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  1. {Grazie!

    (Ma dove sei;E con chi stai;Ci pensi Mai?)
    Grazie Andrea;
    grazie per essere entrato nella mia vita così da amico;
    grazie per avermi ascoltata oggi,e avermi fatta sfogare;
    grazie per tutte le piccole cose che mi dai.


    Non sai neanche il bene che ti voglio;
    la sorpresa che mi ha fatto l'altro giorno a ricreazione;
    il tempo aggiusterà le cose;
    ma spero fortemente che questa nostra amicizia possa restare così speciale.


    Grazie.

    {Crì.
    ...
  2. Ascolta «

    (.Il мισ sтяαиσ мσиdσ*)
    Vorresti ritornare indietro solo per
    cambiare quei piccoli istanti fragili
    che dentro te hai chiuso ormai
    da troppo tempo
    vorresti prendere quel tuo diario e
    riscrivere pagine senza lacrime
    così potrai dipingere
    la vita come vuoi

    Dimenticare, vivere il tuo presente
    Credi nel tuo futuro che
    hai sempre sognato non lasciarlo andare
    via da te

    Come foglie d'autunno i giorni passano
    e tu li sfiori ...
  3. Che giornata.

    (.Il мισ sтяαиσ мσиdσ*)
    Oggi è stata un po' una giornataccia.
    A parte per qualche cosa.


    Stamattina mi sono svegliata 20 minuti dopo. In più con il mal di gola.
    Un quarto d'ora per prepararmi.. arrivo alla fermata del bus, correndo, e in quell'istante arriva l'autobus.
    Qualche minuto dopo e lo perdevo.
    Salgo dall'autobus sfinita.


    A scuola.. prima ora: biologia. Chi interroga? Me.
    Me lo sentivo oggi. Beh.. 5 e mezzo -.-
    Perché non
    ...
  4. E l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente.

    («Io credo nella musica come molti credono alle favole».)

    E l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente.


    Buio. Un urlo. Un'altro ancora.
    Due mani sulle spalle.
    Un fiato che mi sembra di conoscere.
    Un brillio. Perdo la vista per un istante.
    Nei miei occhi c'è terrore.
    Un dolore, uno forte.

    AAAAAAAAAAAAARGH!

    Ci sono cose che mi sembrano insormontabili da superare, la paura stessa è il limite più grande ed
    ...
  5. La donna della notte }

    (D e b b u z «)
    «Ka, Ka… ci sei?». Una voce femminile, dolce, quasi da bambina.
    Quella voce continuava a ripetere il mio nome, non capivo il perché.
    Ma la cosa che mi sorprese, era che stava dicendo il mio soprannome, e questa voce io non l’avevo mai sentita. Avevo un leggero mal di testa, e sentivo del freddo sotto il mio corpo. Il freddo dell’asfalto?
    Si, si. Si. Ora collego, sento sangue vivo scendere un poco dalla testa.
    Travolto. Travolto da una macchina, nel cuore della
    ...
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