Buondì
Sono tornata qui per voi con un nuovo capitolo...
Spero vi piaccia
Capitolo 20
*Chiara
Vediamo Lou e Dani tornare. Entrambi sorridenti, sono già diventati molto amici.
Lou si siede sulla panchina con Dani e chiaccherando finiscono il loro gelato.
Io e Marco invece siamo ancora sulle altalene e facciamo a gara a chi va più inalto, proprio come due bambini. Ed è questa una delle cose che mi piace di lui: che posso comportarmi come voglio, che posso anche comportarmi come una bambina piccola.
Mi do un ultimo slancio e poi salto giù dall'altalena, cadendo in piedi. Mi volto vesro Marco e gli sorrido, incitandolo a fare lo stesso. Ricambia il mio sorriso e poi si da lo slancio, cade a terra come un salame.
Io: Marco, ma sei davvero un bradipo: sveglissimo!
Pe: Scusami, ma sei stata tu a distrarmi!
Io: Ah, così è colpa mia, eh? Beh, sai che ti dico? Adesso non ti parlo più.
Mi volto a braccia conserte, dandogli le spalle. Sento la sua risata e poi le sue mani sui fianchi e il suo respiro regolare sul collo.
Pe: Sei troppo bella, sei sempre nei miei pensieri, mi distrai...
Sorrido e mi rigiro guardandolo in faccia. Mi passa un dito sul viso, una picolla carezza che mi fa correre un brivido lungo la schiena. E mi bacia.
*Serena
Ivan è disteso con me. La mia testa è postata sul suo petto nudo, la sua mano mi accarezza dolcemente i capelli. Richiudo gli occhi e ripenso per qualche istante a quello che ci è successo.
Io e lui che andiamo a casa sua, i miei ricordi su Ste e noi due che finiamo sul letto e finiamo a fare l'amore.
Sono troppo distratta dal fare il mio resoconto e Ivan se ne accorge.
Iv: Tesoro, tutto bene?
Io: SI, si, tutto a posto. Non ti preoccupare, stavo pensando a noi due.
Iv: Si, anche io. E' stato stupendo. D'altro canto con te non poteva che essere così.
Mi avvicino alle sue labbra e dolcemente lo bacio. Mi stringe di più a se, i nostri corpi che aderiscono l'un l'altro... Finiamo di nuovo a viverci in quel letto, su quelle lenzuola, quasi come se non si fossero ancora impregnate dell'odore dei nostri corpi, della nosta passione e del nostro amore.
*Chiara
Io e Marco ce ne stiamo andando a casa sua.
Praticamente staremo distesi sul divano con una lattina di birra in mano, a guardarci un film. Uno di quei film romantici. Il film in programma per oggi è 'P.s. I love you.'. Non l'abbiamo mai visto, l'abbiamo noleggiato per l'occasione.
Onestamente non vedo l'ora di arrivare a casa sua per farci un pò di coccole.
Arriviamo e accende il film. Come sempre ci buttiamo sul divano abbracciati e guardiamo il film scambiandoci mille coccole e carezze.
*Lourdes
Io e Danilo siamo al parchetto, da soli.
Ka e Alessia, così come Serena e Ivan, quando siamo tornati dalla gelateria erano già spariti nel nulla... Chiara e Marco invece sono spariti dopo. Si sono alzati dalla loro panchina e si sono avviati lungo la strada.
Adesso io e Dani siamo qui seduti, soli. Il gelato è finito, ci stiamo raccontando gran parte della nostra vita. Dopo questo pomeriggio, potrò dire che conosco Danilo benissimo, in fin dei conti ci siamo raccontati tutto, perfino gli eventi più imbarazzanti della nostra vita.
Sento di avere finalmente trovato un amico, un amico vero.
Capitolo 21
*Lourdes
Sono passate due settimane, Danilo è diventato praticamente il mio migliore amico.
Chiara ha tolto il gesso.
Chiara e Marco sono in un periodo di crisi. Chiara ha fatto una ricerca con un suo compagno di classe, e Marco si è ingelosito parecchio. Pare che Marco non si fidi di Chiara e lei, poveretta, ci sta male. Secondo me dorme poco, ha delle occhiaie scure che le contornano gli occhi da quando lei e Marco non si parlano più... L'aria è tesissima, la si taglia col coltello.
Ivan e Serena, per loro va tutto perfetto. Si amano alla follia e sono dolcissimi. Io ne sono certa, quei due finiranno per sposarsi prima o poi!
Ka e Alessia idem, sono zuccherosi a tal punto che farebbero venire il diabete... Oggi Ka le ha lasciato in classe sul banco una rosa. Chiara mi ha raccontato che quando è entrata in classe, nonstante i regali di Ka siano frequentissimi, è arrossita di piacere.
