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Discussione: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

  1. #1
    V.I.P


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    Predefinito Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    Ciao ragazzeeeee
    Ebbene si eccomi di nuovo qui a postare una nuova FF...era un pò che non scrivevo qualcosa di mio e mi mancava..ed ora che l'ispirazione è tornata non potevo più aspettare!!!
    Questa FF sarà molto diversa da tutte le altre che ho scritto e già dal primo capitolo si capisce....spero che vi piaccia lo stesso...aspetto i vostri commenti
    In questa FF ci sarà anche una sorpresa..e nel prossimo capitolo capirete di cosa sto parlando... ora non vi resta altro da fare che leggere e aspettare la sorpresa


    ED ORA FAMMI RESPIRARE UN Pò DI TE



    1 CAPITOLO

    Cambiare vita.
    Lasciarsi il passato alle spalle, tutte le certezze e le sicurezze che avevi per cambiare città.
    Allontanarsi da tutto e tutti per ritrovare quel poco di felicità, che con gesto o un azione ti era stata rubata.
    Quella felicità che fino a pochi giorni prima era sempre stata a portata di mano, o almeno così pensavo, prima che tutte le mia certezze venissero spazzate via.
    Ero sempre stata una ragazza, solare, vivace, allegra, simpatica ma quell'episodio mi aveva cambiato per sempre.
    Può un singolo episodio cambiare la tua vita per sempre?
    Io credo di si...forse, perchè a me è successo.
    Cercai di tornare indietro a quel momento con la memoria, anche se ripensare a quello faceva un gran male.

    Era una sera come tutte le altre, una serata in discoteca, una bevuta tra amici..chi avrebbe mai pensato che si sarebbe trasformata in un incubo.
    Quella sera ero insieme alla mia migliore amica quando siamo uscite dalla discoteca..eravamo un pò brille ma non ubriache...stavamo cercando di reggerci in piedi a vicenda e intanto ridevamo quando si avvicinarono dei ragazzi
    "ragazze avete bisogno di una mano?" ci chiese uno dei due
    "no grazie" dissi biascicando un pò le parole
    Intanto la mia amica continuava a ridere, ce ne stavamo andando quando uno di loro mi prense per un braccio e mi spinse contro un muro...vedi il suo sguardo, i suoi occhi cattivi, la sua malvagità, ma non avevo via d'uscita, mi aveva immobilizzato, le mani ai lati della testa, il suo corpo appoggiato al mio. Non lo volevo vicino a me, ma non riuscivo a scansarlo, era troppo forte.
    Si avvicinò con la sua bocca alla mia e mi baciò, ma io non lo volevo quel bacio, non volevo lui e così cercai di liberarmi, di divincolarmi, di allontanarlo, ma la sua presa si fece più forte. Le sue mani erano ovunque.
    Mi arresi non potevo respingerlo era troppo forte per me, gli avrei lasciato fare quello che voleva.
    Con la coda dell'occhio vidi che la mia amica stava nella mia stessa situazione, gridava, strillava e si dimenava ma come non riusciva ad allontanare il suo aggressore.
    Chiusi gli occhi con la speranza che quel momento finisse in fretta.
    Poi non so esattamente cosa successe, ricordo di aver visto un ragazzo saltare addosso al mio aggressore e buttarlo per terra allontanandolo da me..di quel ragazzo ricordo solo due occhi magnifici poi svenni risvegliandomi soltanto il mattino dopo in ospedale. Ero ancora sotto schock.
    Ma alla mia amica andò peggio, quel bastardo ci era riuscito, l'aveva violentata e quando la vidi, pieni di lividi, di tagli e con le lacrime agli occhi mi fece male, più male ancora di quello che era successo a me.
    Non sopportavo l'idea che qualcuno potesse fargli del male.
    Era la mia migliore amica fin dai tempi dell'asilo, la prima volta che l'avevo vista si trovava in mezzo a tutti quei gioch,i quando i nostri sguardi si erano incontrati e sapevo già che nulla ci avrebbe potuto separare.
    Ne avevamo passate tante insieme, le risate, le prime cotte, i primi ragazzi, la prima volta, le cazzate fatte insieme...era lei a cui raccontavo tutto della mia vita ogni cosa che succedeva.
    Ogni particolare...sapeva tutto di me e io sapevo tutto di lei.
    Era un rapporto che ogni giorno cresceva e diventava sempre più forte.
    Nulla avrebbe potuto dividerci.
    Mi avvicinai a lei e l'abbracciai, forte forte senza lasciarla andare e lei si aggrappò a me come se fossi la sua ancora di salvezza.
    Non l'avrei MAI abbandonata.

    Una settimana dopo facemmo i bagagli, vivere in quella città non era più possibile, era diventanto un incubo solo mettere piede fuori casa, la paura che ti prendeva al minimo rumore, svegliarsi di notte in preda al panico, vivere così non era possibile e quindi ora eccoci su un treno diretto a milano.
    Più precisamente saremmo andate a legnano, là abitava mio cugino e aveva acconsentito ad ospitarci...certo avremmo dovuto dividere la casa con altre 3 persone più mio cugino, ma tutto sarebbe andato bene piuttosto che rimanere in quella città.
    Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi ero accorta che la mia amica aveva iniziato ad agitarsi nel sonno.
    Sapevo già cos'era la causa della sua agitazione, il solito incubo che faceva dall'aggressione.
    "ehi...svegliati..stai solo sognando" dissi squotendola
    Si svegliò di colpo, con il respiro affrettato e il sudore che gli scendava dalla fronte.
    "ancora quel sogno" disse "non ce la faccio più"
    "shh...stai tranquilla...vieni qua" dissi accogliendola tra le mie braccia "una nuova vita ci sta aspettando" dissi accarezzandogli i capelli e cercando di calmarla, si riaddormentò pochi minuti dopo.
    Speravo davvero che questa nuova vita sarebbe stata migliore, ma dimenticare quella notte non sarebbe stato facile.




    qui potete commentare: http://forum.teamworld.it/forum1743/...ml#post8265435
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  2. #2
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    2. Capitolo




    Ho sempre amato i viaggi, portano a nuove cose... un nuovo inizio, nuovi amici, nuovi posti e anche un bel taglio di capelli.
    Destinazione Legnano.
    A casa di un cugino a me ignoto di Marti, la mia migliore amica da sempre...dalla nascita si può dire!
    Il cugino di Marti, Danilo è un tipo a posto...vive con i suoi amici da un bel pò...vogliono diventare famosi. Bah.
    Com'è che si fanno chiamare? Ah si, i Finley ! nome da milanesi non c'è che dire...
    La mia Napoli...mi manca già... mi manca svegliarmi la mattina, aprire le finestre e vedere il Vesuvio soleggiato... il profumo di salsedine iniettato nelle vene.
    Però di una cosa sono serena...la puzza della gente marcia rimarrà li...in quelle strade.
    Ho sonno... non posso riaddormentarmi di nuovo...
    Ho paura... l'ansia mi percorre la schiena...
    Sembra ieri quando mi sono svegliata completamente sfondata all'ospedale... ne porto ancora i segni...
    La gente mi guarda dalla testa ai piedi: occhi gonfi dal pianto, tagli sul collo, labbro inferiore spaccato e le braccia livide... le gambe? quelle non me le sento nemmeno più.
    Ho persino paura di andare in bagno.
    Ho persino paura del suono del vento dietro la nuca, scatto come un soldato... è già tanto che non urlo!
    Il paesaggio da questo c*zzo di treno scorre veloce e finalmente leggo il cartello 'Milano Centrale' ... Cristosanto.
    Io e Martina ci riarmiamo di valige e scendiamo lentamente insieme a tutti i passeggeri.
    C'è un casino di gente e, odio il caos ...
    Marti mi prende per mano, quella mano che da una settimana non mi lascia mai e andiamo fuori la stazione per cercare un taxi.
    Ah, dimenticavo non mangio più e parlo poco.
    Io... la logorroica di turno, la più pazza del gruppo, la più pestifera.
    Già, sono ko.
    E se mi si chiede a cosa penso...bè, è meglio che non lo dico. Fa ancora così male.
    Saliamo sul taxi, Martina dice l'indirizzo all'autista che sfreccia per le strade affollate di Milano come un pazzo... Ma la patente chi c*zzo gliel'ha data?
    Dallo specchietto noto che guarda l'ematoma di Marti sulla guancia sinistra...poi scende al collo pieno di graffi e morsi... poi sul seno macchiato di viola, un pugno per l'esattezza.

    I: Non ha mai visto dei lividi?!

    Sbotto pericolosamente. Martina mi fa gli occhi storti e ritorno a starmi zitta e a guardare fuori dal finestrino.
    Arrivate a destinazione, paghiamo quell'imbecille e poi aspettiamo fuori la piccola villetta.
    é immensa! Bianca con le finestre e il cancello rigorosamente di blu, giardinetto piccolo ma che svolta nella curva, quindi sicuramente dietro sarà immenso... suoniamo il campanello e il cancello automatico viene aperto.
    Sbuca dall'entrata un ragazzo un pochino più alto di me, biondo con le labbra carnose e sorriso timido...si, è Danilo senza dubbio... è uguale alla Marti. I due si abbracciano forte senza dire una parola poi mi guarda...

    D: Devi essere Stacy, ciao sono Dani.
    I: Ciao...
    D: Venite, entrate... sono da solo con Pedro, gli altri ancora devono venire...non preoccupatevi, è tranquillo... ovviamente loro non sanno, meglio fare le cose con calma.
    M: Grazie Dani, davvero.
    D: Tesoro non dirlo nemmeno per scherzo.

    Entriamo dentro e tutto è in ordine, c'è un buon profumo... il soggiorno è grandissimo, divano in pelle nera... ah però...
    C'è una scala all'interno vicino al corridoio, forse sopra ci sono le stanze da letto...
    Si avvicina a noi, sbucando dalla cucina (credo) il suo amico... Pedro mi pare, io e i nomi non andiamo d'accordissimo... bassino, capelli castani un pò lunghetti e occhi a cuore. Si, a cuore...sono stupendi azzarderei.
    Si presenta ad entrambe...

    P: Siete le benvenute!
    M: Grazie.

    Accenno un sorriso e mi siedo sul divanetto nel corridoio.
    Sono a pezzi...
    Ho lo stomaco sottosopra... mi serve una doccia calda, anzi no freddissima.
    Sotto il getto d'acqua però ho sempre una brutta sensazione... il problema è che io.... io....mi sento sporca... sempre sporca... sento ancora le mani di quel pezzo di m*rda addosso... sento la sua stretta al collo, la sua mano che mi spingi ad allargare le gambe... sento.... sento.... sento le lacrime salirmi su... tanto si confondono con l'acqua e anche se singhiozzo nessuno mi ascolta.
    è il momento dove mi sfogo.
    Odio piangere davanti agli altri... specialmente davanti Martina...lei deve essere forte...e se mi vedesse così starebbe male anche lei.
    A volte la notte, quando faccio gli incubi, corre da me e mi abbraccia forte... mi dice che tutto passa.
    Già, Tutto passa...




    _____________________________________________

    Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!! Ma ciiiiiiiiiiiao
    é o non è una BELLISSIIIIIIIIIIIIIIIMA sorpresa?
    Io e Martina abbiamo deciso di fare questa ff insieme... sperando che vi piaccia! Io e Marti siamo euforiche!!! Non vedevamo l'ora!
    Certo, è un pò forte come inizio....è una situazione brutta e complicata... ma si sa, le donne sono forti... noi donne possiamo sempre farcela!


    Bene, a voi i commenti ---> http://forum.teamworld.it/forum1743/...ml#post8265435

    Ciauuuuuuuuuuu!
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  3. #3
    V.I.P


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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    3 CAPITOLO

