Scacciamo via il senso di inadeguatezza;
Di
, 21-07-2010 alle 22:51 (1282 Visite)
Scacciamo via il senso di inadeguatezza;
Okay, ammetto che tecnicamente dovrei fare altro - come scrivere le mille mila storie che ho iniziato e nessuno ha mai letto - che stare qui a scrivere queste cose. Magari cose anche senza senso. Comunque credo che se non butterò giù due righe di sfogo potrei scoppiare all'istante come un bomba ad orologeria. E' periodo un pò contorto...ehm, tanto contorto diciamo. Ho la sensazione costante di essere fuori luogo; di non essere utile. Lo so, non è così, ma la voglia sovrumana di non essere qui fa sì che tutto mi sfugga un pò dalle mani. In realtà il luogo in cui vorrei essere lo sanno tutti. Oh, Milano quanta pena mi fai patire. Eppure non lo so cosa ci trovo di bello in quella città, forse non so nemmeno com'è fatta davvero. Ma mi ha sempre affascinato, fin da bambina. Forse semplicemente è il suono di quel luogo ad affascinarmi: MI-LA-NO. Fluido e dolce. Non come Roma o Firenze che hanno, a parer mio, un suono più duro; quasi autoritario. E poi so che se riuscissi ad andare a Milano potrei incontrare loro. Quante sere ad immaginare un incontro con loro. Sharon, Valentina e Alessia. Coloro che ci sono ogni sera per tenermi compagnia. Coloro che ad ogni bisogno erano pronte ad aiutarmi. Coloro che mi fanno un pò da zie...da sorelle a volte. Comunque loro sono le mie ZIE! Ebbè sì, ammetto anche che un pò le invidio per essere riuscite ad incontrarsi più di una volta. Mi sento quasi un elemento in più a dirla tutta! Cioè, un anno e mezzo che le conosco e ancora non sono riuscita ad abbracciarle; a ringraziarle di persona. Uhm...molto figo eh!
E oltre tutto questo direi che un viaggio non mi farebbe male, anche se non è a Milano. Voglio prendere un aereo, partire e svagarmi. E ne ho bisogno. Perchè non sembra, ma anche io ho bisogno di staccare la spina. Sembro sempre così allegra e spensierata; quasi bambina, ma non è proprio così. In realtà ho bisogno di sentirmi un pò libera, di sentire che i miei si fidano di me a tal punto da farmi partire. E non andrei mica in capo al mondo; solo da mia zia a Bologna. In fondo non sono mai andata in nessuna parte oltre che lì e nella mia Sardegna. E invece nulla. Addirittura mio padre nemmeno mi ascolta. Sembra che mi consideri ancora una bambina troppo piccola per affrontare un viaggio. Sembra quasi che quando tocco quell'argomento mi prenda per scema; che gli stia chiedendo una cosa ultraterrena. Non so perchè faccia così, ma nemmeno mi vuole ascoltare quando gli parlo seriamente. E un pò la cosa mi fa sentire idiota. Mi fa pensare che non ha un briciolo di fiducia in me. Eppure non mi sembra di aver dato mai dei problemi. Okay, mi hanno rimandata a scuola, ma non ho mai messo fuoco a niente o ucciso nessuno come si sente sempre ai telegiornali. Sono sempre stata una ragazza con la testa ben piantata sulle spalle e non ho mai avuto dei grilli per la testa. Oh, questi grilli prima o poi dovranno crepare...mi stanno antipatici! E comunque non tergiversiamo: non crede anche lui che staccare un pò la spina mi potrebbe fare bene? Io sono certa al cento per cento che se dovessi partire e poi tornare anche solo una settimana dopo troverei la voglia di studiare e passerei gli esami ad occhi chiusi. Magari è proprio per gli esami che non vuole farmi partire, ma facendo così non mi aiuta. Se restassi qui ancora, con l'angoscia e il senso di inadeguatezza non avrei nemmeno un briciolo di voglia di studiare. E va bene, è colpa mia se sono stata rimandata, ma lui mica mi deve fare dei dispetti. Lui deve incoraggiarmi; aiutarmi a trovare la voglia di studiare. E no, qui la voglia di studiare non la trovo per niente. E immagino cosa succederà tra qualche mese quando a Bologna gli chiederò di farmi andare a Milano con mamma ed Angy. Sarà una cosa troppo stupida per lui, ne sono certissima. Oppure quando per il compleanno chiederò soldi per partire ancora verso Milano. Ancora una cosa stupida ovviamente. Beh, a quel punto scapperò di casa! No, seriamente, se non capirà che ci tengo davvero - soprattutto quando saremmo a Bologna - ne resterò molto delusa. E' una persona saggia ed intelligente, ma se non riesce a capire questo mi cadrà un mito. Beh, volente o nolente mio padre per me è un mito per il semplice fatto che per me c'è sempre. E' solo in queste situazioni che perde punti perchè mi fa sentire che di me non si fida.
E poi ci si mette anche quel concerto tanto sognato. Ma sinceramente quello passa in secondo piano a confronto di tutti il resto. I Finley saranno importanti per me, ma non il problema principale. E Carmine prenderà colpi: brutto chitarrista puzzolente a cui voglio un sacco bene!
Vabbè, vabbè, finito con le lusinghe a quel pir*a lì!
Il punto qui è questo quindi: vorrei partire. Mi accontenterei di Bologna - per ora! -, ma vorrei partire per staccare la spina. Per respingere il senso di inadeguatezza e per prepararmi davvero allo studio. E poi a Dicembre Milano. E con Milano le mie ZIE adottive, ovvero le mie migliori amiche che per troppo tempo non ho potuto incontrare per colpa dei chilometri!
Ma fermiamoci a Bologna ora!
Beh, magari succederà come nei film: mio padre verrà a sbirciare nei miei documenti, leggerà questa roba qui e alla fine mi farà partite. Tzè, i film sono film. Maledizione!
Alis
Chiedo scusa per lo sfogo,
ma ne avevo davvero un bisogno non indifferente!