Del resto Ka ci tiene davvero tanto ad Alessia, quando sono insieme gli occhi di entrambi brillano, sono felicissimi insieme.
Io e Dani stiamo andando a spasso per le strade di Milano, alla ricerca di un negozio di dischi che ci ha consigliato Ka e che non riusciamo proprio a trovare. Girovaghiamo senza trovare nulla.
Sono le 16.30, il cielo è minaccioso, non promette nulla di buono.
Io: Dani, minaccia pioggia... Non faremmo meglio a tornare indietro?
Da: Ma va... Non inizierà a piovere, vedrai. Dobbiamo trovare quel negozio...
Cocciuto il ragazzo. Se non voglio perdemi mi conviene seguirlo.
Come da me previsto, un quarto d'ora dopo inizia a piovere a dirotto. Non appena raggiungiamo una tettoia, siamo già bagnati fradici.
Cerco di sistemare i capelli e mi guardo nelle vetrine. Danilo scoppia a ridere.
Io: Ma uffa, si può sapere cosa ci trovi di tanto divertente?!?
Da: Sei tu... Sei buffa!
Io: Si, buffa. Grazie, lo prendo come un complimento!
Mi rigiro verso la vetrina e lo ignoro. Se mi avesse ascoltata e fossimo tornati inidetro, forse adesso non saremmo bagnati fino all'osso. Quanto odio la pioggia...
Intanto non mi accorgo che Danilo è praticamente dietro di me, e senza che io riesca a dire una parola, mi raggiunge e prendendo il mio viso, ancora completamente bagnato tra le mani, mi bacia.
Entrambi non diamo segni di volere smettere, ci baciamo per un pò.
Io: Danilo, ma si può sapere che ti prende?
Da: Niente, semplicemente quello che mi sentivo di fare.
Io: Ma dimmi un pò, mi stai prendendo per il culo? Prima ti sembro buffa e poi mi baci come se non fosse successo niente?!?
Da: Ma non è che ho fatto finta di niente, Lou. Tu mi piace, e anche tanto. Sei dolce e sei buffa. Sei carina. Se ti ho baciata l'ho fatto perchè mi piaci, non mi sognerei nemmeno di fare certe str°°°ate con te.
Io: Forse ho bisogno di un pò di tempo per riflettere... In più ssi è fatto tardi, devo andare.
Da: Ciao Lou.
Io: Ciao Dani. -Mi avvicino e lo abbraccio, prima di incamminarmi.
Buongiorno
Come state?
Siccome domani è Natale ho deciso di farvi un regalo...
Posto 2 capitoli!
Spero che siano di vostro gradimento
Capitolo 22
*Chiara
Sto andando a casa di Alessia e Marco. Io e Marco non ci parliamo più da quasi una settimana, e tutto perchè ho fatto una banale ricerca con Pietro... Mi sembra che stia davvero esagerando... Ho paura che abbia perso la mia fiducia... Eppure non ho fatto niente, sono sempre stata e continuo ad essergli fedele, non vedo perchè smettere di avere fiducia in me. Forse non ne ha mai avuta...
Arrivo, suono il campanello e mi apre, accogliendomi, Alessia.
Io: Ciao Ale, c'è Marco?
Mi guarda, come a dire: 'Ma come, non lo sai?'
Al: E' uscito mezz'ora fa... Aveva partita, prima è passata qui Irene e sono andati via insieme...
Io: Irene?
Al: Sì...- Dice, rendendosi conto di avere detto troppo. La saluto e mi avvio al campo da calcio, dove starà senz'altro giocando.
Quando arrivo mancano 10 minuti alla fine della partita, mi siedo in un angolo e aspetto. Marco è seduto in panchina, Irene sugli spalti. Ancora non riesco a credere che Marco non mi abbia detto della partita, e che abbia preferito avvisare Irene, quella che molti definirebbero, giustamente, t°°°a.
La partita finisce, mi avvicino agli spogliatoi e aspetto. Qualche calciatore mi squadra da cima a fondo e molla un fischio, sorridendo. Altri commentano e basta. Marco, tra gli ultimi, si accorge della mia presenza, e subito il sorriso che era disegnato sul suo volto si spegne.
Pe: Chiara.
Io: Marco.
Pe: Come mai qui? Non ti avevo detto che avevo partita oggi...
Io: Lo so. E' stata Alessia. Ma evidentemente preferivi venire con Irene, e magari dedicare a lei i tuoi goal.
Resta senza parole, sbianca in volto. I compagni di squadra coi quali chiaccheravano lo salutano e se ne vanno. Restiamo solo io e lui, faccia a faccia.
Io: Marco, io non so cosa ci sta succedendo. Sei preso da un'altra, lo so, te lo leggo negli occhi.
Non risponde e abbassa lo sguardo a terra. Ho ragione.
Pe: Non lo so Chiara. Ti voglio bene, ma non so più cosa provo...
Io: Forse è meglio se per un pò ci fermiamo... Se ci prendiamo del tempo.
Pe: Mi stai lasciando? -Dice, alzando gli occhi e puntandoli sui miei, che si colmano di lacrime. -No... Non voglio. Passerà, è solo un periodo... Passerà...- Dice, cercando di rassicurarmi e di farmi cambiare idea. Prende il mio viso tra le mani e passa un dito sulla guancia, asciugando la lacrima calda che la riga. -Vedrai che passerà...- Mi abbraccia, resto immersa per qualche istante tra le sue braccia, quasi tentata di lasciarmi corrompere dal suo profumo e dai suoi occhi, per poi divincolarmi.
Io: No. Non passerà. Non stavolta. Ho bisogno di tempo.
Sfilo dal dito l'anello che mi aveva regalato dalla mano. Prendo la sua mano e girando il palmo gli poso l'anello. Mi guarda con i suoi occhi pieni di lacrime, le mie stanno già uscendo.
Pe: Allora sei decisa...
Io: Sì. Ma non credere che sia stato facile. Tutt'altro...
Mi volto, lasciandolo inebetito al freddo, il mio, il suo anello in mano. Lo sento imprecare e poi la porta degli spogliatoi sbattere.
*Pedro
Sbatto con rabbia la porta degli spogliatoi, e mi incammino verso le docce, dove ho lasciato le mie cose e dove, probabilmente, ci sono i miei compagni.
Entro senza bussare e mi siedo sulla panca. La testa tra le mani, in silenzio inizio a piangere.
Io: L'ho persa... -Mormoro.
Capitolo 23
*Lourdes
Sono sdraiata sul letto, in cerca di risposte che cerco scrutando il soffitto come un cielo pieno di stelle. Non le trovo, chissà dove si sono nascoste.
Perchè Danilo mi ha baciata? Davvero gli piaccio???
Domande che da quando l'ho salutato mi ronzano in testa e non vogliono saperne di uscire. Almeno non fino a che avranno ottenuto la risposta che cercano disperatamente.
In effetti Danilo non mi è indifferente... E' stata una delle poche persone che mi hanno aiutata ad integrarmi in questa nuova città che non conosco, a farmi stringere amicizie nuove. Tra di noi si era creato un legame speciale, che forse col tempo si è fatto più forte...
E adesso essere migliori amici non ci basta. Vogliamo di più. Lui me l'ha detto chiaro e tondo, e io sconcertata nel sapere di essere ricambiata, me ne sono andata, lasciandolo nel dubbio ma nella convinzione che si tratti di un no.
Non posso andare avanti così, devo parlargli.
*Chiara
Raggiungo casa di Alessia.
Al: Chiara.
Io: Ale. Posso entrare?
Al : Ma certo! Tutto bene...?
Io: Sì, insomma bene...-Mica tanto, a dire la verità. A pezzi.
Al: Non ti credo. -Ha già capito.
Io: Io e Marco ci siamo lasciati. L'ho lasciato io.
Al: Cosa? Perchè?
Io: Non lo so, ma non era più lo stesso. Lui è preso da qualcos'altro, o da qualcun'altra. Non può più funzionare...
Al: Questo non comprometterà la nostra amicizia, vero?
Io: No, nulla rovinerà la nostra amicizia. Ricordi cosa diciamo sempre?
Al: Sì. Insieme, sempre. Nonostante tutto.
Io: Va bene. Adesso però devo davvero lasciarti, devo ancora finire i compiti!
Al: Ok, devo finirli anche io... Ok, allora a domani!
Io: Ciao Ale!
Mi rincammino, un pò più su di morale per merito di Alessia. Comunque sono giù.
A terra.
Mi manca il suo sorriso. I suoi abbracci. I suoi baci.
Di già.
Devo voltare pagina, è l'unico modo per andare avanti, non ho altra scelta.
Cammino verso casa, con la mia solita, pessima, abitudine di tenere lo sguardo fisso a terra.
Ma non posso farci nulla: sono io così, se sono arrabbiata o triste, non voglio guardare avanti. Tengo sempre lo sguardo fisso a terra, non voglio mettere tristezza a chi mi vede.
Arrivo a casa, dove come al solito non c'è anima viva. Mi butto sul letto.
Prendo l'iPod e lo accendo.
'Trying not to love you' dei Nickelback (https://www.youtube.com/watch?v=BFETZLG-gII) sparata a palla nelle orecchie. E mi sento presa in giro.
"Provare a non amarti mi fa solo amarti di più". E' fot°°°amente vero.
La ascolto e la riascolto, piangendo.
Eccomiiiiiiii
Com'è andato Natale?
Ieri mi sono seduta davanti al pc, e ora sono di nuovo qui
L'ispirazione sta tornando, spero di finire presto il nuovo capitolo di "Ogni tuo sorriso è un mio sorriso", in modo tale da riuscire a postarlo
Per ora vi lascio questo
Capitolo 24
*Alessia
Ancora non mi sembra vero tutto ciò. Mi sembra di vivere una favola.
Oggi Ka ha lasciato una rosa sul mio banco. A ricreazione sono corsa da lui e l'ho baciato. E' dolcissimo...
Serena e Ivan sono ancora più dolci. Da un pò sono ancora più uniti, sono veramente una cosa sola.
Lou e Danilo sono migliori amici, almeno così danno a vedere. Ma Lou mi ha raccontato che Danilo l'ha baciata e le ha praticamente confessato i suoi sentimenti. E mi ha anche detto che non sa cosa fare, perchè Danilo le piace.
Onestamente credo che dovrebbero provarci, sarebbe bello. In fin dei conti sono migliori amici, non ci sarebbe nulla di più bello.
Invece Chiara, la mia migliore amica, la mia sorella, sta vivendo un periodo orribile. Tutto a causa di mio fratello.
Non so cosa stia succedendo a Marco, ma litigano di continuo, Chiara ormai non ne può più. Non fanno nemmeno in tempo a fare pace che già litigano di nuovo.
Qualche giorno fa hanno litigato perchè Chiara è andata a fare una ricerca con Pietro, e a Marco la cosa non è andata bene. Avrei dovuto farla io con lei, secondo lui, ma è stata la prof a scegliere i gruppi, e io non ho potuto fare in gruppo con lei. Sono in gruppo con Alessandro. Ma Ka, a differenza di Marco non si è mostrato geloso.
Prima Chiara è passata e mi ha chiesto di Marco. Io credevo sapesse della partita, e invece mi ritrovo a rivelarle io stessa tutto quanto...della partita e della sua uscita con Irene (che Marco ha descritto come un'uscita tra amici)... E lei non ne sapeva nulla, era al completo oscuro di tutto. Se n'è andata infuriata verso il campo da calcio dove Marco giocava.
Non so, ma mio fratello da qualche tempo non è più lo stesso. E non è per colpa di Chiara.
(Più tardi)
Sono in camera sdraiata sul letto ad ascoltare musica. Vorrei inviare un messaggio a Chiara, ma so già che non mi risponderebbe, perchè lei non risponde mai ai messaggi. Quindi ascolto i FF.
Sento la porta di casa sbattere, una sacca cadere a terra. Marco.
Mi dirigo in salotto, con l'iPod in mano.
Marco è sul divano, la testa tra le mani.
Io: Avete perso?
Pe: Sì. E non solo la partita.
Io: In che senso?
Pe: Io e Chiara... Ci siamo lasciati. Prima, dopo la partita.
Mi sento tremendamente in colpa. Forse se non l'avessi detto a Chiara, della partita e di Irene, forse tutto sarebbe andato bene, avrebbero fatto pace e le cose si sarebbero sistemate. E invece per colpa mia la loro storia è finita.
Pe: Hey, non è colpa tua. Era solo questione di tempo, sarebbe successo lo stesso prima o poi, non poteva continuare. -Dice, accorgendosi della mia espressione.
Io: Marco, per favore, sii sincero. Cos'hai che sei diverso?
Pe: Diverso? In che senso?
Io: Marco, non mi prendere in giro. Ti conosco: sei mio fratello. Non mi puoi mentire. Sei strano. Tu e Chiara litigavate di continuo... E non dipende da lei, lei è sempre la stessa, dipende da te. Sei tu che sei cambiato. Sarà mica... Irene?
Pe: Cosa? Ma come ti salta per la testa?
Dice, alzandosi nervosamente di scatto dal divano.
Io: Quindi vuoi dire che Irene non c'entra neanche un pò?
Pe: Non lo so, Alessia. Sono confuso, non so più cosa voglio. Da una parte voglio Irene, dall'altra Chiara. -Mi guarda, speranzoso, quasi come si aspettasse una perla di saggezza da parte mia. Ma ha scelto la persona sbagliata, non me la cavo con i consigli.
Io: Non lo so, Marco. E' la tua vita, tu devi decidere. Ma io ti posso dire solo che devi seguire il tuo cuore, per quanto tu voglia farlo, non riuscirai a far vincere la testa contro di esso. Il cuore vincerà, prima o poi.
Eccomi di nuovo qui
Intanto vi auguro un felice 2013
E anche oggi vi lascio in compagnia di due nuovi capitoli
Capitolo 25
*Lourdes
Ho bisogno di parlare con Danilo. Ora, subito, immediatamente. Il nostra rapporto è cambiato dopo quel bacio e non mi voglio illudere.
Devo sapere, subito.
Arrivo di fronte a casa sua, è a casa. Sta suonando la sua amata batteria. Lo sento da fuori. Forse ad alcuni può fare venire il mal di testa il suono della batteria, io ero una di quelle. Ma grazie a lui ho imparato ad apprezzare anche quel suono.
Grazie a lui ho imparato ad apprezzare tutte le piccole cose, grazie a lui ho imparato a guardare indietro nel passato senza star male, ho imparato a perdonare. Dopo tanto tempo, sono finalmente riuscita a perdonare mio padre. Quel giorno siamo stati al telefono quasi due ore. Ma del resto era da una vita che non ci sentivamo.
Grazie a lui ho imparato ad amare. E ho imparato ad amare lui. Coi suoi difetti e i suoi pregi, e non cambierei nemmeno un capello di lui, perchè lo amo così com'è ed è perfetto così.
Non so se lui mi ama, ma sento dentro che è un sì, me lo dice il cuore. E non posso, non voglio perdere tempo. Ci devo parlare.
Suono il campanello. Sua madre mi viene ad aprire, ormai mi conosce. Ma oggi non mi aspettava, infatti mi chiede il perchè di questa mia visita.
Io: Devo parlare con Danilo...
Mi conduce nella sua stanza, quella dove tiene la batteria. Mi fa entrare chiude la porta alle mie spalle. Lo osservo mentre mette l'anima in quelle bacchette, che fanno parte di lui.
Resto incantata. Lui non si accorge di me, non subito. Non so quanto sia passato, ma adesso è fermo, con le bacchette in mano. Ho perso la ccondizione del tempo. Ci guardiamo per qualche istante.
Io: Dani, ti devo parlare.
Si alza dallo sgabello, e si avvicina a me. Non riesco a tenere a bada l'irrefrenabile desiderio di baciarlo... Mi metto sulle punte e posando le mani sul suo petto lo bacio.
E lui, ancora una volta ricambia. Ma stavolta non ci fermiamo. Andiamo avanti col nostro bacio, che si fa sempre più passionale. Ancora una volta, non so quanto tempo si passato. Ci stacchiamo, e lui sorridendo, mi sposta una ciocca di capelli dal viso.
Da: Beh, Lou, ormai mi semba più che chiaro...
Io: Cosa?
Da: Che ad entrambi non basta più una semplice amicizia... Almeno, per me è così... Per te?
Io: No, anche per me... Non mi basta più essere una tua amica.
Non risponde. Mi bacia, di nuovo, con più passione. Mi stringo di più a lui, che mi accoglie tra le sue braccia calde, che per me sono un rifugio, una casa.
Capitolo 26
*Chiara
Sono al telefono con Alessia. Discutiamo su Marco, anche se per me è un capitolo chiuso e non ne voglio più sapere. Mi limito a dirle si o no, senza commentare, dandole risposte piatte.
Al: Tu lo ami ancora? - Non rispondo. Una lacrima cade, non la riesco a trattenere. -Ci sei?
Io: Sì, ci sono...
Al: Lo ami?
Io: Certo che lo amo... Ma se lui non mi ama più cosa ci posso fare? Non posso stare con una persona che non mi ama, cosa dovrei fare? Aspettare che il sentimento che non c'è arrivi? Se lui ha in testa Irene allora...- Dall'altra pare non sento niente e faccio una piccola pausa.
Pe: Allora?
Non rispondo. Marco, la sua voce dall'altra parte.
Io: Ripassami Alessia, non mi va di parlarti.
Pe: A me invece sì, devo parlarti.
Io: Non ti voglio parlare. Ripassami Alessia o riaggancio.
Pe: Non lo faresti. -Ancora una volta mi parla con quel suo tono di sfida.
Io: Oh, ti sbagli invece. - E riaggancio.
*Pedro
Non posso crederci, ha riagganciato. E io che volevo chiarire con lei, spiegarle che mi serve del tempo. Ho le idee confuse, davvero incasinate. Da una parte c'è Chiara, dall'altra Irene. Non so per quale delle due provo davvero sentimenti, mi sono reso conto che mi serve del tempo.
Però il fatto che non mi voglia parlare e che abbia riagganciato mi fa male. Devo averla inconsciamente ferita, ferita nel profondo.
Io lo so, lei adesso è sdraiata sul suo letto, a piangere. Lei mi ama ancora. Glielo leggevo negli occhi, nelle lacrime che a stento tratteneva quando abbiamo chiuso.
Non volevo farla soffrire, tutto tranne quello, ed è stato l'unica cosa che sono riuscito a fare.
E mi sento tremendamente in colpa. Adesso lei è come una lepre ferita, che si rinchiude nella tana in attesa di una guarigione che arriverà solo dopo tanto tempo.
Alessia è di fronte a me, ha appena ripreso il telefono dalle mie mani. Io sono impietrito davanti a lei, con Chiara tra i pensieri.
Al: Non buttarti giù... Riuscirai a parlarle, lei capirà...
Come al solito mia sorella fa di tutto per tranquillizarmi, ma le leggo in viso che di quello che sta dicendo non è sicura nemmeno lei, forse non si è nemmeno resa conto di quello che ha detto.
Io: Alessia, non capirà, non mi parlerà... Lo capisci che l'ho solo fatta soffrire?
Al: No... Io sono sicura che ci vorrà del tempo, ma alla fine capirà... Ma adesso dimmi la verità: tra te e Irene che cosa c'è e cosa c'è stato?
Io: Niente, fino ad ora. Però io sono attratto da lei, ma non sono sicuro di amarla...
Al: Ami ancora Chiara?
Io: Non lo so... Ho un gran casino in testa...
Al: Ma il cuore non può essere incasinato. C'è posto solo per una persona lì.
Io: Alessia, non lo so. Credo che quel posto lo occupi ancora Chiara...
Al: Senti fratellone, devi chiarirti le idee. E non voglio metterti fretta, ma prima lo farai, meglio sarà per tutti. -Mi dice, per poi voltarsi e sparire, lasciandomi solo in salotto con la mia confusione.
Buongiorno
So che merito il linciaggio, visto che e' da un secolo che non posto.
Anyway, oggi sono qui con un nuovo capitolo tutto per voi.
Enjoy it
Capitolo 27
*Chiara
Mi risveglio, il letto disfatto come al solito, il cuscino per terra. Do' un'occhiata alla sveglia: le 11 di domenica mattina.
Oggi io e Alessia siamo state invitate alla partita di basket di Matteo. Alessia dice che finalmente, ora che sono di nuovo single, si deciderà a dichiararsi. Già tempo fa aveva mandato a chiedere se con me avrebbe avuto possibilità, senza avere una risposta. Se davvero piaccio ad una persona, vorrei che avesse almeno le p***e di venirmelo a dire.
Comunque la partita e' oggi alle 16, ma io non ho proprio voglia di andarci. Due semplici motivi: uno, sono sc***ata per aver sentito Marco al telefono, quel ragazzo mi devasta, voleva parlarmi, e solo sentire la sua voce mi ha fatto stare male, ho preferito riagganciare. E il secondo motivo e che di una partita di basket non mi importa assolutamente nulla. Non amo gli sport, mi piace solo nuotare e qualche volta guardo le partite di calcio. Spesso guardavamo insieme, io e Marco, le partite del Milan, ed esultavamo insieme se vinceva.
Ore 11.30.
Mi sono appena vestita, vado a fare un giro al parco. Decido di fare una deviazione a casa di Alessia, sicuramente lui e' fuori con Irene, visto che adesso quella t***a ha la strada libera. Spero che Alessia abbia voglia di fare una passeggiata, da sola e con le cuffie mi sento troppo una persona associale e staccata dal mondo.
Sto pensando a lui, si. In teoria oggi che e' domenica e' in ritiro con la squadra, per cui non può essere con Irene. Il pensiero che non sia con lei mi fa sorridere, non credo che avrei potuto sopportare questa cosa.
Intanto sono arrivata di fronte a casa Pedretti. Come al solito suono due volte il campanello, Alessia sa che sono io. Mi viene aperto il cancelletto d'entrata, percorro il vialetto e mi ritrovo Marco alla porta d'entrata, in boxer e maglietta. Tutto spettinato, so che si e' appena svegliato. Indifferentemente, con molta fatica, gli chiedo dov'e' Alessia.
Pe: Aspetta, te la chiamo. ALESSIAAAAAA!!!!!!!
Al: Marco, sei uno scassa maroni, arrivo, si può sapere che diamine vuoi?... Chiara, che ci fai qui?
Io: niente, stavo passeggiando e ho pensato di passare a trovarti... ti aggreghi? - dico, stringendomi nelle spalle.
Al: Aspetta due minuti che metto qualcosa di decente e arrivo!
pe: meglio che anche io mi vesta...
Al: decisamente si. -Gli risponde la sorella, lanciandogli uno sguardo assassino.
Mi fanno entrare e poi spariscono. nelle rispettive camere. Intanto mi accomodo sul divano. Tanti bei ricordi di me e Marco riaffiorano. Tutto e' partito da qui.
Passano 5 minuti e una porta viene chiusa. Mi alzo, credendo che sia Alessia.
Pe: hey, sono io!
Ion allora la aspetto fuori...-dico, avvicinandomi alla porta.
Pe: no, aspetta. -Dice, prendendomi per un braccio. Ancora una volta mi perso in quei due occhi scuri, in quelle due calamite di nutella.. ti devo parlare. Ora.
io: ok, ti ascolto.
Pe: ascolta, tu lo sai che non volevo che finisse così. Sono stato felicissimo con te, e' stato un periodo stup yendo... ma adesso c'e' Irene che ha sconvolto i miei equilibri e non so più quello che provo, e non so come comportarmi. Per questo ho deciso di prendermi del tempo. Io non ti voglio fare soffrire Chiara, non te lo meriti.
Abbasso lo sguardo, mentre una lacrima calda scivola sulla mia guancia
Pe: hey, si aggiusterà tutto... -dice, cercando di convincere più se stesso che me, prendendo il mio viso tra le mani e asciugando il lacrimone caldo.
Mi allontano: ogni contatto con lui e' dolore, fa male. E lui continua a mettere il dito sulla piaga, senza avere una minima idea del male che faccia.
Per fortuna la mia salvezza, Alessia, arriva.
Come se capisse il mio bisogno di uscire da quella casa dove mi manca il fiato per i troppo ricordi, fa in modo tale che ci salutiamo e ce andiamo. Non appena fuori non perde tempo e mi fa un interrogatorio sulla conversazione che ho avuto con Marco.
Al: d'accordo. Forse e' un po' incasinato per quella li', ma vedrai che tornerà da te. Lui ti ama.
Ion sarà, ma ci credo poco!
Al: e poi tu sei più carina di quello'oca bisbetica!
scoppio a ridere, come sempre, la mia migliore amica riesce a farmi tornare il buonumore.
Al: e poi oggi Matteo si dichiara!
io: ma anche no! Tanto non ci vengo!
Al: si che vieni invece!
io: no.
Al: si invece! Devi staccare la testa, ogni cosa va bene!
E' più testarda di me, credo che anche questa volta l'avrà vinta.
si, lo so, e' scritto da cani. Vi chiedo scusa, ma il pc ha problemi e sto postando dal cellulare (ecco perche' tutti questi errori u.u)
il link dei commenti e' quello sopra, passate e lasciate un commento
Ultima modifica di chiara*randa; 15-01-2013 alle 15:43
Buongiorno
Vi lascio un nuovo capitolo prima di andare. Anche questa volta non riesco a passarvi il link dei commenti.
Capitolo 28
*Chiara
Sono le 3 e mezza. Sono piazzata davanti all'armadio, indecisa su cosa mettere. Alla fine, esasperata, tiro fuori le solite cose: jeans attillati, maglia dei Green Day, felpa e Converse. Vado in bagno a sistemare il trucco e mi avvio verso la casa di Alessia. La palestra e' vicina e andiamo a piedi. Arriviamo tardi e la partita e' già iniziata, prendiamo posto sugli spalti, Matteo mi saluta con la mano dal campo.
La loro squadra e' in vantaggio di 4 punti, Matteo ne segna due e me li dedica. Alessia mi guarda.
Al: visto? Che ti avevo detto? E vedrai che adesso a fine partita si dichiarera', finalmente!
Io: va bene, Alessi, ma tu sai bene che cosa provo ancora per tuo fratello!
Al: Lo so. Ma penso che adesso dovresti un po' togliertelo dalla testa. E Matteo si merita una possibilità secondo me.
Io: Forse hai ragione, forse e' meglio cosi'.
La partita finisce con una schiacciante vittoria della squadra di Matteo. Io e Ale usciamo dalla palestra e li aspettiamo fuori dagli spogliatoi. Dieci minuti ed escono tutti gasati per la vittoria. Matteo viene da me e mi saluta con un bacio in guancia. Poi saluta anche Alessia.
Mat: Vi presento i miei compagni di squadra: Erik, Marco, Davide...
Io: piacere mio, Chiara.
Anche Alessia si presenta.
Erik: Di un po' Matteo aspetti che te la rubino di nuovo? -Borbotta. Faccio finta di non sentire, Alessia ride.
Restiamo un po' a perderci in chiacchere e poi ci affrettiamo a salutare, si e' fatto tardi. Alessia si incammina con me, poi Erik ci raggiunge e la ferma per parlare. Matteo mi raggiunge e mettendomi un braccio attorno alle spalle mi invita a fare 4 passi.
Mat: so di te e Marco... mi dispiace.
Io: Non ti preoccupare, e' tutto passato, ormai. -Bugia, bugia, bugia! -Insomma, sto... meglio.
Vedo Marco in lontananza. Da solo. E fissa insistentemente il braccio di Matteo intorno alla mia spalla.
E' giunto il momento di ricambiare quello che lui ha fatto a me. E poi ormai sono single e di quello che faccio della mia vita a lui non deve importare.
