Premetto ke questa è la mia prima ff…spero che vi piaccia
Capitolo 1
Mi dispiace ma è finita dico con tutta la voce che mi è rimasta in gola
Eh già era davvero finita…
…Mi chiamo Mary e ho 22 anni e ho appena rotto con Fabio, il mio ragazzo…eravamo insieme da due anni ma lui era troppo possessivo e protettivo…e così dopo due lunghi anni mi sono decisa a lasciarlo.
Presi tutte le mie cose e lasciai una volta per tutte la sua casa, quella casa che ormai da tempo odiavo e non riuscivo a sopportare più…
Presi il treno direzione Milano…dopo tre ore di treno arrivai a destinazione…mi diressi verso il centro…Piazza Duomo
Decisi di fermarmi in un bar per prendere qualcosa da mangiare…ma mentre entravo in un bar, distrattamente e sbadatamente andai a sbattere contro un ragazzo…
…Tutta rossa in viso alzai lo sguardo per chiedere scusa a quel ragazzo…ma appena vidi chi era mi bloccai e non riuscii più ad aprire bocca per spiaccicare parola…era davvero lui, si proprio lui…avevo davanti ai miei occhi il mio idolo, Ka dei Finley.
Così di corsa me ne andai dal locale, tutta imbarazzata…ma non mi resi conto di essere inseguita, fino a quando non mi sentii afferrare per un braccio.
Ka: Piacere Carmine, ma per gli amici Ka, come mai così di corsa?
Mary: Piacere Mary…no scusa e che mi è venuto in mente che devo fare una cosa molto importante.
K: sicura che non è per colpa mia che te ne sei andata di retta?
M: si si non ti preoccupare dissi e a proposito scusa per prima, io non…insomma non era mia intenzione venirti addosso.
K: posso chiederti una cosa…sei di Milano?
M: no no sono di Firenze, ma avevo voglia di evadere ed eccomi qua a Milano…Tu invece?
K: io sono di Castellamare di Stabia ma ormai da quattro anni vivo a Legnano…sai per motivi di lavoro.
M: si si capisco…comunque che fai di bello nella vita?
K: sai io suono…sono un musicista creativo…suono la chitarra in una band
M: si si questo già lo so…ti ho visto spesso su interviste passate su Mtv o su giornali
K: davvero? Che bello…sono famoso
M: ma anche no sai.
K: comunque dove abiti?
M: non ho casa qua, sono appena arrivata da Firenze…devo solo cercare un hotel per passare la notte…me ne puoi consigliare uno non troppo costoso?
K: beh…ma se non sai dove andare potresti venire a stare a casa mia…tanto abito insieme agli altri della band e non penso che per loro sia un problema.
M: ma se non ti conosco neanche e poi no è meglio di no
K: ma dai non fare complimenti…sono sicuro che agli altri farà piacere, anzi molto piacere
M: sicuro? Cioè…io non voglio creare disturbo…
K: no ma figurati…allora andiamo, o hai intenzione di passare il resto della giornata qua impalata?
M: ok mi hai convinto…vengo vengo
Così io e Ka ci dirigemmo verso casa sua…direzione Legnano
Ero eccitata…avei avuto l’occasione di conoscere tutti i Finley in persona…ma ancora non me ne ero resa perfettamente conto…
Arrivammo a Legnano e Ka mi condusse a casa sua
Arrivammo e trovai tre ragazzi, il resto della band, seduti sul divano tutti presi a fare una partita con la Play…
Ka mi fece accomodare e gli altri puntarono gli occhi su di me…ma il primo a parlare fu Ste
Ste: ehi…ma tu…tu…chi saresti? Un’altra di quelle che Ka…
M: che Ka cosa?
S: ma no niente dicevo così tanto per dire…comunque piacere Stefano, ma per gli amici Ste…tu invece?
M: piacere Mary
S: e…come mai qua?
M: sono arrivata da Firenze e ho incontrato Ka che mi fa offerto un posto dove trascorrere la notte, sempre che per voi non sia un problema
Dani: ma no tranquilla a noi fa piacere…comunque io sono Danilo, ma per gli amici Dani
Pedro: come mai sei venuta fin qua?
M: eh…avevo bisogno di evadere e di lasciare a Firenze brutti ricordi e così eccomi qua a Milano
P: ahn…se non sono invadente posso sapere quali sono questi brutti ricordi a cui ti riferisci?
M: scusa ma non ti conosco nemmeno
P: ahn si scusa…che cafone non mi sono neanche presentato…piacere Marco, ma per gli amici Pedro
M: Mary, piacere di conoscerti…comunque volevo lasciare una volta per tutte il mio ragazzo che ormai da due anni non sopportavo più e quindi dono venuta a Milano con il primo treno in partenza da Firenze
S: ha coraggio la ragazza
M: beh non ci vuole mica una laurea per salire su un treno
D: perdonalo ma Ste è fatto così…non ci si può fare niente
M: nessun problema…comunque cambiando discorso mi piace molto la vostra musica
P: davvero? Ka ma sei un genio…dove l’hai trovata una così: carina e che per giunta ascolta la nostra musica…
K: ti piacerebbe è…ma stai attento perché è mia, intoccabile l’ho trovata io
M: intanto io non sono di nessuno…comunque si ascolto spesso la vostra musica…è rilassante e mi fa sentire bene, mi ringiovanisce
S: si si ok è bello parlare…ma…che ne dite se andiamo a mangiare?
P,K,D: Ste J sempre il solito….anche con ospiti in casa devi sempre farti riconoscere??!?
D: allora io prenoto le pizze…voi intanto iniziate ad apparecchiare
P,K,S: agli ordini signor Dani
M: J…serve una mano
S: certamente
P: ma Ste non sai trattate con le ragazze…scusalo ma accomodati pure…ce la sappiamo cavare benissimo
M: ma no io vi aiuto più che volentieri
S: e allora dai vieni qua e non fare complimenti
K: voglia de far ben saltame doso…fame fare el manco che poso, vero Ste?
S: no dicevo solo perché sennò Mary se ne stava di la tutta sola
Intanto Dani che aveva ordinato le pizze ci raggiunse in cucina e si mise a ridere e scherzare con noi
Io non so come, ero appena arrivata, e mi sentivo già come se fossi a casa mia…stavo bene insieme a questi quattro ragazzi
Il pomeriggio trascorse senza problemi e verso le cinque i ragazzi mi invitarono ad assistere alle prove del gruppo in diretta, solo per me…ovviamente non me lo feci ripetere una seconda volta che già mi trovai nel garage dove per i Finley era solito fare le prove…
Devo ammettere che suonavano veramente bene e mi faceva davvero piacere poter assistere alle loro prove.
