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~ mi riesci a sentire in questo rumore?

La mia mappa.

(975 )

C'è il mare.
Il mare è infinito.. non tutti sanno esplorarlo, non tutti sanno domarlo, non tutti sanno viverlo.
In quest'infinito c'è un'isoletta.
Un'isoletta diversa dalle altre.. o meglio, possiede particolari che possono passare per differenti.. ma forse è semplicemente un'isola nè più nè meno uguale a tutte le altre isole. Quest'isola mostra un panorama ma nasconde meraviglie, mostra una buca ma nasconde dirupi, mostra animali ma nasconde la fauna. La natura nella sua globalità è perfetta, causa cataclismi ma dall'altro lato dota l'isola di tutte le difese possibili. L'isoletta è percorsa da stretti ma lunghi sentieri, sentieri che conducono al mare verso l'infinito, in montagna verso il cielo, in basso verso le grotte, nella profondità dell'isola.. dov'è celata una casetta.
Dunque c'è una casetta.. che l'isola ha voluto occultare e difendere dal resto del mondo coprendola con la sua rigogliosa flora e ponendo al suo esterno animali possenti e spaventosi.
Ha una forma strana.. cosicché non tutti dopo averla a fatica trovata e dopo aver affrontato e battuto le fiere guardiane, possono o riescono ad accedervi.
E' infatti davvero raro che qualcuno riesca ad entrarvi.
E' proprio una bella casetta.. anche se semplice, fornita di solo un ingresso, un camino e una finestra. Ha tutto il basilare necessario.
L'ingresso è sorvegliato.
Il camino ha la funzione simile a quella dello sciacquone di un water, espellere e tenere pulito.
La finestra è grande.. fa passare molta luce. Da questa finestra si può vedere ciò che non è entrato nella casetta, ciò che è entrato ma per poco perchè è stato buttato fuori, ciò che si è riufiutato di entrare perchè non attratto dal suo aspetto 'semplice' ed 'insignificante' e rimane fuori immobile, totalmente indifferente.
La finestra è di ferro, dura e resistente.. eppure così fragile.
Nell'aria c'è un particolare venticello.. non un venticello qualunque, è quella leggera brezza che innocuamente aleggia. A volte basta un piccolo particolare.. ecco che il venticello diventa 'compatto', stavolta è vento. Vento che sbatte violento contro di lei, la piccola finestrella che combatte con tutte le sue forze, allo strenuo del suo limite, per rimanere chiusa e tenere in piedi al sicuro la sua casetta.
…e poi calma...
La calma dopo la bufera.
La finestrella fiera di se stessa si riposa un secondo, stremata dalla stanchezza e del tutto ignorante della tempesta che le si potrebbe abbattere contro in men che non si dica.. ed è proprio in questo momento d’ingenuità e di bassa difesa che il vento scatena uno dei suoi sottili, pungenti attacchi. E' così che vince il vento.. con astuzia, calma, pazienza, rapidità, 'continuità sporadica. Il vento spalanca la finestrella.. la spezza, manda in frantumi i suoi vetri. Qui sta la 'cattiveria' del vento vincitore, nella sua facile velocità di distruzione contrapposta in antitesi all'enorme fatica della finestrella, vinta, nel ricomporsi e rafforzarsi. Vento quasi rabbioso che si sofferma poco.. gli basta un secondo per mettere tutto sottosopra e lasciare la casetta a soqquadro.

E' appena terminato uno dei furiosi temporali della tempesta e come al solito c'è tanto, troppo disordine.
Per l’ennesima volta si inizia a raccogliere i cocci in frantumi.

...e poi di nuovo la calma dopo la tempesta...


Francesca

    • |

    te l'ha detto mai nessuno che scrivi benissimo?

    Comunque... questo post ha molto significato, e ti capisco. Non sempre possiamo superare le difficoltà, spesso queste ci frantumano tutto quello che avevamo costruito in passsato... e ci ritocca ricominciare da capo.
    La vita, a volte, è davvero ingiusta.


    Bell'intervento
    • |
    Davvero bello, Francesca!

    Ale.

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