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South of no Nord; ©

Non è la fine, è solo un altro inizio.

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Di , 31-12-2010 alle 14:25 (1127 Visite)
Bom, non voglio ringraziarlo questo 2010, ma neanche mandarlo a cagare. Tanto se ne sta andando, e pace all’anima sua.
Non è stato un anno facile, per nulla. E’ stato duro sia fuori che dentro di me, ma alla fine sono le difficoltà a fortificarci.
E’ stato un anno di strade che si dividono ed ora corrono parallele senza toccarsi e di gente sparita chissà dove, ma di sogni che hanno saputo realizzarsi. E’ stato un anno di un pezzo di infanzia che se ne andava, ed a dirlo ad alta voce continua a rompersi la voce, ma anche di amiche che m’hanno dato tanto. E’ stato un anno di percorsi da compiere e di ossa rotte – e non solo in senso metaforico -, ma è stato un anno in cui volevo mollare tutto però non l’ho fatto e sono ancora qua, con i miei se ed i miei ma. E’ stato un anno di abbracci che uccidono e di abbracci che salvano. E’ stato un anno di crescita che mi è servita, nonostante l’aria che mancasse.

Le cose buone ci sono, e le tengo per me, perché di s******arle al vento non mi va. E’ come il vero nome di Mr 5C, se lo dico a tutti mi scivola via e le cose belle fanno la stessa cosa. Alcune persone da ringraziare ci sono, ma lo farò da un’altra parte, dove leggeranno solo loro, perché sono cose troppo importanti per darle impasto alla lettura di tutti.
Ci sono cose che sono rimaste dentro di me. Tante, direi.
20 aprile, un sogno che si realizza. La mia Ally, aka la mia Funga. 18 agosto, my rainbow after the storm. 04 settembre, l’i.day festival. Il viaggio in treno ed i due giorni via con la Vice. Aver “dimenticato” S. Gli abbracci del fuoco, nonostante la sua fine. La mia Fra, la mia figliola adorata. L’amicizia con la Pippa. La ritrovata passione per la musica, la batteria. La voglia di combattere per realizzare i sogni. Le farfalle nello stomaco. Le amicizie importanti nonostante la distanza. La mia SupereroaH ed i sorrisi che mi fa nascere e, come lei, la GP. La figura di ****a con Ka. I piccoli furti in giro per il “mondo”.
Le cazzate di un anno di vita, di scuola, di amicizie. Le mie cazzate, la mia scuola, le mie amicizie, la mia vita.
Ho deciso che non voglio dimenticare niente. Ogni anno ho sempre qualcosa che voglio dimenticare, ma del 2010 non voglio perdere niente. Né le bruciature lasciate dagli abbracci di quello che credevo il mio sole personale né il vuoto lasciato da nonna. Non voglio dimenticare le farfalle nello stomaco ed i vani tentativi di ucciderle con le goleador né le lacrime versate nel letto dell’ospedale nello sconforto di una gamba rotta che va operata. Non voglio dimenticare le litigate, le urla silenziose e li sguardi dolorosi. Non voglio dimenticare chi ero, chi sono e chi sto diventando. Non voglio lasciar niente per strada; quest anno lo chiudo dentro di me, tanto i miei pagagli son sempre pesanti.
Ho imparato che ragionare col cuore, ogni tanto, non è un male ed ho imparato pure che se ci credi davvero i sogni possono anche realizzarsi.
Ho capito che crede in qualcosa aiuta. Che questa sia la musica o un Dio qualsiasi.
Ho pure capito che un’amicizia cambia strada non è detto che debba per forza essere falsa, è stata vera per il tempo che è durata.
Ho capito che se temi un cambiamento questo arriva comunque e farà ancora più male, ma se lo accetti sarà una benedizione.
Ho capito tante altre cose, che neanche ricordo, però la cosa più importante che ho capito – o forse che ho imparato – è che dovrò impegnarmi a capire chi sono davvero.

E stasera brinderò in silenzio buttando giù chissà quale alcolico che bisogna ancora comprare, senza eccedere, come al mio solito.
Brinderò alle cose belle, ma anche a quelle brutte. Brinderò a nonna che è andata via, ma che so essere dentro di me e brinderò a nonno che è qua, nonostante la vita l’abbia distrutto e all’altra nonna che si spacca la schiena a lavorare nonostante l’età. Brinderò a papà e a mamma e brinderò ai loro sforzi in una vita che non sempre è facile. Brinderò a questa casa fallata.
Brinderò agli amici che son con me e a quelli che son andati per un’altra strada. Brinderò a quelli che son qua e a quelli che son al altro capo dell’Italia, ma nonostante tutto trovo la loro mano nel buio. Brinderò a chi mi ha abbracciato e continua a farlo e a chi ha iniziato a farlo senza un mio “mi abbracci?” ed ha smesso spezzandomi il cuore. Brinderò a chi, finalmente, mi ha lasciato libera da un amore che non è mai nato e brinderò a chi potrebbe essere qualcosa di bello.
Brinderò alle parole mai dette e a quelle dette senza pensare. Brinderò a quelle parole uscite impacciate, ma che son sentite davvero. Brinderò ai ti voglio bene sentiti più di ogni altra cosa.
Brinderò a chi, di me, non sa niente ma che si prende la briga di guardarmi dal alto in basso. Brinderò alle risate, alle cazzate, alle incazzature, ai sorrisi ed alle lacrime.
Brinderò ad un altro anno che se n'è andato e ad uno “nuovo” che sta arrivando.
Brinderò a te che stai leggendo ed anche per te che non leggerai mai. Brinderò anche alla mia, perché un augurio anche da me, per me, non potrà far male.








E con questo post si chiude un anno, ma si chiude anche un capitolo. Ultimo post della categoria “Coactus volui.”.
Buon anno che verrà a tutti.

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Commenti

  1. L'avatar di A l l y*
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    Ho gli occhi lucidi. Ti voglio bene davvero piccola mia.
    Sei speciale,come dirlo in altre parole per non sembrare banale?
    Non posso.