Verso le sette finirono di provare e mi invitarono a mangiare in un Pub…poi verso le undici stanca morta mi accompagnarono a casa e mi indicarono una stanza dove poter sistemarmi.
Mentre mi preparavo per dormire i ragazzi decisero di uscire ancora perché per loro la serata era appena iniziata così li salutai e loro se ne andarono.
Ultima modifica di Marti Pedretti; 20-05-2010 alle 22:11
Stavo dormendo profondamente quando un vociare e un urlo forte mi svegliarono di soprassalto…mi alzai e andai a vedere cosa fosse successo.
Arrivai in salotto e trovai Ka disteso sul divano che se la spassava con una ragazza.
Subito dopo vidi scendere Pedro.
P: ehi ma buongiorno…tutto bene?
M: si si abbastanza
P: ma che è tutto sto casino?
M: ehm…
P: Ka…sempre il solito…scusalo sai, ma lui è fatto così.
Intanto di sopra si svegliarono Dani e Ste e scesero anche loro, con l’intento di fare colazione, ma appena scesero e videro la scena cambiarono idea.
Non appena Ka si svegliò fece un salto sul divano e notò di essere osservato e si inca**ò.
K: oh ma che ca**o avete da guardare tutti?
D: no eh che scusa…abbiamo ospiti in casa e te fai ste cose standotene beatamente sul divano? Vai almeno in camera no?
S: si infatti così almeno non ti sentiresti tanto osservato.
La ragazza che era sul divano con Ka si sveglio e senza dire una parola si vestì e se ne andò senza nemmeno salutare.
K: ma che modi sono questa neanche saluta.
P: questa? Chiamarla per nome no?
K: e chi lo sa come si chiama?
P: non mi dire che non le hai chiesto il nome?
K: era in discoteca ieri sera e dopo aver bevuto entrambi ci siamo ritrovati sul divano e secondo te Pedro ho avuto il tempo di chiederle il nome?
P: sempre il solito te…va beh che ne dite: colazione?
D,S,M,K: J si!
Così andarono tutti in cucina a fare colazione.
M: che cosa offre la casa per colazione?
Dani apre il frigo e la credenza alla ricerca di qualcosa di commestibile ma non trova niente.
D: Ka ma non toccava a te fare la spesa questa settimana?
K: si ma che vuoi Dani, mi sono dimenticato
D: si ma adesso che mangiamo per colazione
P: e se andassimo tutti insieme al bar: cappuccino e cornetto?
D,S,K,M: si, grande idea Pedro!
Così andammo a fare colazione e intanto Pedro volle parlare con me
P: Mary hai programmi per oggi? Pensavi di fare qualcosa?
M: no veramente per oggi non avrei programmi…domani pensavo di andare in cerca di un lavoro…
P: allora se ti va oggi potremmo fare un giro turistico della città così la vedi meglio…voi che ne pensate?
M: grazie per me va benissimo….sempre se per voi non è un disturbo
S: ma ormai Milano la conosco a memoria e non ho voglia di camminare e fare fatica
K: nemmeno io ho voglia…mi associo con Ste
D: che due pigri che siete…comunque per me va bene
Arrivati al bar mangiammo e poi Ka e Ste ci salutarono e ci lasciarono fare un giro turistico per Milano
Arrivammo vicino al Duomo e Dani decise di prendere un gelato li vicino per sederci a mangiarlo sulla scalinata del Duomo…preso il gelato Dani andò a sedersi ma non vide il gradino e così inciampo e fece fare un volo al suo gelato.
Intanto io Pedro, che eravamo rimasti leggermente più indietro, stavamo osservando la scena e ridendo come pazzi…
P: hahaha che ridere…Dani certe volte è proprio sbadato, ha la testa altrove…sembra che viva in un mondo tutto suo.
Io intanto cercai di intavolare un discorso con Pedro
M: quest’etate sarete in giro a suonare?
P: quasi sicuramente ma non abbiamo ancora le date certe.
M: scusa Pedro sapresti indicarmi un albergo per andare a passare la notte, non troppo costoso?
P. perché casa nostra non va bene? Ti sei trovata male?
M: no anzi è che non voglio rompere e disturbare
P: ma va tu non disturbi affatto anzi puoi rimanere tutto il tempo che vorrai.
Ringraziato Pedro raggiungemmo Dani che si stava lentamente riprendendo dalla caduta. Poi proseguimmo il giro e verso le quattro decidemmo di tornare a casa a vedere cosa combinavano gli altri due.
Li trovammo buttati sul divano a giocare con la Play.
Da quanto era presi a giocare non si accorsero nemmeno che noi eravamo rientrati e non ci salutarono…
P: ohi Pianeta Terra chiama Ste…Pianeta Terra chiama Ka
K,S: Pedro non rompere i cogl***i, non vedi che siamo occupati?
P: se se continuate pure a giocare…e per stasera, avete pensato a cosa fare?
M: non includete anche me nei vostri piani che sono stanca morta…anzi adesso vado a fare una doccia, mangio qualcosa e poi vado a dormire.
D: e se facessimo pizza e film: una cosa tranquilla a casa, sul divano?
P,K,S: J si ottima idea!!
M: ma non serve che lo fate per me, so cavarmela anche da sola.
P: ma va poi a noi fa piacere passare del tempo con te quindi nessun problema.
Dani andò in cucina per ordinare le pizze mentre da noi in salotto era nata una discussione nella scelta del film da vedere. C’era chi proponeva film horror, Ka, chi film stupidi, Ste, chi film commedia drammatica, Pedro, e infine Dani film romantico.
K: Mary tu cosa proponi?
M: ma, a me fa lo stesso lascio a voi la scelta.
D: ma non vedi che da soli non siamo capaci di prendere questa decisione, aiutaci?
M: va bene ma non prendetevela con me poi…opto per l’horror!!!
D: no gli horror fanno paura…proprio non si possono vedere.
K: grande J…ottima scelta direi
S: e horror sia!!!
