Vai a Team World Shop
Pagina 1 di 3 123 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 25
Like Tree16Likes

Discussione: Prenditi Cura Di Me

  1. #1
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Prenditi Cura Di Me

    eccomi finalmente con la sesta storia che posto , cerceherò di postare un capitolo al giorno e ora Buona lettura

    Capitolo 1

    Un treno Freccia Rossa mi sta riportando a casa dopo quattro anni di reclusione in un collegio svizzero, dove ho frequentato gli ultimi anni di liceo. I mie i genitori non contenti del ragazzo che avevo iniziato a frequentare, mi hanno allontanato da Legnano dicendomi ' tu fai parte dell'alta borghesia e quel ragazzo non è alla tua altezza', così nel giro di pochi giorni mi sono ritrovata da sola, con il cuore a pezzi, in un posto sconosciuto e pieno di ragazze.
    Le mie giornate erano scandite dalle lezioni,da tè e balli con i rampolli delle famiglie più ricche; non tornavo a casa nemmeno per le vacanze, piuttosto che permettermi di ritornare nella mia città, quelli che chiamo mamma e papà mi pagavano viaggi in giro per l'Europa. Ora finalmente torno a casa, mia madre è convinta che lo farò solo per qualche giorno, giusto il tempo di dire addio a mio padre, ma in realtà non ho alcuna intenzione di andarmene, ormai sono maggiorenne e decido io della mia vita.
    Torno a casa perchè proprio due giorni fa mio padre è morto in un incidente d'auto, non ho versato nessuna lacrima, non l'ho mai considerato un padre e lui non ha mai fatto nessuno sforzo per farmi cambiare idea.
    Lui Rodolfo Comencini, grande imprenditore di Milano, ormai quarantenne aveva conosciuto mia madre Anna di solo vent'anni durante il suo lavoro di segretaria. Mia madre divenne la sua amante e da quella passione nacqui io. Fu lo scandalo di Legnano, una ragazza di 21 anni che rimane incinta di un 41 enne sposato e con tanto di figli, ma ciò che fece più scalpore fu il loro matrimonio.
    Per 15 anni ho vissuto sotto lo stesso tetto dei miei fratellastri, Geremia più grande di 10 anni e Filippo più grande di 5. Sono stati il mio unico punto di forza, tra di noi non ci sono mai state rivalità, noi siamo fratelli ed è questa l'unica cosa che conta. Sono le uniche persone con le quali passavo più tempo a chattare e che spesso mi raggiungevano.
    Il treno frena, finalmente sono arrivata a casa, prendo i miei due grossi trolley e scendo dal treno, le mie restanti cose le ho spedite a casa nei mesi passati,mia madre è talmente occupata a comprarsi scarpe che non si è accorta di nulla. Esco dalla stazione e chiamo un taxi, durante il tragitto mi perdo a guardare fuori dal finestrino. Colgo un' infinità di particolari che prima passavano inosservati, respiro a pieni polmoni l'aria che entra dai finestrini abbassati e mi rendo conto ulteriormente che questa piccola cittadina mi è sempre appartenuta e che in questi quattro anni mi è mancata da morire. La voce del conducente mi riporta alla realtà.

    X:”signorina è arrivata”
    y:”grazie”

    mi aiuta a portare le valigie davanti alla porta e gli pago la corsa. Prima di suonare il citofono mi perdo a guardare la facciata della casa, è esattamente come l'ho lasciata con la sola differenza che le imposte della mia stanza sono chiuse. Respiro e suono il campanello, mi verrà sicuramente ad aprire qualche nuova governante e invece mi ritrovo davanti la prima moglie, Lucia. Una bellissima e carissima donna di 60 anni.

    L:”Rebecca sei arrivata finalmente”
    R:”ciao Lucia” l'abbraccio forte, quella donna che ho sempre sognato fosse mia madre mi è mancata molto
    L:”fatti guardare, sei davvero bellissima”
    R:”grazie”
    L:”ora va da tua madre, è distrutta” mi passa una mano tra i capelli e mi fa segno di andare in salotto

    Lì trovo mia madre attorniata da tutte quelle vipere del Country Club, piange a dirotto, ma si sa fra un paio di mesi si sarà già di nuovo sistemata, infondo ha solo 40 anni

    R:”ciao mamma”

    otto paia di occhi sono puntati su di me, con sguardo indagatore, mia madre tira su con il naso e alza il viso dalle sue ginocchia

    A:”sei arrivata” e si alza per venirmi ad abbracciare
    A:”mi dispiace così tanto”
    R:”si” e mi stacco da lei
    R:”vado di sopra”

    odio queste scene famigliari, dobbiamo far vedere agli estranei che andiamo d'amore e d'accordo quando in realtà ci odiamo, l'importante è non rovinare l'immagine.
    Mentre sto salendo le scale per raggiungere il piano di sopra due braccia mi circondano la vita, non c'è bisogno di girarmi per capire chi è, il suo braccialetto, lo stesso che porto anche io, lo rende riconoscibile

    R:”Filippo”
    F:”Finalmente sei qui”

    mi giro e mi butti tra le braccia di mio fratello, che ricambia il suo affetto sollevandomi da terra.
    Passo la mano nei suoi capelli castano chiari portati un po' lunghi e poi incontro i suoi occhi verde acqua così tanto simili ai miei

    R:”come ti senti? Tu eri legato parecchio a papà”
    F:”si è vero, me ne sto facendo una ragione, ma non ho mai perdonato quello che ti ha fatto. Se non esistessero webcam e se non fossi scappato a trovarti ti avrei rivisto solo ora”
    R:”beh se non fosse morto probabilmente mi avresti rivisto dopo la laurea”

    intanto abbiamo raggiunto la sua stanza, è rimasta sempre la stessa, in pieno stile Filippo. Ovunque modellini di macchine e ogni tipo di console per videogiochi. Mi stendo sul letto e lui mi raggiunge facendomi posare la testa sul suo petto

    R:”come va il lavoro nell'azienda di famiglia?”
    F:”bene e poi qualcuno doveva portare avanti il nome Comencini. Geremia è il primogenito e avuto la possibilità di scegliere medicina, a me è stata data solo la opportunità di scegliere quale ramo di economia prendere e invece a te”
    R:”e invece a me non è stata data nessuna via di fuga”
    F:”la pecca di essere la più piccola”

    mi accarezza i capelli e mi volto verso di lui

    R:”ora che è morto, lascerai questa casa?”
    F:”no, sono cresciuto qui, me ne andrò solo quando troverò la persona con cui condividere una casa. Non ti lascio da sola,non più”

    mi bacia la fronte e sorridendomi mi accarezza la guancia

    x:”ne lasci anche un po' a me”

    una figura in giacca e cravatta è sulla soglia della porta, mi alzo di corsa e lo raggiungo

    R:”Geremia”

    mi abbraccia e bacia la mia guancia, i suoi occhi blu mi scrutano
    G:”sei dimagrita un po' troppo per i miei gusti”
    R:”e tu hai fatto sparire i miei amati capelli neri”
    G:”li ho solo accorciati, ora sono un medico devo dare la parvenza si una persona seria”
    F:”appunto parvenza, sei tutto tranne che una persona seria”
    G:”ma smettila”
    R:”dai bimbi finitela”

    prendo Geremia per un polso e lo trascino sul letto insieme a me, Filippo ci fa spazio e ci fa mettere comodi. Nel toccargli il polso ho sentito la mancanza di qualcosa e abbasso lo sguardo. Geremia ha capito e mi stringe la mano

    G:”non ho perso il nostro braccialetto, l'ho levato perchè oggi avevo un intervento”

    come sempre lui mi ha capito, sa sempre quello che mi passa per la testa. Gli sorrido e riprendiamo a chiacchierare, fino a quando Clotilde, la governante, viene ad avvisarci che la cena è pronta.
    É morto nostro padre, ma è come se non fosse successo niente ridiamo e scherziamo, non ci accorgiamo nemmeno che il posto a capo tavolo ormai è vuoto.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ml#post8253642
    @ale likes this.

