Ed ora fammi respirare un pò di te <3

[marty90]

31 CAPITOLO

Stacy*

Ogni singola parola si era sentita.
Tutto quello che ka e martina si erano detti in quella stanza, ora tutta la casa lo sapeva.
Ero tornata a casa di corsa, ma troppo tardi per riuscire ad arrivare prima di ka.
Appena avevo varcato la soglia si sentivano già le grida.
Pedro, dani e ivan erano in fondo alle scale che cercavano di capire cosa fosse successo.
Io sapevo cosa era successo, e avrei voluto prendere ka a sberle per quello, ma questo non era il momento giusto.
Grida.
Silenzio.
Porta che sbatte.
La discussone era finita.
C'era una parola che mi aveva colpito più di tutte.
Incinta.
Quella mer.da della sua ex ragazza era incinta.
Conosco martina da una vita e in questo momento sono sicura che stia sotto un treno.
Corro di sopra per andare a consolarla, ma trovo la porta chiusa.
"marti apri" dissi
Silenzio.
"ti prego marti, apri"
Ancora niente.
"caz.zo apri" dissi quasi buttando giù la porta
Poi la sentii, stava piangendo, era un pianto disperato.
Appoggiai una mano sulla porta nella speranza che potesse sentire la mia presenza e mi sedetti lì sul pavimento, con la schiena appoggiata al muro, anche con quella porta di mezzo, fra noi due, non l'avrei abbandonata.
Lei, che in vent'anni della mia vita, mi è sempre stata vicino.
Lei, che si è sempre fatta in quattro per aiutarmi.
Lei, che cerca di essere forte, ma poi si frantuma in mille pezzi.
Lei, l'unica di cui mi fido ciecamente, l'unica che conosce tutto di me.
Lei, il mio vero unico punto di riferemento.
Mi rendo conto di essermi addormentata solo quando mi chiama pedro.
"svegliati, andiamo a dormire" mi disse
"no, non la lascio sola" gli risposi non volevo allontanarmi da lei
"non puoi fare niente stasera, ha bisogna di stare da sola ora" mi disse dolcemente
Mi alzai, guardai per un'ultima volta la porta, nella speranza che si aprisse per il suo sorriso, quel sorriso che ho sempre amato, ma per quella sera non sarebbe stato possibile.
Non so quando lo avrei rivisto quel sorriso.
Aveva troppo dolore dentro di se per sorridere.
Appena arrivata in camera, crollai sul letto e mi risvegliai soltanto il mattino dopo allo squillare del cellulare.
Guardai il numero sullo schermo e vidi che era un numero di giù.
Della mia Napoli.
Risposi.
"pronto......"

Io*

"Martina, ti amo"
Quelle parole mi avevano convinto ad aprire la porta.
Volevo che vedesse, quanto mi aveva fatto male il suo amore.
"Ma non serve! Non serve a un c*zzo amarmi! Perchè non puoi più farlo!"
No, non poteva più amarmi, ormai la sua vita era accanto a michela, quel bambino che stava crescendo dentro di lei, aveva bisogno di un padre, e io so che ka sarebbe stato un padre meraviglioso.
Rimanemmo a guardarci negli occhi per minuti, dopo quella frase.
Il silenzio regnava intorno a noi.
Non una parola, non un rumore.
Si avvicinò a me, abbassò la sua testa e mi baciò.
Uno dei baci più dolci e sensuali che mi avesse mai dato.
Percepivo tutto il suo amore dentro di esso.
Mi allontanai di scatto
"non possiamo, io non sono più tua e tuo non sei più mio" dissi
"tu sei ancora mia e sempre lo sarai. Ricordati queste parole, non mi arrenderò facilmente, non rinuncerò mai a te" mi disse
"beh invece dovrai farlo, perchè non voglio avere più niente a che fare con te" dissi cercando di essere il più distaccata possibile.
Non lo feci neanche rispondere, chiusi la porta, lasciando il mondo, con tutti i suoi problemi all'infuori di quella stanza.
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[nenniKa]

32 CAPITOLO

Il trovarsi con due valige in mano, alla stazione, con Pedro amareggiato e gli altri tristi... no, non amo più farei viaggi.
Perchè la mia casa è qui.
Perchè è famiglia solo tra le braccia di Pedro.
Perchè anche se Dani cucina da schifo e Ivan lascia sempre la camera in disordine, loro sono come dei fratelli maggiori pronti per ogni tuo problema.
E poi c'è Ka...che cerca in ogni modo di sostenermi e di strapparmi un sorriso.
Con Martina c'è sempre più distacco, a stento si guardano...e forse... forse questo rientro al paese farà bene ad entrambi.
Si.
Ritorniamo a Napoli.
Mi dà i brividi pensarci.
Mi fa paura sapere che ritorniamo perchè la polizia di fretta e furia vuole interrogarci...per l'ennesima volta e per farci riconoscere gli aggressori.
Proprio così.
Le gambe mi tremano alla stazione e la mano di Pedro non voglio lasciarla.
Dani abbraccia calorosamente Martina.

