Buondì
Sono qui con un nuovo capitolo, a dire la verità abbastanza irrilevante.
Io lo posto lo stesso, so che fa un po' schifo.
Capitolo 29
*Alessia
Sono preoccupata per Chiara. E' scappata in lacrime, Matteo e' sconvolto.
Io: Matteo... che cosa le e' successo?
Mi guarda, cercando di rivisitare gli ultimi 10 minuti per capire cos'e' andato storto.
Mat: Non lo so... -Mi dice, scuotendo la testa.- Eravamo li' quando lei all'improvviso e senza un motivo mi ha baciata. Poi si e' guardata intorno, mi ha detto che era tutto uno sbaglio e se n'e' andata via di corsa.
Io non ho bisogno di altro, so che cos'ha. Marco, mio fratello era li' e ha visto tutto. Lei l'ha fatto apposta per vedere la sua reazione. Lo devo chiamare.
Prendo il cellulare e compongo il suo numero, qualche squillo e mi risponde.
Pe: Che vuoi?
Io: Sapere che cosa hai visto.
Pe: Ho visto quello che c'era da vedere, mi sembra piu' che chiaro che lei non prova nulla per me. Me ne sono andato via, non so che cosa e' successo dopo quel bacio, non lo volevo vedere.
Al: Dopo se n'e' andata via di corsa, piangeva. Marco, di sicuro e' a casa. Raggiungila.
Pe: Non ci penso proprio! E' chiaro che ha gia' archiviato la nostra storia! No, non ci vado.
Io: Marco, come puoi essere arrabbiato con lei? Anche tu hai fatto lo stesso con lei, ricordi Irene?
Pe: Si, lo ricordo. Ma io non ho mai baciato Irene sotto ai suoi occhi!
Io: E' vero, ma tu a quel tempo stavi ancora con Chiara mentre lei adesso e' single, e poi pensa per lei quanto orribile deve essere stato scoprire che tutto accadeva alle sue spalle!Almeno lei l'ha fatto davanti a te e sai come sono andate le cose.
Pe: Fa male, fa male lo stesso.
Io: Ma allora sei proprio stupido!
Pe: Grazie. Grazie davvero Alessia. Io non sono gia' abbastanza sca***to di mio, bisogna che tu ti metta a dirmi che sono uno stupido. Fantastico, e' la mia giornata fortunata oggi: la ragazza che amo bacia un altro e per mia sorella sono stupido. Perfetto.
Io: Si che lo sei! Imbecille! L'ha fatto solo per farti ingelosire, non l'hai ancora capito? Ama solo te!
Dall'altra parte non sento piu' niente.
Io: Ci sei? -Chiedo, dopo una breve attesa.
Pe: Dici che devo andare da lei?
Io: Almeno ci dovresti provare.
Pe: Grazie Ale. Vado da lei.
Io: Corri!
*Pedro
Sto correndo per le vie di Milano, devo raggiungere Chiara, dirle tutto, dirle che la amo e che amo solo lei.
Raggiungo casa sua, la vedo alla porta, le chiavi in mano. Sento i suoi singhiozzi, il cuore che ho nel petto viene stretto in una morsa d'acciaio. Non trovo il coraggio.
La porta d'entrata viene chiusa, ma io non ci posso rinunciare cosi', devo almeno tentare.
Suono il campanello.
Ch: Chi e'? Mi chiede, la voce trema, ha pianto tanto, e sta piangendo ancora.
Io: Sono io. Marco. Aprimi che ti devo parlare. Anzi, dobbiamo parlare.
Ch: No Marco, vattene. Non abbiamo piu' niente da dirci.
Pe: No aspetta! - Ma e' troppo tardi, lei ha gia' riagganciato.
Buongiorno, o meglio buonasera. Questo e' il nuovo capitolo. Si, lo so, e' pessimo, ma e' il meglio che sono riuscita a fare per oggi. Non riesco a lascarvi il link dei commenti, sooo sorry. Ormai comunque lo conoscete, aspetto i vostri commenti!
Buongiorno
Scusate la mia assenza, ma sono successe un po' di cose che mi hanno impedito di postare.
Bando alle ciance, eccovi il capitolo
Capitolo 30
*Pedro
Lunedi' mattina. Non so come affrontare mia sorella e, sopratutto, Chiara.
Mi firmo una giustificazione e mi dirigo in cucina, dove mia sorella, che sta facendo colazione, mi incenerisce con lo sguardo.
So che cosa pensa.
Io: Ale, oggi non vengo a scuola. Di' che sono malato e ho la febbre.
Non mi risponde, ma dopotutto la capisco.
Io: Beh, ciao. -Non mi risponde, di nuovo.
Mi chiudo in camera, non voglio più sentire parlare di niente e di nessuno.
