8 giugno 2o1o; Milano ~ Muse
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Uprising, anche stavolta l’inizio ideale.
Il palco strafigo come sempre.
Supermassive Black Hole. Impossibile non lasciarsi coinvolgere.
I giochi di luci assurdi.
New Born. Delirio e bellezza.
Time Is Running Out. Immancabile. Bellissima.
Chris, l’indispensabile bassista che non ti accorgi che c’è, lo senti soltanto.
Resistance, toccante, meravigliosa. Love is our resistaaaance!
Dom, uno dei pochi batteristi che partecipa al concerto dicendo qualcosa, invece di stare sempre barricato dietro la sua batteria. Forse lo fa solo perché si sente figo, ahahahah.
Starlight, uno dei miei primi amori. Non riuscirò mai a battere le mani come Matt vuole.
Neutron Star Collision (Love Is Forever). Awwww. Il mio nuovo amore.
Matt, la sua chitarra sacra, il suo pianoforte celestiale e la sua voce divina. Un dio in terra!
La delusione di Undisclosed Desires, attesa lungamente, ma troppo poco piena, non straordinaria come la volta precedente (anche se loro sospesi sulla piattaforma mobile girevole meritavano, yo).
I loro pezzi strumentali.
Map of the Problematique. E’ solo una delle tante canzone in cui la voce di Matt raggiunge l’apice della perfezione. Since I met you...
Stockholm Syndrome. IO AMO QUESTA CANZONE!
Un’imprevista Feeling Good. Da tempo non la ascoltavo... Live è incredibile!
Un’ancora più imprevista Unintended, cantata e suonata dopo che Dom ci aveva chiesto un po’
di luce utilizzando accendini o cellulare. E fu così che San Siro si illuminò di tante piccole lucine.
E per finire con la serie degli imprevisti, Take A Bow, cantata dal caro Matt che in quel momento indossava un vestito giacca e pantalone assai appariscente poiché vi erano attaccate delle lucine che lo facevano sembrare una decorazione natalizia vivente.
United States of Eurasia. Uno spettacolo!
Guiding Light. Bella come mai potrà essere ancora.
Hysteria. Ed il cuore implode sempre quando la ascolto, quando la suonano, quando la canta.
Unnatural Selection. Energia allo stato puro!
L’acrobata discesa dalla finta astronave, sospesa sopra il pubblico, durante la magnifica prima parte di Exogenesis.
Plug In Baby. Attesa con impazienza per tutto il concerto. Fenomenale!
Knights Of Cydonia, il grande, indimenticabile finale.
Questa non è la descrizione di un concerto dei Muse.
Questo è solo un flash di ciò che questo unico ed inimitabile gruppo riesce a dare vita su un palco.