Ci sdraiammo sul divano e nel frattempo arrivarono le pizze…
S: si finalmente le pizze…evviva J J
Mangiammo e iniziammo a guardare il film: Paranormal Activity
D: no quello no fa paura…ciò na scaga…
K,S,P,M: haha Dani sei un fifone
K,S: sei un cag* sotto.
Per tutta la durata del film Dani si tenne un cuscino davanti alla faccia e continuava a fare salti dalla paura.
Finito il film salutai i ragazzi e me ne andai beatamente a dormire.
Mi stavo infilando il pigiama quando sentii bussare alla porta
P: posso?…Era Pedro
M: certo entra pure
P: disturbo, perché se no me ne vado subito?
M: no no tranquillo puoi entrare.
P: domani mattina che progetti hai?
M: esco…pensavo di andare a cercare lavoro, perché?
P: beh perché, disse Pedro un tantino imbarazzato,…se vuoi…ecco insomma se…se…se ti fa piacere ti potrei accompagnare.
Mi piaceva quando faceva il timido…diventava tutto rosso…
M: grazie ma preferirei andare sola…non ti offendere…ma preferisco schiarirmi un po’ le idee
P: fa niente tranquilla
M: non te la sei presa, vero?
P: affatto figurati…che lavoro pensi di fare?
M: ma al momento non saprei…mi interessa solo guadagnare qualche soldo per potermi prendere una casa, quindi mi adatterei più o meno a qualsiasi tipo di lavoro
P: a qualsiasi, qualsiasi?
M: si perché?
P: beh ecco…forse posso aiutarti…
M: in che senso Pedro spiegati meglio
P: a noi servirebbe un manager per il gruppo…e tu potresti fare al caso nostro….che ne pensi?
M: davvero, non so che dire…
Con la coda dell’occhio continuavo a guardare Pedro che si muoveva nervoso in giro per la stanza mentre pensavo alla sua proposta…alla fine decisi.
M: beh ma se per te e per gli altri non è un problema sarebbe…come dire…Fantastico
P: Wow…non pensavo avresti accettato
M: nemmeno io lo pensavo ma poi ci ho riflettuto sopra e non dev’essere male come lavoro.
P: sono proprio contento…vado di la a dirlo agli altri…ti lascio dormire…Buona Notte e sogni d’oro.
M: notte anche a te Pedro.
Intanto Pedro corse a dare la notizia agli altri
P: ragazzi non indovinerete mai cosa sto per dirvi…una notizia bomba
S,K,D: oh Pedro, parla?
S: Così ci fai solo innervosire.
P: va bene, va bene mi arrendo…parlo…hotrovatounmanagerperilgruppo disse tutto d’un fiato.
K: e chi sarebbe scusa? E poi cosi senza esserti consultato prima con noi…
D: e se poi non ci piace?
P: calma, calma…mi sono permesso di scegliere da solo perché sono sicuro che la decisione che ho preso è quella giusta e vi piacerà.
S,K,D: ti decidi o no a svelare il misterioso manager?
P: beh veramente…si ecco…insomma…sarebbe più corretto dire una manager
D,K,S: ???
S: e com’è, è gnocca?
P,K,D: Ste ma te sempre a ste cose devi pensare
P: si dicevo…sarebbe più corretto dire una manager…la nostra nuova manager sarà………………………………………Mary!!!
S,K,D: Mary???
D: ma Mary, Mary...la ragazza che dorme nella stanza di là, quella Mary?
P: si si proprio lei…mi ha detto che stava cercando lavoro e così le ho fatto la proposta.
K: ma è capace di farlo?
P: non ha mai fatto questo tipo di lavoro, veramente…ma sono sicuro che ne sarà più che all’altezza.
D: Pedro ma come fai a dirlo…e poi se non ha mai lavorato in questo settore non possiamo prenderla come nostra manager.
K: Pedro, Dani non ha poi tutti i torti…
P: beh ma possiamo sempre fare un tentatino: che ne dite?
S: per me va bene
D: anche per me
K: lo stesso pure per me
S: e poi non è mica così male
P,D,K: Ste???
S: beh...che ho detto di male stavolta!
P: ragazzi vi va una birra?
K,S,D: si!!!
Pedro tornò dai ragazzi con le birre...sorseggiarono qualcosa e poi se ne andarono anche loro a dormire.
Mi svegliai che erano appena le sette…vidi i raggi del sole filtrare attraverso la tapparella della camera…la sensazione era così piacevole che non mi sarei alzata per nessuna ragione al mondo, ma sentii delle voce provenire dal salone così decisi di andare a vedere cosa combinavano gli altri.
Così mi alzai e mi diressi in salone.
P: Giorno!!!
M: giorno anche a te Perdo!!!
P: come mai così mattiniera?
M: il sole mi ha svegliato e così mi sono decisa e mi sono alzata…e adesso sno qua
P: ahn…ma poi se non sbaglio oggi per te è il grande giorno: giusto?
M: si…ma non me lo ricordare che sono nervosa come non so.
P: davvero? Ma dai non ce n’è bisogno.
K: di che parlate?
P: Mah niente…solo che Mary è nervosa per la prova di oggi
S: chi e nervoso e per cosa?
K: Mary è nervosa per la prova che l’aspetta oggi.
D: e fa bene a preoccuparsi perché noi sul lavoro siamo selettivissimi e molto rigidi.
M: ah…grazie Dani così mi hai tranquillizzato di sicuro. Dico quasi innervosita dal tono con cui Dani si è rivolto a me.
Raggiungo i ragazzi per fare colazione e come sempre solita storia Ka non ha fatto la spesa e così decidiamo di andare al bar. Così vado a farmi una doccia e poi mi preparo ed esco accompagnata dai ragazzi.
Verso le otto e mezza prendiamo la metropolitana in direzione Milano: più precisamente gli studi Emi.
Come arrivammo non potei credere ai miei occhi che già mi ritrovai davanti Claudio Cecchetto. I ragazzi mi presentarono e spiegare a Cecchetto il motivo della mia presenza li e lui mi fece accomodare e disse che nel giro di breve sarebbe arrivata una ragazza che mi avrebbe fatto iniziare la prova per diventare manager del gruppo: manager dei Finley.
La prova durò per ben due ore e alla fine con mio grande stupore e gioia mi posero il certificato di manager ufficiale dei Finley. Andai subito a riferire la notizia ai ragazzi e li trovai tutti intenti a provare: c’era chi accordava la chitarra, Ka, chi cazze*****a con il basso, Ste, e chi sistemava la batteria, Dani, e chi trovava la giusta altezza all’asta del microfono, Pedro. Come dissi la notizia i ragazzi proposero di festeggiare la sera stessa per la felicità.
