Vite Parallele *
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Sconsiglio questo intervento a persone impressionabili,e spero che i moderatori riusciranno a perdonarmi questa piccola debolezza che mi sono voluta concedere oggi.
Ma era una cosa che sentivo di dover fare.
Con le pubblicità graziose non si arriva da nessuna parte.
Le campagne contro l'abbandono dove l'animale è il tenero gattino curato di un avatar o di una firma,scivolano sull'animo delle persone come pioggia in una fresca giornata estiva.
Quella non è vera sofferenza.
Quelle non sono storie reali,e quell'animale non è infelice come i molti che quotidianamente attraversano le nostre strade.
Molti che probabilmente non riusciranno a trascinarsi sino all'altro capo del marciapiede.
E che se anche riuscissero a farlo,non troverebbero altro che un nuovo dolore pronto ad accoglierli fra le sue possenti braccia.
Credete che le persone che lavorano in un canile possano avere cura del vostro animale,così come avete fatto voi prima di liquidarlo per il primo week-end all'estero?
Vi sbagliate,amici miei.
Ed anche di molto.
Senza cure o alcun vaccino,questi cuccioli è probabile che non vedranno il loro primo inverno.
Separati dalla madre,se al loro ingresso nella struttura avranno la fortuna di averne ancora una.
Messi in box sudici,dove l'igiene cresce di pari passo al buonsenso di coloro che li chiudono in quelle gabbie arrugginite,si spegneranno rapidi come ne sono entrati
Sani accanto a malati.
Quieti affiancati a repressi e maltrattati.
Buoni e cattivi?
No,non vi è animale cattivo per natura.
I giorni passeranno,e la bellezza selvaggia dell'animale appassirà come un fiore non curato per troppo tempo.
Il pelo si sfoltirà,il carattere docile diverrà sempre più schivo.
E la fiducia che a fatica l'uomo stesso era riuscito a far sgorgare dai suoi sentimenti si trasformerà unicamente in un pallido ricordo.
Nessuno vorrà più quel cane.
Canile compreso.
E la sola scelta possibile da applicare sarà tracciata dall'inevitabile.
Tutto questo per pochi giorni di mare.
Ne vale realmente la pena?