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  1. #51
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    cap 36 i'm leavin

    Ultima gita scolastica: Barcellona. Cavolo ero stra entusiasta dell'idea, però mi sarebbe dispiaciuto stare lontana una settimana da Ste. Ne avrei parlato con calma con lui.
    Andai in studio di registrazione, ero sicura che lo avrei trovato lì. Infatti non mi sbagliavo il suono del suo basso mi diede la conferma. Era solo che stava suonando, evidentemente gli altri dovevano ancora arrivare.
    io: ehy, come mai già qui? di solito sei sempre ritardatario.
    S: amore!
    Mi corse in contro abbracciandomi e baciandomi.
    S: a cosa devo questa visita?
    io: bè ecco devo parlarti di una cosa!
    S: sei nuovamente incinta?
    io: ma no! cosa ti salta in mente!
    S:no era così per dire, tranquilla
    io: bè ecco tra una settimana io e la mia classe andremo a Barcellona per l'ultima gita scolastica e mi sembrava giusto dirtelo, staremo separati per una settimana.
    S: e questo è il problema?! amore tranquilla, sei liberissima di andarci, ma scherzi, non te lo vieterei mai. Basta che fai la brava bambina!
    io: ahhahahahaha! certo, ma vedi di fare il bravo anche tu mentre sono via.
    S: certo tranquilla.
    io: ma mio fratello dov'è?!
    S: dovrebbe arrivare tra poco. Meglio così abbiamo più tempo da passare insieme.
    Appoggiò il basso nella sua custodia e mi raggiunse sul divanetto dove cominciò a farmi qualche coccola.
    Mi piaceva un sacco questo suo lato coccoloso che mostrava quando eravamo soli. Mi sentivo protetta più che mai.
    S: ti sei messa la collana.!
    io: si è bellissima, mi piace un sacco. Tutte le mie compagne me la invidiano a scuola.
    S: eh certo hai anche un moroso stra figo!
    io: ma smettila! ahhaahahahhah!
    ******
    giorno della partenza 1 marzo.
    Ste mi aveva accompagnata all'aereoporto, avremmo preso l'aereo.
    P: mi raccomando, mandami un messaggio quando arrivate!
    io: tranquillo fratellone.
    Abbracciai sia Pedro che Omar, era solo una settimana ma mi sarebbero mancati comunque.
    Salutai anche Dani e ka.
    Era arrivato il suo turno. Era lì che mi guardava sorridente ma anche malinconico.
    S: su dai, è solo una settimana, cosa vuoi che succeda?!
    io: succederà che mi mancherai.
    S: dai vieni qui.
    Mi diede un bacio mozzafiato, avevo bisogno della mia dose giornaliera, delle sue labbra. Non volevo più staccarmi. Quel bacio doveva bastarmi per una settimana intera. Lo salutai un' ultima volta per poi raggiungere il gate.
    Quando l'aereo partì non me ne accorsi neanche, vedevo solo Milano impicciolirsi sempre di più e allontanarsi da noi. Mi addormentai subito, ero troppo tesa per rimanere sveglia. Riaprì gli occhi quando arrivammo all'aereoporto di Barcellona. Scendendo si respirava già un aria nuova.
    Come una mandria di bufali ci recammo a prendere le nostre valigie. Avevo appena avvistato la mia, quando fui buttata per terra da qualcuno.
    io: ehy, ma cavolo guarda dove vai!
    x: scusami davvero non ti avevo vista.
    Alzai lo sguardo e davanti a me vidi questo ragazzo moro con due occhi stupendi, indescrivibili. Ero come abbagliata.
    Mi aiutò a rimettermi in piedi offrendomi la sua mano.
    x: scusami ancora tanto, io sono Andrea tu?
    io: Chiara, piacere. Sentì un scossa, un brivido percorrermi la schiena appena sfiorai la sua mano. No, non andava bene, dovevo dimenticare *****, io ho Ste.
    A: allora Chiara, qual è la tua valigia.
    io: eccola, quella là grigia.
    Si precipitò subito verso la mia valigia prendendola e riconsegnandomela.
    io: grazie mille.
    A: era il minimo che potevo fare per scusarmi con una bella ragazza come te.
    Oddio! ero già diventata rosso pomodoro.
    A: ma sei del tecnico tu?
    io: si perchè?
    A: anche io! mi sembra strano che prima d'ora non ti ho mai vista.
    io: già,, ahhaha ma sai c'è tanta gente in quella scuola.
    Fui richiamata dalla mia insegnante dovevamo prendere il pullman per andare in albergo.
    io: scusa ma devo andare, la mia insegnante ci reclama.
    A: tranquilla, anche la mia. In che albergo alloggi?
    io: el sol
    A: fantastico, anche la mia classe alloggia lì. Ora vado, è stato un piacere conoscerti Chiara, ci vediamo in albergo allora. Ciao.
    Bene, no anzi cominciavamo molto male. Mi incamminai seguendo gli altri e cercando di matenere la calma
    B: chi era quel moretto con cui stavi parlando prima?
    io: si chiama Andrea, frequenta la nostra stessa scuola, ci siamo scontrati per caso e mi ha aiutata a prendere la valigia.
    G: che carino
    B: è bono comunque.
    G: si, ma lei è fidanzata con Ste.
    io: ma certo ragazze non mi interessa lo sapete che c'è solo Ste.
    MI avviai al pullman cercando di sviare il discorso, appena seduta tirai fuori il cellulare e c'era un messaggio di Ste.
    Ste: amore tutto bene? siete già arrivati?! mi manchi già, comunque divertiti. Un grosso bacio. Ti amo. Ste.
    ok momento sdolcinato ma momento di depressione. No, non dovevo rivedere più quell'Andrea, dovevo evitarlo, altrimenti avrebbe causato dei problemi alla mia storia con Ste. E detto questo mi immersi nel mondo della musica con il mio fidato I pod per non pensare troppo.


    Che ne pensate?! forza commenti!

  2. #52
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    cap 37 All about tonight

    Mi sveglia il mattino seguente con il rumore assordante della sveglia.
    B: in piedi dormigliona!
    Bea mi piantò una cuscinata in piena faccia
    io: ma insomma mi alzo ora.
    G: sù forza con l'umore sembri uno zombie.
    io: scusate ragazze, ma stanotte non ho chiuso occhio.
    G: hai ancora pensato ad Andrea?
    io: si, è proprio così, ho paura che succeda qualcosa di cui possa pentirmi.
    B: bè se succede qualcosa non c'è da pentirsene, è un figo atomico.
    G: Invece di starle accanto la incoraggi a commettere l'errore. mah
    io: tranquille, non accadrà nulla è solo una sensazione momentanea.
    Scendemmo nella hall e ci recammo nel salone per fare colazione. Per fortuna c'era ancora poca gente e lui non c'era. Feci in tempo a sospirare finchè qualcuno picchiettò sulla mia spalla, mi girai di scatto spaventata e mi ritrovai la faccia di Andrea ad un millimetro dalla mia.
    A: buon giorno, dormito bene?
    io: ehy ciao, ma insomma, non avevo molto sonno e il letto era scomodo
    A: stessa cosa, ma avevo sonno e quindi ho preso lo stesso sonno. MI dispiace ancora moltissimo per ieri, davvero
    io: ma tranquillo non preoccuparti
    A: dove ti siedi per la colazione.?
    io: a quel tavolo indicando le mie amiche che ci stavano salutando come delle ebeti.
    A: ti dispiace se ti faccio compagnia?
    Oddio, andiamo molto male
    io: ma no tranquillo
    Ci sedemmo al tavolo e cominciò a presentarsi a Bea e a Giulia, parlammo del più e del meno e scoprì che giocava a calcio nell'arconatese, fantastico, la stessa squadra nella quale giocava Ste da ragazzino.
    In quel momento la mia mente fu distratta dal suono del mio cellulare, mi era arrivato un messaggio e doveva essere sicuramente Ste.
    A: chi è, il tuo ragazzo?
    io: ehhm si, scusate un attimo e arrivo.
    Lo chiamai e rispose subito al primo squillo
    S: amore mio! cavolo non sai quanto mi manchi, non sapere che la notte non sei con me e non posso abbracciarti mentre dormi.
    io: hahah anche tu mi manchi da morire, stiamo facendo colazione.
    S: mmmm bene bene allora ti lascio, fai tante foto, a presto bacio.
    Chiusa la chiamata mi recai al tavolo.
    io: scusate ma era Ste.
    MI accorsi che Bea e Giuli nel frattempo se ne erano andata già via.
    io: ma dove sono andate quelle due là?
    A: sono andate un attimo in bagno ma poi ritornano, e così si chiama Stefano il tuo ragazzo?!
    io: si.
    A: da quanto state insieme?
    io:sei mesi più o meno
    A:cavolo, ma sei sicura che possa durare?
    io: come scusa?
    ma che ***** dice?
    A: lui è il bassista dei finley, ho capito chi è, con tutte quelle che gli ronzano intorno io sarei preoccupata, soprattutto adesso che sei via.
    Mi stavo innervosendo parecchio.
    io: Io mi fido di Ste e io lo amo e lui mi ama.
    A: scusa non volevo farti innervosire. Ricorda però che le cose potrebbero cambiare e qualcuno potrebbe farle cambiare.
    Detto questo si alzò dalla sedia e se ne andò ammiccando lo sguardo.
    Ci stava provando spudoratamente, peccato che non sarei caduta nella sua trappola.
    Bea e Giuli ritornarono dal bagno
    B: ma dov'è andato Andrea.
    io: lasciate stare è meglio
    Mi alzai e me ne andai senza dare spiegazioni.
    ******
    Escursione per le strade di Barcellona con una guida che non si capiva niente di quello che diceva, ma tanto non avrei ascoltato una mazza.
    Avevo la testa in pallone. Lui era lì che camminava, parlava con i suoi amici e si girava per guardarmi. Da lì a poco gli avrei chiesto se voleva una foto *****.
    Ci fermammo a prendere qualcosa da bere e si avvicinò
    A: scusa per quello che ti ho detto stamattina.
    io: tranquillo.
    A: comunque stasera c'è la discoteca non sò se lo sai.
    io: si ci portano a ballare.
    A: volevo chiederti se ti andava di ballare con me?
    io: non lo sò
    A: eddai, ballare non vuol dire fare le corna al proprio ragazzo.
    io: eh va bene, ma solo un ballo
    A: ok
    Passammo il resto del pomeriggio a parlare, ed era davvero simpatico un ragazzo d'oro. Ma non dovevo montarmi troppo la testa.
    Quel pomeriggio ci eravamo avvicinati molto.
    ****
    la sera....
    io: ***** non sò cosa mettermi
    G: prova questo
    io: ehhhhh ma non devo uscire con Ste, non posso mettermi questo.
    B: non è mica proibitivo fare la **** in vacanza scolastica.
    io: eh vabbè
    optai per quel vestito molto corto e sexy.
    La discoteca era gigante e piena di gente. Non sapevo dove fosse ma meglio così. Finchè non sentì una voce familiare alle mie spalle.
    x: due mohito, uno per me e uno per la signorina qui presente..........

    Ecco il capitolo, ora dovete commentare....

  3. #53
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    cap 38 see no more

    Mi girai di scatto e vidi Andrea a pochi passi da me con un sorriso da ebete stampato in faccia.
    A: ma ciao! spero che ti piaccia il mohito!
    io: veramente mi fa girare la testa! ma scommetto che tu lo sapevi!
    A:in realtà non lo sapevo, ma grazie dell' informazione.
    io: ascoltami, se il tuo scopo è quello di provarci, ti dico che non funziona, io sono FIDANZATA!
    A: e chi ti dice che io voglia provarci?
    io: l'ho capito sai, non sono stupida!
    A: scaltra la ragazza. Mi sà che hai capito bene. Allora balli o non con me?
    Alla fine accettai, promettendomi di stare attenta. La rabbia mi scorreva nelle vene, ma non dovevo dargliela vinta. Il mohito cominciò a fare effetto, vedevo un pò annebbiato, appoggiai il drink su un tavolino e lo lasciai lì, non volevo subire altri effetti.
    Cominciammo a ballare in pista, avevo perso di vista la Bea e la Giuli, ****a!
    Lo sentivo avvicinarsi pericolosamente a me, quindi decisi di allontanarmi per mantenere le distanze. Ma lui pensò di riavvicinarsi.
    A: ehi cosa fai, scappi?
    io: no, ma penso che forse è megli mantenere le distanze di sicurezza
    A: eh dai sciogliti un pò
    Si avvicinò abbracciandomi. Sentivo il mio cuore pulsare in modo irregolare. I suoi occhi verdi mi fissavano in continuazione e io cercavo di fissare altrove. lo sentì stringersi ancora più vicino a me, la presa era salda, non avevo via d'uscita. Improvvisamente avvicinò il suo viso al mio sfiorando le mie labbra.
    Tutto ciò è dannatamente sbagliato, *****! non ce la posso fare.
    Scappai via lasciandolo lì in mezzo alla pista. Avevo bisogno di una boccata d'aria. Guardai il cellulare e c'erano 4 chiamate perse da parte di Ste, ***** sarà incazzato nero.
    Provai a chiamarlo, rispose subito.
    S:ma che cazz... insomma è da dieci minuti che ti chiamo e non mi rispondi
    era leggermente incazzato. MI stavo alterando pure io.
    io: si dia il caso che sia in discoteca e poi ti ho appena chiamato, è inutile che usi questo tono.
    S: va bè, come prosegue la serata?
    io: bene dai.
    S:cos'è quel tono? è successo qualcosa? o meglio sei forse con un ragazzo?
    io: ma no, cosa ***** ti salta in mente, sei proprio insopportabile stasera.
    S: no, ma scusa se mi preoccupo per la mia ragazza.
    io: bè vedi di essere meno geloso allora.
    S: ah così sarei l'unico a fare le scenate di gelosia, devi vederti quando mi si avvicina una ragazza...
    Stavamo litigando di brutto e stavo anche urlando, tutti si giravano a guardarmi, avevo le lacrime agli occhi.
    io: bene se non hai niente da dire, allora chiudo la chiamata ciao.
    Mi accasciai per terra piangendo, *****, sembrava che la profezia di Andrea si stesse avverando. Lo vidi uscire e mi corse incontro abbracciandomi
    A: ehi cosa è successo?
    io: niente ho litgato con quella testa di ***** del mio moroso
    Notai un lieve sorrisino sul suo volto
    A: andiamo dentro va
    Presi la sua mano e andammo a ballare, ballai con lui e mi divertì un sacco, cercai di scacciare i problemi della serata e la litigata con Ste. All'improvviso Andrea si avvicinò e mi stampò un delicato bacio sulle labbra.
    A: scusa...
    NOn sò cosa mi prese, ma in quel momento, mi avvicinai e lo baciai pure io.
    Ci stavamo baciando in mezzo alla pista, ero completamente impazzita. Mi staccai da lui.
    io: oddio, scusa non volevo è che....
    A: shhhhh, riprese a baciarmi e uscimmo dal locale.
    io: non può andare avanti così, ho appena tradito il mio ragazzo, non posso.
    A: bè hai anche litigato con lui se è per quello.
    Facciamo che non è successo niente ti prego.
    la serata finì e ritornai in albergo. Tirai fuori il cellulare e cominciai a scrivere un messaggio.
    A Ste.
    Amore mio, ho fatto una cazzata stasera. Ho baciato un altro, dalla rabbia. Perdonami se puoi.
    Ti amo.
    glielo inviai senza pensarci due volte. La risposta non tardò ad arrivare.
    S: lo sapevo che era successo qualcosa! ne riparliamo quando ritorni a Milano.
    Quella risposta non quadrava affatto. Volevo chiamarlo ma non avevo il coraggio. Bea e Giuli erano in camere di altre ragazze, decisi di chiamarlo.
    S: ehi, ma sono le due di notte
    Cominciai a piangere a dirotto al telefono.
    S: sciocchina perchè piangi dai. Comunque è meglio se risolviamo adesso la faccenda, così le cose sono chiare quando ci rivedremo.
    io: già
    S: non riesco ***** ha capire perchè tu abbia baciato questo oltretutto?
    Ecco un'altra sfuriata, fantastico. Comunque siamo pari, anche io stasera ho baciato un'altra.
    Tonfo al cuore.
    io: fantastico siamo pari. Ma che bella serata di ****a.!
    S: è meglio se chiudiamo qui la chiamata.
    io: già vero.
    Neanche un ultimo saluto. Sbattei il cellulare per terra. Stava andando tutto a ******e! Bussarono alla porta, era Andrea.
    io: cosa vuoi? vattene, ne hai già combinate troppe stasera.
    A: ti chiedo scusa. Mi abbracciò per consolarmi.
    Bene era finita una serata del *****.!

  4. #54
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    Per oggi ho postato, però vorrei trovare qualche commento. Altrimenti domani non posto! questo è il link:

  5. #55
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    Ragazze, scusate l'assenza, ma sono stata impegnata tutta la settimana con i precorsi all'università e non ero a casa. Stasera dopo cena posto. Bacio e grazie per le visite, sono aumentate tantissimo

  6. #56
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    cap 39 break your heart