D: Vi dò tre giorni poi, se non tornate vi prendo per i capelli.
M: Non ti preoccupare, sarà una cosa veloce...
Iv: E soprattutto dovrà essere indolore...
I: Per quello, ho i miei dubbi.
P: Ehi, lo sarà... tranquilla amò.
K: Chiamate.
I: Ka, non partiamo in guerra!
K: è uguale!

Martina è a testa bassa...avrà mille pensieri in questo momento, ci mancava solo questo.

Quanto mi è mancato il mio mare?
La mia Napoli così immensa, così bella.
IL traffico, le strade piene, l'odore di salsedine vicino al porto.
Perchè Napoli non è come la definiscono la maggior parte delle persone...spazzatura, ladri e gente che non vuole lavorare....
Napoli è cuore!
Napoli è amore!
é una pizza calda con gli amici in riva al mare...
è una chiacchierata in un vico con gli amici...
è una risata in piazza...
è il dialetto che ci distingue.
è l'allegria che ci rende migliori.
Perchè noi facciamo invidia...perchè Napoli è la miglior faccia di una cartolina, perchè il sud, ha il calore nel cuore!
Perchè non ci si abbatte mai alle difficoltà, è come una grande famiglia nessuno abbandona nessuno nel momento del bisogno.

Il guardare dal finestrino oggi, non mi fa più lo stesso effetto.
So che poi a Milano la persona più importante mi aspetta a braccia aperte per dirmi che con lui tutto passa e che è solo un'identificazione...nulla di più.
Guardo Martina, le stringo forte la mano.
Mi sorride.

M: è tutto ok!
I: Faccio finta di crederci.

Martina deve stare bene in questi giorni, deve svagarsi e soprattutto ridere un pò.
Odio vederla così... odio vederla soffrire e non sapere cosa fare.
Si è chiusa a riccio e dell'argomento non ne vuole parlare.
Ma tutto si risolverà, io me lo sento.

Arrivate alla stazione di polizia.......



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Sisi, ok... ci ho messo un sacco di tempo a postare! Perdonatemi vi lovvo tutte!!!!

Volevo precisare che a metà capitolo non è una polemica.
Lo penso davvero.
U_U risposte e commenti qui --> http://forum.teamworld.it/forum1743/...pirare-14.html


Dolce gemellina, tocca a te

Ciao BEFANEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

[marty90]

