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~ The Dark Side of the Moon

30 giugno 2o1o; Eclipse (I)

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Anche se con qualche giorno di ritardo (10, in realtà), mi accingo come sempre a stilare la mia personalissima recensione.
Non si può sfuggire alle mie severe critiche, buahah.

Anche quest’anno è arrivato il giorno dell’uscita del film che, ogni volta, crea in me una trepidante attesa, come se fosse un concerto.
Nel periodo che fino a ieri ho vissuto – periodo di esami – una serata di totale evasione dalla realtà era necessaria.

Anche se l’esame tornava a tormentarmi anche durante la visione del film. Non a caso, Bella nel terzo capitolo della saga di Twilight, Eclipse, si diploma.

Sì, è ovvio che in queste mie righe mi sto riferendo al film di Eclipse. A quale altro, altrimenti?

Come per i precedenti due film della saga, la critica spietata non può mancare.

E neanche l’aneddoto pre-film.
Per questo trascinerò in queste mie righe il tizio strappa-biglietti all’ingresso che prima di adempire al suo dovere mi ha fissato gli occhi per mezz’ora prima di decidersi a chiedermi: “Ma tu cosa hai fatto agli occhi?”.
Io sono scoppiata a ridere. “Mi sono truccata”.
“Ma così tanto?”.
Il tizio che stava dietro le sue spalle, come un gufo appollaiato, e che gli faceva da assistente – quello che io battezzai il Signore Distinto e che ultimamente sta perdendo però questa nomea visto che si agghinda sempre di più come un contadinello – ha biascicato qualcosa come “Eeeeeh, i vampiri...”.
Ignorato il commento del Distinto Fuori / Grezzo Dentro, ho risposto a Strappa Biglietti con Pizzetto che mi trucco sempre in modo vistoso (e non solo in occasione dell’uscita di un film, neanche fossi stata invitata sul red carpet – ovviamente quest’ultima parte non l’ho riferita).

Il brusio che c’era in sala prima dell’inizio del film, ma soprattutto durante i primi minuti, mi ha fatto ricordare che prima dell’uscita di Breaking Dawn devo diventare abbastanza ricca da prenotare una sala tutta per me per godermi il film in pace.

Bellissima comunque la prima scena.
Clima piovoso e nero, il povero Riley che viene attaccato e vampirizzato dalla nostra Victoria, che non vediamo mai in volto, ma è soltanto un’ombra che schizza da una parte all’altra dello schermo e soltanto nel corso del film si comprende che è stata lei a vampirizzare Riley.

Lodo subito la recitazione di Robert Pattinson e Kristen Stewart che in questo film mi sono particolarmente piaciuti.
Lui, perché finalmente ha potuto mostrarci un Edward più gioioso. In Twilight era sempre teso e disperato perché lottava continuamente contro l’istinto di mangiarsi Bella; in New Moon era depresso perché l’ha lasciata per proteggerla ed entrambi hanno quasi rischiato la morte. Se avessero dipinto un Edward sofferente anche in questo film mi sarei rifiutata di guardare il prossimo. Ma Edward finalmente è felice. Finalmente pomicia con la sua Bella senza paura di mangiarla, finalmente realizza il suo sogno di fidanzarsi con lei e di ottenere da lei la promessa del fatidico sì.
Lei, perché ha dimostrato molta più espressività. Toccante la scena che condivide con Sarah Clarke, che interpreta sua madre Renée. Sua madre dice che Bella le mancherà quando si trasferirà in Alaska per frequentare l’università e le regala una coperta fatta con le magliette di tutti i loro viaggi, dicendole che quando Bella avrà dei figli li potranno portare a visitare altri luoghi ed allargare così la coperta; il susseguirsi di emozioni sul volto di Kristen è straordinario: sul suo viso si legge l’affetto che Bella prova per la madre, l’amara consapevolezza che non vedrà più amici e genitori e che non potrà mai avere figli, una vita normale.


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