L'amore fa un giro immenso e poi ritorna

[marty90]

19 CAPITOLO

15 agosto
Ore 5.30
Qualcuno entrò in camera mia e iniziò a tirare su le tapparelle, aprire le finestre e fare un casino della madonna.
L'avrei riconosciuta tra mille, Silvia
"forza alzati, dobbiamo andare a gardalan oggi" mi dice mettenosi davanti a me come se niente fosse
Io con la poca forza che avevo guardai l'orologio e quando scopro che ore sono per poco non l'ammazzo.
"stai scherzando vero?!? sono le 5 e mezza e gardaland non apre prima delle 10. Torna a casaa dormire" gli rispondo e poi mi giro dall'altra parte
Non passa neanche un minuto che lei mi butta giù dal letto letteralmente facendomi fare un tonfo pazzesco.
"ahia, *****, mi hai fatto male" dico massaggiandomi il sedere
"su su alzati, chi dorme non piglia pesci. Vai a farti una doccia subito" mi dice
Faccio come mi dice, non ho le forze per litigare con lei di prima mattina.
Una volta pronta ci dirigiamo verso casa dei ragazzi. Non so perchè ma ho la sensazione che non saranno molto felici di questa incursione.
Una volta arrivate, silvia suona il campanello, una...due...tre volte ma niente, nessuno viane ad aprirci.
"dai torniamo a dormire. Non vedi che anche loro sono ancora a letto" dico
Come se neanche mi avesse sentito tira fuori qualcosa dalla borsa.
"e quelle?!?" chiedo indicando un mazzo di chiavi
"me le ha date pedro per le emergenze" mi risponde
"non credo che questa la considererebbe un'emergenza"
"fa niente, noi entriamo lo stesso"
Così entriamo, io non riesco neanche a stare in piedi dal sonno così mi appoggio ad un muro mentre lei inzia ad urlare
"RAGAZZIIIII IN PIEDI.... E' TARDI"
Tutti corrono giù di corsa per vedere cosa sia successo
"aiuto... una bomba" dice ste precipitandosi giù dalle scale
"è scoppiata la prima guerra mondiale" gli fa eco dani dietro di lui
Poi vedono silvia e si tranquillizano
"ah sei tu.. che ci fai qui a quest'ora? sono solo le 6" dice pedro
"infatti, torna a letto a dormire" dice dani con la testa appoggiata alla ringhiera della scala
"no, voi adesso andate a farvi una bella doccia e poi si parte, senza discutere" dice come un generale
Sono tutti perplessi, non possono credere alle loro orecchie, vedo che ka è nelle mie stesse condizioni, appoggiato ad un muro, con un occhio aperto ed una chiuso, capisco che è per quelle che non ha ancora parlato.
"pedro la tua fidanzata è pazza. Non può piombare in casa cosi" dice dani
"infatti, ci mancava poco che mi faceva morire. Io direi di requisirgli le chiavi e di non ridargliele mai più" gli fa eco ste
"secondo me non dovevi proprio dargliele" dice ka che nel frattempo si sta svegliando
Lei fa finta di non aver sentinto nessuno dei tre
"forza tutti a farsi la doccia. Puzzate" dice silvia mentre li costringe fare quello che dice lei come ha fatto poco prima con me.
Loro come dei bambini obbidiscono a vanno a lavarsi e profumarsi.
Alle 6 e mezza siamo tutti pronti per partire, così ci mettiamo in macchiana e via verso gardaland.
Due ore dopo siamo lì, il parco è ancora chiuso e tutti vorremmo uccidere silvia per averci fatto alzare così presto. Ma visto che non abbiamo tanta forza ci rinunciamo, almeno per quel giorno. Però tante occhiatacce colpiscono proprio lei.
Stiamo lì ad aspettare per un'ora e mezza dopo di che prendiamo i biglietti e via verso il divertimento.

Silvia non è realmente così come l'ho descritta, però quesa volta mi sono divertita un sacco a stravolgerla. Ora a voi la tastiera, commentate
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[marty90]

20 CAPITOLO

Dopo quella levataccia, finalmente siamo dentro al parco pronti a divertirci a più non posso.
I ragazzi stavano già litigando per cosa fare prima e cosa dopo
"prima il blu tornado" dice ste
"io voglio fare il mammut" dice dani
"io le montagne russe" dice pedro
"io sono d'accordo con ste, meglio il blue tornado per primo" fa eco ka
Sembravano proprio dei bambini.
Così iniziò una lunga discussione fra di loro, con me e silvia che li guardiamo divertite fino a quando capiamo che è il caso di intervenire.
"basta bambini, mettiamo ai voti" dico io
"ok, io voto il mammut" dice dani
"io le montagne russe" dice pedro
"io e ste il blue tornado, mancate solo voi due" dice ka
"beh io il blue tornado" dice silvia
"mi dispiace ragazzi" dico rivolta a pedro e dani "ma anch'io voto per il blue tornado" dico
"siiiii, abbiamo vimto, dai andiamo a metterci in fila" dice ste tutto contento
Mentre ci avviavamo, ka mi prende per un braccio e mi tira fra le sue braccia per poi baciarmi
"non ti avevo ancora salutato come si deve oggi" dice
"sai com'è alle sei di mattina eravamo ancora mezzi addormantati" dico ricambiando il suo bacio
Il bacio stava durando un pò troppo a lungo
"ragazzi avete finito di limonare? non vorremmo metterci in fila" dice ste
Noi ridendo ci stacchiamo e li raggiungiamo mano nella mano
"eccoci pronti per volare" dice ka
Dopo aver fatto tuta la fila arrivò finalmente il nostro turno. Saliamo e per 40 secondi proviamo un'adrenalina difficile da descrivere.
E' stato bellissimo. Ho sempre amato la velocità.
Dopo quello abbiamo fatto il mammut, le montagne russe. atlantide, colorado boat, praticamente i giochi di adrenalina li avevamo quasi finiti. Mancava solo raptur. Le uniche montagne russe alete in Italia.
"scommetto che dani si caga sotto" dice ka mentre ci avviamo
"ok, io ci sto" dice ste
"anch'io ci sto" dice pedro
"anche noi" gli facciamo eco io e silvia
"che bella fiducia che avete. Guardete che mica ho paura io. Mi sono fatto tutti gli altri" risponde dani facendo il finto offeso
"si ma qua devi starci 3 minuti sopra, gli altri duravano molto meno" dice ste
"ok, vi farò vedere che avete torto" dice dani sicuro di se
Così facciamo la fila saliamo e quando scendiamo dani è più bianco di un lenzuolo
"ok, ho bisogno di sedermi" dice dani tenendosi una mano sullo stomaco
"abbiamo vinto" dice ka dandosi il 5 con ste
"tra un pò ti cagavi sotto" dice ste
"che begli amici che ho. Invece di aiutarmi mi prendono per il culo" risponde dani
"dai lo sai che ti vogliamo bene" dico io abbracciandolo
"si si come no"
Così ridendo e scherzando abbiamo fatto tutti i giochi possibili. Abbiamo fatto anche quelli dei bambini, ste e ka erano i più scalmanati. La gente ci guardava e si chiedeva se fossimo pazzi. Forse un pochino lo eravamo. Ma nella vita un pò di pazzia ci vuole.
La giornata era volatae alla chiusura del parco, dopo più di dodici ore noi eravamo stanchi morti ma pronti per tornare a casa.


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[marty90]

21 CAPITOLO

L'estate era finita e così anche il caldo e tutte le follie che si fanno in quel periodo dell'anno.
L'autunno passò velodemente, vedere come i colori delle folgie camdiavano, da da verde a rosso a arancione era uno spettacolo bellissimo.
I ragazzi erano sempre in studio a provare i pezzi per il nuovo cd.
io e Silvia trovammo finalmente un lavoro, io in uno studio fotografico lei in un asilo.
In men che non si dica ci ritrovammo in inverno ed anche natale era arrivato

La mattina del 25 mi alzai di buon umore. Controllai il cellulare e vidi che c'era un messaggio. Apro e leggo

Buon natale amore mio. Oggi pomeriggio vieni qua così ci scambiamo i regali e stiamo un pò insieme. K

Era un pò che io e lui non riuscivamo a passare del tempo da soli e quella era un'occasione d'oro.

Buon natale anche a te amore mio. Ci vediamo oggi pomeriggio. Non vedo l'ora di darti il mio regalo.

Inviai il messaggio poi mi vestii e scesi in cucina dove c'erano i miei. Ci scambiammo gli auguri ed i regali e poi aiutai mia mamma a cucinare.
Oggi a pranzo ci sarebbero stati tutti i miei parenti.
Il momento di mangiare arrivò in fretta e come sempre in questi casi sai quando inizi ma non sai quando finisci, infatti il mio stomaco poco dopo iniziava a non reggere più. Era strapieno.
Verso le 5 finalmente mettemmo tutto a posto, salutai i miei parenti e ndai a casa dei ragazzi. Entrai senza neanche suonare e li trovai spaparanzati sul divano, Silvia era già lì tra le braccia di pedro.
"buon natale a tutti" dico togliendomi il cappotto
"buon natale anche a te" rispondono in coro
"lui dov'è?" chiesi non vedendolo
"è di sopra ti sta aspettando" mi risponde pedro
"vedete di non fare troppo rumore" dice ste mentre fa zapping alla tv
"ahahahahah scemo" dico mentre salgo le scale
Sono davanti a camera sua, entro senza bussare.
E' sdraiato sul letto con le cuffie nelle orecchie, per un pò rimango lì appoggiata allo stipite della porta con le braccia incrociate, a fissarlo chiedendomi come sarebbe la mia vita senza di lui.
Non riesco neanche ad immaginarla. In così poco tempo mi ha sconvolto la vita totalmente.
Poi si accorge di me, si toglie le cuffie e mi fa segno di sedermi di fianco a lui e lo raggiungo.
"finalmente sei arrivata, ti aspettavo da ore" dice baciandomi
"scusami, è che non finiva più di mangiare e parlare" rispondo
Ci coccoliamo per un pò fino a quando non decidiamo di scambiarci i regali.
Lui mi porge una scatoletta
"questo è per te" mi dice
Lo apro e trovo dentro un braccialetto con tre ciondoli, le nostre iniziali e una chitarra *-* subito me lo mette al polso.
"è bellissimo amore mio. Non desideravo altro" gli dico e poi lo bacio
"ora è il tuo turno" dico porgendogli un pacchetto
Lo apre e trova dentro il cd di slash due biglietti per il concerto e una lettera. La apre e inizia a leggere

"Amore mio, sai io non sono mai stata molto brava ad esprimere i miei sentimenti, a far capire alla gente quello che provo. Per me è difficile lasciarmi andare e aprire il mio cuore, ma tu ci sei riuscito. Però voglio fare un eccezione solo per te.
Proprio per questo ho deciso di scriverti pechè ti amo"

Ti amo perchè
mi sai capire solo dal tono della voce
Ti amo perchè
appena mi senti un pò giù inventi qualsiasi cosa per farmi sorridere
Ti amo perchè
riesci a trasmettermi la forza necessaria quando cado e non riesco ad alzarmi
Ti amo perchè
sei riuscito ad entrare nel mio cuore in un momento in cui non credevo più nell'amore
Ti amo perchè
se ogni giorno riesco a vedere il sole è grazie a te
Ti amo perchè
non hai mi smesso di credere in me
Ti amo perchè
giorno dopo giorno mi spingi a vivere e non a sopravvivere
Ti amo perchè
se la mia vita ha un senso lo devo a te
Ti amo perchè.....
Potrei scrivere altri mille motivi, ma in realtà il vero motivo per cui ti amo è perchè tu sei diventato la mia vita.
Non cambiare mai amore mio e non smettere mai di tenermi accanto a te.

Finito di leggere vedo che delle lacrime rigano il suo volto, è la rpima volta che lo vedo piangere così mi avvicino e lo abbraccio.
"anch'io ti amo. E' il regalo più bello che potessi farmi" dice prendendomi il viso tra le mani e baciandomi.
Mi trascina su di lui e poco a poco quei baci si trasformarono in qualcosa di più.
Quel giorno abbiamo fatto l'amore con molta passione.
Ma soprattutto quel natale non l'avrei mai dimenticato, in ogni senso.


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[marty90]

Prima di postare volevo ringraziare tutte le persone che hanno sempre commentato e quelle che hanno iniziato adesso. Grazie mille!!!!

Ora posto, da questo capitolo cominciano i guai
Buona lettura


22 CAPITOLO

Durante le vacanze di natale venne a trovarmi Daniel, un mio vecchio amico di New York.
Tutti i ragazzi e Silvia quel giorno erano a casa mia, eravamo beatamente sdraiati sul divano, io tra le braccia di ka, silvia tra quelle di pedro e dani e ste sulle poltrone che litigavano per il telecomando.
Stavamo guardando la tv quando qualcuno suona alla porta.
Controvoglia mi alzo vado ad aprire e mi trovo davanti lui
"Daniel!!!!" grido e lo bbraccio calorosamente
"wow, che bel benvenuto. Non me lo aspettavo così caloroso" dice lasciando andare i suoi bagagli e ricambiando il mio abbraccio
Dopo i saluti lo feci entrare
"vieni che ti presento i miei amici"
Lo prendo per mano e lotrascino in salotto. Sono tutti mezzi assonati ma appena mi vedono con lui diventanto più vispi che mai. Ormai il sonno era passato.
"allora loro sono pedro, ka, ste e dani. Lei invece è silvia, la ragazza di qui ti ho parlato sempre, praticamente la mia vita =)" dico indicandoli
Fanno le presentazioni di rito e poi tutti ci sediamo sul divano.
"allora come mai da queste parti?" chiedo io
"beh sono venuto a trovare la mia amichetta preferita" dice stringendomi tra le sue braccia. Se era possibile a ka uscivano i lampi dagli occhi.
"hai fatto benissimo" rispondo sorridendogli e cercando di evitare lo sguardo di ka
Ka infatti non era per niente contento di questa visita, era freddo e scuro in viso. Sono sicura che preferisse se restava in america con un oceano di mezzo fra me e Daniel.
Cercavo di non farci caso ma la sua aria negativa iniziava a farsi sentire
"quanto rimani" chiese ka freddo
"pochi giorni, poi devo tornare a casa" rispose daniel
"oh che peccato... ci mancherai tanto" dice ka ironico
Gli lancio un occhiataccia
"come vi siete conosciuti?" chiede silvia cambiando discorso
"quando sono arrivata a New York, non conoscevo praticamente nessuno. Appena scesa dall'aereo mi sono praticamente scontrata con lui e subito abbiamo stretto amicizia" rispondo io
"poi visto che non aveva un posto dove stare l'ho invitata da me" fece eco daniel
"si, in teoria ci dovevo rimanere pochi mesi in realtà ci sono rimasta tre anni"
"non dire che ti sei trovata male. Ti trattavo come una principessa"
"questo è vero. Sono stata fortuna a scontrarmi con te appena arrivata" dico ridendo
I ragazzi cominciano a fare amicizia mentre ka è sempre più distante. E' lì sulla sua poltrona che fa finta di guardare la tv ma invece sta ascoltando tutto, parola per parola. Credo che se potrebbe strozzarlo lo farebbe volentieri.
"allora eravate molto amici?" chiede pedro
"diciamo così" risponde vago daniel
"sieti stati insieme?" chiede ste
"dani gli tira una sberla sul coppino e lui si massaggia il punto colpito.
"ahio, mi hai fatto male" dice ste
"ben ti sta. Ma ti sembrano domande da fare" dice dani
"e vabbè volevo soltanto sapere" risponde lui continuando a massaggiarsi la testa
"non farci caso, sono sempre così" dico all'orecchio di Daniel
"cmq, si siamo stati insieme due anni e poi ci siamo lasciati" dico
"ma siamo riamsti molto amici" mi fa eco lui
"io avrei preferito se avreste iniziato ad odiarvi" dice ka che fino a quel momento era stato zitto
Lo guardo e vedo che mi sta lanciando delle occhiataccie che non mi prospettano nulla di buona.
"allora stasera che si fa?" chiede silvia salvandomi un'altra volta da una situazione imbarazzante
"beh che ne dite di andare a bere?" chiede ste
"per me è perfetto. Facciamo per le 22" dico io
"Daniel vuoi venire anche tu?" chiede pedro
"certo, credo che non vi abbia mai raccontato le serate che passavamo nei locali di New York" risponde lui con un sorriso malizioso
"no, quel dettaglio l'ha tralasciato" dice silvia
"beh credo che sia ora di scoprirlo" i fa eco ste
E così ci salutimo dandoci appuntamento alla sera davanti al pub.



