» Vola via insieme a me.
Di
, 15-02-2010 alle 18:23 (655 Visite)
Eccomi qui.Nuova fan fiction nuovo post blog xD
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» Vola via insieme a me.
Riposi un paio di fogli sulla scrivania e li fissai attentamente.
Erano bianchi e la penna non aveva nessuna voglia di riempirli di nero. Mi chiesi più volte quanto era difficile scrivere quello che si provava per una persona che conosci da tempo. Tantissimo tempo.
Non sembra ma quando hai mille cose per la testa e mille emozioni non si sa mai da che punto partire.
Ciao amore?No. Cancelliamo via sto termine,infondo manco so se mi voglia.
Ciao Nicole. Ok,questo potevo anche andare.
Chiusi un attimo gli occhi e ripensai al primo giorno che l'ho vista.
Lei era speciale, era una persona che mai avrei deluso, che mai avrei perso.
O almeno,lo pensavo io.
Ci eravamo conosciuti a scuola,tra i banchi. Non eravamo in classe insieme ma si sa,a scuola non si sta in classe. Si va in giro,si raggiungono gli amici dall’altra parte dell’istituto, si va alle macchinette oppure al bagno. Giusto per perdere qualche minuto di filosofia,latino o greco. Le materie che i giovani odiano di più.
Me lo ricordo perfettamente il giorno, 16 novembre. Ero uscito da quella prigione di aula e come sempre ero diretto alle macchinette, un bel caffè e via.
Sapevo che dovevo fare in fretta per non farmi beccare dalla professoressa e così uscivo sempre allo stesso orario, 10:20. Non trovavo mai nessuno e così in 2 minuti e 57 secondi riuscivo a prendermi e a bere un caffè senza essere beccato da nessuno, ne dai bidelli (che si sa,oltre a leggere il giornale non fanno altro) e ne dai prof.
Intercettai la macchinetta in fondo al corridoio e affrettai il passo per raggiungerla, quando ad un certo punto vidi una ragazza prendersi il mio posto.
Eh no,pensai sbuffando.Solo un secondo in più fuori e la prof mi avrebbe mandato dal preside.
“Ciao,scusami ma devo fare in fretta.Levati’ ordinai spostandola dalla macchinetta. Lo so,con le ragazze non ero carino ma in quel momento non dovevo restare fregato.
Inserì i soldi e premetti il tasto del caffè.
Voltai la testa verso di lei e la fissai per un po’ di secondi. Come mai non aveva parlato?Bah.
“Bello. Vengo domani a ritirare le radiografie?” disse acida.
Ok,sapeva parlare.
Sorrisi a mio modo e presi il mio caffè sorseggiandolo.
“Come vuole lei,signorina.” Risposi allontanandomi.
Non la sentì replicare e quindi pensai che si fosse messa il cuore in pace,ma no!.
Mi arrivò da dietro una gomitata sul braccio e dopo un paio di secondi vidi il caffè a terra e la mia maglia,rigorosamente della Diesel, macchiata.
Raccolse il bicchiere di caffè e lo buttò nel cestino.Mi sorrise ed entrò in classe.
Sorrisi ripensando a quell’episodio.Non mi era mai capitato di essere trattato così da una ragazzina.
Io, il più figo della scuola.