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Di
, 26-08-2008 alle 22:10 (897 Visite)
Only God Knows Why...
Steli lunghi ed affusolati seguirono il profilo gentile della sua gamba nei contorni della limpida notte. Fili paglierini ed ancora colmi della prima rugiada del mattino si intrecciavano con le sagome confuse del suo corpo,perdendosi fra l’impercettibile biondo cenere placidamente adagiato sulla forma ancora morbida della sua fronte. Protetto da quell’impenetrabile barriera,permise alla fiamma indistinta nel suo sguardo di levarsi ancora una volta al cielo.
Fra le alte tenebre innumerevoli satelliti prendevano posto nel cobalto profondo di una notte stellata. Nubi si rincorrevano fra gli ampi spazi lasciati scoperti da placidi raggi di luna,e negli interminabili silenzi dei propri sospiri,il rumore confuso dei tuoni in lontananza continuava a riecheggiare nella valle.
Socchiuse gli occhi e lasciò che quel suono acuto rendesse sublime l’ennesimo fugace pensiero di quella notte. Come la nebbia,sentì la sua forza circondarlo ed il peso del ricordo che continuava a tracciare nella sua mente delinearsi come in un dipinto rovinato dal tempo.
Offuscato dalla pioggia e dal sole,continuava tuttavia a risplendere di quella bellezza selvaggia e nascosta ai sensi. Riservata a chi del passato fa il proprio presente,in attesa di un futuro migliore.
“this will never ends” l’impercettibile rumore di un rombo di tuono in lontananza seguì quelle parole nella propria durata. Seduto al suo fianco,ne tracciò la pronuncia confusa nel silenzio della notte che incombeva. Sentiva le tenebre aprirsi sotto di loro e farli precipitare nel baratro profondo dell’incoscienza.
Ma il tempo era ancora giovane,e per loro forse non era mai abbastanza. Più ne trascorreva,e più si rendevano conto di necessitarne ancora.
“everything we take sooner or later come to an end, this will not be different”
“I’m different, and for the first time I feel my heart beat in a different way” un altro eco destinato a squarciare la debole barriera eretta in difesa dei propri sentimenti. Un suono debole ed impercettibile fra i tanti nati in quelle stanze. Un battito indifeso in continua lotta contro i demoni nascosti dai loro segreti.
“our love is just a hoax, Matt. You should take it as he comes”
“I’m tired of being a mere spectator in my life. I want more from it.. I want you.”
“do you believe in our relationship?” il battito di vita portato nel suo cuore da quelle parole,fece sussultare impercettibilmente la sua voce nella gabbia toracica. Sentì quel mutamento scorrere rapido su di lui,e la strinse ancora una volta a se per impedire all’ennesimo tremore di attraversare quel corpo limpido e cristallino come l’acqua.
“I trust in our relationship ; it’s different!” rispose enunciando una lieve risata fra gli zigomi alti e scolpiti nella pelle diafana.
“for you everything is different since we are together..”
“this isn’t correct, darling. My love for you has remained unchanged” chiuse gli occhi al tatto del respiro di lei scaldargli la pelle ancora tesa e lucente sotto i deboli raggi di luna. Sentiva i muscoli ancora contratti del dorso tendersi al calore di quell’impercettibile brezza e distendersi subito dopo,come onde appena approdate sulla riva. Rilassò le spalle ed avvicinò la propria bocca pericolosamente alla sua.
“time could pass and the universe change, but we will be forever”
“forever?”
“the eternity will be nothing compared to us..”
Nell’oscurità impenetrabile della notte,due occhi tornarono ad aprirsi al manto stellato in placida attesa sopra la collina. La luce opaca delle stelle illuminò le macchie d’acqua dolcemente adagiate lungo la sua guancia,facendole splendere di luce propria nelle tenebre della notte.
Le lasciò libere di solcare la propria pelle per istanti che parvero interminabili. Tracciare linee confuse sulle braccia e scivolare candidamente lungo le dita affusolate.
Se un tempo le aveva temute,adesso non riusciva quasi più a farne a meno.
Erano divenute la sola cosa in grado di permettere al proprio cuore di non tramutarsi in un terreno arido dove più nulla avrebbe potuto far presa.
Osservò con occhi confusi le luci della città nuovamente in movimento davanti a lui,forse sin troppo intente a fondersi in giochi di colori e sfumature per riuscire ad accorgersi della sua presenza. E quando arrivò di fronte all’immenso giardino di quella casa,la speranza di cui aveva vissuto durante quelli ultimi anni non gli parve più tanto vana.
Forse se ne sarebbe potuto aggrappare ancora una volta e farla nuovamente sua. Forse la vita gli avrebbe concesso la possibilità che a molti della sua specie era riuscita a negare.
Forse..
Poggiò timidamente il dito lungo il campanello dell’abitazione e lasciò che il suono acuto e tintinnante della melodia si ripercuotesse in ogni singolo angolo della via. Solo dopo averlo percepito rimbalzare anche contro di se,ed esplodergli in petto assieme al proprio battito trovò nuovamente la forza di levare lo sguardo verso l’entrata. Incrociò gli occhi ancora imperscrutabili di lei e riuscì a farsene scudo grazie alle tenebre di quella sera.
Poi solo un rapido sussurro in quella via avvolta dal silenzio più impenetrabile..
“eternity will be remain a simple condemnation without you by my side.”