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[marty90]

23 CAPITOLO

I ragazzi dopo un pò andarono a casa a prepararsi.
Tutti erano contenti di aver conosciuto Daniel tranne ka, d'altronde non potevo biasimarlo, neanch'io sarei stata contenta se la sua ex si fosse ripresentata sulla porta.
Inizio a prepararmi e alle 21.30 puntuale silvia mi passa a prendere e per le 22 siamo davanti al locale. Ci sono tutti tranne ka
"ehi pedro, ka dov'è?" chiesi quando arrivarono
"non sta bene, ha detto di dirti che gli dispiace non poter conoscere meglio il tuo amico ma unmal di testa improvviso l'ha colpito" mi rispose
si come no, improvvisamente non si è sentito bene. Sapevo che non era vero. Semplicemente non voleva vedermi insieme a lui.
Entrammo nel locale, ci sedemmo ai tavolini e ordinammo da bere.
Ci stavamo divertendo moltissimo, ridevamo e scherzavamo che se fossimo amici da sempre.
E dopo che daniel aveva praticamente raccontato tutte le sbronze che mi ero presa New York e lo stato in cui tornavo a casa, decisi che era arrivato il momento di andare a ballare prima che la mia reputazione fosse del tutto rovinata.
Ci spostammo tutti sulla pista da ballo e iniziammo a ballare.
Pedro e Silvia erano avvinghiati e dani e ste avevano rimorchiato due ragazze.
Io e daniel stavamo ballando ma la vicinanza tra noi si era ridotta di molto.
Improvvisamente sentii mancarmi l'aria così mi allontanai e corsi di fuori.
Mi sedetti lì vicino su un muretto, e cercai di respirare di nuovo normalmente.
In quel momento mi mancava Ka, avrei voluto tanto che fosse lì vicino a me a coccolarmi come solo lui sa fare.
Ricordo ancora la sera che mi ha baciato per la prima volta, non sapevo neanche chi fosse, ma provavo già qualcosa per lui.
"che ci fai qui fuori?" mi chiese daniel
Ero talmente assorta nei miei pensieri che non l'avevo neanche sentito arrivare
"niente, prendo un pò d'aria" rispondo
"perchè sei scappata così?" mi chiede avvicinandosi a me
"scusami, è che improvvisamente ha iniziato a mancarmi l'aria"
Lui non rispose ma aveva capito perchè ero scappata.
"allora, tu e quel ragazzo, ka, state insieme?" mi chiede sedendosi anche lui sul muretto
"si, e lo amo molto"
non so perchè glielo dissi, era come se volessi fargli capire che per me c'era solo lui
"da quanto state insieme?"
"sei mesi"
"e come mai stasera non è qui?"
"non stava bene. Anche se secondo me è una balla. Solamente non voleva venire"
"per me vero? pensa che ci sia ancora qualcosa tra di noi" dice
"è geloso e basta" dico senza guardarlo negli occhi
"e se avesse ragione?" mi chiede
intanto si avvicina sempre di più a me, troppo e pericolosamente
"non dire cretinate" rispondo cercando di allontanarmi mi lui si avvicinò di nuovo
"e se tra me e te ci fosse ancora qualcosa?" mi dice
"tra me e te non c'è più niente" sbottai
"sicura? e allora perchè non riesci neanche a guardarmi negli occhi?"
"perchè mi bruciano... deve essere entrato qualcosa" mentii spudoratamente
"non prendrmi in giro. Ti conosco troppo bene" disse piano
"lo so" sussurrai
Poi alzai la testa e me lo ritrovai lì a pochi centrimenti di distanza e.....

