~ o4 Ãprilε 2oo8.
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~ o4 Ãprilε 2oo8.
~ o4 Ãprilε 2oo8. Una data da segnare sul calendario. Da immortalare. E' stato il giorno più bello della mia vita. Perché? Semplice: i cicci sono venuti a Cerignola. Strano per questa minuscola città sperduta, eh? Molto strano. C'è, però, da ricordare che grazie a delle semplici persone inimitabili tutto diventa possibile. Quanto ho sognato una giornata del genere! Loro nella mia città? Un sogno.
Sono scesa da casa per le 15.35 e, solamente dopo 5 minuti, mi son ritrovata a destinazione. Lì. Davanti alla villa comunale. C'era gente di tutte le età, ricordo. Ragazzine accompagnate da genitori, provenienti anche dalla parte più meridionale della nostra regione. Signore che arrivavano solo per curiosità, o, magari, c'era anche qualcuno interessato all'accaduto. Per la prima volta, mi è sembrato di non riconoscere la mia città, unita. Quella stessa che 22 anni fa diede vita ad un angelo. Lui. Danilo Calvio. Si trattava di un bambino come tanti, ma crescendo si è distinto. Per cosa? Cosa può mai avere di speciale? Talento, semplice. Già, quel bambino crebbe con un'unica passione: quella per la musica. E, come direbbe lui, 'è il mio unico pensiero al mattino appena mi sveglio, e l'ultimo quando mi addormento'. Per questo motivo, quel giorno Cerignola era unita per rendergli ringraziamento. Grazie, Dani. Ad accompagnarlo, ci son stati i suoi amici d'infanzia, d'avventura, di successo: ka e Pedro. Ste, hanno poi spiegato, era assente perché aveva problemi di diarrea.
Trovo, poi, le mie amichette del forum. Parliamo, parliamo e parliamo. Il tempo sembrava, comunque, non trascorrere mai. Come tutte le attese che si rispettino, anche questa è sembrata interminabile, travagliata. Dopo un'oretta, erano le 17 in punto per esser precisi, abbiam visto spuntare dei volti strani; erano i conduttori. Sì, effettivamente avevano l'aria per esserlo. Quindi, ha avuto inizio la diretta di 'radionorba in vetrina'. A Cerignola. Ospiti d'eccezione: i Finley. Ho i brividi solo ad annunciarlo. Dei conduttori, giustamente, non ce ne facevamo niente. Continuiamo ad aspettare, impazienti. Io, a causa del raffreddore, piangevo addirittura! Rosy faceva venire un'ansia con i suoi 'Mena!', mentre Lory né parlava né dava segni di vita, tremava. Non so quante volte abbiam creduto che ogni furgone passante fosse il loro. Io, tanto per far un esempio, ho scambiato quello di 'telenorba' per quello della 'teamworld': che peccato! Il cronista, se devo proprio dare una definizione del lavoro da lui eseguito, mi ha fatto una mini-intervista. La domanda che mi è stata posta è stata 'Perché i Finley sono speciali per te? Cosa ti danno?'- Sono domande da fare? Mi affretto a dare una risposta quasi 'patriottica' nei confronti della mia città -Beh, basta vedere questo momento […]: è una svolta per Cerignola.- Più Lory piangeva e quelli più si divertivano ad inquadrarci. A momenti li menavo. Sono riusciti, in ogni caso, ad inquadrarmi e sono uscita in tivù, mentre cantavo. Farò carriera sulla 'i' di ricordi: avete presente gli zombi? Idem -.-
Ancora sane e salve, vediamo scoccare l'ora [x]. Infatti, dopo un'ora e venti di attesa, i signorini si fanno vivi. Oserei aggiungere, a questo punto, un 'era ora!'. Appena li ho visti, mi è passato improvvisamente il raffreddore: queste sono le coincidenze della vita! Da questo magnifico momento, si susseguono istanti senza sosta in cui dovevamo, obbligati da Pedrito, saltare e ballare. Ecco perché non mi sento più ogni muscolo..!! Ma sopratutto abbiam urlato e cantato a squarciagola le loro canzoni che hanno passato. Ci hanno fatto crepare dalle risate, come sempre. Un esempio? Una fan grida -Siete grandi!- e ka si precipita a risponderle -Eh, abbiamo 22 anni!-. Che anormalità! Oppure, il mio caso: Pedruzzo era ad 1 cm e mezzo da me. Rosy gli dice -Sei il migliore!-. Fin qui tutto normale, no? Ma lui non lo era affatto: all'udire queste testuali parole, scoppia a ridere. Senza sosta. Allora io, per farlo riprendere, prendo i libretti dei CD, tutti ammucchiati tra loro, e glieli suono 'delicatamente' in testa. Lui sembra non reagire affatto al mio gesto istintivo: continua a ridere! Aiuto: non ho mai visto un sorriso più dulze di quello «3 La conduttrice ha chiesto di poter fare l'elenco delle loro vittorie, a prescindere da Sanremo. Dani, il mito delle battute, ha riposto -ah sì, la settimana scorsa ho vinto 1o euro al lotto!-. Sempre più unico.
