Ora la mia tragedia è questa.
Dico mia, ma chi sa di quanti!
Chi vive, quando vive, non si vede: vive.. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive più: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte.
Pochissimi lo sanno; i più, quasi tutti, lottano, s’affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d’aver conquistato la loro vita, e cominciano a invece a morire.
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