L'amore fa un giro immenso e poi ritorna

[marty90]

Il capitolo che tutte quante stavate aspettando. Il momento della verità!!!

Ros questa volta non mi picchierai

Beh ora posto, buona lettura!!!

39 CAPITOLO

Da quando ero tornata avevo praticamente passato ogni minuto ad organizzare il matrimonio.
Io e ka stavamo ristabilendo un rapporto civile, ma niente di più. Lui e joel avevano legato molto e quasi tutti i giorni, se non era impegnato con la band, passava a prenderlo e lo portava al parco.
Oggi era uno di quei giorni. E visto che i miei non c'erano e daniel era fuori decisi di farmi un bagno rilassante per scacciare almeno un pò dello stress che avevo accumulato in quei giorni.
Ero dentro da circa dieci minuti quando sentii suonare il campanello. Maledissi chiunque fosse.
Poi uscii di corsa e mi misi adosso un ascigamano.
Aprii e mi trovai davanti ka. Subito pensai a joel.
"dov'è joel?" chiesi allarmata
"tranquilla, lho portato da pedro e silvia" rispose
"come mai sei qui?"
"volevo parlare con te"
Mi spostai di lato e lo feci entrare, lui andò in salotto
"allora, dimmi" dissi io
"marty mi machi" disse con voce bassa
"ka ti prego"
Intanto lui mi stava fissando dalla testa ai piedi, non riuscivo a capire cosa avesse da guardare con tanta insistenza quando abbassai lo sguardo e vidi che il mio ascigamano era leggermente aperto.
Subito lo rimisi a posto ma ormai il danno era fatto.
Non ci furono più parole, lui si avvicinò a me abbassò la sua testa fino ad incontrare le mie labbra e iniziò a baciarmi.
Sulle prime rimasi impietrita ma poi risposi al suo bacio. Le misi le braccia al collo e lo strinsi a me più che potevo. Quanto mi era mancato. Avevo sognato questo momento per giorni, mesi e anni.
"aspetta ka, fermati" dissi quando ritrovai la lucidità e mi allontanai
"perchè?"
"perchè tu stai con eleonora e io tra pochi giorni mi sposo" mi sembrava una spiegazione logica
Salii le scale di corsa e andai in camera mia.
Mi vestii velocemente, ma mentre mi mettevo il reggiseno vidi che era sulla porta con ancora più in fretta indossai una mglietta.
"ho lasciato eleonora" mi disse appoggiandosi allo stipite della porta
"Perchè? chiesi senza girarmi
"perchè mi sono reso conto di non amarla"
Risi, una risata isterica, sembrava il suo ritornallo per lasciare la gente.
"mi dispiace ka, ma tra me e te non potrà succedere niente" dissi
Lui se ne stava per andare quando si girò
"voglio sapere un'ultima cosa e questa volta voglio la verità, niente più bugie. Joel è mio figlio?"
Non potevo più mentire, il momento della verità era arrivato.
"si è tuo figlio" sussurrai
Lui si appoggiò al muro e scivolò giù fino a sedersi. Le gambe tirate in petto e le mani sulla faccia. MI avvicinai e lo vidi piangere, così senza pensarci lo abbracciai. Lui ricambiò il mio abbraccio e io presa dal momento iniziai a baciarlo e lui rispose al mio bacio. E se prima l'avevo respinto ora non avevo la forza per farlo ma sopratutto non volevo.
I nostri corpi erano talmente vicini che potevo sentire il suo cuore battere forte e il mio con il suo.
Lui mi prese in braccio e mi posò sul letto, poi si mise sopra di me. In men che non si dica i nostri vestiti erano sparsi sul pavimento.
Stavamo facendo l'amore di nuovo dopo tanti anni, come se fosse la prima volta. Capii che in tutti quegli anni fra me e lui non era cambiato niente.
"ti amo, ti ho sempre amato" mi sussurrò
"anch'io ti amo"
E così rimanemmo lì uno nelle braccia dell'altro per tutto il pomeriggio fino a quando esausti non crollammo.


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[marty90]

40 CAPITOLO

Quando mi sveglia fuori stava già iniziando a diventare buio, Ka stava ancora dormendo e aveva un braccio intorno alla mia vita. Mi alzai piano, mi rivestii e andai verso la finestra. Rimasi a guardare fuori per non so quanto tempo, fino a quando non si svegliò e non vedendomi nel letto mi cercò con lo sguardo, poi mi vide.
"amore che ci fai lì?, vieni qua" mi disse facendomi segno di fianco a lui
"ka, oggi è stato bellissimo, ma resterà un caso isolato. Non può succedere più" dissi
"cosa stai dicendo?" mi chiese confuso
"vestiti, ti aspetto giù" dissi lanciandogli i vestiti
E andai in cucina a preparare un caffè. Una volta vestito mi raggiunse anche lui.
"perchè non deve succedere mai più?" mi chiese
"forse perchè io mi sto per sposare" risposi
"e allora lascialo. Oggi è stato bellissimo e non vedo l'ora di riaverti tra le mie braccia e adesso che è successo non ho nessuna intenzione di rinunaciare a te"
"non ho intenzione di lasciarlo" risposi secca
"marty, abbiamo fatto l'amore, hai detto di amarmi"
"so quello che ho detto"
"ti vuoi rimangiare tutto?"
"no, è stato stupendo, lo rifarei altre 100 volte, ma non potrà più seccedere"
"Puoi anche mentire a te stessa dicendoti che vuoi che non succeda più, ma mi basta guardarti negli occhi per capire che mi stai mentendo"
"ka io ti amo e molto ma voglio bene anche a daniel" dissi
Lui abbassò lo sguardo
"perchè non mi hai mai detto di aspettare mio figlio?" mi chiese
"avevo paura"
"forse all'inizio, ma poi hai avuto tre anni di tempo per dirmelo. Perchè non lo hai mai fatto?"
"mi dispiace, ma tu mi hai lasciato dicendomi che non mi hai mai amato e dopo pochi giorni ho scoperto di essere incinta. Non potevo tornare da te."
Capii perfettamente cosa intendevo dire.
"sai che non sarei mai tornato con te solo per dovere. Ma lui è mio figlio avevo il diritto di saperlo"
"ho sbagliato lo so, perdonami se puoi. Non ti impedirò di vedere tuo figlio"
"ci mancherebbe altro. Ma è arrivato il momento che tu scelga, o me o daniel"
"non puoi chiedermi questo"
"si che posso"
E così come sempre iniziammo a litigare.
"ok, ho deciso, scelgo danie, sposerò lui com'era previsto" gridai
NO, NO, NO, NO!!!!! perchè l'avevo detto
Lui rimase ammutolito, poi qualcuno entrò in cassa, erano silvia e pedro che riportavano joel a casa e lui corse subito ad abbracciarmi per salutarmi.
"vai di sopra che adesso vengo a metterti a letto" dissi a joel dandogli un bacio
"me ne vado. Ma ricordati che non finisce così. Un giorno tu sarai mia. Non mi importa quanto ci vorrà"
Poi se ne andò sbattendo la porta
Andai in camera da joel, aveva già messo il pigiama così lo aiutai a mettersi a letto
"buonanotte amore mio" gli dissi
"buonanotte mamma, ti voglio bene" mi disse
"anch'io tanto. Adesso dormi" e gli tirai su le coperte
Una volta tornata giù raccontai a pedro e silvia tutto quello che era successo, mi feci anche una bella camomilla, mi serviva proprio per rilassarmi.
Una volta che gli ebbi raccontato tutti silvia e pedro si guardarono, non sapevano cosa dire.
"lo so ho fatto un casino come sempre, ma adesso cosa dovrei fare?" chiesi
"cavolo, lui ama te, tu ami lui, ma perchè dovete sempre complicarvi la vita" disse silvia
"forse siamo bravi a farlo" risposi
"si i numeri uno" disse silvia
"dai si sistemerà tutto. Ci vuole solo un pò di tempo" disse pedro
"forse avete ragione. Dai andate a casa adesso che è tardi"
Così li salutai, loro se ne andarono e io mi misi nel letto insieme a joel e lo abbraccia per tutta la notte.


Sono pronta per farmi piacchiare da tutte voi
Prima commentate però!!!!
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[marty90]

41 CAPITOLO

Ormai era giorno da un pezzo, fuori il sole splendeva e il cielo era azzuro, ma c'era qualcuno che non era per niente felice, anzi se fuori c'era il sole dentro c'era il buio. Ka era lì da ore, sdraita sul letto a fissare il soffitto.
Era sdraiato con un foglio in mano, più precisamente una lettera. Una lettera tuta sgualciata, rovinata dal tempo e ingiallita. Una lettera che per qualcuno poteva anche non valere niente ma per lui era come un tesoro.
Una lettera che teneva con lui ormai damolto tempo, da quando lei la scrisse e gliela regalo nel giorno più bello della sua vita.
Quella lettera giela aveva scritta Lei.. La ragazza che gli faceva battere il cuore. La ragazza che amava.
Non lo aveva mai confessato a nessuno, ma aveva tenuto quella lettera nel portafolgio per tutti quegli anni e quando era triste o sentiva la sua mancanza la tirava fuori e la rileggeva. In questo modo la sentiva più vicino a lui.
In quel momento la stava rileggendo quando qualcuno entrò in camera e lui d'istinto la nascose come per proteggerla. Non l'aveva mai fatta leggere a nessuno.
"ehi, amico" disse pedro entrando
"che ti succede?" disse dani seguendolo
"non ti abbiamo mai visto così" disse ste entrando a sua volta
"sto male ragazzi. Ho perso la donna della mia vita" rispose lui
"non l'hai persa" gli disse pedro
"si, l'ho persa molto tempo fà" disse triste
"lo sai che non è così. Lei ti ama ancora, è soltanto spaventata" disse dani
"già, lei si fa vedere forte ma in realtà le sue ferite non si sono ancora richiuse del tutto" gli fece eco pedro
"lo so che mi ama, ma se non l'avessi lasciata tanto tempo fa per il mio stupido orgoglio adesso lei starebbe sposando me, il padre di suo figlio. Non un altro"
"sono sicuro che un giorno voi vi sposerete. Lei deve soltanto capire che sta facendo la cosa sbagliata" disse pedro
"è scritto nel destino" gli fece eco dani+
"che bel destino che ci hanno riservato"
"dalle sofferenze si esce sempre più forti" gli disse dani
"sai amico, tanti anni fa ti ho dato un consiglio che non avresti mai dovuto accettare" disse ste che fino ad allora era rimasto zitto
"cioè?!?" chiese ka
"ti ho detto di lasciarla andare, perchè lei finalmente stava ricominiciando a vivere ma ho sbagliato, avresti dovuto fare di tutto per farla rimanere. Quindi adesso non fare lo stesso errore, riconquistala. Stupiscila, fagli capire quanto la ami. Fai qualsiasi cosa perchè lei torni da te."
Tutti i ragazzi erano a bocca aperta
"cavolo ste, mi hai sorpreso" disse dani
"un discorso così da te non me lo sarei mai aspettato" gli fece eco pedro
"ahahahaha, divertenti" disse ste
"però a ragione. Ka fai di tutto per riconquistarla" disse pedro
"avete ragione. Grazie ragazzi. Ora so esattamente cosa devo fare" disse ka
"beh ora noi andiamo" gli disse dani
COsì i ragazzi uscirono dalla stanza lasciandolo solo. Lui si alzò e si mise alla sua scrivania, prese carta e penna e iniziò a mettere nero su bianco i suoi sentimenti.

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[marty90]

42 CAPITOLO

"Quando ti trovi davanti ad una scelta, lancia in aria una moneta. Non perchè farà la scelat giusta per te, ma perchè nell'esatto momento in cui cadrà, saprai asattamente cosa desideri di più"
Ed eccomi qui, piena di dubbi a dover scegliere tra due persone e anche se il mio cuore sa benissimo chi è la persona giusta, ho deciso di affidarmi alla sorte. Così prendo una moneta e la lancio in aria, testa ka, croce daniel.
Ma proprio quando sta per ricadere sento un rumore. Mi giro, lasciando cadere la moneta sul pavimentone vedo una lettera infilata sotto la porta.
La prendo e inizio a leggere

"Amore mio, chissà se potrò chiamarti ancora così. Molto tempo fa, ho fatto un gravissimo errore. Ti ho lasciata perchè il mio stupido orgoglionmi ha impedito di passare sopra ad uno stupido bacio. Molte volte sono tornato con la mente a quel giorno e con il senno di poi ho capito di aver sbagliato tutto. Se fosse possibile cancellerei quel giorno dalle nostre vite, perchè quel giorno io ti ho detto una bugia. Non è vero che no ti ho mai amato, anzi io ti amava, ti amo e ti amerò per sempre. Ma ora sono qui seduto con la tua lettera che mi hai scritto quel magico natale che abbiamo passato insieme e che in tutti questi anni mi ha fatto compagnia e soltanto ora mi rendo conto che io non ti ho mai detto i motivi per cui ti amo. E quindi, adesso sono qui, pronto a d aprirti il mio cuore"

Ti amo perchè... sei l'unica percui vale la pena soffrire. Amo quando mi prendi in giro, amo le tue labbra e il nostro ritmo, amo quando sei triste ti appoggi a me e cerchi di sfogarti. Amo il profumo dei tuoi capelli, il tuo modo di guardarmi, le tue battute che mi punzecchiano. Amo quando mi prendi per mano e mi baci, sembra che tu capisca subito che ne ho bisogno.
Ecco ti amo perchè nonostante tutte le avversità passate noi siamo ancora qui. Con te mi sento al settimo cielo, perchè all'inizio non era così intenso perchè ora sei la mia vita.
Sei l'aria che respiro e senza di te mi sento perso. E ricorda, potrai crescere quanto vuoi ma per me sarai sempre la mia piccolina, da tenere tra le mie braccia e consolare quando ne hai bisogno. Ecco perchè ti amo!!!!

Cavolo, era davvero bravo con le parole, aveva fatto pieno centro nel mio cuore, stava battendo ancora per lui.
Le lacrime scendevano a valanga, ma questa volta non erano di tristezza ma di gioia.
Guardai ancora dentro la busta e ci trovai il mio braccialetto, quello con le nostre iniziali e la chitarra che mi aveva regalato a natale. Vicino c'era un biglietto, "questo è sempre stato tuo" c'era scritto. Lo presi e me lo rimisi al polso.
Andai a sdraiarmi sul divano, tenendo la sua lettera vicino al mio cuore e ripensando a tutti i momenti che avevamo passato insieme, dalle litigate alle gioie.
Ripensai alla prima volta che mi ha baciato, quando non sapevo ancora chi fosse e poi quando l'ho incontrato è stato odio a prima vista, ma dentro di noi sapevamo già che qualcosa stava per nascere.
A quel giorno che abbiamo passato al mare, il giorno in cui ci siamo messi insieme.
E poi quando mi ha fatto quella spendida sorpresa riportandomi al mare, dove abbiamo fatto l'amore per la prima volta.
Gardaland, che giornata stupenda, a ridere e scherzare come mai.
E poi natale, il più bello della mia vita.
Quante emozioni avevamo vissuto insieme.
Un sorriso si disegnò sulle mie labbra. Nonostante tutti gli errori che entrambi avevamo fatto, il nostro amore era ancora così forte.
Lo amavo, ma sopratutto mi resi conto di una cosa: non potevo fare a meno di lui nella mia vita!!!!


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[marty90]

43 CAPITOLO

Il giorno del matrimonio era arrivato.
Mi alzai presto e portai joel a casa dei ragazzi, visto che lo avrebbero portato con loro e tornai a casa. Mi feci la doccia e cominciai a prepararmi. Nel frattempo era arrivata anche silvia, mi aiutò a vestirmi e ad acconciare i capelli. Dovevo soltanto truccarmi. Daniel intanto era già in chiesa.
Mentre silvia mi truccava qualcuno bussò alla porta.
"entra" dissi
Pedro, dani e ste entrarono con addosso i loro smoking. Ka non ci sarebbe stato.
"siamo venuti a salutare la sposa" disse dani
"e a vedere come stava" gli fece eco pedro
"La sposa sta bene. Un pò stanca,ma bene" risposi
"lo sai che sei bellissima" disse ste
"grazie" dissi arrossendo in viso
"adesso andatevene, altrimenti non riesco a truccarla" disse silvia
"ecco è arrivato il caporale" disse dani
"ahahahaha. Adesso fuori"
"agli ordini" disse ste mentre uscivano
Silvia finì di truccarmi, ero pronta.
Arrivai in chiesa con un pò di ritardo, ma d'altronde era la tradizione.
La messa iniziò, il prete parlava ma io non sentivo neanche una parola.
La gola inizia a stringere, avevo caldo e sudavo, facevo fatica a respirare e il battito del cuore era accellerato.
Stavo avendo un'attaco di panico in piena regola.
"mi dispiace, non posso" dissi girandomi verso daniel e guardandolo
Poi corsi fuori dalla chiesa e mi appoggiai ad un muro in attesa che il battito cardiaco ritornasse normale.
Silvia, pedro e i ragazzi mi raggiunsero
"ehi, stai bene?" mi chiese silvia
"non posso sposare daniel. Gli voglio bene, ma non lo amo" dissi
"oh, finalmente" disse ste
"Che intenzioni hai adesso?" mi chiese dani
"Vado a cercare l'unica persona che amo e che voglio sposare"
"è a casa" mi disse pedro
"potete farmi un favore" chiesi prima di andarmene
Loro annuirono
"potete tornare dentro e dire a daniel che mi dispiace ma non lo posso sposare più, poi prendete joel e tenetelo per un pò con voi.
"certo tesoro, ora vai" disse silvia abbracciandomi
Mentre stavo andando pedro mi chiamò e mi lanciò un paio di chiavi
"con queste farai prima" mi disse ridendo
Le afferrai al volo e andai dritta a casa sua.

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[marty90]

Questo capitolo farà felici tutte voi

44 CAPITOLO

Entrai senza neanche suonare, lo chiamai ma nessuno rispose. Probabilmente era uscito un attimo. Così mi accomodai sul divano e aspettai.
Quando mi vide, una volta tornato, non fece neanche una smorfia.
"hai sbagliato. Questa non è la chiesa" disse
"ahahahahah, lo so benissimo che questa non è la chiesa" risposi
"e allora che ci fai qui?"
Intanto lui continuava a muoversi e a fare qualcosa di incomprensibile. Mi stava dando sui nervi.
"ti fermi un attimo" gli dissi un pò brusca
"ok, sentiamo cos'hai da dirmi di così importante" disse incronciando le braccia al petto
"non mi sposo più. Ho lasciato daniel"
Rimase di stucco
"perchè mi mancavi e non posso vivere senza di te"
"cosa vuoi dire?"
"voglio dire che....ti amo, ti amo alla follia"
Nel frattempo lui si era rilassato, si avvicinò a me e iniziò a baciarmi come se non lo avesse mai fatto.
Mi prese in braccio e mi fece sdraire sul divano. Ci togliemmo i vestiti e in men che non si dica eravamo nudi. Ci stavamo amando, di nuovo, ma questa volta senza ripensamenti e dubbi.
Eravamo ancora abbracciati, quando i ragazzi, silvia e joel entrarono in casa.
"ragazzi copritevi" disse ste mettendosi una mano davanti agli occhi
"si, non è uno bello spettacolo" disse pedro
"io direi di buttare il divano e comprarne uno nuovo. Non credo che mi siderò ancora lì" fece eco dani
"ahahahahaha, che ridere" disse ka tirandogli un cuscino
"se ve ne andate noi ci rivestiamo" dissi mentre silvia mi lanciò un sorrisino malizioso
Loro andarono in cucina, noi ci rivestemmo e li rangiuggemmo. Erano tutti contenti che fossimo tornati insieme, ma la mia attenzione venne attirata da un particolare, mancava joel.
"è andato di sopra" disse silvia che aveva capito
Joel aveva una sua cameretta anche lì, nel caso in cui rimanesse a dormire.
"credo sia arrivato il momento di dirgli la verità. Ka andiamo" dissi prendendolo per mano e salendo le scale
Quando entrai lo trovai seduto per terra che giocava con i suoi giocattoli e io e ka ci sedemmo lì con lui.
"amore, sei triste?" gli chiesi
Lui non rispose
"non sei contento che io e ka stiamo insieme?" dissi
"si, ma non voglio che tu tradisca il mio papà" rispose con gli occhioni tristi
Era il momento della verità.
"amore, ti ricordi quando ti ho raccontato che daaniel non era il tuo vero papà e che un giorno te lo avrei fatto conoscere?"
Lui annui
"ecco.....ka è il tuo papà"
Lui spalancò gli occhi, poi si avvicinò a ka e lo abbracciò come solo un bambino sa fare.
"ti voglio bene papà" disse joel
"anch'io ti voglio bene scricciolo. Non sai quanto" rispose ka
Io rimasi lì a fissarli con gli occhi lucidi dalla gioia.
Poi tornammo a casa e vidi che sul pavimento c'era la moneta che alcuni giorni prima avevo lanciato in aria. Mi chinai per raccoglierla e vidi che era testa. Sul mio viso si dipinse un sorriso *-*


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[marty90]

45 CAPITOLO

Era passato un mese da quel giorno.
L'inverno ormai era arrivato e fuori faceva freddo.
Io e ka ci svegliammo abbracciati, come facevamo sempre da quando eravamo tornati insieme.
Avevamo comprato una casa tutta per noi e joel.
"buongiorno" mi disse quando vide che ero sveglia e mi diede un bacio
"buongiorno anche a te" gli risposi
Poi mi accorsi che qualcuno era dietro alla porta a curiosare
"é proprio bello stare qui con te, al calduccio. Con joel che sbircia da dietro la porta" dissi gridando un pò di più la seconda frase per farmi sentire
Joel entrò ridendo e venne sul letto mettendosi in mezzo tra me e ka.
Io e ka ci guardammo in faccia e iniziammo a fargli il solletico, fino a quando sfiniti crollammo tutti e tre sul letto.
"forza ometto, dobbiamo uscire noi" disse ka rivolto a joel
"voglio venire anch'io" dissi
"no, mi dispiace ma tu non puoi"
"perchè?"
"perchè è una sorpresa" disse dandomi un bacio veloce e lasciandomi lì
Lavai joel, lo vestii e lo diedi a ka. Una volta pronto anche ka uscirono e io rimasi a combattere con la mia voglia di sapere dove stavano andando.

Joel e ka stavano camminando su e giù per le strade di milano.
Erano andati a comprare i regali di natale, ma ne mancava ancora uno.
Entrarono in un bar e ordinarono un caffè per ka e una cioccolata per joel e si misero seduti ai tavolini.
"papà, cosa compriamo alla mamma?" chiese joel bevendo la sua cioccolata
"un'idea ce l'avrei, ma voglio la tua opinione"
Joel si mise ad ascoltarlo attentamente
"saresti contento se chiedessi alla tua mamma di sposarmi?"
"siiiiiii, che bello" grido joel
Ka si mise a ridere
"bene voglio che mi aiuti a scegliere l'anello"
Finirono di bere il caffè e la cioccolata e poi andarono in gioielleria.
"buongiorno signore, posso esserle utile?" disse un commesso
"certo, vorremmo vedere degli anelli di fidanzamento" rispose ka
Intanto joel si guardava in giro con aria sognante
"ecco qua" disse il commesso quando tornò
Ka osservò tutti gli anelli, sottoponendoli al giudizio di joel. Fino a quel momento non aveva ancora trovato quello adatto per lei. Ci stava quasi per rinunciare quando vide joel illuminasi davanti ad un'anello. Era semplice, aveva un diamante in mezzo e due pietre di fianco.
Così chiese al commesso di farglielo vedere
"ti piace piccolo?" chiese ka
"si papà, è stupendo" rispose joel
"hai ragione, compriamo questo"
Il commesso glieo impacchettò, pagò ed uscii dal negozio
"papà vuoi sapere perchè mi piace così tanto?" disse joel tenendo la mano di ka
"certo"
"quell'anello ha tre simboli, il diamante è la mamma lei è bellissima e le due pietre siamo io e te, i suoi gioielli" disse con un sorriso sulle labbra
"hai ragione. L'ho sempre detto che mio figlio è un genietto"
Joel si mise a ridere
"a proposito, dobbiamo nascondere il regalo per bene" disse ka
"già la mamma è proprio una curiosona"
Joel continuò a sorridere. Era contentissimo.
E ka con lui. Gli avrebbe fatto la proposta il giorno di natale.


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[marty90]

46 CAPITOLO

Ka e joel erano tornati con centinai di sacchetti contententi i regali di natale ed ero sicura che in mezzo a tutta quella roba c'era anche il mio.
Così un giorno, pensando che non ci fosse nessuno, ho messo soqquadro tutta la casa. Aprivo cassetti, armadi, guardavo sotto i letti ma niente, del mio regalo neanche l'ombra.
"mamma cosa stai facendo?" disse una voce dietro di me
"ehm... niente...davo una pulita in giro" dissi facendo finta di niente
Intanto era arrivato anche ka
"a me sembra che qui sia passato un uragano" disse ridendo
"ahahahaha, non ridere. Tanto troverò dove l'hai nascosto" dissi passando di fianco a lui e andandomene con nonchalance
"non credo proprio" rispose
Poi, mentre mi allontanavo sentii lui e joel ridere.

La mattina di natale era arrivata.
Tutti ancora dormivano, così mi alzai e scesi di sotto.
La casa era tutta addobbata, il presepe, le luci, l'albero. E sotto di esso c'erano i regali.
Mi avvicinai alla finestra e scostai la tenda per guardare fuori. Mille fiocchi di neve stavano cadendo, colorando di bianco tutto il paesaggio.
Da quanta cen'era dedussi che aveva nevicato tutta la notte.
Mentre ero immersa nei miei pensieri sentii qualcuno abbracciarmi da dietro
"buon natale amore mio" mi sussurrò ka all'orecchio
"buon natale anche a te" dissi girandomi e baciandolo
"che ne dici di andare a giocare con la neve" dissi spostando la tenda per fargli vedere fuori
Lui annui e insiemme corremmo fuori. Iniziammo una battaglia sensa esclusione di colpi
"mamma, papà, cosa state facendo?" chiese joel sulla porta
"oh, niente, sto massacrando tua madre" disse ka scherzando, non troppo
"non credo proprio" dissi io lanciandogli una palla di neve e beccandolo in testa
Lui si girò e iniziò a rincorrermi, Joel rideva guardandoci, poi si unì a noi.
Alla fine stremati rientrammo in casa.
"joel, vai a lavarti e cambiarti" dissi io
"ma io voglio aprire i regali" disse lui incrociando le braccia al petto
"su su, prima ti cambi prima apri i regali" dissi e lui andò anche e con qualche difficoltà
Intanto anche io e ka andammo a cambiarci e lavarci
"ti ho già detto quanto ti amo oggi" disse ka mettendomi le braccia intorno alla vita
"no, non mi sembra" risposi io con un sorriso sulle labbra
"beh allora...ti amo"
"anch'io tantissimo" dissi baciandolo
Ci stavamo lasciando andare un pò troppo
"non possiamo" dissi io fermandolo prima che fosse tardi
"già, lo scricciolo potrebbe entrare da un momento all'altro" rispose lui
Come non detto joel iniziò a chiamarci
"mamma, papà, siete pronti? io voglio aprire i regali" gridò dal salotto
"arriviamo amore" dissi io guardando ka dritto negli occhi
"stasera sei mia però" mi sussurrò all'orecchio mentre andavamo in salotto
Così ci radunammo tutti in salotto sedendoci intorno all'albero.
Eravamo pronti ad aprire i regali.

