
Originariamente Scritto da
30 seconds to cla!!
et voit la...trovata un'altra recensione!scusate ancora x lo sbaglio...hehe
30 Seconds To Mars
(Virgin Records - 2002)
Album, Alternative Rock
Nato come un progetto casalingo dei due fratelli Leto (Shannon e Jared, quest'ultimo un attore hollywoodiano abbastanza famoso e apprezzabile specie per la sua stupenda interpretazione nel film Requiem For A Dream), molto presto la band 30 Seconds To Mars trova la soffitta della famiglia Leto troppo stretta, ed esce allo scoperto nel mondo del music-biz.
L'omonimo debutto del gruppo è un disco personalissimo, fresco, a tratti sorprendente per la sua carica emotiva.
Il disco viene registrato sotto la supervisione di Bob Ezrin (già produttore di Pink Floyd e Nine Inch Nails), e mai scelta fu più azzeccata: Ezrin è un esperto di concept e questo disco è praticamente un concept anch'esso: il soggetto che lega tutte le liriche è quello della sofferenza umana, il tutto visto attraverso metafore il cui tema ricorrente sono lo spazio, la scienza aerospaziale, l'astronomia, l'universo (la frase "Welcome to the universe" ricorre spesso nei testi).
Per quanto riguarda le sonorità, la band è molto influenzata da quell'alternative rock contaminato da post-grunge, prog e nu-metal imposto da gruppi come A Perfect Circle, Dredg e Chevelle; ma, allo stesso tempo, esula prettamente da questo filone, dato che un'altra grossa influenza per il gruppo è l'industrial rock moderno di gruppi come Stabbing Westward e Filter (a sua volta molto debitore dei Nine Inch Nails), riletto dai 30 Seconds To Mars sotto un'ottica più pop-rock.
Ci troviamo quindi ad ascoltare un disco di alternative rock infarcito di soluzioni elettroniche e d'atmosfera, dalla produzione alienante e a tratti molto inquietante, dato che evoca lo spettro della paura dell'ignoto (l'esplorazione umana dell'universo).
Bellissime le prime due tracce, ovvero Capricorn (A Brand New Name) e Edge of the Earth, mentre Fallen è troppo debitrice degli A Perfect Circle e Oblivion dell'Emo da classifica; ma il lavoro si risolleva di molto con il capolavoro Buddha for Mary, che tocca picchi emozionali altissimi.
Pezzi come Echelon e Welcome to the Universe sono altri due episodi decisamente positivi e mostrano ancora un gruppo dalla personalità fortissima, e le ultime quattro tracce si mantengono tutte su un livello buono per la grande sapienza nelle costruzioni melodiche, nella maturità stilistica e compositiva, e negli arrangiamenti.
Dopo un breve silenzio, al termine di Year Zero parte una traccia nascosta; si tratta dell'inquietante The Struggle.
L'album viene pubblicizzato pochissimo e stroncato da una certa critica, peraltro senza alcun motivo valido; fortunatamente altra critica vede giustamente la carica emotiva e il potenziale artistico della band, restando estasiata. Ma questo non salva il lavoro dall'essere un relativo flop, vendendo appena centomila copie. Apprezzabile, in questo senso, la volontà di Jared Leto di non utilizzare in alcun modo la sua fama di attore per pubblicizzare la band.
Ad ogni modo, questi 30 Seconds To Mars sono decisamente la rivelazione Alternative Rock dell'anno 2002.
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