South of no Nord; ©

That’s what you get when you let your heart win. Questo è quello che ottieni quando lasci il tuo cuore vincere.
Cosa si ottiene quando si lascia il cuore vincere? Che sensazione si ha quando si lascia vincere il cuore e non la testa?
Non lo so, dannazione. Me lo chiedo, me lo chiedo da un po’, ma non lo so.
Ho deciso: lascio che la testa vinca queste perenne partite a testa o croce col cuore fino al 31 dicembre alle 23.59; e nell'anno nuovo voglio lasciar vincere il cuore. Voglio smettere di barare e far vincere sempre la testa, voglio capire cosa si ottiene a lasciar vincere il cuore.
«E se ci bruciamo o ci feriamo?» Mormora una parte di me. «Se ci bruceremo prenderemo del cotone e del disinfettante, di quello verde che usava nonna quando ero piccola e disinfettiamo tutto, senza provocare altro dolore» le rispondo.

Voglio imparare, voglio mandare a quel paese queste dannate paure. Voglio lasciar vincere il cuore.
Voglio bruciarmi, ferirmi. Voglio cadere e farmi male. Voglio arrivare in cima alla montagna, sorridere per avercela fatta e senza iniziare a con i miei ma ed i miei però per le ferite e per il tempo che c’è voluto.
Voglio far vincere il cuore, ma non sempre. Voglio smettere di ragionare ed iniziare a cadere col cuore, rialzarmi dando retta a qualcosa di diverso dal cervello. Voglio imparare a rischiare, a mettermi in gioco.
E sì, dico voglio e non vorrei. Annullo, elimino quello stupido e maledetto condizionale che mi ha fregato fin troppo. Lo butto via ed inizio a dire voglio.
Voglio e non vorrei, perché col vorrei non sono andata da nessuna parte. Voglio e non vorrei, perché è quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare e, forse, è ora che anch'io tiri fuori il duro che c'è in me.

Basta con le partite truccate a testa o croce tra cervello o cuore, basta con le partite dove il cervello vinceva per abbandono. Basta con il ragionare sempre sulle cose.
That’s what you get when you let your heart win dovrà essere il motto per l’anno nuovo.