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[marty90]

47 CAPITOLO

Presi il regalo di joel e glielo diedi subito.
"questo è per te scricciolo, da parte mia e di tuo padre" dissi
Lui lo prese in mano e iniziò a scartarlo tutto contento
"wow, mamma papà è bellissimo. E' proprio quello che volevo" disse guardando con occhi illuminati la sua pista di macchinine
"abbiamo fatto centro" sussurrò ka al mio orecchio
"ok, piccolino, dopo papà ti aiuterà a montarla" dissi
"perchè io?!?" chiese ka
"perchè tu sei l'uomo a cui piacciono le macchinine. Io non saprei neanche da che parte cominciare " dissi facendogli la linguaccia
Era il turno di ka. Presi il suo regalo, che era un pochino gigante e glielo diedi
"nonostante io creda che il regalo più bello te l'ho già fatto" dissi indicando joel "ho pesato di prenderti qualcosa lo stesso" continuai ironicamente
"ahahahahah, molto divertente" rispose lui e iniziò a scartare il regalo
Quando lo aprì rimase a bocca aperta, non se lo sarebbe mai aspettato. Gli avevo regalato una gibson les paul nuova di zecca.
"wow, amore mio è stupenda" disse baciandomi
"ok, ora è il mio turno" dissi tutta raggiante
Vidi ka scomparire e tornare con un regalo
"questo è per te" dissi
"dove l'avevi nascosto?" chiesi visto che non ero mai riuscita a trovarlo
"non lo saprai mai" rispose
Lo aprii e trovai dentro una maglietta dell'hard rock cafè e una cintura. Guardandoli rimasi un pò delusa. Ok, erano carini, ma non era proprio quello che mi aspettavo.
"ti piacciono?" mi chiese ka
"si, sono bellissimi" cercai di dire il più convincente possibile
"su, forza andiamo a fare colazione" dissi iniziando a raccogliere la carta in giro
"aspetta, io avrei ancora un regalo da darti" disse ka facendolo l'occhiolino a joel
Mi girai e aspettai. Dai pantaloni tirò fuori una scatolina blu e già il cuore iniziò a battere più forte.
Poi si inginocchiò, aprì la scatolina e dentro c'era un anello meraviglioso.
Distinto mi portai una mano alla bocca.
"ne abbiamo passate tante in questi anni, ma alla fine ci siamo ritrovati per stare insieme per sempre. Mi vuoi sposare?" mi chiese con la voce un pò tremolante mentre mi infilava l'anello
Lo tenni sulle spine per circa tre secondi facendo finta di pensarci
"si, si, si, si" gridai lanciandomi tra le sue braccia
"per un attimo ho pensato che mi avresti detto di no" disse lui
"come faccio a dire di no alla persona che amo" risposi io
Ero troppo felice. Tutto era tornato alla normalità e le cosa andavano meglio del previsto.
"dai tutti a fare colazione" dissi prendendo joel per mano per poi abbracciarlo
"tu sapevi tutto vero?" gli chiesi
"si, ho aiutato papà a sceglierlo" disse con il suo magnifico sorriso
"ci avrei scommesso" dissi io appoggiando la mia fronte alla sua

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[marty90]

Scusate il ritardo ma ho avuto dei problemi e non trovavo mai il tempo di collegarmi.
Ora posto.

Buona lettura

48 CAPITOLO

L'ora di pranzo arrivò in fretta e così anche silvia e i ragazzi.
Oggi avremmo trascorso il Natale tutti insieme.
In tutti quegli anni non era mai successo ed era arrivato il momento di farlo.
Stavo facendo da mangiare quando suonarono il campanello.
"amore vai tu?" gridai a ka dalla cucina
Lui andò ad aprire e si trovò davanti tutti i ragazzi
"BUON NATALE" dissero all'unisono
"buon Natale anche a voi. Su, forxa, entrate" rispose ka
I ragazzi entrarono, tolsero la giacca, appoggiarono i ragali e andarono a mettersi comodi sul divano.
"ziiiiii, zia" disse joel vedendoli e poi lì baciò tutti quanti
"buon natale piccolino" disse silvia
"buon natale anche a te e a tutti voi" rispose joel
"beh la tua amata dov'è?" chiese ste rivolto a ka
"è in cucina, sta facendo da mangiare" rispose ka
"ha cucinato per un esercito?" chiese pedro
"più o meno" rispose ka
e tutti scoppiarono a ridere
"ehi, vuoi farci morire?" mi gridò dani
"ma va, ka esagera sempre, ho cucinato pochissimo" gridai io
Sentii joel che parlava piano
"non è vero. Ha cucinato tantissimo"
"ok, oggi morirò" disse ste con tono melodrammatico
"vabbè i vado a salutare la mia amica" disse silvia lasciando gli uomini soli che già avevano iniziato a parlare di calcio
Entrò in cucina e quasi mi spaventò
"ehi, potevi pure farti sentire mentre arrivavi" dissi io
"scusa, non ho fatto apposta"
"scherzavo =). Dai vieni qui, buon natale" dissi abbracciandola
"buon natale anche te" rispose lei
"allora che stanno combinando gli uomini?" chiesi
"stanno guardando la partita" rispose sedendosi
"anche a natale. Sono le repliche delle repliche e loro ancora a guardarle stanno"
"che possiamo farci. Sono uomini"
Ci guardammo e scoppiammo a ridere
"devo aiutarti?" mi chiese una volta tornate alla normalità
"no, no. Ho finito. Adesso andiamo a disturbare i ragazzi"
Mentre andavamo di là, ci mettemmo d'accordo per far spaventarli spaventare, così senza farci sentire entrammo in salotto e iniziammo a urlare
"ahhhhhhhhhh" gridammo insieme facendo molto casino
Tutti scattarono su dal divano come se avessero le molle sotto il sedere
"cosa è successo?" disse ka
"oh, niente, ci siamo solo divertite un pochino" disse silvia con un sorriso diabolico in faccia
"beh non fatelo mai più" disse ste
"agli ordini capitano" dissi io trattendendo le risate
Scambiammo ancora quattro chiacchere e poi iniziammo a scambiarci i regali.
Silvia e pedro avevano regalato a joel una maglietta e dei pantaloni, mentre ste e dani gli avevano comprato dei mostriciattoli, che non so neanche come definire.
A me non piacevano ma joel era contento e vidi che anche ka e i ragazzi apprezzavano molto da come ci giocavano. Li avevano regalati a joel o aloro stessi????? Mah
A pedro regalammo un microfono nuovo, a dani delle bacchette per la sua batteria e a ste una custodia nuova per il basso.
Loro invece avevano regalato a ka delle corde nuove e una custodia per la suo nuova chitarra. A me inveca avevano regalato un giubbotto di pelle nera. Stupendo, la'vevo sempre sognato.
Stavamo parlanod del più e del meno quando io e ka decidemmo di dargli la notizia.
"ragazzi dobbiamo dirvi una cosa" esordii io
Avevo l'attenzione di tutti quando vidi che silvia stava fissando qualcosa sulla mia mano sinistra.
"fermi tutti. Vi siete fidanzati?" disse silvia
Io e ka ci gurdammo in faccia e insieme gridammo
"SIIIIIIIII"
"Ci sposiamo il prossimo anno" dissi io una volta ritrovato il controllo
"beh era ora" disse ste
"dopo tutti questi anni e quello che ci avete fatto sopportare era veramente ora" gli fece eco dani
"ahahahahah, auguri" disse pedro
"si, tanti tanti tanti auguri" disse silvia
"naturalmente tu sei la mia testimone" dissi a silvia
"questo era poco ma sicuro" rispose lei
Una volta che tutti ci fecero gli auguri andammo a sederci a tavola.
E il natale passò così, tra una risata, una portata e ste che faceva il melodrammatico ad ogni nuovo piatto.
Il natale di 4 anni fa era stato stupendo ma questo lo batteva perche finalmente ero con la mia famiglia e tutti i miei amici.



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