Being Miley - Intervista completa a Notion Magazine

[mrb29]

L'ex star di Hannah Montana girovaga a piedi nudi in uno studio fotografico a Est di Londra, agitandosi e reppando la sua playlist su Spotify, composta da Juicy J, French Montana e Chief Keef. La felpa larga che indossa le conferisce un'aria da maschiaccio, e lei è divisa tra le pose per il servizio e il suo iPhone, che porta in una mano tappezzata di gioielli, mentre cerca di consumare un pezzo della sua colazione. Continua ad agitarsi quando la sua make-up artist le infila il dito in bocca per levare il rossetto in eccesso e quando va fuori a fumarsi una sigaretta, cosa che fa ripetutamente per tutto il pomeriggio. Lo fa anche quando pensa che nessuno la stia guardando, puntando le dita abbondantemente tatuate a sua immagine, come un appariscente Narciso.

Per Miley Cyrus il 2013 è l'inizio di una nuova era: quella del Miley 2.0. Il passaggio da ingenua childstar a scomoda teen-ager e poi ancora a megastar adulta può essere pericoloso. Se lo fai troppo velocemente puoi perdere i tuoi fans e avere troppe attenzioni dai taibloids che non capiscono come sia potuto accadere che sei cresciuto senza che loro lo registrassero. Fallo bene e la fanbase ti segue. Con la sua versione di "I'm a slave for you", We Can't Stop, prodotta con Mike Will Made It, sul consumare droga e divertirsi, alla 1 in UK, Miley Cyrus è riuscita a fare tutto questo, anche se adesso un certo numero di persone pensa che sia tutta una mossa strategica. "Non c'è più quel sound pop", dice quella che una volta si chiamava Destiny Hope Cyrus, seduta su un divano davanti a me con i suoi chiacchieratissimi capelli biondi che hanno fatto tanto scalpore. "Penso che stia un po' passando di moda. E' rischioso puntare sul pop - le cose da gomma da masticare sono datate." Dopo essere scappata dal doppio personaggio, un incubo freudiano, di Hannah Montana, con la Disney, Miley Cyrus è ora nella fase più interessante della vita di ogni postar: quella della crisi di identità. "Per me è come se volessi diventare una nuova artista. Non devo per forza andare a cantare in ogni radio e farmi pubblicità inutile, la gente già mi conosce, sa che faccio musica. Però voglio farlo. Voglio spiegarmi alla gente e voglio farlo come se fossi una nuova artista." Vorrebbe anche cancellare da iTunes, se potesse, la sua vecchia musica da Hannah Montana, che le ha fruttato cinque album di soundtrack. "Perché non tagliare parte del tuo nome d'arte ed essere solo 'Miley'?", le chiedo. Risponde: "Ci ho pensato, ma c'è qualcosa in 'Cyrus' di potente, è come il nome di una casata. La gente pensa che io sia un ex personaggio della TV che ora esce e va in discoteca come fa la tipica ragazza bianca. Ma non è così," dice, forse non sapendo che non solo questa reputazione è stata costruita dai tabloids, ma anche dal suo stesso video "We Can't Stop", un sogno alla Terry Richardson, con un sacco di gente che balla il twerk e fa le cose fighe ad una festa. "Sono giovane, vivo a LA, che è il sogno di tutti, e lo vivo al massimo. Anziché vivere il mio nome come una maledizione ne sono contenta. Penso che il mio nome significhi qualcosa - è più di quello che i media pensano di farci."

Continua a leggere:

https://www.facebook.com/notes/miley...94446943926888

[luna2323]

è carina l'intervista