Finii di assistere alle prove dei ragazzi e poi ci recammo a casa per il pranzo…
Nel pomeriggio andai a riposare mentre i ragazzi decidevano il da farsi per la serata.
Verso le cinque, stavo dormendo beatamente quando bussano alla porta e mi svegliano.
P: Mary,disturbo?
M: uhm...mhmm...
P: oddio scusa non volevo...non sapevo stessi dormendo scusa...
M: fa niente avevo solo chiuso gli occhi per riposarli…dimmi pure?
P: si volevo dirti di indossare questo… aveva posato sul letto un vestito da sera nero insieme a delle bellissime scarpe nere lucide col tacco
M: ma…io..veramente non mi sembra il caso
P: non fare complimenti sai…ti servirà stasera.
M: ma dove avete intenzione di portarmi?
P: in un locale molto esclusivo perciò indossa il vestito e le scarpe…vedrai sarai uno schianto!!! Disse molto convinto.
P: adesso ti lascio che di là mi aspetta un partitazzo alla play
M: va bene… a dopo. Dissi ancora scossa dal vestito appoggiato sul letto.
Verso le sei iniziai a prepararmi per la serata e alla fine indossai il vestito e le scarpe che Pedro mi aveva generosamente regalato.
Appena pronta scesi giù dai ragazzi che appena mi videro rimasero a bocca aperta.
S: tu…tu..sei…sei…seidavverounoschianto. Disse Ste tutto d’un fiato.
K,D: eh già.
Nel frattempo arrivò anche Pedro…
P: Mary…ma…tu…tu sei davvero bellissima disse dandomi un dolce bacio sulla guancia facendomi diventare tutta rossa.
D: allora vogliamo andare, o vogliamo passare tutta la sera impalati ad ammirare Mary?
M: no no andiamo dissi un tantino imbarazzata
E così ci avviammo nel locale scelto dai ragazzi. Era un ristorante molto grande e veramente bello…grande con le sedie e i tavoli in velluto e con decoro da tutte le parti…ampi lampadari di cristallo rischiaravano la stanza e la rendevano ancora più accogliente di quanto già non fosse.
P: allora ti piace qui?
M: davvero…ma non serviva tutto questo…è veramente magico…sembra di vivere in un film
P: volevo che questa serata fosse speciale e indimenticabile visto che sei diventata ufficialmente la nostra manager.
M: grazie dissi non riuscendo ad aggiungere altro tanto era bello e magico quel posto.
K: Allora manager come ci si sente adesso?
M: veramente bene…mi sembra di vivere in un sogno.
La serata continuò tra chiacchiere e un bicchiere tira l’altro e verso le cinque di mattina tornammo a casa tutti leggermente ubriachi ma felici per i festeggiamenti e per la bella serata passata!!!
Era ormai mezzogiorno ma in casa non si vedeva anima viva…
Poco dopo mezzogiorno Mary si svegliò e trovò una sorpresa nella sua camera.
M: ma tu che ci fai qua?
P: sono venuto a portarti la colazione a letto principessa dei miei sogni!!!
M: grazie dissi imbarazzata…ma allora Ka è andato a fare la spesa
P: no veramente sono andato io…perché se aspettiamo ch’evada Ka potremo anche morire di fame…
M: si hai ragione…comunque ho un mal di testa…mi sa che ieri sera abbiamo esagerato e devo aver bevuto un po’ troppo.
P: vuoi che ti vada a prendere qualcosa: magari un’aspirina?
M. no no grazie…non ce n’è bisogno…davvero…grazie lo stesso
P: prego…ora ti lascio…però se hai bisogno di qualcosa, di qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi tanto sono di là.
Non sapevo perché Pedro si comportasse così con me ma questo suo atteggiamento dolce e smielato nei miei confronti mi dava fastidio.
Mangiai tutto quello che Pedro aveva portato nel vassoio e andai a farmi una doccia prima di andare dai ragazzi.
Andai di là e vidi una ragazza seduta sul divano…io incerta mi avvicinai per parlarle
M: ciao…piacere Mary…tu sei una di quelle di Ka o di Ste, vero?
R: come scusa? Ma come ti permetti? Dani, amoreee?
D: Alice tesoro, dimmi?
A: ma questa chi è?
D: lei è Mary…abita qui con noi da qualche settimana…viene da Firenze e si è trasferita qua ma non sapeva dove andare così Ka l’ha portata qui da noi.
A: potevi anche dirmelo…comunque mi ha dato della put***a
D: come, scusa? Mary?
M: ehm scusa…
D: no scusa adesso mi dici come ti sei permessa di dare della put***a a Alice, la mia ragazza
M: scusa io non sapevo che…che…che lei fosse la tua ragazza…io pensavo che fosse una delle solite che Ste o Ka portano a casa.
D. per questa volta sei perdonata
A: no scusa Dani, una si permette di dare della put***a alla tua ragazza e tu te ne freghi e la perdoni
D: Alice dai non farla lunga…si è chiarito tutto…Mary non l’ha fatto a posta
M: si scusa io non sapevo che tu fossi la ragazza di Dani, a dire la verità non sapevo nemmeno che Dani fosse fidanzato…ricominciamo?
A: va bene…
M: piacere Mary
A: piacere Alice
Nel frattempo arrivano anche Ste e Ka
S: Mary vedo che hai già conosciuto Alice
Io e Alice ci guardiamo ridendo
K: ma che avete voi due da ridere?
M,A: mah…niente
E così ci toccò spiegare l’equivoco anche a Ka e Ste e poi Alice e Dani ci salutarono e se ne andarono per passare una romantica giornata insieme.
Una volta partita la coppietta Ka e Ste andarono alla play per sfidarsi e come al solito Ste perse la partita sotto lo sguardo sghignazzante di Ka.
Mentre li guardavo giocare divertita apparve sul pianerottolo Pedro.
P: Mary che programmi hai per oggi? Pensi di passare l’intera giornata a guardare questi due ebeti che giocano alla play?
M: no veramente penso che troverei di meglio da fare
P: anche di meglio che uscire a pranzo con me?
M: che cos’è un appuntamento?
P: non proprio disse lui abbassando lo sguardo visibilmente imbarazzato lo definirei più un invito per pranzo.