  2. #2
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 2

    Il giorno del funerale è arrivato, mi alzo controvoglia dal letto sapendo di aver davanti una giornata molto lunga. Dovrò dimostrarmi dispiaciuta e stringere la mano di sconosciuti senza far trapelare niente di quello che sono in realtà, oggi devo essere Rebecca Comencini, la figlia modello dell'imprenditore Rodolfo. Sbuffo e apro la mia cabina armadio, ormai ordinata ed estraggo un vestitino nero coordinato con le ballerine, prendo l'intimo e corro in bagno per preparami.
    Mentre esco dal bagno e mi dirigo verso le scale, incontro i miei fratelli, fasciati nei loro completi. Geremia scioglie il mio chignon

    G:”meglio sciolti”

    così i miei capelli castano chiari e ondulati mi ricadono sulle spalle, sposto il ciuffo da un lato e mi rivolgo a Filippo

    R:”Filippo vengo in macchina con te”
    F:”errato ci porta l'autista, così ha deciso tua madre”
    R:”è possibile che dobbiamo sempre fare sfarzo delle nostre ricchezze?”
    G:”dai stai calma, ora andiamo”

    scendiamo insieme e mia madre è ferma davanti al mobile dell'entrata

    G:”Anna tutto bene?”
    A:”si Geremia, stavo solo guardando questa foto”

    mi avvicino e prendo la cornice che ha tra le mani, è una foto mia a pochi giorni dalla nascita, in braccio e mio padre

    A:”ti ha sempre voluto bene, quello che ha fatto è stato solo per proteggerti”
    R:”ha rovinato gli anni più belli della mia vita”
    A:”lo sapeva”

    giro il volto verso mia madre

    R:”cosa?”
    A:”ha vissuto gli ultimi quattro anni con la consapevolezza che tu l'odiavi”
    R:”beh almeno qualcosa di me lo aveva capito”
    A:”era tua padre”
    R:”non l'ho mai considerato tale e se per questo non ho mai considerato te una madre”

    esco di casa sbattendo la porta e prendo posto sulla macchina. Pochi minuti dopo esce il resto della famiglia e ci dirigiamo verso la chiesa.
    La funzione si è conclusa tra elogi vari nei confronti di mio padre, ma nessuno sapeva in realtà come fosse. Una serie di sconosciuti mi stringe la mano, ormai stufa di questa situazione, abbasso la testa non voglio più vedere visi che dispiaciuti mi scrutano. Guardo il pavimento e davanti mi ritrovo un paio di converse nere 'chi verrebbe al funerale di un borghese in jeans e scarpe da ginnastica?' una persona che ha tutta la mia stima.
    Tiro su la testa e vedo un volto famigliare, ma al quale non so dare un nome

    x:”mi dispiace Rebecca”

    sa il mio nome, quindi vuol dire che lo conosco. Tende la sua mano e gliela stringo, mia madre posa gli occhi sulla nostra stretta e si rivolge al ragazzo

    A:”questo non è il tuo posto, è meglio che te ne vada”
    x:”è stato bello rivederti Rebecca”

    e come ha chiesto mia madre si volta e se ne va, solo quando è arrivato ormai sulla porta della chiesa, mi passa per la testa un'idea, forse quel ragazzo è LUI.

    Torniamo a casa e sfinita vado a levarmi questo fastidioso vestito per mettere pantaloncini e maglietta, mi siedo davanti al mio specchio e inizio a pettinarmi i capelli

    R:”non stare sulla soglia, puoi entrare”
    G:”sei così bella quanto passi la spazzola tra i capelli”

    mi volto imbarazzata

    R:”grazie, dai entra”

    varca la soglia e si siede sul mio letto, facendomi segno di raggiungerlo

    G:”tutto bene?”
    R:”si si”
    G:”hai già detto a tua madre le tue intenzioni?”
    R:”non ancora, lo farò nei prossimi giorni. Posso farti una domanda?”
    G:”certo”
    R:”in chiesa c'era un ragazzo..”
    G:”si Rebecca era lui”
    R:”subito non l'ho riconosciuto”
    G:”ho cercato i tutti i modi di farti riavere il suo numero, ma è stato praticamente impossibile”
    R:”non importa”

    mi sdraio e lo stesso fa Geremia

    G:”dimmi e mentre eri in collegio hai conosciuto qualche tipo interessante?”
    R:”te l'ho già detto, a parte qualche figlio dell'alta società non ho fatto grandi incontri, erano tutti così antipatici”
    G:”non me la dai a bere!!”
    ancora non sono riuscita a capire come fa a sapere sempre se gli sto nascondendo qualcosa

    R:”ok , ti dirò la verità! Mi vedevo di nascosto con il giardiniere Ethan. Un ragazzo inglese di ormai 26 anni”
    G:”te la facevi con uno più grande?”
    R:”si, non so se ero innamorata di lui, ma di sicuro sapeva come farmi star bene”
    G:”risparmia i dettagli”

    rido e poi mi volto verso di lui

    R:”è stato il primo e unico con cui sono stata”
    G:”e ora dove è finito?”

    sospiro e passo una mano dietro la nuca

    R:”lo hanno cacciato a fine inverno, qualcuno deve aver fatto la spia. Ho provato a contattarlo, ma non ho mai avuto risposta”
    G:”mi dispiace”
    R:”oh non farlo ormai ci sono abituata”
    G:”abita sempre nella stessa via”

    lo guardo con aria interrogativa

    R:”chi?”
    G:”hai capito bene, in questi quattro anni non ha cambiato casa. Potresti andarlo a trovare”

    ci penso un po' su e infondo non è una brutta idea, almeno potrò scusarmi per il cattivo comportamento di mia madre

    R:”mi puoi accompagnare?”
    G:”andrai da sola” mi sventola davanti le chiavi di una macchina
    R:”mi stai prestando la tua audi????”
    G:”errato, sono le chiavi della tua macchina”

    mi metto a sedere stupita

    R:”la mia auto?!?!?”
    G:”si papà te l'aveva comprata per i tuoi ottimi risultati all'esame di stato. Che aspetti va in garage”

    no me lo faccio ripetere due volte e corro nel box auto, tolgo il telone dall'auto e trovo una lancia Y viola

    R:”è meravigliosa”
    G:”l'ha scelta Filippo”
    R:”lui si che sa cosa vuole una donna”
    G:”ahahahh. Tieni le tue chiavi e guida piano”
    R:”ok”

    salgo in macchina metto la cintura a parto verso quella casa piena di ricordi.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

  3. #3
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 3

    Percorro lenta quel tratto di strada fin troppo famigliare, l'ultimo incrocio e poi imboccherò la strada che ci ha visti più volte in sella ad un motorino, pronti a scappare verso mete a noi sconosciute, pronti a scappare da chi ci diceva che non eravamo fatti per stare insieme. Metto la freccia e posteggio nella piazzetta di fronte alla sua casa, scendo dall'auto, faccio un respiro profondo e attraverso la strada. Ancora pochi passi e suono il campanello, niente nessuna risposta infondo chi pensavo di trovare??? sono le tre di un giorno di giugno, conoscendolo sarà seduto con i suoi amici fuori dal suo bar di fiducia. Torno indietro a testa bassa perchè infondo speravo di trovarlo e quando sono quasi arrivata davanti alla mia auto mi scontro con qualcuno.

    R:”scusami”

    non alzo la testa per vedere la persona, continuo per la mia strada, ma la sua voce mi blocca

    x:”Rebecca?!?”

    mi volto e gli sorrido, lui contraccambiando si avvicina

    R:”Ka”
    K:”che ci fai da queste parti?”
    R:”ero semplicemente venuta a trovarti”
    K:”beh ora sono qui”

    e mi fa segno di seguirlo, raggiungiamo la panchina e ci sediamo

    R:”volevo scusarmi per il comportamento di mia madre”
    K:”non devi scusarti, sono venuto li per te e non di certo per la funzione”
    R:”grazie”

    mi volto e il mio cuore perde un battito, non lo ricordavo così bello, quei rayban neri gli danno un aria da duro, ma mi impediscono di vedere i suoi bellissimi occhi, quegli occhi che ho sognato di rincontrare per quattro estenuanti anni

    K:”quanto ti fermerai qui?”
    R:”per sempre?!?!”
    K:”significa che farai qui l'università?”
    R:”esatto”

    vedo un sorriso disegnarsi sul suo volto e inevitabilmente sorrido anche io

    R:”come sono andati gli esami di maturità?”
    K:”gli scritti sono andati, ma ho ancora l'orale. Tu hai finito tutto?”
    R:”si da più di una settimana, il collegio ha un'organizzazione tutta sua”
    K:”conoscendoti sarai uscita con il massimo”
    R:”risposta esatta”
    K:”non avevo dubbi”

    ridiamo insieme e poi Ka si fa improvvisamente serio

    K:”è bello averti di nuovo qui”
    R:”e per me è bello di nuovo essere a casa”

    i nostri occhi si incrociano per un attimo, ma Ka distoglie lo sguardo

    K:”so che è morto tuo padre, ma ti andrebbe stasera di uscire un po'? Ci sono anche gli altri, ti ricordi vero di Dani, Pedro e Ste?”
    R:”beh impossibile dimenticarli, li conosco dall'asilo”
    K:”già a volte dimentico...”
    R:”dimentichi che una snob abbia frequentato le scuole pubbliche”
    K:”non intendevo dire questo”
    R:”non importa, comunque mi farebbe molto piacere”
    K:”sul serio?” esclama con un po' troppo entusiasmo
    R:”si”
    K:”allora alle nove fatti trovare nella piazzetta infondo alla via, ci saranno gli altri perchè io... si insomma io...”

    lo vedo imbarazzato

    R:”Ka parla”
    K:”io sarò già a Milano dalla mia ragazza” una fitta a cuore
    R:”non devi farti problemi a dirmi certe cose, è normale che tu abbia trovato una ragazza, non potevi mica aspettarmi in eterno, avevamo solo 14 anni”
    K:”si lo so, ma ne abbiamo passate così tante insieme”
    R:”già, beh forse è meglio che vada”

    mi alzo velocemente dalla panchina e evito qualsiasi contatto con lui

    R:”a stasera”
    K:”a stasera”

    mi volto e raggiungo l'auto, appena salita metto subito in moto e sfreccio verso casa, mentre una lacrima mi riga il volto. Mi fa male sapere che lui ha una ragazza e che in tutti questi anni sia andato avanti senza me accanto. Lui ha vissuto una vita normale è potuto crescere come ogni normale adolescente, mentre io l'ho fatto tra lezioni di galateo, balli in maschera e viaggi intorno al mondo. Quando mia madre scoprì di me e Ka disse 'ti sei presa una cotta per il ragazzo del popolo bello e dannato, ma una persona del genere non ti può dare quello che meriti. Vedrai ti passerà', ma allora perchè, nonostante siano passati quattro anni, mi sento mancare il fiato ogni volta che incrocio i suoi occhi? La risposta è semplice perchè lo amo ancora.

    Arrivo a casa e mi butto sul mio letto con uno stato d'animo misto tra l'arrabbiato e il depresso, prendo il cuscino che ho vicino e lo premo sulla faccia per soffocare un urlo

    x:”hai scelto un modo lento e doloroso per morire”

    rido e scosto il cuscino

    R:”entra Filippo”

    entra dentro la stanza e si butta addosso a me, tossisco e cerco di spostarlo, ma non ci riesco

    R:”Filippo sei impazzito? Non riesco a respirare”
    F:”oh esagerata”

    finalmente si sposta e si sdraia accanto a me

    F:”oggi sei sparita, volevo fare una nuotata in piscina, ma a quanto pare avevi di meglio da fare. Com'è andata?”
    R:”punto primo come fai a sapere dove sono andata?”
    F:”non lo so, ho solo intuito”
    R:”si sono andata da lui, è fidanzato e mi ha chiesto di uscire con tutta la sua allegra compagnia”

    mi metto su un fianco e lascio che mi accarezzi i capelli

    F:”devi andarci Eli, infondo può sempre lasciare la ragazza”
    R:”non lo so Fili, di certo a 14/15 anni non puoi sapere se la persona con cui stai sarà tua per sempre, ma a noi non è stato nemmeno dato il tempo di scoprirlo”
    F:”appunto per questo devi andarci, non c'è più niente che te lo impedisca”
    R:”a parte mia madre”
    F:”non credo lo farà”
    R:”ma perchè soffrire?”
    F:”perchè lo ami”

    e mi prende tra le sua braccia, affondo la testa sulla sua spalla e ritorno all'estate di 4 anni fa quando Filippo mi cullato fino a farmi addormentare nel giorno più brutto della mia vita. 'Tu andrai in collegio, fine della discussione' queste erano state le parole di mio padre, nessuna obiezione, nessuna via di fuga.
    Alzo la testa e sorrido a quegli occhi meravigliosi

    R:”ok uscirò, ma non so cosa mettermi, non so nemmeno dove andremo, vorrei solo non sentirmi fuori luogo”
    F:”qualcosa di semplice, ma non troppo”
    R:”ok, allora lasciami scegliere”
    F:”ok, ti lascio sola”

    va verso la porta, ma prima di uscire si volta e mi guarda

    F:”se la serata dovesse essere andata male nel mio letto c'è sempre posto per te, ti cullerò fino a farti addormentare”
    R:”sei il fratello migliore del mondo. Ti voglio bene”
    F:”anche io piccola, anche io”

    Commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

  4. #4
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 4


    l'ora di uscire è arrivata, indosso shorts bianchi, top argentato e ballerine beige, i capelli li lascio sciolti, un filo di trucco e sono pronta ad uscire.
    Arrivo davanti alla piazza e spengo il motore, prima di scendere respiro a pieni polmoni,ho paura di affrontare quelle persone che non vedo da molto tempo. Sento bussare al finestrino e mi giro spaventata, ma incontro due occhi neri e vispi, apro la portiera e scendo

    R:”Ste?!!??! mi hai fatto spaventare”
    S:”scusa, ma eri li invetrata. Toglimi una curiosità, in Svizzera ti hanno congelato? No perchè non sei cambiata una virgola, forse sei più formosa. Quelle tette non le avevi prima”

    rido perchè queste battute di Ste sono il suo marchio di fabbrica

    R:”sono contenta di rivederti Ste”
    S:”anche io” e inaspettatamente mi abbraccia
    S:”vieni andiamo dagli altri”

    mette una mano dietro la mia schiena e mi invita a camminare
    S:”ragazzi è arrivata”

    due persone si voltano, non ho nemmeno il tempo di metterle a fuoco che mi ritrovo due braccia che mi circondano il collo. Riconosco il suo profumo è quello di una persona che una volta potevo chiamare migliore amica, la mia inseparabile compagna di banco

    R:”Barbara”
    B:”cavolo se mi sei mancata”

    ricambio l'abbraccio e ci stringiamo ancora un po'

    B:”fatti guardare sei sempre la solita strafiga”
    R:”parli?!?? tu sei sempre bellissima”
    x:”infatti ho scelto bene”

    un ragazzo si avvicina e le circonda la vita, riconosco il suo sorriso: è Pedro

    R:”fatemi capire voi due state insieme??? ma se litigavate sempre”
    P:”lo sapiamo, ma alla fine è scattato l'amore. È bello averti di nuovo qui”
    R:”già”

    mi giro e vedo una coppia arrivare mano nella mano, lui lo riconosco, ma la ragazza non so chi sia

    R:”signor Danilo Calvio”

    vedo che strizza gli occhi e poi sorride, venendomi incontro per poi abbracciarmi

    D:”allora è vero che sei tornata, non volevo crederci”
    R:”si sono tonata per restare”
    D:”è meraviglioso”

    Dani il mio migliore amico, colui che poteva frequentare la mia casa perchè figlio di avvocati, colui che mi ha coperto sempre ogni volta che scappavo sul motorino di Ka.
    si stacca da me e mi presenta la ragazza che arrivata con lui

    D:”Rebecca, lei è Elisa la mia ragazza”
    R:”piacere”
    E:”piacere mio”

    ci stringiamo la mano e vedo che mi guarda con aria interrogativa, forse non sa chi sono

    S:”beh ragazzi direi di andare altrimenti Ka diventerà nervoso”
    P:”si è meglio, allora Barbara, Dani e Eli in macchina con me. Tu Ste vai con Rebecca”
    R:”ok perfetto”

    andiamo verso la macchina e apro la portiera del guidatore

    R:”vuoi guidare tu Ste?”
    S:”no principessa, mi fido di te”

    rimango un po' perplessa dal suo modo gentile e per il modi in cui mi ha chiamato, scuoto la testa e salgo per poi mettere in moto.

    S:”allora come vanno gli esami”
    R:”io li ho già finiti”
    S:”maledetta a me manca l'orale, esattamente fra una settimana saprò di quale morte dovrò morire”
    R:”esagerato, se vuoi ti do una mano io a ripassare, lo faccio volentieri.”
    S:”anche se sei in vacanza e potresti stare tutto il giorno nella tua piscina, rinunci per darmi una mano?”
    R:”si, sei un mio amico. E gli amici si aiutano nel momento del bisogno”
    S:”ricordami di chiederti di sposarti”

    ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

    Finalmente, con le indicazioni di Ste, arriviamo a destinazione. La fortuna stasera è dalla nostra parte, riusciamo a trovare un parcheggio e scendiamo dall'auto per entrare nel locale dove c'è già Ka ad aspettarci con la sua ragazza. Mentre ci avviciniamo sento la tristezza pervadermi da dentro. Le mani di Ka scivolano delicate sul suo viso e lei di risposta sorride, lo stesso fa lui e poi si baciano. Cerco di distogliere lo sguardo, ma non ci riesco, la cosa mi fa male, ma è come se non potessi smettere di posare gli occhi su quella scena. Lo schiarirsi della voce di Dani li fa allontanare.

    Ka:”ragazzi siete arrivati finalmente”

    guardo la ragazza che appena si accorge di me assume la stessa espressione di Elisa nel momento in cui mi ha visto. Non capisco questo comportamento, forse devo avere qualcosa di anormale

    Ka:”Rebecca lei è Chiara la mia ragazza”

    allungo la mano e prontamente me la stringe

    C:”piacere”

    non rispondo le sorrido imbarazzata dal suo continuo scrutarmi. Prendiamo posto e mentre gli altri scelgono cosa ordinare, attiro l'attenzione di Ste.

    R:”Ste posso chiederti perchè sia Elisa che Chiara mi guardano come se fossi un alieno?”

    smette di leggere il menù e posa gli occhi su di me

    S:”Davvero non lo hai capito?”
    R:”no”
    S:”Becky guarda bene Chiara, non noti niente di famigliare? Ha i tuoi stessi capelli, lo stesso colore degli occhi e anche il fisico è molto simile al tuo.”
    R:”non lo avevo notato”
    S:”beh da quando sei partita è sempre uscito con ragazze molto simili a te. Noi ci siamo abituati, ma per Eli sarà stato uno shock vedere quanto assomigli a Chiara e per lei dev'essere stato come trovarsi davanti allo specchio”
    R:”davvero è sempre uscito con ragazze che mi assomigliano?”
    S:”si e non sono mai durate più di due mesi. E sai perchè? Perchè quelle ragazze avevano sempre qualcosa che non andava e quel qualcosa è che ogni volta non eri tu”

    deglutisco rumorosamente e continuo a guardare il menù, ma le lettere stampate si mescolano senza farmi capire più niente. Alzo il viso e trovo i suoi occhi color ghiaccio che mi guardano come a voler imprimere nella sua testa ogni mio singolo particolare. La voce di Pedro mi riporta alla realtà

    P:”allora Rebecca hai scelto cosa prendere?”
    R:”mmmm si una coca va benissimo”
    B:”dai non scherzare, fatti una birra “
    R:”devo guidare”

    una risatina proviene dalla mia destra così mi volto per vedere a chi appartiene e con mia sorpresa è di Chiara

    C:”Barbara sarà abituata a bere champagne, viene da un ambiente di ricchi.”
    K:”chiedile immediatamente scusa”

    la guardo male e lei non distoglie il suo sguardo di sfida

    R:”non importa Ka. Ehm Pedro segna una coca”
    P:”ok”

    l'aria è tesa, ma appena arrivano le ordinazioni la tensione si scioglie.
    Ste si avvicina al mio orecchio per parlarmi

    S:”ti prego dimmi che la odi”
    R:”perchè dovrei non la conosco nemmeno”
    S:”dai hai sentito come ti ha risposto?”
    R:”si, ma mi lascio scivolare tutto addosso, non voglio problemi”
    S:”come vuoi te, ma se ti venisse in mente di farle saltare i denti chiamami”

    ridiamo per poi prendere parte alla conversazione. Risate e tante parole e la mezzanotte è arrivata

    D:”ragazzi forse è meglio tornare a casa, dobbiamo ripassare per l'orale della prossima settimana”
    K:”già, Eli tu sei fortunata ad avere già finito”
    R:”si hai ragione, ma domani la sveglia suona presto anche per me. Aiuto Ste”


    ci scambiamo un occhiata complice

    K:”come aiuti Ste? Hai fatto lo scientifico come tutti noi, non dovresti aiutare lui che ha fatto un professionale, ma noi”
    R:”lo aiuterò in italiano, storia, inglese, chimica e matematica. Per le materie specifiche del suo corso dovrà fare affidamento solo sulle sue forze. Mi dispiace ragazzi, ma Ste è arrivato prima”
    B:”sei sempre il solito fortunato”
    S:”certo, ho anche la professoressa gnocca”

    e mi mette un braccio intorno al collo, Ka si alza di colpo e afferra Chiara per un braccio

    K:”avanti Chiara, andiamo saluta tutti”
    C:”si ok ciao ragazzi”

    la trascina fuori dal locale

    R:”che gli è preso?”
    P:”vorrei saperlo anche io, chi lo capisce è bravo”

    ci stiamo avviando verso l'uscita quando all'improvviso Barbara ci blocca

    B:”Rebecca devi lasciarci il tuo numero di telefono. Non sai quante volte ho provato a chiamarti sul tuo vecchio numero, ma era sempre spento”
    R:”beh provvisoriamente posso lasciarvi il numero che usavo in collegio, se riavrò il mio vecchio telefono o farò una nuova sim vi farò sapere”

    prendo il telefono di Barbara e scrivo il numero. Dopo esserci salutati, torniamo verso casa.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

  5. #5
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 5

    Durante il viaggio di ritorno io Ste parliamo un po' per passare il tempo

    S:”sono così felice che tu sia ritornata! Ci sei mancata”
    R:”anche voi, moltissimo. Ora sono qui e non ho intenzione di andarmene”
    S:”hai già deciso l'università?”
    R:”beh mio padre mi avrebbe sicuramente iscritto a qualche rinomata università di economia, ma visto che ora non c'è più posso scegliere di fare quello che voglio, cioè Design per interni!”

    Ste scoppia a ridere e io un po' incuriosita mi volto verso di lui

    R:”ti fa così ridere la mia scelta?”
    S:”oh non rido per quello, ma perchè anche Ka ha scelto di fare quell'università. Fai parte anche tu di quella cerchia che ha scelto la facoltà a numero chiuso”

    sorrido all'idea che potrei passare i prossimi tre anni in compagnia di Ka

    R:”perchè dici così?”
    S:”perchè tutti gli altri a settembre si ritroveranno a fare un test d'ammissione”
    R:”e sentiamo cosa avrebbero scelto gli altri?”
    S:”mmm Pedro psicologia, Barbara fisioterapia, Elisa architettura. I più furbi siamo stati io e Dani”
    R:”ah si?”
    S:”certo fino a ottobre nessun compito. Io ho scelto scienze della comunicazione e Dani giurisprudenza”
    R:”Dani giurisprudenza?!?!? ha deciso lui o è stato costretto?”
    S:”non ci crederai, ma ha scelto lui”
    R:”non lo facevo un tipo da legge. Comunque caro Mantegazza, non passero l'estate a studiare, potrei fare il test anche domani. Sono anni che mi preparo per questo test”
    S:”sei la solita secchia”

    ancora l'ultima curva e sono sotto casa di Ste, spengo il motore e mi volto verso di lui

    R:”grazie della serata”
    S:”di niente piccolina” mi passa una mano sulla guancia e un po' imbarazzata abbasso la testa
    S:”ti aspetto per le otto allora”
    R:”si ricordati di mandarmi un email con i programmi”
    S:”sarà fatto, buonanotte”
    R:”notte”

    scende dalla macchina e io mi avvio verso casa mia.
    Appena entro in casa trovo mia madre seduta sul divano, sicuramente per dirmi quanto sia sbagliato il mio comportamento. Mi avvicino a lei e appoggiandomi allo stipite della porta inizio a parlare.

    R:”sono molto stanca, quindi se vuoi farmi la ramanzina, falla breve”

    sorride e poi mi fa segno di sedermi accanto a lei

    A:”non ho alcuna intenzione di sgridarti, volevo solo ridarti il tuo telefono”

    poso lo sguardo sul tavolino vicino al divano e vedo un telefonino di ultima generazione

    R:”quello non è il mio vecchio telefono”
    A:”si è vero, ma dentro troverai la tua vecchia sim, così potrai tenerti in contatto con tutti i tuoi vecchi amici. So dove sei stata stasera e non ho intenzione di impedirti di vederli, anche perchè so che hai progettato di rimanere qui. I tuoi scatoloni non sono passati inosservati, l'unico che non se n'è accorto è stato tuo padre”
    R:”beh grazie per la sim, ma ormai sarà scaduta.”
    A:”no i tuoi fratelli hanno fatto in modo che questo non accadesse”

    prendo il mio telefono per andare in camera, ma mia madre mi prende un braccio per fermarmi

    A:”mi dispiace per tutto Rebecca, di averti fatto soffrire così tanto. Ma da ora in poi non ci sarò nessuno che ti metterà i bastoni tra le ruote, sei libera di fare ciò che ti farà stare meglio, di frequentare chiunque tu voglia”

    prendo il telefono e vado in camera mia per accendere il computer e scaricare i programmi che mi ha mandato Ste, gli stampo e poi mi butto sul letto. Prima di iniziare a vedere come aiutare Ste, accendo il telefono e mando un messaggio a tutti avvisandoli che ho riavuto il mio vecchio numero. Scrivo anche a Virginia, la mia compagna di stanza, con la speranza di poterla rivedere presto. Decido di andare nella casella dei messaggi ricevuti e trovo tutte le conversazioni con Ka, ma anche dei suoi messaggi inviatemi durante questi miei anni di assenza, ce n'è circa uno per mese

    Amore mio so che non leggerai niente di tutto questo, ho provato a chiamarti un sacco di volte, ma il tuo telefono era sempre spento evidentemente i tuoi genitori ti hanno ritirato il telefono. Oggi è un mese che te ne sei andata e mi manchi da morire vorrei correre da te, ma non ne ho la possibilità. Ti Amo

    Piccolina mia, è tanto che non ti scrivo, oggi è Natale e avremmo dovuto passarlo insieme, ho sperato con tutto il cuore che tornassi, ma ho scoperto che i tuoi sono venuti da te. Mi manchi come l'aria. Ti Amo

    è un anno che sei partita e non c'è un giorno che io non sogni di te, ti vorrei qui con me. Ti Amo

    Piccola oggi c'è stata la prima nevicata, ti ricordi tutte le nostre battaglie??? oggi ne abbiamo fatta una, ma senza di te non è come prima. Sempre nel mio cuore

    due anni, ma tutto sa ancora di te.

    tre anni, mi chiedo se un giorno tornerai qui, se ti sei dimenticata di me o se speri di ritornare tra le mie braccia. Manchi e avvolte vedo il tuo volto in altre persone, ma poi mi rendo conto che non sei tu e mi intristisco di nuovo.

    Buon Compleanno piccolina, oggi sono 18 anni, chissà che bella ragazza sei diventata. Oggi mi sono soffermato a guardare la foto sul comodino. Eravamo proprio piccoli vorrei tanto sostituirla con una più recente. Volevo scappare e correre da te per farti una sorpresa, ma ahimè sono a corto di soldi. Ti amo cucciola, tuo sempre.

    Amore, forse non dovrei chiamarti così, infondo sono quasi quattro anni che non ci vediamo e non ci sentiamo. Spero che dopo gli esami tu possa tornare qui in Italia e questa volta nessuno si metterà tra di noi. Sono pronto ad andare contro tutto e tutti, siamo fatti per stare insieme. Ti amo e non ho mai smesso di farlo, certo ho avuto altre ragazze, ma nessuna era te. Sicuramente avrai trovato qualcuno da amare, cosa che non sono riuscito a fare io, è vero avevamo solo 14 anni quando ci siamo messi insieme, ma non so cosa fare, sono ancora innamorato di te.


    Leggo la data di questo ultimo messaggio e scopro che me lo ha mandato qualche giorno prima del mio ritorno. Una lacrima mi riga il viso, lui mi ama ancora e non so come comportarmi con lui, forse dovrei dirgli che ho letto tutto ciò che mi ha spedito, o forse dovrei semplicemente stare zitta e aspettare che sia lui a parlarmene. Poso la testa sul cuscino, il mio respiro si fa sempre più affannoso mentre il cellulare continua a vibrare: sono i ragazzi e le ragazze che mi informano di aver ricevuto il messaggio. Di Ka nessuna risposta, forse sta dormendo o semplicemente non mi vuole più rispondere o molto probabilmente starà facendo l'amore tra le braccia di Chiara. A questo pensiero mi incupisco ancora di più così prendo il mio portatile e apro la casella di posta, come promesso Ste mi ha mandato i programmi delle materie. Il sonno è ormai passato così decido di mettermi al lavoro, con la testa occupata forse eviterò di pensare a quei due occhi azzurri.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

  6. #6
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 6


    È mattina e vengo svegliata dal rumore proveniente dal mio pc: è un'email, guardo l'ora e sono solo le sette, chi può avermi scritto ora? Ovviamente Virginia, la mia inseparabile amica che ora si trova a Londra, anche io sarei dovuta essere li con lei, ma la morte di mio padre me lo ha impedito. Clicco sul messaggio e mi metto comoda per leggerlo

    Ehi straniera ho ricevuto il tuo sms, ho già salvato il numero. Allora il tuo ritorno a casa come è stato? Hai già rivisto il tenebroso Ka? Certe volte credo sia l'uomo fantasma, non ho mai visto nemmeno una sua foto, lo sai che scherzo. Londra è magnifica ti prometto che ci torneremo insieme. Ieri sera ho fatto baldoria, sono appena tornata in hotel dopo una notte infuocata con uno sconosciuto e in questo momento mi sento la donna più appagata del mondo. Il sesso occasionale è una grande terapia. Comunque stavo pensando abbiamo fatto bene a scegliere Meredith e Julie come nostre successore alla direzione della PGK? Speriamo che mantengano il giuramento e soprattutto che non rivelino a nessuno dove è nascosta la scorta di alcolici. Quasi dimenticavo, due giorni fa ho incontrato Ethan, presto verrà in Italia per lavoro, magari passerà a trovarti tieniti pronta e non odiarmi gli ho dato il tuo indirizzo.

    A presto tesoro ora mi butto a letto per farmi passare il mal di testa post sbornia, ci vediamo presto..
    Baci Baci

    Virginia



    Leggo quelle poche righe con il sorriso e per un attimo smetto di pensare a Ka. Come sempre Virginia riesce a tenermi lontana dal suo ricordo. Rido ripensando ai nostri viaggi da ribelli mascherati sotto il nome di vacanze studio. Viaggi in cui Virgy finiva sempre a letto con qualcuno, mentre io mi limitavo a qualche bacio. Essere finita in stanza con lei è stata la mia ancora di salvezza, mi ha fatta notare dalle presidentesse della PGK, la confraternita segreta del collegio di cui nessuno sa l'esistenza se non i componenti. Ho superato prove senza sapere di essere sotto esame e alla fine è arrivata la mia cerimonia di iniziazione. Sono entrata a far parte di quel gruppo di eletti che aveva sempre a disposizione alcool e sigarette senza che nessuno se ne accorgesse. E poi è arrivato l'ultimo anno e insieme a Virgy abbiamo preso il testimone di presidentesse, coloro che hanno il compito di scegliere le ragazze, le ereditiere e soprattutto che detengono i segreti della confraternita. Ed è proprio per questo ruolo che ho conosciuto Ethan, che oltre ad essere il giardiniere era anche il nostro fornitore di alcolici. Incontrarlo è stato come come un fulmine a ciel sereno, bello e dannato mi ha travolto in una passione incontrollata, non ne ero innamorata, ma sicuramente l'attrazione tra di noi era palpabile. È stato un rapporto fatto di incontri clandestini e l'idea che possa venire in Italia mi rende un po' nervosa.

    Spengo il computer e vado a prepararmi per raggiungere casa di Ste. Dopo essermi lavata e vestita torno in camera per prendere la borsa e i riassunti per Ste. Raggiungo la sua casa in cinque minuti, suono il campanello e un ragazzino mi viene ad aprire, lo guardo bene e riconosco che si tratta di Marco, il fratellino di Stefano.

    R:”ciao non so se ti ricordi di me, sono Rebecca, posso entrare?” chiedo sorridendogli
    M:”mi ricordo di te, Ste ha molte foto tue. Comunque entra, mio fratello scenderà a momenti”

    rimango perplessa dal fatto che Ste abbia molte mie foto, ma scuoto la testa e cerco di non pensarci. Entro nel salotto e mi guardo intorno, è lo stesso di quattro anni fa, non è cambiato nulla. Una voce alle mie spalle mi allontana dal ricordo di tutti i pomeriggi passati in questa casa insieme agli altri.

    S:”puntuale come sempre”
    R:”certo”

    mi osserva e poi posa gli occhi sul plico di fogli che ho in mano

    S:” non dirmi che devo fare tutta quella roba?”
    R:”si, ma tranquillo la maggior parte dei fogli si tratta di schemi”

    si avvicina e mi bacia la guancia

    S:”sei la mia ancora di salvezza”

    sono imbarazzata dalla sua vicinanza, mi allontano un po' e lascio che mi conduca nella sua stanza.
    Ci sediamo davanti alla scrivania e prima che gli chieda da quale materia vuole partire, inizia a parlare.