33 CAPITOLO

Napoli.
Eravamo tornate di nuovo nella nostra città dopo molti mesi.
Scendere dal treno e sentire il sole che ti scalda il viso, mi faceva sentire a casa.
Ma quella ormai non era più casa mia da parecchi mesi.
Casa mia era dove avevo lasciato il cuore, là dove c'erano tutte le persone più importanti della mia vita.
Là, dove in pochi mesi avevo vissuto le esperienze più belle della mia vita.
Presi per mano stacy, gliela strinsi forte e ci avviammo alla stazione della polizia.
Più volte in quei giorni mi aveva chiesto cosa avevo, ma io sono fatta così, quando ho qualcosa dentro, mi chiudo a riccio e non ne parlo per giorni...fino a quando non arriva quel momento in cui ti apro il mio cuore e ti racconto ogni cosa.
Sapevo che stava aspettando quel momento, ma anche se alla fine mi sarei tenuta tutto dentro, lei mi sarebbe lo stesso rimasta vicino e mi avrebbe aiutato a andare avanti a diventare più forte.
Con lei al mio fianco ero già più forte.
"allora sei pronta?" gli chiesi stringendogli la mano ancora più forte una volta arrivate davati alla stazione di polizia
Quel momento era molto più difficile per lei, rivedere il suo aggressore dopo tutti quei mesi...forse l'avrebbe ributtata a terra di nuovo.
Fece un bel respiro e poi disse
"andiamo"
Entrammo e andammo in contro al comandate della polizia.
"bene arrivate, non avrei mai voluto farvi rivivere un momento non molto bello per voi, ma abbiamo fermato delle persone che corrispondo al vostro identitik che ci avete fatto alcuni mesi fa, ma abbiamo bisogno della vostra conferma" ci disse
Io e stacy ci guardammo, non avremmo mai voluto essere lì in quel momento, ma era una cosa che andava fatta, dovevamo chiedere con il nostro passato.
"siete pronte?" ci chiese il comandate
"andiamo" disse stacy
Ci portarono in una stanza dove c'era un vetro e al di là di esso 6 persone una di fianco all'altra.
Riconobbi subito il mio aggressore, non avrei mai potuto dimenticare quegli occhi...quegli occhi che mi guardavo con il male dentro.
"lui" dissi indicando il primo della fila
Guardai stacy e vidi che aveva una lacrima che gli rigava il volto, in mezzo a quelle persone c'era anche il suo aggressore e lo aveva riconosciuto, ne ero sicura.
Gli strinsi la mano più forte per fargli capire che non era sola.
Anche lei indicò uno dei ragazzi e quei due vennero portati via.
"grazie ragazze, ci siete state davvero d'aiuto, avevano aggredito altre persone, ma nessuna di loro era riuscita a riconoscerli...grazie a voi ora non potranno fare più del male a nessuno. Potete andare" disse il comandate
Quando uscimmo dalla stazione di polizia, mi girai verso stacy e la strinsi forte tra le mie braccia.
"come stai?" gli chiesi
"insomma..sono contenta che ora quei due sono dietro le sbarre...ma sono un pò scossa...ritrovarmelo davanti..mi ha fatto rivivere dei momenti brutti" mi rispose
"lo so....ma vedrai che starai bene"
"io starò bene, ma tu?"
"io non ho niente"
"basta tenerti tutto dentro, sfogati, raccontami come ti senti veramente...lo sai che non ti giudicherei mai" mi disse guardandomi negli occhi
Lo sapevo che avrei sempre potuto contare su di lei...così la presi per mano e andammo a sederci su un muretto lì vicino.
"ok, ti racconto tutto" dissi
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Forse è un pò corto, ma spero che vi piaccia lo stesso, ho fatto del mio meglio

commenti qui ---> http://forum.teamworld.it/forum1743/...pirare-15.html

Gemellina mia tocca a te

[nenniKa]

34 CAPITOLO

*Ka


Inevitabilmente, ogni volta che mi giro dall'altra parte del mio letto, scopro la parte fredda accanto a me... senza di lei.
Vederla dormire con l'aria da piccola mi dava una sensazione di felicità assurda di prima mattina! Sentivo che senza di lei non avrei mosso nemmeno un passo.
Mi sentivo parte del suo essere stesso.
Ed ora... ora mi sento completamente vuoto.
Mi manca da matti e il fatto che, anche se fosse qui, non potrei stringerla a me mi logora il cervello.
Vorrei andare a prenderla e dirle che la amo.
Dirle che Michela anche se è incinta non me ne frega niente.
è mio figlio? di questo non ne sono sicuro... sono sempre stato attento con Michela...non volevo problemi...non credo che l'amavo poi così tanto.
Era abitudine.
Si, lo era.
Ma con lei, con Martina è tutto diverso! Anche una nuvola nel cielo prende vita se lei la guarda.
Sa darmi calore anche quando mi guarda con quei suoi occhioni grandi... e sa farmi perdere come un bambino alla sua prima cotta.
Per me proteggerla da ogni suo dolore è un dovere, il cuore me lo dice. E odio questa situazione perchè so che sta soffrendo da morire ed io, io ero l'ultima persona che doveva farlo.
Mi sento in gabbia, non so che fare.
Il mio istinto mi porta, dopo 3 giorni di assenza da Milano, di correre da lei, prendere il primo treno e riportarla qua.
Ma so che non verrà.
No, non lo farà.
Nemmeno se mi mettessi in ginocchio.
Nemmeno se le dicessi che è tutta la mia vita.
Nemmeno se scendesse non so quale vostro dio.
Sono nel caos più totale, la mia testa è un caos allucinante.
E il mio telefono è impazzito dalle mille chiamate che fa Michela...ma che vuole da me.
Doveva tornare per rovinare tutto? Non poteva rimanere li, dove è stata fino ad ora senza rompere i c*glioni?
E invece è proprio così...quando tutto va bene...domandati perchè va tutto bene...
Perchè non lo sarà più tutto perfetto.