Intanto io mi ero persa nei miei pensieri e non stavo neanche pensando alla proposta di Pedro e lui se ne accorse.
P: heila…ci sei? il Pianeta Terra chiama Mary
M: ahn si scusa ero sovrapensiero
P: allora che fai, ci vieni a pranzo con me?
Non sapevo se accettare o meno…avevo paura che Pedro si facesse strane idee…ma alla fine accettai.
M: va bene dai…ma solo per il pranzo perché dopo avrei delle commissioni da fare.
P: che commissioni, se sono interessanti potrei darti una mano.
Ecco qua iniziavano i miei dubbi: avevo fatto bene ad accettare la proposta per il pranzo?
M: grazie ma non penso ti interessi fare shopping
P: no in effetti no…pensavo avessi commissioni più importanti e interessanti da fare…ma come mai devi fare shopping?
M: sono o no la nuova manager dei Finley?
P: si si giusto
M: e mi serve qualcosa di adatto da indossare…sai com’è devo apparire in ordine
P: va bene…ma adesso andiamo che ho fame
M: si si tranquillo vado a prendere la borsa e andiamo
Così anche io e Pedro uscimmo.
Non so perché ma non avevo proprio voglia di andare a pranzo con Pedro e per di più sapendo che eravamo noi due soli. Finito il pranzo Pedro decise di fare una camminata ai Giardinetti e così andammo la e ci sedemmo su una panchina. Poco dopo Pedro mi prese per mano e inizio a sussurrarmi all’orecchio parole dolci di ogni tipo finchè non inizò a baciarmi con foga e dolcezza allo stesso tempo. Mi staccai di colpo scioccata
P: oh mer*a…
M: ma cosa ti è passato per la testa Pedro?
P: non volevo…si insomma…ma è successo
M: Vedi Pedro io non vorrei che ti facessi strane idee a riguardo….si insomma…tu…tu mi piaci…sei una bellissima persona…sei speciale…ma solo come amico
P: già come uno stup**o e insensato amico
M: ma non è vero…per me gli amici sono importanti…e di sinceri e speciali come te ce ne sono veramente pochi.
P: se va beh…tutte stron***e.
E detto questo se ne andò via.
Io rimasi seduta sulla panchina finchè non mi resi davvero conto che Pedro se ne era andato…così mi alzai e mi diressi verso il centro: destinazione shopping.
Verso sera tornai a casa e vidi i ragazzi seduti sul divano: pizza e tv. C’erano tutti tranne Pedro
D: Mary vuoi favorire?
M: no no…sono stanca morta…adesso faccio una doccia e vado a dormire…Pedro? Non c’è?
D: no no non è ancora rientrato da oggi
M: ok grazie…Notte!!!
D,K,S: notte!!!
Verso le sette suonò la sveglia e mal volentieri decisi di alzarmi anche visto che era il mio primo giorno di lavoro… mi diressi in cucina e trovai Dani alzato che cercava disperato qualcosa da mettere sotto i denti
M: Buon giorno
D: buon giorno a te
M: sei alla ricerca di cibo?
D: si ma inutilmente perché qui se qualcuno non muove il cu*o fino al supermercato si crepa di fame
M: bar?
D: come sempre!!! Disse sorridendo
M: a proposito…sai se Pedro è rientrato stanotte?
D: non mi pare…a meno che non sia entrato molto silenziosamente stanotte
M: grazie capito…
D: ma per caso è successo qualcosa tra voi due?
M: no è solo che ieri mi ha portato ai giardinetti…e…si…insomma mi ha baciato…e voleva che diventassi la sua ragazza
D: e tu hai rifiutato?
M: si…primo perché sono appena uscita da una storia difficile, punto secondo perché sono la manager del gruppo e tutto questo sarebbe poco professionale e terzo perché Pedro è una persona fantastica e speciale ma io lo vedo solo come amico…
D: adesso si spiegano un po’ di cose…comunque vedrai che adesso fa così…ma poi gli passa.
M: spero…perché io non volevo assolutamente ferirlo…o farlo soffrire
D. si si tranquilla…andiamo a fare colazione, che il mio stomaco brontola?
M: ma non aspettiamo Ka e Ste?
D: no no che se aspettiamo quelli crepiamo
M: va bene vado a prendere la borsa e ti raggiungo
D: prendo la macchina…
Andai a cambiarmi e poi raggiunsi Dani in macchina…Dani accese la radio e passarono una canzone molto bella
M: bella questa canzone…chissà chi la canta?
D: come chi la canta? Così mi offendi…questi siamo noi…cioè i Finley…con Meglio Di Noi Non C’è Niente
M: davvero bella questa canzone
Arrivammo al bar per fare colazione e li trovammo Pedro…era in condizioni pietose e doveva aver bevuto parecchio la sera prima…
Andai da lui per salutarlo ma appena mi vide si alzo come per andarsene…lo afferrai per un braccio decisa a non farmelo scappare
M: Pedro ascolta…io non voglio vederti così…
P: non è certo per colpa mia se mi ritrovo in questo stato…sai?
M: si lo so…ma io non volevo ferirti…non voglio farti soffrire
P: beh…complimenti Mary ci sei riuscita in pieno…disse incaz***o nero.
M: no dai Pedro…aspetta…lasciami spiegare
P: non c’è niente da spiegare…sono solo uno stup**o che non piace a nessuno
M: ma Pedro non dire cavolate…tu per me sei una persona importante e speciale: sei un AMICO!!!
P: smettila di dire cag**e…gli amici non servono a niente…sono insensati
A questo punto si intromise anche Dani nella conversazione, se così la si poteva definire, tra me e Pedro
D: grazie…e io allora non conterei niente per te?
P: si…disse incaz***o e alzandosi uscendo di corsa dal locale
Intanto io e Dani ci sedemmo e ordinammo
M: e per fortuna che non se l’era presa?
D: ma dagli tempo…vedrai che gli passerà
Appena finito ci dirigemmo alla Emi Capitol per il mio primo giorno di lavoro…primo giorno da manager ufficiale dei Finley
D: nervosa?
M: porca miseria…ho le gambe che mi tremano…Dani non mi reggo più in piedi
D: ma va…dai…sta tranquilla…e poi vedrai che andrà tutto benissimo
M: speriamo dissi tremendamente nervosa e agitata
Entrammo e ad aspettarci c’era Claudio Cecchetto
C: Buon giorno Dani
D: giorno signor Cecchetto…le è Mary, si ricorda?
