Amo la musica, amo suonare e cantare. Credo che la musica è tutta o niente, il fruscio delle foglie che volano libere, il gocciolio dell’acqua e perfino i passi stanchi di un anziano signore, tutto ha un proprio ritmo. Io vivo di lei. E’ Lei che cicatrizza il mio cuore dalle delusioni che mi danno tante persone. E’ lei che mi fa sorridere, piangere, gioire e soprattutto vivere. Io canto. Questa passione me l’ha trasmessa mio fratello Marco, per gli amici Pedro, e non gli e ne sarò mai grata. Lui suona in una band con i suoi tre amici: i Finley. E’ appena uscito il loro ultimo album “Fuori”, finalmente avranno un po’ di riposo e io e Pedro o,meglio “Pepo” come lo chiamo da quando sono piccina, avendo un po’ di difficoltà a pronunciare “Pedro”, passeremo un po’ di tempo insieme.
Oh che sbadata mi sono dimenticata di presentarmi, io sono Elisa Pedretti e ho 17, fra una settimana 18. Di fisicamente non ho niente di particolare, sono alata, magra, ho gli occhi color cioccolato a latte e ho i capelli blu (una pazzia che ho deciso di fare, di cui Marco non n’è a conoscenza).
Sto leggendo una rivista quando bussano alla porta, apro e davanti a me spunta mio fratello con un sorriso a 32 denti. Lo abbraccio molto, troppo forte. Lui mi stacca, mi squadra dalla testa ai piedi e appena nota il colore dei miei capelli sgrana gli occhi, dire che è scioccato è poco. –Ely cosa hai fatto?- mi domanda dopo un po’, gli sorrido e gli rispondo- Niente, perché?-, punta il suo dito in direzione dei miei capelli e mi chiede- E quelli?- e sorridendo gli dico- Bhe era per cambiare-. Mi fissa, lo fisso e scoppiamo a ridere. Mi afferra e prendendomi in braccio mi bacia la guancia, la testa e mi accarezza i miei capelli dicendomi- Sei sempre bellissima-. Stiamo parlando, ma veniamo interrotti da Carmine, per gli amici Ka, che vedendomi mi dice- ***** Pedro stai abbracciando un puffo-, lo guardo e alzandomi il dito medio gli dico- Ehi scimmione sai si saluta-. I suoi occhi azzurri, che tanto amo e molte volte odio incontrano i miei, lui con un sorriso beffardo- Mi spiace, ma al mio paese gli omini blu e bassi si chiamano puffi. Tu hai capelli blu e sei tappa e quindi sei un puffo-. Tutti scoppiamo a ridere. Fa’ ingresso anche Dani, il mio panda col ciuffo, che esclama- O mio Dio che hai fatto?!- e vedendomi. Dopo un abbraccio di gruppo, mi accorgo che manca qualcosa, qualcuno: Ste. Mi stacco e con sguardo interrogativo chiedo- E Stefano dov’è?-, non l’avessi mai chiesto tutti abbassano lo sguardo, l’unico che non lo fa è Ka che con voce dura mi dice- Bhe, lui non fa’ più parte dei Finley-. Sorpresa era dire poco, potrei dire che sono delusa. Delusa perché loro avevano giurato di suonare insieme per sempre, lo avevano fatto quando erano piccini. Lacrime di rabbia miste a tristezza escono dai miei occhi, Pedro cerca di abbracciarmi, ma io lo scanso e uscendo dalla porta fuggo via da tutti, da tutto.
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