P: Ka, voglio andare da lei.

Pedro irrompe nella mia stanza e nei miei pensieri...

K: Ti capisco.
P: Senza Stacy mi sento un emerito imbecille! Ma è normale?!
K: Ahahahah Pè, ma quanto sei innamorato di lei?!
P: Oh, non saprei dirlo...tutte le stelle del cielo... il suo amato cielo.
K: Sai, Martina manca anche a me.
P: Anche se fosse qua....
K: Si, lo so...
P: Non sai proprio come uscirtene eh?
K: Sono bloccato. Io sono stato attento.
P: Credi non sia tuo figlio?
K: è cattivo dirlo?
P: No...ho sospetti anch'io...
K: Ma se non fosse così...?
P: Allora dovrai arrenderti al tuo destino.
K: Io a Martina non rinuncerò mai.
P: Ma lei non ti vuole più a queste condizioni... dovrebbe...dividerti con un'altra...anzi con 2!
K: Ho la testa che tra poco mi scoppia...
P: E se non esci da sta stanza diventerai un vegetale... vai a farti una doccia!
K: Perchè, puzzo?
P:
K: Okok vado.
P: Così usciamo un pò...chiamo Dani che sta con Ludovica e devo pescare Ivan da Rossella!
K: Grazie, fratello!


Nel mentre a Napoli....


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Yeeeeeeeeeeeeeeeeeah mi mancava postare i pensieri di Ka!

Bene, è tutto!
Commenti solito posto!!!!

Ciauuuuuuuuuuu

[marty90]

35 CAPITOLO

Eravamo sedute su questo muretto da 10 minuti e ancora non mi ero decisa a parlare.
Non ce la facevo, era più forte di me, ogni volta che ripensavo al male che mi aveva fatto ka, mi scendevano le lacrime, proprio come in quel momento.
Girai la testa dall'altra parte per non farmi vedere da lei. Ho sempre odiato piangere davanti agli altri, far vedere le mie emozioni per me non è facile, io sono quella che si tiene tutto dentro fino a quando alla fine non scoppia.
Ma con lei è diverso.
Io so che lei mi capisce, che va al di là tutto e mi accetta per quello che sono.
Senza dire niente, girò il mio viso verso di lei mi guardò negli occhi e poi mi abbracciò forte forte, facendomi sfogare fino quando tutte le lacrime che avevo finirono.
"stai meglio ora?" mi chiese
"insomma, mi fa ancora male pensarci" dissi
"dai raccontami tutto, lo sai che non ti giudicherei mai"
Feci un bel respiro e iniziai con il racconto
"Quel giorno che abbiamo visto ka al parco con la sua ex fidanzata mi è caduto il mondo addosso, ma quando mi ha detto che Michela era incinta è stato ancora peggio, è stato come ricevere un pugnalata al cuore. Lo so che io e lui non stavamo ancora insieme quando è successo il fatto, ma mi ha fatto male sapere che lui mi ha mentito, che non mi ha detto che l'avrebbe vista quel giorno..perchè se mi mente su queste cose...su cos'altro potrebbe mentirmi??? Non riesco a stare con lui, con il pensiero in testa che avrà un figlio da un'altra che non sono io...non posso pensare di doverlo dividere, io voglio un uomo che sia mio in tutto e per tutto, così l'ho lasciato. Lui mi ha detto che a me non rinuncerà mai e io gli ho detto che invece dovrà farlo perchè io non sono più sua, da quel momento non ci siamo più parlati. Perchè ogni volta che sono felice succede sempre qualcosa che rovina quella felicità? Perchè? Lo odio, mi ha rovinato la vita" dissi singhiozzando per le lacrime
"Shhhh, non è vero che lo odi, tu lo ami ancora, ma il male che ti ha fatto è troppo grande per riuscire a perdonarlo ora" mi disse stacy
"hai ragione lo amo, ma come faccio a stare insieme a lui con il pensiero di doverlo dividere?"
"ma tu sei davvero sicura che sa figlio di ka?"
"sai, se devo essere sincera quando me l'ha detto io dentro di me ho sentito come una vocina che mi diceva..non è suo figlio....ma come faccio ad esserne sicura?"
"Solo una persona può scoprire qual è la verità ed ka"
"e se lui non vuole? se ama ancora lei e vuole crescere questo bambino? e se di me non gliene frega niente?" dissi
"amore basta con queste paranoie, lui ti ama, fidati, lo so perchè vedo come ti guarda, come se esistessi soltanto tu e non se ne starà fermo con le mani in mano, scoprirà se quel figlio e suo e se è suo lo amerà con tutto se stesso, ma questo non vuol dire che deve amare anche la madre. Lui vuole stare con te e combatterà per riconquistarti e se scoprirà che quel figlio è suo tu devi stargli vicino e dargli tutto l'amore possibile per fargli capire che non è solo"
Rimasi in silenzio per un pò, chiudendo gli occhi e beandomi del sole sul viso che mi scaldava. Aveva ragione Stacy, non potevo pretendere che abbandonasse suo figlio, ma io ero pronta a vivere così? Sapendo che ka non sarebbe stato solo mio?
Non lo so, non riuscivo a trovare le risposte a quelle domande.
Nella mia testa era come se ci fosse un turbinio di pensieri, mille e più parole mi scorrevano nella mente e non riuscivo a fare ordine, non sapevo se perdonarlo oppure no.
"Ti manca pedro?" chiesi a stacy cambiando discorso
"Certo che mi manca, ogni secondo, minuto, ora che passa sempre di più...non vedo l'ora di rivederlo e di riabbracciarlo" disse con gli occhi a cuoricino
"Sei proprio innamorata.....vuoi già tornare a casa?" gli chiesi con tono sconsolato
Non volevo tornare a casa, non subito almeno, avevo bisogno di tempo per riflette e capire quello che volevo fare e quello era il posto migliore, lontano da tutto e tutti.
"ehi....è vero mi manca pedro e non vedo l'ora di abbracciarlo, ma tu sei più importante" disse stringendomi la mano "non torneremo a casa subito se non vuoi, staremo qui qualche giorno, faremo quello che vuoi, io ti starò vicino in ogni caso"
"non so come ho fatto per meritarmi un'amica come te, ma grazie, grazie di esistere, di sopportarmi e di aiutarmi sempre, senza di te sarei persa"
"piccola mia, io sarò sempre al tuo fianco, per la vita che verrà "