In diretta Dani e Pedro hanno letto il mio cartellone, "Noi, qui per voi, possiamo dire [oggi] che anche per Cerignola tutto è possibile", e mi hanno felicemente sorriso. Poiché il materiale è stato di loro gradimento, l'ho regalato loro.
In diretta c'è stata la possibilità di porre tre domande ai nostri heroes. Cavolo: parlare con i cicci non è una cosa da tutti i giorni, eh! Il 'cronista' informa i presenti che c'era una domanda molto richiesta, la più richiesta: il periodo in cui sarebbe iniziato il tour, e mi ha messo il microfono davanti. A questo punto, io, entrando in tilt, ho posto loro la domanda. A concedermi quest'onore è stato lui. ka. -Il tour ricomincerà per la fine di maggio / inizi di giugno.- In quel momento un 'grazie' non sarebbe bastato. No, per descriverli non ci sono parole. Neanche un dizionario intero sarebbe servito. Rispondo, riconoscente, con un 'Okay!'
Sono riuscita ad avere il 12° autografo da tutti e 3. Mi è accaduta una cosa strana, alquanto bella: mentre aspettavo l'autografo da Dani, lui mi ha scritto le mani. Okay; non me le laverò mai più!
All'uscita ero davanti a Pedro. Lui, uscendo, si mette il cappuccio, per ripararsi dalla pioggia. A questo punto, gli tocco il capo. In fondo, è il nostro 'Spot da pantene pro-v' con quei capelli che si ritrova, no?! Ma la guardia rovina tutto. Mi scaraventa indietro. Pè, addio. Ma non finisce qui, miei cari cucciolotti. Li rincorriamo, sino ad arrivare alle macchine da loro occupate. Ka e Dani erano nella stessa macchina, mentre Pedro era solo. Tutti e tre erano accompagnati da alcuni assistenti, che son saliti nel veicolo con loro. Quanto avrei voluto esser al loro posto. Quanto avrei voluto parlar loro. Quante domande avrei voluto fare. Quanti 'grazie' avrei voluto donare. Loro meritano. Nell'arco di secondi, però, mi son ritrovata davanti al finestrino della macchina del Perdetti. Lo vedo. È lui. C'eravamo solo io, Rosy e Lory a salutarlo. Come d'incanto, vedo le sue dita muoversi delicatamente ed un sorriso che pian piano si allargava: era per me. Meravigliata, rispondo con un altrettanto sorriso. Per fermare quelle lancette io non so cosa avrei dato. Il motore, ormai riscaldato, parte. Le ruote girano. Ed ecco che lo vedo sparire davanti ai miei occhi. Lui, però, continua a salutare tutti quanti. Ed ecco la presenza di un'altra macchina: erano Dani e ka. Anche loro, salutavano. Negli occhi del Cerignolano si leggeva perfettamente un'aria di felicità. Gli occhi gli brillavano. Era emozionato, e lo ha anche ammesso. Una volta andate le macchine, noi tre malate li seguiamo per circa 5 minuti. Sviato l'angolo dell'ex liceo classico, le loro macchine si perdono nel traffico. Corriamo. Si sa, però, che il fisico atletico non lo avrò mai: mi sono dovuta arrendere, anche perché stavamo perdendo Lory. . .