Buongiorno RANDA come state???. Questa è l'ultima postata del 2O12. Ho pensato di augurarvi un 2O13 ricco di cose bellissime con 2 capitoli.
Per me un capodanno lontana da casa e dalla mia Roma ma con accanto tante persone che amo. Divertitevi stasera.
Tantissimi auguri e grazie per le visualizzazioni, i commenti e i mi piace.
-5O-
La situazione è assurda. Sia a scuola che fuori. Pedro è arrabbiato. L’unico rapporto che ha con Ka è a tempo determinato. Solo quando ci sono le prove dei Junkies altrimenti non lo guarda neanche in faccia. Sono solo colleghi. Io mi sento immensamente colpevole è per questo che non volevo decidermi all’inizio. Emanuela è arrabbiata e mi sta, quasi, alla larga. Mi sento un po’ sola. Per fortuna c’è Danilo a consolarmi e Stefano a farmi ridere.
Carmine mi ha affittato un muro da dipingere visto che, per errore, con una sigaretta ha dato fuoco al mio quadro.
Sono seduta lì davanti a fissarlo. Pedro mi raggiunge.
Io: se sei qui per discutere di me e di Ka, risparmia il fiato!!!
Pedro: non voglio parlare di quello. Sono qui per parlare di noi. Ti voglio nella mia vita!!
io: e tuo fratello?
Pedro: il danno è fatto. Non lo toglierò dalla mia vita ma le cose sono cambiate. Voglio salvare il nostro rapporto!!
Io: come?
Pedro: ricominciamo dall’inizio. Facciamo una passeggiata, guardiamo un film o ti canto una canzone!!
Io: dopo tutto quello che è successo come posso arrampicarmi fino in camera tua?
Pedro: non ti chiedo di ignorare quello che è successo ma di muoverci da lì!
Io: vorrei dipingere il muro adesso!
Pedro: il mio invito è sempre valido, quando vuoi sai dove trovarmi!!!!
Mi stampa un bacio in guancia e se ne va.
Domani c’è il derby. Arconate vs Legnano. Pedro e Stefano giocano nell’Arconatese mentre Carmine e Danilo nella squadra di Legnano. E’ festa per questo avvenimento.
C’è tanto lavoro oggi. Si gioca qui ad Arconate. Approfitto di una pausa per andare al bar a prendermi un’aranciata. A sponsorizzare l’Arconatese è il catering di mia sorella. Vedo mentre Pedro tira su la bandiera. Carmine mi si affianca, pochi secondi e scappa via. Lo seguo.
Io: Ka, non è stata una mia idea. Non gliel’ho chiesto io. Sai com’è Pedro quando si mette in testa una cosa, scusa!!
Ka: se non è un’idea tua perché ti devi scusare?
Io: perché vedo come ti dispiace!!
Ka: mi dispiace perché non ci parliamo da 2 settimane. E quando finalmente ti incontro le prime parole che mi dici sono per lui!
Io: da dove esce questa rabbia?
Ka: vuoi che non giochi più, giusto?. Pedro Pedretti non avrebbe potuto inventare un piano migliore!
Io: che vuoi dire?
Ka: non hai capito?. Qualunque cosa faccia lui vince. Se io mi ritiro lui vince, se resto in gara dovrò per forza competere con lui. Se vinco non batto lui ma te. E quindi chi vince alla fine?
Io: prova a parlargli onestamente. Cerca di convincerlo!
Ka: Pedro non vuole parlare con me di questo adesso e quando lo fa non è molto gentile!!
io: potresti riprovarci per favore?
Ka: sì, se è questo che vuoi, se è solo questo che vuoi!
Io: è questo che voglio!!!
Ka: ok, ci parlerò!!
Io: grazie Ka!!!
Mi volto e comincio a camminare, pronta per tornare a lavoro.
Ka: ey scheggia!
Mi giro per guardarlo.
Ka: è stato bello parlarti!!!!
Gli sorrido e torno a lavoro.
Poche ore dopo Pedro sta tornando a casa, Carmine lo sta aspettando per strada.
Ka: cosa cerchi di dimostrare?
Pedro: volevo solo aiutare Anto!
Ka: sì certo. Siamo onesti. Perché non mi prendi direttamente a pugni?. Così chiudiamo la questione. Ti stai comportando così per dimostrare che sei migliore di me?
Pedro:non ho bisogno di farlo. Basta il tuo comportamento con Anto!
Ka: ok fraté. Mi sono comportato male ma tu sai già quant’è facile innamorarsi di Anto e avere una storia con lei!!
Pedro ride.
Pedro: sei così ingenuo da credere di poter avere una storia con lei?
Ka: penso di sì perché lei l’ha voluta quanto me!
Pedro: tu pensi che qualche settimana ha valore rispetto a una vita passata insieme?
Ka: e tu sei convinto che sia possibile imporre a quella ragazza meravigliosa un ricatto?, o lui o me!
Pedro: non mi hai risposto. Tu credi di poter competere con la mia storia?
Ka: ma quale storia?, 15 anni passati a fare gli amici. Seguiti da un altro anno pieno di contraddizioni, litigi e tiri mancini. Tipo quello di farlo per la prima volta con un’altra anziché con lei!!!
Pedro: distruggila pure con le parole. Lei è mia e tu hai provato a portarmela via!!
Ka: dopo che tu l’avevi rifiutata!!!!!
Pedro: meglio. Così era più vulnerabile e fragile visto che tu le donne le consoli dormendoci insieme!!!
Dispiaciuto Carmine se ne va.
È un nuovo giorno.
Sono già a lavoro. Sto preparando le crepes da farcire. Cristiana, arriva a passo svelto.
Cris: Anto, prima di assalirmi…!!
La interrompo e le rispondo mentre metto la crepe nel piatto così il cameriere può farcirla per il cliente.
Io: no, non puoi decidere di testa tua senza chiedermi come la penso!!
Cris: mi ha pregato di sponsorizzare l’Arconate calcio, potevo rifiutare della pubblicità per il catering?
Io: non è gratis. Cioè Pedro avrà pure rinunciato ai soldi ma mi stai obbligando a…!!
Cris: ad apprezzare la sua amicizia!!!!
Io: capisci che non lo fa per amicizia. Pedro vuole battere Ka!!
Cris: beh scusa, se quei due vogliono combattere a nostro vantaggio io dico…e guerra sia!!!
Io: no. Io speravo che facessero pace, sono fratelli. Ho interrotto la mia storia per non rovinare il loro rapporto!!!
Cris: che ti aspettavi?!, che il giorno in cui lasciavi Ka tutto all’improvviso sarebbe tornato come prima???. È un bel problema diventare adulti sorellina. Ogni scelta ha una conseguenza che ti forza a fare altre scelte!!
Io: visto che sei un’adulta così esperta, hai qualche consiglio da darmi?
Cris: accetta le conseguenze e non te la prendere sempre con gli altri!!
Annuisco e comincio a pensare.
La partita è in corso. Siamo tutti sugli spalti. Gli altri a tifare io a sperare che non ci siano problemi. È l’ultimo minuto del secondo tempo.
Pedro corre diretto verso la porta mentre Carmine tenta di smarcarlo. Un compagno di squadra va in aiuto del chitarrista e anche lui tenta di smarcare il giocatore dell’Arconatese. Cerca di sfilargli il pallone ma Pedro “si difende” colpendolo con un calcio sullo stinco. Il minutaggio continua inesorabile mancano pochi secondi al triplice fischio finale, vuole vincere.
Lascia il giocatore a terra mentre tutti gli si affollano intorno. Gl’ha fatto male, seriamente. Il portiere esce per capire cos’ha il compagno. Quello di Pedro è stato un fallo da espulsione. Mentre tutti, arbitro compreso, sono intorno all’infortunato Pedro tira in porta e comincia a festeggiare.
Escono dal campo. Il giocatore infortunato viene portato con la barella.
Il telecronista dice che, quasi sicuramente, Pedro verrà squalificato e il goal che ha appena fatto non verrà calcolato.
Lo raggiungo prima che entri nello spogliatoio. Appena mi vede mi raggiunge a braccia aperte e con un sorriso sul viso.
Solitamente tifo Arconatese, essendo di Arconate…oggi no.
Pedro: abbiamo vinto!!
Io: no Pedré. Hai perso!
Pedro: cosa??
Io: se conoscessi le regole sapresti che sei stato squalificato. Hai fatto un fallo da espulsione!!!!!
Carmine arriva a passo svelto… ARRABIATISSIMO.
Comincia ad innervosirsi anche Pedro.
Pedro: cosa??, mi hanno squalificato???
Ka: sei pazzo??, Matteo ha una frattura!!!!
Ci raggiungono anche Danilo e Stefano.
Ka: meriteresti una punizione e non solo il pareggio!!
Pedro: merito una punizione??, sentilo. Chi hai iniziato?, tu!!
io: no. Adesso basta. Smettetela tutti e 2. Io non sono un trofeo!!
Ka: no scheggia. Non scordare chi ha incominciato. Non scordare chi mi spinse verso Antonella per primo. Sei stato tu!!
Pedro: io ti avrei spinto?
Ka: sì, tu. Perché non te ne potevi occupare!!
Sto per piangere.
Pedro: perché non volevo farmi ferire di nuovo ma lei mi interessa ancora. Io sono ancora innamorato. Io amo Anto!!
Ste: seh capirai!!
Agita la mano e se ne va.
Dani: oh mamma mia, vado a far la doccia!!!
Corre nello spogliatoio.
Io: Pedrè questo non dovevi dirmelo. Odio tutto questo. Odio te Ka per avermi baciata forzandomi a definire cosa provo e odio te Pedrè per avermi obbligata a scegliere tra la tua amicizia e quello che potevo avere con lui ma soprattutto odio me stessa. Mi fa male vedervi litigare in questo modo. Siete fratelli. Vorrei che tornasse tutto come prima ma purtroppo non è così, niente merita questo duello. Non fa bene a me ma soprattutto a voi!!!
Corro via piangendo.
Ka: bravo, sei contento?
Lo guarda male ed entra negli spogliatoi.
Pedro, rimasto solo, mi corre dietro.
Mi blocco, fuori dal campo, per riprendere fiato. Le lacrime scendono rapide.
Pedro: sono felice che ti abbia baciata!!!!!!
Io: sei l’unico!!!
Pedro: sono felice perché mio fratello, a modo suo, mi ha fatto capire che potevo perderti. Non posso. Non voglio perderti ne adesso ne mai!!
Io: Pedrè, non ti sono d’aiuto. Guarda come ti sei comportato. Giochi nell’Arconatese da più di 8 anni e mai hai avuto un comportamento simile!
Pedro: mi sono comportato in quel modo perché avevo paura!!
Io: cioè?
Pedro: sì, cercavo di assomigliare al ragazzo che tu vuoi!!
Io: e che genere di ragazzo è?
Pedro: tu hai baciato uno che ha fatto a pugni per te e che ti ha comprato un muro!!
Io: non sei tu!!
Pedro: no non sono io. Cercavo di dimostrarti quanto ti voglio invece di dirtelo!!
Io: già peccato che 9 mesi fa la pensavi diversamente e la tua prima volta l’hai vissuta con un’altra. Tu non mi vuoi Pedrè, l’hai detto tu stesso, hai solo paura di perdermi!!!
Pedro: sì, ho paura di perderti. Io ti voglio come non ti ho mai voluta!!!
Io: se davvero mi vuoi così bene come dici, dovresti capire che l’ultima cosa di cui ho bisogno adesso è un altro ragazzo che vuole mettersi con me!!
Pedro: ok, cosa desideri?, di cosa hai bisogno?, farò qualunque cosa!
Io: ho bisogno di un amico. Qualcuno pronto ad ascoltarmi senza chiedere. La persona che eri per me!
Pedro: tornerò ad essere quello che ero. Te lo dimostrerò!
Senza rispondere mi allontano, piangendo.
Qualche ora dopo sono davanti al muro che mi ha affittato Carmine. Salopette in jeans, un maglioncino sporco e bandana sulla testa mentre tengo tra le mani un pennello. Accanto a me una serie di contenitori di vernice.
Lo fisso ma non so cosa creare. Carmine poggia una mano sulla mia spalla e mi volto verso di lui.
Ka: ey!
Io: ciao!
Ka: pensavi fossi Pedro?
Io: no. Non me l’aspettavo!!
Ka: o per meglio dire speravi fossi Pedro!!!!
Abbasso lo sguardo.
Ka: scusa, potevo risparmiarmela!!
Io: il contratto scade tra poco!
Ka: lo posso rinnovare per un altro mese!
Io: non lo so Ka, insomma non vorrei abbandonare questo progetto ma non mi sento pronta a…!
Ka: dipingere!
io: sì!
Ka: scheggia, devo essere onesto. Credevo che, dopo quello che ha combinato oggi, tu l’amassi di meno ma invece magari lo ami ancora di più!
io: ti prego. Non rendere tutto più difficile!!
Ka: ok, ti chiederò solo un’altra cosa…se non fosse per Pedro, mi ameresti in quel modo?
Io: che modo?
Ka: come un vero amore!
Io: Ka, ti prego. Non chiedermi questo. Non obbligarmi a scegliere. È meglio fare qualche passo indietro!!
Ka: sì!!
Mani in tasca e si incammina mentre io sussurro.
Io: ti amo già come un vero amore!
Poco dopo si volta, non si è accorto di nulla.
Ka: andrò a rinnovare il contratto domattina!!
io: grazie!!
Ka: ti capisco. Da parte mia non ci saranno ultimatum!!
Detto questo se ne va davvero.