E adesso cosa succederà?!?
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[marty90]

Ora soddisfederò la vostra curiosità!!!

24 CAPITOLO

Alzo la testa e me lo ritrovo lì a pochi centimetri di distanza.
Non so come ma inizia a baciarmi e io non mi tiro indietro. Un bacio che sta diventando troppo lungo. Poi torno in me e velocemente mi stacco scendo da muretto e corro via.
Torno dentro a cercare silvia, Ho ssoluto bisogno di lei. La trovo abbracciata a pedro, ma in quel momento non mi interessava con chi fosse, così la presi per un braccio e la trascinai via con me.
"ehi, che succede?" disse vedendo la mia faccia
"ho fatto un casino" dico continuando a camminare avanti e indietro
"ok, adesso fermati e raccontami tutto"
Non riuscivo a parlare, le parole non volevano proprio uscire. Continuavo ad andare su e giù e ha piangere, lei cercava di consolarmi di farmi sfogare ma niente, io non aprivo bocca.
"Daniel mi ha baciato" dissi poi tutto d'un fiato
Lei rimase senza parole, era scioccata, d'altronde potevo capirla. Anch'io ero scioccata quando daniel aveva posato le sue labbra sulle mie ma non so perchè non riuscivo a staccarmi.
"mah...come...perchè...insomma come è successo?" mi chiese
"eravamo fuori, stavamo parlando quando lui si avvicina e mi bacia. Ma la cosa peggiore è che io non l'ho respinto subito" dissi cercando di asciugarmi le lacrime
"cosa provi per lui?" mi chiese porgendomi un fazzoletto
"non lo so. Ho una gran confusione in testa. Io e lui non ci siamo lasciata perchè non ci amavamo più, semplicemente non riuscivamo più a trovare il tempo per stare insieme. E se non fosse tutto finito tra me e lui"
"ti faccio solo un'altra domanda: Cos'è per te ka?"
"ka è la mia vita, è l'aria che respiro, non potrei immaginare di vivere senza di lui, di non poterlo più toccare, baciare sfiorare. Non voglio neanche pensarci"
"beh ti sei risposta da sola. Corri da lui"
"hai ragione. E' ka quello che voglio nella mia vita. Grazie e scusami per averti trascinata via così. E chiedi scusa anche a pedro" dissi abbracciandola
"non ti preoccupare, tu vieni prima di tutti. E adesso vai.. corri da lui" disse
Stavo per andare quando lei mi richiamò
"marty"
Mi girai e vidi che mi stava lanciando un paio di chiavi. Erano le chiavi della macchina.
"grazie" le dissi e poi inzia a correre
Arrivai alla macchina, misi in moto e a tutta velocità arrivai davanti a casa sua.
Ero un pò titubante, avevo paura a suonare ma poi radunai tutto il mio coraggio e suonai. Attesi, quei minuti mi sembravano infiniti.
Quando venne ad aprire me lo ritrovai davanticon solo un'asciugamano in vita e i capelli ancora bagnati. Alcuna goccioline gli stavano ancora cadendo sul corpo. Era bellissimo, avrei voluto saltargli addosso ma mi trattenni.
"ciao ka" dissi solamente con gli occhi bassi
"che ci fai qua?"mi chiese
"volevo vederti"
Lui non disse niente, si spostò di lato e mi fece entrare, poi andammo a sederci sul divano. Io misi la testa sulle sue gambe e mi sdraiaie lui iniziò ad accarezzarmi i capelli. Io avevo iniziato a piangere am lui non mi fece nessuna domanda, mi stava soltanto vicino come avevo bisogno in quel momento.
Poi improvvisamente iniziò a baciarmi sul collo, io mi alzai lo guardai negli occhi e inizia a baciarlo sulla bocca.
Iniziò a spogliarmi e in men che non si dica i miei vestiti e il suo asciugamano erano sparpagliati per per terra. Mi fece sdraiare sul divano e si mise sopra di me.
Ci siamo amati per tutta la notte con una tale passione, ma dentro di me avevo una brutta sensazione. Poi lui si addormentò e io rimasi a fissarlo cercando di memorizzare tutto di lui. Soltanto più tardi mi ricordai che non avevamo usato nessuna protezione. E infine mi addormentai.
Alla mattina mi svegliai ed eravamo ancora abbracciati, cercando di non svegliarlo mi alzai, mi rivestii e gli scrissi un biglietto.
Un'unica parola "PERDONAMI". Lo misi vicino lui e me ne andai.