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Yuppyyyyyyyy

Che dire....l'amicizia è uno dei sentimenti più belli che esista, a volte supera anche l'amore!!!

Commenti qui ---> http://forum.teamworld.it/forum1743/...pirare-16.html Quella scansafatiche della mia gemellina non ha messo il link quindi lo metto io

bacio

[nenniKa]

36 CAPITOLO

*Ka

"...Sei la canzone che non so cantare, quella ferita che non so guarire, la cioccolata che mi fa godere o forse l'uva che non so arrivare..."

Credo che altri 3 giorni senza di lei impazzisco.
2 settimane di assenza.
2 settimane di chiusura da eremita dentro la mia stanza.
2 settimane che mando a fanc*lo Michela, non la voglio vedere. Non con quella pancia che cresce troppo velocemente.
La stessa canzone da disperato che metto e rimetto nel mio stereo...

"Sei l'abitudine che non voglio avere visto il dolore che mi fai provare! Delle mie vite tu sei la peggiore, proprio per questo sei fondamentale! Necessità Lunatica!"

Carmine, datti una regolata.
Non puoi fossilizzarti insieme al letto.

La chiamo mille volte e non risponde. Nemmeno agli sms.
Forse lei ora sta bene senza di me.
E se non dovesse tornare più?
Io che farei senza di lei?
Cosa farei se trovasse un altro, meglio di me e mi lascerebbe a marcire come una mela al sole?
Nessuna risposta.
Mi sentirei inutile, forse è questa la risposta più adatta.
Non posso permetterlo!

Esco fuori con un'azione involontaria, arrivo in cucina... Tutti mi osservano come se avessero visto un fantasma...

K: Io voglio andare a Napoli. Ora.
P: Non aspettavo altro!

Corriamo nelle rispettive stanze e prepariamo piccole e necessarie cose per il viaggio.
Tutto in macchina.


.................................................. ........


Si, ok, è piccolo!
Sto in sclero sti giorni...shhhhhhhhhhhhhhh....

Commenti solito posto!

Ciauuuuuuuuuuuuu

[marty90]

37 CAPITOLO

*Ka

Avevamo preparato le valigie in gran fretta, i ragazzi ci avevano accompagnato in macchina fino alla stazione e lì avevamo preso il primo treno disponibile.
Direzione Napoli.
Non so come avrebbe reagito alla mia presenza lì, ma di una cosa ero sicuro, mi sarebbe bastato guardarla negli occhi per capire cosa avrebbe provato, perchè gli occhi non mentono mai.
"sei preoccupato?" mi chiese pedro
"un pochino, non so come potrebbe prenderla quando mi vedrà" risposi
"sarà felice fidati"
"e se invece mi prenderà a calci in culo?"
"ti farai prendere a calci in culo, ma poi rimarrai lo stesso al suo fianco e gli farai capire quanto è importante per te"
"hai ragione...sai non ti credevo così saggio U_U"
"Io sono molto saggio"
"adesso non esagerare....ti manca stacy???" gli chiesi cambiando discorso
"Tantissimo, ogni giorno sempre di più, ma ora la vado a riprendere e non la lascio più" disse con gli occhi di un uomo innamorato
Poi non parlammo più per tutto il viaggio.
Pedro si addormentò io invece guardai lo scorrere del paesaggio fuori dal finestrino e intanto pensavo.
A volte avrei tanto voluto chiudere il mio cervello con un lucchetto, impedirmi di pensare troppo, perchè tutto questo pensare ero sicuro che mi facceva male.
Ma non ci riuscivo, era più forte di me, più provavo a non pensare e più pensavo e quindi mi lasciai andare e mis in moto il mio cervello.
Martina mi mancava da morire, credo che la mia vita senza di lei non abbia senso.
Erano due settimane che non la sentivo e non la vedevo, non sapevo come stava, quello che faceva, se la notte prima di dormire piangeva o se si addormentava serena.
Voglio rivederla, stringirla a me e fargli capire quanto la amo.
Voglio amarla per tutta la notte e risvegliarmi alla mattina con la sua testa appoggiata sul mio petto e rivedere quel sorriso di cui mi sono innamorato
Voglio fargli capire che a me di Michela non me ne frega nulla, che è lei l'unica che voglio.
Con tutti questi pensieri, non ero sono neanche accorto che eravamo arrivati a Napoli.
Svegliai pedro che naturalmente aveva dormito per tutto il viaggio, era stato un gran compagno d'avventura non c'è che dire.
"svegliati siamo arrivati" dissi dandogli una pacca sulla spalla
"ehi, fai piano"
"scusa bambino, ma o scendiamo o arriviamo chissà dove"
"va bene va bene"
Prendemmo le nostre valigie e scendemmo dal treno pronti per andare a riprenderci le nostre donne.
Cosa avranno combinato quelle due, da sole per due settimane a Napoli???
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E' corto e fa schifo, lo so, ma sono giù di morale questi giorni spero che vi piaccia lo stesso!!!!!


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Ciaoooo

[nenniKa]

38 CAPITOLO

*Pedro


Credo che il momento più bello sia stato aprire la porta e trovarmela in braccio nel giro di due secondi, le sue labbra incollate alle mie e le sue mani dentro i miei capelli.
Un sorriso da lasciarmi secco e un profumo che ti entra dentro le vene.

S: Che ci fate qui?
P: Amore sono venuto a prenderti, non ne potevo più senza di te!
S: Ti amo amore!
P: Anch'io!
K: Ehm...
S: Ohi Ka, scusa! Come stai?

Abbraccia affettuosamente Ka e gli racconta dei giorni di Martina, così tristi, così sofferenti... poi un leggero miglioramento cambiando ambiente, uscendo con vecchi amici e obbligando la testa a pensare ad altro.

K: Dov'è ora?
S: é uscita con Mattia e Giulia...dovrebbe tornare.
K: Chi è... Mattia?!
S: Un nostro amico...
K: Ah bè, mi ha rimpiazzato subito...
P: Ka, piantala.
K: No, non la pianto Pedro... Sono stato male, sto a pezzi tutt'ora, arrivo qui per dirle che la amo che lei è tutta la mia vita che non me ne frega un' accidenti di Michela che sono sicuro che quel figlio non è mio perchè non lo è per davvero, che ho bisogno di lei per scoprirlo... che mi manca persino l'aria da quando non la stringo a me e lei... lei.... lei...
M: Lei invece è qui per mollarti un ceffone in piena faccia per aver creduto che in due settimane mi fossi lasciata andare con un'altra persona...razza d'imbecille...
K: Martina!
P: Noi vi lasciamo soli!
S: Esatto!

Io e Stacy li lasciamo soli in soggiorno e andiamo in camera.

S: Amore mi sei mancato da impazzire!
P: Anche a me!

La bacio passionale e ci stendiamo sul letto, la stringo forte a me.
Emana un calore allucinante, gli sono mancato, lo so, si vede.

S: Qui senza di te è stato brutto, ma dovevo stare vicino Marti. capisci.
P: Amore, non devi spiegarmi nulla.
S: Ho pensato a tante cose stando qui e...
P: E?
S: E... voglio fare l'amore con te, Pedro.
P: Anch'io ho voglia amore mio.

La bacio di nuovo, ci baciamo con voglia.
Non è il momento ma, ora so che lei mi desidera nello stesso modo in cui desidero lei.
Mi passa la mano dentro la maglia e mi vengono i brividi.
Mi bacia il collo e mi accarezza il petto.
Le cingo i fianchi con le mani e la porto più verso di me, il respiro aumenta e mi sto eccitando.
Mi sorride tra le labbra...

P: Scusami!
S: Tranquillo!Ahahahah
P: Non ridere però!
S: Amore, ma è una cosa normale! Adesso che fai, fai tu il timido?!
P: Sei così bella...

L'osservo mentre parla, lei è bella anche quando si tocca le labbra per produrre i suoni.
Lei è bella quando sbatte le palpebre più volte perchè imbarazzata, quando sulle gote si arrossisce a tal punto da bruciare.
Le accarezzo i capelli e glieli porto dietro l'orecchio destro.

P: Prepara la valigia amore.



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Ohhhhhhhh, eccomi anche qui!
Breve ma credo intenso!
Ora tocca a Marti continuare!

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Ah, grazie sempre per i numerosi commenti! Belleeeeeee, Belleeeeeeeeeeee

[marty90]

39 CAPITOLO

Quel pomeriggio ero uscita con due miei vecchi amici, Mattia e Giulia.
Respirare di nuovo aria di casa mi aveva fatto più che bene e salutarli a fine giornata mi dispiaceva un pò.
Tornai a casa, entrai e subito sentii delle voci, più precisamente la sua voce
"Dov'è ora?" chiese ka
"é uscita con Mattia e Giulia...dovrebbe tornare" gli rispose stacy
"Chi è... Mattia?!" chiese ka con gelosia
"Un nostro amico..."
"Ah bè, mi ha rimpiazzato subito..."
"Ka, piantala." disse pedro intervenendo
"No, non la pianto Pedro... Sono stato male, sto a pezzi tutt'ora, arrivo qui per dirle che la amo che lei è tutta la mia vita che non me ne frega un' accidenti di Michela che sono sicuro che quel figlio non è mio perchè non lo è per davvero, che ho bisogno di lei per scoprirlo... che mi manca persino l'aria da quando non la stringo a me e lei... lei.... lei..."
"Lei invece è qui per mollarti un ceffone in piena faccia per aver creduto che in due settimane mi fossi lasciata andare con un'altra persona...razza d'imbecille..." dissi entrando in soggiorno
"Martina!"
"Noi vi lasciamo soli!" disse pedro
"Esatto!" gli fece eco stacy
Così pedro e stacy uscirono lasciandoci soli, uno di fronte all'altro, occhi negli occhi.
Lo guardai, lo osservai in ogni minimo dettaglio..era diventato più magro, nei suoi occhi non c'era più quella luce che c'era quando ci eravamo conosciuti...stava soffrendo, anche lui stava male.
"che ci fai qui?" gli chiesi
"sono venuto a riprenderti?" mi rispose
"perchè??? mi sembrava di essere stata chiara prima di partire! Non voglio più avere niente a che fare con te"
Stavo facendo la ******a, lo sapevo, ma volevo vedere se era disposto a lottare per me.
"non mi interessa se tu non vuoi avere più niente a che fare con me...io non ti lascio andare, sono disposto a lottare per te. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Da quando sei entrata nella mia vita è come se un raggio di sole si fosse acceso dentro di me.
Tu illumini le mie giornate, rendi ogni cosa più speciale. Anche stare semplicemente sul letto sdraiati con te che tieni la tua testa appoggiata al mio petto mi fa battere il cuore a 3mila. Camminare con te, per strada, mano nella mano mi fa sentire vivo. Potrei stare ore a baciarti senza stancarmi mai. Non ho mai provato neanche un millesimo di quello che provo per te con un'altra. Ti amo, più della mia vita, e se tu mi chiedessi di andare sulla luna io lo farei, perchè sono disposto a tutto per te" disse avvicinandosi sempre di più a me "Non mi interessa niente di michela, se quel bambino è davvero mio io lo crescerò con tutto il mio amore, ma io sono sicuro che non è mio, che lei sta cercando di incastrarmi e tu mi devi aiutare a scoprirlo. Ti voglio nella mia vita, come mia compagnia, come madre dei miei figli, voglio vivere ogni istante di quello che mi resta con te"
Avevo le lacrime agli occhi, nessuno mai, in tutta la mia vita mi aveva detto delle parole così belle.
Si avvicinò ancora di più a me, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Non provai neanche a respingerlo, volevo quel bacio più di ogni altra cosa così mi lasciai andare tra le sue braccia.
Gli misi una mano tra i capelli e l'altra sulla schiena e lo avvicinai ancora di più a me.
Intanto lui aveva messo le mani sotto la mia maglietta e il contatto di esse contro la mia schiena mi fece venire i brividi. Mi spinse, sempre più lentamente contro il bancone della cucina. La sua lingua aveva invaso la mia bocca e avevamo dato inizio ad una danza erotica. Era un bacio dolce e sensuale allo stesso tempo.
Potevo sentire la sua eccitazione contro di me, mi voleva tanto quanto io volevo lui.
"sei mia. Per sempre" mi disse
"per sempre" gli sussurrai
"ti voglio, ma la nostra prima volta non sarà così in una cucina in tutta fretta, la nostra prima volta sarà speciale" mi disse guardandomi dritto negli occhi
"ti amo" gli risposi semplicemente
Mi sorrise, con quel sorriso a cui non ero mai riuscita a resistere, poi mi abbracciò e per la prima volta da giorni, mi sentivo al sicuro.
"torniamo a casa" mi disse
"torniami a casa" gli risposi.
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Eccomi qua
ci ho messo un pò ma alla fine ce l'ho fatta
Gemellina ora tocca a te!!!!