    S:”non volevo metterti in imbarazzo prima. Non ci sto provando con te, sei una bellissima ragazza, ma io tratto le donne da cani e non voglio che tu rientra in questa categoria. E poi sei semplicemente una mia amica”

    mi volto sorridendo, sono passati gli anni, ma Ste è sempre il solito latin lover in cerca di prede da sedurre.

    R:”è tutto ok, cominciamo?”

    annuisce e iniziamo a ripassare storia, la giornata passa abbastanza velocemente tra vari break e spuntini. Alle sei saluto Ste e ritorno verso casa, appena apro la porta trovo Ka che di spalle fuma una sigaretta, non voglio parlarci così cautamente cerco di incamminarmi verso la mia macchina, ma ottengo scarsi risultati

    K:”non si saluta più?” chiede avvicinandosi
    R:”ciao Ka, come mai qui?”
    K:”ho da fare con Ste anzi vado subito da lui. Ciao ci si vede”

    va verso la porta e mi lascia li senza dirmi nient'altro, senza fare minimamente accenno a quei messaggi. Salgo sulla mia auto con una lacrima solitaria che mi riga il volto, la porto via con la mano, metto in moto e vado verso casa.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

  7. #7
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    mi scuso con tutte le persone a cui avevo promesso che avrei postato ogni giorno, ma in questi ultimi giorni sono stata impegnata!!! prima il mio compleanno e poi un matrimonio, ma soprattutto mi sono trovata a faccia a faccia con nuove persone ed era un pò che non facevo nuove conoscenze. Sono sempre stata una persona legata alla propria compagnia di sempre e che guarda con un pò di diffidenza i nuovi arrivati, solo a causa di brutte esperienze passate, ma questa volta ho deciso di credere in questi due nuovi componenti e di dedicare a loro del tempo per conoscerci meglio.. mi scuso ancoa con tutti, stanotte o domani troverete il nuovo capitolo!!!!
    baci a tutte <3
    @ale likes this.

  8. #8
    Supporter


    Data Registrazione
    Jun 2012
    Messaggi
    233
    Inserzioni Blog
    1

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Citazione Originariamente Scritto da #eli dema# Visualizza Messaggio
    mi scuso con tutte le persone a cui avevo promesso che avrei postato ogni giorno, ma in questi ultimi giorni sono stata impegnata!!! prima il mio compleanno e poi un matrimonio, ma soprattutto mi sono trovata a faccia a faccia con nuove persone ed era un pò che non facevo nuove conoscenze. Sono sempre stata una persona legata alla propria compagnia di sempre e che guarda con un pò di diffidenza i nuovi arrivati, solo a causa di brutte esperienze passate, ma questa volta ho deciso di credere in questi due nuovi componenti e di dedicare a loro del tempo per conoscerci meglio.. mi scuso ancoa con tutti, stanotte o domani troverete il nuovo capitolo!!!!
    baci a tutte <3
    Non ti preoccupare , fai nuove esperienze , ci fidaimo di te
    p.s. il capitolo lo voglio lo stesso , caput u.u? ahahahahah Buonaserata con i tuoi nuovi componenti e divertiti

  9. #9
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 7

    La settimana intensa di studio con Ste è passata, ha sostenuto l'esame e ha portato a casa un 60. Il resto dei ragazzi non li ho più visti e nemmeno sentiti, ma sinceramente non ero nemmeno dell'umore giusto per farlo.Ora mi sto godendo il sole del mio giardino a bordo piscina, quando sento il telefono suonare, mi è arrivato un sms, distrattamente lo apro ed è Elisa

    ciao Rebecca, stasera facciamo una festa a casa mia per la fine degli esami. L'appuntamento è alle 8, ma puoi venire benissimo quando vuoi. Abito nella casa gialla di fronte al Caffè Margot.

    É stata carina ad invitarmi Elisa, infondo non ci conosciamo nemmeno. Decido di andare a fare un doccia preparami e raggiungerla per darle una mano, dopo essermi vestita scendo nel garage a prendere la macchina

    x:”hai già finito di pendere il sole?”

    mi volto e trovo mia madre intenta a sistemare vecchie scatole

    R:”si raggiungo la ragazza di Danilo, stasera fa una festa. Se ti serve una mano rimango qua”
    A:”oh no Rebecca, vai pure e divertiti. Ce la faccio da sola a mettere in ordine queste cose. Salutami Danilo, è tanto che non passa da queste parti”
    R:”Gli dirò di fare un passo!!! allora mamma a dopo”

    mi avvicino e le bacio la guancia, per poi salire in macchina e mettere in moto. Già io e mi a madre abbiamo lasciato da parte i rancori, ci siamo riavvicinate ed è come essere tornata a quel periodo in cui ero felice di stare tra le sue braccia seduta vicino a papà. Infondo è a lei che devo la vita e in questi ultimi giorni ho capito che siamo molto più simili di quanto immaginassi.
    Cinque minuti e arrivo davanti alla villetta di Elisa, suono alla porta e in pochi secondi mi viene ad aprire

    E:”oh Rebecca entra”

    si sposta e mi lascia entrare nel suo salotto dove sono già stati spostati i mobili per avere più spazio

    R:”ho pensato ti servisse una mano”
    E:”si grazie, sto preparando qualcosa per l'aperitivo! Poi ordineremo le pizze”

    la seguo e arriviamo in cucina, il tavolo è pieno di tartine da farcire. Ci mettiamo all'opera e nell'aria regna il silenzio così decido di rompere il ghiaccio

    R:”è tanto che vivi a Legnano?”
    E:”un po' sono arrivata l'anno che tu sei andata via, sono entrata nell'aula e l'unico posto libero era quello vicino a Barbara. Mi sono seduta e lei mi ha guardato male, come se avessi violato quella sedia”
    R:”di solito stavo io seduta vicino a lei”
    si volta e sorride
    E:”sono stata informata, con il passare dei giorni però abbiamo legato subito”
    R:”e come mai ti sei trasferita?”
    E:”i miei sono separati da parecchi anni e mia madre è un hostes, così ogni volta che era in volo io dormivo da mio padre, ma lui è stato trasferito in un altra città. La mia mamma non volendo lasciarmi sola durante i suoi viaggi, così siamo venute a vivere qui a Legnano. Questa è la casa di mia nonna e visto che non c'è e mia madre è fuori per lavoro ho deciso di dare una festa”
    R:”hai fatto benissimo”

    ritorna il silenzio mentre taglio i pomodorini a cubetti, ogni tanto ci scambiamo qualche occhiata e sorriso forzato. Elisa si schiarisce la voce, così alzo il volto per guardarla