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[marty90]

Questo è un capitolo di passaggio, è un pò corto.

25 CAPITOLO

La settimana dopo daniel ripartì. Pensavo che le cosa tra me e ka si sarebbero risolte e invece dopo quella notte tra me e lui non ci fu più nessun contatto.
Di quel biglietto che gli avevo lascitonon mi disse mai niente, era come se non lo avesse mai ricevuto, ma ero sicurissima che l'avesse letto, glielo avevo messo praticamente sotto gli occhi. Quindi capii che semplicemante non voleva parlare con me. Mi ignorava completamente era come se io tutto d'un tratto non esistessi più.
Quel muro che tanto eravamo riusciti ad abbattere lui lo stava ricostruendo e questa volta avevo la sensazione che sarebbe stato più difficile abbatterlo.
Anzi credo che non l'avremmo mai abbuttuto. Almeno per quanto riguardava il futuro immediato.
Mi faceva star male quella situazione, sapevo di aver sbagliato, ma a lui non avevo raccontato la verità.
Non gli avevo detto niente del bacio tra me e daniel.
Possibile che avesse capito tutto da solo?!?
Possibile che mi avesse allontanato per quello?!?
Possibile che adesso mi stava odiando per quello che avevo fatto?!?
Possibile che non mi amasse più?!?
Un miliardo di domande mi ronzavano in testa e ha nessuna riuscivo a dare una risposta.
Avevo un gran bisogno di parlare con lui, di chiarirmi, di capire come stessero le cosa tra di noi in quel momento, ma non riuscivo mai a stare un attimo da sola con lui.
Un giorno sono andata anche a casa sua, dopo essere stata seduta sulle scale davanti alla sua porta per ore, trovai il coraggio di bussare.
Quando lui mi aprì non disse neanche una parola, mi guardò malissimo, con i suoi occhi di ghiaccio impenetrabili e poi richiuse la porta senza neanche farmi dire mezza parola.
Me ne tornai a casa così con le lacrime agli occhi e una sensazione di vuoto dentro.
Stavo male senza di lui, mi consolava solo il fatto di avere i miei amici vicini.
Silvia e pedro passavano molto tempo con me consolandomi e cercando di farmi ridere. Per fortuna che c'erano loro altrimento non so come avrei fatto.
Volevo bene a daniel ma sarebbe stato meglio se non fosse mai venuto a trovarmi!!!!


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[marty90]

Visto che il capitolo di prima era corto ho deciso di postare ancora

26 CAPITOLO

Ed eccolo arrivato.
Quel giorno in cui pensi che tutto andrà come sempre, quel giorno in cui ti dici "cosa mai potrà succedere?".
Quel giorno invece tutto andrà in frantumi.
Quel giorno la tua vita cambierà complatamente.

Era una mattina come tutte le altre. Almeno in apparenza.
Mi alzai, feci colazione e poi inizai a mettere in ordine casa quando ad un tratto il mio cellulare vibrò.
Lo presi in mano e vidi un messaggio sullo schermo. Il cuore iniziò a battermi velocemente.
Aprii e lessi:

"Ho bisogno di parlarti. Possiamo vederci oggi? K"

Era lui e voleva parlarmi, ma qualcosa mi diceva che non era niente di buono. Radunando tutto il mio coraggio gli risposi

"ok, vediamoci alle 3 al parco"