Mi avvicino alla libreria, prendo il nostro libro di foto.
Lo apro, e come sempre, mi soffermo sulla prima foto. Io e lei che ridiamo. Mi sembra quasi di sentire la sua risata.
Sulla mia scrivania c'e' lo spartito del pezzo che Dani sta scrivendo, "Fumo E Cenere". Lo prendo tra le mani, e mi rendo conto che il titolo esprime quello che io e Chiara e la nostra storia sono diventati: solo fumo e cenere.
Inizio a provare.
(Più tardi...)
E' l'una. Tra poco Alessia sara' a casa.
Preparo da mangiare e aspetto che arrivi da scuola.
Io: Ciao Sorellina!
Al: Ciao...
Io: Senti, so che sei arrabbiatissima con me, so che con Chiara ho sbagliato tutto. So che dovevo insistere per parlare con lei. Lo so, Alessia. -Lei mi guarda, ancora arrabbiata. -Com'era oggi?
Al: com'era? Hai proprio una bella faccia tosta a chiedermi come stava oggi!Come vuoi che sia stata? E' depressa, e tutto a causa tua! E io pretendo che tu faccia qualcosa, perché non voglio piu' vedere la mia migliore amica in questo stato!
Io: Alessia, ho gia' in mente qualcosa, ma non ti diro' niente. Ma ti devo chiedere una cosa.
Al: Uffa, dimmi.
Io: Oggi lei e' a casa?
Al: Si...
Pe: Perfetto.
*Serena
Ivan e' dolcissimo.
Siamo appena usciti da scuola e stiamo andando verso la pizzeria per pranzare assieme.
Iv: Per me una quattro stagioni e una birra.
Se: Per me una patatosa e una coca cola.
Ordiniamo e ci sediamo ad un tavolo.
Aspettiamo le nostre pizze e mangiamo scherzando e ridendo come al solito.
Finiamo e paghiamo il conto. Per domani, i prof sono stati clementi, non abbiamo compiti.
Iv: Vieni con me, ti voglio portare in un posto speciale.
Io: Va bene.
Mano nella mano raggiungiamo un piccolo parchetto ombreggiato. Abbandoniamo i nostri zaini sulle panchine e ci avviamo subito alle altalene. Dopo un po' ci sediamo sulle panchine.
Ivan mi stringe a se e mi sorride, io lo bacio.
Iv: Buon anniversario.
Io: Buon anniversario a te, cucciolo mio. Quanto sei dolce, tu non lo sai...- Dico, sdraiandomi sulla panchina e posando la mia testa sulla sua pancia. Mi accarezza dolcemente i capelli.
Io: Ivan, te l'ho già detto mille volte. Ma non mi stanco mai di dirlo. Io ti amo. Ti amo ti amo ti amo. Sono gia' tre mesi e mi sembra solo ieri.
Iv: Anche per me e' lo stesso. Con te il tempo vola. Ti amo tanto anche io. -Fa una piccola pausa.-Ho una cosa per te...
Mi porge un sacchettino di velluto rosso, lo apro e tra le dita mi ritrovo un anello.
Iv: Serena, ti amo.
Io: ti amo tanto anche io Ivo!
Lo bacio con passione e infilo l'anello.
Io: E' tutto stupendo... e' una meraviglia.
Iv: Non dire stupidaggini, sei tu la meraviglia.
E ci ribaciamo.
Si lo so, e' un po' pessimo (un po' tanto!)
E comunque col prossimo mi farò perdonare.
Buonasera!!!!
Come state?
Sono passata per lasciarvi un nuovo capitolo, che spero vi piaccia!
Capitolo 31
*Pedro
Sono le sei e mezza del pomeriggio.
Sto camminando verso casa di Chiara, con una paura tremenda.
Paura di deluderla, di perderla, di predere quegli occhi verdi che mi fanno correre i brividi lungo la schiena tutte le volte, paura di perdere queo capelli biondi, quei capelli leggeri che hanno sempre quel buon profumo, paura di perdere quelle dita che con una delicatezza indescrivibile sanno accarezzare il mio viso come nessuno saprebbe fare, quelle sue dita che lei ama infilare tra i miei capelli, paura di perdere il suo sorriso, quello più bello, quello tutto per me. Ho paura di perdere un pezzo di me, perché io la amo.
Suono il campanello, la sua voce dall'altra parte mi chiede chi sono.
Io: Sono Marco, ascoltami. Noi due dobbiamo parlare. Non possiamo, io non posso e non voglio andare avanti così.
Ch: Non mi va Marco. Non voglio affrontare questo argomento e non ti voglio parlare.
Io: Ma non capisci! Noi ne dobbiamo parlare! Non puoi farmi questo!