C: come dimenticarla…è pronta per oggi?
M: si anche se sono tremendamente nervosa e agitata
C: stia tranquilla
Detto questo Dani entrò in una stanzetta seguito da Cecchetto
C: entri pure
M: grazie
D: questo sarà il tuo nuovo studio
M: e con chi avrò l’onore di condividerlo?
D: ???
C: con nessuno Mary questo sarà il suo studio personale da manager dei Finley
M: oh mio dio…non ci posso credere…questo è veramente troppo
D: ma va…ora vado di la a vedere se ci sono gli altri…Buon lavoro…ci si vede dopo per la pausa pranzo
M: grazie…a dopo allora
E così mi misi subito al lavoro e poco dopo bussarono alla porta del mio studio
M: Si…avanti
Si affacciò sulla porta una ragazza, capelli biondi ricci, occhi azzurri, magra e non tanto alta.
R: scusa il disturbo io sono Silvia…sono qui per spiegarti alcune cose e a darti una mano per questo primo periodo…così dopo saprai come muoverti…spero non ti dispiaccia?
M: affatto…anzi sono contenta di avere qualcuno che mi aiuti e mi spieghi alcune cose perché veramente non so da che parte incominciare.
Così io e Silvia ci conoscemmo meglio e la mattinata passò liscia finché non arrivò l’ora di pranzo…salutai silvia e mi diressi dai ragazzi per vedere cosa stavano combinando.
D: allora com’è andata?
M: bene…anzi benissimo…qui è tutto perfetto
D: vedi te l’avevo detto di non preoccuparti
M: ragazzi scusate…ma Pedro?
K: non è venuto al lavoro stamattina.
Mi girai verso Dani e ci guardammo con aria quasi interrogativa
S: che si fa per pranzo?
K: toast: che ne dite?
M: per me è ok
D,S: ok…perfetto
Al pomeriggio salutai i ragazzi e me ne andai a fare un giro per Legnano e verso sera tornai a casa...arrivai ma non vidi nessuno...in casa era tutto buio
Andai verso la cucina e come misi piede in quella stanza si accese la luce e sentii delle urla
K,SD: complimenti!!!!!
M: e per cosa? Dissi leggermente imbarazzata
D: oggi dobbiamo festeggiare…disse preso da un improvviso attacco di euforia
M: e cosa???
K: Ma come cosa…
S: il tuo primo giorno di lavoro…come nostra manager ufficiale
Così brindammo e restammo a parlare fino all’una finché non decidemmo di andare a letto..ma come sempre di Pedro nessuna traccia.
L’indomani mi alzai presto, stranamente…erano le sei…ma non riuscivo più a dormire
Così andai in salotto per guardare la tele e con mia grande sorpresa trovai Ka.
M: anche tu mattiniero?
K: no è che non riuscivo più a dormire…e te, che ci fai già in piedi?
M: idem…non riuscivo più a dormire..avevo i brividi e mi sentivo un freddo addosso e così ho deciso di alzarmi.
K: beh accomodati pure
M: ok…grazie
Così mi sedetti sul divano accanto a Ka…
All’improvviso iniziai a tremare talmente forte da far preoccupare Ka
K: tutto a posto?
M: ho solo un po’ di freddo…
K: solo un po’? da quanto tremi sembra di stare al Polo Nord
M: scusa…ma non lo faccio a posta
K: immagino…comunque appoggiati pure a me…così ti riscaldo
Io indecisa sul da farsi rimasi la imbambolata…
K: dai mica ti mangio…voglio solo riscaldarti
M: va bene…grazie
Così mi appoggiai a Ka…Avevo la testa sulla sua spalla
K: tutto bene? …va un po’ meglio?
M: um…direi di no…mi gira la testa e ho un freddo pi*la
Ka: non è mica che ti stai ammalando?
M: non penso comunque spero di no.
Detto questo Ka si avvicinò e appoggiò dolcemente le sue labbra sulla mia fronte…
K: cavoli…ma tu scoppi seriamente…aspettami qua…non ti muovere…vado a prendere il termometro in bagno
M: e dove vuoi che vada nelle condizioni in cui mi trovo
Così Ka andò di là per ritornare poco dopo con il termometro.
K: tieni Mary…misurati la febbre
M: uffi…
K: su dai non fare storie tesoro
Così mal volentieri presi il termometro e lo misi sotto il braccio…intanto Ka era andato in cucina e aveva promesso di ritornare non appena fossero passati i soliti cinque minuti per vedere come stavo.
K: allora? Com’è la situazione?
Mi sfilai il termometro e guardai dove si era fermata la striscia: 39 e mezzo
M: ca**o…questa proprio non ci voleva
K: allora?
M: 39 e mezzo
K: allora è meglio se torni a letto e ti copri per bene tesoro…
M: ma no dai non mi va di tornare a letto…voglio stare qua…e poi qua ci sei tu
K: su poche storie…
Mi prese in braccio e mi portò in camera. Mi appoggiò delicatamente sul letto, mi coprì e mi diede un dolce bacio sulla fronte
K: su dai adesso riposa…così dopo ti sentirai meglio
M: no mi lasci da sola…dissi triste…sembravo una bambina ma in quel momento sentivo di volerlo…avevo bisogno di lui: avevo bisogno di Ka
K: va bene se vuoi resto con te tesoro
M: la pianti di chiamarmi tesoro cjìhe così mi fai sentire in imbarazzo
Detto questo prese la mia testa tra le sue mani e mi baciò dolcemente in bocca
Io mi lascia trasportare da quel bacio finché non mi resi veramente conto di quello che stava accadendo
M: e questo? Che cosa significa?
K: quello che hai visto…
M: ma..mah..io…io
K: shss! E mi baciò di nuovo
M: mah…
K: finalmente…esultò…era da giorni che desideravo poterti baciare
M: non so che dire
K: TI AMO…Mary io TI AMO
M: oddio Ka…per me è lo stesso
Mi guardò con un sorriso da ebete, a 32 denti, stampato in faccia
M: Ka…io…io…io TI AMO
E così continuammo a baciarci finche non furono le otto e Ka dovette andare al lavoro
K: amore…io vado al lavoro
M: il tempo di prepararmi e ti raggiungo
K: ehi ehi…ferma…ma dove pensi di andare : e per di più in queste condizioni?