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[nenniKa]

40 CAPITOLO

Mesi passati? 2!
Felicità? Alle stelle!
Litigi? Forse qualcuno!
Fatto l'amore? Si!
Finalmente io e Pedro abbiamo fatto l'amore!
Finalmente il nostro amore è più forte!
E io mi sento la ragazza più serena al mondo!

Sono qui, a casa, sola come sempre nel mio giorno libero.
Casa vuota e soprattutto silenzio assoluto.
I ragazzi sono fuori, in studio... hanno in mente qualche testo da strimpellare.
Presto inizieranno a registrare e il tour eh, sarà imminente.
Ma io e Pedro siamo forti.
Non sarà la distanza a ostacolare tutto questo amore che ci siamo costruiti.

Il sole entra dalle finestre spalancate, l'aria calda dell'Aprile già inoltrato entra e si fa sentire sulla pelle.
I fiori colorati s'intravedono.
Voglia d'estate!
Voglia di mare!
Voglia di...
Entrata in cucina il caffè mi sale in gola e corro in bagno con la nausea a palla.
Stupido virus influenzale.
Sono tre giorni che mi sento una schifezza.
Forse e ripeto 'forse' come dice Pedro dovrei andare dal medico.
Ma, odio i medicinali!
Non è che per ogni cosa mi devo imbottire di pillole, bustine e così via...
No.

Sento il campanello.
Qualcuno ha dimenticato le chiavi!

I: Amore già tornato?
P: Si, volevo sapere come stavi.
I: Amò, sto bene!
P: Il vomito?
I: Appena finito.
P: Oh, basta sei tosta come una pietra. Vestiti che andiamo.
I: Signorsì!
P: Cretina!
I:

Di fretta mi vesto e siamo già in macchina
I dottori... non è che mi piacciano tanto.
Ok, non mi piace nulla.
Ma mi portano a troppi pensieri.

Dott: Salve voi siete?
I: Signorina Conte.
Dott: Venga, lei è il fidanzato?
P: Si, posso stare?
I: Dottore, mi faccia sta visita così almeno tace!
Dott: Ahahaha premuroso eh?
P: è che non sta bene da giorni, mi sto preoccupando!
Dott: Va bene, si stenda.

Mi passa sulla pancia del gel orrendo, appiccicoso e anche un pò puzzolente.
Sbuffo un pò.
Capirai, per un pò di nausea.
Gira un pò la rotellina e poi sorride.
C*zzo sorridi!?

I: Visto?! Non è niente..mi posso alzare?
P: Stai zitta un pò!
I:
Dott: Signorina, aspetti... Lei è incinta di due settimane!
P: Ah?!
I: C-cosa?!

....................



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BOOM!



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