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Rispondi Citandowow!!! è meravigliosaaaaaa!!!!!!
Tu mi bacerai ed io non saprò perché.
Salve a tutti.
Sono qui con la mia terza one shoot.
Spero che qualcuno la legga e che vi piaccia.
Tu mi bacerai ed io non saprò perché.
"Il tempo migliore se tu lo vorrai,
ci parlerà ancora di noi.
Di desideri che conserverai,
la nuova stagione."
Innanzi tutto mi presento. Io sono Chiara, ma preferisco essere chiamata KeyK., dato che mi firmo sempre con la K seguita da un punto, e da qui ha origine il mio ”originalissimo” soprannome.
Comunque. Ho 18 anni, e mi sto preparando per una serata diversa dal solito. Abbiamo deciso di andare a ballare e così eccomi qua a prepararmi, e ovviamente sono in un ritardo mostruoso.
<<Muoviti, sono già sotto>> continua ad urlarmi la mia amica Zoe
<<Si si, mi muovo. Solo più il trucco e ci sono>> continuavo a risponderle io
<<Credo che dopo sta sera non vorranno mai più venire in disco con noi. Ne sono pressochè certa>> afferma l’altra mia amica, Jade.
<<Con tutto il tempo che ci hanno fatto aspettare…>> rispondo io tra un ombretto e una passata di matita
<<Alla fine come siete rimasti? Non hai più detto niente. Non vi siete più degnati di uno sguardo.>> mi chiede Zoe
<<Con Dani? Ahahah che domanda stupenda. Perché non provi a chiederlo a lui?>>
<<E’ finita così tanto male?>> mi chiede Jade
<<Figurati, mi ha solo detto che voleva finirla perché vuole ancora fare le sue esperienze, dato che per impegnarsi in una storia seria è ancora troppo giovane.>>
<<Ma lo sa di avere 25 anni? Cioè avrebbe già anche l’età per qualcosa di più stabile>> afferma Jade
<<Faccia lui. Non me ne importa più nulla ormai. Ho passato gli ultimi due mesi della mia vita ad ignorarlo e posso proseguire così anche per il resto della mia vita. Non ho nessun problema >>
<<Però ti piace ancora. >> dissero all’unisono le mie due amiche
<<Non posso negare che è un bel ragazzo, ma non dipendo da lui. Ha fatto quella scelta, quindi ognuno per la sua strada. Anche se rivederlo ogni volta che usciamo tutti insieme è sempre un colpo basso.>>
<<Il brutto di mettersi con un amico è quello. Anche a me era successo così, dopo che ci siamo lasciati nulla è diventato come prima.>> dice Zoe
<<E’ una cosa un po’ difficile far ritornare tutto come se non fosse successo niente. Oh comunque io ci sono, possiamo scendere.>>
Prendiamo tutte le nostre cose e ci rechiamo sotto dai ragazzi, che ci stavano aspettando, e poi ci dirigiamo nel posto che ci sovrà sopportare tutta la serata.
Il caso, o meglio la sfortuna, vuole che io sia nella stessa macchina di Dani, entrambi seduti dietro, mentre davanti ci sono Pedro e Zoe che “amoreggiano” pur facendo attenzione alla guida.
L’atmosfera nei sedili posteriori è alquanto pesante. La mia salivazione è pari a zero. Sto sudando freddo e non vedo l’ora di arrivare davanti alla discoteca, perché è davvero una cosa troppo pesante da sopportare.
<<Come proseguono gli studi?>> chiede Dani rivolgendosi a me
<<Bene>> rispondo fredda
<<Hai già deciso cosa fare il prossimo anno?>> continua a chidermi
<<No>>
<<Pensi di andare all’università?>> insiste ancora, ma non ha capito che non gli voglio parlare?
<<Non ne ho la minima idea>>
<<Hai mangiato lo yogurt scaduto?>> se crede di fare il simpatico non ci sta riuscendo
<<No, con certe persone sono così>>
<<Mi spieghi cosa ti ho fatto? E’ da due mesi che mi eviti o non mi rivolgi parola.>> chiede Dani
<<E ti chiedi pure il perché faccio così? Hai una bella faccia tosta e un intelletto pari a zero!>>
<<Ma perché?>> insiste nuovamente
<<Lasciamo perdere. Lasciami stare.>>
Per fortuna siamo arrivati, scendo più veloce che posso e cerco di raggiungere il più veloce possibile l’entrata, cosa che non va niente a buon fine, perché una mano mi prende per il braccio e mi va voltare; purtroppo credo anche di sapere chi sia.
<<Noi due non entriamo finchè non abbiamo finito il discorso.>> dice, convinto di averla vinta
<<Noi due non abbiamo più niente da dirci. Gli argomenti si sono esauriti due mesi fa.>> gli rispondo secca e mollo la sua presa ed entro dentro, lasciandolo come un ebete immobile lì fuori.
Mi precipito al bancone e ordino un drink, sta sera ci vuole qualcosa di forte, è già iniziata male la serata e proseguirà ancor peggio.
Poi mi precipito in pista e ballo, ballo, per una, due, tre ore, non so quanto temo sia passato dall’entrata, ma ho davvero bisogno di svagarmi, quando sono un po’ stanca raggiungo gli altri al divanetto. Ci sono solo Ka, Ste, Jade e purtroppo anche lui, si, Dani.
<<Oh eccola qua la neo patentata>> dice Ka, facendomi posto vicino a lui
<<Sfotti?>> dico con un tono misto tra il simpatico e l'infastidito
<<Non mi permetterei mai di sfottere Mrs. Key.>> dice sfottendomi
<<La finisci? Cos’ha il mio soprannome che non va?>>
<<Niente, niente. Ma calmati, sta sera ti vedo un po’ nervosa, come dire, che ti incazzi facilmente. Cos’hai?>>
<<No no, stai tranquillo, non mi sono incazzata con te. E che sai…>> lascio in sospeso la frase e indico con un’occhiata Dani.
<<Tranquilla, passerà tutto>> afferma abbracciandomi
<<Lo spero Ka, lo spero>> dico affogando il viso nella sua spalla, ricambiando l’abbraccio.
Ste e Jade si stanno scambiando tenere effusione, Zoe e Pedro, saranno da qualche parte nascosti a procreare. Ma io mi chiedo… Mi circondano solo coppiette?
Dani è seduto con una faccia da cane bastonato che fissa il vuoto. Mi fa quasi pena. Poi di colpo alza il viso e mi guarda, io faccio uno scatto e sposto lo sguardo altrove.
<<Mi accompagni fuori a fumare?>> mi chiede
<<Odio il fumo, dovresti saperlo>>
<<Ti prego.>> dice con un tono quasi supplichevole
Io non gli do risposta e continuo a guardarmi intorno.
<<Per favore KeyK>> sempre con quel tono.
Maledetto, lo sa benissimo che adoro il modo in cui dice la K finale. Se lo fa solo per farmi cedere non gliela darò vinta facilmente, anche se la tentazione di prendere ed uscire di corsa con lui è davvero forte.
<<Key, davvero, ti prego, per favore>> il tono sembra sempre più supplichevole e più sincero
<<Vedi di fumartela in fretta però>> dico cedendo e alzandomi dal divanetto
Usciti si accende sta sigaretta e inspira nervosamente il fumo.
Se crede che romperò questo silenzio, si sbaglia di grosso.
Ad un tratto se ne sbotta <<Scusami>>
Io lo guardo, senza dire una parola, senza un’emozione sul volto, anche se dentro sto scoppiando.
<<Scusami, per come mi sono comportato, per come ti ho trattato, per come ti ho lasciato. Credevo di aver ragione. Pensavo che un po’ di avventure non facessero così male, fare le proprie esperienze non è una cosa sbagliata. Ma sbaglavo. E sbaglio tutt’ora. E per questo ti chiedo scusa.
Non ho pensato a tutte le conseguenze. Non ho nemmeno pensato che io non potessi farcela. Ero convinto di riuscirci, di riuscire a fare il figo e averne una diversa ogni sera. Ma sbagliavo. Non sono riuscito ad andare con nessuna. Non ce la facevo. Ora sono qui che ti sto chiedendo scusa in tutti i modi. Spero che mi capirai. Non ti chiedo di perdonarmi. So che ora il perdono è una cosa troppo difficile, ma spero che almeno con il tempo riuscissimo a diventare almeno una parte di ciò che eravamo una volta. Vorrei dire “diventare tutto ciò che eravamo una volta” ma so che pretenderei troppo. Tu non ti metteresti più con me, ed hai tutte le ragioni di questo mondo. Ma spero che almeno un’amicizia con il tempo possa ritornare.
Dopo tutto questo monologo ti lascio andare. Sei libera di fare ciò che vuoi, volevo solo che mi ascoltassi, non pretendo una tua risposta. Però prima di andartene fatti dire che sta sera sei bellissima.>>
Dani caz*o smettila di scusarti. Smettila, ok? Io sto per scoppiare. Una parte di me dice “scappa via e vai a sfogarti, lascia cadere libere le lacrime che hai dentro". L’altra parte invece mi dice “saltagli addosso e riempilo di baci". Smettila di scusarti, smettila di dire che hai sbagliato e smettila di dire che sono bellissima sta sera. Sono confusa. Ecco cosa sta succedendo nella mia testa. Il caos più totale. La voce dell’angioletto dice una cosa e quella del diavoletto ne dice un’altra. Non so cosa fare, come comportarmi.
<<Dani, io avrei bisogno di tempo… chiedo solo questo.>> e me rientro dentro.
Vado di nuovo in pista, perché non riuscirei a sopportare la situazione dai divanetti se ci fosse anche lui.
Bevo uno, due drink, ma cerco di non ubriacarmi.
E ancora in pista a ballare.
Sento delle mani sui miei fianchi e delle labbra sul collo. Inconfondibili. Perché insiste così tanto? Ora sono quasi senza scelta. Mi volto verso di lui.
<<Dani, perché lo stai facendo?>> gli chiedo
<<Perché si.>> mi risponde
<<Dani davvero ho bisogno di tempo>>
Lui di risposta mi bacia, uno di quei suoi baci a cui non riesco a resistere.
<<Perché mi hai baciato?>> gli chiedo una volta che i visi si sono allontanati un pò.
<<Ora ti lascio al tuo tempo>>
Mi da un altro bacio a fior di labbra e scappa in mezzo alla gente e mi lascia lì come un’ebete, proprio come avevo fatto io con lui all’inizio della serata.
“Se tu vorrai il tempo ci parlerà ancora di noi” dice una canzone, io penso di volerlo. Anzi ne sono sicura.
K.
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