    Fine della gita scolastica= resoconto: una bella ****a! no, forse neanche tanto, a parte il piccolo inconveniente con Andrea. Ste non si era fatto sentire per tutta la settimana, la cosa era davvero preoccupante, ma infondo dovevo aspettarmelo, la ******ata l'abbiamo commessa entrambi.
    Destinazione Milano.
    Bene, siamo arrivati, fatemi scendere da questo aereo.
    Ad aspettarmi all'aereoporto trovai Pedro e Omar abbastanza incazzati!
    P: ma è possibile che voi due dovete sempre combinarne una?! sembrate proprio destinati a stare insieme.
    io: ah comunque grazie, bella accoglienza, c'è io ritorno e tu mi fai una sfuriata
    p: mi sempra il minimo
    O: ben ritornata sorellina
    io: almeno tu Omar non sei ******o come questo qui
    P: ehi, calmina, moderiamo i termini, sono tuo fratello e ora fila a casa.
    Non me lo feci ripetere due volte, salì al volo in macchina sbattendo la porta.
    Il ritorno a casa non fu dei migliori, mi chiusi subito in camera mia.
    Quel *******e non si era ancora fatto sentire, eppure sapeva che sarei ritornata.
    Mi arrivò un messaggio.
    S:dobbiamo parlare.
    Fantastico!finalmente si era ricordato di me
    S: ci troviamo a casa tua, dopo devo passare con gli altri da Pedro.
    iok.
    che palle.! non ce la faccio più. Mi addormentai sfinita sul letto e mi risvegliai sentendo una carezza sul viso. Aprì gli occhi e Ste era lì che mi fissava.
    S: ti eri addormentata, eri così bella che non ti volevo svegliare ma dobbiamo parlare.
    io: già
    S: mi dispiace per quello che è successo, non doveva accadere, sono il solito cretino! ti giuro che non me la sono portata a letto!
    io: ci mancherebbe altro! comunque dispiace anche a me.! non ci siamo più sentiti comunque.
    S: si chiama Andrea lui?
    io: si, come fai a saperlo?
    S: gioca nell'arconatese con mio fratello. Tutto qui. Comunque se lo becco gli spacco la faccia, quindi fai in modo di non frequentarlo più, la cosa mi irrita.
    io: beh allora irrita anche a me il fatto della tipa che ti sei limonato? chi è quella ******ella?
    S: per favore non ricominciamo, non ha importanza, non è neanche di Milano.
    io: ok basta finiamola qui, puoi andare dagli altri se vuoi
    S: e non mi saluti neanche?
    Mi alzai in piedi e lo abbracciai, non riuscivo a guardarlo negli occhi.
    Si allontanò da me scazzato dirigendosi verso la porta, lo bloccai e lo baciai, mi era mancato tanto in questi giorni.
    S: ora si che riconosco la mia ragazza.
    Mi prese per mano e scendemmo dagli altri. Doveva sistemare le ultime pratiche per l'uscita del cd. Erano molto indaffarati anche se Ste aveva sempre la testa tra le nuvole e pensava ad altro, ma sinceramente non mi andava di pensarci, avevo troppi pensieri che mi ronzavano per la mente.
    Quando tutti se ne andarono decisi di andare a fare un giro con Ste in centro a Milano per prendere un aperitivo.
    Appena seduti gli parlai....
    io: come mai sei così distratto in questo periodo?
    S: come?
    io: nel senso, gli altri parlano del cd e tu te ne stai lì come un ebete. Cosa succede?
    S: ma niente, tranquilla è tutto a posto, altrimenti te ne avrei parlato.
    io: ok
    Ad interrompere la nostra conversazione fu un gruppo di ragazzine urlanti che si catapultarono da Ste per ottenere un autografo e una foto. Lui fu particolarmente gentile con tutte.
    io: caspita ti saltano addosso
    S: ehhhh sono il più figho io.
    io: ma anche il più *******e!
    S:eddai!
    Passammo il pomeriggio girando per i negozi mano nella mano, dovevano capire tutti che lui era mio, solo mio e che saremmo andati avanti nonostante le difficoltà che ci aspettavano. Lo guardavo e più pensavo che senza di lui mi sarei sentita persa senza una meta, ormai lui faceva parte della mia vita e non avrei potuto farne a meno. Si accorse che lo stavo guardando e mi attirò a sè dandomi un bacio che esprimeva mille parole, ero ancora rintontita.
    Volevo che quel momento non finisse mai, volevo che noi non finissimo mai.

  7. #57
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    cap Let's go away.