Da quel momento in poi le ore sembravano non trascorrere mai, le lancette erano come immobilizzate dentro quell'orologio.
E io ero in preda all'ansia.
Alla 2 e mezza iniziai ad avviarmi, quando arrivai di lui non c'era neanche l'ombra così mi sedetti su una panchina e aspettai.
Puntuale come un orologio svizzero arrivò e si sedette vicino a me.
Rimanemmo lì così per un bel pò, senza aprire bocca. Sembravamo due estranei.
Lontani mille miglia.
Mi feci coraggio e ruppi il ghiaccio
"allora, cosa volevi dirmi?" chiesi continuando a torturarmi le mani e con lo sguardo basso.
"non è facile per me parlarne" mi disse
"sono pronta a tutto"
"Ok. La sera che sei venuta da me ho capito subito quello che era successo. Avevo intuito che l'avevi baciato."
"ti posso spiegare" dissi ma non mi lasciò continuare
"sono stato male quando l'ho capito. Ho sofferto molto e non riuscivo a sopportare l'idea che potessi essere anche di qualcun'altro. Mi sono chiuso in me stesso e ti ho allontanato. Mi dispiace di questo ma avevo bisogno di riflettere" mi disse guardando un punto fisso davanti a lui.
"mi dispiace per quello che ho fatto, ho sbagliato, non avrei mai dovuto baciarlo ma io amo solo te"
"di questo non ne sono sicuro, altrimenti non l'avresti mai fatto. Per questo ho preso una decisione importante"
"e quale sarebbe?"
"ho deciso di lasciarti"
Il mondo mi cadde addosso
"lo so che ho sbagliato, ma non puoi mandare tutto all'aria per uno stupido bacio. Un bacio che non ha significato niente e che mai significherà qualcosa. Tua hai preso la palla al balzo soltanto perchè volevi già lasciarmi"
Stavo gridando così forte che quasi non sentii quello che mi disse lui
"io non ti amo più"
"cosa?!?"
"in questi giorni ho capito che io in fondo non ti ho mai amato.Ti voglio bene ma non ti amo"
Se era possibile in quel momento mi aveva praticamente strappato il cuore dal petto e lo stava calpestando con tutte due i piedi.
Lui parlava, parlava cercava di spiegarmi le sue ragioni ma io non udii neanche una parola.
"sei un bastardo, vattene via " gli gridai addosso
Lui si alzò e fece per andarsene ma prima di farlo mi sussurò
"mi dispiace, ma le cose stanno così" disse duro
Poi se ne andò
Io rimasi li su quella panchina a piangere per non so quante ore.
Tutte le mie paure si stavano realizzando. La paura di perderlo era diventata realtà.
Aveva anche iniziato a piovere, tutta le gente intorno scappava ma a me non mi interessava.
La pioggia si mischiava alla mie lacrime, avevano un sapore salato.
Ero bagnata dalla testa ai piedi quando silvia e pedro mi trovarono
"marty che ci fai lì?" mi disse lei
Non gli risposi, continuai a guardare davanti a me inerme.
Quando lei mi vide capì tutto
"dai vieni, ti riportiamo a casa"
"mi dispiace, per tutto" mi disse pedro, capii dai suoi occhi che lui sapeva tutto
Lei e pedro mi riaccompagnarono a casa, mi aiutarano a spogliarmi e poi mi misi a letto dando loro le spalle, non piangevo più, ma il mio sguardo era assente.
Sentii silvia e pedro parlare
"vai a casa, io rimango con lei" disse silvia
"ok, fammi sapere come sta" gli disse lui
poi si salutarono e lei si mise a letto con me.
Mi abbracciò e rimanemmo così tutta la notte.
Non c'era bisogno di parole.

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[marty90]

27 CAPITOLO

Era passato un mese da quel giorno.
Io stavo malissimo, non mangiavo, non dormivo e piangevo sempre. Praticamente non vivevo più.
La notte era un incubo, continuavo ad immaginarmi la scena del parco. E alla mattina la situazione non migliorava di certo.
Pur non mangiando niente continuavo a vomitare, in viso ero pallida e mi sentivo sempre stanca.
Tutti andavano avanti con la loro vita, ridevano, scherzavano uscivano ma io sentivo che tutti i miei amici si stavano allontanando da me, anche silvia. Lei che nei giorni peggiori mi aveva sostenuto.

Era un giorno come tutti gli altri da ormai parecchio tempo quando sentii il campanello suonare.
Con il pigiama ancora adosso, i capelli arruffati e le occhiaie andai ad aprire e mi trovai di fronte Silvia e Pedro
"oh, chi non muore si rivede" dissi acida
Loro entrarono
"cosa vuoi dire?" mi chiese silvia
"beh diciamo che è parecchio che non vi fate vedere" dissi io
"scusaci, ma ora siamo qui"
"si per quanto? dieci minuti?"
Nel frattempo pedro era andato a sedersi sul divano, sapeva che quella era una discussione che riguardava noi.
"chi ti ha riportato a casa quella sera, chi ti è stato vicino, chi stava le ore sdraiata sul letto con te senza parlare perchè in quel momento non cen'era bisogno, chi?!? Abbimo cercato in tutti i modi di farti uscire di casa, ma tu niente, ti sei chiusa in te stessa e piano piano ci hai allontanato tutti, me per prima. Quindi adesso non incolpare me se non ci vediamo più tanto spesso" gridò
Abbassai lo sguardo, aveva ragione, li avevo allontanati io, continuando a denigrarare i loro inviti ad uscire per restare chiusa in casa a piangere.
"hai ragione, scusami" dissi in tono colpevole
"marty, io ti voglio bene e sempre te ne vorrò ma non puoi incolparci perchè continuiamo a vivere anzi ti dirò una cosa, è ora che anche tu ricominci a vivere, esci da questa casa e goditi la vita, la cosa più bella che ci sia"
Poi si avvicinò a me mi abbracciò, risposi al suo abbraccio e all'orecchio gli sussurai
"grazie, anch'io ti voglio bene. Mi dispiace averti aggredita in quel modo"
"non ti preoccupare acqua passata. Ma tu ora mi farai una promessa. ricomincerai a vivere"
"certo, oggi sarà il primo giorno della mia nuova vita"
Ci staccammo dall'abbraccio e andammo a sederci sul divano con Pedro
"scusami anche tu" gli dissi
"non ti preoccupare, io e te non ci conosciamo da tanto ma io ti voglio bene lo stesso e sappi che quando avrai bisogno io ci sarò"
"grazie" dissi abbracciando anche lui
Poi gli offrii qualcosa da bere e iniziammo a parlare come non succedeva da parecchio tempo
"allore come stai?" mi chiese silvia
"beh prima male ma diciamo che da oggi voglio ricominciare a vivere" dissi ridendo
"beh sono contenta"
Ci guardammo in faccia e scoppiamo a ridere. Mi faceva bene ridere, già mi sentivo meglio.
"allora vomiti ancora tutte le mattine?" mi chiese silvia improvvisamente
"come fai a saperlo tu?" chiesi scioccata, non glielo avevo mi detto
"ti conosco, e le volte che stavo qui a dormire poi alla mattina ti sentivo"
Abbassai lo sguardo
"e solo stress, tutto quello che ho vissuto in questo periodo"
"non pensi che possa essere qualcos'altro?" mi chiese pedro
non risposi
"allora?" disse silvia
"e allora niente"
"non credi che potresti essere incinta?" mi chiese silvia
"si, ma non sono pronta per fare il test in questo momento voglio aspettare"
"lo sai che prima o poi lo dovrai fare" intervenne pedro
"si, ma quando sarò pronta" dissi
Il discorso per il momento era chiuso.
Ma sapevo che prima o poi avrei dovuto affrontare la realtà.

