Inseriamo qua le frasi che ci rappresentano..o che amiamo..o ce semplicemente ci piacciono..
Frasi, canzoni, poesie..tutto...!!
This world
This world is cold
But you don't
You don't have to go
You're feeling sad, you're feeling lonely, and no one seems to care
Your mother's gone and your father hits you
This pain you cannot bear
But we all bleed the same way as you do
And we all have the same things to go through
Hold on if you feel like letting go
Hold on it gets better than you know
Your days
You say they're way too long
And your nights
You can't sleep at all
Hold on
And you're not sure what you're waiting for, but you don't want to know more
And you're not sure what you're looking for, but you don't want to know more
But we all bleed the same way as you do
And we all have the same things to go through
Hold on if you feel like letting go
Hold on it gets better than you know
Don't stop looking, you're one step closer
Don't stop searching, it's not over
Hold on
What are you looking for?
What are you waiting for?
Do you know what you're doing to me?
Go ahead...What are you waiting for?
Hold on if you feel like letting go
Hold on it gets better than you know
Don't stop looking, you're one step closer
Don't stop searching, it's not over
Hold on if you feel like letting go
Hold on it gets better than you know
Hold on
"Se anche cantassi come gli angeli,
ma non amassi il canto,
non faresti altro che rendere sordi gli uomini
alle voci del giorno e alle voci della notte."
"Dai poco quando doni cio' che hai.
Quando doni te stesso, solo allora dai veramente."
"Noi stessi siamo l'infinitamente piccolo
e l'infinitamemte grande
e la vita che li unisce."
Laudisi: "ma certo che cambio, e lei non cambia forse?"
Signora: "ah no creda, per me io non cambio affatto."
Laudisi: "e neanch'io per me creda, e dico che voi tutti vi sbagliate se non mi vedete come mi vedo io..."
Signora: "ma se non dobbiamo neanche più credere a ciò che si vede e si tocca..."
Laudisi: "ci creda ma le dico: rispetti ciò che vedono e toccano gli altri, anche se sia il contrario di ciò che vede e tocca lei."
Laudisi parlando allo specchio:
"chi è il pazzo di noi due? eh già io dico tu e tu indichi me.... così a tu per tu noi 2 ci conosciamo bene... il guaio è che come ti vedo io non ti vedono gli altri e allora che diventi tu? vedi questi pazzi? ignari del fantasma che portano con se' in se' stessi vanno correndo dietro al fantasma altrui, e credono che sia una cosa diversa..."
Laudisi: "e sei proprio sicuro che io sia lo stesso io che chiedono loro?"
Lo so..magari a qualcuno di voi non piacciono le poesie e cose del genere. ma io ne sono innamorata.
ne metto alcune:
SOGNO E REALTA'
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
"A treasury of Kahlil Gibran"
RITORNAR BAMBINI
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.
"Self-Portrait"
Ecco una parola io sono:
una parola che significa
a volte nulla
a volte un infinito.
"prose poems"
TRISTEZZA
Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia.
"Prose Poems"
RICORDO
Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
"Self-Portrait"
GRANDEZZA
Il dolore è troppo grande
per regnare in piccoli cuori.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall’amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore,
Ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l’amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
La gioia e il dolore - Gibran
La vosta gioia
è il vostro dolore senza maschera.
Tanto più in fondo vi scava il dolore
tanta più gioia voi potrete contenere.
Il legno del liuto
che accarezza il vostro spirito
non è forse scavato col coltello?
Quando sietecontenti
guardate in fondo al cuore
e troverete che soltanto
ciò che vi ha dato dolore vi dona la gioia.
Alcuni dicono:
“la gioia è più grande del dolore”,
e altri: “il dolore è più grande”,
in realtà sono inseparabili.
Essi giungono insieme
e quando una siede con voi
alla vostra mensa,
l’altro è disteso sopra il vostro letto.
Voi siete come bilance
sospese tra il dolore e la gioia.
queste sono della mia scrittrice preferita..
Isabella Santacroce.
"C'è una panchina nel mio giardino.
Io sono come quella panchina nel mio giardino.
Solitudini simili su cui ci si può appoggiare.
Stesso corpo in attesa.
Sopra quel cielo che pesa.
Sotto l'immobilità a tenerci la vita.
C'è una panchina nel mio giardino.
Io sono come quella panchina nel mio giardino."
"Sto guardando le pareti dell’aria.
Oggi non sento niente.
Oggi sono la testimone della vita di un passante. "
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