Quando ti manca veramente una persona, faresti di tutto per farla tornare.
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Il mio secondo blog voglio dedicarlo a te, perchè manchi davvero molto ):
Essì, anche oggi sono venuta a trovarti.
Vedere la tua lapide vicino a quella di tuo padre è sempre una morsa al cuore. E dopo più di un anno quella morsa diventa sempre più stretta. Ogni volta le lacrime bagnano il mio viso, non posso farcela ancora per molto, credo.
Perchè il destino ha deciso di portarti via da noi? Perchè ha scelto te? Perchè?
Forse non è stata colpa del destino; è brutto anche per me dirlo, ma te la sei cercata, ve la siete cercata tutti e quattro. Se aveste usato un minimo di cervello. C*zzo, vent'anni buttati all'aria, per poi cosa?! Ah si, alcool e droga. Tanto ormai sembra banale dirlo, gli incidenti succedono sempre a causa di quelle robaccie: velocità + alcool + droghe = morte.
26 Luglio 2008, ore 23:00. Eravamo tutti al solito circolo, io con la mia compagnia e tu con la tua. Stavate partendo per andare a ballare, e nonostante ti abbia detto di non salire in macchina con lui, con quel maledetto drogato uscito dalla comunità pochi giorni prima, nonostante ti abbia pregato più volte, tu mi hai detto: "Già, di cosa ti preoccupi? Stai tranquilla, non preoccuparti per me, per noi. Ci vediamo domani, ti voglio bene."
E siete partiti, Mattia, Alessio, Fabio e tu: Mattia, 20 anni, calciatore dilettante, amico, mio amico.
Te l'avevo detto, eravate tutti ubriachi, fatti di quella m*erda che sa solo distruggere vite: l'eroina. Se qualcuno puoi spiegami a cosa serve me lo spieghi subito! Hai buttato via la tua vita per quella roba, vergognati.
27 Luglio 2008, ore 4:00. Parte la suoneria del mio cellulare "Your Guardian Angel", è destino?
Rispondo. E sento quello che speravo di non dovere mai sentire. Giorgia in lacrime, isterica, non riusciva nemmeno a parlare: "Giada, Matti ha fatto un incidente, è...è...non c'è più, non ce l'ha fatta, è morto". Fine chiamata.
No, non piango, giuro di non piangere. Sono forte, succede raramente che mi metta a piangere. Sento gli occhi bruciarmi, qualcosa punge. Ho le guance bagnate, qualcosa di umido arriva fino agli angoli della mia bocca: lacrime.
Mi precipito subito in ospedale con la mia famiglia. Ti guardavo da dietro quel vetro. Eri su una barella di metallo, con i vestiti ancora addosso, strappati e pieni di sangue. Non ti muovevi. Non respiravi. Eri inerme su quel lettino. Eri morto.
Vogliamo dire poi chi è stata la prima persona a trovarti in terra senza vita?! Tuo zio è medico, e in quel momento passava di lì e ti ha trovato. Sei morto tra le braccia di tuo zio, senza che lui potesse fare niente. Destino anche questo? Forse.
In poco tempo hanno allestito la camera mortuaria, o meglio ti hanno solamente adagiato su un lettino in una stanza tutta bianca, silenziosa, e piena di oggetti metallici. Non so se riuscirò a vederti senza vita, ma è la mia ultima occasione per vederti.
Entro.
Sola. Non volevo nessuno con me.
Sembrava uno di quei film alla "Distretto di Polizia", dove si vedono cadaveri nudi su quei letti all'apparenza gelidi. Ma non era un film purtroppo, era la cruda realtà
Eri sempre su quel lettino di metallo, nudo, con addosso solo un lenzuolo bianco.
Mi avvicino, mentre le lacrime solcavano di nuovo il mio viso.
Tocco la tua guancia: eri freddissimo. Seguo il contorno della tua bocca ormai bianca: anche le labbra eri gelide. Scopro un po' il tuo corpo. Seguo anche il contorno del tuo collo, e arrivo fino al tuo cuore. Ma era immobile. E lo sarà per sempre.
Cado a terra, nascondo la testa tra le gambe e continuo a piangere. Arriva Andrea, tuo cugino; ti ricopre col lenzuolo e mi porta fuori.
Poi non ricordo più niente. Ricordo solo di essermi svegliata nel divano di casa mia. Ero svenuta. Bene, no?! -.-
Hai lasciato tutti noi, ma soprattutto hai lasciato tua madre e tuo fratello. Lei, quella povera donna che ti voleva tanto bene: otto anni prima ha dovuto superare la morte di suo marito, tuo padre, ma è riuscita ad andare avanti per te e per Elia. Ora che anche tu te ne sei andato, è distrutta. Non so se ce la farà per molto, è sempre stata una donna forte, ma superare la tua morte sarà troppo difficile per lei.
Tutti noi possiamo farcela, anche se sarà difficile. Ma lei no. Lo sai. Perchè le hai fatto questo? Ti piace vederla soffrire? Non credo. E allora spiegaci il motivo per cui te ne sei andato.
Vorrei poter tornare indietro e convincerti di non salire su quella macchina, ma non si può. Tu stesso dicevi "non voltarti mai indietro, gli sbaglia fanno crescere". Come faccio a non voltarmi? Non riesco a guardare avanti ora che tu non ci sei più.
Farei di tutto per farti tornare.
TI VOGLIO BENE MATTY, E TE NE VORRO' PER SEMPRE. LO GIURO.
Mi manchi. Manchi a tutti.
Guidaci da lassù.
Non ti dimentichero.
On Air:
All Time Low: Remembering Sunday
Era la tua canzone preferita (: