(continua...)
“Sai, le persone ridono e pensano che sia divertente quando dico che sono una grande femminista, ma quale parte di me non lo è? Io dico alle ragazze, sii ciò che sei. Fa’ quel ***** che vuoi.”
A sorvegliare l’elemento pratico che consente di portare tutto ciò in vita è Diane Martel, la brusca regista/produttrice che causò molteplici controversie nel 2013 partendo dal dirigere il video “Blurred Lines” di Robin Thicke. Incubata nella freddo e casto perfezionismo della Cenerentola della fabbrica dei sogni Disney, Miley ora ama tutto quello che è un po’ fuori, per presentare una versione di femminilità conflittuale che la porta a ciò che pure le Ugly Sisters stavano attraversando.
Quando la facciamo sedere con noi due giorni dopo, Miley spiega chiaramente, ragionevolmente e categoricamente che non c’erano figure Svengali maschili in piedi all’ombra del suo sfondo, istruendola sul moo migliore per progettare il riposizionamento della sua carriera all’apice della soddisfazione commerciale. “No. Ci sono solo persone che mi dicono di non fare quello che sto facendo”. Lei spiega il suo processo. “Diane ed io mandiamo un’email dove sta scritto esattamente ciò che verrà fatto. Siamo così ossessivo-compulsive prima di fare qualsiasi cosa. Ecco perché sarà un po’ diverso.”
I capelli erano sempre un incubo. Due giorni dopo e il colorante non era ancora svanito.
L’incontro di questo pomeriggio è un affare inaspettatamente eccitate nel foyer dello studio televisivo di X-Factor, nella parte nord-ovest di Londra. Dinnanzi ai minacciosi cancelli d’acciaio dei Fountain Studios, una calca di adolescenti urlanti si è riunita per dichiarare il proprio amore a Miley Cyrus e gli One Direction, altri ospiti delle prove del Sabato.
La prima persona che vedo un Harry Styles con sguardo vuoto mentre scende da una Mercedes con i vetri oscurati. Gary Barlow scambia dei convenevoli non appena cammina svelto fino al suo camerino. In quel momento un corridore passa con eccitazione la notizia che Kate Moss sarà presente tra il pubblico quella stessa sera. Poiché i loro più importanti artisti sono lì fuori, i capi di Sony Records e ITV si sono entrambi riuniti per l’occasione. In mezzo a questo tafferuglio laminato, Miley Cyrus appare attraverso le porte a battenti dello studio in leggina di lattice, ai piedi delle brothel creepers, un cappotto corto leopardato e una spilla di sicurezza d’oro all’orecchio sinistro. Sfoggia un turbante (4$) a cui ha aggiunto sul davanti una pesante spilla Chanel (4000$) come accessorio. “Il colore non va via dai capelli. Ha mentito!” dice, tuttavia sembra deliziata dal copricapo Grey Gardens/Gloria Swanson che ha fabbricato per rendere i suoi capelli rossi un’esclusiva. “Indosserai questo sul palco?” una delle solite domande da routine, indicando il suo turbante. Certo che lo indosserà.
Mi accompagna attraverso un Winnebago fuori dagli studios che è pesante quanto l’odore di erba fresca appena fumata. Si accende una sigaretta e mi chiede se voglio accompagnarla a vedere gli One Direction mentre fanno le prove generali quando sarà arrivato il momento. Sembra divertente. “Bene, quindi sei gay” mi risponde. Non ci si annoia di Venerdì. Durante le ore prima della sua performance lei è concentrata, in allerta, pronta a dare il meglio. Il flusso della sua conversazione è veloce, pungente e non censurato. Ha aperto una conversazione con un breve riff sull’erba in pochi secondi dall’accensione del nastro.
Le sue ragioni dietro all’essere trasparente con le sue abitudini non fanno parte del suo essere punk. La marijuana è comunque ora legale in California. “E non è com’era ai Teen Choice Awards”, dice riferendosi agli EMA. Col dichiararsi una fumatrice di erba, combatte l’informazione alle spalle della sua stessa responsabilità. “Okay, a questo punto quante volte mi avete vista fumare una canna? Io fumo erba. Non m’interessa se mi scattate una foto. Non m’interessa se mi vedete. Le cose stanno così, sapevi? Perché le persone hanno intenzione di continuare a parlarne se sei semplicemente onesto?”
Miley Cyrus si è velocemente affermata nella coscienza popolare come la più controversa pop star della sua epoca. Non è mai stato pensato per essere così. È nata come Destiny Hope Cyrus il 23 Novembre 1992. Il nome “Miley” è una derivazione di “Smiley”, un soprannome datole a causa del suo temperamento allegro da bambina. È nata subito dopo che suo padre, il cantante country e star western di Nashville Billy Ray Cyrus, aveva goduto di un successo globale con l’irrefrenabile “Achy-Breaky Heart”. Billy dispensa frequentemente consigli pratici di tipo show-business a sua figlia. “Mio padre mi ha sempre detto che più pesti la ****a, più questa puzza. In pratica, è fregarsene sempre. Questo è il suo modo di dirlo.” Miley ha iniziato a fare audizioni per lavorare in televisione a 11 anni. Qualsiasi interferenza causata sul suo lavoro di scuola era ben accolto. Lei era stata dapprima sospesa dopo esser ritornata da un viaggio di riprese in Canada. “Mi hanno messa in un ISS [in-school suspension/sospensione a scuola], dove devi stare seduto nell’ufficio del preside, e devi fare i tuoi compiti davanti a tutti.”