Riaggancia di nuovo, ma stavolta sono deciso e non voglio gettare la spugna.
Noi due dobbiamo parlare, che le piaccia o no.
Scavalco la recinzione di casa sua e mi avvicino furtivamente al davanzale della sua camera.
Mi aggrappo e ci salgo a fatica.
Stavolta sono determinato e non ho intenzione di farla fuggire.
Prendo il mio cellulare e compongo il suo numero, in anonimato.
Ch: Pronto, chi parla?
Io: Apri il balcone.
Ch: Pedro, no. -Ha riconosciuto subito la mia voce.
Io: Apri questo balcone.
Ch: No.
Io: Fallo. Dammi almeno una possibilità. Una soltanto.
Ch: Va bene.
Pochissimi istante e apre il balcone, con ancora il cellulare tra le mani.
Mi guarda a bocca aperta.
Io la guardo, bellissima come sempre: i jeans una maglia e una felpa larga, ai piedi le sue converse nere. I capelli legati con un nastro azzurro, e io so gia' qual'e` il loro profumo, e devo resistere dalla tentazione di affondarci il naso, in quei suoi capelli che ho sognato tanto in questo periodo.
Ch: Ma tu come hai fatto....! Per favore, vattene!
Io: No. Io non me ne vado. Non finché noi due non avremo parlato, non finche non avremo chiarito ed io potrò mettere l'anima in pace. Io ho bisogno di risposte!
Ch: Anche io ho bisogno di risposte!
Io: E allora sfruttiamo questa occasione!
Ch: Va bene, che vuoi?
Io: Lo so che ho sbagliato, lo so e mi sento da schifo per quello che ti ho fatto, non te lo meritavi per niente. Non avrei dovuto tenerti nascosto di Irene e tu non avresti dovuto saperlo così, non in quel modo. E mi dispiace, tanto.
Ch: Hai finito?
Io: Si, adesso tocca a te parlare.
Ch: Io non ho proprio niente da dire! Vattene via! -Mi dice, riaprendo il balcone.
Io: Non hai niente da dire? E di Matteo che mi dici? Ho visto tutto e tu lo sai.
Ch: Non provo assolutamente per Matteo, io l'ho baciato solo per farti capire quello che si prova, per farti capire quello che mi hai fatto passare, quanto male.
E me lo dice in lacrime, solo adesso che la vedo di fronte a me, così piccola e indifesa, avvolta da quella felpa che le sta grande, che si asciuga le lacrime coi polsini, mi rendo conto di quanto male abbia fatt a questa creatura straordinaria, a questo raggio di luce che col suo sorriso e i suoi occhi mi ha cambiato la vita.
Eccomiiiiiiii
Come avrete notato per questo capitolo non vi ho fatto aspettare troppo
Spero vi piaccia
Capitolo 32
*Ivan
Io e Serena stiamo andando insieme al cinema. Lei sta camminando davanti a me, ed io penso di essere il ragazzo più fortunato del pianeta.
Ormai siamo di fronte al cinema, lei si volta verso di me.
Se: Ivan! Fa freddissimo!
Io: Hai freddo amore?
Se: Si, ti prego sbrighiamoci o muoio congelata! Fa troppo freddo!
Io: Ma amore e' ovvio che fa freddo, e' meta' dicembre!
Dico mentre mi avvicino a lei.
Se: Scommettiamo che non mi prendi?
Inizia a correre ed io ad inseguirla, e' troppo veloce e non riesco a prenderla.
Ad un certo punto ci fermiamo: dei sottilissimi fiocchi di neve cadono giù dal cielo.
Lei resta incantata a guardarli, il naso rivolto verso l'altro, come una bambina.
Mi avvicino a lei, abbracciandola da dietro.
Se: Non e' stupenda?
Io: Si, ma sei tu lo spettacolo più bello.
Lei si gira, liberandosi delle mie braccia.
In punta di piedi si avvicina di più a me. Un bacio, sotto la neve che cade.
Io: Te l'ho mai detto che ti amo? -La ribacio.
Se: Si, ma sentirmelo dire e' ogni volta come la prima.
E Milano, affollata e piena di autisti impazziti e di macchine, improvvisamente diventa il luogo piu' romantico del mondo.
*Lourdes
Io e Dani stiamo insieme da ormai tre settimane, e siamo davvero molto innamorati.
Adesso sono a casa sua. Abbiamo ripassato insieme per i prossimi giorni e adesso lui sta suonando la batteria per me. Suona divinamente, e io lo vedo che ci mette l'anima.
Da: Vieni a suonare un po' con me?
Io: Arrivo cucciolo!
Mi siedo sulle sue ginocchia, lui mi passa le bacchette e mi cinge in vita.
Inizio a suonare e a fine pezzo Dani si complimenta.
Da: Sei brava quasi quanto me!