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[marty90]

28 CAPITOLO

Le cose iniziavano ad andare per il verso giusto, avevo riniziato ad uscire con i ragazzi ma sempre stando attenta a mentenere una certa distanza tra me e lui.
Lui che aveva già trovato un'altra ragazza, Eleonora.
Forse aveva ragione in fondo non mi aveva mai amata altrimenti non si sarebbe trovata un'altra in cosi poco tempo.
Il rapporto tra me e silvia se era possibile stava crescendo ancora di più, dopo quella litigata eravamo ancora più unite. A volte fa bene litigare, i rapporti diventano più forti.
Nonostante tutto però il test di gravidanza non l'avevo ancora fatto, avevo paura.
Cosa avrei fatto se ero incinta.
Pedro e silvia cercano in tutti i modo di convincermi ma niente, ero irremovibile, ma dentro di me mi dicevo un giorno lo farò, ma quel giorno non arrivava mai.

Io e silvia eravamo in giro a fare shopping, avevo bisogno di tirarmi su il morale, è quale modo migliore per farlo.
Intanto i ragazzi erano in studio a provare.
Ma c'era qualcuno che quel giorno aveva la testa sulle nuvole.
"ka cavolo, è tutto il giorno che non azzecchi neanche una nota" disse ste
"infatti, sei distratto" gli fece eco dani
"amico cosa succede?" chiese pedro
Intanto si erano seduti tutti sul divano e bere un caffè
"non lo sa ragazzi, sono confuso" disse ka
"confuso riguardo a che cosa?" chiese pedro
"cos'è con eleonora è già finita?" chiese ste
"eleonora non centra niente" disse lui brusco
"ho capito, riguarda marty vero?!?" chiese dani
" si, eleonora e fantastica ma.....non è lei. Mi manca da morire. E se avessi sbagliato tutto?"
"amico, puoi mentire a tutti ma non a noi, tu l'hai sempre amata e l'ami ancora, vero?" chiese pedro
"no, cioè si... insomma forse. Non lo so neanch'io"
"Cosa ti ha spinto a lasciarla e dirgli che non l'hai mai amata?" chiese dani
"ero ferito, aveva baciato un'altro. Mi aveva tradito"
"non ti ha tradito e lo sai anche tu. Era uno stupido bacio e poi dopo è venuta subito da te" disse dani
"ok ragazzi ho fatto un casino, ma cosa dovrei fare adesso?"
"beh guarda dentro di te e capisci cosa provi davvero per lei" disse pedro
"lasciala perdere" disse ste che fino ad adesso era stato zitto
Tutti lo guardarono in faccia
"insomma, quando l'hai lasciata era distrutta, non viveva più, hai visto anche tu in che stato era ridotta, ora si sta riprendendo, non commettere lo stesso errore. Lasciala andare. Almeno per adesso." disse ste stupendo tutti
"amico un discorso così da te non me lo sarei mai aspettato" disse dani stupito
"neanch'io" gli fece eco dani
"ahahahahah, cmq pensaci ka" disse ste
"forse hai ragione tu" gli rispose
I ragazzi erano pronti per ricominciare le prove quando noi entrammo.
Silvia e pedro si baciarono, mentre dani e ste vennero a salutarmi e chiedermi come stavo.
Le ferite si stavano ricucendo piano piano, d'altronde il tempo guarisce tutte le ferite, ma stare nella stanza con lui ancora mi faceva soffrire così mi misi il più lontano possibile da lui, vicino alla porta pronta per scappare se ce ne fosse stato bisogno.
Dopodichè i ragazzi ricominciarono a suonare e noi rimanemmo li ad ascoltarli.


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