Che cosa aveva fatto? “Stavo spiegando il bacio alla francese davanti all’intera classe. Mi ero vestita come Afrodite. Ed ero come “Sono la regina del sesso! Mi piace avere bambini, bambini, bambini, bambini” - tutto questo avvolta in un asciugamano. Hanno chiamato i miei genitori dicendo loro “Sta facendo finta di essere Afrodite”, perché era nella classe di greco e si parlava di mitologia e all’improvviso io mi vesto e mi metto a fare un video. Questa ero io esattamente come se fossi stata nella situazione di sedermi al pianoforte con una foglia di fico e una d’olivo, è stato davvero divertente. Avevo avuto modo di baciare questo ragazzo nella serie tv così una volta tornata, mi sentivo come se dovessi spiegare che “Si tratta solo di questo. La lingua è dove deve stare.”
L’ironia del venir sospesa per aver spiegato come usare la lingua non è una caratteristica andata persa nella cantante. “Lo so, è fin troppo ridicolo.” Non aveva idea di quanto fosse lunga la sua lingua,” lo dice tirandola fuori “Ma non riesco a toccare il mio naso. Non è strano?”
A 13 anni ha vinto il ruolo di protagonista in Hannah Montana, il tempestivo scontro da parte di Disney Channel riguardo alla cultura delle celebrità e quella reale per i bambini. Miley veste i panni di Miley Stewart, una normale studentessa di giorno che conduce una doppia vita come la pop star Hannah Montana di notte. Ha vinto il suo primo Teen Choice Award come star di successo nel 2006 ed è diventata rapidamente un idolo fresco per la psiche giovanile americana. Hannah Montana: The Movie - ha sbancato i botteghini nel 2009, prendendo 17.436,095$ durante la settimana d’apertura.
Non ha guardato il primo episodio di Hannah Montana quand’era andato in onda. “Non lo so il perché. Forse mi imbarazzava?” La sua sorellina Noah, 13 anni, si è ultimamente messa a guardare le repliche del franchise. “È grandioso ma è strano perché non sembra come se fossi io. Non posso nemmeno immaginare che cosa mi passasse per la testa mentre stavo facendo quello. Mi piacciono molto le persone fredde, sarcastiche. In un programma per bambini è tutto completamente opposto, così fisico.”
Come promo per il film, era stata fotografata nuda da Annie Leibovitz per Vanity Fair, la prima volta che Miley aveva iniziato a suscitare le prime polemiche per controversia. “Non vorrei mai tornare indietro per cambiare le cose, anche se l’unica cosa che cambierei è il fatto che mi fossi scusata.” Chi la gestiva, all’epoca del fatto, l’aveva obbligata a scusarsi pubblicamente con i fans. “Perché ***** dovrei mettere su una dichiarazione dove mi scuso per aver scattato una fotografia con Annie Leibovitz?” La sua determinazione sembra averle fatto forza in quel momento.
Per Miley, il problema con Hannah Montana era l’idea di femminilità che presentava si sentiva “un po’ troppo fatta.” A questo proposito, lei è ipnotizzante. “Penso che sia questo che viene detto alle donne e penso che io lo stavo seguendo solo perché ho uno stylist e una make-up artist e un parrucchiere e questo è ciò che viene loro insegnato. Non è bello.” Lei aveva inoltre solo 13 anni quando tutto questo apparato di femminilità applicata iniziava a venir applicato. “Non voglio che le persone si sentano come se io ne so più di loro, ma io dico sempre alla gente che questo non è un concorso. Lascia che ti faccia vedere le cose come le vedo io e non facciamo a gara di chi supera l’altro per il proprio vestito, capelli, trucco o qualsiasi altra cosa. È così ridicolo quanto divertenti sono diventati gli spettacoli delle premiazioni. Preferirei preoccuparmi di come sembrare carina nella vita vera piuttosto di avere un bell’aspetto sul carpet. Nella vita reale? È quello che tu sei. Chi vuole davvero andare a casa e disfarsi i capelli? Togliersi le ciglia finte? Togliersi le imbottiture delle tette? Togli loro il vestito ed ecco che diventano barbosi e noiosi. Lo sapevi?”
Il suo contratto con Disney era scaduto già prima che le venisse data l’opzione di girare l’ultima stagione di Hannah Montana, ma aveva deciso di firmarlo comunque. I suoi fans meritavano un finale adeguato per Hannah. “Piuttosto che incazzare tutte quelle persone che mi avevano davvero adorata, mi sentivo in dovere di fare questo per loro e girare tutto quegli episodi. Ci sarebbe voluto un anno per farli uscire e io avevo tutto il tempo per rilassarmi ed imparare a come essere una persona.”
Segnalibri