    Vacanze di Pasqua, le avrei passate con Ste in montagna in una villina dei suoi di cui non conoscevo neanche l'esistenza. Non era la prima volta che andavamo via insieme ma la cosa mi emozionava parecchio, un intera settimana da sola io e lui, poi sarei dovuta ritornare a casa purtroppo.
    B: allora andrai in montagna con lui?
    io: si alla fine è tutto programmato
    G: una fuga romantica
    io: hahahahaha! ma no, non dobbiamo fuggire da niente e da nessuno.
    B: probabilmente da Pedro
    io: hahaahahahahahahaha!
    G: cos'ha detto al riguardo?
    io: ma niente, ormai ci ha fatto l'abitudine
    B: mi ricordo la sua faccia quando tu e Ste gli avevate detto della vostra storia, per poco non si strozzava
    io: hahahah già
    E così mi ritrovavo con le mie migliori amiche sedute per terra sul tappeto della sala a ridere e a sparare cazzate durante un sabato pomeriggio di Aprile.
    G:come lo dirai ai tuoi?
    io: i miei lo sanno già, non c'è nessun problema
    B: da ufo allora.
    Entrò Pedro.
    P: ma salve!
    io: ciao fratellone
    P: mi raccomando non sporcate in giro
    io: ti ricordo che siamo maggiorenni e vaccinate
    P: io non ho detto niente
    io:
    G: ti lasciamo ai discorsi con tuo fratello
    io: ok, tra momenti dovrebbe arrivare anche Ste
    B: ci sentiamo domani bellezza ciao.
    p: sono andate via.?
    io: si, ma ti davano fastidio per caso?
    P: no no tranquilla, volevo solo parlare con te da fratello a sorella
    io:
    P: vai via con Ste poi?
    io: si sarà la nostra fuga romantica
    P: vedete di non procreare durante questa fuga
    io: dai sù, da quel momento non ci sono stati più imprevisti vedi di non portare sfiga
    P: va bene, infatti scherzavo
    Suonò il campanello
    P: è il tuo uomo vai ad aprire
    io: è anche il tuo migliore amico
    S: ciao splendore
    Gli saltai addosso coprendolo di baci
    P: per favore non fate così in mia presenza, anzi vi lascio la casa libera, vado dall'Eli, mi raccomando poco casino.
    S: certo certo
    iO.
    S:finalmente soli
    io: c'è un motivo per questa tua visita insolita, mi hai mandato un messaggio improvviso!
    S:volevo stare in compagnia della mia ragazza, il prossimo mese saremo in giro ancora per promuovere il cd
    io: che palle ancora! ma non è bastato l'incontro di Milano?
    S: no tesoro, ma pazienza
    io: non sopporto quando quelle ti girano intorno e fanno le oche con te
    S:amore quelle a cui ti riferisci si chiamano fan, è nel nostro interesse essere anche carini, anche se alcune sono proprio rompi maroni
    io: ahhahahahahahahaha! da te me lo aspettavo. Guardiamo un film?
    S: e quale scusa?
    io: sciocchino, ne ho tantissimi
    S: veramente io avevo pensato a qualcos'altro per trascorrere il tempo a disposizione
    io: non ci pensare neanche, non ne ho proprio voglia, oggi stai in bianco
    S: pff
    io: ecco potremmo guardarci pretty woman, lo adoro
    S: ma avrai visto centinaia di volte quel film
    io: si ma non bastano mai anche se lo sò a memoria
    S: e va bene, ma dopo si fa come dico io
    io: sè sè
    Per tutta la durata del film ero davvero concentrata fino a quando Ste non cominciò a baciarmi il collo cercando di infalare la sua mano sotto la mia camicetta, provocandomi la pelle d'oca. Cominciò a baciarmi facendomi stendere sotto di lui, e mettendo le sue mani sotto la mia gonna cercando di alzarla mentre mi accarezzava le gambe.... ma in quel momento si aprì la porta.....
    P:
    .......
    P: staccati da mia sorella, adesso!
    S: non ho fatto niente
    P: si infatti avevi le mani sulle sue gambe, non voglio immaginare.
    S: che palle che sei, amore io vado ci sentiamo, ciao Pedro, ci vediamo domani alle prove
    p: te l'avevo detto che non volevo vedere certe scene
    io: ma sei tu che sei arrivato adesso
    P: lasciamo perdere.
    io: eddai!
    P: va bè ti perdono, siete terribili insieme.
    io: ahhahahahahahaha!
    passai l'ultima parte della giornata a preparare la valigia, fantasticando su quella settimana da sogno.

  8. #58
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    Belle donne, sono tornata, scusate l'assenza ma ho appena iniziato l'università da una settimana ed essendo in una nuova città mi devo anche ambientare.Comunque non vi ho dimenticate, domani posto un nuovo capitolo. baci.

  9. #59
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    cap 41 me and you

    Eravamo appena arrivati nella famosa villina di montagna. Era davvero graziosa e molto spaziosa, sarebbe stata una settimana fantastica. Entrammo subito e fui catturata dall'arredamento così moderno e chic.
    io: però, mica male.
    S:ho subito pensato che fosse adatta per noi due e per passare un pò di tempo insieme.
    io: infatti non hai torto.
    Mi gettai tra le sue braccia pronta a baciarlo. Sarebbe stata una settimana piena d'amore dopo nessuno poteva rompere le scatole, compreso Pedro. Mi squillò il cellulare.
    S: chi rompe?
    io: Pedro.... parli del diavolo, spuntano le corna
    ioronto
    P:ehi, siete arrivati sani e salvi?
    io: certo altrimenti non ti avrei risposto alla chiamata u.u
    P: fai poco la spiritosa e dì a quel coso del tuo moroso di tenere le mani a posto anche se ne dubito, ho visto abbastanza l'altro giorno
    io: tranquillo noi facciamo sempre sesso sicuro, vero amore?
    S: certo
    P: sè sè va bè vi saluto, divertitevi.
    io: ciao
    Ma che fratello scemo che ho....
    Mi preparai per andare a fare un giro in paese.
    io: vieni con me
    S: ma si dai
    il paesino era davvero carino, c'erano un sacco di negozi.
    io: ma quanti bei negozi! *-*
    Sddio! povera la mia carta di credito
    io: haahahahah tranquillo, mica ho intenzione di svaligiarli tutti
    S: si ma è una mezza idea la tua, ti conosco troppo bene
    Avevamo passato il pomeriggio a fare shopping, avevo deciso che anche Ste doveva un pò rifarsi il guardaroba e ultimamente non aveva tempo così ci avrei pensato io, entrammo in un negozio e gli feci provare qualche camicia e qualche paio di jeans
    io: ti stanno benissimo, hai proprio un bel culo!
    S: grazie amore! altrimenti non sarei il tuo ragazzo
    io: modestia a parte hahhahahahaaah
    finimmo le compere e ritornammo verso la nostra villetta.
    io: è troppo bella questa casa
    S: ahahahhaha non dirlo ancora ahahhahaahha
    io: scemo
    Gli lanciai un cuscino in pieno viso e caddi a terra ridendo come una matta vista la sua espressione.
    Espressione Ste: non ci siamo mica
    Prese un altro cuscino e così iniziò una lotta di cuscinate senza fine, sembravamo due bambini dell'asilo, non mi ero mai divertita così tanto, alla fine lui ebbe la meglio su di me e ci ritrovammo uno sopra l'altro sul divano.
    io: ok, hai vinto tu mi arrendo.
    S: sono il più forte donna,
    io: ma fammi il piacere. hahahaahahhahaha!
    Mi rialzai baciandolo.
    Lui fece altrettanto, le nostre lingue non volevano staccarsi, anzi volevano riprendere quello che era stato lasciato in sospeso qualche giorno prima.
    Mi alzò di peso e mi portò in camera dopo concludemmo quello che Pedro aveva interrotto.
    Mi svegliai nel pieno della notte, Ste stava dormendo beato al mio fianco, scesi dal letto senza far rumore e andai in cucina per bere un bicchiere di acqua. Mi era passato il sonno, ****a!
    Guardai il cellulare, erano le due di notte e non riuscivo a dormire.
    Sentì dei rumori e mi spaventai era solo Ste che stava scendendo le scale
    S: ehi amore, tutto bene? non ti ho più vista a letto e mi sono spaventato
    io: scusa tesoro, ma mi è passato il sonno
    S: sicura?
    io: si, tranquillo, ora ritorno a letto.
    S: ah ho capito, ti sei spaventata per le mie prestazioni di questa notte
    io: hahahahah ma no! hahahhahahahahahahaha!
    S: ridi ridi sono stato immenso stanotte, non lo rifarai mai più come stanotte
    io: hahhaha allora devo riportarti spesso in montagna.
    S:
    S: devo parlarti di una cosa alla quale penso molto ultimamente
    io: ovvero?
    S:devo ancora decidere ma ne sono quasi certo
    io: oddio, parla
    S:....... lascerò la band
    Un tonfo al cuore inaspettato, oddio non poteva farlo, no dopo tutti questi anni, come avrebbero fatto i ragazzi e la band
    io: ma sei scemo! non puoi fare una cosa del genere
    S:amore, ci ho davvero riflettuto tanto, non riesco più ad andare avanti è troppo pesante e non sento più la passione di prima. Andrò a lavorare in fabbrica con mio padre.
    io: non puoi fargli questo, rischierai la loro amicizia per sempre
    S: se sono davvero miei amici come credo, capiranno
    io: ricorda Ste, non tutto si può perdonare sopratutto in queste circostanze, io sono con te ma non appoggio pienamente quello che vuoi fare.
    S: lo sò amore, ci penserò ancora, ma non cambierò la mia decisione.
    Detto questo andammo a letto, mi addormentai stretta a lui sperando che questo non ci avrebbe divisi.

  10. #60
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    Predefinito Re: You'll be always part of me

    Rieccomi pronta per postare un nuovo capitolo! baci

    cap 42 without you

    Mi svegliai sentendo il profumo del caffè provenire dalla cucina, era una mattina particolarmente soleggiata e questo mi metteva di buon umore, cercai le mie pantofole ma con scarsi risultati, scesi allora dal letto e mi avviai verso la cucina scendendo lentamente le scale, Ste era seduto che leggeva il giornale, sembrava la tipica scena marito e moglie, anche se non volevo costruirmi ancora dei castelli inutili.
    S:ciao amore, ti sei svegliata!
    io: già, non ho resistito all'odore del caffè di prima mattina
    Non volevo ritoccare l'argomento delicato della sera precedente anche se sapevo che questa sua decisione avrebbe causato gravi problemi alla band e ai rapporti con i ragazzi.
    Sensavo che stamattina si potrebbe andare a fare una bella passeggiata per i boschi no?
    io: ma cosa ti prende? sei impazzito? te che fai queste proposte! cosa c'è sotto?
    S:niente perchè? non vuoi trascorrere un pò di tempo con me?! dopo sarai super impegnata con l'esame di maturità
    io: e tu sarai impegnato a farti odiare dai tuoi migliori amici
    MI era uscita così inaspettatamente come un fulmine, non volevo ma non ero riuscita a fermare le parole.
    Lo vidi sospirare e fermarsi un momento con lo sguardo rivolto verso terra, poi lo alzò guardandomi negli occhi
    S: non devi odiarmi se ho deciso così, forse ciò cambierà parecchie cose ma poi si risolverà tutto e poi ci sei tu che mi dai la forza di andare avanti, non lasciarmi proprio in questo momento, non ce la farei.
    io: ma io non voglio abbandonarti, cosa ti salta in mente. Non approvo solo la tua decisione ma sei libero di fare come vuoi, vorrei solo che le cose non cambiassero tra di noi
    S:cosa intendi?
    io: insomma andrai a lavorare con tuo padre e quindi avrai impegni e orari diversi più pesanti di quelli dei Finley, potremmo rischiare di non vederci e di non conciliare i nostri impegni
    S: amore ma cosa sono queste pare mentali! non dirlo neache per scherzo, guardami negli occhi ti prego.
    Lo guardai
    S: Ti amo e niente e nessuno al mondo ci separerà di nuovo, te lo prometto. Non cambierà nulla, anzi cambierà in meglio, fidati.
    Mi abbandonai tra le sue braccia, era l'unica cosa che potevo fare in quel momento cercando di trattenere le lacrime. Troppe cose sarebbero cambiate ma saremmo andati avanti per mostrare a tutti che ci amavamo veramente e che la nostra era una vera storia. Lo baciai con tutta la passione e la forza che avevo in corpo, non volevo più staccarmi da lui. Nel pomeriggio ricevetti una chiamata era mia madre.
    M:ciao tesoro, tutto bene?
    io: ehi mamma, si tutto a posto.
    M: allora procede bene la vacanza con il tuo fidanzatino?
    io: si grazie, tranquilla va tutto a gonfie vele
    M: bene ora sono più tranquilla, comunque vi aspettiamo sabato ho preparato le lasagne che piacciono tanto a Ste; è invitato pure lui a pranzo
    io: ok glielo riferirò appena torna. Baci mamma
    M: baci tesoro a sabato.
    Chiusi la chiamata e andai a farmi un bagno rilassante nella sauna, dovevo smettere di pensare alla conseguenze negative della sua scelta.
    Lo sentì rientrare anche perchè faceva un gran baccano. Uscì dalla sauna e lo trovai intento a mettere a posto la spesa, non sapeva da che parte iniziare gli poteva cadere qualsiasi cosa tra le mani compresa la birra.
    IO: aspetta ti aiuto
    S: ma guarda chi si vede! cosa ci fai con solo l'asciugamano addosso?
    io: ero in sauna poi ho sentito il baccano che facevi allora ho pensato di raggiungerti per aiutarti e mi sà che ho fatto proprio bene.
    S:mi reputi un incapace?
    io: scusa amore mio, ma per queste cose sì
    S: ti faccio vedere io allora
    Mi tirò a sè ma mi staccai subito
    io: eh nò mi dispiace oggi niente sesso, rimani a secco
    S: oddio stò male scherzi?
    io: non sono mai stata così seria! mi devono anche arrivare le mie cose, è meglio non rischiare, mancano pochi giorni
    S: mah voi donne
    io:
    S: ok, non aggiungo altro

    Ero intenta ad asciugare i piatti quando sentì vibrare alcune corde, era il suo basso, stava suonando. Era una melodia malinconica come se volesse assaporare gli ultimi attimi in cui avrebbe potuto risuonare il suo basso. Mi avviai verso la nostra stanza e lo ascoltai cercando di non farmi vedere. Leggevo la sofferenza nel suo sguardo, entrai nella stanza e lo abbracciai baciandogli la fronte.
    io: io ci sarò sempre per qualunque cosa....

    Ecco, ora sapete cosa dovete fare.... COMMENTI

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