    Eccoci qui.
    Finalmente in una nuova città, una nuova casa, uno nuovo lavoro, nuovi amici.
    Tutto sarebbe cambiato.
    Ma il cambiamento più grande lo stavo vivendo dentro di me, tutto in me era cambiato da quella notte.
    I lividi e le ferite ero niente in confronto al dolore che avevo dentro.
    Era un dolore lacerante che ti squarciava in due, un dolore che ti faceva chiedere, ma è stata colpa mia quello che è successo? Sono io che ho fatto qualcosa per meritarmi tutto quello?
    E la cosa che mi faceva soffrire era che non riuscivo a trovare una risposta a tutte quelle domande.
    Ma dovevo essere forte, non potevo permettermi di piangere davanti a stacy, lei stava soffrendo già abbastanza.
    Lei non se ne era mai accorta ma sapevo che ogni volta che era sotto la doccia, che girava l'angolo o che pensava che nessuno potesse vederla scoppiava a piangere.
    Odiava piangere davanti agli altri, proprio come me.
    E io, facevo esattamente come lei, scoppiavo a piangere esattamente quando pensavo che nessuno mi vedesse.
    Non potevo permettermi di farmi vedere debole, non da lei.
    Quando stacy finì di fare la doccia tornò in salotto da noi.
    "stai meglio?" gli chiesi
    "si" rispose venendo a sedersi sul divano vicino a me
    Un semplice monosillabo.
    Era cambiata da quando era avvenuta l'aggressione, se prima era la pazza del gruppo, quella logorroica, quella che rideva sempre, quella che trasmetteva allegria a tutti quanti, ora non era più così.
    Era diventata silenziosa, irrascibile e non mangiava più.
    Quell'episodio l'aveva segnata profondamente.
    L'aveva cambiata per sempre, ma sono sicura che il sorriso sulle labbra un giorno gli sarebbe tornato e tutto questo se lo sarebbe lasciato alle spalle.
    "ragazze, ci è rimasta solo una stanza" disse dani intromettendosi tra i miei pensieri
    "ci sono solo 5 stanze in questa casa, 4 sono già occupate da noi...quindi per voi sarebbe un problema dividere la stanza?" ci chiese pedro
    La guardai in faccia per un momento.
    Per me andava benissimo, ma volevo capire se andava bene anche per lei.
    Guardandola negli occhi era come se mi stesse pregando, di dormire insieme, di non abbandonarla, di restare vicino a lei.
    E così avrei fatto e la notte quando si sarebbe svegliata in preda al solito incubo mi sarei messa sotto le coperte insieme a lei e l'avrei abbracciata per tranquillizzarla e conosolarla.
    "per noi va benissimo" dissi io
    "è perfetto, non mi va per niente di dormire da sola in una stanza buia" mi fece eco stacy
    Dani sapeva quello che era successo e non ci fece domande, ma pedro la guardò con negli occhi una domanda inespressa...come se volesse sapere qualcosa che alla fine non chiese.
    "bene ragazze, possiamo portare su le valigie allora" disse dani
    Stava prendendo le nostre valigie quando la porta di casa si aprì ed entrarono due ragazzi che stavano ridendo tra di loro, bloccandosi appena ci videro.
    "ragazzi, lei è mia cugina martina e lei la sua amica stacy" disse dani presentandoci ai due ragazzi
    "piacere ka" disse quello con gli occhi più belli che avessi ma visto, erano color ghiaccio e sembravano impenetrabili
    Sentii come una scossa quando mi guardò.
    "piacere ivan" disse l'altro con i capelli corti neri
    "bene quindi voi siete le nostre due ospiti, dani non ci avevi detto che erano così carine" disse ka
    "ka tieni giù le mani o te le taglio" disse dani
    "ehi lo sai che ho bisogno delle mie mani" disse ka
    "si per suonare la chitarra" disse pedro
    "mica solo per quello " disse ka
    "deficiente" disse ivan
    "siete solo invidiosi" disse ka
    "certo credici pure se vuoi" disse dani
    Si vedeva subito che erano un gruppo di ragazzi affiatati, ma sopratutto erano un gruppo di amici che si volevano bene.
    Un sorriso comparve sul mio viso mentre ascoltavo il loro scambio di battute e guardando stacy vidi che anche lei stava sorridendo, per prima volta dall'aggresione.
    Vivere in questa casa ci avrebbe fatto bene.
    Poi dani ci accopagnò in camera, posò le nostre valigie e ci lasciò sole.
    "sono simpatici" dissi sdraiandomi sul letto
    Ero distrutta dopo un viaggio di 8 ore.
    "si sono carini" disse lei venendo a sdrairsi di fianco a me
    "sono sicura che ci aiuteranno a superare questo momento" dissi
    Ma lei non rispose, stava ripensando ancora a quella sera.
    "ho paura" disse dopo un attimo di silenzio
    Mi avvicinai e l'abbracciai.
    "mi dispiace per non aver potuto fare niente quella notte, avrei dovuto impedirglielo, ma ora sei al sicuro" dissi con filo di voce
    Non ero ancora riuscita a perdonarmi per non essere riuscita ad aiutarla, lo so che ero nella sua stessa situazione, ma se avessi lottato di più, se avessi usato più forza magari sarei riuscita ad allontanarlo da me.
    Una lacrima mi scese dall'occhio ma la fermai prima che lei potesse vederla.
    "eri nella mia stessa situazione, non potevi fare niente, devi perdonarti, non è stata colpa tua" mi disse abbracciandomi più forte
    Poi non parlammo più e come cullate dal silenzio ci addormentammo.

    __________________________________________________ ______

    Ciaooo ragazze
    questi capitoli sono un pò tristi, ma vi prometto che arriveranno anche quelli piani di risate e divertimento

    Siamo in una nuova città in una nuova casa con 4 ragazzi...che succederà mai??? un bordello come minimo ahahhahahahha


    Qui per i commenti: http://forum.teamworld.it/forum1743/...respirare.html

    bacio
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  4. #4
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    4. CAPITOLO




    Quando la notte non riesco a dormire, mi arrotolo in una coperta e vado fuori in balcone... Questo è un pò diverso da casa mia, è più spazioso...e si vedono tante stelle.
    Mi appallottolo per terra e fisso il cielo.
    é così vasto...così misterioso.
    La notte è come un incubo vero e proprio, l'oscurità mi mette ansia... Ho quel magone nel cuore ormai fisso che non si leva più, lo so.
    Da quando sono partita non ho sentito nessun amico... nessun messaggio, anzi, il mio telefono non ricordo nemmeno dove sia... Credo buttato ancora nella mia valigia mezza sfatta...
    Non ho neanche portato molta roba... a che mi serviva...
    L'unica cosa da cui non mi separo mai è un ciondolo a forma di cuore, me la regalò mia madre quando ero piccina e l'ho sempre portata con me. Almeno me la faceva ricordare... i suoi innumerevoli viaggi la portavano sempre via di casa, alla fine ci feci l'abitudine e c'era o non c'era a casa non cambiava nulla.
    Diciamo che Martina mi ha fatto anche da mamma.
    Se non ci fosse stata lei, sarei impazzita. Davvero!

    Una ventata mi spettina i capelli facendomeli arrivare in faccia...
    Una mano mi si poggia sulla spalla...
    è un attimo...
    Getto un urlo, di quegli urli che forse tutt'Italia mi ha sentito...

    P: Ehi, tranquilla sono io...ti ho spaventata?Scusami.

    Di scatto mi fiondo tra le sue braccia...così, senza tanto pensarci.
    In fondo non avrei dovuto, lo conosco si e no da tre giorni.

    P: Piccola stai bene?
    I: Non lo fare mai più.
    P: Ok... come mai sei sveglia?
    I: Non ho sonno.
    P: Pensieri?
    I: No...
    P: Va bè, forse ti ho disturbata... Buonano-
    I: NO! vieni, la coperta è grande... se vuoi insomma...

    Sorride a mezzo labbro e si siede accanto a me coprendosi con la coperta.
    Non parla, fissa anche lui il cielo.
    Il mio respiro torna normale per fortuna e chiudo gli occhi...