    E:”ho visto che tu e Dani siete molto amici”

    prima che si faccia strane idee metto le mani avanti

    R:”tranquilla tra me e Dani non c'è mai stato niente, siamo solo cresciuti insieme”
    E:”oh tranquilla lo so. Però entrare per la prima volta nella sua stanza e vederla tempestata di vostre foto non è stato bellissimo. Pensavo fossi la sua ex. Poi mi ha spiegato che vi legava solo una forte amicizia”
    R:”già è sempre stato così”

    mi intristisco e ripenso a quanto mi sia mancato anche lui in questi anni

    E:”sai sono stati malissimo tutti per la tua partenza, erano distrutti. All'inizio nessuno mi spiegava il perchè, poi un giorno si sono decisi a raccontarmi la storia, hanno sofferto. Quando è morto tuo padre sapevano che saresti tornata,ma avevano paura di vederti andare via di nuovo, così hanno deciso di non cercarti. É stato Ka a dirgli che saresti rimasta per sempre e allora non hanno esitato un attimo a volerti vedere”
    R:”anche loro mi sono mancati molto in questi anni. Ma dimmi tu e Dani è tanto che state insieme?”
    E:”in verità ci frequentiamo da almeno due anni, ma stiamo insieme solo da 4 mesi. La gita a Barcellona è stata galeotta anche per Pedro e Barbara.”
    R:”ahahahah devo ancora abituarmi che quei due escono insieme”
    E:”fidati tutti lo devono fare. Litigavano di lungo e poi una sera li abbiamo trovati con le labbra incollate”

    rido, rido di gusto. Avrei pagato oro per poter assistere ad una scena del genere, ma quante cose mi sono persa? Quante cose devo recuperare? Cosa ancora devo conoscere e scoprire di queste persone???

    Tra una chiacchiera e l'altra prepariamo i tavoli con il cibo e addobbiamo il giardino antistante la casa. Verso le 7 e mezza è tutto pronto, l'unica cosa che mancano solo gli invitati. L'ansia inizia a salirmi, rivedrò tutti i miei ex compagni di scuola, come saranno? Mi riconosceranno? Si ricorderanno di me?.
    Il suono del campanello mi fa saltare in piedi, mi avvio alla porta e la prima persona è arrivata.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

  10. #10
    V.I.P


    Data Registrazione
    Oct 2007
    Messaggi
    1,106

    Predefinito Re: Prenditi Cura Di Me

    Capitolo 8

    Apro la porta e mi trovo davanti lui che mi guarda con fare curioso

    x:”che ci fai a casa di Elisa?”

    il suo modo arrogante di parlarmi mi infastidisce
    R:”mi ha invitata lei.Non credevo ti desse così fastidio avermi tra i piedi? Ka se vuoi me ne vado”

    sorride e mi sfiora il braccio

    K:”scemina, lo so che sei invitata, sono stato io a dire a Eli di farlo. Sono solo sorpreso di trovarti già qua”

    sospiro e lo guardo negli occhi

    R:”sono venuta per dare una mano”

    giro i tacchi e lo lascio sulla porta, non so perchè, ma è un periodo che la sua presenza mi infastidisce. Nel giro di pochi minuti arrivano tutti gli invitati, qualcuno mi riconosce e mi viene incontro per parlare, altri si limitano a salutarmi con la mano, altri ancora non mi considerano. Capisco che nonostante la maggior parte della gente la conosca dall'asilo, per me sono degli estranei. Mangiamo le pizze e poi la musica si alza, gente da fondo alle bottiglie di vino muovendosi in modo scomposto, io affondo su una sedia e do la prima golata al mio gin tonic. Il liquido gelido, lo sento scivolare nel mio esofago, il suo sapore pungente mi riporta alla mente le sbronze prese con Virginia e di conseguenza anche ad Ethan. Ho un po' paura di rivederlo, ma sotto un certo punto di vista voglio rivederlo per dirgli addio, per salutarlo un ultima volta.
    Poso il bicchiere sul tavolino e preparo un altro cocktail, ognuno ha il suo ruolo e nessuno sembra accorgersi di me che decido di prendere direttamente la bottiglia di vodka e tornare al mio posto.
    La musica ad un certo punto si ferma e vedo Ste e Ka brandire basso e chitarra, Dani sedersi davanti alla batteria e Pedro prendere un microfono. Sbatto gli occhi incredula, loro sono una band? Ma perchè non mi hanno detto niente?
    Pedro prende il microfono e schiarendosi la voce attira l'attenzione della folla

    P:”Ragazzi per chi non lo sapesse noi siamo Finley e siamo qui per salutarci. Probabilmente questa sarà l'ultima serata che passeremo tutti insieme. C'è chi cambierà città per intraprendere una nuova carriera e chi semplicemente perderemo di vista. Quella che era la nostra certezza è svanita nel momento in cui abbiamo finito la maturità, ora è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche, di sbagliare e di ritornare sulla retta via. È il momento di prendersi delle responsabilità, ma anche il momento di divertirsi, perchè questi sono gli anni più belli e nessuno mai potrà darceli indietro.”

    il suono della chitarra mi arriva dritta alle orecchie, poso le labbra sulla bottiglia di vodka quando vedo una sagoma seduta vicino a me, è Chiara

    C:”sono bravi vero?”
    R:”si, ma non sapevo suonassero”
    C:”volevano solo farti una sorpresa”

    io e Chiara stiamo avendo una conversazione civile e la cosa è abbastanza strana

    C:”ti ama ancora, so che ti ha sempre scritto dei messaggi”

    la vodka mi va di traverso e tossisco

    C:”ho deciso di lasciarlo. Prima di mettermi con lui sapevo che tipo era. Uno da semplici avventure, uno che sceglie le ragazze solo se somiglianti a te, ma pensavo che standoci insieme gli avrei fatto cambiare idea, mi sbagliavo.”

    la guardo e non riesco a parlare

    C:”volevo solo dirti che stasera lo lascerò, non posso dividerlo con il tuo ricordo, dovete stare insieme”

    si alza a mi lascia li, da sola con le sue parole che mi rimbombano nelle orecchie. 'Dovete stare insieme', ma sono così sicura che sia lui la persona con cui voglio stare? Una persona che non ha avuto nemmeno il coraggio di dirmi che ha scritto quei messaggi? La mia bottiglia di vodka è ormai finita, mi alzo dal divano, ma la testa inizia a girarmi cerco di risedermi e due braccia mi sorreggono. Giro appena il volto e trovo il sorriso rassicurante di Pedro

    P:”ehi non credi di aver esagerato un pochino?”
    R:”no sto bene, anzi ora vado verso casa “

    cerco di divincolarmi dalle braccia di Pedro, ma con scarsi risultati

    P:”non puoi guidare in queste condizioni”
    x:”Pedro ha ragione, ti accompagniamo noi a casa”

    Prontamente Barbara si comporta da croce rossina

    R:”e la mia macchina? Non posso lasciarla qui”
    B:”la guido io fino a casa tua e poi vado con Pedro”
    R:”ok”

    sono riusciti a convincermi, così tenendomi sotto braccio, Pedro mi fa entrare nella sua macchina. Nessuna traccia di Chiara, nessuna traccia di Ka e con questo pensiero poggio la testa sul sedile e mi addormento.

    commenti http://forum.teamworld.it/forum1743/...ura-di-me.html
    @ale likes this.

Pagina 1 di 3 123 UltimaUltima

Segnalibri

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •