitare due dei miei adorati Finley. In privato spiegherò a Jerome perché lo sto facendo.
Io: socie ci sentiamo in giornata così vediamo cosa vogliono fare gli altri. Buonanotte!
Il venerdì e il sabato usciamo con il resto del gruppo. Giro di saluti e restiamo in 4.
Pedro è tranquillo ma Carmine direi proprio di no. Secondo me si sente un pochino a disagio.
Io: vado a prendere due cuscini e una coperta. Voi, intanto, aprite il divano. Jerome, mi dai una mano??
Senza dargli il tempo di rispondere me lo trascino dietro. Entriamo nello sgabuzzino. Accendo la luce. Dentro c’è un armadio a muro. Pieno di coperte, cuscini e tantissimi asciugamani. Lo apro e prendo una coperta per metterla tra le braccia di Jerome. Mi sta fissando. Ha le labbra tirate di lato, ormai conosco le sue espressioni. Quando fa così non è d’accordo con me. L’avevo previsto.
Io: non fare quella faccia. Non posso mica metterli alla porta!!
Jerome: mon amour. Una volta che possiamo dormire insieme fai restare qui due, perché non hai chiesto alle tue amiche di ospitarli?. Infondo è per qualche ora. Sono già le 2 meno venti!
Io: Jerome, appunto. È tardi e le mie amiche vivono con i genitori. Cosa gli dicevano se se li portavano dietro??. E poi ci tengo ad ospitarli io!
Jerome: e perché?, mi nascondi qualcosa?
Scuoto la testa e mi avvicino a lui.
Io: ci tengo perché sono loro fan. Tra me e le mie amiche sono io la vera fan. Loro fanno parte della famiglia!!!
Jerome: come?
Io: noi RANDA siamo una famiglia. Loro sono 2 dei capi famiglia. I capi famiglia hanno creato questa grande famiglia. Io non li lascio per strada ne adesso ne mai. Gli sono stata, gli sono e gli sarò sempre debitrice d’emozioni. Dai, non mettermi su il muso. Sono loro fan!!!!!!
Jerome: e noi dai soli??
Io: ey, i miei genitori sono partiti stamattina e tornano domenica pomeriggio. È solo per qualche ora. Abbiamo molto tempo per stare soli!!!
Jerome: e va bene!!
Gli butto le braccia al collo.
Io: grazie, grazie, grazie. Sono la fan più felice del mondo!!!!!!
Sopra la coperta gli poggio due cuscini e torniamo in sala da Pedro e da Carmine.
Li ritroviamo seduti sul divano. Non hanno fatto nulla.
Io: ma non l’avete aperto!!!!!
Pedro: no!!
Io: preferisci dormire a terra??
Pedro: no. Ho notato una cosa!!!!!!!
Io: cosa?
Pedro: se apro questo divano diventa un letto a due posti!!!
Io: esatto!!
Pedro: c’è un problema!!!
Io: quale?
Jerome lo sta guardando malissimo, comincia ad infastidirsi.
Pedro: sono costretto a dormire con Ka!!
Io: e non sei contento??. Sei cotto di lui da una vita. Approfitta!!
Gli faccio l’occhiolino.
Pedro: sei sempre più spiritosa!!
Io: grazie e poi stavolta ho parlato di una cosa bellissima. Il vostro amore. Se non mi invitate al matrimonio divento una belva!!!
Gli faccio segno di alzarsi e con un paio di gesti apro il divano e glielo sistemo con le coperte e i cuscini.
Pedro scuote la testa.
Pedro: non posso dormire con lui, non ce la faccio!!!
Io: Pedrè, o dormi con Ka, o dormi con Jerome o nel letto dei miei genitori da solo!!!!
Il Ruggero si posiziona a braccia conserte e accenna un mezzo sorriso dei suoi.
Ka: e se Pedro sceglie di dormire con il tuo ragazzo, tu dormi con me????
Noto gli occhi di Pedro illuminarsi e quelli di Jerome incenerirsi.
Io: assolutamente no. Per quel che mi riguarda se vuoi puoi anche dormirci tu con Jerome. Io o dormo con Jerome o DA SOLA nel letto dei miei genitori!!!
Lancio al chitarrista uno sguardo di sfida.
Pedro: non mi sembra giusto approfittare del letto dei tuoi. Dormirò con Ka!!!!!
Mi sorride, ho capito tutto. Il Pedretti ha scatenato tutto questo per aiutare il Ruggero a pormi la fatidica domanda.
Prendo Jerome per mano e gli diamo la buonanotte.
Alle 8 in punto io e Jerome ci alziamo. Per prima cosa andiamo in cucina a prepararci la colazione. La porta del salotto è chiusa. Carmine e Pedro dormono ancora.
Io e Jerome come una perfetta catena di montaggio ci prepariamo la colazione. Cappuccino e biscotti per lui, latte bianco e cereali per me. Mangiamo, scambiando qualche parola sottovoce. Finiamo e metto le tazze ed i cucchiaini nel lavandino, Pedro e Carmine devono ancora far colazione. Laverò tutto dopo. Jerome mi bacia e poi si chiude in bagno per la doccia.
Pochi minuti dopo mi raggiungono due dei miei eroi.
Pedro/Ka: giorno!!
io: giorno!!!
Mi baciano in guancia poi prendono posto mentre io mi alzo.
Io: come avete dormito?
Ka: mh, bene!!!
Il Pedretti scuote la testa.
Io: tu no Pedrè??
Pedro: non tanto!!
Io: e perché?
Pedro: non dirmi che non hai sentito!!
Rido.
Io: scherzavo. Eccome se ho sentito. Ad un certo punto ho pensato fosse una bomba, invece era solamente il nostro adorato chitarrista che russava!!!!!
Ka: simpatici. È bello cominciare la giornata con la fan e il tuo migliore amico che ti prendono per il c**o!!!!
io: assolutamente fiera di essere vostra fan, RANDA PER L’ETERNITA’ !!!!
Mi guardano sorridendo.
Pedro: Jerome???
Io: sotto la doccia. Allora, che ne dite di fare colazione??. Caffè, latte, cappuccino, camomilla, thè o succo????
Pedro/Ka: cappuccino!!!
Rido e glielo preparo.
Aggiungo le merendine accanto ai cereali e ai biscotti. Pochi minuti dopo gli passo due tazze colme di cappuccino con tanto di schiuma.
Pedro/Ka: grazie!!!!!!!
Sono ancora in pigiama. È molto semplice. Sembra una tuta. È grigio e sopra indosso una felpa.
Ka: tu non fai colazione?
Io: già fatta!!!
Jerome ci raggiunge. È prontissimo. Indossa, già, la giacca. Ha lo zaino in spalla e il casco in mano.
Jerome: mon petit, io vado. Sono quasi le 9!!!!
Mi avvicino a lui e lo abbraccio mentre lui mi bacia la testa.
Io: vai piano!!!
Jerome: non preoccuparti!!
Io: e invece mi preoccupo, tanto!!!!!
Mi bacia sul naso.
Jerome: alle 15 massimo sono di ritorno!!
Io: ti preparo il pranzo, vuoi qualcosa in particolare?
Jerome: pasta al sugo!!
Io: ok, la troverai!!!
Mi bacia e salutando gli altri esce. Mi risiedo accanto ai Finley.
Pedro: dove va?
Io: a lezione, deve essere in facoltà alle 10!!!
Ka: tu salti?
Io: no io non ho nessuna lezione il venerdì!!!!
Pedro: ma non siete tutti e due a scienze dalla comunicazione?
Io: certo ma non c’è un solo corso di laurea. Jerome ha lezione tutti i giorni. Io le ho concentrate in 3 giorni. lunedì, martedì e giovedì!!!!!
Ka: fortuna, così hai il week end totalmente libero!!
io: si ma tipo lunedì e giovedì ne faccio anche 3 di fila. Sei ore di lezione senza pause. È micidiale!!
Ka: ma hai ben 2 giorni liberi!!
Io: questa è l’unica cosa positiva. Sinceramente preferivo fare martedì, mercoledì e giovedì. Il lunedì libero mi farebbe comodo. Bisogna riposarsi il lunedì!!!
Ka: da che ti devi riposare se c’è stato il week end?
Io: dal week end, nel week end sei troppo stanco per goderti appieno il riposo. Ci vuole un giorno del post riposo!!!!
Scoppiano a ridere mentre Pedro tira fuori il cellulare.
Pedro: dai vieni qua!!
Io: a fare??
Pedro: foto, la mettiamo su instagram, twitter e facebook!!!
Io: personale?
Ka: della band!!
Sgrano gli occhi.
Io: e perché?
Ka: è la prima volta che facciamo colazione insieme qui. Negli hotel e nei bar è successo tantissime volte ma a casa tua è la prima volta!!
Io: ma sono in pigiama e struccata!!
Pedro: e capirai, non credere che quando sei vestita e truccata sei meno peggio!!
Mi sorride.
Io: cafone patentato!!!
Ka: non ascoltarlo. È invidioso dei tuoi capelli. Lunghi, morbidi, lisci e profumati. I suoi sono un cesto di mangrovie!!
Pedro: senti chi parla, hai la paglia al posto dei capelli!!
Rido e posizionandomi in mezzo a loro scattiamo una foto.
Tempo due minuti e arrivano i primi commenti.
Da parte di Danilo e di Ivan. L’altra metà che crea le mie emozioni.
Dicono entrambi la stessa cosa.
>>Ivan/Dani: Ciao Anto, ci devi una colazione a casa tua!!!!!
Rido, poi gli risponderò per sms.
Lavo tutto quello che abbiamo usato per la colazione senza farmi aiutare da loro.
Pedro: solitamente cosa fai il venerdì??
Io: mi sveglio sempre alla stessa ora, cioè per le 7. Colazione rapida con i miei. Loro vanno a lavoro ed io mi godo un bel bagno caldo, per rilassarmi. Con la vostra musica che mi fa compagnia. Mi rilasso un po’ e poi studio. Faccio una piccolissima pausa verso l’una per mangiare qualcosa poi riprendo a studiare. Vado avanti fino alle 15.30, mi cambio e vado a lavorare in gelateria!!
Ka:non cambiare i tuoi programmi per noi!!
Io: cioè?
Ka: fallo ugualmente il bagno!
Io: e voi che fate nel frattempo???. Io sto a mollo minimo mezz’ora!!!
Ka: come che facciamo?, l’hai detto tu che ogni volta che fai il bagno ti facciamo compagnia con la nostra musica. Lo faremo anche stavolta. Voce e acustica, accoppiata perfetta. Tu immergiti nella vasca che noi ti regaliamo un set acustico privato a mezzo millimetro da te!!!!!
Pedro: sei un grande. Non dirmi che fai il bagno completamente ricoperta di schiuma, altrimenti non possiamo suonare!!!
Io: e perché no?
Ka: perché non avremo nulla in cambio, noi vogliamo essere pagati!!!
Io: miei cari cicci, farò il bagno domani. Ora faccio una doccia rapida e poi andiamo a fare una passeggiata!! http://forum.teamworld.it/forum1743/...ml#post8351788
Pedro: ma non puoi modificare i tuoi piani per colpa nostra. Dai, ci fai sentire in colpa!!
Io: ma come siete altruisti. Tranquilli!!!!
Ka: ma tu fai il bagno tutti i venerdì mattina quindi…!!
Io: tanto non potrò farlo neanche il 9 novembre, sarò di corsa per voi!!!!!!
Ka: ma no, tranquilla. Alle 16 in punto siamo qua!!!!
Io: arrivate a Roma a quell’ora?
Pedro: no, passiamo a prenderti!
Io: cosa?, ma io sarò già al circolo!!
Ka: ci aspetterai, così potremo darti il pass per girare liberamente. Potrai goderti le prove e il concerto dalla fossa!!
io: no non posso, devo rifiutare. È tradizione aspettare in coda il vostro arrivo, cercare di fare silenzio con la speranza di sentire le vostre canzoni mentre provate. Le chiacchiere pre-concerto!!
Pedro: rinunci a tutto quello che ti offriamo per questo??
Scoppio a ridere.
Io: assolutamente no. Scherzavo, ho comunque un problema!!
Ka: quale?
Io: non sarò sola!!!
Ka: ovvio, ci sarà Jerome!!!!!!!!
Io: ma no, non verrà. Arrivano i suoi genitori l’8 mattina quindi è impegnato. Ci sarà Annette con me. La mia migliore amica. Viene l’8 con i genitori di Jerome. Le ho parlato così tanto di voi che non vede l’ora di assistere ad un vostro concerto. Non la lascio sola. È una sorella per me!!!
Pedro: vorrà dire che anche lei avrà un pass!!
Io: davvero???
Annuiscono. Li abbraccio poi corro a prepararmi.
Nel giro di poco siamo fuori casa. Il tempo, in loro compagnia, PURTROPPO vola. Saltano su un taxi e tornano in stazione. Io e Carmine non abbiamo più riaperto il discorso. A dire il vero non si è più creata l’occasione ma so che non finisce lì. Dovremo riaffrontare la questione, dovrò risentire altre sue parole, dovrò fare i conti con tutto questo. Eppure, devo ammetterlo, mi spaventa.
Ed eccomi qua. È l’8 novembre. Sono felicissima ed emozionata. Ho bisogno di un concerto ed il gran giorno, FORTUNATAMENTE, è dietro l’angolo. Sto finendo di truccarmi. Jerome è qui nel mio bagno. Si è portato dietro una sedia sapeva che l’attesa sarebbe stata lunga. I miei sono già a lavoro da qualche ora visto che sono le 11. Mi passo il burro di cacao sulle labbra e poi sistemo i trucchi nella scatola. Profumo, giacca, borsa e usciamo. Stiamo andando in aeroporto.
Scendiamo in garage e prendiamo rapidamente posto. Parto subito in direzione Fiumicino. Non è molto distante da casa mia.
Atterreranno tra 15 minuti e poi dovranno occuparsi delle varie procedure di check –out . Arriveremo in tempo.
Parcheggio 20 minuti dopo, colpo di fortuna, proprio davanti all’entrata dell’aeroporto. Scendiamo e mano nella mano attraversiamo. Aspettiamo l’apertura delle porte scorrevoli poi entriamo. Dopo esserci informati andiamo diretti al rullo dove stanno arrivando i bagagli del volo da Parigi. Proprio lì ci sono i genitori di Jerome e Annette. Corriamo da loro. Baci e abbracci, è un po’ che non ci vediamo. Non vedo Annette da fine agosto.
Annette è una pila elettrica. È chiacchierona, curiosa, onnipresente, non sa mantenere i segreti e un po’ insopportabile per chi non la conosce bene ma immagino la vita se non ci fosse. Brutta. Annette regala gioia, sorrisi e serenità.
Media altezza, un paio di occhiali enormi e spessi il tutto incorniciato da dei lunghi capelli biondi. Solitamente li porta o divisi in due codini o con le trecce. Porta sempre le stesse acconciature dalle elementari. Lei non è particolarmente fissata con lo shopping ed odia i trucchi. È naturale, spontanea e molto intelligente. Ha un piccolissimo difetto però. È una ragazza dall’innamoramento facilissimo. È farfallona. Si innamora come cambia il vento ma purtroppo quasi sempre sono cotte a senso unico. Durano il tempo di un caffè e fortunatamente non si perde d’animo. Ha avuto un solo grande amore. Filippe. Un ragazzo davvero bello, l’ha amata profondamente ma dopo 2 anni gl’ha dato il ben servito perché era troppo appiccicoso.
Presi i trolley usciamo dall’aeroporto e ci dirigiamo alla macchina. Carichiamo le valigie. Prendiamo posto e partiamo. Si va a pranzo a casa mia.
Stiamo parlando di dove sistemare Annette. I genitori di Jerome, naturalmente, staranno nell’appartamento del figlio. Loro parlano solo francese mentre Annette è perfettamente bilingue. Conosce l’italiano proprio come il francese.
Non ammetto repliche. Annette sta a casa mia. Io e la mia migliore amica abbiamo troppe cose da dirci e poi sarebbe un problema per domani sera. Se facciamo tardi dopo il concerto Jerome potrebbe infastidirsi, sa che abbiamo i pass.
Pranziamo a casa mia poi accompagniamo Jerome e i suoi genitori a casa, in macchina, visto che hanno i trolley dietro. Quasi subito rientriamo così posso aiutare Annette a disfare il suo.
Ovviamente si chiacchiera.
Annette: dimmi tutto. Sono anche carini questi Finley oltre che bravissimi??
Io: ma hai visto una marea di foto, lo sai!!
Annette: sì, però non li ho mai visti di persona. Secondo me sono tutti e 4 bellissimi. I musicisti non possono essere brutti!!
Rido.
Annette: sono pronta a fare conquiste!!!
L’abbraccio.
Io: sorella, sei unica!!
Annette: lo so, grazie!!!
Lei è così, sicura di se.
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