    P: Posso farti una domanda?
    I: Si.
    P: Perchè sei piena di lividi?
    I: Sono evidenti? -facendo la più tranquilla possibile.
    P: Abbastanza... Si vedono ecco...e dalla forma...sono....pugni.
    I: Già...
    P: Se non vuoi parlarne, non preoccuparti...
    I: Non potresti capire...
    P: Ma... potrei... aiutarti.
    I: No, non puoi.
    P: Capisco... però, se cambi idea io, bè dormo alla camera affianco alla tua!
    I: Ok.
    P: Quante stelle ci sono stanotte!
    I: Sono belle!
    P: Si! Sono così luminose che ti ci perdi a guardarle...
    I: Ti ci immergi dentro.
    P: Sono pure ispirazione!
    I: Ti hanno mai ispirato?
    P: A volte si! La notte è un buon momento per scrivere... mi rilassa e apro la mente...
    I: è bello!
    P: Già...

    Si gira e mi guarda negli occhi, sembra voglia entrarci dentro...

    P: I tuoi occhi sono... stupendi... anche tristi.
    I:
    P: Mi parlerai prima o poi della tua tristezza vero?
    I: Forse!
    P: Va bene!

    Alza una mano verso di me e istintivamente mi tiro indietro di scatto mettendomi le mani sul viso...

    P: Ehi ehi, cos'hai? volevo solo...farti una carezza... Stacy però così mi fai stare male per te, davvero. Tu sei traumatizzata da qualcosa... Ti hanno....picchiata?

    Eccola... Ecco la domanda che nessuno deve mai farmi... Non sono ancora pronta...
    Non riesco.

    I: Vado a dormire, Pedro.

    Mi alzo e gli lascio la coperta addosso.

    P: Buonanotte Stacy.

    Ritorno nel letto e appoggio la testa sul braccio di Martina.
    Chiudo gli occhi, tento di dormire... magari ci riesco.
    Forse.


    ____________________________________

    Ciaooooo... anzi... Buonanotte

    3 capitolo della Marti bello vero? shi shi!
    Sperando che vi piaccia anche il mio...un pò irruento Pedro... ma piano piano la piccola (?) Stacy si scioglierà

    Ora me ne vado a nanna va!

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  5. #5
    V.I.P


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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    5 CAPITOLO

    Stavo sognando.
    O per meglio dire stavo avendo un incubo.
    Le sue mani addosso, le sua bocca sulla mia, il suo corpo addosso al mio era come se potessi risentire di nuovo tutte le sensazioni che avevo provato in quel momento.
    "stai ferma" mi sussurrò in orecchio quel pazzo
    Mi svegliai di colpo lanciando un urlo e con il respiro affannato.
    "che succede?" mi chiese ka entrando di colpo in camera venendo a sedersi vicino a me
    Non dissi niente e lo abbracciai aggrappandomi a lui, pensando che se mi fossi stretta a lui nessuno mi avrebbe potuto fare del male.
    Poi mi staccai di colpo, conoscevo quel ragazzo soltanto da una settimana.
    "scusa, non volevo" dissi imbarazzata
    "niente scuse, stai bene?" mi chiese
    "si è stato solo un brutto sogno" dissi "ora vado a farmi una doccia e tutto passa" dissi alzandomi dal letto e fiondandomi in bagno
    Non ero pronta per le sue domande.
    Mi buttai sotto la doccia e aprì l'acqua facendola scorrere sul mio corpo.
    Erano passate due settimane dall'aggressione, ma i lividi non erano ancora scomparsi del tutto..erano sempre lì presenti sulla mia pelle per ricordarmi quello che era successo.
    Come se non bastasse da 3 giorni facevo sempre lo stesso incubo...si era presentato così all'improvviso, una sera mi ero messa a letto e da allora l'unica cosa che sognavo era quello.
    Non l'ho raccontato a nessuno.
    Nessuno sa degli incubi che faccio sull'aggressione.
    Stacy è ancora sconvolta per l'agressione, e raccontargli dei miei incubi la farebbe stare ancora più male.
    I ragazzi non li conosco ancora bene e dani, non voglio farlo preoccupare ancora di più.
    Quindi mi resta soltanto una cosa da fare, guardare avanti e cavarmela da sola.
    Sono sempre stata così, non è facile per me esprimere le mie emozioni, tenermi tutto dentro è sempre stato più facile.
    Finii di farmi la doccia e tornai in camera dove notai un bigliettino sul comodino

    "sono uscita con pedro...ha detto che mi vuole portare in posto...ci vediamo stasera..ti voglio bene. Stacy"

    Sorrisi per la prima volta da quando mi ero alzata.
    Forse era ancora presto ma avere vicino pedro gli avrebbe fatto bene.
    Poi mi vestii e scesi in cucina per fare colazione, seduto al tavolo c'era ka con un tazza di caffè in mano.
    "va meglio?" mi chiese
    "si grazie, una doccia rilassante mi ha fatto bene" dissi prendendo un tazza di caffè anch'io
    "io devo andare in posto..vuoi venire con me?" mi chiese
    Ci pensai un attimo, non avevo nient'altro da fare d'altronde
    "ok va bene..tanto non devo fare niente" dissi
    "bene ti aspetto in macchina" disse lui alzandosi per andare a prendere le chiavi della macchina
    Fuori faceva caldo, così presi solo la borsa e uscii raggiungendolo.
    "bene sono pronta possiamo andare" dissi chiudendo la portiera
    Mi guardò con un sorriso fantastico e mise in moto.
    Non parlammo durante il viaggio..guardai soltanto lo scorrere del paesaggio fuori dal finestrino.
    "eccoci arrivati" disse ka una volta parcheggiato
    "mi ha portato al luna park?" diss quando mi accorsi dove eravamo
    "vedrai alla fine mi ringrazierai" disse lui prendendomi per mano e trascinandomi dentro
    Eccola tornata quella scossa che avevo avvertito la prima volta che l'avevo visto e sta volta era più forte.
    Mi portò davanti alle montagne russe
    "tu sei pazzo io non salgo su quel coso" dissi
    "dai ci sarò io con te" disse facendomi gli occhi dolci
    Non potevo resistere.
    "va bene, ma se mi succede qualcosa sarà tutta colpa tua"
    "non succederà niente" disse
    Salimmo sulle montagne russe, e io avevo sempre avuto paura di quei giochi a tutta velocità, mi facevano venire l'ansia proprio come stava succendendo ora.
    Poi lui mi strinse forte la mano nella sua e mi tranquillizzai.
    "chiudi gli occhi e goditi il viaggio" mi sussurrò
    Feci come disse e tutto andò benissimo.
    Con gli occhi chiusi mi sembrava di volare.
    Di essere libera, senza nessuna catena e preoccupazione.
    Facemmo qualsiasi gioco possibile e aveva ragione alla fine mi ero divertita...da come non succedeva da un sacco.
    "allora?" mi disse lui
    "hai ragione, mi sono divertita" risposi
    "io ho sempre ragione" disse ridendo e mi unii alla sua risata
    Poi d'un tratto si fece serio e mi stava fissando i suoi occhi fissi sui i miei lividi.
    "avanti fammi quella domanda che aspetti di farmi da una settimana" dissi
    "perchè sei piena di lividi?? e come se ti avessero picchiato" mi disse avvicinandosi a me
    Indietreggiai di colpo.
    "tranquilla...non voglio farti del male" disse avvicinandosi ancora di più e abbracciandomi
    Mi strinsi al suo petto, tra le sue braccia mi sentivo al sicuro.
    "Tu vuoi fare quella forte sopratutto davanti alla tua amica perchè sai che ha bisogno di te ma invece se più fragile di una foglia"
    "non posso farmi vedere fragile dagli altri non ci riesco, lei ha bisogno di me e si mi vedesse così starebbe ancora peggio" dissi tra i singhiozzi
    "sfogati, piangi e liberati..se vuoi parlare io sono qua"
    "grazie ma per ora non me lo sento" dissi asciugandomi le lacrime
    "beh allora che ne dici di farci un altro giro" disse indicando le montagna russe
    "dico che è perfetto" con un sorriso
    Mi prese per mano e tornammo a divertirci, lasciando tutti i problemi fuori da quel luna park.
    Quel giorno volevo solo sentirmi libera.
    ______________________________________


    La mia stacy ha postato un capitolo bellissimo e ora toccava me fare altrettanto U___U

    Kakino mi sta molto vicino
    Quanto sono furtunata ahahahhahahahah



    Qui per i commenti: http://forum.teamworld.it/forum1743/...spirare-2.html


  6. #6
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    6 CAPITOLO





    Come ogni mattina alle 6 sono già in piedi... non riesco a dormire, anzi, forse è meglio se non dormo.
    Scesi in cucina per prepararmi un pò di latte caldo e immergermi i miei biscotti al cioccolato, quasi mi spaventai vedendo Pedro sul tavolo con la testa appoggiata sopra un foglio e una penna alla mano destra.
    Sorrisi, era buffo! Con la bocca leggermente aperta...forse la sera prima gli era venuta un pò di ispirazione... la notte gli viene spesso dice e mi sa che si è addormentato!
    Mi avvicino e lo scrollo un pochetto, si alza di scatto e mi guarda fisso...

    P: Ehi! Ma che ore sono?

    Indico l'orologio appeso alla parete...

    P: cosa ci fai sveglia a quest'ora?
    I: Non ho sonno..
    P: Dovresti dormire invece..non va bene!
    I: Già! Colazione?
    P: Si dai, a patto che dopo vieni con me in un posto!
    I: Che- che posto?
    P: Tranquilla, poi vedi!

    Gli accenno un sorriso e vado di sopra a prepararmi... Non so perchè ho detto si, ma quel ragazzo mi metteva a mio agio come pochi. Mi faceva stare tranquilla e questo...bè... era un bene per me!
    Mi piaceva il fatto che anche con un sorriso sapeva prendermi, mi sentivo diversa.
    Dopo una breve doccia misi i miei pantaloncini neri e la canotta verde, sandali a schiava neri, niente trucco e capelli sciolti... sono pronta.
    Mi guardi un attimo allo specchio... mi fisso per un pò... il labbro è ancora tagliato e quel livido sullo zigomo ancora non se ne vuole andare...
    Scrivo un bigliettino a Marti veloce "sono uscita con pedro...ha detto che mi vuole portare in un posto...ci vediamo stasera..ti voglio bene. Stacy"
    Pedro mi sta aspettando davanti la porta, ha una maglia bianca e dei semplici jeans chiari...

    I: Eccomi.
    P: Stai- sei- ... carina!
    I: grazie!

    Entriamo in macchina, anche se un pò titubante...ero scossa a stare con un ragazzo in macchina....e mi metteva a disagio il fatto che poteva fissarmi per vedere i miei lividi.
    Mi guardò per un attimo e

    P: Non preoccuparti, non ti farò domande...e soprattutto stai tranquilla non fisserò un solo tuo livido!ok?
    I: Va bene.

    Ecco perchè andavo in soggezione...perchè era come se mi leggesse nella mente, negli occhi.
    Era... faceva strano.
    Girai il viso verso il finestrino per guardare come al solito il paesaggio che mi scorreva davanti...a differenza del treno però, questo riuscivo a vederlo più dettagliato.
    Mi piaceva vedere il verde, gli alberi e i fiori colorati... fin da piccola.
    Pedro accese la radio e la macchina venne inondata dalle note di Promise this di Adele... mi rilassava...era una melodia che mi faceva espoldere il cuore... Tradotta in italiano poi....era ancora più bella...

    Quando le cose attorno a te
    portano lacrime ai tuoi occhi
    e tutto ciò che ti circonda
    sono segreti e bugie
    io sarò la tua forza
    io ti darò speranza [...]

    ed io ti prenderò tra le mie braccia
    e ti abbraccerò, è proprio qui che tu appartieni
    fino al giorno in cui la mia vita sarà finita
    ti prometto questo [...]

    e ti prometto che non ti ferirò mai in alcun modo
    ti dò il mio mondo
    ti dò il mio cuore
    questa è una battaglia che abbiamo vinto
    e con questo punto di vista
    il "sempre" è adesso cominciato

    chiudi semplicemente i tuoi occhi
    ogni giorno d'amore
    io so che questa sensazione non andrà via
    fino al giorno in cui la mia vita sarà finita
    ti prometto questo ...


    La continuavo a canticchiare beatamente... si stavo decisamente bene.
    Pedro sorrideva poi, ferma la macchina e mi guarda...

    P: Siamo arrivati.

    Mi girai intorno e so che questa giornata mi sarebbe piaciuta un sacco, eravamo al lago

    I: Ora te mi dici come fai a sapere che mi piacciono questi posti?
    P: Bè ho visto che sorridi spesso quando guardi fuori da un vetro...e allora ho pensato che ti avrebbe fatto piacere! poi...ti servirà per svagare la testa!
    I: G- grazie Pedro.

    Mette una coperta per terra e ci sdraiamo.
    Il sole è caldo e gli uccellini canticchiano allegri.
    La natura... che cosa bella la natura!
    Chiudo gli occhi e i raggi mi riscaldano il viso...

    I: Sai che sei l'unico che mi fa stare bene?
    P: Davvero?
    I: Si... mi sento pro-
    P: Protetta?
    I: Esatto. Non mi fai pensare... alle cose brutte...
    P: E a quelle non devi mai pensare... Ci sono io qui con te.
    I: :molle:
    P: E mi fa piacere che stai finalmente sorridendo... sei ancora più bella quando lo fai...
    I: No... non sono bella...non conciata così...mi sento sporca...



    P: Sporca? perchè sporca?
    I: Niente, scusa...

    Giro la faccia dall'altro lato...

    P: Ti prego, non fermarti... Se ti va puoi parlarmene ora... Io voglio aiutarti credimi. Per favore...
    I: Mi guarderesti con occhi diversi...
    P: Non credo...
    I: Io... Io...

