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Il bisogno che spinge così tanti uomini a prendere con se animali quali cani e gatti il più delle volte è riconducibile a forti mancanze d'affetto,al sempre più costante bisogno di sentire la vicinanza di una qualsisi altra creatura accanto a se.
Ma quando x vari motivi,il più delle volte esterni,come la necessità di viaggiare o di prendersi semplicemente un periodo di pausa da tutto e tutti,si decide di lasciare momentaneamente la città ecco che l'animale passa costantemente in secondo piano.
Le serate trascorse con il tiepido calore del suo corpo contro il tuo,le fusa o le scodinzolate di festa,i dolci miagolii o li uggiulati di sottomissione,il tuo cuore adesso li vuole cancellare ad ogni costo,la tua mente seppellire x far posto a nuove immagini,a nuove sensazioni.
E così,quando le luci del sole non hanno ancora raggiunto il loro culmine,tu o uomo,apri lentamente la portiera della tua auto.
Non avresti il coraggio di farlo con il sole alto,non avresti il coraggio di mostrarti x ciò che realmente sei agli altri della tua specie.
Stringi x l'ultima volta fra le tue braccia uno dei tuoi compagni più fedeli,il solo che molto prabilmente ti sarebbe rimasto realmente accanto sino alla fine,e poi lasci violentemente la presa.
Lo vedi atterrare con grazia al suolo,e volgersi verso di te con uno sguardo dapprima d'amore,ma successivamente unicamente carico di tristezza.
Un uomo,un vero essere umano,ti avrebbe odiato,ma gli animali non sono fatti x questo.
Uccidono x vivere e mai x vendetta.
Distogli gli occhi da quel corpo x l'ultima volta sotto il tuo dominio,non riesci più a guardarlo,la tua coscienza te lo vieta.
Riparti,aumentando di velocità e lasciando le tue tracce nel vento,nella brezza che adesso percuote furenta il suo pelo,piega le sue zampe sotto i suoi colpi.
Solo,piccolo e più d'ogni altra cosa indifeso.
Tu o uomo,sai che non arriverà a vedere la luce del nuovo giorno,tu o creatura di Dio sai che con un gesto lo hai condannato a morte certa,ma non t'importa.
Provate a pensare..quanti animali randagi avete incontrato nel corso delle vostre esistenze,sul vostro cammino?Su quanti avete posato lo sguardo prima di voltare la testa definitivamente dall'altra parte disgustati,nauseati o ancor più semplicemente indifferenti?
Indifferenti,ma verso cosa?Verso l'operato di un vostro fratello?Voi o uomini che non fate che appoggiarvi in ogni singola azione,che sostenete rivolte partorite da menti altrui,che lottate x ragioni imposte da altri,non riuscite a sostenere lo sguardo su un errore di un altro uomo?
E dire che voi quest'errore potreste correggerlo,annientarlo con un semplice gesto.
Ma no,è più facile nascondrersi dietro alla corazza dell'ipocrisia,fingere che non vi sia soluzione a ciò che pochi passi potrebbero risolvere.
Intanto loro vi guardano,vi supplicano con quelli occhi in grado di perforarti l'anima x quanto belli e profondi,ma voi,rapiti dalle vostre vite,l'anima l'avete lasciata nella mente di Dio.
Sapete che quella sarà l'ultima volta che lo incontrerete lungo il vostro cammino,ma questo poco importa.
E loro questo con il tempo impareranno ad accettarlo,e dagli sguardi in principio di supplica,passeranno a quelli d'odio e disprezzo.
Si,è questo ciò a cui riusciamo a far arrivare anche le creature più pure,all'odio.
Potremmo salvarli,potremmo aiutarli,ma siamo ancora troppo ciechi x riuscircene ad accorgecene.

Guardatela..



Di quali colpe si è macchiata x meritare l'abbandono?
Eppure è così che l'ho incontrata x la prima volta.
Bagnata,sporca e ferita in mezzo ad una strada.
Fra sguardi di disgusto e preoccupazione l'ho portata via con me.
A lei una possibiltà di salvezza è stata donata,ma a molti suoi fratelli è stata negata con freddezza,con una brutale accettazione dei fatti.
Quanti ancora ne dovranno perire x nostra mano?
Quanti?
Pensate..