Dopo un’ora passata a fissare il muro senza lasciar alcun segno di vernice vado a cambiarmi e poi con una cassetta tra le mani mi presento a casa Pedretti. Entro, come sempre, dalla finestra. Indossa il pigiama.
Gli allungo la cassetta.
Pedro: “amami se hai il coraggio” dopo quello che è successo vuoi vedere questo??
Annuisco.
Pedro: ma se hai sempre detto che questo film è di una depressione unica!!!
Io: stasera ho bisogno di vedere qualcosa che so come va a finire!!
Lo mette nel videoregistratore. Mi sdraio a pancia in giù con il viso di fronte allo schermo mentre lui prende il telecomando.
Pedro: come quando Jean-Louis dice “Non è possibile impedirsi di essere felici”!
Io: ora come ora mi sembrano le parole più confortanti del mondo!!
La visualizzazione inizia ma di tanto in tanto ci spiamo con la speranza di incontrare mai i rispettivi sguardi.
La scuola è finita.
Sono passati un po’ di giorni dal derby.
Carmine sta caricando il cofano della sua macchina nel garage di casa mentre parla con il padre.
padreKa: sei sicuro che questo viaggio sia una buona idea??
Ka: sì perché?, vuoi revocarmi il permesso??, ormai sono maggiorenne!!!
padreKa: non parlavo di questo!!!
Parlano mentre Carmine continua a caricare.
Ka: vuoi dire che ti mancherò?, è così papà?!
Gli lancia un sorriso.
padreKa: quello che ti stai lasciando alle spalle ti sembrerà ancora più grande quando sarai in autostrada. Anto sa che parti???
Ka: se lo sa non gliel’ho detto io!!!
padreKa: magari non sa neanche cosa provi per lei, giusto?
Ka: lo sa benissimo!!
padreKa: gliel’hai mai detto chiaramente?, con parole esplicite e comprensive?
Ka: papà, se lo facessi, cosa credi che succederebbe??
padreKa: nel peggiore dei casi niente ma nel migliore ti sceglierebbe!!
Carmine scuote la testa e prende la chitarra per poggiarla sui sedili posteriori ma qualcosa comincia a scattare nella sua mente, la tiene per se.
padreKa: ogni volta che vedrai le stelle penserai al suo viso. Non puoi scappare da lei!!
Ka: ma ci posso provare!!
Carmine ha la testa dura, finisce di caricare la macchina. Le parole del padre non hanno avuto l’effetto sperato.
Dopo il derby mia sorella ha aperto un bar, visto che il marito spesso è in ritiro con la squadra e il figlio sta prendendo la stessa strada del padre.
Il padre di Carmine arriva, incredibile. Ha la stessa identica camminata del figlio, lo stesso modo di osservare il mondo e lo stesso accenno di sorriso.
padreKa: ciao Anto!!
Io: ciao, cosa ti offro??
padreKa: un caffè!!!
Io: lo preparo subito!!!!!!!
Poggia le chiavi della macchina sul bancone e prende una bustina di zucchero. Poggio una tazza sotto al buchettino della macchinetta e poi poggio un piattino ed un cucchiaino davanti a lui.
padreKa: devo dirti una cosa!!!
Il caffè è pronto. Poggio la tazzina sul piattino.
Io: dimmi!!
padreKa: penso che ti farà piacere sapere che, a tua insaputa, una persona particolarmente portata alle sfide si prepara a lasciare Legnano a bordo della sua macchina. Sembra voglia arrivare fino a Genova, lavorare e andare al mare fino all’inizio della scuola!!!
Lo guardo, preoccupata e colpita.
Io: quando dovrebbe partire?
padreKa: fra un paio di giorni. Ho pensato dovessi saperlo prima che fosse troppo tardi per dire o fare qualcosa. Mio figlio è testardo ma ti vuole bene, sul serio!!!!
Ci sono rimasta male.
Io: ti ringrazio!!!!
Beve il caffè.
padreKa: ciao Anto!!!
Risale in macchina e va via mentre io metto la sua tazza a lavare.
Tiro fuori il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans. Lascio scorrere il dito sul display e poi schiaccio un nome nella lista delle ultime chiamate.
Sto chiamando Danilo.
Dani: pronto!!!!!
Io: ciao batteriologo, scusa il disturbo!!
Dani: ma nessun disturbo. Come va??
Io: bene, tu??
Dani: anche io!!!!!
Io: posso chiederti una cosa??
Dani: ovviamente!!!
Io: sai dov’è Ka?, devo parlargli. È una cosa seria!!!
Dani: tra un’ora e mezza abbiamo le prove. Ha detto che prima passava al supermercato per prendere delle schifezze per…!!!!
Il batteriologo senza parole. Non posso crederci. Chiaramente sa ma crede che io non so nulla.
Io: so tutto, sta per partire!!!!!!
Dani: ah, te l’ha detto finalmente!!
Io: non l’ha fatto lui. Grazie. Ci vediamo dopo!!
Dani: certo, baci!!
Stacchiamo.
Io: Cris???
Esce dalla sala interna.
Cris: cosa?
Io: vado un attimo al supermercato, devo parlare con Ka. Torno presto!!
Cris: ok!!
Le lancio il grembiule e dopo aver preso la borsa, a piedi, raggiungo il supermercato. Mi posiziono accanto all’uscita.
Esce dopo pochi minuti con un sacchetto e un mars. Lo sta mangiando.
Ka: ne vuoi un po’???
Io: no. Lo sai che non mi piace. Questa è la tua soluzione??
Ka: di che stai parlando??
Comincia a camminare ed io lo seguo.
Io: stai per partire!
Ka: sì!
Io: quando le cose si complicano tu te ne vai!!
Ka: già!
Io: molto maturo!!
Ka: cosa vuoi che faccia??, stare qui tutta l’estate a guardare te e Pedro tornare insieme, no grazie. Posso farlo solo adesso la prossima estate abbiamo da fare!!
Io: mi aspettavo che almeno venissi a salutarmi!
Ka: sì. La scena dell’addio. L’ho recitata mille volte nella mia testa. Io vengo da te con il cuore in mano per annunciarti i miei progetti, tu mi guardi poi il sarcasmo nei miei confronti entra in azione e io vado via senza aver ottenuto ciò per cui ero venuto!!!
Io: cosa vuoi dire?
Ka: non mi scegli, mai !
Io: non sono io a decidere!!
Ka: sì. Sei sempre tu. Sei sempre stata tu. Magari ti dispiacerà ammetterlo ma chi ha deciso tra noi se “stare insieme” o “non stare insieme” sei sempre stata tu!!
Io: ti ho chiesto solo un po’ di tempo!!
Ka: ed è esattamente quello che ti do, avrai altri 3 mesi!
Io: sai Ka, sarò anche l’eterna indecisa ma almeno non scappo via. Ti stai arrendendo!
Ka: io mi sto arrendendo?
Io: sì, tu!!
Sorride.
Ka: voltati e guarda!
Lo faccio. C’è il muro che ha affittato per me.