    Incominciai a tremare, non riuscivo a calmarmi e l'ansia mi assaliva pericolosamente...

    P: Ehi ehi, vieni qui piccola, è tutto ok... shhhh...

    Mi prese in braccio e mi strinse forte, mi accarezzava i capelli...
    Pian piano mi tranquillizzai.


    _________________________________________

    Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh ma che è qua?! postiamo tutti i giorni?!!??! Poi le viziamo a queste bimbe

    A voi le tastiere ---> http://forum.teamworld.it/forum1743/...spirare-2.html

    Manonètenerotenero?!?!?
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  7. #7
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    7 CAPITOLO

    Ero appena tornata da quelle meravigliosa giornata passata al luna park con ka.
    Salii in camera e sprofondai sul letto sorridendo.
    "vedo che ti sei divertita?" disse qualcuno
    "aaaah...mi hai spaventato" dissi io
    "scusa non volevo" disse stacy
    Stava sorridendo, per la prima volta da giorni sul suo viso non c'era traccia di angoscia.
    "vedo che anche tu ti sei divertita oggi" dissi io
    "si beh...diciamo di si" disse lei imbarazzata
    "chi è il fortunato?" chiesi ridendo
    Sapevo perfettemante chi era la causa della sua felicità, ma volevo sentirmelo dire da lei
    "pedro "
    "meglio che ti tratti bene altrimenti gli spezzo le gambine" dissi con un sorriso diabolico
    "ahahah tranquilla mi tratterà bene" disse lei "sto bene con lui però non sono ancora pronta ad aprirmi del tutto...ho paura che se gli racconterò quello che è successo si allontani da me" disse
    "pedro è intelligente....capirebbe e ti starebbe vicino" dissi abbracciandola
    "bene ora dimmi chi è la causa della tua felicità" mi chiese
    "beh...direi batman" dissi scherzando
    Lei prese un cuscino e me lo tirò addosso.
    "sei una cretina...batman è solo mio ahahahahhahahahah" disse
    "ahahahhahah tranquilla te lo lascio..è tutto tuo..però vedi di non fare ingelosire troppo pedro"
    "sono sempre più convinta che tu sia cretina " disse stacy
    "grazie........lo so che mi ami" dissi ridendo
    "emh...devo pensarci" dissel lei
    "******a" dissi tirandogli addosso lo stesso cuscino che poco prima mi aveva tirato lei
    "ahahahahahhahahaha su lo sai che ti amo" disse lei "ma ora muoviti a dirmi che è la causa della tua felicità"
    "beh...ka " dissi
    "ottima scelta amica mia..è proprio carino" disse
    "me lo vuoi fregare?"
    "no no per quanto sia carino, preferisco pedro"
    "meglio per te! ma non ti sembra strano che abbiamo dovuto fare i km per trovare qualcuno che ci facesse sorridere di nuovo?" chiesi
    "no..là per noi ormai non c'era più niente, la nostra vita ora è qui"
    "hai ragione..ora dormo un pò perchè sono stanca morta..quel pazzo mi ha fatto fare le montagne russe 6 volte" dissi iniziando a sdrairmi sul letto
    "sei salita sulle montagne russe??? quel ragazzo ha fatto un miracolo" disse ridendo
    "ahahahah ora alzati dal mio letto che devo dormire" dissi
    "prima che dormi...volevo farti una domanda" disse lei
    "dimmi"
    "da quanti giorni fai quell'incubo?" mi chiese
    Non avevo idea di come facesse a saperlo, non gli avevo ancora detto niente.
    "come fai a saperlo?"
    "sono tua amica, ti conosco da una vita e l'altra notte ti ho sentita urlare" disse
    "sono tre notti, mi dispiace non averti detto niente, ma tu stavi gia soffrendo e non volevo darti altre preoccupazioni" dissi
    "tu non sei una preoccupazione..sei la mia vita..ricordatelo sempre" disse stringendomi tra le sue braccia
    Era una delle poche persone che riuscisse a farmi sentire al sicuro.
    "hai fatto la forte fino ad oggi, hai messo me davanti a tutto per aiutarmi, tralasciando anche te stessa e ora sei crollata" disse
    "hai ragione sono crollata e non so se ho la forza per rialzarmi...oggi con ka mi sono divertita un sacco, mi ha fatto dimenticare tutto quanto, ero felice quando sono tornata a casa, ma appena ho chiuso gli occhi tutta l'angoscia e la paura è ricomparsa"
    "ti capisco è la stessa cosa che provo io....anche se gli incubi sono scomparsi, l'angoscia è rimasta, ma ti propongo un patto..lasciamoci tutto alle spalle, torniamo a vivere e a sorridere..ci stai?" mi chiese
    "ok ci sto...torniamo a vivere" dissi
    Certo dirlo era un conto, farlo un altro, ma ci avrei provato.
    Poi lei si alzò e andò sul suo letto e io in pochi minuti venni catturata da morfeo.
    Ed eccolo di nuovo quell'incubo.
    Mi risvegliai urlando, in preda ad un attacco d'ansia.
    "calmati marty, era solo un incubo" disse stacy stringendomi tra le sue braccia
    Ma non potevo, era come se tutta l'aria mi fosse stata prosciugata dai polmoni, non riuscivo a respirare e anche stacy se ne accorse perchè continuava a ripermi di respirare.
    La vista annebbiata, il cuore che mi rimbombava nelle orecchie.
    "RAGAZZI" sentii stacy che gridava
    Mille voci intorno a me, ma non capivo il senso di quello che mi stavano dicendo.
    Poi più niente.
    Rimase soltanto il buio.
    _____________________________________


    Ed ora che sarà successo mai???
    Stacy tocca a te ora inventarti qualcosa..lascio tutto nelle tue mani heart:

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  8. #8
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    8. Capitolo

    " Odio questa m*rda che ci tiene a terra... "



    Una persona ansiosa sa cosa sta succedendo.
    Una persona col panico fino a sopra i capelli sa che dire di stare tranquilla, non serve ad un c*zzo.
    Una persona che soffre dentro e non lo tira fuori, alla fine scoppia nei peggiori modi.




    Martina non respirava.
    Martina aveva le labbra cianotiche.
    Martina ha avuto una crisi cardiaca.
    Siamo tutti in ospedale, impigiamati e con le facce piene di terrore...
    Martina è la mia donna, la mia sicurezza e il mio cuore.
    Impazzisco tra queste quattro mura di m*rda.
    Io ODIO gli ospedali.
    Li odio da quando la mia vita insieme alla sua è cambiata.
    Odio il fatto che stia qui, su questa sedia verde e sentirmi impotente... Non posso fare nulla, non me lo permetterebbero nemmeno.
    I visi dei ragazzi sono interrogatori, ma nè io nè Dani parliamo.
    Stupida curiosità.
    Ho il freddo addosso, il cuore troppo agitato e le mani sudano costantemente.
    Odio sentirmi così.
    E odio che odio tutto porca tr*ia!
    Il dottore esce da quella maledetta porta scorrevole e viene verso di noi...

    D: Allora?
    K: Come sta?
    Iv: Ci dica qualcosa!
    Dott.: Martina sta bene. Ha avuto una forte crisi d'ansia dovuta evidentemente ad un incubo.
    P: Meno male!
    K: Ma non si può capire quale sia la fonte di questo male?
    Dott.: Un trauma o una paura legata a qualcosa. Poi, ho notato che per tutto il corpo ha dei lividi abbastanza profondi ma non molto recenti... Non so, ha avuto un'aggressione?
    K: Che io sap-
    I: Si... due settimane fa siamo ... siamo ... siamo ...
    D: Stacy, tranquilla... Si dottore, sono state vittime di un'aggressione... Martina in modo minore ma è impaurita da tutto, dal mondo che la circonda...persino dalla sua stessa ombra...
    Dott.: Capisco... ha subito violenza?
    D: No...lei no...

    Pedro di scatto mi guarda... mi guarda con quegli occhi che odio vedere, PENA.
    Io e Martina non vogliamo far pena proprio a nessuno, la devono finire con queste facce di m*rda...
    E questo dottore doveva per forza sp*ttaniare i c*zzi nel corridoio?
    Odio questa notte d'inferno.

    Dott.: Ci vuole assoluto riposo.. pian piano il trauma verrà accantonato dal cervello e tutto sarà come prima.

    Già, quando il male verrà accantonato dal cervello...dirlo è un conto... farlo bè, è complicato.
    é come una morsa allo stomaco, aver paura anche di un'ombra sul muro...
    Ci penserò io a Martina, lei deve stare bene.
    Stop.
    Mi alzo per andare fuori ad una piccola veranda, da dietro mi raggiunge Ka...

    I: Che c'è?
    K: Volevo... volevo dirti che se hai bisogno di qualcosa io ci sono...
    I: Grazie Ka...

    Allarga le sue braccia e mi ci fa entrare dentro, mi stringe affettuasamente come un fratello più grande, appoggia le sue labbra sulla mia testa e ci lascia un bacio prima di andare via.

    P: Fa male?

    Non mi ero accorta che era arrivato anche Pedro...

    I: è come trovarsi il mondo addosso e non sai se alla fine è colpa tua, se te la sei cercata per una gonna troppo corta o per un cocktail eccessivo... perchè invece di andartene in discoteca è meglio se ti stai a casa, che è colpa tua se invece di guardarti un film vai a ballare, che è colpa tua se non sei riuscita a divincolarti... se non sei riuscita a tenergli testa e a tirargli una ginocchiata nelle palle...se non hai avuto più la forza di muoverti e respirare, ti abbandoni al tuo destino e piangi... Sai, avere tutti questi graffi, lividi, tagli non è la cosa peggiore... la cosa peggiore è sentirti male dentro l'anima, sporca e lavarti ogni mezz'ora perchè senti sempre quell'odore di quel bastardo...
    P: Li avete riconosciuti?
    I: No... perchè era buio... perchè ero mezza brilla... perchè sono una stupida...
    P: Ehi, non sei una stupida... Vieni qui.

    Mi abbraccia forte e piango, piango come non ho fatto mai... Mi lascio andare davanti a quest'angelo che il cielo mi ha mandato.

    P: Ci sono io adesso con te e nessuno ti potrà fare del male...


    ....................................




    ________________________________________

    Martiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ti tocca continuare muuuahahahahahahah Dai dai!

    Bellezze ma siete numerosissime a commentare! Dolci! Contente che vi piace la nostra FF! è importante per noi!

    Commenti solito posto, ja non me lo fate mette! Ahahahahah

    Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!
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  9. #9
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    9 CAPITOLO

