NOBODY SAiD iT WAS EASY;

Tredici Maggio Duemilanove.
Due ragazzi si guardano,cercando,nel poco tempo a loro disposizione,di scoprire tutti le perfezioni che l'altro possiede.
Ignari di tutto il resto della gente che gli passa accanto stanno lì,vicini ma non abbastanza per toccarsi,per sfiorarsi.

Lui sta lì,fermo ed immobile,vorrebbe dire qualcosa.
Pensa che basterebbe un minimo movimento della sua mano e incontrerebbe subito il braccio di lei.
Pensa che vorrebbe sapere cosa sta pensando.

Lei lo guarda,indeciso e bellissimo,impacciato e stupendo,confuso e perfetto.
Pensa che basterebbe un minimo movimento della sua mano e incontrerebbe subito il braccio di lui.
Pensa che vorrebbe sapere cosa sta pensando.

Stanno lì,osservandosi,con la paura che non li lascia mai.
Una paura dolce,una paura che profuma d'amore.
Stanno lì,inconsapevoli di pensare le stesse cose,di desiderare le stesse cose.
Ignorano l'amico che li interrompe,cercando di entrare nella sfera magica che li circonda,fallendo.
Si sorridono.
Entrambi sanno che nessuno potrebbe capire la perfetta intesa tra loro due,la bolla che sembra circondarli ogni volta che i loro sguardi si incrociano.

Infine lui fa un passo verso di lei.
Con un braccio le circonda la schiena,mentre con l'altro fa un gesto ai loro amici.
Lei si lascia trasportare,felice e innamorata.

'Se ti dicessi che,anche solo attraverso questo piccolo contatto,mi rendi il ragazzo più felice del mondo?'
Sorrido.
'Ti risponderei che sembra tremendamente una frase di un libro di Moccia.Ma che è vero,sono felice anche io.'

Ed è questo che basta a raggiungere la felicita.
Una giornata insieme,desiderata da almeno 5 mesi.

'Non vorrei andarmene,ma..'
Lei sorride,felice.
'Tranquillo.So quanto ami il calcio,lo amo anche io.Vai,tranquillo.Abbiamo domani,da passare insieme.'
Un sorriso da parte di lui,un po' sorpreso.
'E dopo domani.E dopo domani ancora e ancora e ancora.'Si sorridono.
Un ultimo bacio prima di lasciare che lui si allontani.
Lei lo osserva ancora un po'.
Le piace anche solo vederlo camminare.
Osserva i suoi capelli neri neri.
Osserva i suoi occhi ancora più verdi con la luce del sole.
Lo osserva,e decide che le basta solo lui,il resto non importa.
Scuote la testa,e si avvia verso casa.

Alcuni passi più avanti anche lui scuote la testa,sorridendo.

A tutti e due i ragazzi sembra assurdo e stupido pensarlo.
Eppure a loro,tutto questo,sembra proprio amore.