Mi giro, dando le spalle a Marco. Mi metto in punta di piedi e lo bacio. Quando mi stacco da quel bacio a stampo mi volto. Marco mi guarda e se ne va.
Mat: Ma allora provi la stessa cosa che provo io...!
Io: no... Scusa. E' stato un errore. Un errore enorme!
Dico, scappando dalla parte opposta di Marco, la vista offuscata dalle lacrime.
Alessia mi vede scappare via. Abbandona Erik e il discorso che stava facendo con lui e mi blocca.
Al: Chiara, guardami, che cos'hai?
Io: Ho sbagliato, e' tutto un casino... e tou fratello non capisce! Voglio starmene sola.
Dico, e me ne vado correndo.
Scusate gli errori e il resto. Adesso tocca a voi, lasciatemi tanti commenti, il link e' sempre quello
Buondì
Sono qui con un nuovo capitolo, a dire la verità abbastanza irrilevante.
Io lo posto lo stesso, so che fa un po' schifo.
Capitolo 29
*Alessia
Sono preoccupata per Chiara. E' scappata in lacrime, Matteo e' sconvolto.
Io: Matteo... che cosa le e' successo?
Mi guarda, cercando di rivisitare gli ultimi 10 minuti per capire cos'e' andato storto.
Mat: Non lo so... -Mi dice, scuotendo la testa.- Eravamo li' quando lei all'improvviso e senza un motivo mi ha baciata. Poi si e' guardata intorno, mi ha detto che era tutto uno sbaglio e se n'e' andata via di corsa.
Io non ho bisogno di altro, so che cos'ha. Marco, mio fratello era li' e ha visto tutto. Lei l'ha fatto apposta per vedere la sua reazione. Lo devo chiamare.
Prendo il cellulare e compongo il suo numero, qualche squillo e mi risponde.
Pe: Che vuoi?
Io: Sapere che cosa hai visto.
Pe: Ho visto quello che c'era da vedere, mi sembra piu' che chiaro che lei non prova nulla per me. Me ne sono andato via, non so che cosa e' successo dopo quel bacio, non lo volevo vedere.
Al: Dopo se n'e' andata via di corsa, piangeva. Marco, di sicuro e' a casa. Raggiungila.
Pe: Non ci penso proprio! E' chiaro che ha gia' archiviato la nostra storia! No, non ci vado.
Io: Marco, come puoi essere arrabbiato con lei? Anche tu hai fatto lo stesso con lei, ricordi Irene?
Pe: Si, lo ricordo. Ma io non ho mai baciato Irene sotto ai suoi occhi!
Io: E' vero, ma tu a quel tempo stavi ancora con Chiara mentre lei adesso e' single, e poi pensa per lei quanto orribile deve essere stato scoprire che tutto accadeva alle sue spalle!Almeno lei l'ha fatto davanti a te e sai come sono andate le cose.
Pe: Fa male, fa male lo stesso.
Io: Ma allora sei proprio stupido!
Pe: Grazie. Grazie davvero Alessia. Io non sono gia' abbastanza sca***to di mio, bisogna che tu ti metta a dirmi che sono uno stupido. Fantastico, e' la mia giornata fortunata oggi: la ragazza che amo bacia un altro e per mia sorella sono stupido. Perfetto.
Io: Si che lo sei! Imbecille! L'ha fatto solo per farti ingelosire, non l'hai ancora capito? Ama solo te!
Dall'altra parte non sento piu' niente.
Io: Ci sei? -Chiedo, dopo una breve attesa.
Pe: Dici che devo andare da lei?
Io: Almeno ci dovresti provare.
Pe: Grazie Ale. Vado da lei.
Io: Corri!
*Pedro
Sto correndo per le vie di Milano, devo raggiungere Chiara, dirle tutto, dirle che la amo e che amo solo lei.
Raggiungo casa sua, la vedo alla porta, le chiavi in mano. Sento i suoi singhiozzi, il cuore che ho nel petto viene stretto in una morsa d'acciaio. Non trovo il coraggio.
La porta d'entrata viene chiusa, ma io non ci posso rinunciare cosi', devo almeno tentare.
Suono il campanello.
Ch: Chi e'? Mi chiede, la voce trema, ha pianto tanto, e sta piangendo ancora.
Io: Sono io. Marco. Aprimi che ti devo parlare. Anzi, dobbiamo parlare.
Ch: No Marco, vattene. Non abbiamo piu' niente da dirci.
Pe: No aspetta! - Ma e' troppo tardi, lei ha gia' riagganciato.
Buongiorno, o meglio buonasera. Questo e' il nuovo capitolo. Si, lo so, e' pessimo, ma e' il meglio che sono riuscita a fare per oggi. Non riesco a lascarvi il link dei commenti, sooo sorry. Ormai comunque lo conoscete, aspetto i vostri commenti!
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