    Un attacco d'ansia.
    Ecco quello che avevo avuto.
    Il respiro che mancava, il cuore che mi rimbombava nelle orecchie, la vista annebbiata, la paura, tutto era dovuto a quello.
    Sono svenuta tra le braccia di stacy.
    Non ho idea di cosa sia successo da quel momento e durante il tragitto per arrivare in ospedale, ricordo di essermi svegliata con intorno tutti questi dottori che mi stavano visitando.
    E l'esito è stato questo:
    "signorina lei ha avuto un attacco d'ansia" mi disse un dottore
    ANSIA.
    Quell'ansia che ti divora l'anima.
    Quell'ansia che ti fa prendere dal panico ad ogni minimo rumore.
    Quell'ansia accumolata per giorni e giorni e che alla fine è scoppiata nei peggiori dei modi, portandomi qui in questo letto d'ospedale.
    "signorina, lei deve stare ad assoluto riposo e sopratutto deve cercare di rilassarsi e stare tranquilla, questa notte la tratteniamo in osservazione" mi disse il medico poi uscì dall stanza lasciandomi sola.
    Una notte in questo ospedale al buio e da sola, non ce l'avrei mai fatta.
    Respira ed espira.
    Respira ed espira.
    Respira ed espira.
    Questo era quello che mi ripetevo mentalmente per cercare di stare calma.
    Poi la porta della camera si spalancò entrarono i ragazzi e vidi stacy che sgattaloiava in mezzo a loro per venire di corsa da me, stringendomi tra le sue braccia.
    Avevo avuto paura di perderla, di non poter più sentire la sua voce, di non poter più vedere il suo bellissimo sorriso, di non poterla più stringere tra le mie braccia.
    "non farlo mai più hai capito???" mi disse guardandomi dritta negli occhi "mi hai fatto spaventare a morte"
    "non volevo farvi spaventare" dissi
    "tranquilla va tutto bene" mi disse ka
    Ma non andava tutto bene, lo potevo vedere dai loro visi.
    PENA.
    Ecco cosa c'era dipinto sui loro visi, sapevano quello che era successo, riuscivo a percepirlo.
    Forse non sapevano tutto nei minimi particolari, ma sapevano dell'aggressione e questo bastava per far si che mi guardassero con occhi diversi.
    "toglietevi quelle facce....non voglio vedere quelle espressioni, ora sapete quello che è successo, ma non voglio che mi trattiate in modo diverso" dissi
    "siamo solo preoccupati per te" disse pedro
    "lo so, ma ora non ho bisogno di quelle facce" dissi
    Li guardai uno per uno e piano piano si rilassarono tutti.
    "quando ti fanno uscire?" mi chiese dani
    "mi trattengono una notte in osservazione" dissi
    "ok io rimango qua con te stanotte" dissero ka dani e stacy contemporaneamente e per un attimo mi fecero sorridere
    Era bello avere degli amici che tenevano così tanto a te.
    "non ce nè bisogno ragazzi andate a casa, sul serio sto bene" mentii non stavo affato bene "e poi siete stanchi anche voi" dissi
    "ok mi raccomando stai tranquilla" mi disse dani dandomi un bacio sulla fronte
    "ci vediamo domani marty" dissero pedro e ivan
    "io vado a casa, mi faccio una doccia, dormo qualche ora e poi torno da te, non ti lascio da sola sta notte" disse stacy stringendomi ancora tra le sue braccia prima di andare via
    Se ne erano andati tutti, mentre ka era ancora lì con me.
    "non vai a casa tu?" gli chiesi
    "voglio parlare con te..vorrei che tu ti aprissi con me..che mi dicessi quello che è successo" mi disse prendendo una sedia e sedendosi di fianco al mio letto
    "ka....."
    "non sono qui per giudicarti...solo per ascoltarti" mi disse prendendo la mia mano tra la sua
    Sentivo che potevo fidarmi di lui.
    "era una sera come tutte le altre, io e stacy eravamo andate in discoteca e quando siamo uscite eravamo un pò brille, ma non ubriache. Ricordo che dei ragazzi si sono avvicinati per chiederci se avevamo bisogno di aiuto e io avevo detto di no...poi tutto è successo velocemente..quel ragazzo mi ha preso per un braccio e mi ha buttato contro un muro..ho cercato di respingerlo di allontanarlo, ma era troppo forte così avevo chiuso gli occhi pregando che tutto quello finisse. Poi so solo che un ragazzo si è buttatto addosso al mio aggrassore e l'ha allonatanato da me e infine sono svenuta risvegliandomi il mattino dopo in ospedale" dissi con le lacrime che mi scendevano dagli occhi
    "sai chi è stato questo ragazzo che ti ha salvato?" mi chiese come se stesse cercando di dirmi qualcosa
    "no, ricordo solo i suoi occhi, erano stupendi i più belli che avessi mai visto, ma di lui non so nient'altro" dissi
    "ogni giorno mi chiedo se sia stata colpa mia, se sono stata io a fare qualcosa per meritarmi quello, un gesto, una parola, uno sguardo. Se il fatto di essere troppo brilla o di avere un vestito corto fosse una causa. Mi fa male tutto questo, non essere riuscita a liberarmi, non essere riuscita ad aiutare stacy, di essermi arresa troppo presto perchè se forse avessi usato più forza, se avessi lottato di più......" ero un fiume in piena ormai, sia in fatto di parole sia in fatto di lacrime
    "shhh, non hai fatto niente di male, non è stata colpa tua. Il fatto di essere brilla o di avere un vestito troppo corto non dava il diritto a nessuno di fare quello che ha fatto.
    E tu sei una persona splendida ricordatelo sempre" mi disse ka mentre mi prendeva tra le sue braccia e mi cullava per farmi tranquillizzare.
    Tra quelle braccia in cui mi sentivo al sicuro.
    Mi addormentai, serenamente per la prima volta da giorni.
    Mi risvegliai molte ore più tardi quando fuori era già buio.
    Mi guardai in giro e da una parte su una sedia c'era stacy, con la testa appoggiata sul letto e la sua mano che stringeva la mia, stava dormendo.
    Dall'altra parte c'era ka, nella stessa posizione, e anche lui stava stringendo la mia mano nella sua.
    Era vestito ancora come la mattina e intuii che non era ancora andato a casa, era rimasto con me per tutto il giorno.
    Sorrisi.
    Per la prima volta da giorni sapevo che tutto sarebbe andato bene.
    I miei due angeli erano lì con me.
    __________________________________________

    Finalmente mi sono aperta e ho detto a ka come sono andate le cose!!!
    E chi sarà mai questo ragazzo che mi ha salvato quella notte??? ma chi lo sà...beh io lo so ahahhaha

    stacy ora tocca a te continuare ahahahahahha


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  10. #10
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    Predefinito Re: Ed ora fammi respirare un pò di te <3

    10. CAPITOLO





    *Ka


    Una cosa è sicura, da quella stanza di ospedale non mi sarei mosso un secondo...
    Non era tanto che la conoscevo ma mi era entrata subito nel cuore.
    Aveva quello sguardo perso e quel sorriso a volte sforzato che avevo voglia di far apparire davvero.
    Quel pensiero fisso su di lei e a tutti quei piccoli particolari per farla stare bene.
    Sapevo che qualcosa di grave l'aveva turbata ma non credevo fino a questo punto; ora l'unica cosa è starle accanto...farò tutto il possibile.
    Quando mi ha raccontato avevo persino le lacrime agli occhi, mi faceva una morsa allo stomaco vederla stare male... e se lei aveva passato il peggio, Stacy avevo bisogno dello stesso aiuto...ma su questo, ci avrebbe pensato Pedro, si vedeva che l'aveva presa a cuore. e diciamo che un pò gli piaceva.
    Misi tutti i pezzi insieme: la discoteca, il fatto che fossero brille, l'incontro, l'aggressione, il ragazzo salvatore......

    Aspetta...
    C*zzo.
    C*zzo.
    C*zzo.

    Andai in bagno a sciacquarmi il viso sotto gli occhi perplessi di Stacy, poi tornai in stanza e svegliai Martina.

    K: Marti... Marti...
    M: Che succede?
    K: Dimmi una cosa, voi prima stavate a Napoli?
    S: Si e quindi?
    M: Perchè?
    K: E la discoteca è vicina al centro?
    M: Più o meno... ma parla!
    K: Martina...
    M: Eh?
    K: Ero io quella sera! Ero io!
    S: Ma che diavolo dici?
    M: Stacy aspetta... rispiega, non sto capendo!
    K: Era la settimana dove mi sono lasciato con Denise, la mia ragazza, ormai ex...ok... ed ero andato a Napoli a trovare i miei vecchi amici.. una sera sono andato a ballare con loro al ...
    S: White kiss...
    K: Esatto...
    M: Continua...
    K: A fine serata dopo vari drink mi sono rotto le balle e sono uscito fuori prima degli altri per fumare e ho sentito nel vico affianco un pò di casino... Te lo giuro io l'altra ragazza non l'ho vista... ho visto solo questo biondino che inchiodava al muro una ragazza dai capelli castani e con un vestito blu... allora sono corso, anche con poco forza perchè forse avevo bevuto troppo e gli ho tirato un pugno...
    S: O_O
    M: Eri tu?!
    K: Si... Martina e mi dispiace non essermi accorto di Stacy...
    S: Ehi, è tutto ok...
    M: Sei scappato via...
    K: Non so perchè sono scappato...
    M: Mi hai salvata Ka...

    .................................................. .........................



    ____________________________________
    gnà gnàààààààààà

    Ciauuuuuuuuuuuuuuuu

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