M: al lavoro Ka
K: amore per piacere…non fare storie…adesso stai qua distesa e ti ripossi…io vado…ci sentiamo…dopo ti chiamo…e se riesco ti raggiungo per pranzo.
M: uffi…va bene chicco…allora ci sentiamo dopo…ma non è giusto ci siamo appena dichiarati e già mi lasci
K: lo so ma il lavoro chiama…
M: si si va bene…dissi con una faccia tristissima
K: riguardati amore…dopo ti chiamo
M: a dopo allora…ciao Chicco…
K: Ti amo
M: anche io
Così mi diede un veloce bacio sulla fronte mi salutò di nuovo e andò al lavoro
K: dopo passo in farmacia e ti prendo qualcosa per abbassare la febbre…tu intanto chiama il dottore e fammi sapere cosa ti dice…
Ka andò giù dagli altri per fare colazione e poi andò al lavoro…
D: buon giorno ka
K: giorno a tutti
D: hai visto Mary perché siamo in ritardo e lei non è scesa per fare colazione
K: si si…le ho detto di rimanere a letto perché si sentiva poco bene… e poi ha 39 e mezzo di febbre.
D: urca…poveretta.
S: poveretta chi?
D: Mary…oggi non verrà al lavoro
S: e come mai?
K: ha 39 e mezzo di febbre e un forte mal di testa
S: e tu come le hai avute tutte queste informazioni: sentiamo?
K: che ti frega Ste…le so e basta
D: mah…è da un po’ di giorni che sei strano Ka e poi come guardi Mary
K: e come la guardo, scusa?
S: da innamorato pazzo
K: ma va la…cosa dici…non sparare caz***e…non si sentiva ancora pronto per rivelare la storia ai suoi amici
S,D: tu non ce la racconti mica giusta
E dopo questa strana conversazione se ne andarono al lavoro
D: vado a prendere la macchina
S: vengo con te
K: vi raggiungo tra un attimo
S: mi raccomando non farmi diventare zio così in fretta
K: ma va Ste?!?
Intanto Ka sali a salutarmi
M: ma non dovevi andare al lavoro te?
K: si ma non resistevo senza salutarti di nuovo
M: ma caro lui…il mio amore
K: lo sai che TI AMO, vero?
M: si lo so…lo so
K: ma tanto tanto…comunque come ti senti?
M: malissimo…da cu*o… ho un fott**o mal di testa
K: ma povero il mio amore…ora però vado se no gli altri mi ammazzano…e poi non vorrei mai che pensassero male
M: ma non hai detto niente di noi a loro, vero?
K: no no, tranquilla amore…anche se Ste e Dani sospettano qualcosa
M: beh, per favore non dire niente per il momento
K: tranquilla…ti chiamo dopo!
E così se ne andò e arrivato alla Emi Capitol li raggiunse Pedro
D: ehi amico…tutto ok? Ti sei ripreso?
P: si ormai mi sono rassegnato…non ne vale la pena di rimanerci male se lei non mi considera come fidanzato.
S: e senti che saggio che è diventato il Pedretti!!!!
Iniziarono le prove e anche a pianificare le date per il tour estivo e verso le undici Ka lasciò per un momento gli altri e mi chiamò
M: pronto…dissi con una voce molto flebile e quasi senza forze
K: ehi amore…come stai?
M: male tesoro
K: poverina lei…hai chiamato il dottore?
M: Si si…
K: e che ti ha detto?
M: di stare a letto e a riposo per una settimana…ma così io impazzisco
K: ma va…e poi ci sono io a tenerti compagnia Chicca
M: grazie amore
K: hai ancora la febbre?
M. Si quasi a 40
K: Amore…mi raccomando riguardati…io tra un’ora sarò a casa da te
M: va bene…ma non ti preoccupare….a dopo
K: a dopo…ti amo amore mio.
Intanto provai a dormire mentre aspettavo l’arrivo di Ka.
“ Non so se stavo facendo la cosa giusta…ma al momento non mi importava.
Io amavo lui…e lui amava me…cosa potevo desiderare di meglio? “
Sentivo dei leggeri rumori… e poi qualcosa di fresco che veniva appoggiato al mio corpo.
Mi svegliai e trovai Ka seduto accanto al mio letto: mi stava dolcemente accarezzando il viso con una mano, mentre con l’altra mi stava posando un panno fresco sulla fronte per far si che mi sfebbrassi più in fretta.
K: ehi…amore…come ti senti?
M: insomma…ho ancora un forte mal di testa
K: e sei ancora molto calda…disse dandomi un veloce bacio sulla fronte
M: non ne posso più amore
K: su dai…stai tranquilla…e poi io sono qua con te…ora però misurati la febbre
M: siiiiiiiii mamma…dissi con una faccia a dir poco buffa
E così mi misurai la febbre: per far stare più tranquillo Ka.
K: e allora?
M: 40,2
K: cosa? Ma è altissima amore mio?
M: shss…non importa…gli presi il viso e lo baciai: un bacio dolce ma allo stesso tempo passionale
K: :->
M: e gli altri? Dove sono? Non è che poi si insospettiscono, non vedendoti giù?
K: mica sono stu***o, che ti credi…amore gli altri sono usciti con Pedro
M: ahn…ma quindi hai visto Pedro oggi?
K: si si…è venuto al lavoro oggi
M: e come stava?…chiesi piuttosto preoccupata per le condizioni di Pedro
K: oh…ma ti preoccupi per lui? Gurda che sono geloso…molto geloso
M: si si mi preoccupo per il mio amico…perché non posso? E poi visto quello che è successo l’altra volta…
K: se è solo un amico va bene…comunque si stava bene…e poi ha detto che si è arreso al fatto che non ti si fila proprio…anche se era molto triste
M: poverino…mi dispiace per lui…non voglio farlo soffrire e tanto meno spezzargli il cuore
K: ma tu adesso sei mia…stai con me e mi appartieni
M: guarda Ka che io non sono di nessuno anche se sto con te
K: come vuoi ma tanto sei mia comunque…disse molto convinto
M: pensala pure come vuoi
Di colpo urlai…una fitta forte alla testa mi fece tremare e fare un balzo tanto da spaventare Ka
K: amore?
M: ahia…mi fa malissimo
K: aspetta vado a prenderti un’aspirina
E così sparì per cinque minuti
K: ecco tieni amore
Presi l’aspirina e poi Ka mi salutò dicendomi che gli altri sarebbero stati di ritorno di li a poco…e per non creare sospetti Ka andò giù a giocare alla Play
K: Amore riposa…io salgo dopo
Intanto giù erano arrivati gli altri e secondo i piani trovarono Ka che giocava alla Play
P: ciao…tutto bene?
K: si si…voi
D: il solito…Mary?
K: è a letto
S: e come sta?
P: ha ancora la febbre?...disse Pedro leggermente preoccupato e allo stesso un pochino imbarazzato
K: si…prima aveva 40,2
D: caz*o…ma altissima
K: lo so…e poi ha mal di testa
P: ma ha preso qualcosa?
K: si prima le ho dato un’aspirina
S: eh..eh le hai dato un’aspirina…e poi non è che le hai dato pure qualcos’altro?
K: oh ma la smettete…lei sta male e io la aiuto…cosa c’è di male?
P: niente…rispose secco
D: andiamo a salutarla?…disse rivolto ai ragazzi
S: si andiamo
P: forse è meglio se non vengo…magari lei non ha piacere di vedermi
D: ma va la…Pedro non sparare caz***e
P: ok, va bene vengo
E così i ragazzi salirono a salutarmi
D: ehi… come sta la nostra manager, che oggi piuttosto che venire al lavoro ha finto di stare male?
M: ehi non scherzare…guarda che sto male davvero
S: e si vede…c’hai una faccia?
M: faccio davvero paura? Sto presa davvero così male?
S: no ma va…tu sei sempre uno schianto
Intanto Ka che stava ascoltando i nostri discorsi…salì su di corsa
K: Ste, puoi ripetere cos’hai detto?
S: eh?
K: non fare il finto tonto…ripeti quello che hai detto prima
S: ok come vuoi…ho solo detto che Mary è uno schianto
K: non ti permettere mai più: hai capito?
S. oh Ka…datti una calmata…non ho fatto niente di male
E Ka, che aveva perso il controllo tirò uno schiaffo in piena faccia a Ste
S: oh ma che ti è preso? Ka ma va a cag**e.
K: non la toccare mai più…hai ben capito? Disse Ka estremamente nervoso
S: we bello...a quanto mi risulta Mary non è di nessuno...e quindi che male c’è se anche la toccassi?
K: e ti risulta male...ma proprio amle...Mary è mia...NOI STIAMO INSIEME
S,D,P: cosa?
D: e da quanto?
S: e come è successo?
K: non lo so nemmeno io come…è successo e basta…comunque è solo da stamattina
D: l’avevo detto io che eri particolarmente strano oggi
P: Mary sei proprio una stro**a…urlò Pedro prima di andarsene dalla stanza sbattendo fortemente la porta
Io di colpo scoppiai a piangere…la testa mi stava scoppiando e non ne potevo più…loro urlavano…Ka era nervoso e intrattabile…e in casa era scoppiato il finimondo
K: ehi tesoro…scusa…io non volevo…su dai non piangere adesso
M: Ka… ma caz*o…proprio non capisci…ho mal di testa…sto male…e tu vai dare la notizia di noi due in questo modo…e poi hai visto la reazione di Pedro? Dissi molto incaz***a
K: si ma se ne deve fare una ragione se tu stai con me
M: vattene…
K: ma amore
M: amore niente
K: dai ti prego…scusa
M: FUORIIIIIII
Ero troppo arrabbiata e stanca per sostenere una qualsiasi conversazione e tanto meno con Ka.
Così uscirono tutti dalla stanza e io cercai di riposare…ma avevo troppo mal di testa per riuscire a dormire e alla fine decisi di alzarmi
Mi vestii in fretta…nonostante fossi completamente senza forze…per andare a farmi un giro
Appena pronta scesi le scale e mi diressi verso l’ingresso pronta per uscire…ma appena Ka mi vide: mi fermò
K: dove credi di andare signorina?
M: caz*i miei…urlai e me ne andai sbattendo la porta
Ma Ka non si arrese e mi seguì fuori
K: amore torna dentro…hai 40 di febbre…non sei in grado neanche di reggerti in piedi nelle tue condizioni
Sapevo benissimo che Ka aveva ragione ma non volevo dargli questa soddisfazione e tornare dentro…così me ne andai di corsa e in lacrime
Arrivai in un parco e stanca e stremata mi accasciai su una panchina
Mi sveglia di colpo tutta sudata e vidi Ka che dormiva accanto a me…aveva tutti gli occhi lucidi…doveva aver pianto tanto poverino…mi sentivo in colpa. Alla fine non aveva fatto niente di male a parte rivelare agli altri che noi due stavamo insieme.
Si svegliò e…
K: amore scusa sono stato uno sce*o…ti giuro non volevo…disse con le lacrime che avevano cominciato a rigargli il viso senza intendere fermarsi
M: shss…sta zitto…non aggiungere altro…lo afferrai e gli saltai addosso…e così lo baciai per benino
K: scusa…TI AMO
M: anch’io dissi
K: amore…ma sei stremata…hai una faccia stravolta…è meglio se torniamo a casa
E senza forze, ridotta allo stremo…lasciai che Ka mi prese in braccio e mi portasse a casa
Arrivati mi distese sul divano e chiamò subito il medico da quanto era preoccupato
Dopo un quarto d’ora il medico arrivò..e si mise subito a parlare con Ka che cercò di spiegare al meglio la situazione. Poi il medico venne da me
Me: come si sente signorina
M: isìnsomma…senza forze…e poi ho mal di testa
Me: allora le misuro la pressione
K: come sta?
Me: come pensavo…
K: cosa? La prego mi dica come sta…è grave?
Me: no no stia tranquillo ha solo la pressione bassa…è per quello che ha mal di testa
K: meno male…ero tanto preoccupato
Me: stia tranquillo…e signorina mi raccomando niente cose pazze o folli…tachipirina, assoluto riposo e vedrà che tra una settimana, al massimo, tornerà come nuova.
M: grazie mille e scusi infinitamente per il disturbo…ma sa il mio ragazzo è apprensivo…forse anche troppo apprensivo…dico di rimando a Ka
Me: si figuri…e mi raccomando si riguardi bene
K: grazie e arrivederci
Me: arrivederci
Il medico se ne andò e Ka andò in cucina a prendermi qualcosa da mangiare.
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