Ka: vedi quel muro?
Io: sì!!
Ka: è incompleto, proprio come noi!
Io: puoi crederci o no. Non è questa la fine che volevo per noi!!!!!!
Ka: neppure io ma è questa la fine che avremo!!
Me ne vado e lo lascio solo a guardare il muro e a mangiare il suo dolcetto.
Siamo tutti a casa di Pedro. È il compleanno di Omar.
Cena di compleanno. Tra il primo e il secondo esco a prendere una boccata d’aria. Mi siedo sul dondolo in giardino. Pochi secondi e Pedro mi raggiunge. Carmine non è qui.
Pedro: la cena di compleanno di un ventenne è troppo stressante per te??
Rido.
Io: no, avevo bisogno di una boccata d’aria!!!!
Pedro: ha appena chiamato Cris. Ha detto che devi passare al bar prima di rientrare!!
io: ok!!!!
Ispiro, profondamente.
Io: mi dispiace se oggi ti sono sembrata un po’ strana ma se io e te vogliamo avere un rapporto sincero, forse, c’è una cosa che dovresti sapere. Ho deciso di lasciare Ka perché avevo paura di perderti, perché sei parte della mia vita, ma se avessi intravisto una possibilità di essere perdonata da te la mia scelta sarebbe stata un’altra!!!
A fine cena passo al bar per la chiusura poi mi incammino verso casa. A due passi dal bar c’è il muro che Carmine ha affittato per me. Resto folgorata.
Adesso il muro non è incompleto. C’è una scritta enorme che domina.
<<SCEGLI ME>>
È lì seduto su un barattolo di vernice, tutto sporco e con l’acustica tra le mani. Comincia a suonare e a cantare.
Respiro a fatica. Questa sì che è una dichiarazione d’amore. Questo è il Carmine che mi ha fatta innamorare.
Prendo fiato, a fine canzone, e poi mi avvicino mentre lui si alza in piedi.
Ka: perché c’hai messo tanto???. Ho chiamato Cris, lei ha chiamato te. Non è facile chiudere le cose!!
Io: quello che hai fatto è meraviglioso ma…cosa significa?
Ka: avevi ragione. La mia partenza significava rinunciare a te e so che non voglio farlo ma significa anche che ho bisogno di sapere se è lo stesso per te. Vogliamo parlare del muro?, con la sua impulsiva e tenera richiesta?, credo parli da sola!!
Riguardo il muro, a bocca aperta. È troppo bello per essere vero. È troppo bello il gesto, è troppo bella la canzone e la scritta sul muro. Continua a parlare.
Ka: sono rimasto qui un’ora e mezza a fissare questo muro incompleto l’altra notte. Solo a guardare e a pensare. Ho deciso che ora tocca a te guardare. Sai ciò che provo, regolati di conseguenza!!
Mi lascia una carezza sul viso e se ne va con l’acustica tra le mani.
Ispiro e mi asciugo una lacrima con il polsino della giacca. Prendo il suo posto. Mi siedo su quel contenitore di vernice a fissare il muro.
Perché è così difficile?!
12 ore dopo. Siamo a casa Pedretti. Omar ha organizzato un festone con tutti gli amici. La cena di ieri sera era per le persone più strette, oggi ci saranno minimo 200 persone. Carmine ha le spalle poggiate al muro della villetta, mi sta fissando.
Lo raggiungo.
Io: non posso sceglierti. Ho già tanti di quei casini da risolvere che non so neanche da dove cominciare. Quello che provo per te è diverso da quello che provo per lui…!
Mi interrompe, staccandosi dal muro.
Ka: hai già scelto. Hai fatto la tua scelta. Congratulazioni!
Io: forse hai ragione!!
Ka: già, visto?, non è stato così difficile. Se l’avessi fatto mesi fa avresti risparmiato a tutti tempo, fatica…e sofferenze!
Ci raggiunge Pedro. Carmine si lascia andare ad una risata di nervosismo.
Pedro: ecco gli elementi del triangolo!!
Prendo dalle mani di Pedro la digitale.
Io: dammi questa macchinetta, voglio fare un po’ di foto rubate!!!
Mi incammino.
Ka: Anto?
Mi volto.
Ka: non mi hai neanche salutato, parto tra meno di un’ora!!
Deglutisco rumorosamente ed ispiro, per fermare il pianto.
Io: ciao Ka!!
Detto questo mi mimetizzo tra la folla.
Pedro: tanto per sapere, che c***o ci fai qua?????. Per la band siamo una squadra nella vita non più!!
Ka: tranquillo. Sono qui per tuo fratello!!!
Pedro: pensavo dovessi partire per i 7 mari!!!
Ka: hai sentito, partirò tra meno di un’ora. Do il regalo ad Omar e poi vado a prepararmi. A proposito, dovrei congratularmi con te!!!
Pedro: di che parli?
Ka: lei ha fatto la sua scelta. Sei tu!
Pedro: non poteva finire diversamente, lei è mia DA SEMPRE!
Dopo queste parole Carmine va a prepararsi.
Dopo aver parlato con Carmine, Pedro si sposta dalla folla. Lo raggiungo.
Io: ey Pedrè!!
Pedro: ey, sono contento che tu sia qui. Devo parlarti!!
Io: dimmi!!
Pedro: c’ho pensato. Tu dovresti andare da Ka!!
io: cosa?
Pedro: l’anno scorso, saresti potuta andare a studiare in Francia, non l’hai fatto per colpa mia!!
Io: Pedrè, non è stata colpa tua!!
Pedro: sì è così. Sono stato egoista non volevo che te ne andassi, volevo che restassi con me. Non posso rifare lo stesso errore!
Io: se fosse una mia scelta, se fossi io a voler restare?!
Pedro: Anto, l’ho capito anche io. Ka è la Francia di quest’anno. Stavolta tu devi andare. Devi decidere da sola, certo. Posso dirti che è un errore colossale e che tutte le strade ti riportano da me ma non cambia le cose. Quello che conta è quello che vuoi tu!!
Ha gli occhi lucidi.
Io: non lo so neanche io quello che voglio!
Pedro: sì che lo sai. Tu vuoi lui, tu lo vuoi quanto io voglio te. Tu lo ami quanto io amo te, con la sola differenza che anche lui ama te e tu te lo meriti. Non sarò io ad ostacolarvi, sei libera. Puoi fare quello che vuoi!
Sto piangendo.
Io: ma Pedrè, io voglio che restiamo amici. Voglio essere sicura che tu non mi odierai!!
Pedro: sono solo parole. Quando avrai finito di regalarmi le tue lacrime ti volterai e andrai da lui!!
Io: non posso farlo!
Pedro: vai!!!!
Me lo urla finché non corro via piangendo e lo lascio lì a piangere. Corro veloce, velocissima, devo fare in tempo. Comincia ad essere tardi. Vado veloce, come una scheggia.