Io: No, ti sbagli! Io sono più brava di te!
Da: Dimostramelo... -Mi chiede, avvicinandosi a me con aria di sfida.
Lo guardo ridendo e poi lo bacio alla sprovvista, con passione, come se non ci baciassimo da mesi.
Da: Amore, sono un batterista corrotto. Sei tu più brava.
Io:Ahahah, bravo. -Dico, accarezzando il suo viso, dove c'e' un accenno di barba. Sento il bisogno di baciarlo ancora, e so che lo sente anche lui. Non resistiamo e ci ribaciamo.
Ci avviciniamo alla finestra: nevica.
Mi abbraccia e mi ribacia.
Da: Ti amo, Lou. -Mi sussurra dolcemente all'orecchio.
*Alessia
Spero tanto che mio fratello riesca a chiarire con Chiara. Stanno soffrendo troppo in questo periodo.
Ka e' qui da me e stiamo guardando insieme "Notting Hill". Siamo accoccolati sul divano, io tra le sue braccia, la mia testa sul suo petto.
Lui e' troppo preso dal film e mi accarezza distrattamente i capelli. Io piu' che il film guardo lui, una meraviglia vivente.
Ma non mi considera minimamente, cosi' mi alzo.
Mi avvicino alla finestra, pochi istanto e mi raggiunge, cingendomi i fianchi.
Io: Nevica... -Mormoro.
Ka: Ora, legati da un filo di neve, restiamo sospesi nel vuoto, restiamo legati per sempre.
Mi volto, stupita da quello che le mie orecchie hanno appena udito.
Non mi lascia aprire bocca, mi mette a tacere con un "Ti amo" e un bacio.
*Chiara
Pedro e' di fronte a me.
Io sto piangendo, come una bambina di 5 anni.
Lui si avvicina e prende il mio viso tra le sue mani.
Pe: Io ti amo, ti ho sempre amata. Tra me e Irene non c'e' mai stato niente, non potrà mai esserci nulla, perché io amo te e solo te, Chiara.
Tolgo le sue mani dal mio viso e mi avvicino al balcone, decisa a cacciarlo via e richiudermi dentro casa. Finalmente la neve e' arrivata e cade leggera dal cielo.
Pe: Chiara, io ti amo. Non posso vivere senza di te, sei un raggio di luce, la mia ragione di vita.
Mi volto.
Io:Anche io ti amo, Pedro. Ti amo tanto, non ho mai smesso, forse ti amo ancora di più.
Pe: Anche io ti amo, lo sai, lo senti. Ti prego, una possibilita'! -Mi chiede, quasi con le lacrime agli occhi. -Ti amo piu' di ogni altra cosa!
Io: Si, a non me lo stai dimostrando!
Dico, le lacrime che premono verso l'esterno di nuovo. Mi mordo il labbro inferiore e per non piangere esco sul terrazzino della mia camera. Guardo la neve che, tranquilla, cade.
Marco mi raggiunge e senza troppe presentazioni prende il mio viso tra le mani e mi bacia. Ed io non posso far altro che ricambiare, ho sognato troppo questo momento.
Ci baciamo a lungo, sotto alla neve che cade indisturbata sopra alle nostre teste, ricoprendo di bianco ogni cosa.
Pe: Non ti basta? Io ti amo e non ti voglio perdere. Io...
Non lo voglio piu' sentire parlare, lo bacio io stavolta.
Io: Puo' bastare.
Pe: E quindi?
Io: Fai troppe domande. -Dico, ridendo. Me lo trascino dentro, baciandolo. Richiudo la finestra e lui mi ribacia. Ci sediamo sul letto e ci avvolgiamo in una coperta di lana, guardando la neve che cade fitta.
Mi stringe tra le sue braccia, quanto mi era mancato tutto questo!
Tra le sue braccia mi sento al sicuro, e lo so che stavolta non mi farà del male.
Ci baciamo.
Pe: Tu sai rendere tutto speciale... Meno male che ci sei, amore.
E siamo arrivati alla fine anche di questa mia terza FF.
Una FF che ho iniziato a scrivere una domenica pomeriggio piovosa in cui, devo dirlo, non avevo niente da fare e mi stavo annoiando a morte.
Non avrei mai detto che sarei arrivata a scrivere 30 capitoli, a dire la verità doveva essere una cosa breve, ma poi la storia si e' evoluta.
Questa FF e' arrivata a più di 2000 visualizzazioni, cosa che davvero non mi sarei mai aspettata.
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di aspettare nuovi capitoli, che non riuscivo a postare o per carenza di tempo o perché ancora in costruzione.
E' dedicata a tutti voi.
Grazie di cuore
Ultima modifica di chiara*randa; 04-02-2013 alle 22:21
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