Passo a casa e mi cambio e con la stessa velocità salto sul pullman e vado a Legnano. Scendo e correndo vado a casa di Carmine. La macchina è già in strada, ferma.
Io: Ka, Ka!!
Urlo.
Esce di casa con uno zaino in spalla.
Ka: hai perso qualcosa??
Io: voglio parlarti!
Apre lo sportello del sedile posteriore e ci lancia lo zaino dentro per poi richiudere.
Ka: è un po’ tardi per questo. Sto partendo, non puoi fermarmi!
Io: non sono qui per questo!
Ka: allora perché sei qui?, vuoi salutarmi ancora?
Io: non voglio fermarti. Tu sei diverso, mi sei stato vicino, mi hai fatto riflettere e crescere!
Ka: scheggia, la partenza è tra meno di 30 secondi perciò se devi arrivare ad un punto fallo subito!!
Apre lo sportello anteriore, quello del posto di guida.
Prendo fiato.
Io: credo di essermi innamorata di te!!
Ispira.
Ka: lo credi o lo sai?
Io: lo so. Lo so dalla prima volta che mi hai baciata e forse anche da prima. Non voglio più scappare, non voglio più che tu scappi via da me!
Sorride.
Ka: cosa vorresti fare??
Io: voglio venire con te!
Ka: cosa?
Mi domanda con un grande sorriso.
Ka: sei impazzita!!
Scuoto la testa, come a dire no.
Io: voglio venire con te!
Ka: e i tuoi genitori, e Cris, e il bar…hanno bisogno di te!!
Io: non quanto io ho bisogno di te!
Mi sorride ed io mi avvio all’altro sedile anteriore. Mi blocca.
Ka: a a a!!
Torno da lui.
Io: ho il permesso di salire a bordo Kapitano!!!
Ka: permesso accordato!!
Sorride e di nuovo mi avvio verso l’altro sportello ma lui con un gesto impetuoso mi trascina tra le sue braccia e mi bacia. Dopo avermi ricoperto il viso di baci saliamo in macchina. Mette in moto e parte.
Ciao, lo so. Di solito il sabato non posto ma oggi faccio un'eccezione per augurarvi una buona epifania. Noooo le vacanze sono finite.
Buona lettura.
-55-
Siamo a settembre, siamo di nuovo in macchina.
In autostrada a pochi chilometri da Milano.
Ka: sei felice con me?
Annuisco.
Io: Carmine Ruggiero tu mi stai proponendo di disertare l’ultimo anno??, non posso crederci!
Ka: e cosa ci perderemo se facessimo veramente una scelta del genere?, copioni già recitati. È una ricetta per la noia che ti succhia l’anima e ti distrugge ed io questo vorrei evitarlo!!
Io: quest’anno sarà diverso!!
Ka: perché??
Io: perché è l’ultimo anno di scuola e perché lo affronteremo insieme!!
Mi sorride mentre la distanza tra noi e Arconate diminuisce sempre più.
Parcheggia davanti al cancello della mia villetta. Porta i nostri zaini. Camminiamo lungo il marciapiede.
Ka: prima che entri in casa dobbiamo accordarci su una cosa!
Io: cosa?
Ka: ci faranno delle domande!
Io: chi?
Ka: la gente. Ci chiederanno cos’è successo in questi 3 mesi, tra noi due, a livello sessuale!!!
Io: questo non interessa a nessuno….ok, forse a qualcuno ma non ce l’ho chiederanno è una cosa troppo indiscreta!!
Ka: viviamo tra gente indiscreta!
Io: ok, tu cosa dirai?
Ka: dipende!
io: da?
Ka: da quello che dirai tu!
Io: credo che non dirò niente perché questi non sono affari di nessuno!!!
Ka: perfetto, niente mi sembra perfetto!
Io: e comunque non ci chiederanno niente!!
Riprendiamo a camminare.
Ka: lo faranno!!!
Siamo davanti al cancello.
Io: allora ci siamo. L’estate è praticamente finita. Domani comincia la scuola. Io entrerò, tu andrai a Legnano e passeremo le prossime ore separati!
Ka: se ti chiedi perché, in questo momento, non sono in preda alla disperazione è perché onestamente cominciavi a darmi sui nervi!!!
Io: ah bene. Menomale così non mi sentirò in colpa. Anche tu cominciavi a darmi sui nervi!
Mi passa il mio zaino.
Ka: ti chiamo stasera??
Io: se ne avrai voglia!!
Ka: ok, grazie!
Io: ci vediamo!!!
Ka: ciao!!
Spingo il cancello e lui comincia a camminare verso la sua macchina. Pochi passi, lasciamo gli zaini a terra, e poi ci corriamo incontro. Mi afferra al volo. Mi tiene in braccio con le mani sulle gambe scoperte, per colpa dei pantaloncini e ci lasciamo andare ad un bacio passionale.
Dopo una bella doccia vado a casa di mia sorella.
La prima cosa che fa appena mi siedo è porgermi la fatidica domanda.
Io: non posso crederci!!
Cris: sono tua sorella, ho diritto di sapere!!!!
Io: non è vero!!
Cris: te lo spiego meglio io sono quella sorella che hai mollato qui 3 mesi fa. Sono quella sorella che ti ha coperto con mamma e papà dicendo che eri andata in un campeggio estivo a giocare a pallavolo. Io ho il diritto di sapere!!
Io: apri il tuo regalo!!!
Cris: è una pianta!!!!
Io: è il basilico di Genova, quello per il pesto. Di notte quando soffiava la brezza marina si sentiva l’odore a chilometri di distanza!!!
Cris: di notte mentre tu e Ka eravate…!!
Io: smettila!!!!!
Cris: ho un regalo per te!!
Tira fuori un libro rilegato in pelle.
Cris: il registro dei conti del bar!!
Io: che simpatica!!
Lo apre e mi mostra una cifra infondo alla pagina.
Io: Cris, mi dispiace non credevo che..!!
Cris: siamo in attivo mica in passivo. Il nostro è uno dei bar più frequentati di Arconate!!
Io: ma quanto ti ho chiamato non mi hai accennato nulla!!
Cris: volevo farti una sorpresa!!
Mi abbraccia.
Mia sorella va a prendere il figlio in ludoteca mentre io vado a fare una passeggiata. Passo, inevitabilmente, davanti casa Pedretti. È vuota, così passo a trovare Jennifer.
Mi aggiorna sul trasferimento del suo ragazzo. La nonna odia questo rapporto a distanza della nipote. Con un paio di parole la convince a lasciarci sole.
Jen: basta parlare di me. Sei tu che sei tornata da una vacanza emozionante!!!
Io: ci siamo divertiti tantissimo. Non so da dove cominciare!!
Jen: dal punto più importante!
Io: Jen!
Jen: Anto, non sarei normale se non te lo chiedessi. Tu e Ka soli a Genova per tre mesi, che avete fatto?
Io: non vogliamo parlarne!!!!!!!!!
Jen: ok, quando si risponde a quella domanda “no” è no e “non vogliamo parlarne” vuol dire l’abbiamo fatto!!
Io: hai indovinato, ad ogni ora del giorno e della notte. Sai che esistono almeno 38 posizioni e se sei sciolta arrivi anche a 42??
Sorrido.
Jen: ok, non sono affari miei!!
Accidentalmente guardo fuori dalla finestra. Si vede la finestra della stanza di Pedro.
Io: come stanno gli altri?
Jen: bene, stanno tutti benissimo!!
Mi alzo.
Io: devo andare, Cris mi aspetta al bar!!!
Jen: che fai stasera?, tu e Ka volete stare soli?
Io: no, passeremo la nostra prima serata ufficiale separati!
Jen: noi andremo al cinema all’aperto, perché non vieni con noi??
Io: non credo sia una buona idea!!!
Jen: alle 9 in piazza e dirò a tutti che ci sarai!!
Io: ciao!
Mezz’ora dopo aver lasciato casa di Jennifer arriva Pedro e si siede al mio posto. Ha portato il nuovo condizionatore visto che quello che c’era prima si è rotto.
Pedro: come ti è sembrata??
Jen: Pedro!!
Pedro: era solo una domanda!!!
Jen: aveva un ottimo aspetto, abbronzata e in forma!!!
Pedro: perfetto, fantastico!
Tono sarcastico.
Jen: significa che non hai intenzione di vederla?
Pedro: no, non ho detto questo!!
Jen: bene perché l’ho invitata a venire con noi al cinema stasera!!
Pedro: cosa??, tu…molto premuroso da parte tua!
Jen: Anto è venuta da me spontaneamente e io spontaneamente l’ho invitata. Tanto prima o poi devi affrontarla!!!!!
Pedro: e il “come si chiama” verrà anche lui???
Jen: no, stasera non si vedono. Questa è l’occasione giusta per parlavi e per decidere di restare amici!!!
Pedro: perché sei cosi risoluta?
Jen: ho ripensato a come sono andate le cose, come l’hai scoperto!
Pedro: ti senti colpevole!!
Jen: sì, lo sono!!!
Pedro: l’unica colpa che hai è quella di avermi regalato l’estate più bella della mia vita!!!!!
Sono seduta in giardino. Sto smistando la posta che ho ricevuto questa estate e che non ho potuto visionare perché ero a Genova.
Due mani si poggiano sui miei occhi.
X: indovina chi è?
Io: non il mio ragazzo perché abbiamo stabilito di non vederci fino a domani. Si stava stancando di me!!
Mi bacia.
Ka: direi che nessuno ha sentito la nostra mancanza!!
io: già, stanno tutti meglio senza di noi!!!
Ka: a parte noi!!
Lo bacio.
Ka: cosa facciamo stasera??, mangiare una pizza al gazebo di Legnano o affittiamo un film?
Io: beh, Jen mi ha invitata ad andare al cinema all’aperto!!
Ka: il cinema all’aperto?!, tutti i ragazzi di Arconate saranno lì. Non mi sento ancora pronto!!!
Io: ok!!
Ka: perché non vai da sola?
Io: perché non possiamo andarci insieme?. Ci divertiremo e poi ci farà bene rivedere gli altri!
Ka: rivedere Pedro?
Io: sì. Rivedere Pedro, non è un mistero che vorrei vedervi chiarire!!
Ka: non è un mistero. Ok. A me non importa dove andiamo o cosa facciamo. Basta che stiamo insieme!!
Mi sorride, gli sorrido. Lo spingo sul prato e mi sdraio su di lui, per baciarlo.
Buongiorno. E' ricominciata la quotidianità. Oggi non connetto proprio. La sveglia è suonata TROPPO ma TROPPO presto. Voi???.
-56-
Arriviamo a film cominciato.
Sono tutti seduti un po’ dove capita. Chi sui muretti, chi sulle panchine, chi sulle poltrone gonfiabili e chi sull’asfalto. Il nostro gruppo è posizionato su un muretto lungo.
Il primo ad accorgersi di noi è Pedro.
Avverte la presenza del fratello prima ancora che i suoi occhi possano mettere a fuoco.
Anche Jennifer ci sta guardando.
Pedro: avevi detto che non sarebbe venuto!!
Jen: così credevo!!
Pedro: perché è qui??
Ste: ottima domanda!!!
Pedro ci riguarda.
Io: forse non è stata una buona idea!!!!
Ka: non l’ho avuta io!!!!
Io: che ne dici se…!!
Ka: vado a prendere da bere mentre tu saluti gli altri!!!
Io: è la soluzione ideale!
Ka: certo come no, torno tra un minuto!
Mi lascia sola. Cammino verso di loro.
Pedro si alza e si allontana.
Jen: Pè, dove vai?
Pedro: cerco un posto migliore!!
Si va a sedere su una panchina.
Dani: tu pensa a lui!
Jen: tu pensa a lei!!
Ste: che grande squadra siamo, io vado a baciare quella biondina seduta lì davanti!!!
Lasciano vuoto il muretto.
Dani: Anto, come stai??
Io: bene, tu??
Dani: tutto bene!!
Ci abbracciamo.
Dani: finalmente sei tornata!!!
Io: eh sì. Mi sei mancato!!
Dani: anche tu!!
Io: che fisico hai messo su!!
Dani: merito della batteria!!
Io: sei un grande batteriologo!!
Dani: grazie!!
Ci sediamo su una poltrona gonfiabile.
Pedro e Jennifer sono seduti a breve distanza. Ci lanciamo degli sguardi, intanto Stefano ci raggiunge. Ci abbracciamo e si siede.
Io: fatemi una domanda!!!
Dani: ho capito. Vuoi parlare finché lui non verrà qui!
Io: esatto. Fatemi una domanda!!!
Ste: in realtà una domanda l’avrei!!
Ride.
Io: no, non quella domanda!
Ste: dai!!
io: Ste!!
Ste: non lo diremo a nessuno!!
Jen: guarda, lei sta solo aspettando che tu faccia il primo passo!!!!!!
Pedro: sta aspettando inutilmente!!
Jen: un’altra battuta del genere e capirò quanto sia difficile per te!!
Pedro: è più bella di quando è partita!!!
Jen: va bene, ora va da lei!!
Pedro: potrei farlo ma ciò che accadrà è fin troppo prevedibile. Andrò da lei e ci immergeremo in una conversazione a perdifiato finché non verremo colpiti da un profondo imbarazzo poi ci separeremo!
Jen: sorprendimi, va da lei. Coraggio!!
Pedro:va bene!!
Il cantante si alza e mi raggiunge mentre sono in compagnia del bassista e del batteriologo.
Pedro: ciao!!
io: ciao!!
Il Pedretti fissa Danilo e Stefano, è il segnale per farci lasciare soli.
Dani: vieni bassista andiamo a cercare Jen!!
Ste: a dopo!!
Si allontanano e Pedro prende posto accanto a me.
Io: come va?
Pedro: alla grande!!
Carmine ritorna proprio mentre io e Pedro cominciamo a parlare, vede l’intera scena.
Io: come hai passato l’estate?
Pedro: è volata ma bella. La tua?
Io: bella ma è volata. Ti trovo benissimo!!
Pedro: anche io!!
Io: grazie!!!
L’imbarazzo si sta facendo strada.
Io/Pedro: domani comincia la scuola!!
Lo diciamo ad unisono poi scoppiamo a ridere.
Pedro: già, spero di rivederti!!
Io: certo!!!!
Mi sorride e dopo avermi lasciato un bacio in guancia se ne va. http://.http/forum.teamworld.it/foru...ml#post8302315
Lascio la poltrona gonfiabile e vado a cercare Carmine. Mi fermo in un punto per guardarmi intorno, alla fine mi trova lui.
Io: eccoti qua!!
Gli sorrido.
Ka: eccoti qua!
Mi prende la mano e mi porta via.
Io: che fai?
Ka: un favore, ti porto a casa!!
Io: senza neanche chiedermi se ho voglia di andarmene?
Ka: devo farlo?
Io: chissà, magari mi sto divertendo!!
Ka: è questa la faccia che hai quando ti diverti?, allora questa estate a Genova con me non ti sei mai divertita. Non hai mai avuto questa faccia!!!
Io: e tu non ti sei mai comportato in questo modo!!
Ka: e come mi sto comportando??
Io: sono indecisa tra bambino immaturo o fidanzato arrogante!!
Ka: io non volevo venire qui!!
Io: e allora non dovevi venirci!!
Ka: già, scommetto che non ti sarebbe dispiaciuto così avresti avuto tutto il tempo per chiarire le cose con Pedro!!
Io: è essenziale chiarire con lui!!
Ka: lui mi detesta, non posso farci niente!!
Io: perché non ci provi?
Ka: sarebbe inutile, lo conosco mentre tu non vedevi l’ora!!
Io: non lo capisci??. Lo sto facendo per voi. Voglio farvi chiarire, la vostra amicizia è troppo importante!!
Ka: la devi smettere con questa storia, non c’è più amicizia tra me e lui. Mettitelo in testa!
Io: sei tu che devi smetterla. Non siamo più a Genova, non puoi dare più ordini!!
Ka: chi vuoi prendere in giro, il tuo cuore da Genova è tornato a casa molto tempo prima di oggi!!
Io: di che parli??
Ka: sei una ragazza sveglia, puoi arrivarci da sola!!
Mi lascia sola e se ne va.
Raggiungo il parcheggio e mi siedo sul motorino di Pedro. Carmine è andato via e non ho un passaggio per il ritorno visto che all’andata mi ha portata lui.
Pedro: sei ancora qua?
Io: stavo pensando…vai a casa?
Pedro: sì. Ti serve un passaggio?
Io: sì, magari. Grazie!!
Gli sorrido ma capisce subito dai miei occhi che c’è qualcosa che non va. È chiaro sul suo viso che intuisce tutto. Mi conosce.
In pochi minuti siamo lì. Passo dopo passo mi accompagna alla porta.
Io: mi dispiace, mi dispiace per quello che è successo e per aver fatto quello che ho fatto. È stato molto difficile e probabilmente lo è ancora!!
Ispira.
Pedro: non me ne parlare. Pensare a voi, sempre insieme, giorno e notte!
Rido.
Io: sei l’unica persona che non ha osato farmi quella domanda!!
Pedro: sono l’unico che potrebbe morire per la risposta!!!
Lo guardo.
Io: notte Pedrè!!
Pedro: notte!!!!
io: Pedrè, la risposta a quella domanda che tutti mi fanno...NON ti farebbe morire!
Sorride e se ne va a casa a piedi. Prendo le chiavi della mia macchinetta e di corsa raggiungo Legnano.
È seduto sul dondolo del giardino a fumare.
Io: ho preso una decisione. È la cosa più importante a cui ho pensato negli ultimi 15 minuti. Voglio condividerla con te. Nella tua città ci sono troppi semafori per chi ha una macchinetta con una marcia. Mi sono fermata 7 volte, prima di arrivare qui!!
Ka: potevano essere 8!!
Mi siedo accanto a lui.
Io: mi sono fermata 7 volte e 6 volte su 7 sai a cos’ho pensato??
Fa no con la testa ma ancora non mi guarda in faccia.
Io: ho pensato a te ed è quello che faccio ogni volta che mi sento seccata, o confusa, o arrabbiata, o stanca. Penso a te e immediatamente mi sento benissimo dentro. Non avrei mai voluto dirtelo, la ritengo una cosa infantile ma te lo dico per farmi perdonare per non averti raccontato quello che è successo stasera o dove sono stata l’ultima settimana passata a Genova!!
Finalmente alza il viso e mi guarda.
Ka: continua!!
Io: Ka, volevo vedere Pedro stasera non perché per 4 mesi della mia vita è stato il mio ragazzo ma perché è tuo fratello. Per colpa mia, tu, l’hai ferito profondamente. Non riesco a perdonarmi per questo. Non potete perdervi per colpa mia, il vostro rapporto è più importante di tutto. Farò di tutto per farvi fare pace, tutto. Ci tengo dal primo istante a farvi chiarire e questo ha fatto vagare la mia mente ma non il mio cuore. Quello è un punto fermo ed è tuo. Il mio cuore non ha mai lasciato Genova ma soprattutto non ha mai lasciato te e non ti lascerà mai!!
Sorride e mi guarda negli occhi.
Ka: ok, mi hai convinto ma voglio sapere una cosa!!
Mi trascina sulle sue gambe.
Io: cosa??
Ka: cos’hai pensato la settima volta??
Io: che finché non prenderò la patente non verrò più a Legnano in macchinetta, mi ci porterai tu!!!
Ride.
Ka: spiritosa la miascheggia!!!
Io: ti andrebbe di fare quella cosa che ci piace tanto fare??
Ka: vuoi fare quella cosa??
Annuisco. Entriamo in casa e prendiamo posto sul suo letto. Lui spalle al muro ed io poggio la mia schiena sul suo petto. Ho l’acustica tra le mani e poggiando le sue mani sulle mie suoniamo qualcosa.
Il sole è già alto nel cielo.
È un nuovo giorno.
È un giorno importante per tutti noi.
Primo giorno di scuola ma non un primo giorno qualsiasi.
È il primo giorno di scuola dell’ultimo anno.
In poche parole è l’ultimo primo giorno di scuola della nostra vita.
Io e Carmine, armati di zaini, ci stiamo andando a piedi. Mano nella mano mentre parliamo.
I nostri compagni di scuola ci osservano. Era di dominio pubblico l’odio che provavamo l’uno per l’altra e ora vederci insieme è sconvolgente. Ennesima prova che tutto è possibile.
Ka: abbiamo un piccolo problema da affrontare ora che siamo di nuovo a scuola!!!!
Io: cioè?
Ka:i nostri doveri reciproci!!!!
Io: come??
Ka: noi siamo una coppia d’innamorati e per questo abbiamo un paio di cosette da stabilire!!
Entriamo nell’edificio scolastico, la campanella è suonata.
Io: tipo?
Ka: baciarci in pubblico!!!!
Io: forse!!!!
Ka: forse???
Io: deve essere una cosa spontanea e desiderata!!
Ka: che duro colpo, sei una pessima amante. Senza il bacio cosa ci rimane???
Io: molto poco, è meglio se ci lasciamo!!!
Ka: già, è stato bello finché è durato!
Ci fermiamo davanti all’entrata della nostra classe. Fingo di entrare poi mi volto e lui mi stringe forte tra le sue braccia e ci lasciamo andare ad un bacio.
Ad interromperci perché stiamo bloccando l’entrata proprio Pedro.
Pedro: scusate!!!!
Si toglie lo zaino dalle spalle ed entra, noi lo seguiamo a ruota.
Il resto della mattinata scivola veloce, l’unica nota dolente è la convocazione di Carmine in presidenza. Strano, molto. Non ha fatto nulla.
Ci rivediamo solo a cena. Stiamo mangiando una pizza, a lume di candela, nel suo giardino. È strano, è scontroso e non capisco.
Oggi ha fatto le prove con la band e Danilo mi ha raccontato tutto, Pedro si è quasi comportato come al solito ed io ora mi chiedo il perché di questo comportamento.
Io: l’atmosfera mi piace. Com’è andato il pomeriggio?
Ka: grandioso!
Io: mi sembri piuttosto scontroso!
Ka: se vuoi carico la macchina e nel giro di 15 minuti ripartiamo per Genova, devi solo chiedermelo!!!
Io: la nostra estate a Genova è stata magica ma adesso è diverso. È l’ultimo anno scolastico, sai che vuol dire??
Ka: che siamo i più grandi!!!
Io: leggi le mie labbra Ka. Tra 9 mesi niente più libri, niente più professori…!
Ka: niente più occhiatacce di Pedro!!
Io: perché sarete impegnati a rendere reale il vostro sogno!!
Mi guarda ma i suoi occhi sono privi di reazione. Afferro una patatina e poi riprendo a parlare.
Io: a proposito perché ti aveva convocato il preside?
Ka: per una sera facciamo come quelle coppie che cenano in un religioso silenzio?!!
Io: cosa ti prende?
Ka: niente!
Io: allora perché fai di tutto per litigare con me?
Ka: non voglio litigare con te!
Io: e invece sì. C’è qualcosa che non va è evidente ma non vuoi parlarne e questo può andarmi anche bene ma ti prego non restare lì seduto a cercare una scusa per litigare con me solo per il gusto di sentirti meglio!
Non mi risponde e continua a mangiare.
I giorni si susseguono. Questa mattina non vado a scuola, sono giustificata, ho il test preliminare d’ammissione alla Bocconi.
Carmine senza nessun motivo valido decide di non andarci e Pedro nota la cosa.
Nel tardo pomeriggio passa a trovarmi Pedro. Non ho visto Carmine per niente oggi. Non mi stupisce so che aveva da fare. I compiti e le prove.
Apro la porta e Pedro entra con in mano qualche cd.
Pedro: ciao!
Io: ciao Pedrè, entra!!
Pedro: vi disturbo?, siete a cena?
Io: ma no, tranquillo. Lo sai che prima delle 8 non ceniamo. Vieni!!!!
Pedro: volevo solo ridarti questi!!
Mi passa i cd che aveva in mano.
Io: scherzi?, ti ho prestato questi cd da, credo, 4 anni fa!!!
Pedro: no, è che sto sistemando la mie cose e sono saltati fuori!!
Io: tienili dai!
Pedro: e se ti viene voglia di ascoltarli?
Io: farò come ho fatto in questi anni, verrò a casa tua per ascoltarli. Vuoi bere qualcosa??
Pedro: ehm no. Io devo andare!!!
Io: perché?
Pedro: perché non sono affari miei!
Io: di che parli?
Pedro: Ka!!
io: cioè?
Pedro: parlane con lui!!
Io: di cosa?
Pedro: di scuola, è nei guai me l’ha detto la Raffaeli perché credeva che fossimo ancora come fratelli!!!!
Io: allora che ti ha detto la prof di lettere?
Pedro: non è venuto a scuola oggi, se non sta attento perderà l’anno!
Sgrano gli occhi ma in questo momento sono più arrabbiata che sconvolta.
Pedro: la cosa non dovrebbe riguardarmi ma se c’è qualcuno che può aiutarlo sei tu!
io: se lui fosse così nei guai non credi che me lo direbbe?
Pedro: assolutamente no, lo conosco!
Io: perché?
Pedro: non capisci?!, quando sei innamorato vuoi che la persona che ami creda che non c’è niente al mondo che tu non sia in grado di fare. Il solo pensiero di poterla deludere ti paralizza!
Le sue parole mi fanno riflettere.
Pedro: buona cena!!
Scappa via.
Di corsa prendo le chiavi della macchinetta e corro a Legnano. Devo farlo. Sua madre mi fa entrare e mi accompagna da lui. È nel giardino dietro alla casa.
madreKa: non sgridarlo troppo!!!
Rientra in casa e lui mi viene incontro.
Ka: ey scheggia!
Poggia le sue mani suoi miei fianchi. Lo spingo, sono arrabbiata.
Io: perché non sei andato a scuola oggi?
Ka: ero emozionato per te che facevi il test alla Bocconi!!
Io: Ka!!
Scuoto la testa.
Io: no. Perché ad un tratto rischi di essere bocciato e perché Pedro sa più cose di me??
Ka: perché è un impiccione che fa comunella con i prof!!
Io: possiamo arrivare ad un punto??
Ka: immagino quant’era contento. Sarà corso da te per scagliarsi contro il suo ex amico!!
io: sei paranoico Pedro, in questo, non centra niente!!!
Ka: sì come no!!
Io: non hai idea di quanto possa essere brutto per me. In caso di problemi, per te, sono l’ultima persona della lista da contattare!
Ka: è tutto ok, non c’è problema!
Io: pensi di risolvere il problema non andando a scuola?
Non risponde.
Io: infondo perché mi stupisco tanto?!
Ka: che stai dicendo?
Io: esattamente quello che ho detto. Affronti la tua vita sempre così. Scappando via, tu scegli sempre la strada più facile!!
Ka: forse è per questo che sono un perdente!!
Io: lo sai che non è così. Tu sei un ragazzo speciale. Pieno di talento, bravura, intuito e intelligenza. Sei predestinato a grandissime cose e presto arriveranno. Credevo fossimo una squadra ma mi sbagliavo!!
Detto questo me ne vado, dispiaciuta e delusa. http://.http/forum.teamworld.it/foru...ml#post8302315
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